E’ uscito il trailer del nuovo film di Steven Spielberg, è ben poco calcistico e allora ve ne parlo in questa sede. Eccolo.
httpvh://www.youtube.com/watch?v=mBBuzHrZBro
Credo si possa tranquillamente dire che, dopo Schindler’s List, è successo qualcosa a Spielberg. Qualcosa di apparentemente irreparabile. Forse il bambino con l’aspetto da uomo è diventato adulto e ha perso l’innocenza infantile che aveva conservato con così tanta forza dentro di sé e gli aveva permesso di sfornare roba come Lo squalo, E.T. e I predatori dell’arca perduta. Fatto sta che dopo quel film Spielberg non è più riuscito a separare le sue due anime, quella impegnata e quella di puro entertainment, e ha cominciato a inserire temi “adulti”, spesso in maniera forzata, anche nei suoi blockbuster. Questo per un periodo che, diciamo, va più o meno da Amistad a Munich. Con risultati alterni, certo, perché Minority Report e il suddetto Munich sono effettivamente grandi tasselli nella sua filmografia.
Eppure, che sia cresciuto lui o forse noi, lo Spielberg che ci ha fatto da tata si è perso per strada, incapace, nella maggior parte dei casi, di realizzare opere memorabili come un tempo. Di recente Spielberg ha tentato almeno un po’ di recuperare quella semplicità, fallendo in maniera abbastanza clamorosa con Indiana Jones e il sequel di cui tutti dobbiamo dimenticarci e riuscendoci almeno in parte con Le avventure di Tintin, che però, al di là della meraviglia visiva, io trovo un po’ noiosetto.
L’ultima fase della sua carriera è stata un po’ caratterizzata dalla preponderanza dello “sticazzi” nel paradigma “me cojoni/sticazzi” di Enzo G. Castellari. Faccio un esempio: “Gruppo di scienziati lotta contro dinosauri ricreati in laboratorio in un parco divertimenti su un’isola dei Caraibi. Titolo: Jurassic Park“. Me cojoni! “Ragazzo inglese cerca il suo amato cavallo sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale. Titolo: War Horse“. E sticazzi?
Ecco, Bridge of Spies temo faccia un po’ parte di quest’ultima categoria. Ok, c’è la guerra fredda, c’è Tom Hanks e un sacco di robe da spie. Ma mi sembra che sia girato con lo stock di filtri vintage di Janusz Kaminski e tanta tanta voglia di raccontare la Grande Storia Americana Dimenticata, con un sottotesto patriottico un po’ banalotto e quella tendenza didattica che già affossava Lincoln. Poi spero di sbagliarmi eh? Perché Spielberg per tutto il resto è ancora DA MAN, ha una chiarezza narrativa e sintattica che ancora ha ben pochi eguali nel panorama mondiale.
Io credo ancora che ci possa stupire e spero vivamente che i mille progetti che ha in agenda per i prossimi anni, come The BFG di Roald Dahl, Ready Player One (che ha una trama da “film de compiuter” anni ’80) e soprattutto il fottutissimo cazzo di Montezuma, lo riportino al top. Basta solo che non faccia di nuovo quello che sta anni a decidere quale film girare tra dieci progetti fichissimi per poi dirigere il biopic di un ciclista del Montana rimasto vedovo con due figli a carico che deve imparare a fare il padre sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.
condivido la speranza dell’ultimo paragrafo
Non so cosa ne pensiate voi, ma War of the Worlds e’ un gran film (premessa sticazzi, ma risultato mecojoni) e in genere lo Spielberg maturo e piu’ disulluso (che va da Schindler’s List e va fino a Munich) mi piace quasi tutto (The Terminal fa cagare purtroppo).
Questo qua e’ scritto dai Coen e non so se sia un bene (quando si prestano al servizio per altri registi, fanno quasi sempre dei marchettoni senz’anima), e il tono generale mi ricorda Catch me if you can senza umorismo… vedremo.
La guerra dei mondi è in effetti ben fatto, a parte purtroppo il colpo di scena finale buonista che va anche ad annullare la cattiveria della scena con Tim Robbins.
Hai ragione, quell’ultima scena non c’entra niente, ma l’ho sempre vista come come un finale ironico o addirittura come un sogno di Tom Cruise. Nulla da dire del fim che rimane un grande (non perfetto) film di fantascienza, cattivo e disperato a tratti.
Secondo è il punto più basso di tutta la filmografia di Spielberg.
è ancora il re indiscusso del cinema, però certamente è entrato in una fase di maturazione che lo sta cambiando
Sticazzi di sta sbrodolata di spie ma GUAI SERI se sbaglia il film di Ready Player One, che è il romanzo più bello degli ultimi 20 anni (e che secondo me qualsiasi fancalcista dovrebbe leggere prima di subito) e per il quale non avrei saputo indicare un regista migliore di Spielberg (quello dei tempi d’oro, intendo). Chi ha già letto il romanzo sa che può venirne fuori uno dei film della vita, perciò ripeto GUAI SERI se toppa.
E Sticazzi?
Però a me “War Horse” è piaciuto parecchio.
Indubbiamente poco calcistico, ma l’ho trovato persino coraggioso nel suo omaggiare John Ford e Jean Renoir nel 2011.
Questo nuovo: boh. Effettivamente il trailer attrae molto poco.
Steven torna. Sta casa aspetta a te.
che balle lo spielberg serio.
Per me potrebbe essere un bel film. Tra l’altro, quest’anno sembrano esserci molte eccezioni meritevoli: questo, Everest, In the heart of the sea, The Martian e pure Macbeth (sì, metto anche questo per la presenza di Fassbender e perché dal trailer mi ispira). Poi oh, magari si rivelano tutti dei mattoni sui coglioni e poco interessanti, però io ci voglio credere.
Il video di Castellari è illuminante.
Spielberg è l’uomo dei sogni, però sta cambiando pelle.
Ancora spara bombe a mano come Tin Tin, però War Horse e Lincoln….non sono nelle mie corde.
Quando fa da produttore “coinvolto” lascia ancora il segno, vedi Transformer 1.
Questo gioco di spie però mi stuzzica sempre un bel po (vedi La Talpa).
E Salvate il soldato Ryan dove si colloca?
Nella cacca.
No, li ci sta il tuo cervello, beh, anche se definirlo cervello mi sembra eccessivo.
@Reaper ora che hai detto questa stronzata, vai pure a giocare con le pale del ventilatore, vai vai
boh io non lo rivedo da anni, ma all’epoca la scena dello sbarco mi esaltò parecchio, e più in generale le scene di guerra mi sono sempre sembrate ben fatte… poi vabbè la storia era quella che era. E comunque Salvate il soldato Ryan ha il merito di aver dato poi vita a Band of Brothers, che è davvero tanta roba
BoB è parecchio bello. Salvate il soldato Ryan soffre di quella che io chiamo “Sindrome di Spielberg”: un inizio fulminante i primi 15-20 minuti da cardiopalma, una parte centrale mediocre/sonnolente e un finale di merda. Fateci caso: i film di spielberg degli ultimi dieci anni son tutti così (a parte qualche eccezione, come Tin Tin)
Bé munky aspetta però, fissiamo dei paletti sulla parte centrale perché se lo sbarco è l’inizio e le bombe nei cingoli dei crucchi la fine, in mezzo c’è comunque tanto ben di dio altro ché
@Steven: se parliamo di Salvate il soldato Ryan, in mezzo c’è tutta una parte piuttosto sonnolenta di loro che vagano per la francia spaesati e ci fanno vedere quant’è brutta la guerra. Nulla di memorabile, appunto.
Nel finale fermano una divisione tedesca in dieci, facendo bombe coi calzini; per un film che fu spacciato come “iperrealistico, ricostruisce quella che era la seconda grande guerra”, fu una puttanata incredibile, una delle tante.
In quello stesso anno poi ci fù La sottile linea rossa di Mallick che è qualcosa come 20 spanne sopra
Io boh, George. A me Munich ha annoiato che era una cosa da non credere, così come Lincoln che non sono riuscito a concludere, Minority Report era una cosa che non ci si credeva (in negativo: trama raffazzonata, film davvero scadente, idee del cavolo…), La Guerra dei Mondi una porcata.
Tempo fa con Nanni parlammo a suon di messaggi di Spielberg e pure io segnavo il suo tracollo proprio con Schlindler’s List: dopo quello i film che ha fatto sono stati tra il pessimo ed il sufficiente, senza mai raggiungere le punte di eccellenza del passato. Quindi mah, a me sto film non attizza manco un poco
boh a me intriga… basta che tenga fuori dalle palle la famiglia e si butti a capofitto nella spystory.
Ready player one non era passato a Nolan?
Boh su imdb c’è ancora Spielberg. L’importante comunque è che riescano a ottenere i diritti di tutti i film/telefilm/videogame anni 80 citati nel romanzo altrimenti viene una cosa triste tipo film di Dylan Dog senza Groucho e maggiolino bianco.
allora, partiamo dalla critica “altro che iper realistico=puttanata incredibile”: la prima mezz’ora di film, tolto il vecchio stucchevole con famiglia al camposanto, è la cosa più grossa che si sia mai vista in tema.
Camera a mano tutta l’ora ma comunque tutto comprensibilissimo, cura dei dettagli (cristo esplodono cose e le schegge sfiorano i protagonisti), percezione di dove sono collocati i buoni e i cattivi nello spazio sempre chiara, ritmo, truculenze, menomazioni gravi, comparto costumi-mezzi-armi della madonna, sonoro da paura, fotografia opprimente come solo il pigliarti e mandarti al massacro appesantito da equipaggiamento militare, fradicio fino alle ossa e correndo in spiaggia può essere.
Se poi la critica era riferita in maniera più circoscritta al discorso calzini, a parte il fatto che mi auguro non invalidi due ore di film accuratissimo precedente, e comunque
http://www.imfdb.org/wiki/Talk:Saving_Private_Ryan
Ora, io non sono stato mai in guerra, tanto meno mi hanno gettato in una spiaggia a fare il culo ai crucchi ma se mi vieni a criticare il “realismo” di questo incipit di film… fermiamoci qui e ce ne torniamo ognuno a casa a fare le nostre cose.
Quanto al “ritmo sonnolento”, che io ricordi dopo la prima mezz’ora di cui sopra c’è qualche scena di raccordo che ci dice che i 3 ryan’s bro son crepati e parte la missione con subito le scene di vin diesel che muore, scontri a fuoco e la sfida fra i due cecchini, l’assalto alla postazione tedesca dove muore il dottore e la gag del crucco bendato e lasciato andare. E già qui saremo a boh 1 ora di film con almeno 3 macrosequenze enormi d’azione e seguiranno assalti a carri armati dopo i quali finalmente trovano quel povero cristo.
Poi c’è il finale, cosa sarà, un’altra mezz’ora di film di preparare un piano, scegliere postazioni e azione tra cecchini, scontri all’arma bianca corpo a corpo, esplosioni etc etc?
Tra parentesi non mi pare di ricordare che siano in 10, mi sa che sono almeno 2/3 squadre tra cui quella di matt damon con pure un paul giamatti a caso. E comunque davvero vogliamo discutere di situazioni di accerchiamento da forze nemiche superiori per numero in film d’azione/guerra?
La parte che tu definisci sonnolenta corrisponderà al max a 1/4 di film – più che accettabile se non si vuole uno spara spara e stop – tra menate con edith piaf e appunto il vagare per la francia.
E voglio ben vedere che se la camminano per la Francia, se lo trovavano dopo un quarto d’ora in branda o al cesso da campo, il film finisce lì.
In generale ha pure dei difetti come film ma mi pare che tu sia troppo severo o tiri in ballo critiche fuori fuoco
ah, il trailer del post pare un filo noiosetto. Poi tom hanks non riesco più a guardarlo, ma cos’ha in faccia sembra deforme
Penso che Spielberg abbia scisso in due la sua anima
Quella autoriale che gli fa fare ormai i film da regista (quasi tutte dopo il 1994 delle palle pazzesche, non so cosa è più noioso tra Amistad, War Horse e The Terminal)
Quella divertita che lo ha reso produttore (avete presente Shrek?)
Forse dovrebbe fare il produttore e basta
Rettifico il mio sticazzi su Ponte di spie: l’ho visto ed è un capolavoro, il miglior Spielberg da Prova a prendermi. Soprattutto a livello di sceneggiatura si merita l’Oscar a scatola chiusa, finalmente una trama non banale e non vista. Bravone Steven, bravoni Coen e bravone Tom.