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Il sequel che non è tale del remake che non era tale AKA Anarchia – La notte del giudizio

Jackie Lang
di Jackie Lang | 28/07/201422

Vi ricordate il remake che non era un remake? Ora ha un sequel che non è tale (ma anch’esso pare un remake).
Scusate se ho scombussolato le vostre sinapsi di prima mattina così. Ora vi ripeto il concetto allargandolo ad un post intero.

Un anno fa James DeMonaco porta al cinema La notte del giudizio, cioè (e cito il boss in un flashback in bianco e nero) “un concept che promette violenza e distruzione fuori controllo, ambientato in un futuro distopico in cui il governo ha istituito 12 ore all’anno in cui la legge cessa di esistere e i servizi pubblici non sono attivi per cui tutto, omicidi compresi, è consentito. E poi lo smorza al volo, non mostrando nulla di tutto ciò e incentrandosi piuttosto su una stra-vista e risaputa storiella appartenente al classico filone delle invasioni casalinghe”. Il film non era niente male, a parere del calcista che qui vi scrive. Era come tutte le produzioni della Blumhouse: pochissimo denaro, praticamente un ambiente solo, concept stringato e pedalare!

Pedalare

Pedalare

Ora invece siamo da tutt’altra parte. Il primo film ha avuto successo e l’idea è molto semplice: fondare una mitologia intorno a quella storia, dargli un background più preciso, mettere in scena delle fazioni e fornire alla storia un contesto molto più grande, cioè gettare le basi per 10, 20, 1000 sequel, prequel e via dicendo.
Durante la notte della purga i due protagonisti (AKA agnelli sacrificali, personaggi senza personalità, a cui nessuno si affeziona e dunque pronti al macello in ogni scena) rimangono senza benzina in mezzo alla strada, non riescono a tornare a casa e dovranno attraversare la città nelle ore in cui tutto è consentito. Ovviamente ben presto un gruppo di giovini purgatori comincerà a dargli la caccia e nel loro peregrinare ne incontreranno altri fissati con il far fuori proprio loro. Vi ricorda qualcosa?

Vi ricorda qualcosa?

Vi ricorda qualcosa?

Fin qui in fondo non è male (e SPOILER questo è anche il giudizio finale: “In fondo non è male”), peccato che la parte del duro che cercherà di portare tutti sani e salvi a casa è lasciata con inspiegabile scelta di casting a Frank “zero dark personality” Grillo.
DeMonaco riprende le città vuote (bravo!), mette i protagonisti in fuga da qualcosa e poi si rifugia nelle case, negli appartamenti, nei quali fa scoppiare piccoli segmenti d’ultraviolenza familiare. E quelli sono i momenti migliori di Anarchia, quelli in cui davvero si respira l’anarchia. Mi spiego meglio. Quello della fuga da un nemico che ti bracca non è anarchia, è un diverso ordine: tutti possono uccidere quindi si rivedono i ruoli buoni/cattivi. La vera anarchia invece è quando non c’è regola e onestamente diventa impossibile capire chi sia con chi, chi faccia cosa, chi sia affidabile. Qualcosa che mette davvero paura, destabilizza e attira. Questo ahimè accade in pochi momenti del film ma sembra davvero che siano i migliori perchè solo a quel punto si realizza lo spirito del film (schiarisce la voce): andare a guardare quanto sono stronzi gli uomini quando solo gliene si dà la possibilità e quanto sia fondamentalmente violenta la società americana che ogni giorno reprime la voglia d’uccidere.
Invece James DeMonaco cede e mostra tutto quel che è più semplice e scontato mostrare. Se ve lo state chiedendo vi dò subito conferma che c’è la scena in cui dei megaricconi si fanno portare a casa la gente (“Dei negri per favore“) per poterli purgare senza dover uscire di casa e in tutta sicurezza, come c’è anche un piccolo gioco organizzato da quello che intuisco possa essere il Rotary Club che guarda ammirato dalla finestra mentre il popolo si scanna. Anche in un contesto in cui ognuno tira fuori il peggio di sè i ricchi sono sempre rappresentati un pelo più bastardi dei poveri: a quando un miliardario dal cuore d’oro che scappa da dei maledetti bastardi senza una lira? Io lo guarderei.

Il duro del film

Il duro del film

Non manca anche un fronte della liberazione, guerrieri che lottano contro il concetto stesso della notte in cui tutti i crimini sono depenalizzati, iniziato dai nuovi padri fondatori, ovvero i protagonisti del prossimo film se questo andrà bene.
Il punto è che Anarchia – La notte del giudizio ha tutte le idee migliori ma sembra che le abbia avute uno stagista al quale nessuno dava fiducia perché, una volta mostrate, subito gli si preferisce la parte più moscia della trama. Nel momento in cui i protagonisti viaggiano dentro la città vediamo di continuo focolai di bastardi, bestie da omicidio e figure inqualificabili (il mio preferito è il macellaio con cappello da baseball che gli copre gli occhi, armato di M60 nel suo furgone) tutto condito con una buona dose di sangue e nessun timore di superare il PG13 che affliggeva il film precedente. Ma è tutto sfiorato, ogni volta che vorremmo averne di più ce ne viene dato di meno con frustrazione incomparabile.
A questo punto la vera domanda è: “Ne vogliamo ancora di questa serie?” personalmente alla fine direi di si, però cercando di capire cosa davvero conta.

Il mio preferito

Il mio preferito

Dvd-quote suggerita:

“Sono sempre i migliori ad andarsene per primi”
Jackie Lang, i400calci.com

>> IMDb | Trailer

Jackie Lang
Autore del post: Jackie Lang
"Sono qui per prenderle e darle nel nome di Cobretti"
D
k

Tags: anarchia per modo di dire, blumhouse, città deserte, Frank Grillo, furgone, i guerrieri della notte, i veri duri, james demonaco, jason blum, la notte del giudizio, m60, macellaio, mazzate, padri fondatori, pedalare, personaggi ottimi buttati al cesso, portateci un negro presto, remake, ricchi che menano, sequel, the purge

22 Commenti

  1. Poisoned Ivy 28/07/2014 | 08:52

    Boh.. Detta così non mi ispira. Mi sa che mi riguardo 1999 Fuga da Los Angeles piuttosto, tanto la programmazione estiva di Rete4 lo manda sicuro una di queste sere..

    Rispondi
  2. Past 28/07/2014 | 09:00

    Quindi anche questa e’ un occasione persa, ma non così persa come nel primo…lo dissi so tempo del primo e lo ripeto cosa avrebbero combinato carpenter, hill o altri registi coi cocones d’acciaio con un incipit così cazzone…?

    Ps

    In meno di 24 ore sono uscite 2 cose che volevo vedere da un vita, il trailer di mad Max e il testscreening di deadpool…bello come questa passione riesca ancora a sorprendermi…:)

    Rispondi
  3. Erri De Lucas 28/07/2014 | 09:50

    D’accordo su tutto. Il cast è così così (soprattutto il salvatore con la barbetta malcurata è troppo fiacco), e i momenti, o meglio le idee migliori, abbastanza tirati via. Eppure si lascia guardare, se non altro non sembra un telefilm e in tv ci perderà. voto 6 e mezzo.

    Rispondi
  4. Jackie Lang 28/07/2014 | 09:53

    in fondo non è male

    Rispondi
  5. umbem 28/07/2014 | 10:41

    sul genere “fuga in zona anarchica” mi era piaciuto molto cuba libre

    Rispondi
  6. Il Reverendo 28/07/2014 | 11:05

    molto d’accordo con il giudizio generale ”in fondo non è male”.
    secondo me il tizio invece ci sta a fare il duro, sarà che ho ancora fresco in testa il suo personaggio in winter soldier, ma sembra una versione cazzuta di hugh jackman.
    l’inizio del film poi io l’ho trovato fighissimo. fosse stato tutto come i primi 10 minuti, film della vita. o quasi.

    cose che secondo me avrebbero migliorato notevolmente il film (SPOILER):

    -il personaggio di frank grillo doveva essere un vero giustiziere, quella storia del figlio investito per sbaglio è fiacchissima. quanto sarebbe stato più figo se fosse stato un vero punisher, uno a cui tipo durante la prima purga avevano ammazzato la famiglia e che ogni anno non fa altro che prepararsi e sfruttare le sue capacità di ex-soldato per scatenarsi durante la purga e ammazzare quanti più bastardi riesce? sarebbe bastato dire che la ragazzina gli ricordava la figlia morta e cercava per quello di salvarli… invece hanno scelto una roba molto più moscia
    – l’utilizzo del sangue finto analogico, non digitale. sembrerà una cazzata ma io ci faccio sempre caso. una sparatoria con sangue digitale è una sparatoria rovinata. all’inizio quando crivellano il tipo con la gatling e usano sangue analogico, è fighissimo. peccato che poi passino inesorabilmente al digitale.
    – un po’ di splatter in più. stiamo pur sempre parlando di un action violento, quasi un horror. qualche testa spaccata/esplosa non avrebbe guastato affatto.

    comunque pure io spero che ne facciano dei seguiti. peccato che il personaggio del giustiziere se lo siano già giocati qua…

    Rispondi
  7. Nanni Cobretti 28/07/2014 | 11:36

    Iniziamo a tener presente fin da ora che Frank Grillo ce lo ritroveremo nel remake americano di The Raid.

    Rispondi
  8. Ace Sventura 28/07/2014 | 11:59

    @past deadpool dove l’hai trovato?
    @nanni Remake PG13? LoL.

    Rispondi
  9. Ace Sventura 28/07/2014 | 12:00

    E comunque bastava chiamarlo Beppe Grillo per fare della satira molto più alta.
    trollololololol

    Rispondi
  10. samuel paidinfuller 28/07/2014 | 12:01

    frank grillo in THE WARRIOR mi era piaciuto abbestia

    @umbem
    cuba libra best soundtrack eva!

    Rispondi
  11. Past 28/07/2014 | 12:49

    Dai grillo e’ bravo come attore…sembra quasi punisher in certi frangenti qui…

    @ace

    http://vt.tumblr.com/tumblr_n9eoj5wl971qihz9y.mp4

    Rispondi
  12. Dembo 28/07/2014 | 13:15

    Anche secondo me Frank Grillo non è niente male in the warrior spaccava e ci stava pure in Winter soldier.
    Il film penso lo vedrò che l’idea di base è fighissima e il 1″in fondo non era male…” nonostante i difetti che tutti sappiamo

    Rispondi
  13. Nicolas Gabbia 28/07/2014 | 14:43

    A me il film non è dispiaciuto per niente, e in una scala di valutazione “non mi è dispiaciuto” è cmq superiore a “in fondo non è male”…

    Per quanto “telefonata” e permeata di una critica sociale un po’ di grana grossa, la scena dell’asta mi ha veramente esaltato… Per non parlare delle inquadrature “first person killing” del combattimento ad infrarossi… Qualche idea buona c’è, poi magari ero preso particolarmente bene (mi accade spesso quando vado al cena con la paura di trovarmi davanti un merdone apocalittico e invece mi ritrovo a vedere un buon prodotto, ben confezionato e impacchettato come si deve)

    Un po’ “tirato per le orecchie” il finale, sarebbe stato meglio un bel pugno nello stomaco invece della solita, inevitabile, redenzione nel contesto di uno scontato finale buonista…

    Rispondi
  14. Babol 28/07/2014 | 16:40

    La notte del giudizio, nonostante fosse derivativo da matti, mi era piaciuto e avrei guardato volentieri anche Anarchia.
    Purtroppo il cinema della mia città è andato in ferie quindi ‘ngulo, toccherà aspettare… ma sono curiosissima di vedere cos’hanno tirato fuori!

    Rispondi
  15. renegade 28/07/2014 | 17:07

    io non ho capito solo una cosa, forse due. nella scena finale dove i nostri eroi si trovano a dover combattere al buio senza armi ecc, a un certo punto arrivano i negri (tutti quanti) giustizieri anarchici a salvargli il culo. ecco: da dove cazzo arrivavano? come facevano a sapere che c’era bisogno di loro proprio li? chi li ha chiamati?? e poi il discorso che lui voleva bene alla ragazza perchè le ricordava il figlio è stata sviluppata proprio male

    Rispondi
  16. Nicolas Gabbia 29/07/2014 | 10:14

    Beh, c’erano due interi camion parcheggiati appena fuori, non deve essere stato difficile trovarli…

    Rispondi
  17. renegade 29/07/2014 | 14:46

    ma poi perchè erano tutti neri? cosa mi vuol significare? cioè…qual’è stato il ragionamento al termine del quale si è deciso dovessero essere tutti neri? o è stato solo un caso? queste cose mi mandano matto

    Rispondi
  18. Jackie Lang 29/07/2014 | 15:57

    Visto anche il look che hanno credo siano un rimando esplicito alle Pantere Nere, da cui la razza

    Rispondi
  19. renegade 29/07/2014 | 19:40

    non mi hai convinto

    Rispondi
  20. Elvis Pretzel - Prequel 30/07/2014 | 14:58

    Sarà, ma io grillo in winter soldier non l’ho identificato nemmeno come crossbones, ma come”lo scagnozzo generico che non muore” lol

    Rispondi
  21. BellaZio 28/09/2014 | 01:19

    Il primo era merda fumante. Questo è oro colato. Non ho voglia di argomentare: gran film e basta con tutto quello che ci voleva nel primo per renderlo credibile. E Frank Grillo fa il suo sporco lavoro come si deve.

    Rispondi
  22. Jack Burton 30/10/2014 | 19:03

    Non male come film.
    Il protagonista spacca.
    Ma il finale… no il finale NO!!!
    [quasi spoiler] Un colpo di pistola in più dopo la FRASONA e sarebbe stato un capolavoro.

    Rispondi

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