Così a naso, a me non è che me ne vengano in mente tanti, di sequel usciti nove anni dopo il primo capitolo.
Alla facciazza delle “produzioni travagliate”, un Sin City 2 in arrivo era cosa data per certa dal minuto esatto in cui uscì la prima recensione che acclamava Sin City come il film dopo il quale nessuno avrebbe più avuto il coraggio di portare un fumetto al cinema: ho sempre trovato un sacco divertente che, delle due profezie, ognuna sbugiardasse l’altra ed entrambe avessero finito per non avverarsi. Poi, a sorpresa, quando chiunque si era ormai scordato che questo progetto fosse veramente in corso, A Dame to Kill For è uscito veramente.
Perché è questa la cosa bella di un sequel che esce a quasi un decennio di distanza dal film originale: metà della gente a cui è indirizzato probabimente è troppo giovane per aver visto in sala il primo capitolo, mentre l’altra metà — aneddoto vero raccontato dal collega George Rohmer — ti guarda storto e ti dice va là, ma che cazzo dici, guarda che è già uscito. E in un certo senso questi ultimi hanno ragione, Sin City 2 è già uscito: è Sin City.
L’ho già ammesso in altre occasioni e mi vergogno relativamente poco di ribadirlo, io col primo ci cascai con tutte le scarpe, ma al di là di gusti personali sul film o sul fumetto di partenza, non si può negare che l’aver fatto recitare una dozzina di attori davanti a un telo verde e integrato con una quantità di CGI mai vista prima sia stato un momento piuttosto interessante per il cinema: nel 2005, anno fondamentale per l’evoluzione del cinecomics in quello che è oggi (ovvero un procione col mitra, Iron Man diretto da Shane Black e finalmente un film degli X-Men guardabile), Rodriguez firmava la cosa più vicina che si fosse mai vista al concetto di “fumetto filmato” e di questo bisogna dargliene atto anche al netto di tutti i disagi che ciò ha generato — cioè, in ordine sparso:
- un’estetica copiata un tanto al chilo, riproposta decontestualizzata e senza cognizione di causa in mille altri film che non avevano alcun motivo di farne uso o, più semplicemente, non avevano alcun motivo di esistere;
- sdoganamento del termine da fighetti “graphic novel” per sentirsi più importanti quando si parla di fumetti;
- Mickey Rourke invitato a eventi in abito scuro per la prima volta in 15 anni, si presenta con in braccio il cane;
- Frank Miller convinto di essere un regista.
Il difetto che salta più agli occhi di Sin City 2, ma non l’unico e nemmeno il peggiore, è che di quella ventata di novità non frega più niente a nessuno, né al pubblico né ai libri di Storia del Cinema, e hai voglia, Robbie, a parlare di quanto la tecnologia si sia evoluta e come gli attori che prima erano tutti impacciati siano ora fichissimi e disinvolti di fronte al green screen: l’unica cosa che ti tiene dal pensare di stare guardando un sacco di scene eliminate dal primo film, è che all’improvviso gli attori sono tutti inspiegabilmente più grassi.
Più grassi, più fiacchi, e meno interessanti. Perché quando le immagini perdono il potere di riempirti gli occhi e monopolizzare la tua attenzione, non puoi più fare a meno di notare quanto sia vuota, sciocca la storia che stai guardando. A Dame to Kill For, che poi è solo uno dei 4 episodi che compongono il film (altro aspetto mutuato dal precedente capitolo, comprensibile in quel caso, stiracchiatissimo in questo), è “un omaggio alla grande tradizione del noir”, che credo sia un modo elegante per giustificare un soggetto insulso e vagamente misogino in cui Dwight (Josh Brolin al posto di Clive Owen) si fa convincere da Eva Green con le tette al vento ad ammazzarle il marito ricco — seguono complicazioni perché lui è un inguaribile romantico e le donne sono tutte troie. Just Another Saturday Night è il mini-episodio che precede i titoli di testa e apre il film: Marv (il solito inestimabile Mickey Rourke) sta dando la caccia a un gruppo di stronzetti che si divertono a dare fuoco ai barboni, ma nel mezzo prende una botta in testa e non si ricorda più cosa stava facendo; divertente, anche se dalla raccolta di racconti brevi da cui è tratto ne ricordo di ben più incisivi, più “emblematici” dello spirito della serie. The Long Bad Night è la storia di come Joseph Gordon Levitt non sia in grado di conciliare la passione per il gioco d’azzardo e le sue daddy issues, highlights dell’episodio sono una prostituta fatta a pezzi, così tanto per, e i cameo di Christopher Lloyd medico senza licenza ed eroinomane e Lady Gaga cameriera dal cuore d’oro che recita UNA battuta.
Chiude il film Nancy’s Last Dance, che è un po’ una chiosa senza molta convinzione di That Yellow Bastard, l’episodio con Bruce Willis e Jessica Alba del primo Sin City: sono passati 4 anni dalla morte di Hartigan (Bruce Willis compare letteralmente in 4 frame sotto forma di fantasma: sono pronto a scommettere dei soldi che non ha mai lasciato casa sua per giarare le scene) e la spogliarellista Nancy è molto triste e molto ubriaca; progetta di vendicarlo ma non ha il coraggio, poi si taglia i capelli, si automutila e si veste di pelle, gesti comuni che nel linguaggio universale della cattiva scrittura significano che una donna “si è emancipata”, e finalmente lo vendica uccidendo il megaboss finale di Sin City, l’inutilmente spietato senatore interpretato da Powers Boothe.
Gli ultimi due episodi, poco ispirati dal punto di vista narrativo (il primo serve praticamente solo a ribadire un tot di volte quanto è cattiva La Città, l’altro è una grossa scusa per far fare a Jessica Alba almeno altre tre lap dance — il pubblico ringrazia) ma soprattutto molto, molto poco cinematografici, non hanno neanche la scusa di essere tratti da storie preesistenti, perché sono stati scritti da Miller apposta per l’occasione, cosa che contemporaneamente tradisce la ragion d’essere del film e conferma che per Miller, nonostante lo status di leggenda del fumetto americano, le regole del Cinema e dei suoi tempi drammatici continuano a essere un mistero. Vi ricordate quando scrisse RoboCop 2 e la produzione gliene bocciò il 99% perché ne sarebbe venuto fuori un polpettone irrealizzabile lungo 9 ore e lui se ne andò sbattendo la porta e urlando “io sono un genio voi non capite un cazzo”? Almeno ora è più sintetico.
Rodriguez, dal canto suo, compare nei titoli di testa e si è fatto da bravo il tour promozionale di interviste assieme all’amico Frank, ma mi venga un colpo se ho visto qualcosa di suo (diciamo pure “di un regista qualunque”) in tutto il film. Prontissimo ad essere smentito, ma per me siamo tra “pilota automatico” (già visto in tanti altri film, la serie di Machete su tutti) e “ho messo il mio nome solo perché dopo The Spirit a Miller nessuno gli dava neanche i soldi per l’autobus”. L’impressione generale è che sul set si sia presentato minimo a giorni alterni.
Non posso esimermi da una veloce panoramica sul cast, resa indispensabile dalla quantità di gente coinvolta in questa pagliacciata, onde non alimentare false speranze tra i fan di questo e quell’altro: il Robbie replica la formula Machete Kills in cui chiama letteralmente chiunque avesse in rubrica (strano, in effetti, non aver visto Banderas e Trejo) per farli recitare in parti insulse 10, 15 minuti top.
Josh Brolin per me ha sempre avuto il carisma di una libreria Ikea, francamente trovo che il confronto con Clive Owen lo ammazzi (fun fact: Clive Owen sarebbe dovuto comparire nella seconda metà dell’episodio per interpretare Dwight con la faccia rifatta, ma non ha potuto perché sta facendo un telefilm per HBO e alla fine Miller+Rodriguez si sono tenuti il Brolin con la parrucca e il naso finto) ma alla fine non gli si chiede niente di più di fare la faccia incazzosa; discorso simile per Joseph Gordon Levitt, che mi sta pure simpatico, eh, ma la cosa più carina che posso dire di lui in questo film è che porta con gran disinvoltura le orecchie a sventola. No comment su Fantasma Willis, non fosse che recita anche due battute, direi che hanno usato direttamente scene di repertorio dal primo film. Rosario Dawson dice una battuta con una maschera sadomaso e una senza maschera, e poi fa vedere il culo; Jamie Chung sostituisce Devon Aoki nel ruolo di Miho nell’indifferenza generale; Christopher Meloni tanto per cambiare fa il poliziotto; Juno Temple da sdraiata non si nota che è tanto bassa e io una botta gliela darei; cinque alti dal reparto caratteristi per Ray Liotta (uomo d’affari frustrato), Dennis Haysbert (che sostituisce il defunto Michael Clarke Duncan nel ruolo di Manute), Jeremy Piven (altro sbirro, sostituisce Michael Madsen che evidentemente era sotto la doccia e non ha sentito il telefono suonare), Stacy Keach che sfoggia il trucco più pazzesco di tutti, Powers Boothe che ha un nome da Premio Jimmy Bobo a vita e una risata cattivissima, e Christopher Lloyd, il più simpa e il più ubriaco della compa.
Per un film in bilico tra “odio le donne” e “amo le donne, sono dei soprammobili adorabili” è interessante che a tenerlo in piedi alla fine siano le due protagoniste femminili: Jessica Alba deve essere stata conservata nel ghiaccio tra lo scorso film e questo, perché in nove anni non è cambiata di una virgola (al massimo ha imparato qualche nuova mossa), mentre Eva Green è di una bellezza che toglie il fiato, nuda o non nuda, monopolizza il film ogni volta che è nell’inquadratura.
A mangiarsi tutto il resto, oggi come allora, è sempre il Marv di Mickey Rourke, anche se ora è così gonfio che sembra che la sua faccia debba sbrodolare fuori dal trucco da un momento all’altro. Incassa con dignità la retrocessione a personaggio di supporto e persino come alleggerimento comico regala gran momenti. Il problema, alla fine, è lo stesso notato quando affrontammo The Expendables 2: se di un film che promette violenza, sesso e azione, senza sconti e senza compromessi, le parti che ricordi meglio sono quelle che fanno ridere, qualcosa deve essere andato tragicamente storto.
DVD-quote:
“È proprio valsa la pena di non aspettarsi un cazzo.”
Quantum Tarantino, i400calci.com
A me rodriguez sta simpatico ma tra questo e machete 2 ha propio rotto il cazzo, due flop meritatissimi, chissà lo fanno tornare coi piedi per terra…
Ps
Miller di recente a Roma l’ho visto in carrozzella, mi ha fatto na tristezza…
Miller sta male? mi dispiace molto.
Domani mi tolgo questo dente di Sin City 2. Sono avvantaggiato dal fatto che non ho piu’ le storie originali fresche in mente, cerchero’ di divertirmi con quello che c’e”. Comunque per il primo non avevo gridato al miracolo.
Con tutto il rispetto per Miller, il cinema non è proprio cosa sua. Questo prima o poi lo vedrò (non al cinema, però). A me già il primo non era piaciuto: si trattava di una riproposizione abbastanza calligrafica delle tavole del fumetto. Solo che vedere il protagonista disegnato sotto la pioggia sulla pagina intera mozzava il fiato, mentre la stessa immagine buttata lì in qualche fotogramma perdeva completamente fascino.
No ma LE Tette?
Quoticchio la recensione. Poco Rodriguez e moltissimo Miller quindi a livello cinematografico siamo più vicini ad uno the spirit 2 che ad un sin city 2, tutte dovute ai due grossi difetti di Miller come “regista”:
1) vede le scene come uno scrittore di fumetti e a livello statico funzionano, il problema è che non è capace a metterle in movimento;
2) chiede ai propri attori una recitazione caricaturale. E’ una questione di sfumature, Tarantino riesce sempre a fermarsi un attimo prima e a far sembrare tutto credibile, Rodriguez è molto confuso su quando fermarsi, Miller pensa che caricaturale significhi molto caricato quindi i suoi attori sono costantemente sopra le righe.
Quindi Miller continua a voler far film come se stesse ancora scrivendo fumetti e non ha ancora capito, che un conto è scrivere fumetti e un altro è dirigere film sui fumetti.
Conclusione amara, puoi anche essere l’autore dei fumetti ma avere una visione autentica dell’opera non significa essere anche capaci di riuscire a renderlo un film altrettanto valido.
In sintesi se si è sopportato la recitazione sopra le righe di the spirit e il modo di dirigere le scene questo sin city merita una visione, ma se ci si aspetta un sin city 2 è bene rendersi conto che nel cartellone manca il nome di Quentin Tarantino e sono rimasti i nomi del regista di the spirit e di quello di machete 2. E qualcosa dovrà pur dire
Dimenticavo una cosa fondamentale: tra il sequel di trecento e questo sono pronto al debutto di Eva Green nel mondo del porno
Il primo non mi aveva fatto gridare al miracolo, pur riconoscendogli dei meriti già sopracitati nella recensione.
Ma soprattutto quando un seguito esce dopo così tanto tempo significa mille ripensamenti di sceneggiatura, oppure riscritte, masticate e sputate, etc.
Ps:piccolo ot, gli unici x-man guardabili sono i primi due. L’ultima è una copia dei già pessimi film marvel.
Comunque una cosa apprezzo di Miller: se ne sbatte i coglioni e mette in scena i suoi peggiori istinti (razzismo, misoginia, giustizialismo da tanto al chilo…) senza il filtro del politically correct.
Quindi alla fine è successo: Frank Miller è definitivamente diventato Freddy Krueger.
Mi ergo pur’io a difensore del primo Sin City, non avendo mai letto i fumetti, mi piacque ancora di più. B/n a buttare (ed è una mia debolezza), ma in generale tutta quell’estetica mi piaceva molto.
Poi ho visto The Spirit.
Su questo ero combattuto, ma ammetto che l’autoobiezione principale era “E se Jessica Alba si è rovinata nel frattempo?” – rassicurato su questo punto, dopodomani sera me ne vado al cinema.
Due ps:
– Lady Gaga che recita una battuta è già una battuta di troppo.
– Miller in quelle condizioni mi stringe il cuore. È uno scheletro, che gli è successo?!
Io ho amato il primo film (così come ho amato le grafic novel, tutte tranne Hell & Back), ho visto poi The Spirit (circa 1/3, poi non ho retto) e questo non lo aspettavo ne ho desiderio di vederlo.
Perchè? Beh per quanto mi stia simpatico Rodriguez, appena ho saputo che due delle tre storie erano state scritte appositamente per il film, ho capito subito che sarebbe stato un masticone: Miller, invecchiando (e divorziando), ha perso tutto il suo tocco magico nella scrittura, diventando l’ombra di quello che era vent’anni fa. Questo senza considerare che la regia non è proprio cazzo suo.
Probabilmente lo vedrò quando uscirà il bluray, ma giusto per vedere Eva Green nuda (che insomma io la amo) e le lap dance di Jessica Alba.
Anche io comunque #teamcliveowen
@ Hellblazer Joestar: è un alcolizzato.
Ma la green una volta visto che the dreamers non aveva più molto da mostrare…sarà che a me il voyeurismo ha sempre dato più noia che altro, figurati se reteirato e ripetuto quindi sto fomento ad ogni suo spogliarello propio non lo capisco…che poi la stessa eva e’ imho un attrice molto brava ma si sa che al mondo ci sono due tipi di donne, uno che lavora con la testa e uno che lavora con tutto il resto…
Miller immagino abbia qualche malattia degenerativa ad uno stato quasi terminale immagino…e’ un classe 57 ma mio nonno ultra-ottantenne sta molto meglio di lui…
@ attila
ha già debuttato, in the dreamers!
I soldi del biglietto la Green se li è meritati TUTTI.
Come mi hanno anticipato sopra, so più di 10 anni che eva green ha mostrato di tutto e di più e non penso che sin city 2 sia più zozzo di the dreamers
Anche a me il primo era piaciuto, ma come mi capita con tutti i film di Rodriguez, (escludendo Dal tramonto all’alba) a rivederlo mi crea parecchia noia. The spirit era una carrellata di attori scarsi, diretti peggio. La cosa che mi da più fastidio è il fatto che abbia scritto nuovi episodi apposta per questo film quando hai ancora delle storie, almeno sulla “carta”, fighissime. Questo toglie ancora più senso a quest’operazione nata proprio come trasposizione pedissequa di un fumetto (e delle sue tavole).
O.t so che non c azzecca nulla ma x dire che mi è garbato il trailer di american sniper, non so se ne fate un articolo e allora lo scrivo qui
Partendo dal presupposto che (santa donna) in ogni film è nuda praticamente, non solo in The Dreamers e questo, il film è bruttino ma Eva Green è incredibilmente gnocca. Ai Sylvester se non la mettete mi astengo dal votare la Miglior Gnocca. E’ più bella ora di quando aveva 20 anni, cazzo. Diciamo che sono quelle (avete capito quali) le parti che mi ricordo di più anche se ho visto un noir.
Io volevo commentare e scrivere delle cose intelligentissime, ma avete già detto tutto voi e molto meglio di quanto farei io, quindi Eva Green figa e ciao.
questo sincicty2 è riuscito nel miracolo di farmi venire a noia Marv…
Sostanzialmente penso che se la sono cavata meglio con i nuovi personaggi che con i vecchi che ho trovato forzati e privi di spunti
Si intuiva sarebbe stata una merda già dal fatto che si trovava la versione dvd in streaming già prima dell’uscita al cinema
dvd streaming che io ho visto comodamente nel mio letto e menomale, perchè il mio commento in topic al film è: “SINCITY 2 – A MOVIE TO SLEEP FOR”
e poi questo film non merita nemmeno un pensiero originale da parte mia. perciò,
QUOTO Attila Finch:
“è bene rendersi conto che nel cartellone manca il nome di Quentin Tarantino e sono rimasti i nomi del regista di the spirit e di quello di machete 2. E qualcosa dovrà pur dire”
il primo sin city a me non è piaciuto quasi per nulla. se vogliamo gli si può riconoscere il merito di aver usato per la prima volta uno stile nuovo (che a me non è piaciuto per un cazzo, btw) ma a parte quello non era per niente un buon film.
l’eccessiva somiglianza con il fumetto, l’utilizzare le vignette come fossero uno storyboard era un’idea fallimentare in partenza, ma diventa una vera e propria stronzata quando ti accorgi che per inseguire questa somiglianza estetica a tutti i costi con le tavole hanno completamente perso lo spirito del fumetto.
perchè su carta le storie di miller erano dei veri noir hardboiled intrisi di un umorismo nerissimo. su pellicola il film di rodriguez diventa una carnevalata del cazzo.
la storia divisa in capitoli per me non ha senso. ha senso fare storie che si intrecciano, stile pulp fiction, o una storia corale tipo america today, ma che senso ha fare tre storielle che iniziano e si concludono? e in più c’è l’aggravante di quell’insopportabile voce fuori campo che non si interrompe mai. MAI.
due ore di film e non c’è un cristo di secondo di silenzio.
questo inutile sequel va a correggere alcuni difetti del primo film, tipo togliendo quella voce fuori campo (anche grazie al fatto che alcune delle storie siano state scritte esclusivamente per il film) e cala ancora di piùil piede sulla carnevalata mezza comica, infatti si ride un sacco. e il film risulta molto più godibile del primo, per me, ma sempre restando nell’ambito di un film del cazzo.
il fatto che lo spirito del fumetto sia definitivamente perduto lo si vede soprattutto nella storiella ”una donna per cui uccidere”, che nei fumetti era la storia migliore, un vero noir, e che qua si trasforma appunto in una commediaccia.
per il discorso della misoginia non sono tanto d’accordo. ci sono le puttane che sono personaggi decisamente positivi. c’è la povera moglie di chris meloni che a quanto ne sappiamo è l’unico personaggio positivo del film. poi nel fumetto c’era la cameriera del bar, innamorata di dwight, che qui viene spostata di peso nella storia di gordon-levitt, ma pure lei teoricamente non ha particolari colpe o difetti.
la cosa che mi ha fatto più ridere è powers boothe che tiene sulla scrivania il ritratto di suo figlio mostruoso (che tra l’altro è uguale all’attuale miller). cioè sembra che abbia sulla scrivania la foto di nosferatu, o di uno dei mostri di descent..
invece la cosa che non ci sia clive owen non ha alcun senso. mi sono dimenticato di chiederlo agli amici con cui l’ho visto, ma se non hai letto il fumetto o se non ti ricordi il nome non hai alcun modo di capire che dwight diventi il personaggio del primo film.. vedi solo brolin diventare un mascherone del cazzo tipo marv.. qual è la morale? a sin city diventi un vero uomo solo dopo che ti rifanno la fazza?
ecco poi lascerei stare tutta sta desamina su frank miller. non penso che abbia tutto sto peso registico. è uno a cui piacciono i soldi, e si era capito, ma temo che tutte le robe inguardabili del film siano frutto della mente perversa di rodriguez.. in fondo non era lui che aveva girato l’orrendo frammento del primo film con josh hartnett autofinanziandoselo per poi correre da miller e dirgli ”ehi, guarda che roba, uguale uguale al tuo fumetto, ora ce li dai i diritti?”
e sempre parlando di rodriguez questa schifezza di film è comunque la cosa migliore che ha tirato fuori dai tempi di planet terror. un passo avanti planetario rispetto a machete 2 (che fa capire quanto fosse una cacata quel film)
quanto al nome di tarantino, ricorderei che nel primo ha girato una scena una, da tipo 40 secondi, dove due tizi seduti in macchina parlano.
dire che il primo funziona grazie alla regia di tarantino è come dire che expendables 3 è un bel film grazie alla presenza di robert davi..
A me non è dispiaciuto in generale, ma parecchio sotto al primo.
Unico lato davvero positivo, come ha già detto qualcuno, il politically correct completamente assente. Ha davvero rotto il cazzo
@Il Reverendo: io invece credo che Miller abbia avuto il suo peso (o la sua colpa), in cabina di regia. L’impressione che ne è che sia uno che non scende mai a compromessi (una sorta di primadonna), non rendendosi minimamente conto che quello che fa è IL MALE.
Che insomma Rodriguez lo conosciamo, quando si diverte fa divertire anche noi, ma quando non c’ha voglia è di una pesantezza inumana e io non ci credo che ne sia venuta fuori sta roba partendo da del materiale così pazzesco (ben diverso da una cosa nata per essere una cazzata fracassona e poi degenerata nello schifo com’era Machete), solo dalle sue mani. Io dico che nel primo Rodriguez c’era si divertiva, ogni tanto sentiva Miller per vedere se anche a lui piaceva e finita lì, mentre in questo secondo ci ha lavorato gomito a gomito, dandogli anche carta bianca sulla scenneggiatura ed è venuto uno The Spirit 2, che è un poco meglio di Spirit 1 solo perchè c’era lui in cabina di regia a contenere le puttanate di Miller
La cosa che da’ piu’ tristezza in effetti e’ Marv che nel primo era un personaggio tragico e cazzuto mentre qua diventa praticamente Obelix.
Sulle questioni di regia: amici io onestamente vi sfido a trovare le differenze tra Machete Kills e The Spirit, e di conseguenza distinguere se la poveraggine di questo film sia colpa di Miller che non e’ del mestiere o del solito Rodriguez svogliato e frettoloso. Per me, togliendo dall’equazione una manciata di belle inquadrature, e’ un esercizio tanto intricato quanto inutile.
Concordo con Nanni e rincaro la dose. RODRIGUEZ è un regista SCARSISSIMO che ha imboccato qualche bel film in mezzo ad una montagna di roba INGUARDABILE. Xke se è vero che nessun regista ha fatto solo capolavori è pure vero che non sei un buon regista se la maggioranza dei tuoi film fa schifo
fosse uscito anni fa magari mi rodeva il culo perchè il materiale di partenza era una bomba…ma ormai manco so che fine hanno fatto i miei cartonati della magic press e mi ricordo pochissimo delle storie ammesso che queste le abbia mai comprate
Ora, per favore, qualcuno mi spiega perché Rodríguez gode di una qualche sorta di considerazione?
Mi dite almeno due suoi film sopra la sufficienza?
che poi sia perfetto per andare a fare serate alcoliche non lo metto in dubbio.
concordo con nanni e con il regno tutto. Mi ha fatto più impressione mary poppins horror guarda… http://www.reposton.it/video/trailer-mary-poppins-versione-horror
concordo con Nanni e david. aggiungo anche che secondo me quello che rodriguez è davvero incapace a fare sia scrivere sceneggiature.
per me il suo film migliore (nomerosissime spanne sopra tutti gli altri) è dal tramonto all’alba, che infatti…
e anzi, aggiungo che in quel caso ne guadagna pure il buon quentin.. ma per il resto roddy ha fatto film buoni e film meno buoni, ma nessuno davvero memorabile (nemmeno desperado, che è fighissimo ma manca del tutto la sparatoria finale, john woo non avrebbe mai fatto un erroraccio del genere..)
e poi la cosa di aver rinunciato a dirigere predators per fare machete io non gliela perdonerò mai. hanno ripreso una sua stessa sceneggiatura di quando era ragazzino, gli hanno detto ”toh, è roba tua, divertiti, trasforma uno dei film più fighi della storia in uno dei franchise più fighi della storia” e lui che ha risposto?? ”naaah, non c’ho voglia, devo fare il mio film commedioso tratto da un trailer scherzo e girarlo e scriverlo in 3 giorni ma purtroppo sono proprio quei 3 giorni lì in cui dovrei cominciare a girare predators quindi scusate ma non c’ho testa” ma vaffanculo va rodriguez di staminchia
@michael mannaro: chi piu’ chi meno, tutti fino a Planet Terror (incluso)
secondo me, noi tutti dimentichiamo che sin city (così come machete e grindhouse) è per robert rodriguez una parentesi divertente.
infatti, il vero fulcro della sua carriera è spy kids.
diciamocelo.
Concordo con anna
Robert Rodriguez ha diretto 16 film x il cinema (escludendo 4 room) di cui 5 sono bei film. Gli altri, escludendo al limite questo è the faculty che non ho visto, che magari sono passabile, gli altri sono brutti in qualunque modo li vedi. E 5 su 16 con gli altri che sono pessimi, nemmeno bruttino o così così ma proprio pessimi vuol dire secondo me essere FORTUNATI ma non bravi.
@david, fammi indovinare: non conti Spy Kids perché “e’ per bambini”.
Nanni dei 16 film comprendo anche la saga di spy Kids che ho visto dal primo al terzo film data la mia tenera età all’epoca essendo giovane u.u e al cattivo gusto di Rodriguez nella maggior parte dei suoi film più violenti ci aggiungo il PESSIMO modo di fare film per bambini, dato che Mr Rodriguez forse pensa che i film x bambini fatti bene siano quelli che manda il sabato pomeriggio Italia1 con cani parlanti e cavoli vari magari fatti per la tv. Dato che la sua saga x ragazzi ha quel livello di qualità beh, lo reputo scarso anche per quelli
@Michael Mannaro
Il film che fà costano (relativamente)poco( grossi nomi e pochi giorni di riprese e il resto tutto in fase di montaggio col computer),e oltre a rientrarci,magari guadagnano pure e, questo, nell’industria conta più di qualunque ALTRA cosa.
è come nel porno.
@annaMagnanima
che per come la vedo fare film per ragazzini,è molto più difficile che fare film del genere che piacciono a noi.Ma poi anche in quel genere si è spinto troppo in là per lo stesso motivo di sopra.
@david: no intendevo proprio nei 5 buoni. Contando Faculty e i primi due Spy Kids (e lasciando fuori il primo Sin City) io arrivavo a otto. Li ho visti da maggiorenne pieno e ti garantisco che nel loro genere spaccano il culo (il terzo nonostante Sly non lo conto perché il 3D old school mi fece venire un mal di testa incredibile).
Buon giorno, sono nuovo del posto. Ma dite che le sise della Green meritano il prezzo del biglietto? Perché così, su tre piedi, mi sento disincentivato dall’andarlo a vedere.
Io dei 5 che mi sono piaciuti metto i 3 del mariachi che sono bei film (x me ovviamente) dal tramonto all’alba e sin city. Aggiungo planet terror che avevo dimenticato e stiamo a 6. Spy Kids li ho visti da piccolo e non mi sono piaciuti, il primo a pensarci bene era ben dosato ma poi anche in quel genere li ha cominciato ad esagerare, nel caso specifico abbassando troppo il target.
Che Frank Miller da anni sia diventato la parodia di se stesso è un dato ormai assodato. E comunque non prendiamoci per il culo: Miller non è politicamente scorretto,è infantile.
Il suo machismo non è da film di Milius,è da tredicenne che ascolta gli Slipknot,ruba le sigarette dal pacchetto di papà perchè “si sente grande” e scrive fanfiction dove il protagonista è invincibile e sconfigge tutti.
E tutto questo lo scrivo a malincuore,che cose tipo Devil:Rinascita e Batman: Year One sono state e sono tuttora letture che adoro.
El Mariachi, Desperado, Dal Tramonto all’Alba, l’episodio di 4 rooms, The Faculty, i primi due Spy Kids, C’era una volta in Messico, Grindhouse. E anche il primo Machete, perchè tutti noi avremmo voluto fornire pensione e assicurazione sanitaria a Mr. Trejo, è cinema del sociale.
10 film buoni (di cui almeno quattro eccellenti).
Avercene.
@LannoscorsoaValVerde voglio incorniciarmi il tuo commento.
@LannoscorsoaValVerde *Standing*Ovation*
Quoto un po’ tutti: inutile e dimenticabile, con le stesse idee visive copiaincollate dal primo (che invece ho rivisto un paio di volte negli anni e regge sempre benone). La cosa più deludente comunque per me non è la regia ma le storie, che sembrano davvero buttate giù in mezz’ora da due amici ubriachi al bar, stesso tasso di coerenza/interesse/originalità. Inoltre mi ha infastidito la confusione (voluta ho letto, mah) tra prequel e sequel, dato che (spoiler) Marv è vivo ma Bruce Willis morto. Come per 300 Alba di un impero, le meravigliose zinne di Eva Green unica cosa memorabile.
Nota OT: la serie con Clive Owen citata di sfuggita da Quantum è The Knick ed è l’unica che sto seguendo in questo periodo. Tratta di chirurghi a New York all’inizio dal ‘900 e non è calcistica, al netto comunque di numerose scene splatter, però ha un tono cupo e realistico davvero azzeccato. Consiglio senza riserve (tra l’altro è diretta dal nostro amico occhialirotti Soderbergh che per me qua si redime di molti suoi peccati).
ma io spy kids mica dico che è brutto? anzi, nel suo genere, come dice nanni, è ben fatto, soprattutto il primo (come tutti i primi di tutte le serie, tolti rocky e nightmare).
certo, gli spy kids non sono al di sopra dei ricordo che ho de “i goonies” o di “navigator”, più propriamente dei film di aventura della mia infanzia.
Certo che se mi dite che gli episodi non sono stati selezionati dalle storie a fumetti e che Marv da super-mega-badass diventa un personaggio da alleggerimento comico, allora fanculo il mondo!
Ci voleva veramente poco per accontentarmi con questo sequel – presto o tardi non mi interessava – ovvero tette, storie con Marv che entra a gambe tese e una divertente violenza gratuita. Vedremo se riuscirò a divertirmi lo stesso.
Il primo a me non erapiaciuto, l’ho trovato una roba pigra che scimmiottava il fumetto, senza neanche sforzarsi di intrecciare le storie(nonostante avessero una struttura simile). E proprio perla struttura simile con i fumetti mi ero fermato soddisfatto ma sazio al bastardo giallo, quelle dopo valgono?
Io comunque desperado l’ho rivisto poco tempo fa , e dopo la sparatoriona nel bar alla Woo(senza arrivare a quei livelli) il film perde parecchio, diventando una scusa per farci vedere le zinne di salma e sprecando i buoni bushemi e Trejo.
@John Matri Puoi fermarti lì:Family Values è divertente ma nulla più,To Hell and Back fà cagare come il 90% della roba di Miller post 300.
SI MA LE TETTE
@John 4°: ok, ma così sdoganiamo tutti, pure quelli che fanno le parodie del filone del momento tipo 300 o twilight con la gente che fa i rutti. non chiedevo il perché l’industria gli dà credito, chiedevo il perché VOI gli date credito.
@tutti: boh. no, ma veramente: boh. a me pare uno che se la canta e se la suona, uno che fa film perché si diverte a farli e pensa che gli altri si divertano a vederli tanto quanto o anche di più, se lui esagera di più, come un bimbetto di 3 anni che fa una cosa buffa, gli adulti ridono, ed allora la reitera più urlata e più sguaiata per una mezz’ora, finché qualcuno imbarazzato lo cazzia.
Questo ha imbroccato un filone che se non usciva Pulp Fiction era a servire da Pollos Hermanos e NON perché se lo è meritato. E per farmi cambiare idea dovrete essere bravi. Di Mariachi col cavolo gliene fregava a qualcuno se non era partita la bambola del cinema di “Serie B” dopo Pulp Fiction. Chi l’aveva visto prima del ’95?
Poi è diventato amicone del Quentin e lì si sono aperte le porte a un tot di film tutti uguali a sé stessi.
Sin City fa eccezione. Spy Kids forse pure, ma la saga non l’ho vista la ripescherò sicuramente fra 4-5 anni.
Per me è fuffa. Divertente se preso a piccole dosi ma fuffa.
@ Michael Mannaro: tarantino come gus fring? ma no, dai, tarantino non sarebbe in grado di un tale livello.
@redazione: ma stanno comparendo nuove immagini ad illustrare meglio la recensione o sono pazza?
(sono pazza!no non sono pazza. si sei pazza: ti parli da sola in prima e seconda persona!state zitte voi due!!!)
@michael mannaro: se ti convinci solo con una tesi dettagliata di 50 pagine rinuncio in partenza, pero’ personalmente vidi El Mariachi appena usci’ in VHS (se ne parlava bene su tutte le riviste del settore, incluso il banalissimo CIAK) e per Desperado ero di conseguenza in sala in prima fila. In quel periodo Rodriguez aveva una pacca che non aveva nessun altro, faceva film con invenzioni creative (anche ovviamente derivative) ai mille allora e li intingeva di quella messicaneria spinta che li rendeva persino personali. Era divertimento puro, quindi di base non c’entra un cazzo con Tarantino, pero’ tanto per dirne una il suo episodio di Four Rooms era il migliore del film di almeno due spanne, schiaffeggiando quindi anche il suo futuro migliore amico (scherzetto che gli riusci’ pure in Grindhouse). Poi si e’ progressivamente ripiegato su se stesso e amen.
Che a Rodriguez siano riusciti gli episodi migliori nel duo con tarantino è verissimo, ma anche qui, vale fino ad un certo punto se poi i film di Tarantino valgono il triplo di quelli di Rodriguez ( e il budget non c entra una mazza)
Il primo Sin City (al pari di Cabin Fever) è stata la mia peggior seconda visione in assoluto, mi sono francamente sentito preso per i fondelli: all’uscita dalla sala ho gridato al miracolo, capolavoro dei capolavori (eppure non ero manco troppo pischello). Definirlo brutto è sbagliato, però ho salvato solo l’episodio di marv (con un villain degno di nota) e il finale con l’evirazione gialla.
Rodriguez mi pare solo un grosso divertissement.
Ot: per ragioni sportive comunque boicotterò la visione in sala del secondo episodio.
No, macché 50 pagine, mi ci vorrebbe un mesetto per leggerla e finirei per dare ragione a chiunque per fatica.
Mi ricordo che si parlava del Mariachi anche su Ciak (che leggevo pure io) ma mi ricordo pure che se ne parlava sulla scia di Tarantino. Poi, oh, magari mi ricordo male. E su Mariachi poi non ho da dire neanche tantissimo perché all’epoca lo consigliai anche ai ciechi, ma già desperado lasciava un po’ a desiderare e pure Mariachi rivisto in seguito funzionava meno. Poi su C’era una volta stendo un velo: feci fatica a rimanere al Cinema fino alla fine.
Dopo aver visto ieri sera il il secondo (per il giudizio concordo con la recensione) sono andato a rivedermi qualche scena del primo più che altro perchè non ricordavo che Marv avesse un trucco così ridicolo e volevo vedere se avevo una memoria distorta del primo capitolo: a quanto pare ricordavo benissimo, questo seguito è a dir poco sciatto e scialbo sotto tutti i punti di vista, a partire da sceneggiatura, regia e interpretazioni per finire al trucco e agli effetti speciali.
@Mannaro
Mi sembra strano che su quel numero di Ciak si parlasse di El Mariachi sulla scia di Tarantino, perchè nel 1993, quando El Mariachi ha vinto al Sundance Film Festival, Tarantino era solo un altro buon esordiente, visto in campo solo con Le iene, film comunque molto diverso dallo stile di Rodriguez… nulla toglie che dopo l’espolosione di Tarantino tutti i suoi amici o miti d’infanzia abbiamo avuto un destino comune, nel bene e nel male… ovvero la frase “è piaciuto a Tarantino!” usata pure sui rotoli di carta igienica, pur di venderne di più…
Per il resto, in generale mi sembrate tutti un po’ troppo severi con il primo Sin City, concordo sul fatto che già alla seconda visione perda parecchio, ma, non so se a causa della mia ignoranza cinematografica che non mi fa cogliere appieno tutti i difetti, una volta ogni tanto il dvd me lo riguardo volentieri. Peccato che questo seguito sembri davvero inutile e dannoso…
Gualtiero, mi ricordo che ne parlavano più per il fatto che era diretto da questo Messicano tutto pazzo che aveva racimolato i 10k dollari facendo da cavia a non so che medicinale più che per meriti artistici (a dire il vero non ho mai sentito nominare nessun vincitore del sundance su ciak né altrove, per fortuna).
Poi oh, che sia arrivato prima o dopo tarantino cambia il giusto, senza l’amicone per me stava a fare altro.
E c’era una volta in Messico non si guarda.
Visto ieri, e mi è sembrato un more of the same del primo (che ai tempi avevo gradito parecchio) molto pigro nella realizzazione e scialbo nelle storie. Salvo solo Dea Green e i balletti di Jessica Alba, il resto è fiacco in ogni suo aspetto: recitazione, casting (non amo molto le sostituzioni in corsa, e la più decente è l’unica “obbligata”, ovvero Haysbert-Duncan), messa in scena.
Con uno sceneggiatore più adatto al mezzo (e meno scoppiato) del Frank Miller attuale, secondo me, Rodriguez potrebbe tirarci fuori una serie tv sicuramente migliore di questo film.
Appena visto al , concordo su tutti i punti con la recensione, non mi sembra necessario sprecare più righe di quelle contenute nella sceneggiatura del film per esprimere il mio parere. Su Rodriguez ho letto in questo thread giudizi un po’ ingenerosi e anche decontestualizzati dal suo percorso, penso abbia avuto alti e bassi ma che la street cred se la sia ampiamente meritata di sua mano. Chiusa necessaria: io sono molto più #teamAlba che #teamGreen (davvero molto brava la sua costumista, va detto).
concordo con la recensione: passabili le due storie originali, letteralmente buttate là le altre due (con quella con gordon-levitt/boothe che sta in piedi grazie a loro due) e i vari fan service sparsi qua e là (tipo quello di lady gaga).
argomento miglior gnocca: tre nomination su cinque dei prossimi sylvester devono andare a sin city 2 e punto il mio cent su rosario dawson (ok le sise di eva green, ok la alba, ma tutta la sequenza finale dell’episodio che la vede protagonista è illegale).
A proposito di Rosario Dawson ho questo dubbio che mi attanaglia: 3-4 anni fa credo di aver visto lei o sua sorella gemella tutta sola in metropolitana a Londra di notte, e il fatto di non sapere con certezza che fosse lei probabilmente perseguitera` i miei sonni fino alla tomba. Comunque se davvero era lei, dal vivo e` una cosa fotonica, bellissima.
Ho visto il film un paio d’ore fa: il solito “meh”, praticamente ricalcato dal punto di vista tecnico su quello del 2005 (e questo non e` esattamente un bene), gli episodi non tratti dal graphic novel sono abbastanza una poverata, si sente che Miller e` (ormai da anni, ahime`) con la lancetta in piena zona riserva. Marv/Mickey Rourke il migliore del cast indiscutibilmente.
A proposito: sostenere che il primo Sin City abbia “sdoganato” il termine “graphic novel” in Italia nel 2005, caro Quantum, con tutto l’affetto possibile eh, ma e` abbastanza una puttanata.
Per quanto riguarda il discorso “misoginia”, mi stupisce che sia stato perfino tirata in ballo: ci troviamo di fronte a un classico esempio di hardboiled, e negli hardboiled ci sono due tipi di donne: le puttane e le puttane stronze. No dico, che ti aspettavi Quantum? La Boldrini in abito da sera?
Capitolo sgnacchere: tra protagoniste e comprimarie, di figa a sto giro ce ne hanno caricata una tonnellata, per me la bocca e il culo della Alba battono le tettone della Green, ma insomma, e` un duello fra titani.
Il film, come il primo, comunque si lascia guardacchiare nonostante i difetti. A mio parere pero` sarebbe ora che i cinematografari si rendessero conto che l’animazione *per adulti* (e non sto parlando di hentai), con gli autori e i mezzi tecnici attualmente a disposizione, sia ormai una strada assolutamente percorribile per il grande mercato. I tempi sono maturi per liberarsi di questa cazzo di ristrettissima visione americana che “siccome e` un cartone animato e` per bambini”. Sin City 2 mostra tutti i limiti grotteschi degli attori sul greenscreen, laddove una animazione tout-court, ricalcando lo stile Milleriano il piu` possibile (che i suoi picchi li raggiunge per forza di cose quando le tavole sono completamente statiche, se avete mai letto un suo fumetto converrete con me) avrebbe giovato al film. Il mio sogno sarebbe un film d’animazione su Sin City. Forse riuscirebbe a dirigerlo dignitosamente perfino Frank Miller…
A proposito del povero Miller, cristo, ormai e` prossimo a diventare l’incarnazione del suo personaggio “Bastardo Giallo”. Spero si riprenda perche` di sto passo ce lo giochiamo assai prima di Stan Lee.
Che brutta fine che ha fatto David Palmer!
visto…e niente…na mezza merda…paragonato al primo na merda totale…concordo sul fatto che basta analizzare il passaggio di marv da questo al primo film per capire l’involuzione totale che ci è stata.
dopo il primo sintomo (machete kills) e la conferma della diagnosi (sin city2) si può confermare che il paziente rodriguez ha contratto il morbo timburton…fare sempre le stesse cose ma sempre peggio.
@Lars Von Teese
Sei stato + fortunato di me.
Io nel 2004 in un locale di(forse soho)dividevo un tavolo da 4,con 6 persone,una delle quali (quasi sicuro)una, non ancora, lady gaga.
Sin City 2: A Dame to Fap For.
Comunque di film usciti 9/10 anni dopo il primo capitolo mi vengono in mente “Son of The Mask” e “Mr. Bean’s Holiday”, non esattamente dei buoni auspici per questo SC2…
Miller poteva restare a fare il Goddamn Batman se questi sono i risultati.
hai voglia, io sono un superfan del goddam batman di miller
è l’unica cosa sua relativamente recente che mi fa sorridere.
Marv/Obelix hahahah è vero!!!
Visto adesso, anni dopo il fatto che sia uscito anni dopo il primo film.
Piaciuto? Si
Ha un punto di vista estetico chiaro? Si
Queste due cose bastano a definirlo una figata? Non so
Ma se aggiungiamo Eva Green?
Si, figata!
Ci ero cascato anche io nel primo Sin City.. purtroppo devo ammettere ammettere fimo s ieri, quando dopo anni ho deciso di rivederlo. potrei dire che è invecchiaTo male o forse semplicemente ero io uno sprovveduto, fatto sta che a rivederlo mi è salita un po di tristezza. tanto mi piacque ai tempi tanto mi ha deluso ora con delle scene posticce e cambi di toni non centrati. Certo l estetica ai tempi gioco una parte fondamentale è visto ora che SS è stato metabolizzato da spettatori e non solo non ha più quella presa. il pregio più grande sono le fazze buttate nel film, tutte perfette a bucare lo schermo.