Ok, innanzitutto lasciatemi scrivere un post intero in cui chiamo Andy e Lana (ex-Larry) Wachowski “sorelli Wachowski”, è più forte di me, è la prima occasione vera che mi capita, poi prometto che provo a crescere.
Loro d’altro canto hanno mollato “Wachowski Bros.” e hanno preso a firmarsi “The Wachowskis”, che intimidisce persino più di prima perché ti pare di avere a che fare con tutta la loro famiglia di polacchi incazzati.
The Wachowskis: tipo The Sopranos, ma con il bullet time.
Siglettina:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=cDn6HVkMdxQ
Ora, io lo so cos’è successo: avete visto il trailer di questo Jupiter e non vi è piaciuto.
Avete detto: “Ma che è stammerda. Eh? Collo Tatum con le orecchie a punta? Ma siamo seri”.
L’avete deriso e odiato. E non avete tutti i torti, anzi. Collo Tatum con le orecchie a punta? Ma siamo seri. Già ce le ha a sventola, poverino. Già si ritrova una fazza che se fossi stato in lui mi sarei buttato fin da piccolo in palestra come un ossesso e poi avrei fatto lo spogliarellista per ripicca verso la vita, e lo vogliono persino platinare di biondo come un fauno delle campagne lombarde? Cos’è questa crudeltà? Cos’è questo pugno negli occhi? Perché spararsi su un piede già in partenza così, con un eroe dall’aspetto inguardabile?
Insomma, era un trailer divertentissimo da odiare, e ci mancava un solo dettaglio per renderlo lo zimbello perfetto: scoprire da quale libro demmerda era stato tratto.
E invece.
Amici paladini dell’originalità.
Voi, crociati del bene contro il male delle idee riciclate.
Voi, nemici giurati di sequel, prequel, reboot, remake e riadattamenti vari.
Voi, che nelle notti di luna piena vi arrampicate sui tetti e ululate “ma perché a Hollywood non producono più idee originali” (per poi tornare in camera e lamentarvi che invece i Fantastici 4 non sono stati copiati abbastanza precisamente).
Tenetevi stretti: Jupiter è un’idea che viene dritta dalla testaccia dei sorelli Wachowski.
È l’unico aspirante franchise dell’anno (ma si può includere anche l’anno scorso) a provenire da un’idea assolutamente inedita.
E Hollywood gli ha messo dietro ben 175 milioni di dollari, come un Godzilla qualunque.
Questo, di conseguenza, ci porta a una deduzione logica piuttosto grave: nessuno ha costretto i Wachowski a conciare Collo Tatum da cretino. L’hanno voluto LORO.
MA non è un vostro problema, perché invece me lo ricordo benissimo: a voi fancalcisti il trailer di Jupiter in realtà era piaciuto, e voi sapete che amo quando vi distinguete dal pubblico medio di tutti gli altri siti internet dell’Universo, che abbiate ragione o meno.
Quindi: i sorelli Wachowski per la prima volta dai tempi di Matrix si mettono seduti comodi e si inventano un mondo nuovo, che è un po’ il lavoro dei sogni di tutti noi e il motivo per cui li invidiamo e li sfottiamo perché li invidiamo.
È chiaro però che Hollywood non regala milionate a gratis, soprattutto se vieni da due fiaschi col botto come Speed Racer e Cloud Atlas: considerato questo, l’equivoco progettuale al cuore di Jupiter diventa spettacolare.
Il problema di Jupiter è che ha il budget che ha perché si vorrebbe tentare di incastrarlo nel solco dei young adult al femminile che vanno tanto di moda oggi, tranne che:
– manca di un concept davvero forte alla base, come ad esempio il gioco mortale di Hunger Games o la società divisa in caste caratteriali di Divergent o il labirinto di Maze Runner, e si limita invece a una generica caccia al predestinato scopo immortalità/dominio della galassia;
– si rifà a un immaginario vecchissimo, sia iconico che mitologico, addirittura ricalcando il vecchio sogno di Cenerentola invece che copiare l’unico aspetto valido dei colleghi di categoria, ovvero una protagonista un minimo moderna/emancipata;
– ha come protagonisti due ultratrentenni come Collo Tatum e Mila Kunis.
Un altro modo semplice per sintetizzarvi la questione è farvi pensare a una specie di Matrix al contrario, in cui Collo Tatum ha il ruolo di Trinity (ma non altrettanto macho), e Mila Kunis è un Neo che fa la donna delle pulizie invece che l’hacker bravissimo, e tutto il kung fu che conosce è una ginocchiata sui maroni di Eddie Redmayne (dagli effetti fatali) nell’unico istante del film in cui non si lascia semplicemente trascinare dagli eventi. Stessa idea degli umani come fonte di energia, stessi alieni che si infiltrano indisturbati sul nostro pianeta, quintali di filosofia in meno (che era la parte interessante).
Quello che vorrebbe essere insomma un tentativo di mischiare un minimo le carte per attirare sia le teenageresse che gli adulti possibilmente dai gusti vintage, si ritrova quindi ad essere un mezzo pastrocchio troppo platealmente sbilanciato su quest’ultimo target, ma senza la necessaria convinzione per diventare una vera opera personale o anche un semplice orgoglioso revival come l’incompreso John Carter.
Dispiace, ovviamente, perché i Wachowski quando vogliono ci sanno ancora fare.
A questo turno la loro idea visiva principale è donare a Collo dei pattini antigravitazionali, che lo trasformano in una specie di Silver Surfer sgambettante e sono più che sufficienti per donare alle scene d’azione un tocco interessante in più, ma in generale, per coreografia e fotografia, ogni sequenza adrenalinica è uno spasso: quando sono al top, i sorelli sono lassù con il meglio del meglio che il cinema spettacolare può offrire.
Complice un plot confuso e bisognoso di mille spiegoni e una Mila Kunis visibilmente fuori ruolo – nonostante le offrano per una volta di fare l’immigrata russa, come è nella realtà – il film non cattura mai davvero l’interesse, ma prende bene ogni volta che imbecca atmosfere alla Flash Gordon, tra gli echi di mille pianeti che compongono la galassia, una famiglia di cattivi vagamente minghiani (sia l’Imperatore Ming che Amedeo Minghi, a pensarci bene) e soprattutto i bellissimi alieni a forma di animali antropomorfi.
Peccato quindi per tutto quello che sfugge loro di mano, dalla macchiettistica famiglia russa (particolarmente ingrato il ruolo del cugino Vladie che vuole convincere Jupiter a donare i propri ovuli in cambio di una mega-tv), ai cattivi che si chiamano “Abrasax” (due lettere invertite da Abraxas), all’idea ridicola che le api riconoscano le persone dal sangue reale e non le pungano (posso testimoniare di prima mano che non è vero).
A sorpresa però Tatum riesce nel miracolo di dare dignità a un look mortificante, mentre Redmayne gioca a fare il giovane aspirante Kevin Spacey e risulta concentratissimo ma forzatello.
Insomma: finora i sorelli sono riusciti nell’ammirevole impresa di farsi dare una valanga di soldi per girare solo progetti che stavano loro a cuore, ma la mia opinione è che sarebbe ora che qualcuno li convincesse a prestare il loro ancora enorme talento al servizio di un progetto in cui il loro disordine venga messo al guinzaglio.
Nel frattempo, un riassunto mirato dei loro ultimi tre (ma anche cinque) film rimane meglio che sorbirseli interi.
Ah, poi ci sarebbe la beffa clamorosa di Sean Bean che rimane vivo fino alla fine, l’unico vero colpo di scena del film, ma questo ve l’avevo già spoilerato nel titolo.
DVD-quote:
“Uno young adult, senza la parte young”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
Il film ha tanti difetti, pero’ mi e’ piaciuto, tranne un paio di momenti in cui il ritmo cala c’e’ un po’ tutto quello che serve per far trascorrere piacevolmente le due ore e passa.
Bellissime le citazioni di Flash Gordon e Dune, questo look fantascientifico anni ’80 misto a trovate piu’ moderne e’ veramente ben fatto.
I cattivi sono un po’ ridicoli, diciamolo, e tutta la roba della spez…del siero blu doveva essere gestita con un po’ piu’ di pathos, ma alla fine il risultato e’ buono.
Non lo so… mi hanno svegliato solo ai titoli di coda, grazie ragazzi.
A Cloud Atlas era piaciuto nonostante i difetti, le assurdita’ e quant’altro: l’avevo trovato un film vitale, coraggioso e pieno di idee (e alcuni episodi potrebbero diventare film a se stanti).
Mi sembra strano che i sorelli riescano ancora a ottenere questi budget dopo due fiasci (tre con questo… ), e ho l’impressione che questo film cambiera’ un po di cose a Hollywood in termini di coraggio produttivo e rischi.
I sorelli sono bravi, ma indisciplinati: avrebbero bisogno di meno soldi e di uno sceneggiatore.
La cosa incomprensibile di questo film è che non è brutto quello che raccontano, anzi! Il ritorno alle atmosfere old style va benissimo, ma cazzo è scritto davvero malissimo, è raccontato come lo farebbe uno studente del corso di scrittura creativa! Non so se è colpa della versione cinematografica in cui magari hanno tagliato pezzi ( non credo) ma in quello che ho visto io mancano proprio delle scene di raccordo, e il resto sono solo spiegoni (come hai già detto tu).
E dire che il trailer era davvero fichissimo! E’ la cosa seconda volta che i Wacosi fanno un trailer che è un ottimo cortometraggio e il film che è una scena di raccordo fra una scena da trailer e la seguente! Io li ho sempre amati ma stavolta hanno davvero pisciato fuori dal vasetto (uno in piedi e uno da seduto)!
Sinceramente curioso di vederlo. Concordo che Cloud Atlas era meglio di quello che pensassi (e anche Speed Racer). Però sono d’accordo che, per un eventuale prossimo film, dovrebbero mettergli uno sceneggiatore serio e capace di tradurre le idee in qualcosa di meno confusionario.
Oltre a essere decisamente d’accordo con quello che dice il Capo, gli voglio anche tanto bene quando scrive “l’incompreso John Carter”. Quanto è vero.
No ma poi la cosa più bella di Sean Bean è che se l’era pure tirata all’inizio! Channing Tatum gli chiede “ma come stai, bene?” e lui fa “Si, PER ORA SI”. Che fa, pena di morire come al solito e poi gli Wacosi gli dicono di no?!
Osti, i Cave In non li ascoltavo dal 2001.
Stiamo sopra o sotto i 150 minuti?
Io comunque quando ho visto pure i Mobile Suit sono andato a male. Per il resto quoto ogni parola del Capo.
Fossi stato il produttore e avessi visto come diavolo hanno combinato il povero Tatum sarei andato a prendere i Wachoski a calci nel culo… tra rimmel, pizzetto ossigenato e orecchie a punta, il poveruomo grida FLOPPONE AL CINEMA da ogni poro
I wachowski li ho sempre trovati due nerd sopravvalutatissimi che giocano a fare “quelli particolari” buttando qualche citazione occulta a capocchia nei loro film (simbologie, nomi, rimandi, il tutto senza il benche` imnimo criterio, che e` poi la cosa che mi da piu` fastidio), ma stringi stringi la sostanza e` sempre stata veramente pochissima roba; tra l’altro finito l’effetto Matrix (che gia` di suo e` un franchise appena mediocre, invecchiato davvero malissimo) hanno imbroccato 10 anni di fallimenti clamorosi. Mi stupisco di come siano riusciti a rimediare ancora dei gran soldi per fare un film con il protagonista conciato come il ragazzo immagine di un carro allegorico del gay pride.
Non ho ancora visto questo film ma fin dal trailer non mi convinceva, e la rece del boss conferma tutti i sospetti.
Spero che al prossimo giro ricomincino con un decimo del budget e con un bel bagnetto di umilta`, e soprattutto con un produttore esecutivo munito di frustino che gli eviti queste figure pietose, perche` da soli semplicemente non ci arrivano…
Cloud Atlas l’ho trovato originale e coraggioso…mi era piaciuto.
Dare a questo 13 euri proprio non ce la faccio, ho un blocco…
John Carter!!! Si si!, tu piaci. vieni a casa mia e scopati mia sorella!!!
Forse questo film non sarà riuscito bene, ma ben vengano storie come queste, anche se di per sé non sono originali, visto che (come il nanni spiegava) la trame finiscono per essere quasi sempre le stesse cambiando solo generi, ambientazioni e pubblico generazionale.
Io personalmete ci ho visto un po (molto) di matsumoto, kirby e jodorosky.
P.S.: John Carter grandissimo incompreso!
Visivamente e’ figo ma i protagonisti propio non gli digerisco, non ce la faccio, due facce da culo per due ore e passa non si possono guardare…
John carter filmone, da fan dei racconti pulp dei bei vecchi tempi fu stato un regalo inaspettato.
Ps
Non amo essere ambasciatore di brutte notizie ma hanno ammazzato lo zio paulie…
@past
che cavolo stai dicendo willis? Ti riferisci a Burt Young?
…che poi Sean Bean…
Ted2:chi è s.l.jackson?
Hai mai visto un nero in un film? E’Lui.
Chi è Sean Bean?
Hai mai visto qualcuno che muore in un film? E’ lui.
Anch’io sono tutto sommato pro Wacho. In alcune cose sono indubbiamente dei pasticcioni ma Speed racer mi è piaciuto e pure Cloud Atlas nonostante la sua eclatante pretenziosità mi aveva fatto viaggiare parecchio. Un po’ gli abbono pure i due matrix perchè mi immagino loro, giovincelli appena esplosi, rincorsi dalle major che gli sparano cannonate di banconote per i seguiti.
PS
Se è vero Rip Paulie
Un articolo interessante e condivisibile sull’insuccesso di Jupiter Ascending e sull’originalitá (o no) dei soggetti http://variety.com/2015/film/news/jupiter-ascending-flop-wachowskis-failure-1201427887/
Il personaggio (Stinger Apini) interpretato dal buon Sean Bean ha un nome molto Jimmy Bobo.
Mi sembra che il discorso si lo stesso che si stava affrontando sotto al trailer del remake di Poltergeist.
Cioè il rischio di un film nuovo (e costoso) che lanci una nuova proprietà intellettuale è enorme nonostante la gente su internet strepiti che i remake manco se li va a vedere al cinema per ragioni essenzialmente ideologiche.
Intendiamoci anche io vorrei vedere idee nuove e eroi nuovi e mondi nuovi, ma purtroppo le docce fredde sono dietro l’angolo.
A conti fatti negli ultimi anni forse (ma correggetemi se sbaglio) l’unico successo veramente pieno proveniente da un copione originale se lo è preso il criticatissimo (dai caga cazzo, a me e alle persone serie era piaciuto un sacco) Avatar.
Detto questo le uniche critiche vere che muovo a Jupiter Ascending sono due però fondamentali:
1) ha un eroina eccessivamente passiva. Davvero troppo. Non si tratta di essere Katnis, ma persino nel citato Cenerentola la protagonista mostra più forza di volontà. Qui è davvero un oggetto trasportato da un luogo all’altro per fare qualcosa di non meglio identificato che lei si presta puntualmente a fare. Sempre! Eccheccazzo dai
2) ci sono troppe ripetizioni. Quante volte collo ha salvato la sua bella? Non lo so troppe. E spesso con inseguimenti in un astronave dove a un certo punto mi sembrava che i campi lunghi non fossero coincidenti con le inquadrature dentro l’astronave, o forse mi giravano gli occhi e basta.
Dispiace per i draghi parlanti gregari e per le esplosioni di kitsch, ma purtroppo il flop è giustificato.
E comunque Mila mi è sembrata più in parte di Collo che in alcuni punti ho trovato imbarazzante come mai prima d’ora. Il dialogo fuori dagli uffici burocratici era una roba inguardabile.
@pillole: guarda, per me e’ un discorso complesso, e gia’ ne accennavo appunto nei commenti a Poltergeist.
Molto, troppo spesso, questioni come “originale vs adattamento” sono puri tecnicismi, etichette.
Se vogliamo il “nuovo”, e’ meglio la trasposizione filmica di qualcosa che non e’ mai passata su grande schermo, o che e’ in controtendenza rispetto agli ultimi filoni, rispetto a un’idea pensata da zero ma che si adagia e si piega a novanta verso le mode del momento. E poi dipende molto da chi la realizza.
Avatar puo’ piacere e non piacere per miliardi di motivi: lasciando fuori il discorso sugli effetti speciali (piuttosto fondamentale per il gradimento complessivo) era tecnicamente “nuovo”, ma tematicamente molto standard e superficiale, e allora che ne so, forse da quel punto di vista avrei preferito la trasposizione di qualcosa di pre-esistente ma con piu’ personalita’.
Anche per Jupiter il problema del flop non e’ di certo l’originalita’ o meno, quanto semplicemente che lo spunto di partenza, per motivi abbastanza plateali che elencavo sopra, non e’ abbastanza attraente per il panorama attuale. Ma soprattutto, e qui sta l’equivoco in cui cade l’articolo di Variety, e’ l’esatto contrario di “innovativo”.
Raramente mi accade di provare odio viscerale per un film già dalla sola locandina. Stavolta è successo. Fatto sta che l’ho ignorato totalmente e solo oggi ho recuperato il trailer. Che dire?
Parlare di “idee originali” per una roba che si rifà alla space opera degli anni ’40 mi pare improponibile. Matrix ha cominciato a svaccare di brutto già dal secondo film (e non è che il primo fosse perfetto, ma almeno aveva delle idee), Cloud Atlas un’accozzata di avanzi ripassati in padella il giorno dopo (e glisserò su trucco e parrucco davvero osceni) ora un film con un trailer del genere credo di non aver voglia di vederlo nemmeno gratis.
P.s.: ma quando dice “sono più simile a un cane” è una citazione del Canuomo di Balle Spaziali (il miglior amico di sé stesso)?
gente, giusto per fare chiarezza in questo periodo stanno girando il nuovo rocky ma che non è rocky e
SPOILER A GRATIS SU UNA ROBA CHE NON C’ENTRA NULLA
in una scena al cimitero oltre alla lapide di adriaaaaaaaaaaaaaannaaaaaaaaa è spuntata anche quella di paulie…ma immagino che arriverà il tempo anche qui sopra per parlare di tutto ciò tra un un pigiama e una canotta…
chiudo ot
@past: grazie non solo per l’off topic a gratis, ma anche per lo spoiler. Tutto molto opportuno, non c’e’ che dire.
Mi unisco al coro “John Carter filmone sottovalutato” e “Cloud Atlas non così brutto”
A questo Jupiter invece dal trailer non gli avrei dato due lire, ma la recensione mi ha incuriosito quando parla di scene action ben girate e quindi mi sa che gli do una possibilità e vado al cinema.
@nanni
chiedo venia, se puoi aggiungimi gli spoiler ai post incriminati o eliminali del tutto (oltre al cassettino il tasto spoiler non sarebbe male come aggiunta), solo che tutto sto progetto mi sta prop…vabe, ne parliamo quando vorrete voi…
@past: rimango dell’idea che impiegate molto meno tempo voi a scrivere “SPOILER” che io a far programmare un bottone apposta e insegnarvi a usarlo.
Povero Tatum! XD Vabbé, deve lavorare anche lui!
A me sta simpatico, però fin’ ora ho visto solo un paio di filmacci con lui come “Magic Mike” e “21 jump street” che verso la fine sbrocca di brutto e i gradevoli secondo me G.I. Joe!
Peccato che purtroppo il mitico John Milius non se la passi tanto bene senno fossi stato nella produzione una revisionatina alla sceneggiatura glie l’ avrei fatta dare! XD
per me i sorelli waicosky stanno sullo stesso livello di scialalaman:
– cognome facilmente storpiabili
– attaccamento a zio sam tutto da verificare (io dico che manco sanno la seconda strofa di Home of the Brave)
– uno o due titoli azzeccati e poi praticamente il nulla
– sanno fare bene alcune cose
– hanno pretese eccessive e un debole per il metaforone
– bruciano milioni di euro che è un piacere
Che puttanataaaaaaaaaa!!!!
Questi vivono di rendita sui Matrix. Dialoghi ridicoli, scene d’azione confuse (per me), l’unica decente è quella finale dove crolla tutto. Gli interpreti della famiglia reale mi stanno sui cojones che non vi dico, quella pazza isterica mestruata (e sto parlando di Redmayne) che parla come se fosse tubercolotico e poi ogni tanto gli scatta l’urlo non si può guardare: finto come una moneta da 5 euro.
Ma film storico perchè Sean Boromir non muore!
Per chi l’ha visto e per chi lo deve ancora vedere: quando Mr. Bean e Collo si legnano per circa 30 secondi nelle inquadrature in campo lungo si vede lontano 40 km. che è una controfigura e non Mr. Bean… dico io ma cristo santissimo sta solo fermo non tira neanche pugni e devi mettere uno stuntman? Ma che siamo rimasti al 1988 ai tempi del primo Die Hard (e quello era un gran film) quando quello che scende le scale scivolando con le mani sui corrimano è uno con la parrucca bionda e non l’attore? Ma due pose action non potevano insegnargliele e altri action li ha pure fatti.
Se questa è la cosa che mi è rimasta più impressa del film pensate un pò…
Fallimento totale, meno male che tra un pò esce roba più decente.
Film di merda proprio, come purtroppo era prevedibile.
Boh, io vado a vederlo stasera.
Solo una domanda: 3D o non 3D?
io non lo vedrò perchè non mi attira nè la locandina nè il trailer. del quale, tra l’altro, salvo solo la statua femminile (fintissima che potevano farla almeno in gesso e invece no) e un paio di pettinature (sempre delle femmine: il look dei maschi è completamente sbagliato).
sul MEGA SPOILER sono d’accordo col capo.
e se non fosse partito il commento da solo, avrei aggiunto che dei sorelli mi è piaciuto solo il primo dei matrix ed è l’unico meritevole sia per innovazione negli effetti speciali (o nel modo di usarli) sia per l’ideona stessa che da il nome al film. secondo e terzo esistono senza motivo alcuno. cloud atlas nemmeno un 5+.
quindi ora recupero John Carter
” secondo e terzo esistono senza motivo alcuno.”
Dai, uno si: $$$ ! XD
@Fra X hai ragione. è solo una questione di soldi.
Ah, Larry Wachowski è diventato una lei? Peccato.
Qualcuno vuole in regalouna ccollezionendi dvd dei film dei fratelli Wachowski?
Che poi leggendo l’articolo su variety uno si rende conto della percezione della realta` che hanno questi due:
As Lana Wachowski told the Los Angeles Times on Friday, “When I was young, originality was everything. A sequel was like a bad word. We’ve gone to the opposite place where [audiences] actually are more excited about a story we know the ending to.”
… disse quella che di sequel ne ha fatti BEN DUE
@lars, due appunti pero’: 1) hanno scritto e girato entrambi i sequel di Matrix contemporaneamente, sono piu’ una storia divisa in due parti che due sequel distinti, e 2) erano sequel che si proponevano di espandere il mondo del primo film inventando un casino di roba in piu’ e dando effettivamente un certo senso di “nuovo”. L’approccio era il migliore possibile (e pazienza per il risultataccio).
sarebbe stato bello se l’intervista di Lana iniziava con ““When I was young, I liked the cock soooo much.”
“Se vogliamo il “nuovo”, e’ meglio la trasposizione filmica di qualcosa che non e’ mai passata su grande schermo, o che e’ in controtendenza rispetto agli ultimi filoni, rispetto a un’idea pensata da zero ma che si adagia e si piega a novanta verso le mode del momento.”
Quoto! Ad esempio uno dei migliori film dell’ ultimo periodo penso sia “Vita di Pi”.
Non ho visto il film ma non condivido l’articolo di Variety.
Se il film è una merda, è una merda. Non è che devo andare a vederlo per “support artist vs corporation”.
Come se al giuoco del pallone contasse qualcosa la qualità del gioco al di là del risultato…
Io ci provo, ma per me i sequel di Matrix non sono film di merda.
Il Reloaded c’ha le scene tristissime con le tette della bellucci, scena con cloni con effetti da ps2,il jet li dei poveri e un finale da filmm tv tedesco, ma anche buone scene d’azione(sono troppo lunghe,ma il dispiegamento di mezzi per la scena dell’autostrada è robache si vede pochissimo) e un bel ribaltamento di quello che ci era detto nel primo.
Il terzo a me sembra un buon film ,prima di svaccare tutto nel pessimo terzo atto col duello noiosissimo.
Film non eccezionali, ma di certo non la merda che si dice.
Poi oh,per me pure speed racer era una cosa interessantissima che merita una reputazione migliore.
E d’accordo sul capo sul buon john carter, datemi due sequel subito.
no…non lo superato….
Discorso sempliciotto e personale, però bisogna specificare: Anch’io, che sono un boccalone (vedi la fotta che ho per Mad Max FR) sono contro questa stanchezza di idee che porta a risultati più o meno scadenti. Il discorso del (semplifico) “preferisco una cosa nota fatta bene che una nuova fatta rubacchiando da altro” non mi compra. E’ chiaro che è il “come” che conta ma vista la casistica degli ultimi anni sarò sempre per il nuovo, per la sorpresa, per non sapere già tutto prima ancora che esca il trailer. E questo vale per il REMAKE che ha l’insormontabile problema del “so già cosa succede” quindi parte già svantaggiato e deve uscirne una bomba per sorprendermi. Il che ne screma il 90%. Qualche SEQUEL che se la gioca col fratellone c’è in effetti ma è raro che vinca il confronto. Speriamo nei REBOOT mi vien da dire: conosci, ma non sai come andrà. Mi compri facile2 con il titolo, ma poi devi dimostrarmi qualcosa. E’ chiaro che spesso il confine è labile ma la scarsità di idee e di novità abbinata ai risultati mediocri è lampante e quindi in linea generale sono d’accordo con Variety.
Visto di fresco, speed racer a parte per me è il film più brutto che abbiano fatto i wachowsky. Si vede che c’era la volontà di creare un universo originale e certe cose le ho apprezzate (le motivazioni dei cattivi, gli ammiccamenti a vari fenomeni presunti extraterrestri come i cerchi nel grano, ed altre cose che non riporto per pericolo di spoiler), ma le scene inutili non si contano (il dialogo tra mila e la biondina ricca, la burocrazia galattica, la figlia di Bean che non ha alcun peso nella storia) e nessun personaggio mi sembrava interessante. Con tutto quel che era stato investito in termini non solo di soldi ma sopratutto di reputazione da parte dei “sorelli”, non mi spiego come sia venuto fuori un pasticcio simile!
i wacosi mi sono morti circa a metà del secondo matrix, quando ho realizzato definitivamente che avevano scritto la sceneggiatura guardando l’estratto conto sul popup della banca online che usano per ricevere i bonifici. Idee zero, effetti speciali a tratti orrendi (neo fatto come in tekken 2 della play), palle incredibili di filosofia degne di Adam Kadmon, la sensazione costante (fino alla fine del terzo) di discesa inesorabile nella merda più nera e fumante.
Quello delle macchine non l’ho proprio voluto vedere dopo i trailer che mi sembrava il cartone animato giapponese in versione live act, diciamo che se lo avesse fatto il Miike dell’epoca lo avrei recuperato ma dai wacosi no.
Could Atlas mi ha fatto venire un terribile sfogo sui coglioni con delle pustole maleodoranti e mi ci sono volute 2 settimane di trattamento immerso in una pentola di olio in mezzo al deserto assieme ad Eli Wallach per guarire quindi proprio la sufficienza piena non gliela do.
Per i motivi sopra elencati (soprattutto l’ultimo) direi che lascio perdere a ‘sto giro. Tra quelli che han cambiato sesso a conti fatti l’unica che mi è simpatica e Wendy Carlos.
@devid: ma vedi? Tutti quelli che difendono il film originale contro l’adattamento parlano sempre di “sorpresa”. E il problema e’ che un sacco di film “originali”, questo incluso, di sorprese ne hanno meno di zero.
Jupiter non e’ un thriller: segue una struttura vecchia cent’anni copiando e mescolando l’immaginario da opere spesso altrettanto vecchie, quando la’ fuori ci sono libri/fumetti piu’ moderni che se riadattati risulterebbero infinitamente piu’ innovativi e interessanti.
Statisticamente puoi essere scoraggiato, ma alla fine dipende sempre da cosa adatti e come. Per farti un esempio a caso, parlando di approccio e premesse (e ignorando il fatto che purtroppo alla fine il risultato abbia bocciato entrambi i film), il remake di Robocop era infinitamente piu’ interessante e coraggioso di questo.
Ma non potevate scrivere solo che il film è ‘namerda invece di farmi leggere tutta la recensione?
@taccagno: hai provato a cercarti un recensore di fiducia su Twitter?
Belli i vestiti di merda da raver presi dai fondi di magazzino del vecchio film di he-man
@Nanni: Sul fatto che un film come Jupiter Ascending non sia affatto nuovo non posso che essere d’accordo con te. Quello che dici tu sulle etichette che hanno senso, ma fino a un certo punto è un discorso sicuramente saggio, da persona esperta però mi sembra che non veda (o non voglia vedere) un dato di fatto che sicuramente è importante.
Certo, è ovvio che tutto dipende da come si fa un film, da cosa ci metti dentro e quali meccanismi escogiti per fare divertire/intrattenere/impaurire le persone che pagano il biglietto.
Però è proprio qui che casca l’asino. Il tizio con cui hai cenato te lo ha pure spiegato.
In un film di un brand è fin troppo facile portare persone al cinema perciò a un certo punto si tende a fare cagate per quello, perché tanto ha un importanza relativa come ne parlerà la gente che lo ha visto.
Cioè la sfiducia davanti ha un’operazione di questo tipo io non solo la capisco, ma spesso la condivido.
Variety si confonde e in ogni caso ho l’impressione che queste interviste generalmente non siano altro che materiale promozionale appena mascherato. Però è vero pure che fare un blockbuster che non sfrutti un brand consolidato sarà un pelo più difficile e questo mi dispiace nonostante tutte le belle soluzioni che sicuramente vedrò nei prossimi remake, sequel, reboot, prequel, etc. etc.
…Statisticamente puoi essere scoraggiato, ma alla fine dipende sempre da cosa adatti e come. Per farti un esempio a caso, parlando di approccio e premesse…
Infatti, prendi Terminator, true lies o Avatar, potresti dire; niente di nuovo sotto il sole(per tantissimi motivi) e poi ti ritrovi ottimi film tra le mani.
…anche se Avatar non l’ho trovato cosi interessante.
Curioso,ma neanche poi tanto, che la copia pompata da playstation10 ambientata su pandora,sia piaciuta più dell’originale ambientata su Marte.
@pillole: ma vedi che questo discorso e’ in realta’ ancora piu’ facile da ribaltare?
Il tizio che era a cena con me confermava il vantaggio di vendere un marchio conosciuto come investimento piu’ sicuro di qualsiasi contenuto/forma e fondamentalmente indipendente da quest’ultimo, perché la gente verra’ attratta pregiudizialmente solo da quello.
Al contrario, un marchio inedito ha bisogno di convincerti da zero di essere interessante, e allora piu’ ci investi piu’ ti devi sforzare di omologare il prodotto stesso al mercato per renderlo appetibile.
E quindi finisci per ritrovarti da una parte roba “originale” come Avatar, Pacific Rim e Jupiter, che indubbiamente hanno dovuto sacrificare il “coraggio” di inventarsi un brand da zero affidandosi innanzitutto a gente dal curriculum importante (Cameron, Del Toro, i Wachowski) e poi appiattendo tutto il resto per renderlo piu’ classico/commerciale/riconoscibile.
E dall’altra per assurdo hai un Robocop (ma anche Evil Dead, per dire) che, forte di un marchio che vendeva gia’ di per se’, ha avuto lo spazio per provare a lanciare un nuovo talento con una sua personalita’, riscrivere la fonte e cambiare un po’ le carte in tavola.
Poi lo ammetto, ad oggi posso citare un sacco di esempi di blockbuster finto-originali extra timidi e ancora pochini nel caso di reboot che osano, ma io inizierei a stare all’occhio.
Probabilmente mi smentirete, ma secondo me i fratelli stanno percorrendo la stessa parabola di George Lucas, con la sola differenza della pendenza: i fratelli sono scesi ancora piú in fretta (anche se fra l’orgiazza di zaion e i balletti degli hewoks forse vincono quelli di zaion)… Mi spiego, e forse mi sbaglio perchè come mio solito partorisco delle teorie senza poi documentarmi. Lucas ha avutonun idea della madonna! Ma era un pischello a cui non si poteva mica dare in mano una produzione colossale come star wars senza assicurasi almeno di farlo portare per mano da super professionisti, e quindi lui ha dato la visione, il sogno, a tenere tutto in piedi ci hanno pensato gli addetti ai lavori, quei professionisti che spesso sanno cosa vuoi e come lo vuoi, ma te lo danno meglio, perchè hanno le palle quadre. E cosí per matrix penso, “minkia ragazzi bell’idea! Mo vi faccio aiutate io da degli scagnozzo fidati e famo er botto”. Poi quando il nome del regista si fa ingombrante, tanto da essere spacciato come sinonimo di garanzia, si permette al regista di ricoprire tutti i ruoli, di mettere il veto su cose che alla fine non sa… E li nasce jar jar, le sedute del senato intergalattico e speed racer… “Vai rigazzí mi fido, te do carta bianca”… Per di piú sia i fratelli che lucas hanno sempre avuto delle erezioni incontrollabili provoate dalle nuove tecnologie al servizio del cinema, e se non c’è li uno serio che gli dice: “aò vabbeh che i gusti del gelato so boni tutti e che la metà ancora non li hai provati, però mo nun te li magnà tutti assieme….” va a finire che pur di usare i nuovi giocattoli fanno i film vuoti… Ecco io penso questo? È vero?
Boh. A me Cloud Atlas era piaciuto, Speed Racer pure, John Carter invece mi aveva fatto abbastanza cacare (infatti non capirò mai perché qui tutti a tesserne lodi). Questo sono molto curioso di vederlo, quindi ho letto i commenti in parte per non incappare in troppi spoiler, però si parla di “roba che non si allinea al pubblico di adesso” e sinceramente ancora una volta non capisco. Il pubblico di adesso (si cita hunger game? davvero?) guarda cose che mi fanno cagare. Ben venga il vecchio stile a questo punto. Benvenga quello che piace a me e non quello che piace ai giovani di oggi. Perché di quanto vada bene per il mercato attuale sinceramente me ne sbatto abbastanza. Tutto questo ovviamente non vuol dire che sia un buon film (verò poi) però mi sembrano motivazioni scarsine, quelle.
Ma ragazzi, premesso che considero il primo Matrix il mio film preferito dopo gli Intoccabili, siete davvero troppo cattivi con i due sequel. In particolare col secondo: ma avete presente che il discorso con l’Architetto cambia drasticamente tutto ciò che presumevamo di sapere sull’universo di Matrix? Dai a livello trama il 2 è davvero fatto bene, e qualche bella scena d’azione c’è (autostrada e scalinate sono invecchiate bene).
Senza dimenticare che di fatto sono i registi di V per vendetta, altro film mica male: io penso che tra la fine degli anni 90 e i primi 2000 nessuno al mondo, tranne Tarantino, sapeva coniugare trame coi controcoglioni a scene d’azione mozzafiato (e rivoluzionarie all’epoca). Poi tutto è cambiato, perchè i sorelli non si sono saputi adattare al tempo che passava e in effetti hanno fatto poco e nulla di grandioso; nonostante consideri Cloud Atlas un buon film, siamo anni luce dal capolavoro. Questo qui sinceramente mi ispira pochissimo: è proprio l’idea di base che non mi attira affatto, senza contare che anche a livello visivo non so quanto siano efficaci per gli standard attuali (diciamo prendendo Bay e Snyder come summa dell’action moderno). Non so davvero se lo vedrò, ci devo riflettere.
P.S.: La coppia di attori protagonisti è davvero meh, e questo influisce sul flop a mio avviso.
@vespertime: qua purtroppo il problema del non allinearsi non e’ quello di essere semplicemente diverso, che come giustamente dici e’ al massimo un punto a favore, ma nel rimanere indeciso in mezzo alla strada. John Carter era super old school, ma convinto fino al midollo.
@Nanni: allora, se tu mi dici stai all’occhio io per non sbagliare sto all’occhissimo.
Dopodiché se guardo indietro non posso che constatare che nonostante sulla carta molti remake fossero davvero interessanti, Robocop e La casa su tutti, alla fine uno dice “meglio l’originale”. E lo dice così tante volte che davanti a qualsiasi remake dice “vabbè qua stanno spremendo le pietre come al solito”.
Anche se poi al cinema ci entra lo stesso.
Cloud Atlas è un filmone, uno dei migliori della sua annata pur coi suoi innegabili difetti e per lo stesso motivo se ne avrò la possibilità andrò a vedere Jupiter, male che vada una visione al cinema dal punto di vista di una delizia per gli occhi credo ci sarà per quanto faccia da muro kunis e collo taurino mi indispongano. Ai sorelli forse servirebbe un cugino o cugina che realizzi il potenziale delle loro sceneggiature perchè un diamante grezzo per quanto se ne riconosca il valore intrinseco finchè non viene lavorato non raggiunge tutto il suo splendore, comunque meglio uno che ci prova senza riuscirci che prodotti come Avatar o Avengers dove un bimbo di cinque anni poteva metter giù una storia un attimo meno puerile.
Io sta roba non l’ho vista ancora ma continua a incuriosirmi parecchio nonostante tutto quello che se ne dice. Speed Racer non mi dispiacque, anche se l’ho rimosso completamente, Cloud Atlas non ho avuto la forza, però questo continua misteriosamente ad attirarmi tanto. Del resto oggi mi sono esaltato vedendo il trailer di Straight Outta Compton, ormai non so cosa mi stia succedendo…
@pillole: ma paragonare i remake all’originale e’ un altro errore, ovvio che ogni remake e’ destinato ad essere come minimo deludente se confrontato a qualcosa a cui siete affezionati da 30 anni.
Il punto e’ definire davvero i termini “nuovo” e “coraggio”.
Vogliamo tifare per i Wachowski? Siamo tutti d’accordo che il film di gran lunga piu’ coraggioso degli ultimi anni e’ Cloud Atlas, da svariati punti di vista, e che Jupiter non ha nemmeno un’unghia della sua originalita’?
Bene.
Cloud Atlas e’ tratto da un libro.
mia curiosità: ma, ipoteticamente, reboot e remake dall’academy vengono considerati sceneggiatura orginale o non originale?
@samuel
remake di sicuro non originale (The Departed era candidata la sceneggiatura come non originale), reboot potrebbero anche considerarla originale ma non la considerano neanche visto che i franchise l’Academy non se li caga proprio…
Il discorso strano e’ come sia stato possibile concedere un budget enorme a due registi reduci da due fiaschi enormi (sia commerciali, sia artistici, perche’ in ogni caso le loro presunte innovazioni non hanno attecchito), soprattutto alla Warner, dopo che avevano messo alla porta Joel Silver (ossia il loro protettore e produttore)… questo non capisco. Almeno garantirsi un attimo e affiancarli a uno sceneggiatore di fiducia.
Sono felice dell’ “inconpreso John Carter”. Anch’io credo che quel film meritasse miglior fortuna…
Jupiter devo ancora vederlo, ma a dispetto della recensione del capo (che ha sempre ragione) ho una sensazione positiva.
“Cloud Atlas non ho avuto la forza, però questo continua misteriosamente ad attirarmi tanto.”
Così anche per me.
“Voi, che nelle notti di luna piena vi arrampicate sui tetti e ululate “ma perché a Hollywood non producono più idee originali” (per poi tornare in camera e lamentarvi che invece i Fantastici 4 non sono stati copiati abbastanza precisamente)”…l’hai detto Nanni!
Per quanto riguarda sto Jupiter na mezza intenzione di vederlo ce lo avevo, ma leggendo pure sta rece mi si conferma un timore…il fatto che il film non sia ne bello ne brutto ma semplicemente dimenticabile (che è quasi peggio di brutto) qualche idea buona, qualche minchiata e Collo Tatum che fa riderissimo con quel look…
Volendo dire pure la mia su Matrix dico che aldilà dello scontato “il primo film era buono, c’aveva le idee innovative ecc.ecc.”…a me piace pure il secondo, al netto dei palesi pupazzoni in CG c’ha combattimenti e scene tamarre che mi piacciono molto e un pò di supercazzole filosofiche nel finale che ti mettono curiosità fortissima per il finale…il terzo film invece niente, indifendibile sotto ogni punto di vista, una noia mortale che fallisce pure in ciò in cui era riuscito il secondo (intrattenere con le tamarrate).
@Nanni: concordo al 100% sul discorso originalità. Il punto è che non conta mai la storia ma il come la racconti. I classici di ogni tempo vertono sempre sui soliti 7-8 canovacci d’altronde…
Sono con chi difende Matrix 2 e 3.
Nel 2 scena dell’autostrada storia del cinema d’azione e nel 3 attacco delle sentinelle a Zion pure.
Poi è ovvio che la scena dei 100 Smith vs. Neo è pura playstation e il duello finale del 3 non è all’altezza ma sono comunque due film nel complesso soddisfacenti.
Per tornare a Jupiter, lo spettacolo visivo vale comunque la pena magari anche in 3d, che non ho provato, ma più di quello non c’è niente.
@alex9: ovvio che e’ cosi’. Pero’, al netto di questo, idealmente parlando, preferisco comunque una storia diversa dal solito indipendentemente da dove proviene piuttosto che uno che inventa da “zero” ma cercando di entrare nella scia dei trend del momento.
Basta vi prego con questa puttanata dell’ originalità. Ci sono solo film che funzionano e film che non funzionano. Nessuno è mai uscito dal cinema scambiandosi il cinque e urlando “Oh zio film di merda ma originale, nè?!”.
L’originalità come valore assoluto, è molto rara…ormai il medium è stato sfruttato in tutte le salse. Ci sono piuttosto registi che -al momento giusto- riescono a mescolare insieme le influenze giuste.
The Matrix? Quasi copia carbone di Dark City + wuxia + un po’ di cyberpunk alla Philip K. Dick.
Star Wars? Tutti i topoi dell’epica classica + Kurosawa + addirittura inquadrature prese paro paro da film bellici in bianco e nero…insomma, ho reso l’idea.
@Nanni: Io prendevo spunto dall’articolo di Variety più che da Jupiter che nello specifico non ho visto… E onestamente Robocop può avere delle premesse coraggiose ma se il risultato finale è scadente tanto vale. Quindi prendendo i due film, fallimentari entrambi che partono da premesse opposte, IDEALMENTE sceglierò il film “nuovo”. Non so se mi spiego. Io non cerco l’innovazione a tutti i costi, ma storie nuove. A volte va a volte no. E non centra il discorso delle contaminazioni che sono e saranno sempre il sale del cinema. In generale mi vien da bocciare questa tendenza perché, ripeto, guardando la percentuale di rifacimenti riusciti non posso che pensarla così. Poi oh a memoria non pensavo di essere di colpo l’unico stronzo che è un po’ infastidito da sta deriva. Tutti bastian del bastian contrario. Originalità x2.
@Il_Presidente: ma sì hai ragione.
Vediamoci il remake di The Fog e sorprendiamoci insieme di quanta originalità ci sia nelle soluzioni di regia, di come le giovani leve interpretino al meglio ruoli canonici e brindiamo a operazioni che al di là di un giusto profitto provano a dire qualcosa in più rispetto all’opera di riferimento principale.
Visto ieri pomeriggio questo e la sera kingsma in anteprima…risparmiate i soldi e aspettate questo che e’ una bombetta-capolavoro.
@devid: il tuo discorso cade nel momento in cui la storia del nuovo Robocop suona molto piu’ nuova rispetto alla storia di Jupiter, e sicuramente meno ruffiana, e la cosa che lo frega ai vostri occhi in questo senso e’ solo ed esclusivamente il titolo. Volete il nuovo, ma lo riconoscete solo se ce lo scrivono sopra.
@nanni
il punto secondo me è se il criterio o il metro di paragone per giudicare l’originalità è sempre lo stesso.
Mi spego: robocop (leggi evil dead o qualsiasi altro reboot/remake) per essere considerato originale è sufficiente che si “discosti” dall’originale (perdonate il gioco di parole) oppure deve discostarsi dall’intero panorama quantomeno del genere?
Perchè nel primo caso confermiamo la tesi che, cmq la metti, è sempre più paraculo fare un reboot/remake piuttosto che qualcosa ex novo
Vabbè pacifico che già solo col titolo quando fai remake/reboot/sticà hai comprato in automatico un tot di posti a sedere. Se questo lo chiamavano Matrix Ascending non floppava mica. Poi magari era un film mezzo bello come è ora, ma non floppava (e qualcuno l’avrebbe trovato comunque meglio di Reloaded e Revolutions)
@samuel: il punto di partenza e’ che se da una parte fai un film che ricalca la classica storia alla Evil Dead ma gli cambi il titolo e dall’altra fai un remake ufficiale di Evil Dead ma ti ci inventi una trama diversa con personaggi diversi, la differenza sta a zero e non vedo perché io debba tifare per il primo film piuttosto che per l’altro soltanto per via, appunto, del titolo. E da li’ ad allargarsi.
@nanni
ma su quello ti seguo.
quello che mi chiedo è se quando mi siedo a vedere il nuovo robocop o il nuovo evil dead nel mio capoccione (anche incosciamente) il solo fatto che siano cambiati trama e personaggi rispetto a verhoeven e raimi mi fa considerare il film come originale; mentre se mi siedo a vedere elysium o insidious il mio capoccione usa come riferimenti tutti film futuribili/horror usciti negli ultimi 5 anni per decretarne l’originalità o meno.
@samuel: voto per un salutare mix delle due cose. Prendi Cloud Atlas: non ho letto il libro, ma fosse anche fedele lettera per lettera rimane senza dubbio una delle cose piu’ originali uscite di recente, e in controtendenza con qualsiasi filone attuale. L’unica cosa che cambia e’ l’eventuale assegnazione dei meriti (che pero’, da spettatore, non mi interessa). Zero dubbi virgola zero che i Wachowski sono stati mille volte piu’ coraggiosi ad adattare quello piuttosto che inventarsi ex-novo una storia come quella di Jupiter.
Più che altro, letto il libro di cloud atlas ed è una roba di una noia e bruttezza mortale, mentre il film mi è piaciuto molto, pur raccontando praticamente quasi la stessa storia.
La potenze del trucco degli attori e dei diversi tempi di flashback e/o flashforward hann dato diverse marce in più alla storia, e, assieme a john carter, onesto, old style ma molto carino (peccato per il no sangue della disney), mi trova concorde con la maggior parte sul dire che erano buoni film.
Ecco questo qui dei sorelli (wow io li chiamo così dal cambio di sesso di Lana :D) è veramente veramente pessimo e insalvabile.
Il trailer era francamente brutto e poco difendibile, ma il film riesce ad essere peggiore, con tutta una sequela di tempi morti, azioni e personaggi inutili, qualche maccosa e una “protagonista” sacchetto, con i manici al posto delle orecchie per portarla qui o li e farle fare cose a caso…tanto lei dirà sempre sì :).
Per la questione originalità…ecco qui bisogna vedere perchè un discorso è un soggetto originale, il cui risultato finale è questo (una cagata), un altro discorso è sviluppare in maniera originale una storia, non per forza di prima pelo.
E’ un concetto un po troppo largo secondo me e in cui ricadono parecchie variabili, però non si può neanche dire di non vedere grossa crisi di idee in quel di hollywood vista l’immensa ondata di remake/reboot cacciata fuori, con problemi di originalità non legati ad essere quel che sono ma a essere delle schifezze fatte, nella maggior parte dei casi, per il facile richiamo del titolo.
Arimò con sti Wachowski. Scusate se prendo spunto da questo post ma il mio discorso non c’entra con Jupiter. E’ chiaro che se fai un film che si chiama “Medioevo e Astronomia” e c’è un personaggio che tira mille pugni in un secondo, uno che ghiaccia e uno gay con le catene mi cadono le balle. Non è questo il discorso. Ma solo io ho visto Carrie, Conan, Amazing Spiderman etc.? Cosa hanno reinventato in Robocop e Evil dead??? E’ quello lo sforzo che ti basta per vedere diversità? Allora il problema è mio perchè davvero non ci vedo nulla di così diverso. E sono due film che mi sono guardato abbastanza volentieri. Ma che film sono alla fine? Inutili. Quasi sempre.
> Allora il problema è mio
Risolto
E’ mio, ‘ho detto prima io. ;)
@alezz:sicuro?Io in john carter ricordo teste mozzate e sbudellamenti.Non era verhoeven, ma con la scusa di avere bestie ed alieni hanno fatto il blockbusterone disney più violento, almeno in tempi recenti.
Se si fanno le pulci a tutto è chiaro che nulla è originale. E’ normale che sia così, il 99 per cento dei film sono comunque il viaggio dell’eroe e le storie che si raccontano sono circa le stesse dalla notte dei tempi. Di questo passo tanto vale non leggere/guardare/ascoltare più nulla. Se poi per voi è originale Nolan, ad esempio, beh allora non so cosa dirvi se non che vi siete fatti fregare (rompiamo il cazzo a Matrix magari quando Inception è la stessa identica cosa coi sogni di messo? E premetto che considero Matrix 2 merda e Matrix 3 apoteosi della merda).
C’è roba buona e roba meno buona a prescindere dall’originalità e questo vale pure per i remake. L’originalità delle storie ormai non può essere un criterio discriminante e, probabilmente, non lo è mai stato.
@Alezzz
Io non vedo crisi di idee, vedo avarizia nel proliferare di remake, reboot, prequel e sequel a Hollywood. Finché la gente va a vedere quelli ne produrranno sempre di più, finché credono che sia un investimento sicuro continueranno a produrli (certo, quando leggo che fanno Mall Cop 2 mi chiedo veramente chi sia il coglione astronomico che metta dei soldi nel 2 di una merda tale, però boh… Avrà il sui interesse). Di sicuro di buoni script originali sulla scrivania gliene capitano, non è che la gente ha perso l’inventiva tutto d’un tratto, quindi non credo che sia una crisi di idee, decidono di andare avanti così perché gli conviene.
@bellazio, ma alla fine il punto e’ proprio questo.
Molti dicono che preferiscono il “nuovo” al “riadattato” quando in realta’ non gliene frega un cazzo della fonte di una storia, parlano esclusivamente col senno di poi e gli interessa soltanto che il risultato finale sia bello e non brutto, ma nonostante questo per qualche motivo si ostinano ancora a cercare un ragionamento a ritroso pseudo-logico/etico che non ha il minimo aggancio, se non vagamente e puramente statistico. E ok, e’ normalissimo e pazienza.
Ma se vogliamo ostinarci a parlare di “nuovo” vs “riadattato” nel senso di “almeno ha il coraggio di inventare” (lasciando perdere l’affermazione “almeno non so come va a finire” che, perdonatemi, e’ abbastanza demenziale), allora:
1) bisogna guardare con che spirito viene affrontato un progetto, e non i risultati, che possono risentire di pura incapacita’ pratica indipendentemente dalle intenzioni/idee, e
2) guardiamo che si inventi realmente qualcosa e/o che si abbia del vero coraggio. E non pretendo qualcosa di totalmente inedito/spiazzante, ma che almeno si vada un minimo – e coscientemente – contro la moda, contro il facile, contro il banale, contro lo scontato, contro il ruffiano. Almeno di uno zinzinino. Che e’ una cosa completamente scollegata dall’affidarsi a un testo pre-esistente o meno.
E a quel punto Cloud Atlas che e’ tratto da un libro e’ miliardi di volte piu’ nuovo, coraggioso e interessante di, che ne so, Ouija che non lo e’. E sarei davvero curioso di vedervi sostenere il contrario.
Se proprio devo valorizzare il nuovo – ma onestamente mi interessa molto poco – lo voglio vedere, non semplicemente leggere sull’etichetta.
Altrimenti e’ soltanto un discorso di spartizione dei meriti, che va bene quando devi assegnare un Oscar ma non ha nulla a che vedere col prodotto in se’, o con la speranza di un futuro pieno di originalita’ – vera originalita’.
Fine del pippone.
@nanni
Il discorso che fai è giustissimo, la differenza è che quando fai chessò il nuovo Robocop, il 90% delle spese l’hai già ricoperto prima di farlo uscire solo per i curiosi/nostalgici del vecchio, quindi magari riesci pure a lavorare su tutto il resto senza starci a pensare su troppo. Quando devi partire da zero (fosse anche uno o dieci, visto quanto rubbano qua e là i sorelli) comunque hai qualcosa di più da tirar fuori e secondo me ci sta che provi a rimanere gradevole alla massa che non è attirata in automatico alla mancanza di un nome che già solo a metterlo ti porti a casa l’incasso giusto
@gojira: ed è straverissimo pure questo, ma se è il “nuovo” e “imprevedibile” e “originale” che vogliamo, allora non vedi anche tu che per assurdo nello stato attuale delle cose sarà tendenzialmente sempre più facile ottenerlo da un adattamento/reboot che può operare relativamente tranquillo all’ombra di un marchio conosciuto, piuttosto che un progetto “nuovo” che deve fare addirittura degli sforzi extra per risultare il più attraente/omologato possibile? Capisci l’assurdità del difendere l’omologato col nome nuovo rispetto al non omologato col nome conosciuto, e di farlo proprio nel nome dell'”originalità”, cioè della non-omologazione? Il succo del mio discorso è: vogliamo l’etichetta o la sostanza?
L’altra speranza, un po’ più solida, è che qualche autore riesca a ottenere quel tipo di successo commerciale con cui poi risulta da solo una mezza garanzia al botteghino. Come un Nolan (che però è dovuto partire da Batman). O come un Blomkamp, che però si è già dovuto compromettere a girare un reboot di Corto Circuito mal camuffato.
ma se è il “nuovo” e “imprevedibile” e “originale” che vogliamo, allora non vedi anche tu che per assurdo nello stato attuale delle cose sarà tendenzialmente sempre più facile ottenerlo da un adattamento/reboot che può operare relativamente tranquillo all’ombra di un marchio conosciuto
Però il più delle volte ci ritroviamo dei registi,all opera su questi reebot e remake,a cui segano le gambe proprio quando provano a fare qualcosa di valifo e interessante.
Senti dire tizio ha abbandonato il progetto, tizia ha avuto divergenze creative, e ci ritroviamo con wolfmam antman thor due
@john: e’ roba che capita con film grossi di qualsiasi tipo, originali o riadattati che siano. Si chiama “grossa produzione”. Di nuovo: non ha senso fare una distinzione semplicemente a partire dal fatto che il tizio che ha scritto la sceneggiatura e’ o non e’ la stessa persona che si e’ inventato la storia.
@nanni
immagino che parli di humandroid…lì però il tema della macchina che acquisisce coscienza (si scrive così?) è un topoi (si dice così?) che va parecchio oltre corto circuito. è uno dei capisaldi del genere che un autore come Blomakmp sicuramente trova stimolante affrontare.
sarebbe come dire che qualsiasi commedia che si basa sullo scambio dei ruoli è un reboot mal camuffato di una poltrona per due.
@nanni
Non è di film grossi che stiamo parlando?
Voglio dire, è stato citato robocop.
Chiami uno come Padella perché è un tipo che in gamba e può tirarti fuori qualcosa di figo e poi lo tarpi per non rischiare.
Non voglio infognarmi solo su questo esempio, ma diversi fattori lo rendono esempio ideale.
@john: stiamo parlando di film originale vs film riadattato. Se mi citi una situazione che capita tranquillamente in entrambi i casi, e’ piuttosto ininfluente…
@samuel: ma si’, quello alla fine ovviamente aspetto di vederlo prima di sparare sentenze definitive. Pero’ mettici anche la fuga dalla catena di montaggio robotica militare e lo scienziato buffo indiano… Comunque lo aspetto.
@Nanni: “Molti dicono che preferiscono il “nuovo” al “riadattato” quando in realta’ non gliene frega un cazzo della fonte di una storia”. Se parli anche di me, no. Se hai voglia (e so che scoppi dalla voglia) rileggi quello che ho scritto, lo dico più volte. Se il riadattato è bello, è bello e mi va bene ma questa tendenza comprensibilissima visto “lo stato attuale delle cose”, se vuoi per paura di non rientrare nei budget, se vuoi per mancanza di idee a me, visti i risultati, fa un po’ tristezza. Ma semplicemente, quanti remake/reboot hai visto che, come dici tu, tranquilli all’ombra di un marchio conosciuto, avevano aspetti originali veri? Poi il problema sarà sempre che io non vedo originalità dove invece c’è.
@devid: quando parlo di te scrivo “@devid”
@devid (ora si’, ce l’ho con te):
Ti rigiro la stessa domanda su film che non sono ne’ remake ne’ reboot ne’ adattamenti.
Non so, prendi tutti i film sugli esorcismi. O quelli sulle case infestate. O i buddy cop movies. O i film di arti marziali sui tornei clandestini di strada. O i film sentimentali su due che si conoscono per caso e si innamorano. O le commedie sugli sfigati emarginati che incontrano la ragazza dei sogni. O qualsiasi filone o sottofilone che preferisci.
Puoi prendere il pallottoliere e probabilmente trovare un vincitore di striscio, ma ce n’e’ o non ce n’e’ abbastanza per capire che la provenienza della fonte non ha una beneamata sega a che fare con l’originalita’ del prodotto, o con qualsiasi presunta liberta’ autoriale, o non-omologazione, o coraggio, o innovazione, o imprevedibilita’, ecc…?
Ce n’e’ o non ce n’e’ abbastanza per capire che la formuletta magica per capire se un prodotto e’ davvero “nuovo” o meno, se esistesse, non avrebbe di sicuro nulla a che vedere con il modo con cui hanno deciso di intitolarlo o con chi e’ l’autore del soggetto?
cmq quello che dice nanni mi pare pacifico.
anzi alcuni film “nuovi” saccheggiano nel vero senso della parola da altri 3/4 film insieme.
Esempio facile facile: The Possession of David O’Reilly. A partire dal titolo fino ad arrivare alla sequenza finale è un continuo riprendere altri film sul filone esorcismi o horror più in generale.
Alla fine è un discorso di aspettative: con un remake/reboot se è originale cè la sorpesa piacevole; con un film nuovo se è originale si dice “e vorrei vedere che manco era originale”
E’ tipo andy wharol che si faceva la tinta bianca in modo che la gente pensasse “però come si porta bene gli anni quell’anziano signore!”
Un altro esempio en passant – meno grave di Jupiter, se lo chiedete a me, ma su cui comunque vi siete lamentati in tanti: Oblivion.
@Nanni:Si però non hai risposto… E non ho mai parlato di adattamenti. Quello è un discorso a parte. E la contaminazione ho già detto che è inevitabile e anzi spesso positiva. Oblivion al di là della contaminazione, è copiare 5 idee, incollarle e impacchettare bene. Però capisci che film come edge of tomorrow, source code, need for speed sono diversi da ricomincio da capo, quantum leap etc. pur avendo soluzioni radicatissime. Scusa, Carrie è “diverso” dall’originale perchè ci sono i telefonini? Comunqnue rispondo io alla mia domanda tirandomi la zappa: un Apes revolution è un ottimo rifacimento, sposta completamente il punto di vista e racconta una storia nuova, Terminator Salvation idem (anche se non ottimo)… Ma quanti?
E spero da qui a qualche anno di essere contraddetto dai vari Jurassic, Terminator etc. Non ci metto niente a cambiare idea.
@devid: e allora parlavamo di cose diverse, perché io stavo discutendo con quelli che tifano per il soggetto originale a prescindere, e stavo dimostrando che non ha senso.
Per me Carrie e’ fra i peggiori esempi di remake tanto quanto Ouija e’ fra i peggiori esempi di soggetto “originale”, e piuttosto che Ouija che e’ puro e pigro pilota automatico di convenzioni del genere tifo tutta la vita persino il remake di Evil Dead, che seppure si nasconda dietro un marchio noto e in ultimo mi abbia fatto comunque cagare, se non altro da una parte si e’ sforzato di inventarsi premesse nuove rispetto all’originale, e dall’altra ce l’ha messa tutta per rilanciare lo splatter piuttosto che rifare le solite ghost stories di porte sbattute e morti fuori campo che vanno adesso. Idem per Robocop che contrariamente a quanto tutti si aspettavano ha provato a calcare sulla metafora politica e renderla persino più esplicita dell’originale piuttosto che fare solo il facile action movie supereroistico per regazzini, e peccato che Padilha non abbia saputo concretizzare le sue buone intenzioni. E anche Apes Revolution sta cercando una sua strada.
@Nanni: Mi sa di si. Meglio. Comunque ora sono confusissimo.
@Devid
Alimento la tua confusione allora: tu citi Carrie. Bene, Carrie non è un remake e basta, è pure un adattamento, visto che, fino a prova contraria, la fonte originale è il romanzo, per lunghi tratti è pure più fedele al romanzo ma è più brutto del primo film (un po’ come La Fabbrica del Cioccolato di Burton che è molto più fedele al libro). Perciò, come vedi, hai sempre parlato di adattamenti senza neanche rendertene conto, un po’ come il sogno nel sogno nel sogno di Nolan, qua si parla in gran parte dell’adattamento dell’adattamento dell’adattamento (ma anche per i cinefumetti, Batman: fumetto, film, reboot, reboot).
@bellazio: purtroppo no, come dicevo nella mia vecchia rece la fonte di Carrie rimaneva il film, tant’e’ che viene persino accreditato di nuovo il vecchio sceneggiatore. Poi le due scene due di numero diverse dal vecchio film erano ispirate dal libro, ma non cambia molto. Ci hanno lasciato molta roba che era nel film e non nel libro, e l’hanno pure girata quasi uguale.
@John Matri
La violenza di John Carter su schermo è sicuramente più di quella che ci aspettava rispetto a un baraccone dinsey, ma comunque MOLTO edulcorata. Il (poco) sangue che si vede è tutto blu, neanche nella battaglia finale appare chissà cosa.
Non che per questo sia un brutto film, è godibile e come già detto mi è piaciuta, ma, in un mondo che non esiste dove senza la grana disney non usciva, mi sarebbe piaciuto vederlo senza l’influenza della grande D, senza il cagnolone marziane, con gli alieni tribali più simili a quelli descritti nei libri e così via; avrebbe di sicuro incontrato meglio i miei gusti.
Discorso generale:
Il punto mi è chiaro, volere per forza l’innovazione bocciando i remake/reboot a partito preso, quando magari alcuni sono innovativi e ben fatti, mentre i soggetti originali fanno cagare a spruzzo è male…e ok concordo.
Il problema è che però la maggioranza di questi reboot/remake nascono appunto sperando nel traino del “vecchio titolo” e sono visti, più che come un modo per avere le spalle parate coi soldi e poter fare un bel film spendndoci il giusto, come un film da fare col pilota automatico, pagando il minimo indispensabile per mettere assieme il minutaggio, e sperare nel massimo profitto con sforzo minimo.
Ci sono eccezioni in questo senso, ma quando parlo di crisi di idee non voglio dire che si son rincoglioniti tutti e non sanno più scrivere una sceneggiatura decente, ma che è un periodo (abbastanza lungo) dove di filmacci, con soggetto originale o riciclato, ne escono davvero parecchi…basta guardare la lista della programmazione di questo mese c’è da rabbrividire
Discussione abbastanza sterile in quanto è scontato che alla fine l’unica cosa che ci interessa è avere film interessanti,se originali o meno ma chissenefrega.
complimenti bella recensione, calzante e divertente ma soprattutto realistica.
Come è capitato altre volte, sono d’accordo su tutto con l’analisi del capo, condividendo il giudizio sui pregi e anche sui difetti MA, in questo come in altri casi, quando si tratta di tirare le somme non si arriva alle stesse conclusioni. Per me JA è un gran bel film, certo con qualche difetto di grana grossa che si sarebbe potuto facilmente evitare, come appunto l aspetto di Tatum vero pugno nell occhio dell intera opera, un qualcosa di ingiustificabile. Aggiungiamoci una sceneggiatura non proprio impeccabile che però viene nascosta abilmente da in ritmo sempre deciso. Ed è qui che risiede il pregio maggiore di JA che dovrebbe far riscuotere i giusti apprezzamenti: un ritmo calzante capace di far passare 120 minuti senza il benché minimo peso e anzi capace sempre di mantenere viva l attenzione sul prodotto, merito anche delle diverse scene d’azione gestite ottimamente, una CG usata con gran criterio (cosa rarissima) capace di restituire un Po del tanto sbandierato “sense of wonder” del cinema fantascientifico passato. Certo poi l’estetica di questa rappresentazione scifi è derivativa di altro cinema (in buona parte di cinema loro) ma allo stesso tempo riesce a non esserne una copia opaca. Bellissimi i mostri, veramente realizzati in maniera eccellente per quanto non originale. Certo la Kunis non è proprio in palla, ci prova e alla fine porta a casa la parte con dignità ma ha quel visino sempre spaesato ma non troppo che non convince mai veramente. Tatum pure ci prova e sembra crederci un sacco, ma con quel handicap di come lo hanno conciato veramente manco gente con una caratura attoriale ben più alta della sua avrebbe potuto fare nulla, quindi se si considera questo diciamo che si è comportato assai bene, certo appare inevitabilmente sempre un Po ridicolo ma molto meno di quanto avrebbe dovuto. Ho apprezzato anche che i Wachi anbiano inserito qualche linea di discorso virata su una critica sociale al capitalismo e alle gerarchie che queste ha creato, sottolineando l’importanza del tempo come bene supremo per l’uomo (dopo che questo non ha più bisogno di spazio). Insomma regaz, qua ho letto tanti commenti ma pochi o nessuno che abbiamo visto il film. Personalmente ve lo consiglio senza indugio, se non altro ha una capacità di intrattenimento rara, con un ritmo che non lascia spazio alla noia. Un bello spettacolo.
Completamente d’accordo
A proposito di reboot: ma a nessuno è ancora venuto in mente di rifare Matrix Reloaded e Revolution, così da dare a Matrix dei sequel degni di tale nome?
Eddie Redmaye sembra un transgender…
Mila Kunis vittima degli eventi…
La Famiglia Russa bypassiamo…
Tatum inespressivo che recita per gli addominali con orecchie da asino più che licantorpo… chiamato licatante (tipo Jacob in Twilight)
Tutto sto macello per tornare al punto di partenza…
Ah… i pattini su ghiaccio/aria sono fighi ma poco poco poco veritieri…
E’ una cagata pazzesca…