Tema: il contrario del Cinema. Svolgimento: i comici di Zelig che fanno un film, dovermi sorbire 40 minuti di pubblicità quando vado in un multisala e Wong Jing.
Se le prime due cose sono concetti universali e che non necessitano spiegazioni, sul terzo vale sempre la pena aprire una parentesi. Mi capita spesso di parlare di Wong Jing, di solito quando sono ubriaco e arrabbiato, in un paio di occasioni anche su queste pagine. Wikipedia lo definisce “a prolific filmmaker with strong instincts for crowd-pleasing and publicity” ma se volete il mio parere estremamente equilibrato, è un ributtante parassita che appesta la scena cinematografica hongkongese da più di 30 anni scrivendo, dirigendo e producendo spazzatura che farebbe arrossire il peggior Neri Parenti.
È dura stabilire quale sia il suo più grosso crimine nei confronti dell’umanità, perché stiamo parlando di una library di circa 200 titoli, molti dei quali non hanno una sinossi neanche sull’Hong Kong movie database e sospetto siano una copertura per riciclare i soldi della mafia cinese, ma qualunque studioso del brutto che si rispetti è concorde nel considerare Future Cops, se non il suo lavoro peggiore, certamente uno dei più emblematici.
Ho sempre la tentazione di prendere l’argomento alla larga perché ogni volta che lo dico troppo in fretta c’è almeno una persona che crede la stia prendendo in giro, ma, tagliando corto, Future Cops è il film di Street Fighter, scritto e diretto da Wong Jing nel 1993, senza avere i diritti su Street Fighter perché FUCK YEAH siamo a Hong Kong e possiamo fare il cazzo che ci pare. La cosa curiosa è che non è nemmeno la prima volta: sei mesi prima usciva l’improbabile live action di City Hunter, un film insignificante e destinato all’oblio più totale se non fosse stato per una scena, ormai leggendaria, in cui Jackie Chan, nel corso di un combattimento, sbatteva contro un cabinato di Street Fighter, prendeva la scossa e come logica conseguenza di ciò si trasformava in vari personaggi del picchiaduro, imitandone le pose e le mosse speciali e potrei andare avanti ma è molto meno doloroso lasciare che siano le immagini a parlare:
httpv://www.youtube.com/watch?v=zIxETAx_61M
Anche allora, dietro la macchina da presa c’era Wong Jing, che non vedendosi portare via dagli infermieri dopo una trovata del genere si disse: perché non alzare la posta? Perché non fare un intero film così?
Il fatto che la Capcom, che a quel punto già caldeggiava l’idea di una megaproduzione hollywoodiana con Van Damme nel ruolo di Guile, non avrebbe messo in mano a uno come Wong neanche una damigiana già rotta non doveva sembrare un vero ostacolo su un’isola che ha fatto della pirateria il suo sport nazionale: non bisognava fare altro che cambiare i nomi dei personaggi e qualche dettaglio nel loro look. E, per sicurezza, la trama.
Nel momento di massima popolarità mondiale di Street Fighter 2, una campagna pubblicitaria basata sul gridare “Street Fighter 2” senza dire mai apertamente “Street Fighter 2” sarebbe stata comunque sufficiente a riempire le tasche di tutte le parti interessate, ma amando vincere facile Wong apre la sua rubrichina del telefono — quella dove vicino a ogni nome c’è scritto il torbido segreto necessario per ricattarlo — e mette insieme il cast più stellare mai assemblato in un film di Hong Kong.
Avete presente Andy Lau? Ovvio che sì, siete degli sfigati di merda come me, ma per chi non fosse pratico dello star system hongkongese, immaginatevi il Leonardo DiCaprio cinese, solo che ha fatto il quadruplo dei film che ha fatto Leonardo DiCaprio, ha vinto l’equivalente cinese di un Oscar 7 volte e, parallelamente, ha avuto una fruttuosa carriera come cantante e ballerino.
Un caso isolato?
No.
A Hong Kong negli anni 90 ci sono almeno altri tre personaggi come Andy Lau: Jacky Cheung, Aaron Kwok e Leon Lai. Superstar tra le superstar, artisti che hanno fatto tutto quello che c’era da fare, hanno vinto tutto quello che c’era da vincere, un ideale quartetto che viene definito, senza ironia, ma con tutto il senso della misura e dell’understatement che da sempre caratterizzano le popolazioni asiatiche, “I Quattro Re Celesti di Hong Kong“.
Tre di loro compaiono in questo film.
E sono conciati così.
Facendo i dovuti paragoni, è come se DiCaprio, Johnny Depp e Tom Cruise, ognuno all’apice della propria popolarità, avessero recitato in un film in costume di Uwe Boll, e la loro carriera non fosse stata minimamente scalfita da questo.
E i costumi non sono nemmeno l’aspetto più strano, aspettate di sapere la trama del film.
Nella Hong Kong del 2043, il supercattivo noto come “The General” (= M. Bison) è appena stato arrestato ed è in procinto di venire processato; purtroppo per lui, i suoi sgherri Kent (= Ken), Thai Man (= Sagat) e Toyota (= Honda) sono così scemi che, pur possedendo la macchina del tempo (?!), non riescono ad architettare un piano per liberarlo migliore di: viaggiare indietro nel tempo fino agli anni 90, trovare il giudice che processerà The General quando è ancora un adolescente, fargli il lavaggio del cervello e assicurarsi così l’assoluzione del generale.
Venute a conoscenza del perfido complotto, e non trovandoci assolutamente nulla di strano o farraginoso, le forze dell’ordine hongkongesi non hanno altra scelta che mandare anch’esse i propri uomini migliori indietro nel tempo, per fermare gli sgherri del generale e proteggere il futuro giudice.
Da questo punto in poi, e per tutta l’ora successiva, il film diventa un ripoff di… Terminator? Sbagliato: Doraemon.
I Future Cops del titolo, Ti Man (Vega), Broom Man (Guile) e Ah-Sing (Dhalsim), si materializzano nella Hong Kong degli anni 90 e vengono accolti a casa di Nobita Tai-Hung, un fallito professionista che va male a scuola, viene bullizzato da tutti e non sa comportarsi con le ragazze; in cambio di vitto e alloggio, i tre angeli custodi venuti dal futuro lo aiuteranno a risolvere i suoi problemi in una preoccupante escalation di siparietti umoristici sempre meno legati alla trama principale tra cui vorrei ma non posso non citare:
- Guile (scusate, Broom Man) che si esibisce senza motivo e per cinque interi minuti in un numero musicale;
- Vega che usa la testa di Guile come una scopa per pulire per terra;
- un’intera scena ambientata nel mondo di Super Mario.
E i cattivi, in tutto questo? Non erano tornati indietro nel tempo anche loro? Che ne è del loro piano diabolico? Boh! Wong Jing è così preso dal firmare il nuovo capolavoro della commedia adolescenziale scorreggiona che se li dimentica fino a 20 minuti dalla fine, quando tutti i personaggi vengono riuniti senza troppe spiegazioni nel cortile della scuola per un ultimo epico scontro tra le forze del bene e le leggi della termodinamica: è il trionfo delle scenografie di gomma piuma, dei raccordi sbagliati, delle inquadrature storte e delle coreografie prive di senso, del wirework sgangherato e della CGI poveraccia. Vale talmente tutto che nella confusione generale compaiono ben due Chun Li e una singolarissima interpretazione di Blanka…
…anche se il vero colpo di teatro arriva nel momento in cui l’insignificante Tai-Hung, che a sorpresa si è scoperto essere il futuro giudice che sia i buoni che i cattivi stavano cercando all’inizio del film (ed è davvero una sorpresa perché mi venga un colpo se a quel punto mi ricordavo ancora come cazzo era iniziato il film!), risveglia la forza sopita dentro di sé e si trasforma, giuro su Dio, in Goku.
Ma come, direte voi, non era un live action senza i diritti di Street Fighter? Ma appunto: visto che tanto non avevano i diritti neanche di Dragon Ball, si sono detti, perché no?
Io ho paura del modo in cui Wikipedia definisce Wong Jing, perché chiamare “crowd-pleasing” la roba che fa significa sostenere che da qualche parte, in Cina, c’è qualcuno contento di pagare per vedere quello che vi ho appena raccontato — e io non so se sono pronto a vivere in un mondo che sta per essere conquistato da questa Cina.
In Future Cops, Wong si fa beffe di qualunque regola su come si racconta una storia o si scrive un film, ma non lo fa per un’istanza creativa, una presa di posizione, un’intuizione o anche, perché no, una raptus di follia mentre stava dietro la macchina da presa. In Future Cops succede quello che succede perché, ehi, alla gente piace Dragon Ball, mettiamoci anche Dragon Ball!
È folle, anarchico e senza ombra di dubbio unico nel suo genere — ma originale? Divertente? Coraggioso? Nessuna di queste, ma manco per il cazzo. È curioso, è qualcosa che certamente vale la pena conoscere perché alle feste è un argomento che rompe il ghiaccio come pochi, ma non consiglierei al mio peggior nemico di perdere un solo minuto per guardarlo.
DVD-quote
“Cosa cazzo sto guardando”
Quantum Tarantino, i400calci.com
Che cagata… ma da quanto scrivi (mai e poi mai vedro’ questo film) sembrerebbe pensato per il mercato cinese di 20 anni fa, quando era ancora un paese chiuso e di videogiochi e manga non ce n’era manco l’ombra.
@Quantum, premesso che mi hai fatto morir dal ridere, e ne ho bisogno con la notte del Capodanno cinese alle porte…nel 93 Hong Kong era ancora ufficialmente protettorato britannico, godeva di molta indipendenza e probabilmente il grosso delle sue produzioni in Cina nemmeno ci entrava. Da quando è tornata sotto mamma PRC probabilmente è anche cominciato il declino visto che nel frattempo i cinesi avevano fatto i soldi e potevano contare su un mercato interno molto più grande, al contempo controllando i contenuti dei film che cercano di essere il più possibile inquadrati nelle dinamiche del l’etica socialista. il bello del cinema di HK pre ritorno a mamma’ è’ che era super prolifero, puro entertainment e osava parecchio senza pudore.
Sono morto dalle risate per la recensione e per i sottotitoli alle immagini. Non vedrei MAI questo film.
Gran pezzo scritto con quel minimo di preparazione necessaria per provare a descrivere questa cretinata senza speranza… Wong Jing se non sbaglio fu quello di Ebola Syndrome, andiamo bene…
Da “sfigato di merda” (LOL) ricordo che gli umilissimi 4 Re Celesti erano prima che attori degli idoli come cantanti pop, ma attenzione! Sia pop cantonese che pop mandarino, perchè sì ce ne sono 2 tipi a seconda dell’idioma
Ho visto questo film quando misi internet nel 2005 e tutto gasato mi dissi : “Wooww, esiste un altro film ispirato a Street Fighter..bomba!”. Non mi ricordo veramente nulla, forse perchè è praticamente privo di mazzate?
È normale che leggo di questi film così brutti e mi sembra che siano così brutti da fare il giro e diventare interessanti?
Si è parlato di tanti film dimmerda su questi lidi, tanti di quei film cagosi che dicevo “recensione bellissima ma non lo vedrò mai…” eppure anche a me sta venendo una malsanissima idea di buttarci un occhio su questo…
p.s. ma se i 3 buoni mandati indietro nel tempo sono Vega, Guile e Dhalsim…che razzo c’entra quella specie di Ryu la in mezzo ? era solo di passaggio ? XD
Sto ancora ridendo perchè hanno ribattezzato Honda Toyota, che cagata!
la recensione è stupenda e mi è quasi venuta voglia di vederlo talmente sa di cazzata.
forse il vero problema dei film di street fighter è che non è possibile fare un film su street fighter perchè non c’è una vera trama. anche seguendo la singola storyline di un personaggio sono tutte cazzate. o cambi tutto e fai una roba che non c’entra nulla con qualche bella scena di mazzate o fai una cosa fedele nei costumi ma totalmente insulsa da qualsiasi altro punto di vista.
paradossalmente è molto più facile un film su mortal kombat, lì te la giochi con ”è un universo parallelo” e ciao. in sf girala come vuoi non funziona. tekken potrebbe funzionare? mah, probabilmente no. i picchiaduro meglio se restano nelle console, forse.
non che il resto del cinema orientale sia poi cosi` meglio di questa immondizia…
Ci sono film talmente brutti da fare il giro e diventare belli.
Ci sono film talmente brutti da fare il giro, rifarlo, e restare brutti.
Ci sono film talmente brutti da fare il giro, continuare a girare come trottole impazzite, far venire le vertigini e concludere tutto con la fiera della vomitata a getto…
… temo sia quello di cui stiamo parlando.
Mi spiace ma per come me lo hai venduto ho una fotta assurda di vederlo, tra amici, spinelli e pizza da asporto.
Guile – scopa è la mia nuova gif preferita.
Caro Quantum, non hai idea di quello che hai scoperchiato.
La scena di City Hunter che hai rievocato la vidi nell’asfissiante estate del 2010,a Pechino: i regaz che frequentavano un baraccio/ristorante sotto casa mia avevano attrezzato uno schermo all’aperto che proiettava il film, e tra svariati chuanr e innumerevoli birrette Qingdao si stavano divertendo un mondo.
Io e l’amico Rob eravamo appena rientrati dalla nostra buona azione quotidiana,che quella sera consisteva nel rendere il portafogli con tanto di passaporto e visto a un taiwanese che lo aveva perso in qualche postaccio di Sanlitun. Siccome c’è un supersayan che protegge i ribelli taiwanesi in terra di Cina, non solo il tizio ha avuto il culo di beccare qualcuno che gli ha riportato il portafogli senza chiedere un ‘regalo’ in cambio -pratica abbastanza comune nel sottobosco pechinese -,ma per soprammercato il boyscout (io) abitava anche a un isolato da casa sua, cosa che tra l’altro a Pechino può capitare più spesso di quanto non si pensi.
Comunque, il tizio ci ringrazia, offre dei soldi (rifiutiamo), ci dà la mano (la schiviamo perché sospettiamo che fosse appena uscito dal cesso), e ripromette di invitarci a una vera cena taiwanese (spoiler: non lo abbiamo mai più sentito).
Comunque, nel rientrare a casa io e Rob ci fermiamo a guardare stupiti lo schermo, restiamo ipnotizzati, ed entriamo in un giro vorticoso di birrette e sigarette spiritose con i nostri nuovi amici fan di City Hunter.
È stata una serata molto lisergica.
P.S.: caro Quantum, i tuoi sospetti sull’impiego di questi film come fonte di riciclaggio per le Triadi sono molto molto fondati…
Visto anni e anni fa. In effetti credevo che ce li avesse i diritti di SF2, svenduti dalla Capcom giusto all’inizio del successo del gioco. Oddio è atroce, indubbiamente, ma io consiglio la visione con amici+birrette. E’ talmente pieno di assurdità e WTF da strappare per forza una risata o un jawdrop. Molto ma molto meglio di tutto il filone “tanto brutto da essere bello” degli ultimi anni. Cioè quello che mi ammazza il cervello è come questo film fosse mainstream e fatto con soldoni, non una poverata da Uwe Boll.
A memoria, i momenti più belli:
-Gli effetti dei combattimenti, con i campionamenti dal videogioco, i cavi, i fotogrammi velocizzati…
-Ryu con gli anfibi
-Dalshim che sembra più Carletto il Principe dei Mostri
-Honda chiamato Toyota (per me questa è puro genio del male)
-Ryu che viene segato dalla storia e non viene mandato indietro nel tempo perché se la fa con la figlia del capo della polizia
-Vega che usa Guile come scopa
-La parte musical con Guile in fregola per le scolarette
-La storia d’amore di Vega ambientata dentro Super Mario
-La palla di Blanka
-Goku
@Quantum: all’arrivo di Goku – giuro – sono caduto dalla sedia dalle risate.
Ridono perchè hanno finito e incassano (cioè, qualcuno li avrà pur pagati!).
In realtà Wong Jing aveva comprato i diritti di Street Fighter II dalla Capcom per City Hunter. ‘sto film lo aveva fatto in fretta e furia proprio per sfruttare all’osso quei diritti che stavano per scadere.
Wong Jing roba decente l’ha fatta:
Return to a better tomorrow
Last hero in China….
@Quantum e un po’ per tutti: God of Gamblers come lo cataloghiamo? io lo salverei
Sento l’irrefrenabile impulso di guardare sta delirante merda annunciata
@hkmovieposters: se non chiami il film Street Fighter e cambi i nomi a tutti i personaggi, qualche problema coi diritti secondo me ce l’hai.
Ommioddio God of Gamblers quello con Chow Yun Fat? Quello che picchia la capa ed è un bambascione per tutto il film? Quello che polverizza il dado?
La recensione è fantastica, e mi ha fatto venire quasi voglia di vederlo in una serata caciarona con gli amici.
Solo una domanda. Perchè questo film non si è meritato di essere inserito nella rubrica (che mi piaceva molto ma poi è svanita) “Esiste davvero”?
@Sidney Pollock: ma sei sicuro che sta fantomatica rubrica “Esiste davvero” ?
(qualcuno doveva pur farla sta battuta triste, meglio che la abbia fatta io ora piuttosto che nessuno mai)
Ho visto la clip di City Hunter fino alla fine solo per vedere se Jackie si umiliava al punto da travestirsi anche da Chun Lee (spoiler: accade).
Per il resto – purtroppo – anch’io non riesco a resistere e sto già cercando sta megacazzata negli angoli bui dell’internet.
@sidney: hai ragionissima ed e’ colpa mia, ho letto il titolo del pezzo, ho pensato “e’ perfetto” e mi sono dimenticato di cambiarlo, e allora ho aggiunto solo il tag
ho avuto un deja vu. Dove l’avevo già letta sta recensione?
forse da qualche link durante la rubrica dedicata a SF?
Da vedere solo dopo:
– aver convinto due-tre amici;
– aver fatto ben 2 Blitzkrieg nei confronti dell’hard discount e del kebbabaro più vicini a casa vostra (tipo https://www.youtube.com/watch?v=MMTv9pmJVk8);
– essersi portati a casa più birra e schifezze possibili.
Alla fine della VISIONE, se sarete ancora coscienti, uno dei vostri due amici (quello meno ciucco) mormorerà:”……mmmmhmmmm….vedete, però, ci sono delle meta-interpretazioni alquanto interessanti nella scena di superm…..” e voi non gli farete finire la frase, dato che gli avrete già cacciato in bocca una latta di birra da 1 litro, accompagnando la frase con “buffa, cittidi e no mi segai sa mazza!” (nel mio dialetto cagliaritano, “bevi, sta zitto e non rompermi l’anima!”)
P.S.: dal finissimo ed elegante poster, sembra che Chun-Li avesse fatto un mega peto e qualcuno gli avesse dato fuoco!
Ma alla fine il motivo per cui questo film compare su i calci qual’è?
@gigiake: se devi accusare di riciclaggio almeno cercati la fonte da solo cosi’ ti rendi conto di aver pensato una cazzata prima di scriverla, no? Santa pazienza…
“Avete presente Andy Lau? Ovvio che sì, siete degli sfigati di merda come me”
Mi sento molto offeso da questa frase!! Perchè … Perchè …
Perchè è vera. Sigh.
a carnevale ogni cagata vale…
No, la vita è troppo breve per una cazzata così…ho mollato il colpo con i film brutti. Se mi capita di vederne uno, ok ma basta andarseli a cercare di proposito. Thanks Quantum!
@ quoto Troy. Leggere una recensione in cui si parla di un film di merda va bene, perdere due ore a guardare la cagata no.
Leggo… studioso del brutto che si rispetti?
Mentre mangio broccoli con tonno col salmone coi crostini integrali?
Quasi confermo, poi nopperò!
No vabbè, sto morendo dalle risate. Devo resistere.. non devo cercarlo!
Ma i diritti di SuperMario, almeno, li avevano?!
@Nanni… il ragionamento non fa una piega… ma se sfrutti illegalmente un frachise per usare uno dei personaggi come una scopa un problema ce l’hai alla base… quindi, follia per follia…
@Nanni, giuro che non era una accusa di riciclaggio. Sì, era una cazzata, ma non una accusa. Giurissimo.
peraltro, andando a guardare, probabilmente mi sarò andato ad informare per conto mio dopo aver letto questo tuo post.
http://www.i400calci.com/2010/01/future-x-cops-wolver-chi/
Significa che siete la mia fonte cinque anni prima di recensire ciò che recensirete…
Oh, mamma! @___@ Stralol! XD Goku alla fine è il classico colpo di genio! :lol:
Al confronto come si suol dire il film del 94 è cinema d’ autore! XD
Sebbene centri poco o niente con fumetto l’ opera di Hojo, a me il film con Jackie piace! ^^
“Caro Quantum, non hai idea di quello che hai scoperchiato.
La scena di City Hunter che hai rievocato la vidi nell’asfissiante estate del 2010,a Pechino: i regaz che frequentavano un baraccio/ristorante sotto casa mia avevano attrezzato uno schermo all’aperto che proiettava il film, e tra svariati chuanr e innumerevoli birrette Qingdao si stavano divertendo un mondo.
Io e l’amico Rob eravamo appena rientrati dalla nostra buona azione quotidiana,che quella sera consisteva nel rendere il portafogli con tanto di passaporto e visto a un taiwanese che lo aveva perso in qualche postaccio di Sanlitun. Siccome c’è un supersayan che protegge i ribelli taiwanesi in terra di Cina, non solo il tizio ha avuto il culo di beccare qualcuno che gli ha riportato il portafogli senza chiedere un ‘regalo’ in cambio -pratica abbastanza comune nel sottobosco pechinese -,ma per soprammercato il boyscout (io) abitava anche a un isolato da casa sua, cosa che tra l’altro a Pechino può capitare più spesso di quanto non si pensi.
Comunque, il tizio ci ringrazia, offre dei soldi (rifiutiamo), ci dà la mano (la schiviamo perché sospettiamo che fosse appena uscito dal cesso), e ripromette di invitarci a una vera cena taiwanese (spoiler: non lo abbiamo mai più sentito).
Comunque, nel rientrare a casa io e Rob ci fermiamo a guardare stupiti lo schermo, restiamo ipnotizzati, ed entriamo in un giro vorticoso di birrette e sigarette spiritose con i nostri nuovi amici fan di City Hunter.
È stata una serata molto lisergica.”
Cioè, si parla di “City hunter”, che non è neanche l’ argomento principale e sbuca uno che l’ ha visto in Cina? Pazzesco!
“A memoria, i momenti più belli:
-Gli effetti dei combattimenti, con i campionamenti dal videogioco, i cavi, i fotogrammi velocizzati…
-Ryu con gli anfibi
-Dalshim che sembra più Carletto il Principe dei Mostri
-Honda chiamato Toyota (per me questa è puro genio del male)
-Ryu che viene segato dalla storia e non viene mandato indietro nel tempo perché se la fa con la figlia del capo della polizia
-Vega che usa Guile come scopa
-La parte musical con Guile in fregola per le scolarette
-La storia d’amore di Vega ambientata dentro Super Mario
-La palla di Blanka
-Goku”
*________*
@Fra X Pensa al mio stupore quando ho letto la recensione e l’ho collegata all’episodio: Jackie Chan che interpreta i personaggi di Street Fighter al culmine di una serata così non è una cosa facile da dimenticare, e solo sui 400 Calci poteva venire fuori una cosa del genere.
Detto questo, la Cina è posto di esperienze lisergiche: chiedi a Marlon Brandon, che mi pare che pure lui ne abbia da raccontare…
@ragazzi io non sono vostro padre e la vita è vostra quindi alla fine fate quello che volete, però: no, non fate quello che volete, ascoltate me. lo so che nella rece può sembrare una roba da ridere dall’inizio alla fine, ma fidatevi che non è così, è una gigantesca palla al cazzo, pure da fatti o da ubriachi. c’è un combattimento coi costumi buffi e gli effetti speciali fatti a paint all’inizio che strappa qualche sorriso e un altro alla fine, ma in mezzo c’è un altro film, una commedia adolescenzial-scolastico-sentimentale (interpretata da 40enni) con un umorismo così scemo e così lontano dai gusti del mondo occidentale che per la maggior parte del tempo vi chiederete a chi cazzo può far ridere una roba del genere.
l’unica circostanza in cui consiglio di guardarselo una sera con gli amici è se volete che i vostri amici vi picchino.
E’ vero anche che questo film appartiene a un’epoca ormai terminata, quella totalmente folle del cinema di Hong Kong pre-handover, è Wong Jing è sempre stato l’esponente più bieco e cinico del “mescoliamo quello che funziona”.
Eppure, in qualche modo, questi film all’epoca un pubblico lo trovavano.
Perchè Wong Jing magari non sa cosa sia il cattivo gusto, ma il senso degli affari ce l’ha.
Lo dimostrano il fatto che sia riuscito a rinverdire per il pubblico della mainland China la saga di God of Gamblers con “From Vegas to Macau”, e che abbia recentemente sbancato il botteghino locale a Hong Kong con “The Gigolo”, che è addirittura un categoria III.
E se riesce a soddisfare due pubblici tanto diversi come la Cina continentale e quello specifico di Hong Kong (è raro che i film che piacciono al primo tipo di pubblico piacciano anche al secondo, e viceversa), tanto scemo questo cinico sessantenne non dev’essere.
ma infatti scemo Wong Jing non lo è proprio per niente. come non sono scemi i fratelli vanzina, neri parenti, i produttori di twilight, quei due criminali che ci appestano da anni con i derivati di scary movie, chi scrive l’isola dei famosi…
la merda che ha successo non nasce mai da un lampo di follia di qualche imbecille, ma dal calcolo preciso di gente con uno spiccatissimo senso degli affari. che è come dire “oh, quello fa delle mine antiuomo davvero efficaci, nel suo campo bisogna rispettarlo”. no, perché fa delle fottute mine antiuomo, cristo.
Provo a riformulare: intendevo dire che nonostante spesso faccia film indegni, la sua produzione è talmente variegata che ci si possono trovare anche ottimi film. Cose che i Vanzina o i Twilightari di turno qui si sognano.
Jing ha prodotto alcuni episodi di Young and Dangerous, ha scritto e diretto God of Gamblers (se vogliamo definire brutto anche questo, allora stabiliamo con che parametri si giudica un film…), e coi seguiti di GoG (e con Fight Back to School) Jing ha lanciato Stephen Chow e la sua comicità mo lei tau (non parlerei di semplici “vanzinate” per film che vedono come protagonista quello che è stato definito il più importante attore comico della storia del cinema cinese).
Stessa cosa per A True Mob Story o appunto From Vegas to Macau: triad movie molto drammatico il primo, blockbusterone il secondo, ma film inappuntabili.
Intendo che in questa prolificità assurda ogni tanto ci sono scappati e scappano ottimi film, e credo che lui non sia paragonabile semplicemente ai “produttori di merda” nostrani, ma sia un unicum che poteva venire fuori da un’industria pazzesca come quella hongkonghese.
Cristo.
Recensione da standing ovation….e massì quasi quasi un’occhiata a sto film gliela do.