Prima di diventare il multimiliardario bello e strafottente che sono oggi ho attraversato diverse fasi. Sono stato azzurro di scì, ragazzo dai pantaloni corti, crooner death metal e per un breve periodo anche “compilatore di articoli il cui titolo comprende il numero 10”. Avete presente? 10 motivi per cui la vostra ragazza si farebbe Ryan Gosling. 10 magliette che non potete non comprare. 10 mete da visitare almeno una volta nella vita. 10 nani bagonghi. Sì, lo so, 10 nani bagonghi è un articolo che ancora non è stato scritto e che sopratutto meriterebbe il Pulitzer ora, subito, ADESSO! ma è inutile che vi scaldate, era solo per fare un esempio. La gente si annoia a leggere. Bisogna essere concisi. Bisogna invogliare il lettore. Facciamo anche una bella gallery così aumentano il numero di click. Era un brutto periodo, non avevo un soldo, le date con la mia band crooner violence scarseggiavano e scrivere cose del genere era l’unico modo con cui mi guadagnavo da vivere. Niente di così sconveniente, ne converrete con me, ma neanche cose di cui bullarsi. Il problema è che me lo chiedevano e se io osavo dire: “Mah, secondo me questa roba di scrivere i pezzi per punti, come se stessimo parlando a dei bambini di quarta elementare a cui dobbiamo spiegare come allacciarsi le scarpe senza mettersi a piangere o chiamare la mamma, è un po’ grave” mi avrebbero sicuramente gettato nelle segrete del castello lasciandomi lì a marcire in compagnia di qualche ratto e di qualche altro sfortunato collaboratore che per il nome sul colofon s’era venduto anche l’anima prima dell’ultimo colpo di coda… quello scatto che lo aveva condannato a morte certa. E quindi? E quindi, niente. Io scrivevo. 10 disegnatrici mancine che una volta si sono messe le calze a righe. 10 film che contengono la parola poplite nel titolo. 10 pugni in fazza che ti vorrei dare. E mentre la mia dolce e leggera anima di poeta e visionario si faceva sempre più lorda e pesante, il mio conto in banca ringraziava cortesemente…
Oggi sono un uomo migliore, non v’è dubbio. Ho lasciato quel mondo fatto di liste e di rincoglioniti e vivo molto meglio. OK, ogni tanto ho ancora gli incubi e i rimorsi per quello che ho fatto ma mi consolo pensando che coloro che mi tenevano legato a quell’ orribile giogo oggi vendono attori usati a macchine un tempo famose e quel tipo di giornalismo ha veramente sfracellato i coglioni a chiunque. In compenso quando ne vedo uno, un po’ mi commuovo, penso a quei giorni tristi e disperati e… scusate, ma l’emozione mi impedisce di andare avanti. L’altro giorno mi capita sott’occhio “10 film horror che usciranno nel 2015 e che non vediamo l’ora di vedere”. Non ve lo linko neanche perché adesso mi sono messo a cercarlo e ne ho trovati tipo altri 2000 tutti uguali. Fondamentalmente si tratta del classico articolo truffa per mettere una fotina di Harry Potter che farà Igor in Victor Frankenstein, un trailer vecchio di Poltergeist e qualche illazione su Phantasm: Ravager o il nuovo Venerdì 13. E poi come cazzo ci arrivi a 10. Eh, lì scatta la difficoltà del povero giornalista o sedicente tale: ti devi inventare qualcosa. Scavi, cerchi, indaghi e poi riempi per portare a casa la pagnotta. E ogni tanto ti va bene – vedi It Follows – ogni tanto ti va male. Come nel mio caso.
Nella lista compare anche questo We Are Still Here. Guardo il trailer e scopro che nel cast c’è Larry Fessenden che è un nostro amico, uno con un fazza così e che ha preso parte a talmente tanti cult che non gli si può non volere un bene della madonna. Il cocainomane in Al di là della Vita di Scorsese, Benny in Animal Factory, quello che guida il camion in Cabin Fever 2, il barista in Stake Land… Ciao Larry, TVB. C’è anche Barbara Crampton che ha preso parte a film come Re-Animator, From Beyond, Space Truckers e l’abbiamo pure rivista di recente nella parte della mamma in You’re Next. Certo, ha fatto pure Beautiful e Sentieri, ma anche io ho scritto “10 attrici che hanno fatto dei film pazzeschissimi e che oggi invece fanno le cassiere all’ipercoop di Anzola dell’Emilia”, che c’entra? E poi in We Are Still Here c’è Lisa Marie. Come chi? La ex moglie di Tim Burton. Sì, quella evidentemente intelligente in famiglia. Eh, sì, perché una volta che se n’è andata via lei, Tim Burton è diventato il poverinos che conosciamo oggi, quello che ci si esaltano giusto i servizi tipo di Canale 5 dove possono dire “gotico” e sentirsi colti e raffinati. Lisa Marie è stata per me (per tutti noi) una musa, una diva, una donna di cinema come poche altre. La ricordate bellissima e sottile come un filo d’erba in Ed Wood? O macrocefala e fluttuante in Mars Attack? E come si fa a dimenticarsi di un viso così? Poi Tim ha scelto Helena Bonham Carter e, bona(m), è tutto finito. I suoi film si sono trasformati in purcherie gravi e la povera Lisa Marie è scomparsa. Riappare oggi in questo filmetto che, anche se qualcuno pensa sia uno dei 10 horror dell’anno, è sfortunatamente un filmetto.
La Crampton e suo marito, un simil Greg Kinnear del discount che risponde al nome di Andrew Sensenig, hanno perso il loro amato figlio in un incidente stradale solo un anno fa. Per tentare di rimettere a posto i pezzi di una vita che evidentemente non è andata come speravano, comprano una casa isolata in montagna dove andare a vivere, iscriversi a un corso di decoupage, mettere le tendine coi fiori alle finestre, guardare ispirati fuori da quelle finestre, bere whisky e stare male. La moglie, ovviamente più sensibile alla perdita del figlio, sente però che in quella casa c’è qualcosa. “Forse è Billy che sta tentando di mettersi in comunicazione con noi. Forse è qui tra queste mura!”. Il marito invece, più terra terra: “Ma no, guarda che è solo 1) le assi del pavimento che scricchiolano 2) le finestre che sbattono da sole per il vento 3) le foto che cadono perché boh”. Ma effettivamente qualcosa di strano c’è. I vicini di casa sono dei vecchi inquietantissimi che non vedo l’ora di raccontare che un tempo in quella casa viveva uno che poi ha fatto delle cose orribili. Il tecnico della caldaia dopo quattro secondi passati in cantina viene aggredito da uno spirito brutto e rimane tutto infettato dal Morbo della Morte. E che sarà mai?
Per risolvere il problema la coppia di precisetti chiama in soccorso una coppia di freakettoni, Lisa Marie e Fessenden. Questi ultimi due si dilettano nelle antiche arti magiche, parlano con gli spiriti, si fumano la ganja. Arrivano in casa e “oddio, ma c’è una forza incredibile tra queste mura, è successo qualcosa di grave! Non è vostro figlio ma qualcosa di diverso!”. E tu a quel punto (più di metà film) già sai tutto. Te l’ha detto il vicino pazzo dopo 6 minuti di film: sono gli spiriti di quelli lì che vivevano in quella casa prima e che hanno fatto cose brutte e tipo saranno morti bruciati visto che, boh, a un certo punto è comparso uno bruciato in casa. Poi, niente, succede un po’ di tutto, un po’ di morti, un po’ di gag, tanto sangue, pochi spaventi e tutti a casa. Un horrorino di quelli che non lasciano traccia nel nostro cervello a partire da dieci minuti dopo la visione. Si inizia con calma, si sterza su qualche bubusettete, si mette a tradimento una bella accelerata, si rallenta creando atmosfera per poi dare ancora di gas nel bagno di sangue finale. Già visto, già fatto, già dato. Se questo è quanto di meglio ci possiamo aspettare dal 2015, mi rivedo più volentieri tutta la filmografia di Lisa Marie.
DVD-quote:
“C’è tanto sangue. Ma che palle.”
Casanova Wong Kar-Wai, i400Calci.com
vabbè, io la filippica in difesa di Burton sul fatto che periodi meno riusciti capitano a tutti gli artisti, sul fatto che molti film la gente manco li ha compresi (ancora a menarla con Burton=gotico quando molti film di gotico non hanno nulla), e sul fatto che in un mondo in cui vengono prodotto solo remake, film sui supereroi e trasposizioni da roba anni 80 lui fatichi a trovare progetti interessanti, manco la faccio più…..non perchè abbia smesso di credere alle mie idee quanto perchè puntualmente si smetteva subito di parlare di cinema e io finivo per prendermi dei “vaffa” da forum.
Piuttosto, questo film per un completista horror alla fine è proprio così brutto? Perchè sembra che non manchi nulla se non l’originalità, elemento al quale abbiamo in molti casi rinunciato in partenza…
La ex di Tim Burton è proprio l’esempio di bruttezza figa in un gran fisico, mi ha sempre fatto sesso. La Bonham Carter è già più sul “brutta ma con gran personalità” mi fa sesso quanto Enzo Biagi
Più che “Larry intravede il morbo della morte” avrei scritto “LILLO intravede il morbo della morte” :)
La cosa davvero fastidiosissima è il continuo rimando agli horror di Lucio Fulci e ad altri film italiani del periodo, non solo nell’estetica ma anche in cazzate tipo mostrare sfacciatamente la bottiglia di J&B. Tutto questo al netto di una trama di zero interesse e originalità, così restano proprio solo i gomitini da hipster tarantiniano e nient’altro.
Secondo me non è per niente male, certo è vero che non brilla per l’originalità ma fottesega… c’è una pacca di sangue e viene citato palesemente Fulci…insomma tutto sommato godibile
OT da quello che si legge in giro TG l’hanno trasformato in un action comedy stile marvel film….speriamo bene….
>> Sono stato azzurro di scì
qua le citazioni volano alte come un falco…
come dice ragioniere?
Dark e Dembo:
grazie molte! Vabbè appena lo trovo in giro butto via i soliti 15 RMB…poi magari vi dirò con chi sto
per me è ok, te lo scordi in fretta ma fa simpatia. Larry Fessenden fa delle grandi facce e alla fine dilaga il gore.
è vero è fiacco e inutile, ma la granny barbara creampie vale la visione. più ruoli per questa donna!
Da amante dell’horror lo guarderò. Non sarà memorabile ma promette comunque bene.
Casanova, alla cassiera di Anzola e a bona(m) sono morta!
Non guarderò questo film bruttarello condito di spaventerelli e deja vu, ma le tue rece mi fanno sempre sbracare! BRAVOH!
Vogliamo sapere tutto sui Bagonghi!
Nano bagonghi non lo sentivo da quando frequentavo il Bar Billi al Melone
Tim Burton ci ha perso nello scambio…………..
io e la mia adolescenza Lisa Marie la vogliamo ricordare così
https://www.youtube.com/watch?v=WvC9pIzX74I
Se ‘It follows’ è #chissàperqualemotivo un capolavoro allora ‘We’re still here’ è da considerarsi ALMENO decente.E poi i fantasmi carbonizzati con gli occhi bianchi fanno brutto.
Il film è un palese omaggio a Fulci e a quel cinema italiano che non si fa più Più di una sequenza è presa quasi di peso da “E tu vivrai nel terrore…l’aldilà” (tipo la citata scena del caldaista. Insomma un grande omaggione, voluto e palese (e per questo per me per nulla fastidioso) di quei film li girati in un certo modo tutto effetti speciali reali ecc ecc. Non sarà un capolavoro, vero, ma a me il film è piaciuto molto. Le atmosfere sono giuste, sopratutto in un era di atmosfere SBAGLIATE, e sembra davvero girato qualche decennio fa. Mi sono divertito e arriverei persino a consigliarlo per una serata sul divano. Poi oh, niente di trascendentale, ma tra una merda moderna coi belloni cani e un roba bellina che cita a modino un certo cinema senza sbragare troppo io scelgo la seconda tutta la vita.
Ok vesper ma sono come i film di Helene Cattet e Bruno Forzani, capisco la voglia di omaggione ma non puoi farci un video su youtube di massimo 20-30 min come Kung Fury (che infatti io ho apprezzato)? Anche perché se non hai nulla da dire tranne quello che ha già detto qualcun altro, almeno in sala non dovresti avere l’ambizione di andare…
ci fai i video se è qualcosa che non fa nessuno. Qui mi è parsa una cosa genuina da uno a cui piacciono quelle cose li. Io mi ci sono molto divertito. Kung Fury è una merda perché ha fatto un corto pieno di mini corti e situazioni senza neanche essere capace di costruire una storia decente. Quella si che è una serie di .gif da tumblr fine a se stessa
e comunque, aggiungerei, si è parlato tanto di “Zampagliole vuole omaggiare, non ve li ricordate più come erano fatti i film una volta” che boh, per me sta roba gli caga in testa con gli occhi bendati mantenendo molta più dignità
“Kung Fury è una merda perché ha fatto un corto pieno di mini corti e situazioni senza neanche essere capace di costruire una storia decente. Quella si che è una serie di .gif da tumblr fine a se stessa” concordo
Però Kung Fury a me sembra un progetto onestissimo, il tizio ha fatto crowdfunding promettendo esattamente quello che poi ha realizzato e ha curato tutto nei minimi particolari (insomma non ha rabbato soldi per poi fare lo svogliato). Dirò la verità, quelli di Manborg ok sono arrivati prima ma un po’ fatichi a finirlo, Kung Fury invece senza l’ambizione di voler essere un lungometraggio mantiene un ritmo eccellente e ogni scena è costruita per bene, non c’è nulla di superfluo.
Per quanto riguarda Zampaglione secondo me proprio la voglia di omaggiare l’ha inculato, se cercava una storia originale e ben costruita come quella di Shadow invece di una trama gialletta stravista da due soldi magari – malgrado le limitazione come regista – se la cavava per la seconda volta anziché beccarsi solo pernacchioni…
Merda ho letto Cattet e Forzani e m’è venuto un malore secco. Che supponenti insopportabili quei due lì. Comunque sono totalmente d’accordo con Vesper, io in We’re still here ci vedo parecchio cuore, parecchia maestria pur non dicendo un cazzo di niente di nuovo. Non è che ogni film che metto su mi aspetto sia un capolavoro rivoluzionario. Secondo me questo fa indubitabilmente il suo lavoro, è ben girato e ha le facce giuste. Per di più cita Fulci che oltre ad essere un mio grande amore è cagato pochissimo dai cineasti contemporanei. Zampaglione (ma i millantati film inglesi che fine han fatto?) è lontano migliaia di anni luce da un film come questo. Il problema di Tulpa non è che citi certo cinema, è che lui non sa proprio girare e la recitazione è vergognosa. Certe sequenze di dialoghi sembrano The Lady. In Shadow, che pure era un rip off di Jacob’s Ladder, se non altro aveva una troupe con del mestiere che gli ha permesso di confezionare un prodotto dignitoso, mica faceva l’operatore di macchina lui. Pure operazioni citazionistiche da due soldi come Kung Fury han ben poco a che vedere qui. Sandberg avrebbe dovuto limitarsi a un corto di dieci minuti massimo perché superati quelli il film s’accartoccia su se stesso. Nonostante sia tecnicamente buono non ha lo scheletro narrativo adeguato a farlo stare in piedi e rompe molto presto i coglioni con le sue gag buttate lì.
non sapevo che Bagonghi fosse una persona vera, tra l’altro delle mie parti. mia madre mi chiama spesso così quando mi vesto male.
@CASANOVA, grande,anchio nella rece di Mars Attack avevo detto qualcosa di simile sul declino di Tim Burton,dall’avere una Lisa(popputa)Marie alla Bom Carter ce ne passa,una faceva i camei e non rompeva le palle,l’altra te la ritrovi come protagonista o co-protagonista dappertutto come il prezzemolo.Poi ohh,magari le 2 cose non sono connesse e il declino sarebbe arrivato comunque anche stando con la Marie,ma visto che ancora oggi non si può viaggiare nelle terre parallele non lo sapremo mai.
negli anni in cui sono stati assieme la Carter ha fatto circa 3-4 film l’anno…di certo non aveva bisogno di Burton per lavorare…
Si, l’unica menata è che ha fatto lo stesso personaggio per 10 anni
bhè dipende…in realtà ha fatto personaggi anche diversi ma molti di quei film non sono mai stati distribuiti in Italia (onestamente il suo non è mai stato un nome che vende). Per il resto, il typecasting è una cosa di cui sono vittime molte star inglesi (quanti film avete visto con Cumerbach che fa il genietto maledetto? o di Alan Rickman che fa il cattivo dallo sguardo gelido?) e non (film anni 90 con De Niro pseudomafioso?).
volevo solo aggiungere BURTON MERDA
E gnente, di Tim Burton dopo Batman Returns mi fa tutto cagarissimo. A parte Big Fish, forse.
P.s. non c’entra una fava, ma avete visto Kung Fury? https://youtu.be/bS5P_LAqiVg
Secondo me è più calciabile di tanta roba più seria…
Lo dico?
Lo dico.
Questo pezzo è completamente sbagliato.
Al di là che è sbagliato il giudizio del film (ma lì cè sempre il de gustibus ecc, il le opinioni sono come le palle ecc, anche se su un blog di cinema sarebbe sempre meglio non cannare i giudizi), il pezzo si compone di 5 paragrafi.
Di questi 5 paragrafi, 3 parlano di tutt’altro e 2 del film.
Dei due che parlano del film, 1 e mezzo racconta la trama spoilerando tutto ma proprio tutto.
L’ultimo mezzo paragrafo contiene la recensione in senso stretto del film (cannando il giudizio imho).
@Casanova: in amicizia, se non ti va di scrivere un pezzo, non scriverlo.
Lisa Marie…che dispiacere vederla soppiantata dal suo doppelganger al contrario, era magnetica, bellissima, ammiccantissima e non ti dimenticavi mai del suo personaggio, non importava quanto minutaggio avesse. Dalla citata bella marziana di Mars Attack! a quella scena della Vergine di Norimberga in Sleepy Hollow fino alla più corposa parte di Vampira in Ed Wood. Peccato sia praticamente scomparsa dopo quella boiata di remake del 2001…ma solo a me Krysten Ritter (Breaking Bad, la prossima serie per la tv Marvel AKA Jessica Jones) me la ricorda tantissimo (di viso, intendiamoci)!
Scusate il ritardo.. ho apprezzato sicuramente quel cambio di rotta che passa rapidamente dal: “uh! ci sono i fantasmi che paura!” al: “non ci facciamo problemi a trapassarti il petto e strapparti il cuore” per il resto poca roba, viene raccontata una storia più grande di quella mostrata creando un’attesa che poi verrà tradita in quanto non si conclude se non con un bestiale massacro. Si avverte l’assenza dei coniugi Warren con in quali sarebbe finita diversamente.. siamo sulla sufficienza nulla di più.