Tokarev è un film di Nicolas Cage. Avete presente Nicolas Cage? Quello delle faccette… del meme… quello dei parrucchini!? Su! Nicolas Cage, no?! Ecco, avete presente? Bene! Se avete presente allora abbiamo un problema…
SIGLA
httpv://www.youtube.com/watch?v=kJ6rohqaakE
Nicolas Cage è uno a cui non puoi volere male. E questo è il suo più grande problema. Perché se è vero che ci fa simpatia, è altresì vero che ce la fa per i motivi sbagliati. Perché Nicolas Cage non è Cesare Ragazzi che “ha un sogno in testa”. Perché Nicolas Cage non è un Mr. Faccetta qualunque. Nicolas Cage è un attore. Anzi, di più, è un BRAVO attore. O forse lo era.
Pensiamo a Stress da Vampiro. Cosa abbiamo? Abbiamo un attore che si mangia il film a suon di smorfie, carisma e improvvisazione. Uno che alla fine, per esigenze sceniche, si è ficcato in bocca tre volte (tre volte) uno scarafaggio. Roba da Pink Flamingos. Ma non è solo questo. È qualcosa di più.
È l’imposizione della personalità, quella roba che è un misto tra sconsideratezza, faccia da culo e sicurezza in se stessi che in ogni performance fa la differenza tra il campione e quello che no. Perché non importa se sai fare centocinquanta palleggi su un piede solo. Non importa se riesci a prendere la traversa dai 45 metri su calcio piazzato. Quello che importa è se, tra il passare comodo al compagno, o tentare un dribbling di due avversari, scegli la seconda ipotesi anche a rischio di fare la figura dell’imbecille. Il che equivale a prendere la sceneggiatura, mangiartela, sputarla, metterla su un piatto e chiedere al pubblico “Ci volete un po’ di formaggio”? Il trionfo però non è quello di vedere che quelli se la mangiano. Il trionfo è che sei sicuro che se la sarebbero mangiate. Nicolas Cage la spocchia del campionissimo ce l’aveva. E come lui pochi altri. Anzi, come lui e prima di lui, pochi altri. E io penso a Jack Nicholson. Non strappatevi le vesti. Sono sicuro di avere ragione, e se ci pensate un po’, me la darete anche voi.
Il problema della spocchia però è che devi saperla gestire. Perché essere bravi a volte non basta e non basta nemmeno sapere di esserlo. La spocchia va gestita: non basta essere dotati di un grosso talento, bisogna anche saperlo usare. Già le sento le vostre vocine acute: MA COME? NICOLAS CAGE?! Quello che s’è fatto un Oscar e poi hai lavorato con Spike Jonze e poi è diventato lo Spirito della Vendetta ma non prima di aver imparato a fare gli occhietti tristi-tristi alla Schnauzer nano sale-e-pepe (o, in alternativa, alla Hugh Grant) per interpretare il poverino a cui la famiglia si disfa come neanche in una puntata di Forum con il giudice Santi Licheri che ti condanna a lasciargli i figli, la casa, la macchina, il quinto dello stipendio, i buoni miglia di Alitalia, la carta Fidaty, la collezione di monete di tuo padre, l’uso esclusivo del tuo locale preferito e della ricetta dei maccheroni al forno. Di tua madre. Il cane no. Quello no, quello resta a te. E poi Maria Teresa Ruta ti piazza il microfono sotto il naso e ti chiede: Forse il giudice è stato un po’ troppo severo. Cosa ne pensa?
Sì, esattamente quel Nicolas Cage lì.
Non facciamoci confondere: l’apparente dissociazione schizoide che ha da sempre guidato la scelta dei ruoli del nostro non denuncia una modestia da “prendo ciò che passa” ma, al contrario, una boria colossale. L’impressione, insomma, è che Nicolas Cage fosse, ed è, più che convinto di essere una stella tanto radiosa da riuscire a illuminare anche le sceneggiature più mediocri. Anzi, ancor di più: l’idea è che il nostro pensasse di riuscire a essere credibile in qualunque ruolo e in qualunque parte. In totale e completa autonomia e indipendentemente da registi capaci e script forti. Ed è questa la spocchia che ci ha portato da Con Air e Via Da Las Vegas a oggi, giorno di Tokarev. Un film che è stato lanciato direttamente nel cestone delle offerte del Mediaworld senza nemmeno passare dallo scaffale.
La storia di Tokarev infatti è la più classica tra i classici del revenge movie: onesto cittadino con passato oscuro (nel caso specifico un appartenenza alla mafia Irlandese -di cui peraltro ignoravo l’esistenza-). Il passato oscuro riemerge per chiudere un paio di conti. Il passato oscuro distrugge la vita serena dell’onesto cittadino. L’onesto cittadino si incazza facendo capire a tutti che alla fine la mafia è la migliore scuola di vita (e pure Università giacché dopo una vita da militante nella criminalità organizzata hai acquisito le competenze per fare tutto, pure l’ingegnere edile). Violenza. Violenza. Violenza. Finale in cui l’eroe non esiste. Esiste solo la vita. Che è crudele. Tutto quello che c’era da dire sul tema, alla fin fine, è già stato raccontato dalla trimurti An History Of Violence, Commando, Taken. Tokarev a tutto questo non aggiunge niente se non il consueto sottomessaggio di Lao Tse per cui “Prima di intraprendere la via della vendetta, scava due tombe” e il finale è lì per dirci quello. Che noi conosciamo la filosofia. Eccheccazzo.
Non aggiunge ma semmai toglie, riducendo ai minimi termini l’interazione con lo spettatore, affidando l’evoluzione del personaggio a metafore di una banalità sconcertante (il protagonista si toglie il gessato e indossa la giacchetta di pelle, giusto per citarne una) e riuscendo a rendere ridicoli e imbarazzanti anche i momenti che solitamente funzionano da sé (il monologo pretestuoso del protagonista che ci svela quanto in realtà sia spietato rivelando, con estrema tranquillità, un episodio cruento del suo passato; l’interrogatorio che si rivela una fantasiosa variazione sul tema “dolore”). Tokarev è una spirare crescente di MACCOSA che raggiunge il suo apice nel twist finale preceduto, a pochi minuti di distanza, da una scena in cui il protagonista accusa un amico (alto a spanne un metro e novanta per almeno 130 kg), gli rifila in preda a una crisi isterica una pugnalatina volante, l’amico muore in 15 secondi e il protagonista, tenendogli la testa tra le braccia, piangendo, dice “ti voglio bene, mi mancherai”. Stiamo parlando di questo. DI QUESTO. Il regista Paco Cabezas, che ha affascinato Cage (cito a braccio), per “la sua visione originale”, in realtà sembra avere più che d’altro le idee pesantemente confuse, non riuscendo MAI e poi MAI a dare personalità alle inquadrature e omogeneità alla regia passando da steady cam a parkinson cam, da soggettive azzardate a carrellate lineari e didascaliche, senza dimenticare il consueto campo e controcampo in modalità “partita di tennis”. Un disastro: sì. Un disastro.
E Nicolas? Nicolas, povera stella, va male. Come accade sempre -sempre più spesso- quando a dirigerlo è un regista di poco polso (al contrario di David Gordon Green che è riuscito a tirargli fuori, in Joe, una buona interpretazione), Cage si prende il ruolo di allenatore in campo buttando quintalate di enfasi a vanvera e deragliando in più di un’occasione. Ed è qui che si vede, ancora una volta, al sua spocchia colossale: perché potete dire quello che volete ma NESSUN attore accetterebbe una parte che non rispetta le tre clausole Trejo (una scena di sesso con bonazza degna, una scena action degna, una battuta folgorante da trasformare in tormentone da spalmare sui coglioni degli amici) se non guidato dal concetto di poter fare tutto e salvare tutto da sé. Nessuno. Ed è per questo che un film come Taken alla fine arriva al cinema e fa botteghino mentre Tokarev è già nella lista “regali che ti può fare tua zia”. Perché Neeson, alla fine, anche se con lo stesso mutuo da pagare di Cage, sa quali parti può reggere e quali no. Per Nic ormai c’è soltanto un funariano “Dame ‘a cinque qquà”.
E dire che la pellicola può contare su un cast decisamente interessante come ad esempio Pasha Lychnikoff che tira fuori una scuffia da cattivo bella e abbondante in contrapposizione con la fisicità intensa di Peter Stormare. Alla fine un prodotto più che mediocre dove a trionfare è solo la perdita di senso.
DVD-Quote Suggerita
L’ennesimo lampione spento sul viale del tramonto di Nicolas Cage
Bongiorno Miike, i400calci.com
Quanto rimpiango i tempi delle cene a base di scarafaggio! A causa di quel film ho dato credibilita’ a Cage anche per robe piu’ pretenzione o proprio senza senso, adesso non mi frega piu’.
Come hai detto gli vogliamo lo stesso bene, francamente avevo esultato alla (falsa) notizia che dovesse interpretare il Dr. Strange.
Ma no, Nicolas Cage ha un minuscolo problemi da anni, c’ha le mani bucate, un debito col fisco enorme e uno stile di vita eccessivo. Un paio d’anni fa ha dichiarato candidamente che non può permettersi di rifiutare un copione per la necessità di soldi. In pratica è stata colpito dalla c.d. sindrome di deniro, solo che lui l’ha contratta molto presto.
Profezia…
Nic cage entro il 2016 sbarca nel mercato dei DTV più beceri.
Giuro che “Joe” è un bel film, invece.
E io NON CREDO che sia solamente una questione di mutuo. Perché Neeson fa le stesse cose, ma stesse stesse e ci fa botteghino.
Cage fa cestone.
@past: ci e’ gia’ sbarcato, questo credo sia il suo quarto DTV da protagonista (anche se ok, qualcuno di essi in qualche paese sfigato tipo il nostro e’ uscito lo stesso in sala).
please non chiamatelo stress da vampiro
non se lo merita
@Miike
con le tre clausole Trejo vinci il weekend!
@nanni
spero che con paese sfigato intenderai l’inghilterra!!! ma come ti permetti!!!
ai mondiali facciamo il culo a tutti!!!! VIVA BALOTTELLI!!! W L’ITALIA!!!!!W IL DUCEEEEEEEEEEEE!!!!
(semicit)
Dopo “Il cattivo tenente” Nic ha un bonus di dieci anni da spendere in film di merda. E’ un attore ciclico, alterna picchi di genialità a lunghi momenti di pagare le bollette.
Miike, ma davvero ignoravi l’esistenza della mafia irlandese?
Sei fuori dallo stato di grazia.
Complimenti a Miike: la parte in cui spieghi la definizione di campione e personalità è splendida
secondo me non ha mai smesso di essere un grande attore. mediamente ogni 4-5 film mediocri interpreta un ruolo che gli permette di dimostrarlo (vedi Joe quest’anno). che poi anche quei film considerati “mediocri” a volte non mi dispiacciono affatto… Stasera mi sparo questo Tokarev
Trivia: Nicolas Cage possiede 2 fottuti castelli. Come si può non amarlo? #TeamNic
cage ogni tanto riesce a stupire e farsi voler bene. il cattivo tenente è un gran film e la sua è un’interpretazione della madonnona, degna di un al pacino dei tempi belli. e poi anche kickass, film buono, interpretazione d’impatto. e poi a me era piaciuto segnali dal futuro, di proyas.
diciamo che la gente lo sfotte tanto cage, ma è uno che anche negli anni ’00 èriuscito a interpretare una manciata di film davvero buoni. gli è andata male con ghost rider, ma non per colpa sua. sta comunque vari passi avanti rispetto a gente come john travolta o anche al buon mickey rourke, che ha fatto il suo grande ritorno, due o tre ottimi film e ora è di nuovo caduto nel dimenticatoio.
peccato per sto tokarev, un po’ ci credevo.
e comunque in linea di massima credo sia vera la storia che lui fa tutto per soldi, anche perchè se no non si spiegherebbe il suo rifiuto ai mercenari 3, dove c’era un ruolo scritto apposta per lui. secondo me non potevano permettersi dipagarlo bene e ha rifiutato, come willis, ma se willis l’ha fatto per avarizia, cage per necessità, infatti sly non l’ha redarguito su twitter come è accaduto al nostro amico pelato.
(che poi ecco, a livello di carriera cage, con tutte le minchiate che fa, sta comunque avanti a willis, che è ancora simpatico e credibile ma non azzecca mezzo film da un bel bel po’ di tempo..)
oltre al gigantesco vampire kiss citato da miike, nic è il fottuto sailor di wild at heart.
punto.
Il grande Lucio Fulci li chiamava “film alimentari”, nel senso che gli servivano per mangiare…
Il mio attore preferito. Non si può non volergli bene.
Sta faccenda per la quale tutti stan lì pronti a pigliarlo per il culo su facebook alla prima occasione, mi sta profondamente sul cazzo. Per fortuna sui 400calci aka miglior sito dell’internet gli viene tributato il riconoscimento che merita.
Spero che Joe sia davvero meritevole come dite perché attendo un film decente di Nic da 4-5 anni.
“Un film che è stato lanciato direttamente nel cestone delle offerte del Mediaworld senza nemmeno passare dallo scaffale”
Muoro.
io lo amo per il ladro di orchideee…non voletemi male, sono fatto strano ma adoro quel film…
Grande rece Signor Bongiorno!!!
Scusate l’OT , ma sta notizia che Schwarzenegger girerà per davvero un altro Conan SENZA John Milius? Che, vabbè,ci sono problemi di diritti per il copione del sequel che john aveva scritto e che, poveretto, si sta riprendendo da un ictus però che smacco…
cage troppo sottovalutato, ma bruce willis è superiore
…ma non era ambientato nel giro della mafia irlandese anche The Departed?
@Mr_Miracle: anche a me piace molto Il ladro di orchidee a.k.a. Non sempre il metacinema vien per nuocere
Cage è un attorone a cui impossibile non voler bene e si ruba il film, sia quando fa il serio come in Adaptation , sia quando gigioneggia come nei suoi action anni 90(put the bunnt in the box) o kick ass.Peccato per tutta la sfliza di film alimentari, anche se non lo si può accusare di fare l’addormentato , a differenza di un de niro.
Spero si possa rifare nel prossimo film di MCtierman.
Nel nostro piccolo club di provincia dove proiettiamo films di menare sulla parete bianca dell’ex mattatoio comunale (tempo permettendo) abbiamo soprannominato Nicky Cage: “Il-pur-sempre-ottimo”. Nel senso che anche se fa un film di merda lui rimane “Il-pur-sempre-ottimo”. Avete capito?
Ma Cage sto benedetto mutuo li avrà finito di pagare oppure no? ?
Miike, potrei girarmi la dvd quote per fare il bullo con le amiche da abbandonare al bar?
Concordo più o meno con tutti, tanta merda per Nic negli ultimi tempi ma qualche film buono lo ha tirato fuori. Semplicemente non è più sulla cresta dell’onda da un bel po’ di anni e quindi è dura trovare quel copione giusto o comunque il film che ti dia la giusta visibilità.
E quel film poteva essere EX3, come detto da Il Reverendo, ma non ha accettato la parte. Non so perché ha fatto questo, e visti i tanti DTV recenti non credo sia un problema di soldi, ma ho sentito che non ha partecipato ufficialmente proprio per fare la campagna promozionale di uno dei suoi soliti filmacci.
Oppure, ufficiosamente, non aveva lo spazio che desiderava, ma allo stato attuale il nostro Nic deve accontentarsi di questo…
“Nicolas Cage è uno a cui non puoi volere male”
Mah, io è dal 1997 che ci riesco benissimo.
Comunque la pippa sulla vendetta e le tombe è di Confucio, non di Laozi.
@Ciak: vai, è tutto tuo.
@Danny: hai ragione, sono andato a memoria e ho cannato l’autore.
Anche io ragazzi, nonostante tutto, guarderò sempre i suoi film!!!
Pure se fosse un film dell’Asylum con lui protagonista !!!
Insieme a Steven Seagal, è l’unico che riesce a darmi buon umore in ogni film, anche se sono i peggiori film della storia!! Se ci sono loro, io sto bene!!! :)
Miike, o ci stai trollando o non hai mai visto un film di Scorsese… mi cadi sulla mafia irlandese? Seriamente?
@Lars: esagerato. Come se Scorsese avesse fatto solo film sulla mafia irlandese.
Comunque The Departed l’ho pure visto, solo che un secolo fa e non ho DAVVERO ricollegato.
è un po’ OT ma io la butto là lo stesso… ma stolen l’avete recensito? perchè ho visto che è di simon west e niente, volevo farmi un’idea di come fosse ma non trovo la rece..
Si Stolen mi pare di averla letta la rece qui se non erro… film dimenticabilissimo cmq, Tokarev è 4 spanne sopra come minimo :)