Pronti?

Pronti.
Lo dico subito, perché altrimenti ci giro attorno per 18 paragrafi e poi nemmeno lo dico: a me è piaciuto. Un sacco. Lo dico e me ne assumo tutte le responsabilità, Ant-Man è uno di quei film che esci dal cinema e sei soddisfatto, non foss’altro per il fatto che quando eri entrato non ti aspettavi un cazzo di niente.
Come mai?
Beh, la sua storia produttiva è lunga e travagliata come quella di ogni altro film da quando esiste internet e possiamo controllare la loro storia produttiva su Wikipedia, ha solo un finale un po’ più triste: nel 2003 Edgar Wright (assieme a Joe Cornish, quello di Attack the Block) scrive una sceneggiatura per un potenziale film su Ant-Man che è quasi una fanfiction, nel 2006 — due anni prima del primo Iron Man e quattro prima che Wright portasse al cinema un altro, seppur diversissimo, fumetto, Scott Pilgrim vs The World — la Marvel la legge e, nell’incredulità generale (soprattutto di Wright e Cornish) dice “ok” e lo assume ufficialmente per trasformare quella fanfiction in un bambino vero; passano quasi 10 anni durante i quali la scrittura del film procede a singhiozzo tra pause e posticipi, nel frattempo Wright si dedica anche ad altre cose bellissime e la Marvel ridefinisce il concetto stesso di film di supereroi, finché all’alba del 2013 si decide che è ora di farlo e farlo bene, con Paul Rudd (la seconda scelta dopo Joseph Gordon Levitt) e Michael Douglas (la seconda scelta dopo Steve Buscemi) e integrandolo in pompa magna nella Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, ma sul più bello, a tipo 2 giorni dall’inizio delle riprese, Edgar Wright molla tutto per “divergenze artistiche” coi Marvel Studios. Pianti, sdegno, sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme, la Marvel cerca, prevedibilmente, un sostituto che faccia le robe come vuole lei e lo trova nella persona di… di… non ce la faccio, ho bisogno di aiutarmi con delle immagini:
Peyton Reed.
La sceneggiatura viene quindi ripresa in mano e “limata” da un esperto di commedie come Adam McKay e dallo stesso Paul Rudd, la Marvel infila il film un po’ a cazzo di cane alla fine della Fase 2 invece che nel corso della 3, lo promuove malino e con una tagline carica di entusiasmo che recita “from the studio that brought you The Avengers” (del resto ci crede così poco che è l’unico film, nel piano ventennale dello Studio, a non avere un sequel assicurato), nel frattempo Joss Whedon si incarica personalmente di peggiorare l’umore di tutti postando foto di Cornetti a lutto e rilasciando dichiarazioni tranchant come “Ant-Man di Edgar Wright era la miglior sceneggiatura Marvel mai scritta peccato che non la vedrete mai perché il mondo è un luogo orribile e poi si muore”.

L’amaro Cornetto di Joss Whedon
Insomma, già Ant-Man è un supereroe col potere di rimpicciolirsi e cavalcare le formiche che occasionalmente picchia sua moglie, che non è proprio una roba che la gente si fa le code al cinema a partire dal giorno prima come quella figata di Star Wars: Episodio I, se togli dall’equazione il genio pazzo che ha voluto farlo a tutti i costi, silurato con una motivazione che urla “stava facendo una roba troppo personale e il Sistema lo ha punito”, che motivi restano per andarlo a vedere?

Manco lui pareva tanto convinto
Io, per esempio, ci sono andato perché l’anteprima era gratis, ma non fate il mio stesso errore, non sottovalutate Ant-Man. È un film imperfetto, ma c’è dentro più Wright di quanto fossimo disposti a sperare.
Ora, io non pretendo di capire dopo una sola visione cosa è rimasto dello script originale e cosa è stato incollato con la sputazza, cosa è stato rimaneggiato e cosa direttamente epurato, ma con un piccolo sforzo immaginativo ci si va abbastanza vicini. È abbastanza lampante che in Ant-Man convivono due anime che si rubano screentime a vicenda: lo heist movie, voluto da Wright fin dall’inizio, e una più canonica e rassicurante origin story fatta con lo stampino di Iron Man.
Michael Douglas è Hank Pym (che in questa versione non picchia la moglie), cioè un Tony Stark vecchio che ha inventato un siero per rimpicciolire e un casco per dare ordini agli insetti e vuole usare questa tecnologia per fare del bene; Corey Stoll è Darren Cross, cioè un Obadiah Stane giovane che vuole impadronirsi di quella tecnologia per arricchirsi vendendola al miglior offerente; Scott Lang (Paul Rudd) è l’elemento di disturbo, la novità, un ex galeotto trasformato in improbabile eroe, scelto da Pym come suo successore, che dovrà risolvere la situazione non facendo saltare in aria ogni cosa, ma mettendo a segno un elaborato (e, come spesso succede negli heist movie, completamente privo di senso) piano criminale. Il risultato di queste due trame, che sferragliano una contro l’altra senza mai che nessuna prevalga davvero, è che in una generale atmosfera di “vale tutto” assistiamo senza soluzione di continutà a momenti tra i più abusati nella genesi di un supereroe, come Scott che prende confidenza col costume e coi propri poteri mentre perde e ritrova fiducia in se stesso, e scene degne del più classico Ocean’s Eleven, in cui i personaggi riuniti attorno alla planimetria di un edificio si dicono cose come “per questo ci servirà un hacker esperto e un maestro dei travestimenti” e “conosco il tipo che fa al caso nostro!”.

“Ma quindi sono un personaggio dall’animo tormentato o un simpatico cazzone?”
A rendere tutto questo un assoluto spasso è un cast in formissima di grandi caratteristi e attori generalmente “di supporto” al servizio di un Paul Rudd attorno al quale è stata cucita (o che si è cucito da solo) la parte dell’adorabile furfante, un po’ scemo e dal cuore d’oro e un po’ dall’animo tormentato, collaudata da Starlord nei Guardiani della Galassia e tante altre variazioni sul tema prima di lui. Per il ruolo decisamente più intenso di Pym eravamo in lizza io, un pastore dell’Asia centrale e Michael Douglas, in qunato gli unici a non essere ancora comparsi in un film Marvel. Alla fine hanno scelto Michael Douglas perché era quello con più esperienza e mi sento di dire che hanno scelto bene: Magic Mike si mangia ogni scena in cui compare, e quasi senza mai alzarsi in piedi o muovere un passo.
All’estremo opposto, Evangeline Lilly è purtroppo una cagna parlante a cui fanno tirare 4 calci per potersi raccontare di aver creato un personaggio femminile “forte” e schivare accuse di sessismo che arriveranno puntualissime lo stesso, mentre lascia un filino perplessi Corey Stoll (che sappiamo essere bravissimo perché l’abbiamo visto in House of Cards), che interpreta il cattivo dalle confuse motivazioni chiaramente convinto di trovarsi in un cartone animato (il fatto di avergli dato una pistola che trasforma in gelatina la gente non deve averlo aiutato particolarmente a entrare nel personaggio).
Ma va bene, Ant-Man fondamentalmente vuole fare ridere.
Gli sforzi congiunti (ma non coordinati) di Wright e di McKay hanno abbattuto una volta per tutte quello strato di gravitas che ha permeato finora i film dei supereroi Marvel, sempre in prima linea contro l’apocalisse, tra morti, depressioni e crisi post-traumatiche, ma sempre con la battutina sagace sulla punta della lingua. Ant-Man è una action comedy in piena regola in cui non si ride nonostante la fine del mondo, si ride perché non sta mica finendo il mondo.
Alla luce di questo, il momento cinematograficamente più rilevante è probabilmente il combattimento finale che fa a pezzi il trend — ormai non più tollerabile — dei finali interminabili e catastrofici adottati da praticamente ogni film d’azione uscito negli ultimi 7 anni, trascendendo anche i confini del genere supereroistico: che si tratti di radere al suolo New York in Avengers, Metropolis in Man of Steel, Xandar nei Guardiani della Galassia o Los Angeles in Furious 7, la parola d’ordine a Hollywood sembra essere “se non radi al suolo un paese sei un coglione”. La risposta di Ant-Man, con la sua resa dei conti in miniatura nella cameretta di una bambina, è geniale.

Kevin Feige in una recente intervista
Nel suo piccolo (ahaha!), Ant-Man segna il passaggio definitivo (che poi potrà benissimo essere ignorato nel prossimo Captain America: Civil War, che non lo so?) da film per nerdoni a film per famiglie; un’amica un po’ più sveglia di me mi faceva notare come fosse il più disneyano dei film Marvel (per fare magari il paio di Big Hero Six, il più marveliano dei film Disney). E se sai per cosa stai pagando il biglietto va benissimo anche così, è un’esperienza che vale comunque più dell’anonimo Thor 2, dei fallimentari Hulk, del soporifero secondo Iron Man o dell’innavicinabile primo Captain America.
Vivremo per sempre col dubbio di che cazzo di capolavoro sarebbe potuto essere se Wright fosse rimasto al timone fino alla fine, ma cavolo, fossero tutte così le delusioni nella vita!
DVD-quote:
“Un piccolo passo per la Marvel, un grande passo per un supereroe su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo.”
Quantum Tarantino, i400Calci.com
NOTE:
- Sulla guest starring che probabilmente già sapete tutti ma ho evitato per rispetto di chi ancora non, si vede lontano chilometri che è esattamente il genere di cosa che Wright NON voleva nel proprio film e che la Marvel ha imposto di prepotenza secondo la logica per cui ogni film deve essere il teaser del successivo… Ma oh, a me è piaciuta lo stesso. Perché è esattamente il genere di cosa che poteva succedere in un fumetto e io, alla fine dei conti, sono un povero stronzo che non ha mai smesso di leggere fumetti.
- Il primo tentativo di un film su Ant-Man risale agli anni ’80, quando Stan Lee proposte un pitch alla New Line Entertainment che venne immediatamente scansato perché troppo simile a un film Disney in uscita nell’89. Il film era Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi.
- Sì, ci sono ben due scene dopo i titoli di coda che “gettano le basi” per la Fase 3.
- Sì, a un certo punto Scott Lang salta una staccionata.
- Sì, continua l’inside joke delle braccia mozzate come omaggio a Star Wars.

Perché Ant-Man non poteva comparire nella Fase 1
Strategie di posizionamento, buono a sapersi.
Un profilo piú per famiglie (Ant Man, GotG), uno più action (Cap2 e, al netto di alcuni scivoloni, Iron Man 3) e gli Avengers a fare da prodotto misto.
Sono curioso, bella rece.
Ps: riusciamo a fare dei commenti senza tirare in ballo i pigiami? Perchè nel 2015 e con una dozzina di film alle spalle forse è un po’ tardino e puzza di frustrazione
alla fine mi sa che il pigiama è un problema pure per la Marvel, visto che quella di Ant-Man è a metà strada tra un’armatura e una tuta da lavoro…
Preeeeciso. E’ una ripicca da haters oltranzisti che non ha più nemmeno fondamento nel franchise marvelliano :D
Dai che ad agosto ho due film buoni da vedere al cinema con la famiglia (l’altro è mission impossible)!!
stesso discorso per me. e volevo vedere anche Pixels ma dopo aver letto in giro ho rinunciato a vederlo al cinema.
comunque si dice “emblema” non “simbolo”. LEBBANCHE
Che poi nei fumetti /cartoni questo tipo non poteva anche ingrandirsi a piacimento?
verissimo: ant-man e, minchia, giant-man!
hank pym è stato sia ant-man che giant-man (e golia, e jellowjacket)
scott lang, però, a memoria,è sempre stato solo Ant-Man
vuoi che aggiunga un piccolo spoiler (che non ti rovina niente, in realtà)?
[SPOILER]
verso la fine del film, non viene detto esplicitamente, ma diventa abbastanza chiaro che Pym abbia inventato anche la formula per ingrandire; in realtà c’è un po’ di ambiguità al riguardo, all’inizio sembra che sia semplicemente un device che riporta alla sue dimensioni originali qualcosa che era stato in precedenza rimpicciolito, ma verso la fine lo usano anche per ingigantire cose che prima erano piccolissime di loro (alcuni giocattoli, una formica)
[/SPOILER]
forse era troppa drammatica la versione di Wright e nel tempo è andata a cozzare con la politica tutta Bambi e bambini della disney… peccato. un personaggio disturbato come Hank Pym poteva essere interessante da elaborare cinematograficamente..
degli avengers ho letto solo la versione ultimate e ricordo una storia dove Cap partiva in pompa magna per andare a fare il culo a Pym perché aveva picchiato la moglie. bella storia. belle botte
Ma se Edgar Wright ha fatto solo film comici finora?…
Nanni perdonami il nitpicking ma “comici” è un pò riduttivo per Edgar (soprattutto nel caso di World’s End)
(è più forte di me ma con la cricca di Spaced sono fanboy)
L’importante e’ che ti rendi conto anche tu che il timore di Pronto MacReady e’ abbastanza infondato.
ragionissimo, boss!
mi ero fatto l’idea che magari poteva sviluppare un film diverso visto il personaggio (di cui conosco solo la versione ultimate, forse la versione classica ha più possibilità comiche)
poi forse ho detto una cazzata! :D
In realtà due punti fermi del progetto di Wright, fin dalla prima stesura, erano proprio che il film dovesse essere una commedia fuori di testa e che il protagonista fosse Scott Lang.
che poi questo abbia fatto buon gioco alla marvel è un altro paio di maniche, ma il siluramento di Wright è secondo noi più dovuto al fatto che il suo film fosse troppo libero e troppo personale che troppo “adulto”.
riguardo Hank Pym, la versione ultimate ha calcato molto la mano sui suoi difetti (la parola d’ordine dell’universo ultimate era “calchiamo la mano su QUALUNQUE COSA”, alla lunga rompeva davvero le palle), rendendolo un personaggio un po’ più credibile e tridimensionale ma davvero, davvero sgradevole. anche l’Hank Pym “classico” è comunque abbastanza un perdente cronico su cui sarebbe stato difficile fare un film vista la nomea che si porta dietro.
Un altro punto fermo di Wright, a quanto pare, è che il ruolo di Michael Pena l’aveva scritto apposta per lui (anche se poi la scena in cui “racconta” non è di Wright nonostante a me sembri troppo una roba sua :D).
Comunque alla fine la natura da matto sfigato di Pym l’hanno trattata come l’alcolismo di Stark. Pym qua ha due momenti in cui perde la calma, Stark ha cinque minuti da ubriaco nel secondo film.
grazie Quantum!
Della versione Ultimates Pym era uno dei personaggi più interessanti (e più stronzi) ma capisco che è all’antipodi dell’universo Marvel attuale.
Non siete i primi a confermare che Ant-man è valido e lo vedrò con piacere insieme al nuovo MI.
Ot: non ho mai capito tutta questa avversione per il primo Cap…
@the Bat(Mat) neanch’io….a parte la macchina del Teschio Rosso, che era di una pacchianeria assurda alla batman & robin, lo trovato fatto meglio, ad esempio, del secondo hulk o del terzo iron man.
P:S: ed il premio Jimmy Bobo di questo mese? è saltato?
http://www.i400calci.com/2015/07/premio-jimmy-bobo-giugno-2015/
in effetti non mi aspettavo che sarebbe stato bello. però condivido l’idea di postare la foto geniale del cornetto a lutto che mi ha fatto troppo ridere. grande josh.
invece sul peter russo, direi che è proprio bravo. a me sta piacendo molto anche nel telefilm estivo The strain.
che bella rtecensione, quantum.
ormani è più di un anno che passo di qui tutti i giorni a leggervi e rileggervi e devo farvi i complimenti a tutti perchè siete davvero ingamba. riesco finalmente a capire lo stile e le personalità di ognuno di voi e questo mi fa sentire un pò parte di questa bella famiglia. commentatori compresi. grazie.
anna, the strain la prima stagione era una cacata colossale, ne sei conscia, n’est-ce pas ?
#solocuori per te, anna
samuel, ne sono conscia: e allora? ci vediamo un sacco di puttanate e poi proprio the strain no?
grazie quantum
ma che mi stai a imbrutti?
N sei l’unico che me ne parla bene.
E pensare che avevo aspettative, per l’uscita di questo film, praticamente, pari allo zero come per un qualsiasi film italiano, che n mi sono preso neanche la briga di dire quickcoso.
Anche gli uomini-formica, nel loro piccolo, s’ incazzano…
Non condivido, per quanto su vampiri e contagi in tanti abbiano detto e ridetto tutto, per me The Strain è stata una piacevole sorpresa, la prima stagione me la sono goduta alla grande, sto aspettando la seconda sperando non vada in vacca
spero anche io. come serie estiva va proprio bene.
The Strain va bene 3 episodi, poi diventa la solita robaccia trita e ritrita sui vampiri. Almeno True Blood andava benino per 3 stagioni.
Ma se confesso che Ragazze nel Pallone e’ un mio guilty pleasure, mi cacciate dal sito?
il mio guilty pleasure è Pitch Perfect, cioè ragazze nel pallone ma con la musica a cappella invece del cheerleading.
#teampitchperfect idem
Ma c’è quel cesso della Kendrick!
Ho sempre avuto un debole per Kirsten Dunst e se me la metti assieme a Eliza Dushku mi compri facile…
La mia guilty pleasure invece è quel film con Madonna sul softball.
Siamo in due (conservo anche il DVD UK)
E pensare che a me Rudd stava sugli zebedei poi grazie a capisaldi della commedia americana quali Role Models e Anchorman 1&2 ho iniziato a tollerarlo.
Ora avrò la grande occasione di farmelo piacere una volta per tutta grazie alla Marvel e allora… …Grazie Marvel!!!
Scherzi a parte lo vedrò molto volentieri, l’ idea di un supereore in un contesto meno roboante non mi dispiace affatto.
Fatta eccezione per le prime 3 puntate a me The Strain non è dispiaciuto.
a me Rudd piaceva, come attore comico, ma non mi convinceva l’idea di vederlo nel ruolo di un supereroe. è andato tutto a posto quando il film di supereroi si è rivelato una commedia al 100%
io non sapevo della sua esistenza fino appunto ai due Anchorman.
però non sapevo neanche fosse lo stesso attore.
comunque vince per la trollata che fa ogni volta che lo invitano da Conan O’Brien: praticamente promuove ogni suo film con uno spezzone tratto da “Mac and Me”, sempre lo stesso.
ah, ve l’ho già detto che Ant-Man ha il miglior trailer di tutti i tempi? https://www.youtube.com/watch?v=UpPx7E27Bc8 ANTS!
ah ma scusate, Douglas ringiovanito in CGI rende bene? ho letto che hanno usato la stessa tecnica con Peggy Carter in Cap2, ma non ci volevo credere, sembrava lei truccata, invece a quanto pare aveva solo la parrucca da vecchia e i puntini del mo-cap sul viso.
Rende, rende. Fa impressione!
Michael Douglas sembra uscito direttamente dal set di Black Rain e si mangia qualsiasi altra roba simile vista di recente, secondo me. :D
Comunque la tecnica usata per Peggy Carter in Cap 2 è un po’ più complessa, l’ho sentita descrivere dall’attrice qualche giorno fa. Hanno mescolato al computer quattro cose:
1. lei che fa la scena senza nulla in faccia, normale;
2. lei che fa la scena truccata da vecchia;
3. lei che fa la scena con in faccia i pallini per il performance capture;
4. un’attrice vecchia che fa la stessa scena imitandola.
Non so se con Michael Douglas abbiano fatto la stessa cosa, so però che se n’è occupata la stessa agenzia di effetti speciali.
http://www.ign.com/articles/2015/07/23/ant-man-how-they-de-aged-michael-douglas-to-play-young-hank-pym
ah beh, ora ho capito tutto! grazie!
Siete solo un branco di fanboy venduti
ma anche no solo che qualcuno prima o poi doveva dirvelo (oppure già lo hanno fatto ? XD)
scherzi a parte come molti altri la fiducia di partenza era zero (mettici che i film marvel hanno rotto, mettici che stiamo parlando pur sempre di ant man) e l’abbandono di Wright era la pietra tombale ma a quanto pare del suo film ne è sopravvissuto “abbastanza” da salvare la baracca.
Non so se lo vedrò al cinema ma sicuro provvederò appena possibile e poi Rudd mi fa troppo simpa…e il costume mi ricorda Kamen Rider (in positivo)
Curiosità: al botteghino come sta andando?
ha avuto il secondo peggior debutto di sempre per un film dell’MCU e ora siamo a 237 milioni incassati (per una spesa di 130 e chissà quanto di marketing)
A giudicare da quello che s’è visto, il marketing sarà costato quando la paghetta che prendevo alle elementari
A me Paul Rudd piace da quando l’ho visto per la prima volta in Friends, ha quell’aria da simpatico cazzone un po’ come Pratt ma meglio, però su questo film, dopo il defenestramento (defenestrazione?) di Wright non ci avrei scommesso due lire, tant’è che non pensavo di andare a vederlo al cinema. Mi avete fatto cambiare idea e ora voglio vedermelo!
Su Evangeline Lilly e su quanto sia cagnaccia e una persona di merda, io vi segnalo questa vecchia intervista: http://www.badtaste.it/2014/12/04/evangeline-lilly-spiega-perche-lant-man-edgar-wright-non-poteva-funzionare/107920/
Notare il passaggio: “sono abbastanza snob quando si tratta di film: difficilmente vado al cinema a vedere un popcorn movie.” —-> ha fatto quella merda di Lo Hobbit
Persona di merda perché? Mi sembra che dica cosa sensate.
Ok, liscia il pelo alla “visione” Marvel (e vorrei vedere), ma tipo avebbe potuto farlo anche senza premettere che lei in genere certi film manco li vede. E comunque dice chiaramente che Wright è stato fatto fuori per ché troppo “autore”, e a dispetto del titolo non spiega affatto “perché l’Ant-Man di Edgar Wright non poteva funzionare”, anzi sottolinea come probabilmente sarebbe stato un film bellissimo… mentre del film effettivamente uscito mi pare dica solo che è coerente alla visione Marvel.
ha detto che non va a vedere i popcorn movie, non che non li gira, ha fatto anche Real Steel.
Personalmente parto più che prevenuto che non mi debba piacere. Facile intuire il motivo.
Anzi probabilmente andrò a vederlo solo per la recensione positiva di Quantum, se mi fa schifo rivoglio indietro i miei soldi.
P.S.
quando è apparso il poster di Yes Man più che alla filmografia pensavo ti riferissi all’indipendenza creativa di Reed!
e spariamoci l’ennesima puntata della telenovelas marvel…
quanto hai ragione.
Eh ma questa volta la Mc Marvel offre l’ happy meal coi pupazzi Iron-Ant.
Vorrai mica perderti l’ occasione?
Lo hanno visto cani e porci e noi sti sta ancora ad aspettare il 12 che cazzo…
ripensa a cosa ci è capitato l’anno scorso. agghiacciante a dir poco.
A quando un reboot di “Minu Minu simpatica vecchina…” La signora Petterpot per intenderci
cazzo pensavo di essere l’unico a ricordarsi quel cartone. mamma mia mamma mia che piccina ora è!
scherzo, era l’altra sigla.
di quel periodo ricordo ancora cose oscurissime tipo I Fruttini e Furia Cavallo del West con la seconda (?) sigla cantata da Luca Sardella.
Dai ragazzi, sono l’unico a cui non è piaciuto?
Il personaggio del villain è ridicolo.
Rudd sembra che lo abbiano obbligato a fare il film per forza. Voglia di recitare saltami addosso.
L’unica cosa che salvo è Michael Pena, che di mangia tutte le scene in chi compare.
Io sono rimasto deluso
Non sei l’unico. Non sei solo. A me non è piaciuto. Solito pattume Marvel/Disney.
i due monologhi di Pena sono da antologia.
mi aggiungo
La tutta è davvero figa però! Ha un che di retrò che richiama futuri passati (tipo fantascienza anni ’60 ’70).
Devo dire che da super fan nerd-one dell’universo marvel tutto, andrò assolutamente a vederlo.
Una domanda, spoiler, lo so, voglio farmi male, ma qualche riferimento agli avengers, cioè al fatto che ant man effettivamente secondo i comics è parte degli avengers, nonché fondatore?
visto stasera. porca p*****a che figata astronomica. non vedo l’ora di vedere Cap3.
ah, comunque voglio IL PORTACHIAVI. chi l’ha visto saprà.
visto e apprezzato.
Cervello rigorosamente staccato, ma è una necessità attorno alle produzioni marvel/disney/lucasarts.
Una nota ulteriore, però
SPOILER ALERT
per comprarmi è bastata la scena psichedelica. Perchè nessuno ne ha parlato?
Oltre a riallacciarsi a tutta una tradizione psichedelica di tavole fumettare fumatte (bonus), allegorizza una situazione al di fuori delle comuni percezioni con molta più fantasia (caleidoscopi!!!) di quella merdata di interstellar: “entro in un buco nero! è il retro di una libreria!” (puke):
La scena più anticinematografica e antimeraviglia della storia degli ultimi anni, e tutti a spellarsi le mani.
Per essere un prodottino per famiglie rilassate questo ant man invece ha una scena psichedelica!
FINE SPOILER
Magari!
Papà, dove sei?
Funziona funziona funziona, è davvero stato un piacere. Di sicuro il più family-friendly di tutti i Marvel, ma ha un ottimo ritmo senza essere fracassone per forza e tanti personaggi che funzionano (forse un po’ anello debole è quella testa di ginocchio del cattivo).
Come anche già scritto qua, penso, la soluzione della Marvel per tenere fresca la sua roba è sfruttare un genere preciso per ogni film. I superereoi sono quasi la glassa, più che la farcitura. A parte il greatest hits scassone Avengers abbiamo Captain America come film di guerra-spionaggio, Thor come fantasy sci-fi, Iron Man come film dove Robert Downey fa cose, e questo è un godibile heist movie alla Ocean’s Eleven dei poveri (in senso buono). Evidentemente continueranno con questa linea guida anche nelle prossime uscite: mi immagino un Black Panther come blaxploitation (o comunque un film dove la questione razziale è importante) e Dr. Strange come mistero/occulto/soprannaturale LOL
Dal lato tecnico fa abbastanza impressione il formato che hanno scelto per il film….non ho capito se in realtà sarebbe quello adatto per vederlo all’IMAX (qua danno Pixels in IMAX, non voglio crederci), ma visto in un cinema tradizionale sembra quasi vecchio 4:3…davvero figa sembra di vedere un film tv ma penso l’abbiano fatto per avere più spazio verticalmente e dare meglio il senso delle proporzioni. Impressionante a ripensarci Douglas ringiovanito, meglio dei vari Schwarzy (anche se l’ultimo mi aveva colpito positivamente) e Jeff Bridges. Ma forse è solo perché non hanno strombazzato tanto la scena e, senza pensarci, credevo fosse solo tinto e truccato :D
vabbeh ma per Bridges mica hanno chiamato la Lola VFX. questi sono gli stessi che han fatto Peggy Carter invecchiata (in Winter Soldier) e il Cap rachitico nel primo. anche in Genisys han chiamato loro
confermo la cosa del formato
ahaha scusatemi per l’OT.
stanno facendo Un Poliziotto alle Elementari 2.
con Dolph Lundgren.
LOL.
tra l’altro alla regia c’è uno dei soliti falliti quindi il progetto sappiamo gia come finirà. ma iquello con Shwartzy com’era? un pacco anche quello?
per la miseria, è lo stesso tizio del prossimo Tremors 5. e di Infiltrato Speciale (uno dei trilioni di film post-2000 con Seagal). mi ricordo che Morris Chestnut faceva una discreta fine del c***o, lol.
Per me è un si gigantesco.
Bombetta, il finale e la scena della lotta nella valigetta in caduta libera da sole valgono il prezzo del biglietti. Non è il solito film Marvel fatto con lo stampino.
dai tutto sommato non male, il solito villain marvel sprecato e le immancabili cadute di stile ma il film alla fine funziona, non sarà una bombetta come i guardiani ma è sicuramente da annoverare tra le puntate riuscito di questa serie.
Per me è ben davanti al sopravvalutatissimo Guardiani della Galassia. Intrattenimento di livello, un grande Paul Rudd, un grandissimo Douglas e soprattutto una confezione che non mi ha fatto rimpiangere Wright! Era ben difficile!
Per diversi aspetti mi ha ricordato un cult di quando avevo sei anni (e che non intendo rivedere per non rovinare i ricordi) come La Maschera di Zorro.
La discussione vivace e la recensione hanno già detto tutto mi sa. Per illudermi di un vano senso di utilità aggiungo che il cattivo (solito moscione marveliano) con un po’ più di nevrosi e una caratterizzazione più fortemente comica (come mi illudo senza alcuno fondamento volesse Wright) avrebbe reso un bel po’ di più, e che tutte le sequenze CGI munite, non solo l’ultima, divertentissima, hanno il mio pollice alto. Non per fare quello che cerca il virtuosismo a tutti i costi (anzi, quello magari a sprazzi si vede l’effetto “plasticone”), ma per creatività le vedo messe sempre bene, compreso il primo approccio alla miniaturizzazione in caduta libera tiratissima. Finding fun in the small things. Non è detto che debba avercelo grosso per divertirtici.
Primo post: innanzitutto i complimenti di rito perché questo sito è un mio punto di riferimento nel Web e attendo impaziente ogni vostra recensione di blockbuster targato Marvel e non solo :)
Personalmente speravo che Paul Rudd mi colpisse di più, attribuisco il “letdown” al doppiaggio italiano e dunque attendo la versione originale in DVD… Oltretutto, se non lo avete visto, vi consiglio la visione di Parks and Recreation dove appare in un paio di stagioni e merita… altroché se merita :D
Una domandina… avete detto che il trend del braccio tagliato continua anche in Ant-Man… ma dove? :/ Me lo sono perso!
Grazie e buon lavoro ;)
Scusate, ma non vi è sembrato la copia del canovaccio di Iron Man 1 con Ant-Man vs. Calabrone al posto di Iron Man Vs Iron Monger e con le particelle pym al posto del Arc?
Per il resto in alcune scene ho riso di gusto e mi sono decisamente divertito, sicuramente fra i meglio della Marvel.
lo davano a tre euri e alla fine sono andato. alla fine è il solito canovaccio tipico della Marvel, qualcuno riesce peggio, qualcuno meglio (questo)ma alla fine siamo alle solite, con alti e bassi annessi. Solita fotografia professionale quanto piaciona, violenza megaedulcorata, personaggi divertenti e anche loro sempre troppo piacioni, costruzione della vicenda che finisce per sembrare sempre lo stesso, idem per il ritmo che tira qualche sferzata sempre grazie a qualche gag o frase ammiccante…..insomma….solito film per famigliole targato Marvel. Che per inciso per me è lammerda.
giusto per riesumare, ANT-MAN 2 ARRIVA NEL 2018, confermato da Marvel oggi stesso. e 3 nuovi film per il 2020 (e pare non siano ancora Fase 4 lol)
Boh per me filmetto gradevole ma occasione mezza persa. Ad esempio fossi Ant Man ucciderei i nemici entrandogli da piccino nell’orecchio e poi ingrandendomi di botto esplodendoci il cranio. Cosa me lo impedisce? Il pg-13 e il buonismo imperante me lo impediscono. Comunque mi sono divertito (molto) più che con gli ultimi Avengers, quello sì.
Dopo averlo finalmente recuperato stanotte (così sono in pari perfetto allì’ultimo secondo utile col MCU, per vedere domani Civil War), scrivo solo per segnalare una grossa cit. di SW che nessuno nei commenti ha rilevato.
Quanto Douglas e la Cagnaccia spiegano a Rudd il piano di inflitrazione, per 1/20 di secondo a schermo si vede lo schema che gli stanno mostrando, ed è lo stesso della morte nera con siluro che entra nel condotto di aerazione che c’è nel briefin prima dell’assalto degli x-wing <3 .