Rubrica settimanale di colonne sonore da combattimento per caricarvi, emozionarvi o farvelo venire duro per un disegno
https://www.youtube.com/watch?t=16&v=_2_gOpU0eWU
Artista: Sammy Hagar
Titolo: Heavy Metal
Film: Heavy Metal
cinema da combattimento
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Vorrei tanto dedicare questa colonna sonora al ragazzo Ciobin.
Nella speranza che possa tornare con la cresta pettinata meglio.
Il menu del giorno offerto a gratis è un personalissimo regalo.
MENU 400 Calci:
Tanti piccoli aperitivi stilosi fatti in stile finger foot
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Minestrina di shampoo con puntine di matite tostate
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Insalatina di elastici colorati con piccolo palloncino ripieno di quella
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Ceppo d’ albero al forno profumato con foglioline sintetiche a forma di cuore
gratin di trucioli di alluminio con piccole scaglie di vetro colorato alla caso
cestino di cuffiette musicali in pastella di marmo scolpita con denti da latte
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Fetta di tortino di cartapesta con salsa disel
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Caffè gelatinoso con grappa di palude accompagnato da perle E303
di questo conoscevo il videogioco basato sul sequel Heavy Metal 2000 / Heavy Metal FAKK2
che figata,ogni tanto me lo riguardo
gesù cristo, in studio proprio ieri stavamo preparando la cover electro di questo: https://www.youtube.com/watch?v=c3R48xse06k
Ableton o Logig Pro?
CELO DURO
Film visto a 13 anni (registrato su Rai3 un sabato notte lasciando correrer una Vhs di 4 ore nel registratore… Bei tempi e quanta roba mi sono visto in questo modo), con estrema perplessita’ di mio padre…
Film cosi’ cosi’, i fumetti originali sono decisamente meglio (difficile superare Corben e Wrightson degli anni d’oro), ma a suo modo e’ stato importante. La soundtrack gira regolarmente qui a casa mia, fantastica (il mio pezzo preferito e’ Blue Lamp di Stevie Nicks).
Stessa cosa per me…e subito volevo essere Dan!!!
Ah questo lo adoro propio,tanto per cambiare pure questo viene dai favolosi anni 80,sarebbe bello leggerne la recensione.
Dopo anni di attesa, l’ho visto recentemente, e ammetto di averlo trovato invecchiato male (ben peggio di Fire and Ice, che secondo me regge ancora benissimo): rispetto ai fumetti ispiratori degli anni ’80 vengono più fuori l’infantilismo e la gratuità piuttosto che il disincanto iconoclasta, anche se il trasporto verso il sense of wonder c’è, e va da episodio a episodio; complice anche le difficoltà tecniche di un reparto animazione non all’altezza di quel che si vuol raccontare (non dico solo per i tempi, chi dell’animazione faceva pane quotidiano come i giapponesi anche nel 1981 sapeva come utilizzare i mezzi stilistici ed espressivi al meglio anche quando costretto a fare economia). Colonna sonora indiscutibile comunque (io la lagrima l’ho versata per Veteran of the psychic wars dei Blue Oyster Cult), e, sì, una rece sui 400calci la leggerei volentieri – anche per venir bastonato nella mia tiepidezza, sono masochista, mi piace venir frustato, se mi frustano bene…
Anche per me vederlo un paio di anni fa fu una delusione. A livello di animazione e grafica è a dir poco primitivo e scattoso- e le storie sono troppo concise per essere davvero suggestive. E stiamo parlando di un film uscito nel 1981, quando in giappone avevano realizzato già “Il Castello di Cagliosto” e mille altre meraviglie.