La locandina di Frazetta per Fire And Ice è una cosa che vedo ogni mattina alzandomi visto che è appesa nella mia camera da letto. È accanto a quella, sempre di Frazetta, de L’uomo nel mirino di Clint Eastwood, e guardandole mi ricordano che non importa che tu sia leone o gazzella, ogni mattina quando ti svegli l’importante è Frazetta.
E ora via con la sigla.
Quando esce Fire & Ice nel 1983 il film si trova, volente o nolente, al vertice di alcune cose.
Innanzitutto di un momento storico: quello dell’esplosione della fantasy nei media di massa. A patire dall’editoria più o meno underground la popolarità del genere è stata in ascesa costante, dai libri di Moorcock ai fumetti di Métal Hurlant/Heavy Metal e Conan fino allo sdoganamento totale nei primi tre anni anni degli ottanta con Dungeons & Dragons, i Masters of the Universe e Dragon’s Lair nelle camerette di ogni adolescente d’America. Il Fantasy e la Sci-Fi tra la metà degli anni settanta e la metà degli anni ottanta sono per i più giovani quello che furono il Western e l’ Horror per i loro padri. Conan il barbaro, vera e propria breccia culturale per il genere presso il pubblico mondiale, arriva al cinema nel 1982 sulla spinta di milioni di coatti e rockettari che nei settanta si tatuavano asce bipenni, leggevano Spada Selvaggia e aerografavano i loro van con barbari e donne seminude. Era l’emanazione più lineare e sdoganabile di un genere che lambiva con altre incarnazioni e sfumature più o meno complesse un po’ chiunque: bambini, hippie, metallari, studenti fattoni di Berkeley e Gianni Alemanno. Fire & Ice racchiude, quando questa narrativa si stava già avviando al suo riflusso e sovraffollamento, la summa un po’ di tutto il meglio fino a lì. Dopo di lui il diluvio, o quasi.
Si pone materialmente al vertice del rotoscopio, quella tecnica di cui il suo regista Ralph Bakshi è stato cantore e martire ineguagliato, e che con l’acidissimo Il Signore degli anelli e il meraviglioso American pop ha tracciato una linea di stato dell’arte della faccenda con la quale però ha anche minato la sua carriera a causa dei costi esorbitanti non corrisposti da incassi altrettanto alti. Una di quelle residue figure d’arte, autoriali e visionarie in un cinema d’animazione che stava semplicemente morendo sotto il botteghino Disney, schiavo del peggior buonismo.
In breve: il rotoscopio consiste nel ridisegnare un cartone animato fotogramma per fotogramma sopra ad un girato con attori e ambientazione veri; una tecnica dispendiosa perché raddoppia le manodopera e i passaggi ma che permette momenti e soluzioni superbi per l’animazione, per quanto a volte strani. Bakshi, immolandosi con un cocente fallimento economico, è l’uomo che ha consegnato uno dei più grossi artefatti di psichedelia al cinema: lo fece proprio con il genere fantasy nel suo Signore degli anelli e al genere fantasy tornò con Fire and Ice per scolpirne un rispettoso e appassionato epitaffio quando questo cominciava ormai la sua discesa nel limbo. Epitaffio a lui e alla tecnica del rotoscopio.
Si pone infine al vertice di Frazetta, che spero di non dovervi spiegare chi sia e quindi non lo farò. È al vertice di Frazetta perché dopo decenni di illustrazione e pittura che hanno cambiato per sempre alcuni immaginari e ridefinito la qualità dell’illustrazione commerciale, il maestro entra negli anni successivi nella fase un po’ di risacca della sua carriera. Un po’ per cause di salute via via incalzanti e un po’ perché ormai Frazetta era Frazetta e il nostro si godeva sempre di più i frutti della sua celebrità, producendo di meno stando alla testa degli enormi introiti per le licenze dei suoi lavori e i ricavi ormai da arte contemporanea della vendita dei suoi originali.
Ma in Fire & Ice ci sta tutta la poetica muscolare, michelangiolesca, epica ed eterna dei suoi primi rivoluzionari lavori, quella voglia di fare qualcosa che ridefinisca e chiuda un’idea. Qui Frazetta diventa vivo, vero, tutto il film è un’ode alla sua idea di fisicità e di avventura. Per quanto il film non fu un successo al botteghino è intimamente un film riuscito.
Per motivi che vi spiegherà tra poco il mio caro amico Jackie Lang questo è il film d’animazione che per maestranze coinvolte, impegno profuso e idea di fondo, doveva essere trattato su questo sito ad ogni costo. Perché al di là del fatto che si menano, si prendono a spadate, che ci sono le tette e i mostri, è un atto d’amore puro e incompromissibile ad un epoca che era già morta, un film retto e morale se vogliamo, un atto d’artista di due grandi artisti come Frazetta e Bakshi e come tutti i grandi atti artistici pieno di difetti e cose non condivisibili e quindi grandioso perché osa. Osa anche nel portare al cinema una storia e un’ambientazione completamente sue, un mondo e una mitologia proprie, a differenza della quasi totalità dei film fantasy che si appoggiavano a romanzi o idee di altri. Insomma: che vi piaccia o no il risultato credo che sia uno di quei pochi cartoni animati che ogni adulto deve aver visto, soprattutto se nostro lettore.
Il pezzo di Jackie Lang
Questa storia inizia quando io, che sono un ignorante, vengo iniziato da Darth Von Trier a Fire and Ice: “Ah ma è di Bakshi, quello del cartone del Signore degli anelli…” – “Si ma anche di Frazetta eh!” – “……..aaaaahhh…… Vabbè, gli dò un’occhiata tanto sta integrale su YouTube”.
I primi 4 minuti fanno bella mostra di alcune delle sequenze animate peggiori che abbia mai visto, tra le più povere e tristi in assoluto, anche quando arrivano i protagonisti il character design è vicino a Masters of the Universe e i volti sono animati con una pigrizia ingiusta. Darth si è rincoglionito e dovrò essere io a dirglielo.
In un’era fantasy c’è un grande signore cattivo, uno di quelli magggici, che riesce a comandare il ghiaccio e lo sta facendo avanzare su tutta la Terra, assieme ad un suo esercito di esseri sub-umani. Ghiaccio che emerge, uomini un villaggio che viene distrutto e razzie dei sub-umani (o quel che sono), sono passati 8 minuti e comincia una sequenza d’azione micidiale: il protagonista, Larn, è l’unico sopravvissuto del villaggio ma si finge morto per scappare ai sub-umani, ne ammazza un paio e poi comincia una corsa stupefacente (non scherzo) che si conclude con un questo momento di cui vi ho lasciato il minutaggio perchè vi voglio bene. Ecco questo è l’istante preciso in cui ho capito che, come al solito, è meglio Darth.
Non vi sto a spiegare come il film sia stato fatto (cioè la tecnica del rotoscoping) perchè so che siete reduci dalla più esaustiva delle spiegazioni possibili, ma è questo il momento in cui si capisce quello che vedremo e come lo vedremo: corpi di carne vera che fanno cose. Che poi è il segreto del cinema d’azione.
Dei molti film fatti in rotoscoping Fire and Ice è forse l’unico pensato seriamente intorno all’idea di corpo e di carne, è fatto di personaggi praticamente nudi per tutto il tempo, corpi esibiti, è un complesso di muscoli, carne, grasso e movimenti stupendi, come l’animazione non ha mai fatto prima nè dopo. Nella fuga che precede il fotogramma qua sopra Larn corre a figura intera muovendosi con un coinvolgimento che non vedevo dall’epica corsa nell’aeroporto di William Peteresen in Vivere e morire a Los Angeles, viene mancato di pochissimo da un’accetta e ha una reazione di una fluidità e una rapidità che gridano, un’armonia d’azione che mi ha commosso ancora prima che capissi che questo è un cartone in cui il corpo dei personaggi ha una consistenza che si sente, dentro la quale le dita affondano. E non avevo ancora visto il meglio.
Fino a qui siamo nella perfezione tecnica (si lo so, ho iniziato dicendo il contrario e non lo rinnego, per tutto quello che non è corpo e movimento è un cartone animato fatto davvero male, però quando capirete cosa guardare non ve ne potrà fregare di meno del resto) ma Fire & Ice è un film vero, uno dei più calciosi mai visti in vita mia. Anche solo a partire dalla trama. Questo basterà al remake che dovrebbe farne Robert Rodriguez? Non credo.
Come vi dicevo c’è un uomo, ultimo sopravvissuto del suo villaggio a causa di un conflitto che coinvolge tutto l’universo tra fuoco e ghiaccio, e lui da solo, non avendo più niente al mondo parte a piedi per andare a vendicarsi. Per strada incontra un socio (il mio personaggio preferito) Darkwolf, non si sa da dove venga ma vuole anche lui vendicarsi, è una bestia motivatissima, più vecchio, più esperto e più incazzato, quasi non parla. Insomma Fire and Ice è un film tutto di corsa, una folle rincorsa contro uno potentissimo da parte di due che dalla loro hanno solo il fatto di essere incazzati neri. Già mi ha preso, poi entra in scena lei.
Teegra, figlia del re della Torre del sole, sta così, con due tratti di matita che la separano dal porno per tutto il film, viene subito rapita dai sub-umani per conto della fazione del ghiaccio ma si libera, scappa e come immaginerete incontra i due altri protagonisti unendosi a loro nella quest principale. Lei è la dimostrazione oltre ogni possibile miopia della potenza fisica di Fire and Ice, ha una presenza impossibile per qualsiasi donna reale, è una pin-up/porno attrice presa in una storia fantasy (“Ah vabbè! Il trono di spade!” direte voi e in effetti…) che viene guardata da Bakshi con una passione pazzesca per le sue forme e la maniera in cui queste si muovono, oscillano, ruotano e mostrano la propria consistenza.
Teegra è il tipo che cerca di arrapare i sub-umani per scappare, non fa finta di non essere quello che è, il film lo sa e lo sfrutta. Fire and Ice non è un’opera ipocrita, ha deciso di avere un corpo femminile mostruoso e lo esibisce al massimo non privandosi anche di inquadrature come questa.
Larn e Teegra ovviamente vivranno una storia d’amore e ovviamente sarà come tutto il resto in Fire and Ice, una questione di corpo e carne, non di cuore. Non c’è molto di sentimentale, i due non è che si parlino così tanto ma si toccano si strusciano, si cercano. Non finiranno a fare sesso (sarebbe stato davvero troppo) ma ad un certo punto avrete la sensazione che se pure lo facessero e questo si vedesse non è che sarebbe poi così strano. Quello di Fire and Ice è un mondo dove c’è morte e violenza ovunque, fai il bagno in un lago e c’è un mostro orrendo, entri in un giungla e ci sono degli animali feroci, rimani nel villaggio e muori, incontri persone e cercano di ucciderti ad accettate, è un mondo di sola azione in cui conta solo possedere un corpo.
Insomma potrei andare avanti tutto il pomeriggio a mettervi screenshot di Fire and Ice ma preferisco vi vediate quello che qui dichiaro il film d’animazione più calciabile di sempre.
Dvd-quote suggerita:
“Il film d’animazione più calciabile di sempre”
Jackie Lang, i400Calci.com
Ma che regalo che mi avete fatto….un film pazzesco!!!!!!!!!! Quando lo vidi ebbi la stessa reazione di Jackie di fronte ai movimenti dei personaggi….pazzesco….
Rivisto dopo una vita Una settimana fa o poco piu’, a livello di trama e’ assai lineare,l’avranno scritta in 5 minuti per poi passare alla roba seria, l’animazione e qui propio non c’è ne e’ per nessuno,un vero spettacolo.
Si ho saputo pure io sta storia di rodriguez, che tra l’altro ha aperto una mostra su frazetta ad austin, ma quel fanfarone quanti ne ha annunciati a caso in vita sua senza poi concretizzare…
Non ho ancora letto l’articolo ma ho il cuore gonfio di emozioni…
Grandissimi! Il senso di Fire and Ice (Martin puppa!) è FRAZETTA l’illustratore cacciavite per eccellenza (ok, c’è Richard Corben, ma Frank è un’altro pianeta).
Ricordo ancora le due impressioni a caldo del trailer visto da ragazzino:
A) L’inquadratura del culo della principessa mentre striscia a quattro zampe.
B) Pensato subito: il protagonista è una pippa, il tizio col cappuccio di pantera spacca il mondo!
Qui mi tocca fare un enorme Mea Culpa: film mai visto nonostante abbia sempre amato Ralph Bakshi ( e il suo Lords of the Rings visto nel 1989 per la prima volta mi ha segnato parecchio… e concordo Jackson manco gli si avvicina). Fritz the Cat, Wizards, American Pop, persino Cool World mi piace… Se non sbaglio la storia di questo e’ Gerry Conway and Roy Thomas, ossia lo scrittore del Conan Marvel, vero?
Grazie, correttore automatico del menga! Hai creato il neologismo “illustratore cacciavite” (calciabile)
Credo che Ralph Bakshi e Don Bluth (il primissimo Bluth, quello che mi faceva cagare addosso coi ratti del NIMH, non quello che venne dopo) siano tra gli artigiani più amati dagli intenditori e contemporaneamente più sottovalutati di sempre.
Teegra è praticamente la cosa che più si avvicina a Dejah Thoris (Frazetta nei nostri cuori) e Darkwolf è un personaggio talmente figo che il nome andrebbe scritto in grassetto sottolineato.
Per il resto sono d’accordo con quanto detto, nel bene e nel male.
A proposito di Franzetta, sto disperatamente cercando “Hard Attack” dei Dust in vinile solo per appenderlo in stanza (e se la moglie non vuole, può dormire sul divano!)
che poi darkwolf di questo film aveva molti punti in comune con death dealer, una delle opere più famose di frazetta, in certi punti tipo:
http://longboxgraveyard.files.wordpress.com/2013/01/death.png?w=604&h=453
http://longboxgraveyard.files.wordpress.com/2013/01/439826.jpg?w=604
no, va be’ mi avete commosso! grazie. ottimi pezzi :)
Questo ancora non l’ho visto.
Per un motivo che oggi in effetti mi sembra… incomprensibile, ma sono quelle idiosincrasie dei genitori primi anni 80 credo.
Cioè Conan il Barbaro lo sapevo a memoria e ogni volta che passava in TV si guardava tutti assieme, complice la passione sia di mamma che di papà per Shwarzie, ovviamente per motivi diversissimi.
Però i cartoni animati violenti tipo Ken shiro e Devilman li dovevo vedere di nascosto. Si vede che i film potevano esserlo, violenti, ma i cartoni erano percepiti (manco tanto diversamente da adesso) per soli bambini innocenti…
Vabbè recupero!
La massima espressione della sword and sorcery al cinema. Ogni tanto tirate fuori queste chicche che vi pongono proprio al di sopra.
Bravi come sempre.
Il rotoscopio di Bakshi mi ha sempre affascinato, almeno da quando vidi quel gioiellino di American Pop. Poi mi ero ripromesso di recuperare altra roba sua ma niente.
D’altronde finché questo non lo bannano dal tubo sarebbe un peccato non approfittarne.
Colgo l’occasione per reinoltrare al Capo la mia eterna, ciclica richiesta: cartoni animati sui 400 calci, almeno i più meritevoli.
Negli anni avete evitato di coprire capolavori come Rango e chicche come Paranorman, Coniglio mannaro e Kung Fu Panda 1 e 2, tutti prodotti eccellenti e che dichiarano un amore spudorato per il genere. Non mi permetto di giudicare la vostra politica redazionale, ma mi sembra un poco ingiusto lasciare indietro ottimi film di animazione, in favore di altri magari molto inferiori a livello di qualità e intrattenimento, purché live action.
Io del genere fatto con il rotoscoping ho visto il Signore degli Anelli(Jackson gli copia pure alcune inquadrature),American Pop e Heavy Metal e anche Biancaneve della Disney usava quella tecnica,e anche la rimpianta Filmation (He-Man,Bravestarr e altri) la usava nelle sue serie.
Peccato che dopo Fuga dal mondo dei sogni la carriera di Bakski sia finita.
Vi segnalo in chiaro stasera Il ventaglio bianco e The Tower.
Oggi guarderò l’ultimo film della trilogia Thunder con l’indiano più italiano(Mark Gregory).
t’ho forse sta volta rob non sta a cojonare…
http://www.ew.com/article/2011/07/26/exclusive-images-robert-rodriguezs-sexy-concept-art-for-fire-and-ice
@johnny
rivisto nihm sempre qualche giorno fa,ero in un periodo di voglia di robe così e sinceramente non le ricordavo così bello.
Gesù questo l’ ho visto una volta da criaturo e poi basta tanto che quando mi vengono in mente dei pezzi penso sempre che sia una puntata dei Master o di qualcosa del genere, sta sera me lo ripasso alla grande!
Voglio una gigantografia di Darkwolf incazzato
Post di cui condivido anche le virgole.
Vorrei dire che questo film è per me un cultone da sempre, ma in realtà quando ne vidi qualche pezzo da ragazzino anche a me fece l’effetto di una roba alla Filmanimation. Anni più tardi la mia ragazza stava facendo zapping mi disse “stanno trasmettendo un cartone animato che sembra un porno!”, mi misi a guardarlo e ne fui folgorato.
Probabilmente è il miglior word and sorcery cinematografico di sempre, perché è l’unico sword and sorcery puro, solo spade, muscoli e gnocca. Tutti gli altri si sono sempre sentiti in dovere di aggiungere qualcosa, tipo psicologia, misticismo, filosofia spicciola.
@Past
Brisby e il segreto di NIMH è una figata assoluta, lo riguardo almeno una volta l’anno.
Bakshi e Bluth hanno uno stile unico e complementare, Bluth era più caricaturale, più cartoneesco le sue donne erano più “impossibili” (vedi la principessa Daphne di Dragon’s Lair), ma aveva una fluidità nell’animazione che dava le piste a chiunque, Bakshi e rotoscopio compresi. L’unica cosa che gli rimprovero è stato il suo adeguarsi forzosamente al canone Disney creando film di una stucchevolezza abominevole. I suoi cartoni da “per grandi E piccini” divennero solo per piccinE.
Nel duello tra la madre di Piedino e Denti Aguzzi tu vedi il T-Rex affondare i denti nella carne e portarne via qualche pezzo, roba che nella banda di Topolino non avrebbero mai fatto.
Scusate l’OT, ma parlare di animazione qui è raro come un’allusione sessuale in un libro delle Paoline.
Ma che capolavoro e` Fire & Ice? Animazione a parte, ogni tavola e` un fottutissimo quadro da appendere alle pareti.
Frazetta e` semplicemente DIO (pero` pure Corben distrugge il culo ai passeri dai…), Bakshi era 50 anni avanti ed e` un delitto che non sia riuscito a portare avanti il discorso del rotoscoping (che secondo me forse potrebbe avere un senso anche oggi, mi piacerebbe vedere cosa riuscirebbero a fare adesso mescolando digitale e rotoscoping).
Per la cronaca, segnalo che Bakshi dovrebbe far uscire prossimamente un corto finanziato su Kickstarter (ma senza rotoscoping): http://en.wikipedia.org/wiki/Last_Days_of_Coney_Island
@gigos: ricordo bene la tua campagna, ma molti dei film che elenchi mi danno soprattutto problemi di target…
@lars: oddio, a meno che non cerchi effetti specifici oggi semplicemente il rotoscoping si chiama “motion capture”…
Ora che ci penso qualcosa di vagamente simile al rotoscoping era stato fatto con beowulf e qualche altra cosa di Zemeckis, con parziale fortuna. Speriamo di vedere altre cose simili in futuro
@nanni: esatto, mi hai letto nel pensiero. A me pero` piacerebbe vedere una tecnica piu` “mista” dove l’analogico resta preponderante, per esempio filmare in pellicola e ripassare i fotogrammi non piu` a mano ma in digitale. Immagino lo scherzetto costi una saraccata di soldi…
Rotoscoping recente a mio parere ce n’è: Waking Life e Un Oscuro Scrutare (casualmente tutti e due di Richard Linklater). Fortemente assistito al computer, ma è quello di base.
Grazie per avermi ricordato che devo comprare il bluray di questo film (anni fa presi un DVD doppio della Blue Underground, un remaster bellissimo).
@jjflash: si` la tecnica usata da Linklater e` dalle parti del rotoscoping (e in effetti e` anche gradevole), peccato che poi i personaggi restino seduti per il 95% del film parlando costantemente di cose che sembrano scritte apposta per dilaniare i coglioni dello spettatore, con la conseguenza di rendere l’animazione orpello pretestuoso da intellettuali della ceppa…
@lars: ma piu’ che altro non ne capisco il senso. Il rotoscoping serve a ricalcare attori che recitano dal vivo: allora non c’erano i computersss, e allora si disegnava sopra la pellicola. Oggi c’e’ la motion capture che fa esattamente la stessa cosa. Se non usi il rotoscoping per ottenere effetti particolari o aggirare altri problemi pratici, allora non so bene a cosa possa servire…
@ Lars Von Teese
Sì, questo è vero soprattutto per Waking Life :-) Comunque io applaudo e ho applaudito già alla decisione di voler rivitalizzare il rotoscoping, e chi se l’aspettava più..
@ Nanni
Il/la motion capture è per le cose 3D, il rotoscoping è per le cose 2D. Che poi stiano facendo tutto il possibile per ammazzare il poco amore che è rimasto per l’animazione tradizionale . . .
@nanni
Ti spiego. Prendiamo ad esempio una cosa (comunque fatta bene) come Beowulf: e` innegabile che sia tutto molto bello, ma contemporaneamente e` anche tutto caratterizzato da quella “plasticosita`” asettica e un po’ priva di anima, tipica delle animazioni 3D in digitale.
A mio avviso un rotoscoping piu` progredito, con i mezzi tecnici di adesso, aprirebbe la strada a un certo tipo di animazione un po’ piu` sofisticata, piu` “sporca” magari ma proprio per questo motivo piu` viva, autentica, e quindi secondo me piu` matura e magari adatta anche a temi piu` adulti.
Ovviamente sto facendo un discorso puramente in chiave personale, ma per dire, io ho appena rivisto F&I e secondo me ci sono almeno un paio di momenti (le scene al ralenti in particolare), che spaccano il culo ai passeri anche adesso, e penso che un film del genere, rinfrescato semplicemente con l’ausilio del digitale, darebbe tutt’ora parecchie carte.
Vi amo DURO
@Lars: quella di cui parli è stato per un po’ il sogno di Zemeckis, appunto. Citi Beowulf ma la cosa era stata tentanta prima da Polar Express e poi da Christmas Carol. Robert ci credeva un sacco ma i risultati sono palesemente troppo plasticosi. C’è da dire però che dal primo all’ultimo di questi film i passi in avanti sono stati notevoli. Il problema credo riguardino il budget. Credo costi parecchio e a sto punto se devono spendere soldi fanno un Dragon Trainer.
@vespertime
purtroppo hai ragione, ma e` una tecnica davvero affascinante e secondo me perfetta per un connubio tra un illustratore mostruoso (ad esempio, un Richard Corben) e un regista visionario
Visto moooolti anni fa perchè ricordo che mi inquietò parecchio, quindi dovevo essere proprio piccino. Urge ripasso.
Quell’animazione mi riporta alla mente i vari He-man, Bravestarr, insomma un po’ tutta la produzione Filmation…
@Lars secondo me l’errore nell’uso fallimentare dei film di Zemeckis, per quanto riguarda il mio gusto, è lo stile. Li si fa una cosa del genere per arrivare al fotorealismo che di conseguenza è un ibrido troppo reale per essere un film di Animazione e troppo finto per essere “vero”. Si dovrebbe provare ad usarlo con un approccio diverso, abbinato ad un caracter design più “artistico” e meno “fotorealistico”. Sarei curioso di vederne i risultati.
Comunque non dite “Visionario” ce è una delle parole che Nanni vuole bannare dal Vocabolario :D
@lars/jjflash: ok, allora il vostro discorso rientra nell’ottica di ottenere effetti grafici piuttosto specifici. Pero’ il rotoscoping era nato principalmente per creare film di animazione in cui, tramite il ricalcare veri attori, si potessero ottenere personaggi dai movimenti piu’ fluidi e realistici. Cosa che oggi si fa semplicemente in un altro modo.
Dove Zemenckis ha fallito Spielberg con Tintin o il quinto episodio di Indiana Jones ha reso giustizia al motion capture mostrandone le possibilità.
@vespertime: concordo al 100%. Per questo penso che Zemeckis avrebbe avuto bisogno di un grande nome dell’illustrazione a supervisionare le immagini.
@nanni: come dicono vespertime e jjflash, prima di tutto il rotoscoping consentirebbe al grande artista di turno (nel caso di F&I abbiamo avuto Frazetta) di prendere le redini del lato meramente visivo e dare al film il suo personale accento stilistico, secondo me molto piu` che in una situazione di solo 3D dove la gente impiegata e` talmente tanta che lo stile si diluisce inevitabilmente in quei 3-4 canoni (penso ai personaggi tutti occhioni dei lavori disney/pixar, a parte qualche eccezione si somigliano praticamente tutti).
E poi ripeto, la naturalezza, anche “sporca”, del movimento degli attori umani unita alla cifra stilistica di un grande illustratore secondo me ha un potenziale enorme.
La mia scimmia ora ha una famiglia e si sente realizzata.GRAZIE!Da amante del vecchio metallo,del fantasy,di Conan e del gigantesco Frazetta,non so come sia possibile,non conoscevo questa figata assurda.A mia discolpa posso dire che all’epoca i miei mi portavano a vedere solo cartoni Disney e certe robe me le potevo sognare.Fortunatamente un paio di annetti dopo i miei sono tornati sulla retta via e un bambino è cresciuto felice vedendo al cinema i vari Rocky e Rambo.Ma Fire & ice mi manca.Vado a piangere in un angolo,mentre la mia scimmia bada alla sua nuova famiglia,in attesa di recuperare.Mi sa che spolvero pure un cd dei Manowar,tanto per farmi del male.
@Poisoned Ivy, diventiamo BFF e vediamocelo assieme e poi ci spariamo anche tutto devilman che io ero innamorata di akira come nessuno mai.
scaricato da un mese e ancora non guardato,rimedierò
Tuoni di Crom,recensione fantastica-
da bambino (autentico child of the 80s)era il mio preferito–e lo è ancora adesso.
certo,il fatto è che fosse all’atto pratico un tie in o spin off
dei comics di Conan aiutava parecchio(conway e thomas qui giravano a mille,
sembra un episodio “qualunque” del Conan a colori),e il riferimento all’altro Conan clone(perlomeno nelle animazioni),ovvero He man,anche di piu’.
una particolarita’che mi ha sempre colpito è che..thomas/conway c’erano,frazetta pure..ma i grandi assenti erano miei idoli Buscema e Chan..e cosa curiosa le animazioni sembrano prendere di peso i loro disegni,ancora piu delle illustrazioni di Frazetta.Mitra e Ymir!
Anche la tecnica del motion scan usato per L.A Noire per una grande resa dei volti potrebbe andare bene,ma penso che si userà di più il cgi per l’animazione (costa meno,più veloce per produrre)
ciera pure valzer con bashir, girato con la stessa tecnica di un oscuro scrutare o sbaglio?
Frazetta…io ho un puzzle di una sua opera “Dark Kingdom” http://frankfrazetta.org/images/frank_frazetta_darkkingdom.jpg: ogni volta che cerco di farlo, mi metto come sottofondo la musichetta di Conan e la giornata diventa un pò più bella!
ECCOLO il film che avevo visto con quella tizia sempre mezzanuda,dove c’era un altro tizio che correva sempre. Vi voglio bene ragà. Adoro il film Heavy Metal,e questo era quel film che mi pareva di aver visto e che me lo ricordava…ma esiste ? Non esiste ? Mi son confuso propio con Heavy Metal ?? Mi chiedevo quando mi veniva in mente. Bella ragà corro a rivederlo. Emmm ,non è che fareste un pensierino sul recensire propio Heavy Metal ? SPOILER SU HEAVY METAL Anche quello è calciabile,un pò di action,un episodio horror sulla leggenda dei gremlins,,un pò di humor che non guasta mai e anche 4 gnocche,3 trombano, ma la meglio è quella che semplicemente si riveste,perchè meglio ? Perchè mena da paura. Ah, e poi nel dvd ci sta pure una scena tagliata fichissima.
@Rocco Alano controlla su ebay che c’è un asta in scadenza proprio su questo disco che stai cercando (scusate l’OT ma volevo aiutare questo amico fancalcista!)
Erano anni che lo tenevo nell’hard disk, alla fine due mesi fa l’ho finalmente visto, avevo vaghi ricordi di questo film che sono abbastanza sicuro mi sia passato davanti agli occhi da ragazzino. Che dire? ho fatto qualche breve ricerca ultimamente e in più di un sito se ne dice peste e corna di questo prodotto e di come sia invecchiato. Ora non so, io magari (anzi sicuramente) sono un nostalgico e forse questa componente del mio carattee ha giocato molto sulla visione eppure nonostante la tecnica d’animazione paia antiquata e il tratto dei disegni delle volte sia semplicistico o grezzo io l’ho trovato sinecramente magico, un prodotto dove l’artigianato esce in tutto il suo valore, un mondo fantasy che pare infinito e pieno di insidie, personaggi gretti alternati ad altri estremamente sensuali. magia e violenza, fuoco e ghiaccio, un prodotto capace di ricreare le fantasie dell’infanzia con l’animo terribile e spietato di un adulto…
Chiaro che su molte cose F&I sente il tempo, ma applaudo la doppia rece che mette bene in luce i molti pregi che possiamo apprezzare anche oggi, soprattutto perche’ dopo questo film nessuno ha saputo raccoglierne, l’eredita’ magari approfittando dello sviluppo tecnologico.
Concordo anche con l’opinione gia’ espressa che oggi abbiamo la tecnologia ma che questa diventa totalmente inutile se non viene messa al servizio di veri artisti con una visione originale e impattante (come dimostra quella schifezza di Beowulf, che fa cadere le palle proprio perche’ spreca effetti e sforzi in una storia noiosa e con risultati di plastica).
Eppure … C’e’ un film-capolavoro che nel 2006 ha saputo utilizzare la motion capture per stupire, questa volta con una storia cyberpunk cattiva al punto giusto: RENAISSANCE di Christian Volckman.
Se non l’avete visto correte subito ai ripari – e chissa’ che un giorno non se ne possa vedere una recensione qui sui 400Calci ! ;-)
sì però secondo me con RENAISSANCE siamo più nei dintorni di Sin City che in quelli di Waking Life: di disegnato c’è davvero poco, a parte qualche sfondo. E’ praticamente un film con sopra dei filtri molto pesanti… Non so… Mi pare che la parte puramente illustrativa si va a perdere, però capisco che sia una zona molto grigia..
@Andrea. Grazie mille!
Ma si raccattano soldi su internet per qualsiasi puttanata. Una bella colletta per permettere a Bakshi (ammesso e non concesso che l’età glielo permetta) di finire il Signore degli Anelli, no?!
Comunque pollice verso per “Heavy Metal”. Capisco il mito, ma, rivisto oggi, è abbastanza una poverata- soprattutto se si tiene conto cosa combinavano i giappi negli stessi anni dall’altra parte del pacifico.
Comunque esiste ancora il rotoscope ma adesso si fa al computer e si chiama interpoled-rotoscoping.
Per questo film qualque altro commento che n sostituisca un accetta nella fazza credo sia superfluo (così come per il LOTR di Basky ).
Ma il problema tecnico(e artistico)del digitale è proprio usare il comp.per rendere i personaggi piu reali e simili al modello vero, quando in realtà si dovrebbero caratterizzare in diversa maniera dal realismo, tipo CORBEN o BLUTH o roba francese.O il mostruoso Tintin di uno che è tornato ad essere regista (ma solo per poco).
Ad esempio anche se n digitale date un’occhiata al booktrailer di Sigfrid(n riesco a inserire il link).
Peccato che quel nerdacchiane di Vin Diesel n sia riuscito a realizzare il suo Annibale a cartoni alla F&I, come aveva ipotizato.
P.S.
Ma qualcuno ha mai fatto notare che l’unico film live che si avvicina all’epica stilistica del dio FRAZETTA, è 300?
@john: credo che nessuno abbia avuto il coraggio per evitare un coro di “figurarsi gli altri” (nel migliore dei casi)
In realtà il mio commento è “gli piacerebbe!”
dopo un doppio articolone del genere ho fatto l’unica cosa che poteva essere fatta, sono andato su youtube e me lo sono guardato in qualità scadente, ma è stata comunque una grande esperienza. cioè, per il discorso ”se dovete guardare un solo cartone animato nella vostra vita” ecco, lì vince sempre il gigante di ferro, ma pure questo è bellissimo.
su quello che dice jakie, che tolte le animazioni dei combattimenti i disegni sono bruttini non concordo, a me sono piaciuti sempre. le facce sono molto espressive e credibili.
poi niente, l’altra cosa che ho pensato è che sarebbe una figata se usassero questo stile di animazione per fare wolverine vs hulk, tanto nei film o non lo vedremo mai o sarà una cacata per ritardati, mentre il fumetto è pieno di roba tipo gente a cui vengono strappate le gambe e barattoli pieni di merda e donne nude. ecco, un cartone, animato con questo stile qua sarebbe una gran figata.
e in ultimo sempre su yt ho visto che c’è uno che sta facendo una versione chiamata BOOBS&BLOOD, dove indovinate un po’, ci stanno un sacco di tette e di sangue. la cosa carina però è che il tizio ha preso sul serio la sua missione e ha disegnato le tette di teegra andando a cercare i disegni di frazetta dove si vedessero tipe in topless dalle varie angolazioni in modo da non alterare lo stile. simpatico, no? a me si.
comunque io di rodriguez non mi fido più. se lo fa lui verrà fuori una merda girata in 4 giorni su green screen con attori famosi che si mettono in ridicolo truccandosi le facce e effetti digitali da due soldi per fare armi, sangue e battaglie.
grazie rob, lascia stare.
Mi riferisco al fatto che molte immagini sembrano prese proprio dalla gamma stilistica di Dio, ma un film girato tutto così rischia di diventare, appunto una (trova termine a piacere) come 300.
@John 4 DiMilius un’altro graphics movie?
Una sola parola ….CAPOLAVORO!!!!!
@Johnny FortKnoxville
Dal ’94 in poi Bluth è calato, vero, ma con Titan A.E. nel 2000 era tornato ai vecchi fasti, peccato che l’insuccesso commerciale (a fronte dell’enorme budget) ne decretò praticamente il ritiro dalla scena cinematografica.
@BlackPorkismo
Jackson è un fan del LOTR di Bakshi, le scene di cui parli sono degli omaggi, non dei plagi.
mio padre mi portò a vederlo al cinema Nuovo Arti di Via Mascagni (mi pare ma sono quasi certo).
grazie papà. e ora lacrima.
Scusate.. l’ho visto da ragazzo e l’avrei sempre rivoluto vedere almeno una seconda volta ma non sono mai stato capace di trovarlo in rete, ho cercato di acquistarlo ma nisba!!, qualcuno mafari mi può aiutare…
Ah lo cerco in italiano :)