All’inizio c’era un piccolo film del 2002, di nome Better Luck Tomorrow.
Prendeva spunto da una storia vera e parlava di uno studente americano di origini asiatiche secchione, emarginato e annoiato, che si fa coinvolgere in una gang dedita a piccole attività criminali, a livello scolastico e oltre. Sapete come vanno queste storie: prima ti fai incantare dai soldi e dalla popolarità e punti sempre più in alto, poi la situazione ti sfugge di mano, le conseguenze diventano ingestibili, ti penti ma ormai ci sei troppo dentro, ecc…
Nella gang spiccava un personaggio in particolare: un po’ più grande degli altri, la reputazione alle stelle, l’aria perennemente rilassata di chi non capisci se ne ha viste tante nella vita che niente lo smuove o se semplicemente ha fumato troppo (50/50, alla luce dei fatti). Il suo nome era Han, e l’attore che lo interpretava era Sung Kang. Il regista del film era – vediamo se indovinate – Justin Lin (bravi!).
Better Luck Tomorrow non è per forza il tipo di film che dopo aver visto corri in strada a raccontarlo con urgenza a tutti: è molto caruccio, ha i suoi momenti, è ammirabile soprattutto nella sua confezione sicura e nel non voler mai essere sopra le righe, ma non ha guizzi particolarmente memorabili. In giro fa comunque la sua porca figura. Ad esempio, dopo una proiezione al Sundance diventa il primo film acquistato da MTV. Ma soprattutto, fa segnare il nome di Justin Lin sul taccuino degli addetti ai lavori.
Il primo film del Justin con una major, la Touchstone, è Annapolis: trattasi di una specie di Top Gun misto a Ufficiale e Gentiluomo con protagonista James Franco quando ancora cercava di diventare una star di Hollywood in senso classico. La trama è una puttanata standard senza particolari guizzi, ma la pellicola ci interessa per tre motivi:
1) Justin ha modo di far vedere che lavora bene;
2) nel cast, guarda te a volte il destino, ci sono ben due membri della FAMIGLIA, ovvero Jordana Brewster (Mia Toretto, FF1) e Tyrese Gibson (Roman Pearce, FF2);
3) in un ruolo secondario c’è Roger Fan nei panni di Loo, un personaggio di Better Luck Tomorrow.
Il primo punto diventa importante nel momento in cui non solo evidentemente si sparge la voce e la Universal decide subito, prima di aspettare l’effettiva uscita del film, di mettergli in mano The Fast & the Furious 3, ma lo incarica anche di iniziare a lavorare su un remake di Oldboy. Ve lo ricordavate? Dieci anni fa, prima che ci riuscissero Spike Lee e Josh Brolin, prima che ci provassero Steven Spielberg e Will Smith, il progetto era stato affidato – in un assordante coro di “chi???” – a Justin Lin. Con l’interesse di Nicolas Cage. Justin rilasciò interviste in cui dichiarava di aver accettato l’incarico solo perché gli avevano giurato che avrebbero lasciato il finale uguale all’originale, poi non è dato sapere cosa successe – forse gli incassi di Annapolis? – ma non se ne fece più nulla.
Il secondo punto è una pura coincidenza, in quanto nessuno dei due comparirà in FF3.
Il terzo punto testimonia l’affetto di Lin per il film che l’ha lanciato: Better Luck Tomorrow non raccontava il destino dei suoi protagonisti dopo i fatti narrati, per cui il Justin trovò buffo iniziare a farlo in altri film, come specie di inside joke.
The Fast & the Furious 3 trova la Universal nella situazione di chi ha capito che Paul Walker da solo non regge la saga ma trova marchio e concept ancora sfruttabili, per cui trasforma il sequel in un reboot. Nuovo cast, nuova storia, nuovo target. Si rinuncia alla parte poliziesca e si punta dritti ai teenager con una storia che questa volta ricalca il classico film sportivo alla Karate Kid: un giovine dell’Arizona viene spedito in Giappone dal padre scopo imparare a rigare dritto, è disorientato ed emarginato, si innamora della bella del quartiere che guarda caso è fidanzata con lo stronzo del quartiere, le corse clandestine su auto pimpate al posto del karate, il Tokyo Drift al posto della mossa della gru, il maestro saggio, un pizzico di mafia giappo per non farsi mancare nulla, buona lì. Esattamente il tipo di film che daresti in mano a uno a cui hai appena fatto girare Annapolis. Nonché un suicidio annunciato.
Justin Lin osserva la situazione e decide che nel ruolo del maestro – un maestro atipico, giovane, cool, disilluso, intrippato con le corse clandestine e con un passato da cannaiolo – ci vede benissimo il destino di un altro personaggio di Better Luck Tomorrow: il mitico Han.
Ma soprattutto: considerando il materiale che ha a mano, ci prova.
Il Tokyo Drift del titolo consiste nel cacciare un gran frenotto e controsterzo e far strisciare l’auto sull’asfalto lateralmente, manco fosse sui pattini, in maniera controllatissima, scopo affrontare le curve strette alla maggior velocità possibile. È una bella tecnica da vedere, nonché effettivamente l’unico vero pseudo-asso nella manica a disposizione. Justin la sfrutta fino all’ultima goccia innanzitutto ingaggiando veri piloti esperti che facessero ogni stunt dal vivo, usando il CGI solo per aggiustare l’ambiente attorno (con effetti che però a volte pastrocchiano comunque troppo e verranno abbandonati nei film successivi): inizia secco con una corsa in un parcheggio in cui il villain D.K. (“Drift King”) se la danza fra rampe strette e curve a gomito mentre il nostro eroe Sean fa la figura di chi ha preso la patente ieri. Quando si arriva all’inseguimento in strada in cui quattro auto driftano costantemente in slalom in mezzo al traffico la faccenda diventa un po’ ridicola, ma c’è ancora il tempo per la mia scena sborona preferita che è la curva pattinata in mezzo alla folla di pedoni che si apre – i primi lampi di poesia della serie. Notevole comunque anche la corsa finale su strade strette di montagna, a driftare sul ciglio di burroni.
Se quindi le scene action sono tranquillamente all’altezza della situazione e seguono diligentemente la grammatica dettata dai primi due film – inclusa la colonna sonora più orribile possibile – il problema sta ovviamente in mezzo, dove il protagonista Lucas Black è volenteroso ma non esattamente magnetico, e Han ha carisma da vendere ma è sempre rilassato, e se non si impressiona lui figurarsi noi.
Il resto, narrativamente parlando, naviga un po’ a vista fra le convenzioni del genere rimanendo a galla con decoro nei tristi binari di un film costretto ad essere super cool per i teenagerz, ma senza trovare la solidità dei film precedenti. Dispiace soprattutto perché se lo si paragona alla media dei film con lo stesso target dimostra ben più mestiere della media, ma nel contesto della saga di Fast & Furious diventa inevitabilmente il cugino scemo. Che non è poco se consideriamo che il primo era un clone spudorato di Point Break, ma questo la dice lunga principalmente sull’ingombranza di Vin Diesel.
Ma passiamo alla questione più controversa: la continuity.
Il discorso che segue spoilera FF3 (e tutti gli altri) solo per chi non ha visto nemmeno il finale di FF6, nel senso che chi ha seguito la saga fin qua dovrebbe ormai aver imparato che cronologicamente parlando il terzo film si piazza in realtà appunto fra il sesto e il settimo. Non vi fa già ridere così, a sapere che la saga di Fast & Furious ha una timeline che Terminator ci fa un baffo? E senza un vero motivo, se non un capriccio gratuito di Justin Lin?
Il punto però è che la sceneggiatura dei film seguenti fa acrobazie per far filare tutto, e ce la fa.
Di base, ormai lo sapete: Han muore a metà del terzo film, investito a tutta velocità da una Mercedes durante un inseguimento per le strade di Tokyo. Eppure, eccolo vivo e vegeto senza un vero motivo nel quarto film: partecipa alla rapina iniziale, poi parla con Dom e confessa “dicono che a Tokyo succedono cose pazze”. In un cortometraggio che fa da prologo, Los Bandoleros, diretto da Vin Diesel in persona e presente negli extra del dvd, Han arriva in Messico per incontrare Dom e partecipare alla rapina, e in una scena scopriamo che ha sempre vissuto negli Stati Uniti e non è mai andato in Asia: questo lo piazza, alla grossa, in Better Luck Tomorrow.
Nel quinto film è ancora lì, diventa parte integrante della famiglia e si innamora di Gisele, interpretata da Gal Gadot, la quale a un certo punto fa un riferimento al suo passato da fumatore. Alla fine dell’avventura lo scambio tra loro due è “potremmo andare a Madrid” “ma non volevi andare a Tokyo?” “poi andremo anche a Tokyo”. Scopriamo inoltre dal database dell’FBI che il suo nome completo è Han Seoul-Oh (pronuncia: “Han Solo”).
Nel finale del sesto, Gisele contrae il morbo della morte: è il perfetto set-up che spiega un Han ancora più disilluso nel terzo film, e combacia con la scena in cui racconta di non avere problemi di soldi (i bottini delle rapine fatte con Dom) e di essere fuggito a Tokyo “come i cowboys che se ne vanno in Messico”. Ed è ovvio che riguardando questo terzo capitolo, da bravo nerd, mi sono concentrato sulla scena dell’incidente per vedere se combaciava con la versione rivista alla fine del sesto. Ed effettivamente non vediamo nessuno uscire dalla Mercedes che investe Han: qualcuno potrebbe fare il pignolo e dire che si sarebbe dovuto vedere il Jason Statham in un paio di campi larghi e che è buffo che con tutta quella folla intorno nessuno lo noti mentre si allontana in tutta calma facendo una telefonata, ma la commissione me la dà buona. Complimenti a tutti.
Alla fine del terzo film appare a sorpresa Vin Diesel, pronto a sfidare Sean a una corsa clandestina, dopo avergli spiegato di essere amico di Han. La storia è che Justin Lin, incoraggiato dalla produzione che di colpo sentiva il bisogno di un po’ di pubblicità extra, si infiltrò a casa sua per cercare di convincerlo. Ne nacque una chiaccherata durante la quale, a sentire Justin, vennero subito fuori parecchie delle idee poi usate nel resto della saga. Vin finì per accettare la comparsata chiedendo in cambio i diritti del personaggio di Riddick, di proprietà della Universal, ma è ovvio che fu il primo seme che portò alla clamorosa reunion del 2009, a mantenere Lin a bordo del progetto, e a regalarci una nuova trilogia che ha battuto quella originale diventando la saga più grossa del terzo millennio.
A te la palla, James Wan.
DVD-quote:
“Bisogna toccare il fondo per risalire più forti di prima”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
P.S.: fra il terzo e il quarto Fast & Furious, Justin Lin ha girato al prezzo di un pacchetto di caramelle Finishing the Game, una commedia demenziale che si immagina la ricerca di un sosia di Bruce Lee per completare le riprese dell’Ultimo combattimento di Chen. Compare Roger Fan nel ruolo di “Breeze Loo”, e Sung Kang in un ruolo diverso da Han. È simpatica, dai.
P.S. 2: non mi interessa se qualsiasi cretino è bravo a ragionare col senno di poi, voglio tornare indietro nel tempo e vedere un Oldboy di Justin Lin con Nicolas Cage
La scena a Shibuya è effettivamente la più bella, ma rovinata dalla cgi (è pur vero che non era molto fattibile live). Comunque personalmente mi è piaciuto più questo del secondo!
Come non essere d’accordo.
La mia idea dle film la sintetizza il Capo qui:
“Se quindi le scene action sono tranquillamente all’altezza della situazione e seguono diligentemente la grammatica dettata dai primi due film – inclusa la colonna sonora più orribile possibile – il problema sta ovviamente in mezzo, dove il protagonista Lucas Black è volenteroso ma non esattamente magnetico, e Han ha carisma da vendere ma è sempre rilassato, e se non si impressiona lui figurarsi noi.”
Tokyo Drift è sostanzialmente l’unico film della saga che riguardo con l’avanti veloce, fermando solo sui drift e sulle scene con Han (wouldbang forever).
Il resto o non è nel mio target (adolescenti che si bulleggiano manga-style) o semplicemente è più noioso di un qualsiasi reboot di Beverly Hills 90210.
Non sapevo che Lee fosse andato a riprendersi Vin fino a casa: solo per questo statuone a Valverde subito.
Solo per aggiungere una piccola nota nerd:
Uno dei due pescatori inquadrati nel training montage al porto è Keiichi Tsuchiya, e cioè il vero “Drift King”, nel mondo reale. Famosissimo tra gli appassionati anche perchè è un po’ il Jeremy Clarkson (cfr. TopGear) asiatico, dato che partecipa ad una famosa serie televisiva sulle auto reSing, oltre ad essere stato l’anima di Intial D, altro fumettone da nerd del drifting.
Percui, ancora a maggior ragione, un bel bravò al Justin che si è andato anche a cercare la chicca da “chi ne sa”, o magari è stato furbo ad ascoltare il consiglio giusto.
A me comunque il film era piaciuto un sacco. La scena ancora negli USA con il polizziotto coatto e “Barbie e Ken” mi faceva tagliare, per non parlare dei tanti piccoli dettagli sparsi in giro per il film. Insomma per essere un film su una “disciplina” così particolare come il drifting, ci sono davvero molti meno maccosa di quanto era lecito supporre.
Poi certo, dal punto di vista scenneggiativo ha detto già tutto il buon Cobretti e di certo è ben lontano dall’essere uno dei migliori della saga. Ma senza quel fazzone da Groot c’è poco da inventarsi in tal senso…
mai visto questo, oltre a ripescare i momenti salienti sul tubo, corse e collegamenti vari…comunque si il dietro le quinte fu molto più interessante del film, per una saga che dal cestone dei DTV passo ad incassare centinaia di milioni a film, e ad ogni film questi non fanno che aumentare…non credo ce ne siano altre nella storia del cinema.
Ehmw… scusate faccio il rompicoglioni ma… questo sito sta diventando un fan-tribute a F&F… belli eh i film, però anche basta! :D :D
A me sto film non piacque per nulla: raffazzonato, con un protagonista assolutamente anonimo e una trama risibile scritta su un fazzoletto di carta. È una fotuna che coi successivi Lin abbia aggiustato il tiro e tanto di cappello per averci visto lungo ed aver donato alla Saga una continuity ma tutto lì. Alla fine lo si vede solo per questo
A me questo piacque un bel pò, soprattutto perchè ero partito con aspettative sotto lo zero.
Lin gran regista, tralatro ha girato anche uno dei più bei episodi di Community di sempre.
FF2 e questo Tokyo Drift li vidi perche’ un mio amico fissato di motori mi porto’ al cinema a vederli. Tutto l’intervallo si passava con lui che mi spiegava marche e motori, cosa che a me interessa poco, ma i film mi piacquero lo stesso.
Ora questo mio amico non apprezza piu’ FF perche’ lo trova esagerato, mentre per me e’ una delle saghe piu’ attese.
Questo Tokyo Drift mi piacque, appunto, per le sequenze di drifting. La trama fino a quel momento era la piu’ debole dei tre film, comunque non lo butto via.
Dopo essermi rivisto 4 5 e 6 in tre serate di fila il personaggio che effettivamente mi sta più simpatico è proprio Han, anche in virtù della sua fine.
Sapere che poi viene addirittura da un altro film rende la filmografia del buon Justin un universo narrativo clamorasamente in anticipo sull’universo marvel cinematografico (non fumettistico, inteso).
Ci tenevo a bullarmi di aver parlato bene di Justin Lin gia’ nella recensione del quarto film (linkata all’interno del pezzo) quando nessuno mi costringeva, soprattutto visto che non e’ che la saga di FF fino a quel momento mi avesse esattamente cambiato la vita.
Comunque altro che Mia e O’ Conner, io avrei voluto vedere “Le peripizie di Han e Gisele in giro per il mondo”.
Corb, quando l’ultimo capitolo sarà stato recensito, potete recensire la saga Need 4 Speed Underground (ispirata paro paro ai film di F&F)?
E vogliamo parlare delle mode scatuirte dopo il primo fef? Tutti si buttavano a pimpare le proprie auto con neon, adesivi con fiamme, minigonne.
E i programmi televisivi? Pimp my ride (con mad mike e l’altro sfaccendato amico di 8mile) e tutti i suoi derivati di pimpaggio?
Tamarro style.
scusate
IMDB continua a dare la presenza di Lucas Black in Furious 7, ma nei trailer di lui non c’è traccia… qualcuno ha notizie certe? Mi dispiacerebbe non poter vedere un seguito alla scenetta di Tokyo Drift con Vin… insomma è andato fino a Tokyo per reclutarlo, spero gli faranno fare qualcosa (servirà un drift particolarmente cazzuto? tipo quello che non riescono a fare nel 5).
@rizar: nel trailer non si vede manco Tony Jaa. Per me la situazione e’ che Lucas Black avra’ un ruolo relativamente piccolo se non proprio una pura comparsata funzionale, e che comunque non conviene pubblicizzarlo per il rischio che quelli a cui il terzo film ha fatto cagare si spaventino.
@nanni lol.
@nanni plausibilissimo. Anche se, dato il grave deficit di carisma, dubito che quelli a cui abbia fatto cagare il 3° si ricordino che faccia abbia il protagonista…
Se sottoutilizzano Tony (tipo dandogli un fucile invece che farlo picchiare come sa) potrei sbroccare.
A proposito di trailer e delle assenze dallo stesso, segnalo che al cinema in Ammeriga ho visto una versione lievemente allungata del “solito” trailer di Furious 7 in cui per due secondi si vede anche Tony Jaa che mena. Non so per quale motivo abbiano deciso che agli europei fotteva sega di vederlo menare mentre per gli americani era importante, ma tant’è. In compenso niente Lucas Black anche lì. Magari c’è nel trailer tailandese.
Non sto a dire con chi si meni e quel che viene suggerito su come va a finire quella scena perché magari chi non ha visto quella versione del trailer sta a posto così. :)
nel desiderata sul oldboy cage nella parte della figlia giusto?
Vin Diesel named his 2nd daughter ‘Pauline’ (born March, 2015) after his beloved friend Paul Walker.
BAM.
La famiglia, anche nella realtà.
film sempre considerato malino principalmente per la faccia da tonno del tizio.
Singolare poi che mentre gli altri personaggi della serie siano stati ripescati e portati avanti per accumulo, questo proprio non se lo sono mai cagato.
Di fatto mi sa che dopo tokio drift è praticamente scomparso nel nulla, forse c’è pure il rischio che qualcuno manco lo riconosca
@steven: mi ricordo che era in Legion, ma giusto perché in Legion c’era pure Tyrese il che all’epoca sembrava una reunion dei poveretti fra i due mancati leader della saga.
http://www.i400calci.com/2010/03/croci-rovesciate-legion/
@nanni: ho visto ora imdb, aggiungo che mi sa che paradossalmente dopo f&f tokio drift pare aver lavorato molto meno che in precedenza. Insomma, un vero gatto nero.
alla fine la questione interessante più interessante rimane: justin lin prima e durante F&F aveva in canna ben poco ed è cresciuto grazie al franchise, a vin diesel, alle tamarrate etc etc
ma james wan? Cosa ci sarà di suo nel film? Ovvio che il carrozzone lo schiaccerà abbastanza, ma alla fine se li tiri tutti su col pilota automatico con quella produzione, con chris morgan, con lo stesso dop, lui a che ti serve? Giusto per alcune soluzioni di regia?
che poi proprio la sua regia è una cosa che per il momento lo colloca distante anni luce da sti film
detto questo, non ho dubbi sulla bombetta
@Steven
c’è anche da dire che avessero messo LB nella reunion non avrebbero potuto metterci Han, e direi che sia al regista sia al pubblico sta molto più a cuore quest’ultimo di quell’altro.
Per il resto grande recensione, a me il terzo è piaciuto, forse anche più del secondo, alla pari con il primo. il quinto e il sesto per me sono stati la svolta.
Non vedo l’ora di vedere il 7 anche se nutro ancora dei timori, soprattutto relativamente alla parte in Arabia Saudita e al fatto che abbiano reintrodotto le gare di macchine (anche se magari stavolta girate come dio comanda stile NfS/jack reacher, allora tanto di guadagnato).
quando alla fine del 6 spunta statham dalla macchina io ho storto il naso proprio perchè avevo appena rivisto Tokyo Drift e sapevo perfettamente che Statham non ci scendeva da quella macchina. ma in realtà chissenefrega, a posteriori è un colpo di scena geniale e tanto non mi pare che il realismo sia mai stato proprio al primo posto degli obiettivi dei creatori di F&F. e poi quando è spuntato Jason tutta la sala è esplosa in applausi e grida di giubilo (non era la prima volta durante la proiezione) che mi ha fatto davvero felice, non pensavo che JS godesse di una tale approvazione.
La figata se uno ci pensa è che praticamente hanno fatto due saghe di film diversissime, una sulle corse tamarre di macchine e l’altra sull’azione pazza. come se che ne so, gli Expendables venissero teletrasportati sul pianeta dei predator e da lì in poi seguissero tre film in cui danno la caccia ad alieni e a mostri vari.
@reverendo: ho osservato la scena dell’incidente del terzo film al microscopio. E’ vero che non ti fa vedere nessuno che scende quant’e’ vero che ci sono stacchi di montaggio in cui possono vendertela come vogliono. Il mio dettaglio preferito pero’ e’ che a un certo punto, durante un campo largo post-esplosione, si vede qualcuno che va a sbirciare dentro l’abitacolo della Mercedes infilando proprio la testa dentro, e mi piace perché puoi interpretarla sia come un “minchia, anche l’autista di questa sta messo male” che come un “hey, com’e’ che non c’e’ nessuno qui?”
@reverendo: vero, per questioni di coerenza temporale. Anche se mi piace pensare che abbiano imbastito il tutto già dell’epoca apposta per escluderlo
@Nanni
ahaha e invece si vede che il tizio ha aperto lo sportello e ci ha trovato dentro Statham che cercava furiosamente sullo smartphone il numero di Vin Diesel senza curarsi minimamente dell’incidente, da cui lo stupore..
Bella recensione, e ottima conclusione della retrospettiva.
Circa un mese fa mi sono rivisto tutta la serie più Better Luck Tomorrow per la prima volta (che mi è piaciuto parecchio), e devo dire che Tokio Drift mi ha convinto assai.
In particolare quello che davvero lo collega alla serie di fast and furious, secondo me, è il momento del discorso tra Sean e Han sul terrazzo, in cui quest’ultimo dice chiaramente: “who you choose to be around you lets you know who you are”, che praticamente è il concetto alla base de LA FAMIGLIA (pur senza nominarla).
Quello che ritengo il peggior difetto del film è la corsa finale sulla montagna, molto, molto sottotono, soprattutto rispetto alla famigerata corsa a metà in cui perde la vita il nostro beneamato.
Vado leggermente ot: cosa pensate del futuro di tony jaa dopo ff7?spin off su di lui? Consacrazione a hollywood? Me lo stavo giusto domandando.
@ il reverendo
Scommetto un soldo bucato che i cross over saranno il futuro del cinema, una volta esauriti i reebot
@vin:
1) e’ virtualmente presto dirlo, finché non si capisce quanti minchia di minuti passa sullo schermo e a fare cosa (scommetto comunque che se ne rimane buono buono in Asia)
2) i cross-over sono il presente del cinema. Ogni dirigente che intervisti oggi parla gia’ di “universo” invece che di sequel o franchise.
@ nanni
1) premesso che, dopo la virata action degli ultimi episodi (con fight direi piu che buone), l acquisto di jaa lascia presuppore un interesse dei produttori per il tema calci. Quindi, opinione mia, dopo l antipasto per il pubblico di gina carano, si va su una star indiscussa del genere che, sicuramente avra’ scarso minutaggio, ma potrebbe essere una buona base per farci ben sperare.
Al contrario: perche chiamarlo?
2) questa mi era sfuggita, non so se preoccuparmi o esultare. Pero’ attenzione non mi riferisco solo ai cinecomics, mi potrei immaginare un reebot di arma letale incrociato con, cheso’, i personaggi di con air
@vin:
1) perché hanno deciso di dedicare un 5/6 minuti sindacali di calci volanti a film come puro accessorio, e Tony Jaa costa comunque poco. In piu’, ha il grosso ostacolo di parlare ancora malissimo l’inglese.
2) Sono gia’ tutti sul pezzo, oggi 2015 non si inizia un film ad alto budget se non ci si immagina un intero universo dietro, e ogni major nel frattempo sta sfogliando il proprio catalogo per vedere che pastrocchi si possono fare. I prossimi sembrano essere i Transformers con i G.I. Joe.
che gia’ il crossover spessissimo fa schifo in altri media tipo i fumetti, in cui e’ una soluzione rodata, figurati in un film.
Tra crossover, trilogie e reboot c’e’ poco da sorridere.
A me comunque fa gia’ schifo il concetto di continuity.
Dove The Rock picchia i Transformer e alla fine cavalca optimus che cavalca il dinocoso e uccidono i cattivi più sfigati della terra?
Vedrei bene un altro crossover: The Rock contro La Cosa (F4), tutto parlato con problemi esistenziali (se lui è the rock io chi sono?) e poi alla fine per non pensare si picchiano.
chiedo scusa a tutti ma non sono riuscita a trovare un’espressione per dire che han mi fa (faceva) troppo arrapare senza essere volgare.
ora, mentre mi vergogno di essere stata così esplicita, vado a leggere i commenti e il post.
Fun fact: non c’è neanche una scena girata a tokyo, è tutto in USA. Discreta bomvetta ignorantissima cmq. Lucas black confermato al 100% ma prevedo cameo e cmq chissenefrega
@schiaffi
cazzo, film rovinato così. Nessuna nessuna?
Sarà all’inizio del film, Toretto gli fa il culo e poi parlano di Han.
Nessuna
A quanto ho capito Toni Jaa di minutaggio ne ha parecchio. Come accennava qualcuno nel trailer americano Jaa compare e mena pure parecchio le mani. Chi lo ha visto, senza fare nessuno spoiler di sorta, dice semplicemente che oltre a Statham, credo cattivo principale del film, ci sia Lee che passa gran parte del film, quindi parecchio visto che sfocia le due ore, a tirare pizze.
Nanni, recensione fantastica. Sei addirittura riuscito a risvegliare in me un certo nuovo interesse in FF3, dopo che, anni fa, decisi di dimenticarlo totalmente. Soprattutto per la storia del collegamento fra Better Luck Tomorrow e la saga, e la questione della continuity intrecciata.
Secondo me, la questione di creare un “universo” è molto più appassionante che fare un sequel o reboot. Detto questo però la sovrapposizione di più film è interessante se però rimane ai margini del film e non come motore della storia, più come ha appunto fatto Lin, piuttosto che tipo Alien v. Predator. Funziona secondo me se ha un effetto sorpresa sullo spettatore.
A proposito,tutta sta saga è nata da un articolo di giornale pensa te,se quel giorno il produttore non avrebbe comprato il giornale niente famiglia. Universi condivisi mmm,attento a quello che desideri mi dico da solo,un 10/15 anni fa lessi che Kurt Russel desiderava che il suo JENA incontrasse il Mad Max dell’amico Gibson,e io con la fotta a mille. Adesso con tutti sti universi condivisi boh,quello della Universal partito con Dracula Untold per esempio non mi attira per niente.Di questo passo avremo un Indiana Jones sull’isola di king kong,poi avremo Boba Fett che da la caccia ai guardiani della galassia etc… Non che quello Marvel mi dispiaccia eh.
Secondo me, a questo punto F&F merita la seguente macchina calcistica:
http://static.bonsai.tv/bonsaitv/fotogallery/625X0/68653/a-forma-di-scarpa-le-auto-piu-strane.jpg
@Annamagnanima sapevo che non mi avresti delusa almeno tu. #TeamHan forever
Nessuno si azzarda a commentare il nome completo di Han. Vi vedo combattuti sull’argomento.
comunque non vorrei sbagliare ma han lo chiamano così solo nel 7. infatti, nel 5 quando the rock ce li ha tutti sul monitor che li sta spiando a rio nel garage, han compare con un altro nome e cognome. ma la memoria mi può ingannare.
Vedi tu, in qualche modo io lo sapevo prima di vedere il 7…
@jena
Quando ho letto jena pliskeen che incontra mad max ho avuto un’erezione. No homo.
Per il resto non dimentichiamo soldier di Kurt Russell ambientato nell’universo di blade runner benché non abbiano niente in comune (a parte la presenza dei replicanti ma tanto non li chiamano mai così). Quello è il modo giusto di fare un crossover. Da lí in poi si esagera.
@Nanni
Io non intendo commentare minimamente il nome di Han, Han è Han, o al massimo Signor Poisoned.
Han Seoulo è uno dei migliori nickname da 400calci di sempre
@nanni
è che è troppo incredibile che mi son dovuto riguardare ff5 per la terza volta in quattro giorni.
Magari non è morto a Tokyo, l’hanno solo immerso nella grafite.
Su Rotten Tomatoes c’è una recensione che dice Tony Jaa sottoutilizzato o utilizzato male il che significa che si vede poco o mena poco per quello che si vede.
Permettetemi di invocare a gran voce ciò che tutti i Valverdiani pensano ma al momento non dicono: bello e tutto quanto questo speciale su FF, ma non si potrebbe fare lo stesso per celebrare l’imminente uscita di Mad Max Fury Road? Delle belle recensioncine come solo voi prodi sapete fare sulla trilogia originale ci starebbero alla grande, e io dopo l’ultimo trailer devo andare in giro con il cappello sulla zona inguinale per nascondere l’erezione permanente (o forse non dovrei farlo?)
http://www.rsvlts.com/2015/03/29/the-rock-played-bad-ass-live-action-bambi-on-snl/
Film che all’epoca non mi esaltò particolarmente ,anche se per certi versi lo preferisco alle esagerazioni dei seguenti.
Appena finito di vederlo questo FF3, mi sono a leggere la rece del boss. Recensione che devo dire essere impeccabile nella su analisi. Registicamente del buon mestiere, oltre alla fotografia ho apprezzato molto che a differenza dei precedenti capitoli fa un uso più misurato dellai CG, peccato che tutti questi sia messo al servizio di un progetto che paga diversi scotti. Non ci si spiega come abbiano fatto a trovare un protagonista che avesse meno carisma di pol uolcher e mentre nei precedenti nel mazzo di attori trovati quei 2 o 3 che lasciavano il segno, qui giusto Han si salva ma senza mai essere un gran trascinatore come Vin o Tyrese. Pure la tipa per quanto fregna è totalmente anonima. Peccato anche per aver messo a zero la parte poliziesca (sulla quale fortunatamente van puntato in futuro) , la storia ne avrebbe giovato molto.
NB la Disney ha fatto una parodia (?) di questo con i personaggi di Cars, Cricchetto (Mater) è il nuovo arrivato a Tokyo e quanto ne consegue. Manca solo la storia d’amore ma per il resto è identico (e molto divertente).
https://www.youtube.com/watch?v=iJ1vFMHBBm4
Tutti. Me li sono rivisti tutti e ho finito con questo. E ho in canna il mega commento definitivo su questa meraviglia (iniziò tutto così coi 400 per me, con la rece di fast and furious 7, avevo visto solo il primo al cinema…) e non so dove metterlo. Quindi niente, non lo metto. Commento questo invece, aggiungendo solo un paio di cose alla sempre perfetta recensione (anch’essa piena d’amore): 1) Karate Kid è citato esplicitamente (Han: “there is no ‘wax on, wax off’ with drifting”); 2) il finale: “he said he knew Han. Said he was FAMILY”. E niente, quasi mi mettevo a piangere. Era già tutto lì, in un film del 2006 da molti ignorato, girato probabilmente dopo essere tornati indietro nel tempo.
Può un film diventare più bello non perché rivalutato con il tempo ma perché rivalutato alla luce dei film che ne seguono? O è il ricatto dell’AMORE?