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Per la serie “Cinema di provarci”: Tiktik – The Aswang Chronicles

Stanlio Kubrick
di Stanlio Kubrick | 19/11/201415
Sinfonia filippina in grigio n.1

Sinfonia filippina in grigio n.1

Uno dei, ah, privilegi dello scrivere per i400calci.com è la, uhm, inaspettata possibilità di entrare a contatto con culture cinematografiche, eh, distanti dalla nostra, e con i loro, aaah, tentativi di creare una scena cinematografica locale ma con, uff, riferimenti culturali molto occidentali, per fare appiglio su giovani generazioni always on che disprezzano tutto ciò che è domestico perché attirati dai lustrini e dalle paillettes hollywoodiane.

Ora io non sono la massima autorità che c’è in Italia sulla scena horror filippina, diamine, probabilmente non sono neanche la massima autorità che ci sia in casa mia sulla scena horror filippina. Ma che questa serie esista e guardi molto decisamente all’occidente e spesso a Stephen King lo so. E d’altra parte per motivi non meglio identificabili mi ricordo quando si parlava di questo e della sua scelta di sviluppare un horror molto classico partendo però da una tradizione/superstizione filippina.

Non sapevo quasi nulla del simpatico Erik Matti e del suo Tiktik: The Aswang Chronicles, se non che lui era in mezzo ad ABCs of Death 2, e che il film è il primo della storia del cinema filippino a essere girato interamente in green screen. Gli è venuto malino, ve lo anticipo. Lo spacciano come commedia horror e, seppure qualche eco del Rodriguez di Dal tramonto all’alba risuoni qui e là, soprattutto nell’ineluttabile senso del “noi contro loro” dove i noi sono tremendamente inadeguati fino a che non si dimostrano perfettamente adeguati, Tiktik è innanzitutto un Underworld un po’ del cazzo, mostri sbavanti e filtro grigio/blu su tutto compreso. Mi ha fatto simpatia perché comincia come una incomprensibile commedia degli equivoci a sfondo familiare e finisce con un boss di Castlevania, ma d’altra parte non dimentichiamoci che secondo Wikipedia l’aswang, il mostro vampiro mannaro del film, compare nella cultura popolare «in the fourth issue of comedy/horror webcomic Fantastic Crap Comics».

Non la conoscevo, ma Fantastic Crap mi pare una definizione adeguata. Sigla!

httpv://www.youtube.com/watch?v=_nO9Yfmk5Wo

Di fondo, Tiktik: The Aswang Chronicles, che di per sé è un titolo bizzarro perché il tiktik è l’aswang ed è come fare un film intitolato Licantropi: le Cronache dei Lupi Mannari, comunque l’opera di Matti (ih ih) è la storia di come un tizio dalla dubbia moralità, Makoy, riesca a riconquistare l’amore della sua amata Sonia, e incinta del suo primo figlio, massacrando un branco di vampiri filippini.

Sorprendentemente oppure no, gran parte delle sottigliezze del primo atto, per esempio come mai la famiglia di una brava ragazza debba accettare in casa l’ex fidanzato potenzialmente manesco dopo averlo cacciato a  male parole solo poche ore prima, o la bizzarrìa della figura paterna che sarà centrale nel film, i cui comportamenti e atteggiamenti e persino recitazione pura e semplice sono sfuggenti e indefinibili e lievemente irritanti ai lati, se riesco a spiegarmi, queste sottigliezze dicevo vanno perdute per motivi di disabitudine al cinema di quelle latitudini, o più semplicemente perché sono recitate e girate molto male e rallentano il film come melassa?

Sopra: l'assolo di pianto.

Sopra: l’assolo di pianto.

Tramite qualche complesso giro di cuginanze e parentele, la storia prende il la quando Makoy viene in possesso di un maiale, che si rivelerà poi essere il tizio che ha venduto il maiale a Makoy, e che successivamente si rivelerà essere un coso mutaforma mannaro che vuole infilare la sua proboscide nel tunnel dell’amore di Sonia per risucchiarne il feto. Lo dice anche Wikipedia quindi immagino sia davvero una credenza popolare locale, il che è interessante perché l’idea del vampiro che si nutre di feti e/o infanti è vecchia quanto la Lamia e a modo suo quanto la cultura azteca, e si è invece completamente persa, in nome di un romanticismo estetizzato che ha nobilitato la figura di quello che era un demone/spirito malvagio, trasformandola in un vecchio signore distinto con bizzarri appetiti.

Tutto questo mentre il film prosegue senza che ce ne freghi poi un cazzo: più che il ritmo nella sceneggiatura, che è un susseguirsi continuo di situazioni e vignette, è il ritmo nelle singole scene che manca. Gran parte delle sequenze d’azione, in particolare, assomigliano a diorami interattivi, con uno/due personaggi al centro della scena che compiono un gesto semplice, e il resto del cast sullo sfondo, immoto oppure impegnato in un’azione ripetitiva e infinitamente loop-abile.

Carlo Conti ist krieg.

Carlo Conti ist krieg.

Non va meglio dal reparto effetti speciali, onestamente, né le scene di massa sono gestite con la grazia necessaria: da uno solo che era (quello della proboscide, che fa una brutta fine prima di poter fare danni), la famiglia di vampiri si moltiplica per vendicare il caduto, in un assedio/escalation che culmina in un tre contro tutti che, per scelta delle inquadrature, dinamicità delle coreografie e brillantezza nel montaggio, raggiunge a malapena i livelli della Grande Battaglia di House of the Dead. Non mi soffermo sull’abuso di split screen e lens flare e slo-mo tutti quegli altri trucchetti con nomi americani che fanno tanto «abbiamo visto i film giusti, quelli che piacciono anche a voi».

Poi certo, l’operazione in sé fa simpatia, e non c’è un’oncia né di quell’autoindulgenza né di quelle inutili strizzate d’occhio né di certo citazionismo acchiappagif che fa la sfortuna di tanti registi americani almeno quanto l’aquila calva. Se Tiktik fosse il simbolo di quel che sta provando a diventare il cinema horror filippino, e non sono per nulla sicuro che lo sia, ma ragioniamo partendo da questo assunto, se fosse vero direi che l’unica cosa che gli manca in questo momento è un regista bravo.

Che solo con i Matti non fai la storia.

https://www.i400calci.com/wp-content/uploads/2014/11/y7O3Ew.webm

 

DVD-quote suggerita:

«Solo con i Matti non fai la storia»
(Stanlio Kubrick)

«Scusate»
(Stanlio Kubrick)

>> IMDb | Trailer

 

Stanlio Kubrick
Autore del post: Stanlio Kubrick
"No matter. Try again. Fail again. Fail better."
k

tags: aswang castlevania cinema horror filippino come rodriguez ma diverso dal tramonto a castlevania fantastic crap Filippine makoy pep guardiola è un vampiro filippino personaggi maneschi dalla dubbia moralità simon belmont era filippino tiki taka tiktik vampiri vampiri del cazzo

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15 Commenti

  1. Dembo 19/11/2014 | 09:22

    Mmh mi sa che passo, almeno a sangue ed efferatezza come siamo messi?

    Sempre in tema licantropi ho da poco visto Wer, girato in stile founf footage senza minimamente sbattersi per dare coerenza alle riprese. Cioè c’è la telecamera che balla, fuori fuoco e zoom vari a caso MA oltre agli attori in scena non c’è nessuno che li stia riprendendo. .. questa cosa mi ha fatto molto incazzare.
    A parte questo non è malaccio, qualche buon momento gore e un protagonista davvero spaventoso ed enorme

    OT stasera all’ arcadia di melzo, ore 20:20, ghostbusters! Mai visto al cinema, sono agitato..

    #emozione

    Rispondi
  2. annaMagnanima 19/11/2014 | 10:11

    ma nessuno che riferisca sui fatti di santeria?

    Rispondi
  3. Dembo 19/11/2014 | 10:34

    @Annamagnanima per quel poco che è durato è stato epico -ho stretto la mano a Nanni!- cmq penso arrivi a breve un post a riguardo

    Rispondi
  4. Oliver Die Hardy 19/11/2014 | 10:36

    Mi sembra un gran peccato che tutto si risolva in un massiccio “meh!”, tenendo conto che la Philippinia è patria Natale di una delle arti marziali (Eskrima) più brutalmente precise che io conosca.
    Penso che alcune tecniche di Eskrima porterebbero San MadDog a sbottare “eh! Ma questa è cattiveria!”.

    Comunque “Scusate” è “best DVD quote ever” per me.

    Rispondi
  5. Dembo 19/11/2014 | 10:41

    http://les400culs.com

    Tentativo di plagio!!11!!

    Rispondi
  6. Guillermo Deltoide 19/11/2014 | 10:49

    @Dembo ma è vero che risplende di un aura propria e sa un colpo che se te lo fa dopo 2 giorni muori?

    Rispondi
  7. Stanlio Kubrick 19/11/2014 | 10:54

    Ragazzi.
    Sangue ed efferatezza stanno a uno su dieci se va bene.
    Arti marziali stanno a sotto zero.
    Qui il problema grosso è che hanno deciso FACCIAMO UN FILM DE MOSTRI TIPO ANDERUORDLD solo che con un mostro filippino perché OMG CULTURA LOCALE.
    E si sono dimenticati che poi il film dovevano effettivamente farlo.
    E sapete una cosa?
    NON CI SONO MANCO PUPPE.

    Rispondi
  8. annaMagnanima 19/11/2014 | 13:37

    nanni! ma allora è vero che risplendi dell’aura blu di hokuto!?!

    Rispondi
  9. Babol 19/11/2014 | 14:05

    Mah. Già non mi è piaciuto I is for Invincible, recitato come una telenovela filippina ma perlomeno corto, quindi evito tranquillamente il lungometraggio!!

    Rispondi
  10. Mr_Miracle 19/11/2014 | 14:08

    me sa che ho visto il trailer al Terracotta film festival e ho pensato “ammazza che poverata”…

    Rispondi
  11. Nanni Cobretti 19/11/2014 | 16:12

    @mr_miracle: no, abbiamo visto il trailer al Terracotta e abbiamo pensato “bisogna vederlo”.

    No aspetta, hai ragione tu, abbiamo pensato “bisogna farlo vedere a qualcun altro e farci dire com’è”.

    Rispondi
  12. Nanni Cobretti 19/11/2014 | 16:13

    Chi e’ questo hokuto che risplende dell’aura blu come me?

    Rispondi
  13. annaMagnanima 19/11/2014 | 21:58

    è kenshiro! (oppure, toki, pure era blu)

    Rispondi
  14. Alex 20/11/2014 | 12:25

    Aprendolo questa e solo questa recensione da cellulare mi va in crash, riuscita a controllare se c’è qualcosa nel codice o qualche inclusione che non va ?

    Rispondi
  15. Nanni Cobretti 20/11/2014 | 12:34

    @alex: a me funziona tutto e non c’e’ nulla di insolito nel codice, magari al tuo cell non piace dover aprire due video di youtube sulla stessa pagina o qualcosa del genere

    Rispondi

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