Molti anni addietro esisteva una folta produzione di narrativa bellica, non circoscritta al solo cinema ma anche per i fumetti, racconti, romanzi e quant’altro, persino in musica. Sigla.
https://www.youtube.com/watch?v=1zQtd_e_VH0
Chi oggi si trova in zona quaranta e passa -ma anche chi è più giovane se era solito ricevere le buste sorpresa del giornalaio- di sicuro ricorderà testate come L’ Eroica, Super Eroica, Prima Linea, Reportage e in seguito Guerra d’Eroi, periodici che presentavano storie d’avventura ambientate durante la seconda guerra mondiale realizzate in Inghilterra, Stati Uniti e anche in Italia, a volte con dei giovani come Hugo Pratt a disegnare sotto pseudonimo. La guerra, soprattutto la recente guerra mondiale, era un territorio avventuroso per i ragazzini dagli anni cinquanta agli ottanta tanto quanto il western o il poliziesco e come questi macinava soldi al cinema e nei fumetti.
Negli Stati Uniti ad esempio, complice prima la propaganda interventista prima e durante il conflitto e poi la baldanza per la vittoria post-conflitto, si è prodotto materiale bellico fumettistico praticamente senza sosta dagli anni trenta agli anni ottanta. Poi arrivarono il buonismo e il politicamente corretto: oggi è sconveniente regalare un fuciletto di plastica ad un bambino e i film di guerra sono spesso liquidati intelligentemente con “no, brutto, cattivo, cacca” a meno che non siano una accorata apologia antimilitaristica, non importa se magari venuta male o troppo retorica. Accortezze culturali queste che hanno permesso l’evidente riduzione dei conflitti in atto in ogni parte del mondo da decenni.
L’epica di testate come le succitate però non era indirizzata ad una analisi della guerra, della politica dietro al conflitto o dei tempi in cui questo si svolgeva e, per quanto accurate come scenario, costumi ed equipaggiamenti, erano storie finalizzate prettamente al lato avventuroso della faccenda. Di solito i protagonisti delle vicende erano gli alleati ma non mancavano storie tra le fila giapponesi o tedesche e nessun terreno di competenza era lasciato scoperto: fanteria, marina, aviazione, servizi segreti, tutto era buono per raccontare storie di guerra.
Un grande topos narrativo ricorrente per tutti era quello del manipolo di soldati sperduto, dimenticato, rimasto da solo per qualche ragione sotto il tiro del nemico. Del resto dalla Anabasi di Senofonte, ai fumetti dei The Losers, fino a Behind the Enemy Lines il tema dell’essere sperduto in guerra, del cercare di tornare sfidando le possibilità, del manipolo di eroi in balia degli eventi è un classicone della narrativa bellica di ogni media ed epoca.
Io personalmente amavo molto i fumetti di guerra, giocavo spesso allo sbarco in Normandia e quando trovavo delle raccoltone di Guerra d’Eroi me le accaparravo subito per rifare le storie coi soldatini ma nonostante queste mie pericolose inclinazioni di conflitti non ne ho mai scatenati né combattuti. I miei film di guerra preferiti, come i racconti del resto, erano appunto proprio quelli incentrati sulla “missione disperata”, sul manipolo di sparuti valorosi in missione contro ogni avversità.
Fury di David Ayer è incentrato proprio su di una squadra di soldati e del loro carro, il Fury del titolo appunto, che si ritrovano nei guai in territorio nemico. È l’ultima pellicola ad affrontare il tema di cui sopra e già dal leggere la trama mi sono ritornati in mente dei grandi film del passato.
Purtroppo il film sarebbe dovuto uscire in Italia a fine Gennaio ma, notizia recentissima, è stato cancellato a causa del fallimento della sua società di distribuzione quando ormai già le città sono tappezzate di manifesti.
Ma non è da noi demordere e so che in qualche modo lo recupererete, seppur non nella potenza della sala.
Per farvi arrivare motivati e preparati abbiamo pensato di consigliarvi una breve filmografia di sparare sul tema “manipoli di soldati in situazioni critiche durante la seconda guerra mondiale”. Senza pretese di completismo ma per farvi scoprire o rivedere alcuni vecchi classici del genere, spesso invecchiati molto bene.
Iniziamo giustamente con un film ormai leggendario e pietra miliare del genere, uno dei classici del genere bellico e del sottogenere “Commandos nella merda fino al collo”.
Un gruppo di militari della marina reale inglese deve infiltrarsi su di un’isola greca e mettere fuori uso delle batterie di cannoni situate all’interno delle scogliere, impossibili da raggiungere con dei raid aerei e che rendono impossibile l’avvicinarsi delle navi.
Con l’aiuto di un ufficiale dello sconfitto esercito greco e di un criminale locale diventa una lotta metro dopo metro per espugnare la fortezza naturale.
Gregory Peck, David Niven, Anthony Quinn, già a leggere i nomi dei protagonisti io salto sull’attenti ma oltre questo c’è un film magistrale con tutte le caratteristiche carismatiche tipiche del caposaldo.
L’inferno è per gli eroi (1961)
Uno dei primi ruoli importanti del supremo vate di ogni valore virile, Steve McQueen, in un film diretto da uno dei padri dell’action moderno, Don Siegel.
Di ritorno dal fronte verso il rimpatrio una squadra di fanteria si trova circondata dai tedeschi dietro le linee nemiche e costretta ad uno snervante assedio impari per ventiquattro lunghissime ore in attesa dei rinforzi. Completamente soverchiati di numero e senza vie di fuga dovranno contare sul gioco di squadra e sull’astuzia per resistere e cruciale per questo sarà la figura del solitario John Reese interpretato da McQueen, un decorato al valore ma degradato per alcolismo e insubordinazione.
Un classico dei classici in cui eroismo e intelligenza vengono soppesati senza retorica, un ritmo micidiale che regge botta anche oggi e l’inizio di una delle icone più grandi della sua generazione.
Anche qui un film talmente iconico, il cui titolo è diventato di uso nel parlare comune.
Una squadra di volontari, dodici disperati detenuti senza nulla da perdere, viene addestrata per una missione praticamente suicida: al fine di avvantaggiare l’imminente sbarco in Normandia espugnare un castello in Francia dove si terrà un meeting di altissimi rappresentati dell’esercito tedesco.
Il maestro Robert Aldrich dirige una squadra di attori pazzeschi in uno dei film cruciali del cinema d’azione: Lee Marvin a livelli di badassness ineguagliabili ma anche Telly Savalas, Charles Bronson, Ernest Borgnine, Donald Sutherland, George Kennedy. Un film perfetto, pietra angolare di due generi -il bellico e l’action- e ancora oggi valido.
Micidiale la precisione con cui Aldrich dirige un cast gigantesco di star dando ad ogni personaggio la sua personalità e ritagliando ad ogni attore il suo spazio. Gli Expendables non lo vedono neanche col binocolo un risultato del genere.
Uno dei film più celebri del cinema a colori sul secondo conflitto mondiale, un cult assoluto per tre generazioni.
Un commando di paracadutisti americani deve farsi lanciare dietro le linee nemiche e, infiltrandosi travestiti da nazisti, liberare il generale Carnaby che è una delle menti dietro il piano di di invasione del’ Europa e che è tenuto prigioniero dai tedeschi in una inespugnabile fortezza bavarese.
Assieme a Quella sporca dozzina è il film che ridefinì un’estetica ed un’epica all’interno di un genere, un ritmo che ancora oggi regge benone e colpi di scena continui con una coppia Clint Eastwood e Richard Burton da applausi. Appare anche Ingrid Pitt, l’icona del vampirismo sexy britannico nei film della Hammer.
Personalmente un mio classico di sempre, lo riguardo periodicamente come si riascoltano certi dischi.
In seguito alla cattura di un contingente tedesco, una pattuglia dell’esercito statunitense scopre l’esistenza di un enorme tesoro rilevato dai tedeschi, una montagna di lingotti d’oro custodita in una piccola banca di un paesello francese, Clermont, controllato dai nazisti.
Con la scusa di una missione per neutralizzare le truppe nemiche un assortito gruppo di pronti a tutto parte alla conquista del malloppo. Si può considerare per alcuni versi un parente stretto del nostro Fury perché il gruppo che via via si stringe alla fine impernia tutta la sua missione su di un carro armato, col quale si lancia ad espugnare le linee nemiche.
Un classico che unisce commedia e dramma bellico in una formula piuttosto inedita per i tempi e messo al sicuro da un cast stellare che comprende Clint Eastwood, Telly Savalas, Guy Rickles ed un giovanissimo Donald Sutherland.
Non è più tempo di eroi (1970)
Alcuni anni dopo il seminale Quella sporca dozzina di nuovo Aldrich e di nuovo alle prese con una dozzina di eroi in una missione disperata.
Questa volta sono un ufficiale americano e undici militari britannici stanziati nel Pacifico, inviati a distruggere una postazione radio giapponese nascosta nella giungla più fitta. Ci riusciranno ma tra l’andata e il ritorno, trasformatosi in un crudele gioco del gatto col topo da parte dei giapponesi che conoscono quella giungla a menadito, sarà un massacro.
Un film avventuroso ma che sposta il fuoco della vicenda più che sull’epica bellica sul cinismo, sulla disillusione e sulla fragilità delle dinamiche umane, come il titolo ampiamente anticipa. Un film bellissimo di suo ma già solo l’idea di “Micheal Caine contrapposto a Ken Takakura” dovrebbe farvi correre a vederlo.
Sequel de I cannoni di Navarone in cui due dei protagonisti del primo film, qui interpretati da altri attori, continuano le loro azioni sullo scenario europeo tra Italia e Juogoslavia. Qui la squadra multinazionale capitanata dal maggiore Mallory, intepretato da Robert Shaw in sostituzione di Gregory Peck, dovrà scovare ed eliminare una spia tedesca durante la missione denominata Forza 10. Con lui ci sono Il Tenente Colonnello inglese Barnsby interpretato da un Harrison Ford fresco di Star Wars e Carl Weathers nel ruolo del sergente Weavers dei Marines. Parte della missione si avvale della collaborazione della partigianeria Jugoslava in cui militano Barbara Bach, famosa Bond Girl dei settanta e futura moglie di Ringo Starr, e Richard Kiel il colossale Jaws sempre dal James Bond di Roger Moore. Corona uno dei casting più surreali di sempre il nostro Franco Nero.
Tra azione e spionaggio un film solidamente classico ma che gode del ritmo ormai moderno degli anni in cui venne girato.
Una squadra di marines trova rifugio in un castello delle Ardenne di proprietà di un ricco uomo e della sua bella moglie, coppia di collezionisti d’arte in crisi coniugale. Il nemico non saranno solo i nazisti che avanzano ma le stesse dinamiche tra i membri della squadra, divisa da gelosie, differenze inconciliabili, brame, follie e diserzione. Sarà il guercio Maggiore Falconer intepretato da Burt Lancaster a dover tenere coesa la squadra e al contempo studiare una contromossa per lasciare il castello.
Il film di Sydney Pollack e un film più complesso degli altri, in cui la guerra, le esplosioni, lo sparare e l’eroismo ci sono ma il cui perno sono le vicende umane in una situazione di pressione ed isolamento allucinanti che portano il film ad un’atmosfera di totale alienazione.
Quel maledetto treno blindato (1978)
Non potevo non includere il più celebre esponente del maccaroni combat, piccolo orgoglio patrio del cinema di genere. Una eterogenea compagnia di detenuti militari condannata alla fuciliazione per disparate insubordinazioni gravi si ritrova unita dal fato quando il loro convoglio che li sta portando all’esecuzione viene attaccato dai nazisti. Approfittando della confusione formano una squadra di pronti a tutto e tentano la fuga verso la neutrale Svizzera, fuga che diventerà via via sempre più un bagno di sangue.
Enzo G. Castellari mette a segno il suo film più famoso all’estero trattando alla perfezione ogni argomento topico del filone e conferendo al film quel ritmo che in Italia pochissimi registi del cinema di genere hanno avuto ma che lui ha portato a standard internazionali.
Come vi dicevo prima questa è solo una manciata di titoli significativi per ripassare o per iniziare, senza alcuna intenzione completista, sono alcuni dei film affini a Fury e che rivedo periodicamente quando mi sale la febbre bellica. Ora che il film di Ayer potrete vederlo quando vorrete avete tutto il tempo per recuperarli.
Ci vediamo presto, proprio con la recensione di Fury.
SBOOOOOOOOM
Darth ce l’abbiamo solo noi
Bella lista, mi viene subito in mente “la croce di ferro”.
Negli ultimi tempi la fame di storie di guerra l’ho sfamata (con gran piacere) con i fumetti, le varie “War Stories” di Garth Ennis.
Peccato per Fury, dovrò recuperarlo. Ho deciso che è un film valido leggendo della scena iniziale:
[Spoiler]
in cui il primo compito del nuovo arrivato dell’equipaggio è pulire il carro dai pezzettini rimasti dell’ultimo nuovo arrivato.
Ma non era stato cancellato a causa del fallimento di MovieMax?
Ottimo ripasso, anche se ammetto di essere fermo alla “sporca dozzina”, a “le aquile” (filmone che vidi per la prima volta in tv con i miei e riguarderei anche seduta stante) ed ovviamente al treno blindato di Castellari, colpa del post-Bastardi senza gloria.
Ci spero tanto in Fury…
Ottima iniziativa. Sarebbe il massimo replicarla per altri sottogeneri action o horror (es. I film con allucinazioni disturbanti oppure quelli ambientati in una villa isolata).
Rispetto alla lista, di cui sicuramente recupero qualcosa tra i non visti, mi permetto di suggerire, oltre al già citato croce di ferro, il grande 1 rosso del mio quasi omonimo, che contiene la miglior reazione contro l’olocausto ever, parimerito con i basterds
Minchia Darth quante ne sai, bravissimo.
Il non poter vedere Fury (che è una BOMBA) al cinema è un gran peccato sarebbe stata sicuramente un esperienza esaltante.
Molto utile l’elenco, qualcuno mi manca tipo l’inferno è per gli eroi e i guerrieri (che da come lo hai descritto sembra anche un po’ Three kings)
Potere del mulo, a me!
Mi scuso, ad una prima lettura veloce avevo saltato quel piccolo paragrafino.
Grazie a tutti.
@ Samuel Paidinfuller
Il “Grande Uno Rosso” è un mio cult (dato il tuo pseudonimo immagino anche uno dei tuoi) e chiaramente lo consiglio a tutti.
Però esula dal gioco del post, perché racconta l’esperienza dell’intera guerra della compagnia, con soldati e scenari che si alternano e con Lee Marvin a rimanere come costante. Qui invece ho consigliato film incentrati sull’impresa eroica\disperata di un manipolo di soldati, quindi film circoscritti ad un luogo e a delle persone abbastanza strettamente, perché Fury è così.
Idem per la “Croce di Ferro”, altro mio must di un mio regista-icona, però si incentra sulla rivalità tra due ufficiali principalmente.
Di nuovo grazie, buon proseguimento.
@darth
sì infatti era una forzatura come suggerimento rispetto al post ma ho pensato che se grazie all’endorsment dei 400c (puntualmente arrivato) qualcuno lo recupererà, anche per oggi la mia buona azione quotidiana l’ho fatta.
E continuando il piccolo OT su samuel, il mio preferito resta il corridoio della paura, che temo che veramente hanno (abbiamo?) visto in pochissimi (da qui il suggerimento di altri post per suggerire recuperi mirati).
PS. nella notte a valverde hanno ritrovato la vettura abbandonata del taxista che si è caricato liam al termine dei sylvester. dentro c’era solo una tessera telefonica e dei mozziconi di sigarette accesi dal lato sbagliato.
Mi unisco ai cori di celebrazione per “La croce di ferro”, che personalmente considero uno dei migliori (se non il migliore) film di guerra di sempre, crepuscolare, pessimista, amorale, e quindi nato “avanti” (e qui sta la genialità dell’immenso Sam), oltre che infinitamente superiore a tante altre cazzatine più recenti e spompinate.
tanta roba sutherland che fa il carrista mezzo matto
cmq un altro filone che adoro sulla guerra è quello del campo di prigionia (specie se crucco) da cui sono uscite fuori bombe assolute tipo stalag 17, la grande fuga e fuga per la vittoria
Dove Osano le Aquile è un film così cazzuto che gli Iron Maiden ci hanno fatto su una canzone.
Mi ricordo le citazioni spintissime che ne fa Tarantino in Inglorious Basterds.
(la scena nel bar/pub/taverna/locanda come cazzen si kiama in tedesco)
@Samuel cazzo se hai ragione, il filone campo di prigionia ha regalato diverse soddisfazioni. Stalag 17 non lo conosco, che faccio recupero?
Darth cosa ne pensi de I 4 dell’oca selvaggia? io l’ho visto per la prima volta da poco e, oltre a rientrare perfettamente nel giochino di questo post, mi ha galvanizzato ai livelli assoluti con tutta una prima parte di reclutamento davvero fantastica.
Cmq anche per oggi tra rece e commenti almen 3/4 film da recuperare… ed è così quasi ogni giorno, siete (recensori e calcisti) sempre fonte di nuove mirabilanti scoperte.
v.v.b.
Ne ho visto la maggior parte, il filone sulla seconda guerra mondiale è praticamente sterminato, essendo stato sviscerato praticamente in ogni sua parte.
Quando mi sale la febbre bellica, comunque, io preferisco buttarmi sui film sul Vietnam e non ho mai capito il motivo. Magari prima o poi uno speciale in proposito?
PS: Fury è davvero una bella bomba, si trova anche subbato in ita, volendo.
@ Samuel Paidinfuller
nel filone “campi di prigionia” è doveroso citare il sempre sottovalutato “Uomini e filo spinato”, con un bravissimo Brian Keith.
@Dembo
I 4 dell’Oca Selvaggia esula dal tema del post e anche dal periodo storico, altrimenti lo avrei inserito.
Molto divertente, un classico, ma si sente che la grande epoca ispirata del film bellico stava finendo.
@dembo
Stalag lo devi recuperare tipo entro stasera. il regista è un genio assoluto e, non vorrei dire cazzate, ha come protagonista il primo vero grande antieroe della storia del cinema, a cui tutti quelli venuti dopo (da steve a bruce a jason) devono qualcosa.
@darth
mi manca ma ancora per poco
@darth
ho visto al volo che c’è l’inversione rispetto alla classica assegnazione dei ruoli, tipo la croce di ferro appunto.
già solo sta cosa pia benissimo
rilancio con la considerazione che più in generale ci sono un botto di film “calcistici” tra i 50s e i 60s che erano anche decenni avanti coi tempi (night of the dead è probabilmente l’esempio più famoso) e che andrebbero assolutamente recuperati.
mi affido al buon cuore dei 400c per una rubrica del tipo “Quando il sangue era in bianco e nero”
Ti voglio (virilmente) bene Darth.
Da appassionato di film di guerra ringrazio per la splendida lista, mi manca giusto Forza 10 da Navarone, perché non ne avevo sentito parlare tanto bene, però ora sono un po’ curioso e Non è Tempo di Eroi.
Aggiungo umilmente quello che è forse il capostipite di questo sottogenere, Obiettivo Burma! che però è abbastanza datato (del ’45) ma che ha un grande Errol Flynn come protagonista.
Apllausi a scena aperta.
Un articolo eccezionale.
Comunque Fury é abbastanza brutto.
Personaggi esagerati e piattissimi; pessimo Pitt, che fá il verso al suo personaggio dei Bastards senza ironia.
Ben lontano da quelli citati nell’articolo.
Che completismo, il maccaroni combat è il primo che di sicuro recupero il prima possibile.
Per chi dice fury bomba, mah, poteva essere un buon film con ottimi combattimenti tra carri, ma tutta quella ridicola parte finale senza senso lo affossa inevitabilmente nella mediocrità. Avrebbero potuto fare qualcosa di epico e cedibile come il fight col tigre e invece niente…una bimbominkiata ritardata che peggio di così non si poteva fare. Credo che quando uscirà la rece in molti avranno parecchia merda da vomitargli addosso.
Nato nella prima metà degli anni ’70 e venuto su a pane e John Wayne, sono rimasto molto colpito da questo post.
Nell’elenco io includerei “Gli eroi di Telemark” di Mann del 1965 con l’icona Kirk Douglas e Richard Harris.
La missione suicida per sabotare gli stabilimenti dove i nazisti stavano producendo l’acqua pesante penso sia davvero in linea con l’ottima disamina.
Cordialità
Attila
Cordialità
@schiaffi ma come bimbominkiata? tu sei pazzo! a me è sembrato un film bello tirato e brutale e girato benissimo per giunta. Non ho capito poi perché dici finale ridicolo. Cmq ti appoggio su la battaglia con il tiger, mi stavo cagando addosso
@darth giusto, effettivamente come periodo storico non ci siamo ma perché dici che non è neanche in tema con il post? cioè in fin dei conti SPOILER loro vengono fottuti dai superiori e si ritrovano soli dietro le linee nemiche con l’obbiettivo di salvarsi e tornare a casa. o no?
Si, di recente in uno speciale sulla nuova collana di Mister No ho giusto scoperto la sconfinata produzzione americana e britannica!
“Nell’elenco io includerei “Gli eroi di Telemark” di Mann del 1965 con l’icona Kirk Douglas e Richard Harris.”
Si, forse da come ho letto il meno riuscito dei war movie mission del periodo!
Ha avuto la sfortuna di uscire tra ICDN e QSD e DOLA.
Alcuni tipo IG, F10 e Ardenne non l’ ho visti, ma ICDN e QSD come giustamente detto sono un must del genere!
Tarantino ha provato a fare suo il genere ed io ero gasatissimo da che filmone avrebbe sfornato e… lasciamo perdere va! Che delusione! Il suo peggior film secondo me assieme a “A prova di morte”.
“Stalag 17”! Uno dei classici “minori” di Wilder, ma filmone anch’ esso! ^^
@Samuel maledetto! che fotta che mi hai messo, è già in download!
In effetti sulla produzione della II guerra mondiale c’ è una produzione sconfinata a differenza degli altri purtroppo numerosi conflitti del 20° secolo!
Non se se lo avete visto, ma “Corea in fiamme” secondo me è un gran bel film! Di Samuel Fuller purtroppo non si parla tanto. Sto scoprendo in questi anni i suoi film e fin’ ora ne sono rimasto sempre molto soddisfatto!
“Aggiungo umilmente quello che è forse il capostipite di questo sottogenere, Obiettivo Burma!”
Uhm, si, mi sa di si.
“che però è abbastanza datato (del ’45) ma che ha un grande Errol Flynn come protagonista.”
Proprio un bel film!
Ammetto la mia quasi totale ignoranza su questo tipo di filone action.
Di questi avrò visto si e no a spezzoni Dove osano le aquile e I guerrieri, a cui aggiungo Top Secret!. Ovvio che quest’ultimo esula dall’action e entra nel demenziale.
@dembo
SPOILER
bè se nn è ridicolo che in 3 stronzi col carro fermo decimano un reggimento di nazi sparandogli da 1 metro come i vecchi call of duty e soprattutto, che quei nazi lì per motivi incomprensibili stanno lì a farsi trucidare senza riuscire a aggirare il carro nonostante ci sia tutto lo spazio di sto mondo. Dai hanno fatto un finale facilotto senza il minimo sbattimento e con un bodycount surreale. Boh quelli stanno lì fermi a sparare e i nazi che potrebbero aggirarli come e quando vogliono, invece gli corrono incontro tutti felici a farsi crivellare per 15 minuti. Nn è un discorso di “gnnnn le tattiche non sono così gnnn”, no, è che si tratta di una stronzata palesemente fatta di malavoglia peggio pure dei neri di black hawk down che corrono incontro ai soldati usa a caso
Comunque di Fury se ne parlera’ nella recensione di Fury, eh, viene gia’ annunciato nel pezzo di Darth ma ve lo chiarisco ulteriormente nel caso vi sembrasse un concetto troppo poco intuitivo…
il più bello è “non è più tempo di eroi”.
…ma confesso di non averli visti tutti.
e il carroarmato sporco di cervello si trova già da almeno un mesetto in ottimo streaming sub ita.
@ Darth: ma “Il ponte sul fiume Kwai”? Lo trovi per caso OT per via della parte sui prigionieri ai lavori forzati? Perché sia il periodo storico che la parte sui commandos mi sembra in linea con l’argomento trattato; ed il film, insieme a “Dove osano le aquile” e ad “Il giorno più lungo” – questo si OT – direi che fa parte di un trittico inarrivabile.
@Samuel paidinfuller: public endorsement alla tua idea sul replicare l’iniziativa su altri generi.
Uboat96. coi sommergibili.
ma nel film fury è quello nero o quello bianco?
Chiedo aiuto alla memoria dei calcisti per una richiesta non di pellicole, ma libri.
Tanti anni fa (almeno 10-12) avevo adocchiato una serie di tascabili, Mondadori o Rizzoli, di una serie ambientata durante al II Guearra mondiale. Una roba a metà tra la Croce di ferro e la Sporca dozzina: tipo squadra di disertori/criminali tedeschi graziati e arruolati per missioni assurde/suicide partendo dal fronte orientale. Una roba tipo “I lupi della Wehrmacht”, potenziale guilty pleasure.
Non ricordo nemmeno se l’autore fosse statunitense o italiano…
@schiaffi ne riparliamo nella rece allora che poi nanni si agita
ci deve sempre essere uno che si lamenta e oggi tocca a me… data la vastità dei temi, l’ importanza del genere e i capolavori di film elencati ci sarebbe stato tutto un ‘le basi’ al riguardo; una decina di righe per ogni film è veramente riduttivo (anche se scritte da Satana come al solito).
Comunque i Guerrieri è quello che mi ha sorpreso di più di tutti: iniziato a vederlo che non sapevo manco chi ci fosse dentro, Testamatta che sembrava quasi uscito da un Porky’s per quanto è sopra le righe però quando parte l’ azione manda tutti a casa a dormire.
Dato che è stato citato preme sottolineare che ‘gli eroi di Telemark’ sono tratti da una storia vera incredibile
per tutti quelli interessati a telemark
https://leganerd.com/2013/09/17/loperazione-gunnerside/
Gran listone, visti tutti e concordo in pieno coi giudizi, i cult di Darth sono anche i miei. Mi sa che siamo anagraficamente vicini.
Manca forse il già citato capostipite “Obiettivo Burma”, che secondo me è invecchiato da dio: ok è in b/n ed è un film degli anni 40, però resta potentissimo, con un senso della violenza (“giusta” ma nauseante: il massacro dei giapponesi fa impressiona ancora oggi) molto moderno.
Forza 10 da Navarone, solido film ingiustamente bistrattato da tanta critica! grazie per averlo citato!
Grandissimo articolo! Me ne recupero un paio che mi mancano e aspetto il prossimo specialone tematico su qualche altro sottogenere figo. Dai dai che ce lo fate questo regalo!
Bel listone! Io però aggiungerei “La grande fuga”… da piccolo mi gasava come pochi film!
@Darth, capisco di aver sbagliato il titolo del film che ho citato e per questo il mio commento è passato inosservato. ma davvero nemmeno tu conosci U-boot 96?
qui il link (quasi irreperibile) al film su imdb:
http://www.imdb.com/title/tt0082096/?ref_=fn_tt_tt_5
Anna e Jacopo: è una mini rassegna sui film di guerra incentrati sul tema “pochi contro tutti”, quindi niente sommergibili e film sui campi di prigionia.
ma uboot96 narra proprio di un equipaggio che è accerchiato e bombardato e messo molto male contro tutti. solo che sono tedeschi. sarà mica che i teeschi sono stati troppo cattivi per essere nominati?cioè loro rischiano di morire sul fondo del mare allagati e col sottomarino guasto che…insomma!
Darth ti voglio bene no homo
Non vedendolo citato, mi permetto di suggerire “I sette senza gloria”, con Michael Caine, e, anche se sfugge al comun denominatore della lista (collocazione storica), Belva di Guerra. E mi unisco ovviamente al coro di quanti reclamano “La Croce di Ferro”.
@ the Bat(Mat)
Penso tu ti riferisca a Sven Hassel, dai cui romanzi venne poi tratto un film, “Wheels of Terror”, nel 1987. Una trasposizione che, pur simpatica, non rende totalmente giustizia alla controparte cartacea.
Grazie Darth! Ogni qual volta vi venga in mente di riproporre simili consigli per la visione, sappiate che saranno bene accetti!
Articolo da applausi.