Ci sono dei motivi se siamo qui a leggere, scrivere o commentare queste pagine. C’è la passione per il cinema, c’è la passione per un certo tipo di cinema, ci sono dei film che stanno lassù, tra le nostre cose preferite, e c’è un percorso cominciato inevitabilmente in quegli anni della vita in cui la critica, le parole e le opinioni elaborate non contavano un cazzo. Contava, invece, divertirsi, andare al cinema, chiamare gli amici, andarci di nuovo, comprare la cassetta, comprare il dvd, chiamare gli amici, fare del salotto la propria sala cinematografica. Contava esaltarsi in modi esagerati, senza mai vergognarsi un minuto, dimostrando nel più innocente dei modi come il cinema sia e debba essere, prima di tutto, intrattenimento.
Se io sono qui a scrivere su questo sito, adesso, nel 2015, lo devo a quell’estate del 2003 quando finii la terza media e comprai la hot edition di The Fast and the Furious, che doveva essere un’edizione limitata ma che in realtà era l’unica disponibile. Non ricordo, onestamente, se andai a vederlo al cinema nel 2001: se l’ho fatto il ricordo s’è perso, ma ricordo benissimo l’anno seguente, quando andai con mio padre a vedere XXX e Vin Diesel, dopo Jackie Chan, divenne il mio nuovo eroe. Solo qualche anno dopo scoprii che anche quello era stato girato da Rob Cohen, realizzando quindi come quell’uomo dalla rivoluzionaria dedizione per il tamarro mi abbia, praticamente, cambiato la vita (e fatto conoscere i Rammstein).
Già che fossi fan di Jackie Chan qualcosa doveva dire, ma Vin Diesel diventò per me il volto action per eccellenza, nonostante fosse limitato a quel paio di film più Pitch Black, che scoprii un po’ dopo. Vin Diesel era quello che entrava nella stanza e buttava giù tutto. Possibilmente, nella stanza, ci entrava in moto. Era il mio Bruce Willis, era quello con la canotta sudata e il carisma di cinquanta uomini. Era quello con la miglior pelliccia della storia del cinema.
Quando comprai il dvd di The Fast and the Furious passai i primi pomeriggi di un’estate in cui non avevo un cazzo da fare guardandolo ripetutamente, una volta dopo l’altra, da solo e con amici, finché non lo imparai a memoria. Amavo Michelle Rodriguez, pure lei in canotta sudata, cotta insuperabile dell’epoca, non potevo fare a meno della colonna sonora e mi stava simpatico persino Paul Walker, con quei capelli orribili e il sorrisetto da scemo. Riguardandolo adesso, su quello stesso DVD, fa strano pensare d’essere arrivati ad un settimo capitolo con macchine lanciate da aeroplani quando la cosa più esaltante era una macchina in impennata, ma è anche bello vedere come il succo della questione, alla fine, sia sempre lo stesso: non importa se vinci di un centimetro o di un chilomentro, l’importante è vincere, e, allo stesso modo, non importa se fai impennare una macchina o ne lanci un paio da un grattacielo, l’importante è far esaltare più gente possibile.
Riguardarlo adesso fa anche notare come tenga botta nonostante le evidenti e ingenuotte cazzate. C’è Paul Walker che mangia il tonno e un’intera scena d’introduzione personaggi scritta intorno a Paul Walker che mangia il tonno (mentre ci prova con la tonna). Voleva solo mangiare del tonno e scopare, ed è successo un casino, pure dei figli. Ci sono sfilate di macchine colorate che grazie al cielo dopo il terzo non si sono più viste, viene ripetuto “protossido di azoto” una volta ogni dieci parole, per contratto, c’è Ja Rule e ci sono sequenze dentro i motori che sembrano le vagine di Gaspar Noé. Ci sono frasi come “ha il protossido di azoto nel sangue e un motore per cervello” o “vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta” che sembrano ridicole, ma ce ne frega qualcosa? No, perché fa tutto parte del gioco, e quelle frasi lì sono tanto indimenticabili quanto incredibili. Per fare un film con delle battute del genere e farle funzionare bisogna essere un genio, e Rob Cohen lo è: un genio del cheesy, del tamarro, di tutto quello che dovrebbe essere ridicolo e che invece è storia del cinema e capolavoro. Forse non lo leggerete da nessun’altra parte, ma Fast and Furious è uno dei film action più coraggiosi mai realizzati, una scomessa vinta con risultati del tutto inaspettati: un film partito con l’ambizione di prendere Point Break e applicarlo a delle corse da 10 secondi in macchine colorate diventato punto di partenza della più importante saga action del nuovo millennio. E certo, all’epoca nessuno l’avrebbe mai immaginato, ma gli elementi erano già tutti lì: le corse contro il tempo, le sequenze spettacolari, il ritmo. The Fast and the Furious raggiunge a malapena i 100 minuti e ha un ritmo eccezionale: una storia sempre in movimento, senza tempi morti, forse addirittura più veloce di Fast Five e 6, entrambi di mezz’ora più lunghi. Dove là stanno spettacolarità e grandezza, qui stanno immediatezza e semplicità. Come detto prima, anche una semplice macchina che impenna può essere una figata clamorosa.
Se c’è una cosa che non è mai cambiata, però, è la famiglia. Il motivo per cui tutto succede, oltre il NOS, i neon, le gang, le macchine, le rapine, la gente appesa a camion in movimento; il punto della questione, fare le grigliate e bere Corona, fumare e guardare film, essere sempre lì, l’uno per l’altra, senza barriere etniche, in una visione del mondo in cui è l’individuo a contare, non la sua provenienza. Qui è dove nasce tutto: gli scazzi, le gelosie, gli amori; la nascita del rispetto, la delusione, il riscatto, la perdita. Ci sono personaggi destinati a non tornare più e altri destinati a diventare parte della nostra storia più che della loro. È forse l’unica cosa del film più significante adesso che prima, l’unica cose che, col tempo, è davvero cresciuta. The Fast and the Furious ci ha fatto conoscere il gruppo di amici che anche noi, sotto sotto, vorremmo. Vorremmo uscire la sera e far esplodere macchine, svegliarci al mattino e saltare da un ponte per salvare un amico, andare a fare una passeggiata e mangiare del tonno con Paul Walker. Vorremmo sederci al tavolo, dare una pacca sulla testa a Vin Diesel e chiamarlo fratello.
The Fast and the Furious ci ha fatto conoscere LA FAMIGLIA, e tanto basta.
DVD-quote:
“Uno dei film action più coraggiosi della storia”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Lagrime
AMEN FRATELLO…..!!
La frase indimenticabile era “protossido d’azoto nel sangue e un serbatoio per cervello.”
Non che sia importante, ma il fatto che io possa correggere dal sedile della metropolitana una singola battuta di un film del 2001 credo possa dire più di qualsiasi altro commento.
Ecco ora scriverò una cosa che mi condannerá all’esclusione dai 400calci (o forse a prenderli) ma imho il concetto di famiglia in fast and furious ha dei grossi debiti (o fù solo clamorosamente anticipato al fotofinish) da fuori in 60 secondi o meglio ancora da rollercar, cioè l’originale, in cui il concetto di famiglia è talmente profondo che metà del cast era imparentato col regista.
Con la scusa dell’uscita di F&F7 al cinema ho “costretto” la mia, di famiglia, a una verticale completa su tutti i F&F….
Niente, per me, a parte il 5 e il 6 che sono un po’ un concerto di reunion, fatti apposta per piacere al grande pubblico (e infatti hanno avuto un grande successo) il primo resta IL film di corse con le macchine.
In un periodo in cui le corse con le auto erano roba da nerd fissati con i videogiochi (io), uscì questo film così tamarro e potente da aprire la strada a un intero nuovo filone.
In un certo senso Vin Diesel è il Van Damme delle corse ;)
Ci vediamo in sala per il 7
Mai visto uno, siete sicuri siano così belli?
Ah, ah! Non posso che quotare. Questione di gusti! XD
Vedi che poi il concetto di FAMIGLIA ti entra proprio nel sangue, se hai visto questi film all’età giusta (io ho quella per cui ho il culo di avere un mio Harrison Ford, un mio Bruce Willis E ANCHE un mio Vin Diesel), perché poi finisci per cercarla un po’ dappertutto. Anche in chi ha i tuoi stessi gusti cinematografici.
Ah e dimenticavo: a sto punto niente #400TV di ripasso, anche dell’ultimo minuto, almeno sul primo capitolo?
@dan
se hai sempre voluto essere un mega tamarro super duper duro, sì, sono bei film.
Altrimenti possono essere action con le macchine.
A me la cosa del tonno ha fatto riderissimo
@ace grazie man, me li sono persi perchè all’ epoxa ero addirittura più giovane di Jean Claude, poi dai trailer e dal vedere Vincenzo sempre in canotta che fa : non trovi il telecomando, la vita ti fotte sempre” (st’a scherzà) mi è sembrata una roba stupidotta, evidentemente mi sbagliavo.
Detto questo, mi impegnerò per il recuperone, eeeh, cosa non si fa per la famiglia
@dan
Allora quelli validi sono il primo e gli ultimi tre. Fast and furious é uno dei pochi (o forse l’unico) franchise che con il passare del tempo é migliorato grazie alla volontà di non rimanere dentro i limiti imposti dal primo film.
Il secondo e il terzo (che poi in realtà è il sesto in ordine cronologico) hanno una loro utilità più a fini della “coerenza narrativa della saga” che per altro
Sarà una mia opinione, ma ormai ne hanno fatto dei colossal… se voglio vedere auto che volano dagli aerei mi guardo la saga che ha segnato l’apice della tamarraggine: i mercenari. Era proprio la semplicità il bello di F&F, come (parlo da nerd che si passava intere giornate così) Need for Speed underground 1/2. C’erano le auto truccate, c’era la famiglia, e c’era il divertimento. Adesso ne hanno fatto dei filmoni in cui tutti vanno in giro su delle supercar, volano da elicotteri e fanno acrobazie che nemmeno Bruce Willis in R.E.D. Secondo me si è persa la semplicità per una spettacolarità inverosimile (un esempio su tutti la scena dell’aereo nel 6, con land rover e alfa giulietta che non solo sono veloci quanto un antonov in decollo, ma col loro misero peso riescono a tenerlo a terra). In ogni caso ci si vede al cinema per l’ultimo capitolo ;)
@diguz: guarda, vorrei poter dire la stessa cosa, ma purtroppo i Mercenari non ce li hanno i soldi per far volare le auto dagli aerei, e allora che vuoi fare, si va dal miglior offerente…
Non è solo la questione delle auto dall’aereo. È tutto il resto. I mercenari quando fanno saltare il palazzo? Alla fine. La famiglia? All’inizio. È tutto un fatto di prospettiva. Il punto più alto dei mercenari 3 è l’inizio di fast and furious 6
L’impatto all’epoca fu incredibile. Su tutti noi e sul mondo conosciuto. Le corse clandestine e le auto truccate. All’improvviso tutti le volevano e tutti, anche i più impensabili, volevano essere zarri come loro. Io, che ero punk, non nego che in quel periodo andai anche a vedere qualche raduno in parcheggi notturni nella provincia di Milano solo per sentire quelle sensazioni la. Eppure non sono mai stato incline a quelle cose ma il film, come ho detto, ebbe un impatto incredibile. Qualcuno cita Need For Speed Underground, certo, ma la serie cambiò completamente direzione (diventando Underground) proprio a causa di F&F. Il mondo voleva sgommare fortissimo con dei neon sotto la macchina. Se giravi per locali di notte in quel periodo non era difficile beccare qualcuno che si era montato neon di vari colori sotto l’auto del padre. Io avevo 21 anni e se avessi potuto quei led ce li avrei messi pure io. Ovviamente comprai in botta il dvd per rivederlo mille volte con gli amici, anche loro insospettabili fans, due birrette e la sensazione di essere parte della famiglia.
Io a Fast and Furious ci sono particolarmente legato. È stato il primo dvd che ho avuto (era in bundle con il primo lettore dvd che ho comprato), e quando avevo una decina d’anni lo vedevo almeno una volta al giorno, ero follemente innamorato del film e Brian O’Conner era il mio personaggio preferito.
Una cosa molto curiosa che mi è capitata. Il mio professore di religione delle superiori alla prima lezione ad ogni classe (quindi anche alla mia) fa vedere proprio Fast And Fuorious per far capire agli studenti cos’è la religione. Cose che se ci penso ora mi sudano gli occhi.
Oh, mamma! lol
Che dire, comprai il dvd qualche mese prima di avere un vero e proprio lettore dvd, me lo sparavo infatti sulla Play 2.. uno dei pochi film che potevi guardare con un gruppetto cospicuo di amici ed essere tutti d’accordo. LA FAMIGLIA
“…hector è venuto da harry e ha intenzione di correre con 3 honda civic con motori spoon e ha ordinato 3 t66 turbo con tanto di nos e con le centraline della motech…”
finita la vhs sono passato a finire il dvd (uno dei primi) che utilizzavo per i primi benchmark confronto vhs/dvd. tanta tanta roba.
questo post mi ha commossa.
@Poisoned Ivy, ti quoto perchè non avrei saputo dirlo meglio:
Vedi che poi il concetto di FAMIGLIA ti entra proprio nel sangue, se hai visto questi film all’età giusta (io ho quella per cui ho il culo di avere un mio Harrison Ford, un mio Bruce Willis E ANCHE un mio Vin Diesel), perché poi finisci per cercarla un po’ dappertutto. Anche in chi ha i tuoi stessi gusti cinematografici.
non importa se vinci di un centimetro o di un chilometro. L’importante è vincere
io me lo guardai in cassetta e me ne innamorai perdutamente.
la copiai collegando due videoregistratori…ebbene sì, lo ammetto, lo piratai da mio cuggggino perchè non me lo voleva più prestare.
anche questo è FAMIGLIA.
(rivisto in bluray ORIGINALE qualche sera fa…lagrime)
” lo piratai da mio cuggggino perchè non me lo voleva più prestare.
anche questo è FAMIGLIA.”
Ah, ah! Già! Mia zia invece ci ha passato diversi classici Disney. Anche quelli usciti in VHS ufficiale solo qualche anno dopo! XD
Pelle d’oca,e in stanza ci saranna 25 gradi. Gran pezzo,bello.
quando lo vidi la prima volta ero su per giù un pischello, al tempo la tv a pagamento si chiamava tele +, la scena che mi rimase più impressa era diesel che dopo essere stato salvato da paul gli andava personalmente a prendere/offire un birra una volta tornati a casa in mezzo a tutto il resto della gang che lo guardava storto, era una scena semplice ,elementare ma potente allo stesso tempo era piena di significato,quasi miliusiana, in un singolo gesto si capiva cosa significava e quanto valesse nella vita guadagnarsi il rispetto di qualcuno.
Spoiler: nei commenti alla rece del 2 prevedo moooolto meno entusiasmo e sarà assolutamente giustificato, tranne menzione particolare per eva mendes
Sai che è veramente un bel po’ che non lo rivedo, una 400tv ci sarebbe stata tutta! Ultimamente invece ho rivisto il 2 e alla fine è meglio di quanto ricordassi, sebbene inferiore al primo. Quando andai a vedere il 3 al cinema invece mi indispettì a tal punto da perdere ogni speranza per la saga. Ciò che è stato fatto con il 5 e il 6 ha del miracoloso e spero vivamente che non siano l’apice della parabola. Se anche il 7 si rivelasse paragonabile agli ultimi due, inizierò ad intonare canti e preghiere per il dio delle auto!
E poi ogni volta che si esce dal cinema tutti i ragazzi neopatentati che sgasano e partono a razzo con la macchina prestata dalla nonna , troppo bello . Quest’anno spero di vederne almeno uno che rompe il cerchione su di un marciapiede .
Mi dispiace ma io, sui Fast & Furious, ho realizzato che non vi capirò mai. Possono piacervi, posso capire tante cose che dite a loro favore, ma che siano coraggiosi io dico solo “proprio no”. Nulla di più conservatore, semplice e accomodante del concetto di famiglia esattamente inteso come lo intendono loro.
Per me, concettualmente, stiamo parlando di Seven Heaven con le macchine al posto di Cristo. Il contorno a volte è buono, ma il coraggio per me è tutta un altra cosa… Odiatemi, non mi interessa.
Ah, ah! Curioso ed interessante (dico sul serio) l’ accostamento del telefilm a questa saga. XD Certo, comunque nel primo si tratta più di una comunità vera e propria.
Mah sarà che l’etá è quella da ver visto film migliori (compresi i ramarri) non li ho mai trovati un granché; maccosissimi; é l’idea di famiglia non é nata certo qui, e neanche espressa al meglio.
Spoiler: dalle prima recensioni pare che il 7 sia una cosa bellissimissima.
@vespertime:
mamma mia ragazzi hype a mille! Mo mi compro una cassa di Corona e vado a sgasare in giro con la mia Twingo!
Dico solo che al cinema, una volta vista la MIA Celica (appena presa all’epoca) di colore rosso con l’alettone alto durante le gare nel deserto, stavo per mettermi in piedi ad urlare…
Film visto 12k volte, ho amato i 400 metri che diventavano 6 km, ho amato watch your back e rollin alla follia, ho sbavato dopo anni di Granturismo a vedere rx7 e r32 varie e ho amato quel tizio spesso che mi aveva gia incuriosito in Salvate il Soldato Ryan mentre moriva sotto la pioggia..
Poi, che la saga sia diventata una sega con i picchi più bassi nel 2,4 e 6 e un filo di passione nel 3 e soprattutto nel 5, grazie all’olio dell’armadio The Rock..e il suo finale allegro.. beh è un’altra storia.
Il 1 rimane un film a parte, l’inno alla tamarragine e al concetto di fedeltà alla propria infanzia.. chiuso in una scatola più rumorosa e ormai attuale di quella di Point Break..
Il 7?
dopo aver visto le auto fare drifting a Piccadilly per me possono anche arrivare a 10, film per teenager in vena di baccano senza più il cuore del primo.
Però PB ha più fascino e meno tamarraggine a patinatura. XD
Concordo, film bello e invecchiato (!) bene.
Ricordo che il povero cartonato di Paul (rip), era vestito in maniera IMBARAZZANTE, con quei pantaloncini corti da pseudo giovane surfista!!
watch your back!
watch your back!
watch watch watch !
watch your back!
watch your back!
@Jean-Claude, grazie, sono commosso…il primo Fast & Furious per me è roba epocale, tutto cuore, e a leggere l’articolo mi è venuto un po’ il magone.
@Schiaffi, in effetti per me il due è il peggiore della serie, l’unica cosa degna di menzione è Eva Mendez, anche se l’ho rivisto di recente e un po’ l’ho rivalutato.
Il tre sembrava segnare la fine della saga e in fondo è praticamente uno spin-off, magari carente di carisma, ma nonostante questo mi è piaciuto (e le driftate notture sulle tortuose strade di montagna sono poesia pura), e neanche poco, aveva ancora una passione (ereditata dal primo) che un po’ è andata persa negli episodi successivi. Il quattro segna il ritorno del duo portante e l’allontanamento definitivo dal mondo delle gare il che, forse, era necessario, ma un po’ mi spiace. Dal cinque in poi la saga deriva sempre più nella tamarraggine estrema, con auto che trascinano cassaforti, volano fuori da aereoplani e fanno a gara coi carriarmati in autostrada.
Il divertimento resta, ed è pure tanto, eppure ho l’impressione che quel qualocosa di magico che c’era nel primo film (e per me in parte anche nel terzo) sia finito troppo diluito, se non perso.
E il primo F&F resta comunque un film che ha segnato un’epoca, un capolavoro calcista senza se e senza ma.
Avendo, lo scopro ora, la stessa età di Jean-Claude, non posso che sottoscrivere ogni virgola di questo pezzo. Quando uscì, questo film cambiò TUTTO e lo cambiò SUBITO, contribuendo nel bene e nel male a plasmare l’immaginario di un intero decennio; a conti fatti, e con le debite proporzioni, è stato per gli anni Zero grossomodo quello che Fuga da New York fu per gli ’80
Molto debite direi. XD
film che nel suo genere ha fatto epoca,quando la tamarraggine diventa arte….. poi dopo il terzo la tamarraggine e l ‘arte hanno lasciato spazio alla baracconata al festival di chi la sparapiu’ grossa.Peccato.
Preso il cofanetto alla mediaworld di FF, oggi con gli sconti mi sono portato a casa 7 film per 27 euri, niente male. Mi sono appena rivisto il primo, la prima volta mi piacque, la seconda mi fece cagare e a questa terza visione le idee sono più chiare e rispecchiano pienamente quello che ce scritto nella recensione. Si deve scendere a patti con la natura di questo film, un vero manifesto della macchina tamarrata con frasi e situazioni che non vanno per il sottile e ne esaltano l appartenenza a questi suo sottogenere. La cosa non è facile e non biasimo chi non riesca e disprezzi il tutto. Di contro abbiamo un ritmo tremendo per quanto corre, non ci si può annoiare, al massimo può non piacerci cosa vediamo ma sfido chiunque ad annoiarsi con il primo FF.
Molto bello leggere questo articolo pieno di EMOZIONI! Alla fine il cinema, come le altre arti, deve regalare soprattutto questo! Diciamo che ho provato le stesse sensazioni per vari film calcistici ultranominati quì: il primo Rambo, i primi due Terminator, i primi 3 die hard, B-movie come quelli di Van Damme, Lundgren e non solo anni 80 e 90, la trilogia action si Nicolas Cage, “Grosso guaio a China town”, “Speed”, gli arma letale, i Conan… io, salvo imprevisti, di F&F non ne vedrò nemmeno uno XD, però posso capire cosa si può aver provato vedendo sorgere una nuova stella action come Vin Diesel (che poteva dare di più!)… purtroppo ad oggi aspettiamo ancora il prossimo -.- XD! I superoi sembrano aver alzato l’ asticella! COme è stato scritto, pare non accontetarsi più dei “comuni” mortali.
“e c’è un percorso cominciato inevitabilmente in quegli anni della vita in cui la critica, le parole e le opinioni elaborate non contavano un cazzo. Contava, invece, divertirsi, andare al cinema, chiamare gli amici, andarci di nuovo, comprare la cassetta, comprare il dvd, chiamare gli amici, fare del salotto la propria sala cinematografica. Contava esaltarsi in modi esagerati, senza mai vergognarsi un minuto, dimostrando nel più innocente dei modi come il cinema sia e debba essere, prima di tutto, intrattenimento.”
Parole sante! ^^
“Era quello con la miglior pelliccia della storia del cinema.”
Come fatto notare da Francesco Alò, look curiosamente ripreso da Nolan per Bane nel terzo Batman! °_O XD
Siccome sono spocchioso lo sto guardando nel 2021 a 45 anni suonati col caldo sudaticcio estivo. EFfettivamente c’é di peggio, FF sembra uscito ieri. Poi c’é che non é il mio genere preferito ma questo importa poco.