Sigla (bella domanda):
httpvh://www.youtube.com/watch?v=WwIvMIvWqhg

Buonaseeera…
A voi magari fa ridere che Taken 3 esca nel weekend di S.Valentino.
A me no. Anzi, applaudo la scelta.
Vi porto un’esperienza diretta: ogni volta che sono andato a vedere un film di Liam Neeson al cinema ho sempre, SEMPRE trovato uno o più gruppi di ragazze in sala.
Hai capito il Liam che non l’avreste mai detto ma piace alle donne?
Ma mica solo le signore: anche le 27enni. Giuro. Pensate un po’.
Quale miglior film quindi per intrattenere una coppia innamorata a S.Valentino? Voi che vi girate verso la vostra dolce metà e le sussurrate «io ti troverò», lei che risponde «mostrami le tue capacità molto particolari», voi che le provocate orgasmi potenti quanto granate nel centro di Istanbul, ecc…
Gli sceneggiatori di Taken lo sanno bene che Liam è un rubacuori. Sanno anche bene che non è di certo per merito dei suoi addominali da fruttivendolo irlandese, e che quindi le ammiratrici vanno intrattenute con altro, tipo che ne so, dei siparietti famigliari. Liam, un padre che ama la figlia ed è sempre attento ad ogni cosa che dice. Liam, l’ex-marito sempre presente per l’ex-moglie, di cui è ancora il migliore amico e confidente, una persona di cui fidarsi a occhi chiusi. Liam, l’eccezione di una tradizione di eroi tormentati e difficoltosi, Liam, un uomo che ha risolto tutti i suoi problemi (tranne quelli di sfiga) e ora passa le sue giornate interamente al servizio della propria ex-famiglia, sempre disponibile, sempre all’erta, sempre sorridente, e quelle due spallone larghe e la voce profonda che se ti distrai un attimo, se hai un momento di debolezza, se sei un po’ giù di morale, magari lo inviti per uno spuntino intimo così, in amicizia, gli fai portare degli innocenti bagels appena sfornati, e poi una cosa tira l’altra e chissà, ti lasci andare… Liam, l’ex-marito dei sogni. Liam, proprio un uomo da divorziare.
Il primo quarto d’ora è tutto così.
È imbarazzante.
Ok, non si può partire subito con l’action, ma con tutti i modi in cui si può perdere tempo, perché questo? Perché una brutta copia di una soap opera per famiglie? Perché Liam non può avere problemi di depressione, alcolismo e manie suicide come tutti i cristiani? È davvero questo che vogliono vedere le donne in un action?
Poi per fortuna gli ammazzano l’ex-moglie e si comincia a ragionare.

Ragionare.
Taken 3 ha una sceneggiatura buffissima.
È uno di quei film scemi e superficiali, ma talmente scemi e superficiali, che ogni volta che buttano lì un dettaglio in più suona subito un po’ fuori posto e sai che servirà più avanti.
Lo sai innanzitutto perché per essere sicuri che tu lo colga viene ripetuto.
Tre volte? Macché. Tre volte è lo standard per persone normali.
È più una roba tipo: «Uhm, la mia ex-moglie mi chiede di andarla a trovare a casa e di portare dei bagels. Dei bagels? Ok, porterò dei bagels. Passiamo a comprare i bagels. Come mi piacciono i bagels appena sfornati. Cosa? Entro in casa e ci trovo la mia ex-moglie morta? E pensare che le avevo comprato i bagels… Ora li lascio qua, spero che la polizia li trovi, non si sa mai che significhino qualcosa per l’indagine. O al limite li mangiano, sono freschi».
E insomma, non ci crederete mai, ma i bagels risulteranno davvero utili per l’indagine! Shyamalan Twist! Non prima però che il poliziotto dica “bagels” almeno altre quattro volte prima di capire a cosa gli servono.

Ne ferisce più il telefono che la spada
Nel frattempo però, come avrete intuito, Taken 3 varia la formula dei primi due trattando di un omicidio anziché di un rapimento, portando quindi il senso del titolo a un livello esclusivamente filosofico e diventando immediatamente Il fuggitivo nel momento in cui Liam capisce di essere stato incastrato e decide di nascondersi per indagare per conto suo.
Dall’altra parte però viene infilata un’idea buona, ovvero contrastare Liam con un capo di polizia interpretato dal sempre enorme Forest Whitaker. Il quale non è, come consuetudine, il nervoso tontolone che esalta l’intelligenza dell’eroe cascando come un pesce ad ogni tranello MA, al contrario, un tipo sveglio che già dal CV del nostro eroe ha capito perfettamente con che tipo di avversario ha a che fare.
È rinfrescante, per una volta, vedere il protagonista contattare la polizia e poi gettare il telefono su un bus a caso diretto chissà dove per depistare e l’avversario dichiarare al volo “non rintracciate la chiamata, l’abbiamo perso, fidatevi, non sprechiamo tempo”.
E finché il film riesce a sembrare una partita a scacchi tra Liam e Forest, con il primo che si inventa tattiche impossibili e il secondo che sa reagire rapidamente al primo dettaglio mezzo losco ma anche annusare le piste troppo facili per essere vere, ci si diverte alla grande. Di base, questo aspetto da solo è sufficiente a superare la pochezza del secondo capitolo. Peccato quindi che il giochetto dopo un po’ venga abbandonato (troppa intelligenza da simulare?) in favore di situazioni meno interessanti, tra momenti di inerzia e doppi giochi un po’ a cazzo, e giusto il gradito utilizzo di Leland Orser e gli altri amici di briscola del nostro Liam, finalmente anche loro in azione.

Mmm… Bagels…
Olivier Megaton in regia ce la mette tutta per tenere il solito gran ritmo ma anche rovinare ogni scena action. E pazienza per quelle che riguardano il nostro eroe – Liam ha i suoi 63 anni e, anche se ci vogliono far credere che sia un mago del parkour, si vede che corre con la stessa agilità di Steven Seagal dopo cena – ma lo script prevede anche un promettente inseguimento in tangenziale che però, da quello che si capisce, poteva essere stato girato tutto nel parcheggio sotto casa di Luc Besson con una tovaglietta di green screen e un cameraman scalzo su una lastra di ghiaccio.
Mah.
La faccenda è questa: Liam, anche se recita con lo spirito di chi preferirebbe stare a casa a guardare il rugby, ha carisma da vendere e guarderesti un suo film anche se risolvesse tutto da fermo, al telefono o meno. Ormai gli si vuole bene, come a Walker Texas Ranger o all’Ispettore Derrick.
Questo terzo capitolo di Taken ci viene pubblicizzato come la fine della storia di Bryan Mills, e da un lato ha senso – Bryan ha solo due persone care, sono state entrambe rapite a turno e ora una è morta, non gli rimane molto da fare nella vita – ma dall’altro non si capisce allora perché variare la formula di partenza, e perché soprattutto introdurre una storia completamente nuova invece che collegarsi ai primi due film che erano effettivamente uno la conseguenza dell’altro, e chiudere in qualche modo quelli.
La risposta, ovviamente, è “39 milioni di incasso nel primo weekend”.
Per cui che dire? Alla prossima.

“Non ti preoccupare Maggie, ce ne sarà un altro, la tua carriera non è finita”
DVD-quote:
“Le migliori telefonate dell’anno”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
Per me anche peggio del secondo e ce ne voleva…i primi 40 minuti non succede un cazzo so tutti pianti e scene da fiction di canale 5, poi il film comincia ma senza mai ingranare grazie ad una regia pezzentissima, i villlain poi fanno cagare al contrario del secondo dove il bigboss albanese non era male , i russi sono i nuovi italo-americani nel cinema action di oggi, e la svolta finale a 10 minuti dalla fine e’ meme scemo e nulla più: “sapevo gli avresti uccisi tutti” terminator puppa la fava.
Liam lascia perdere sta serie e dedicati ai prodotti collaterali del super-liamismo, come l’imminente run all night di prossima uscita.
Scommettiamo che al prossimo episodio gli rapiscono il (futuro) nipote? Naturalmente, mentre lui è a far visita alla ex-moglie defunta. E mollerà il telefono per una più comoda chat di whatsapp, già me lo vedo a digitare con quei pollicioni…
Oh, il buon vecchio cinema di telefonare…
A me ha deluso… non che mi aspettassi chissà che, ma neanche sta tristezza. Le parti “Liam uomo perfetto” sono davvero troppo fastidiose e peggio ancora ritornano nel corso del film sostanzialmente ogni volta che compare a schermo quella cagna della figlia. Le scene d”azione sono anonime, non hanno ritmo e usano una cgi di merda (l’inseguimento in autostrada è imbarazzante, sono fatti meglio quelli di cobra 11), cioè a parte la scena del pestaggio nel negozio non ricordo nulla e ho visto il film ieri sera. Poi non capisco una cosa, ma è possibile che non ci sia sangue? Ma zero proprio, neanche in cgi? Inquadrano uno a petto nudo a cui hanno appena sparato e non si vede niente, neanche una macchia di sangue… e poi giustamente muore per le ferite, ridicolo. Poi ci si lamenta di John Wick…
Mmmhhhh non so non mi avete mica convinto… Temo che questo sarà il primo Taken che non vedrò al cinema…
Sono riuscito ad addormentarmi sul divano mentre la mia dolce metà se l’è visto TUTTO ma finchè sono rimasto sveglio mi ha chiesto in continuazione, ma perchè hanno preso questo attore per un film di azione, è troppo vecchio…e io a rispondere, sì, ma lui risolve tutto con UNA TELEFONATA…
Comunque il Liam prende nota delle critiche (minuto 30:00 https://www.youtube.com/watch?v=1S8X-llyz6M)
L’unica cosa notevole di questo film è Maggie Grace che a 31 anni riesce a essere ancora credibile come studentessa al primo anno di università o giù di lì. Anzi, se la facevano ancora al liceo ci stava dentro lo stesso.
Per il resto ha detto tutto la rece, scene d’azione pasticciatissime e uno script che vanno bene i soliti maccosa ma qua si cade proprio nel perculamento volontario dello spettatore.
Peccato perché, dopo il primo quarto d’ora coccoloso, con l’omicidio della moglie sembrava prendere un’onesta piega a Il fuggitivo con Harrison Ford, ma poi va tutto irrimediabilmente in mona.
A malincuore devo ammettere che è insalvabile. Giusto la scena dell’auto che prende l’ascensore provoca un minimo sussulto.
io l’ho visto ieri sera assieme a mio padre, alla scena dell’ascensore mio padre ha lanciato un MACCOSA ancestrale, lol. tra l’altro non si capisce come abbia fatto a salvarsi. qualcuno ha scritto che Mills in realtà è uno degli X-Men e la sua ex era davvero Jean Grey, non Famke Jamssen
@Darkskywriter purtroppo ti devo contraddire, come dicevo sopra ho avuto una consulente femminile per questo film, prima di cadere vittima del sonno, e da brava donna spietata la consulente mi ha detto: “ma che hanno preso una trentenne per fare la quasi ventenne?!”
@Marlon Brandon con i tuoi commenti sono morta dal ridere :)
Con tanta merda sfornata, tutto sommato sto film m’è piaciuto nonostante qualche difetto. Vera pecca imperdonabile l’assenza di un final fight come si deve, sostituito da una poverata con un fesso in mutande. Sta cosa dei russi cattivi messi ovunque mi sa tanto si tratti della strategia usa per screditare la russia e l’amministrazione putin pure agli occhi dell’ultimo dei fessi, così da rendere accettabile tutto il casino che stanno facendo di là.
una cagata pazzesca!!!!
@Anna sono contento di averti fatto ridere :)
@ Schiaffi si’ davvero ultimamente sembra di essere tornati in piena guerra fredda…se c’e’ un cattivo, e’ russo…
ma allora gran parte del successo di Schindler’s List al cinema era dovuto anche al fascino del Liam……praticamente se si facesse una miscela di Concentrato di Ferormoni Maschili + Denim Musk + Sudore Di Liam si avrebbe questo: https://www.youtube.com/watch?v=gEj_nzjckJE
Impossibile che la chiudano qui, c’è un’intera comunità albanese a tropoje resa vedova/orfana da questo uomo qui. Se gettano la cosa nel dimenticatoio sono proprio dei mona
Dopo the gray Liam lo reggo fino a taken 8… poi dopo comincio ad odiarlo. Comunque questo capitolo aldilà di molte lacune è meglio del secondo.
Oh ma sta cosa di Liam e le ragazze è vera!
Anche la mia, dei vari attori a noi cari, conosce solo Liam, e sono in grado di convincerla a vedere un film d’azione solo se c’è lui. mah
L’ Alberto Angela dell’ action! °_O XD
Meglio del secondo.. Lontano dal primo.
Perche ogni volta che vedevo il nuovo marito della ex mi immaginavo che a rallentatore si togliesse la maschera per rivelarsi Tommaso Crociera?
Sul serio, non stanno esagerando con i russi cattivi? Prima Denzel,poi il buon Keanu e ora Liam..
Dopo la razione di arabi e nord koreani son tornati prepotentemente di moda? Grossi,rasati,tatuati,cattivi e senza limiti.
Si odora aria di crisi ad est ed eccoli apparire di nuovo per ricordare a tutti che.. I russi non vanno neanche di corpo senza avere un piano..
Ah no ,quelli si che erano bei tempi..
Mamma mia che tristezza…..film pessimo!!!!
Cinque parole: Non. Una. Goccia. Di. Sangue.
Letteralmente.
Un film imbarazzante: il discorso col peluche mi ha ammazzato per sempre l’appeal di Liam.
Boh, Sky lo sta dando, già registrato, tipo stanotte lo guardo.
Dopo il secondo non mi aspetto un cazzo, probabilmente è uno di quei film la cui formula può funzionare solo una volta, un po’ come le mosse segrete contro Kenshiro.
La carriera di Liam Neeson è interessante. Inizia come caratterista e viene lanciato da protagonista da Sam Raimi nel mitico “Darkness” . Si cimenta in vari generi e per lui anche un villain niente male come Ra’s al Ghul, sebbene snaturato dal personaggio originale. Ma, secondo me, ha anche più carisma del comunque ottimo Joker di Heath Ledger . Arrivare all’ action-thriller a quasi 60 anni è curioso, ma alla fine neanche impossibile.
Pardon, “Darkman”. XD