Ve lo ricordate I Mercenari 2? Immagino di sì. Era una robetta che puntava tutto su molte cose sbagliate; puntava sulla commedia fino a diventare una parodia, al limite del ridicolo, di se stessa e dei suoi protagonisti, riassumendo le intenzioni nella figura di Chuck Norris, presente non per la leggenda cinematografica, ma per i facts. Puntava su un numero maggiore di facce note rovinate dalla chirurgia plastica e alle battutine autoreferenziali che un po’ funzionavano e un po’ no, così come il film. Durante la prima visione, al cinema con amici piuttosto esaltati, mi sono divertito, e in quanto fan di Van Damme ho applaudito più di una volta, ma non mi è mai più venuta voglia di vederlo, a differenza del primo. È un film fatto di errori, con a tratti qualcosa di talmente buono da aver dato l’impressione, a me e a altri, di star guardando un bel film.
Avete presente cosa sia Sharknado 2? Immagino di sì, non sto manco a presentarvelo, il pippotto sul primo capitolo (che, ricordo, è uscito in dvd con cose scritte dal sottoscritto e blablabla) fu già piuttosto lungo. È una robetta che punta tutto su molte cose sbagliate; punta alla commedia più cogliona e alla parodia più sfacciata, prendendo per il culo se stesso, i propri protagonisti e persino lo stesso regista, qui forte di un cameo da cantautore metropolitano. Punta su un numero maggiore di facce note aggiungendo Vivica A. Fox e Mark McGrath ai protagonisti con la faccia rifatta e stilando una delle più lunghe liste di camei dell’anno: Billy Ray Cyrus, Kelly Osbourne e Richard Kind, per citarne alcuni, ma anche Judd Hirsch, il protagonsita delle cinque stagioni di Taxi, nel ruolo della battutina auterefenziale. Sì, fa il tassista. No, non esce mai dal taxi. Beh, a me è stato simpatico. L’ho guardato, da solo, e mi sono divertito; in compagnia, forse, non mi sarei divertito altrettanto: ogni tanto mi ricordo che odio le persone. A differenza del primo, comunque, questo l’avrei rivisto anche subito dopo. È un film fatto di errori, errori ben congegnati, applicati con un criterio minuzioso, scientifico, elaborato in anni e anni di produzioni di serie c. È un film in cui il “fatto male” è una tecnica ben precisa, elaborata a tal punto da dare l’impressione, a chi non sa guardare, di essere solo un film girato da un cretino incapace, e il paragone con I Mercenari 2 è qui per spiegarvi che lo sbaglio può diventare cosa positiva se posto nel giusto contesto.
Nei suoi 80 minuti scarsi le stupidate si susseguono forti e spavalde, rubando spazio ai tempi morti e concentrandosi poi in un atto finale assolutamente perfetto: non solo squali volanti, ma vere e proprie idee a medi alzati in un vaffanculo di motoseghe, sangue e squali in fiamme che farebbe invidia anche a chi utilizza il cinema come mezzo per fare dell’arte. Un finale all’altezza delle aspettative di chiunque lo abbia guardato sperando in qualcosa di ancora più folle rispetto alla premessa, forse in grado di far ricredere quelli che lo hanno affrontato con la noia di chi non sa più divertirsi. Persino Tara Reid, già volto della noia e dell’essere fuori luogo, riesce nell’ardua impresa di essere utile e fare la differenza, che è un po’ come se un sasso vi cantasse la macarena e l’albero dietro di voi iniziasse a ballare. Il suo personaggio ha persino scritto un libro su come sopravvivere a uno sharknado. Un libro che esiste davvero.
Già dall’ineccepibile sequenza iniziale le intenzioni sono chiare: un aereo finisce in una tempesta di squali, pilota e co-pilota muoiono male, e tocca a Ian Ziering (ora eroe nazionale) fare quello che sul tuo stesso aereo, mentre dilaga il panico, si alza tranquillissimo dicendo “il bestione ve lo porto giù io”. Si atterra tutti sani e salvi, e un cliché da scarso film action diventa un manifesto del divertimento, che è quello che ci vuole quando si parla di Asylum, SyFy, piogge di squali e cinema del cazzo. A sconvolgere, però, ci si mettono le scene drammatiche, quelle della storia che deve andare avanti, del “andrà tutto bene non può succedere niente di male mai a due come noi”: non annoiano, non rompono il cazzo, sembrano fare parte di una narrativa coesa, scritta e girata con attenzione. In un incredibile cambio di prospettiva, il montaggio ha senso e tutto funziona. Gli eventi sono confinati in una manciata di ore e quindi meno dispersivi; le sequenze d’azione sono lunghe e ritmate decentemente, sviluppate con un senso dello spazio e del tempo abbastanza intelligente da renderle significative. Il livello è sempre quello (basso) della serie b, ma sono comunque qualità tecniche che probabilmente verranno ignorate e messe in secondo piano a causa della natura stessa del film, e sarebbe un gran peccato se proprio nessuno perdesse 20 secondi a far notare che forse oltre agli squali c’è di più, questa volta.
Sharknado 2 è tanto scemo quanto divertente, un viaggio in macchina con il tuo amico rincoglionito, la risposta ai tuoi problemi e la causa dei miei.
Almeno a questo giro ci hanno risparmiato gli articoli su Repubblica.
DVD-quote:
“Motoseghe, squali e vaffanculi vari”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Questa DVD-quote mi sa che non la riporteranno!
Non puoi non citare che il pilota dell’aereo è Robert Hayas di Airplane!!!
“… Peccato che non son così,
soffro anche di vertiginì,
per me è già tanto avere preso la patente bì…
Come posso fare!”
Applausi per la doppia citazione degli 883.
È una merda il primo ed è una merda il secondo.
Ma quando avremo l’onore di avere questo masterpiece in uscita sul mercato italiano? È un ingiustizia però…
Si, è una merda il primo e una merda anche il secondo ma è merda intenzionale e il secondo è anche autoreferenziale…comunque ho goduto in maniera suina a vederlo…
Bè meglio due bei film di merda basati su una storia assurda ma almeno originale e divertente (minchia squali volanti!) che l’ennesimo film magari tecnicamente migliore (ma non sempre) su argomenti triti e visti millemila volte (zombiez, bubu7, found footage e compagnia). Team squali di volare
Quanto avrei visto bene un cameo di Max Pezzali in un film come questo Dio solo lo sa… Concerto del Max…. squalo che cade dall’alto sbracando il tetto del palazzetto… sguardo sbalordito del Max che vede il corpo di Mauro Repetto fra le fauci dello squalo… sorriso sornione…. parte “la regola dell’amico”… pubblico in festa…. Brividi…
La qualità dell’opera trova un riconoscimento nel 4,8 di imdb, credo il record assoluto per un Asylum (che difficilmente superano il 3). Qualità non scontata perché potevano benissimo tirarlo via sull’onda del successo inaspettato del primo, invece si sono impegnati al massimo nell’ideazione e messa in scena di idee ancor più allucinanti a raffica. Risultato: il miglior Asylum ever. Se non l’avete ancora visto siete pazzi.
Come unica critica, io a differenza di JCVG ho sofferto un po’ la parte drammatica tra la prima grandiosa scena dell’aereo e l’arrivo degli squali a NY: c’ho visto l’ambizione insensata di giocarsela con i blockbuster alla Emmerich senza aver né il materiale attoriale né tecnico né di qualsiasi altro tipo adatto. Quindi lì per me si soffre un po’ di inutile soap opera, però quando parte l’azione poi non si ferma più ed è uno dei migliori deliri che si siano mai visti.
Sul twitter Ian Ziering il giorno dopo ha chiesto dove sarebbe fico ambientare il terzo: io gli ho risposto in Italia, non credo mi abbia cagato però magari…
La recensione dice tutto. Migliore del primo che a casa dei tempi morti si fa riguardare poco mentre questo è una gag continua! Le comparsate sono tantissime e riconoscerli tutti è un gioco nel gioco. Gran divertimento.
@Darkskywriter grande idea! Con l’accoppiata “squali e arte” a farla da padrona. C’e’ questa scena, tipo centinaia di migliaia di squali accatastati dentro il colosseo oppure l’arena di Verona: poi ad un certo punto le arene si spaccano e arriva fuori uno tzunami fatto solo di squali! Oppure squali che mangiano statue e diventano monumenti, con gran finale dove la torre di Pisa viene ingoiata da squalo gigante e sputata a mo’ di cerbottana contro, chesso’, il Duomo (anch’esso costellato di squali).
L’ambientazione alternativa sarebbe quella dello spazio, con squali alieni grossi come pianeti (e dove Ian Ziering tudofado convince Obama -pure lui tudofaddissimo- a costruire la sega elettrica piu’ grande del mondo, anzi grande come il mondo cosicché… serve altro?)
Insomma… si lascia guardare, ma non vale il primo. Troppo serio, e con poche idee davvero fulminanti. Tra l’altro sembra fatto con ancora meno soldi (a meno che non li abbiano messi tutti nel cast). Sarei contrario a un episodio 3.
La definizione di Tara Reid è fantastica, raramente ne ho letta una così azzeccata!
Per il resto mi hai quasi messo voglia di vedermelo, il che è già tanto…
P.S.: Spero però che la succitata (e succinta) Tara muoia male…
A me francamente il primo non è piaciuto. L’ho trovato noioso come tutto il trash forzato (a differenza di molto “vorrei ma non posso” di altre epoche, che aveva, quantomeno, modelli e un’idea di cinema alle spalle). Può anche essere il migliore dell’Asylum, ma non ne ho visti altri- e, a questo punto, non ci tengo neanche.
Pienamente d’accordo con Rocco Alano.. Il trash a tutti i costi annoia e non porta a niente di buono, se così non fosse allora Machete sarebbe il film più grandioso di tutti i tempi. E comunque preferisco vedere una merda non intenzionale che una intenzionale, ho solo visto il primo e parte del secondo solo perché non capivo tutta questa popolarità. E non lo farò mai più, evidentemente l’Asylum non fa per me.
Beh, il discrimine (anche per capire quale cinema di serie B va elogiato e quale lasciato nella monnezza) è se ci sono trovate originale, buon ritmo e voglia di stupire. In una parola se ti diverti davvero o devi fingere di divertirti, come fanno quelli che salvano qualsiasi schifezza. Infatti per me la maggior parte degli Asylum sono robaccia pigra e noiosa, però Sharknado 1 e 2 a partire dal concept di base sono dei piccoli tour de force di idee cazzone sempre più grosse, che è facile liquidare appunto come “vabbeh che cazzata”, ma è difficile pensarle e metterle in pratica (cosa che ad esempio non riesce mai a fare l’ultimo loffio Machete).
Per fare un esempio, un tizio che lotta contro uno squalo ormai è una cosa banale e vista in qualsiasi orribile clone dell’originale di Spielberg, mentre (spoilerino) un tizio che li calpesta come nel videogame di frogger o li motosega mentre vola per aria non si era mai visto prima. E’ questo che merita un riconoscimento al di sopra del pattume generico.
“Il trash a tutti i costi annoia e non porta a niente di buono, se così non fosse allora Machete sarebbe il film più grandioso di tutti i tempi. E comunque preferisco vedere una merda non intenzionale che una intenzionale”
AMEN
Non so come facciate a dire che è una merda..
Voglio dire sarà la CGI una merda (che comunque ormai è un marchio di fabbrica e non la cambierei per nulla al mondo), ma nel complesso secondo me è proprio una figata!
Io mi sono divertito molto più con questo che con il primo. E’ pieno di idee cazzone, di cui alcune fenomenali: le news con QUELLA grafica, la ricerca delle armi (e che armi!), la testa della statua della Libertà.. e poi che finale! E’ riuscito a superare, a mio parere, persino quello del primo con le bombe nei tornado.
Sì vabbè ci sono una ventina di minuti, dopo un’introduzione all’altezza, in cui c’è più dramma che azione, ma cavolo l’attesa è ben ripagata! E poi secondo me questo fatto che si mantenga sempre un alto grado di serietà nelle interazioni fra i personaggi, nonostante la trama sia un maccosa continuo, è fra i punti di forza del film. Molto meglio che la demenzialità di quei film che sono seguiti a Scary Movie. C’è la consapevolezza di fare un film fracassone e cazzone senza però scadere nel trash adatto ad un pubblico preadolescenziale.
Classic.