C’era proprio bisogno di Annabelle? Sì.
Certo poi se lo giravano anche un po’ meglio di così non facevano un soldo di danno eh. Ma ce n’era bisogno. Perchè la bambola (non) assassina era una delle cose migliori di quel filmone che è L’evocazione, e quella serie di artefatti maligni in quella stanzetta stavano lì a chiedere in ginocchio di avere un film loro in cui far cacare sotto la gente.
Annabelle è quel film lì, solo che è fatto male da gente in teoria dotata. Vive di singole scene, piccoli momenti esaltanti, ma nel complesso fa cadere le braccia, rispolverando quell’evergreen dell’horror che è la presa per il culo da parte del pubblico dell’idiozia dei protagonisti. È un film che unisce le persone nella risata alle spalle degli autori, un collante sociale, un agevolatore di serate alcoliche, un malizioso complice delle vostre piccole scappatelle, un cupido per i cuori in cerca di conforto. È un film che fa voler bene la gente e la unisce nel disprezzo per chi l’ha fatto.
Praticamente c’è una coppietta di sposini felicissimi in attesa di pargolo che si regalano bambole terrificanti spacciandole per regali del cuore (no sul serio, è così), tipo che lui le porta a casa la bambola che si vede nei poster e lei: “Ma è bellissima amore mio” (risate in sala). Un giorno due hippie satanisti della schiera di Manson entrano nella casa dei loro vicini e li massacrano (ATTENZIONE! Qui c’è la prima bella scena e il primo applauso per il povero Leonetti, un bravo mestierante mortificato da un lavoro più grande di lui). Siccome gli sposini decido di impicciarsi, gli hippie satanisti imboccano anche in casa loro, almeno fino a che non arrivano le guardie che li fanno fuori macchiando pareti e moquette di sangue. Prima di morire tuttavia la hippie con i capelli da Samara fa un minirito satanico al volo, una cosa proprio cotta e mangiata, e maledice una bambola a caso della grande collezione (combinazione: è quella del poster del film).
A parto avvenuto la coppietta ricomincia la sua vita idilliaca ma la bambola fa accadere quelle cose tipo “apro porta/chiudo porta”, “disturbo segnale tv”, “faccio venire le righe quando vedi Rete4”… Il tipico repertorio che annuncia l’arrivo del demonio. Lei ha anche l’intuizione giusta in un impeto di genialità: “Buttiamo la bambola!”. Di tutta risposta lui, invece di chiedere “Scusa ma che cazzo c’entra??” (al che lei avrebbe potuto rispondere “Ma non l’hai vista in faccia?”), la butta subito nel cassonetto prima di traslocare. Tuttavia a trasloco avvenuto se la ritrovano negli scatoloni e decidono di tenerla: “Massì, che vuoi che sia?!”.
Siamo a 40-50 minuti dall’inizio e solo ora il film ingrana, ammettiamolo: è tardino. Perchè la pecca n.1 di Annabelle è che ha un’oscillazione di ritmo allucinante e insostenibile. A lunghi momenti di niente si affiancano piccole impennate di qualità dove si riconosce una mano che gestisce bene la paura ma poi di nuovo l’insulsaggine prevale. Se avessimo un grafico del tempo che passa e dell’interesse dello spettatore sarebbe tipo così
A voler essere onesti qui la storia sta tutta nel dettaglio che a James Wan non gli andava proprio di farlo sto Annabelle ma gli andava tanto ci farci dei soldi e quindi sceglie di produrlo, lasciando il lavoro sporco a quel Jimmy Bobo di John R. Leonetti, che era il direttore della fotografia di tutti i suoi film. Gli dice: “Tu stai qui e continua a fare quel che facevamo insieme che tanto hai capito come si fa no? Io vado a far scontrare Vin Diesel e The Rock come noci de cocco”. E così nasce Annabelle, da una costola di L’evocazione con il team di L’evocazione ma senza il capo, una cosa anarchica in cui ci sono tutti tranne quello che dovrebbe mettere ordine e in cui comanda un vice. Mancano pure Vera Farmiga e Patrick Wilson, che dico un salto potevano pure farcelo nel finale no? E invece no: “Nemmeno questo valgo per te” doveva dirgli Leonetti, ma non gliel’ha detto e si è messo a girare.
Allora la cosa bella di Annabelle, si fa presto a dirlo, è che come in L’evocazione o Insidious non appartiene a quella schiera di film horror che nascondono tutto, che puntano a mettere paura dell’ignoto sfruttando la raffinata arte del suggerire invece che mostrare. Annabelle fa quel che i giappi hanno riportato di moda: la cosa che fa paura te la faccio mostro per bene e vedi che ti spaventi lo stesso. Cioè quando dico “far vedere le cose che mettono paura” intendo il fottuto dimonio cazzo, quello con le corna, la gente tutta nera, il mostro appeso al muro, uno nell’oscurità che ti cerca, la presenza che ti viene incontro…
Oltre alla già citata scena dell’assalto in casa dei vicini, io conto anche una fenomenale apparizione del fantasma della hippie di cui sopra, che da bambina diventa adulta con un gioco di porte, e poi una sequenza da “Medaglia King al valore horror” girata tra il sotterraneo/lavanderia del palazzo e la tromba delle scale.
A questi momenti vanno i miei più sinceri complimentoni, al resto del film le mie più grasse risate.
Dvd-quote suggerita:
“Un film che avvicina la gente”
Jackie Lang, i400calci.com
Un killer che, tramite un rito vodoo-satanico, si impossessa di una bambola. Ideona originale, eh! Sono sicuro che non è venuta in mente a nessun altro, tipo 5 sequel fa!
” È un film che fa voler bene la gente e la unisce nel disprezzo per chi l’ha fatto.”
applausi
diciamo che (cito il trailer) se il sangue di una pazzoide che ti muore in casa mentre ti maledice finisce sulla tua bambola, tu la bambola la butti via, no?
e se poi te la ritrovi in casa come i filmini in super8 di sinister, tu mica te la metti nella casmeretta di tua figlia al posto d’onore?!!!?
vero è che i film horror si basano su simili dimenticanze e il mio commento è basato su pregiudizio dato che il film non l’ho visto.
la scena col mostro sulla culla – di cui metti il frame nella recensione – mi ha ricordato il vostro cortometraggio bubu7te.
Quindi meglio l’intro de L’evocazione che tutto sto coso, che non serve altro che da tramezzo tra il pranzo ( primo the conjuring) e la cena in arrivo l’anno prossimo come sequel diretto…
Un film ben fatto la povera bambolina maledetta però se lo sarebbe meritato… Ho visto solo il trailer e non mi ha invogliato molto ad andarlo a vedere, tra le altre cose quello che meno capisco è perché non abbiano usato una bambola di pezza come è la vera Annabelle, a livello di immagine sarebbe stato molto più inquietante (e magari credibile), seòndo me.
è un DTV giusto?
Non aveva una chance che fosse una… Voglio dire, Leonetti?
Leonetti: “Forse vi ricorderete di me per Mortal Kombat e Butterfly Effect 2…”
Mi avete perso a “era una delle cose migliori di quel filmone che è L’Evocazione”. Ancora non mi capacito di come si possa considerare un buon horror, anzi, un horror anche solo accettabile, quella porcata lì. O roba tipo Insidious. O Sinister.
La scena di un piccolo che diventa adulto, senza stacco, e quindi senza necessità di porte, sono sicuro l’abbia inventata l’enorme Mario Bava, in Schock -spero di averlo scritto bene, cioè sbagliato come da solita ironia del Maestro.
Qualcuno la ricorda?
L’espediente in sè non è niente di nuovo, c’è anche in Stanno tutti bene di Tornatore (quindi lo si usa anche non per gli horror), tuttavia io dicevo che qui è sfruttato molto bene. Funziona.
ma questo è il film di OcchiBottone dei Simpson con Lenny protagonista!
@AndreaGnarluz:
chalmskinn
@lenny
vabbe a sto punto dimmi un horro uscito negli ultimi 10 anni che tè piaciuto…e non valgono i corti di v/h/s
@lenny: guarda, personalmente e’ un tipo di horror che non rientra nei miei gusti e per un certo verso ti capisco, ma per negare che il primo tempo contenga quelle tre/quattro scene girate come Satana comanda da quello che oggi e’ di almeno tre spanne il miglior mestierante mainstream del genere, bisogna tipo non averlo visto.
@annaMagnanima:
forse è una loro produzione…
perdonate l’OT, ma a quando un vostro specialone sulle varie bambole e pupazzi assassini, sui kill toys movies in generale (a meno che non me lo sia perso…..)? ci vorrebbe proprio!
@samuel paidinfuller: va beh, negli ultimi 10 anni ce ne sono un frego meglio di The Conjuring ma pure a mani basse eh. Devo fare namedropping? I primi che mi vengono in mente sono Martyrs, The Descent, Them, House of the Devil e Innkeepers, Trick ‘r Treat, The Devil’s Rejects, À l’intérieur, The Mist, Drag me to Hell, REC, Wolf Creek, Kill List, Slither, The Loved Ones, The Cabin in the Woods, Taxidermia, Lake Mungo, i remake di Maniac e Evil Dead, Kill List, You’re Next, Sequestrados (più sul thriller ma tesissimo). Per dire, gli ultimi in ordine di tempo ad avermi sorpreso sono Resolution, Oculus e The Borderlands.
@Nanni Cobretti non so, che ti devo dire, proprio non mi ha fatto nessuna paura, ne mi ha impressionato nemmeno lontanamente. Proprio zero (stessa cosa Insidious, con quel demone davvero inaccettabile, e Sinister – con Hawke che sì ci crede tantissimo ma alla terza volta che di notte si sveglia perché si accende il proiettore da solo davvero mi son cascate le palle – non parliamo poi del demone che fa bu bu sette alla macchina da presa, improponibile). Anzi, se penso a ste braccia che escono dal buio a battere le mani, al look della strega, al fucile a mezz’aria nel finale privo di qualsiasi tensione e ai due medium mi viene una tristezza, ma una tristezza. Poi non nego che tecnicamente se la porti a casa eh, è un mestierante molto solido ma finché la bravura la mette al servizio di un immaginario trito e ritrito e privo di qualsiasi guizzo, sia estetico che tematico, per me può pure smettere di girare.
@Lenny alcuni film che hai messo in lista li condivido anch’io, come descent, drag me to hell, quella casa nel bosco, e forse mi scappa qualcun altro. Poi invece gli altri scadono un po’ nel porno-splatter fine a se stesso.
Questo per dire che un horror non deve necessariamente grondare di sangue e budella
@Lenny e non dimentichiamoci di quel (a parer mio) gran filmone malato di Session 9
Minchia che rece.altro dire non so,mi parrebbe solo di rompere la cazza.è bello conoscervi.
@lenny
ok praticamente tutti ottimi film ma se parliamo di orrore in senso stretto l’evocazione e insidious per me stanno sopra a quasi tutti quelli che hai elencato.
con orrore in senso stretto intendo quella sensazione evocata da scene tipo questa:
http://www.youtube.com/watch?v=M7Yu8jCrJeg
o da PT (per chi bazzica la ps4)
Tutti ottimi film una sega. Che diavolo ci fa The Mist in quella list?
@Arianna:Perché faceva rima…….a parte gli scherzi The Mist è un filmone.
Ricordiamoci anche i Ju-on giappi ed il fenomenale “Noroi – The Curse”,the best found footage eva
Da amante dell’horror tout court, ho trovato The Mist un prodotto paraculissimo. Avvilente sul piano della messa in scena e ridicolo per tutto ciò che concerne la narrazione (ruoli e dialoghi tirati via). In genere trovo sia difficile far uscire un buon film da un testo di King, proprio per la sua natura ambivalente, che oscilla pericolosamente tra l’horror e il fantasy, ma il film di Darabont, a mio avviso, ha proprio dosato male gli ingredienti, realizzando un film davvero insulso. Alcuni effetti visivi interessanti, niente da dire, ma nell’insieme il film non tiene. Il finale bau, volevo realizzarne uno ad hoc, molto comico, che si prestava da dio… Ma poi mi son detta: “Ma chi cazzo me lo fa fare?”.
Sono molto d’accordo, invece, con chi ha sostenuto la bravura di Wan. L’Evocazione è senza dubbio uno dei migliori horror degli ultimi anni. Il piano sequenza realizzato per il primo accesso alla casa maledetta è roba non buona, buonissima. Ma tutto il film appare studiato nel minimo dettaglio, forgiando una suspense serrata e molto credibile. Mentre osservavo le immagini correre sullo schermo pensavo: “Questo è un’horror d’autore”. Ma poi cosa si può dire a uno che ha realizzato una figata mostruosa come Death Sentence?
Ju-On è uno dei miei horror del cuore, in tutte le sue duemila versioni, americana compresa.
visto ieri sera con un amico: noi lo consideriamo uno dei film più comici dell’anno ed abbiamo riso a crepapelle ogni volta che inquadravano la bambola! Secondo noi diverrà uno dei punti di forza del prossimo scary movie e del prossimo episodio della paura fa novanta dei simpson: noi ci aspettiamo un “pupazzo di Krusty vs Annabelle” ai massimi livelli!
Per me è un vero peccato, perchè il mestiere c’è e il film porta a casa un paio di scene ottime…il problema è quello che sta in mezzo: la storia viene portata avanti dall’idiozia dei personaggi e ci sono delle cadute di ritmo spaventose, con un finale tiratissimo e utile solo a far morire l’ennesimo nero (mentre il prete si salva, of course).
Molto bella la scena con il “gioco delle porte”
Dai, non e’ un capolavoro, ma ha i suoi momenti, che sono poi quelli evidenziati da Jackie…