Prologo autobiografico: ho pochi anni e sono al mare con mia madre; al cinemino del paese danno un film per bambini a cartoni animati e io chiaramente voglio vederlo. Andiamo al cinemino. E vediamo Brisby E Il Segreto Di NIMH. E CI SPAVENTIAMO UN CASINO. Dopo il film torniamo a casa abbastanza terrorizzate, prendiamo l’ascensore, le luci si spengono e l’ascensore si blocca. E CI SPAVENTIAMO UN CASINISSIMO. Urlo, piango, mia madre schiaccia qualche bottone a caso e finalmente l’ascensore arriva a destinazione. Questo film è insomma legato a una delle esperienze più traumatiche della mia infanzia; grazie Don Bluth!
Ma poi, chi è Don Bluth? Talento ribelle della scuderia Disney, poi diventato l’anti-Disney in persona, autore di film di animazione non esattamente calcistici come Tutti I Cani Vanno In Paradiso e Anastasia, Bluth esordisce nel lungometraggio nel 1982 proprio con Brisby. E qui dovrebbe essere già chiaro che l’etichetta di “anti-Disney” è l’understatement del secolo: diciamo piuttosto che è un pazzo sadico alla stregua di un Lars von Trier, e che in questo film fa esperimenti sul terrore dei giovani spettatori così come gli scienziati del film fanno esperimenti su topi e ratti, così come lo psicologo pazzo di Peeping Tom torturava il figlio per vedere se impazziva anche lui o no.
La signora Brisby è una umile e gentile topolina che vive coi suoi piccoli sul limitare del campo della famiglia Fitzgibbons. E’ vedova, ma non ha mai saputo come suo marito è morto. Con l’avvicinarsi della stagione dell’aratura Brisby deve prepararsi a traslocare, ma il figlio minore, Timothy, è gravemente malato di polmonite. Che fare? Brisby, terrorizzata ma senza scelta, si rivolge al Grande Gufo, il quale le consiglia di andare dai ratti che abitano il cespuglio di rose vicino a casa Fitzgibbons. Intrufolandosi nel cespuglio, Brisby scopre che, a seguito di una serie di esperimenti di laboratorio effettuati dal National Institute of Mental Health (NIMH), i ratti sono diventati animali altamente intelligenti e organizzati: rubano energia elettrica agli umani, sono governati dal saggio Nicodemus secondo una precisa gerarchia politica e soprattutto, quella gerarchia è minacciata da oscure trame ordite dal perfido Cornelius. Il defunto Jonathan Brisby, egli stesso vittima degli esperimenti, aveva aiutato i ratti a creare la propria civiltà fino a dare la vita per loro: in segno di gratitudine Nicodemus accetta di aiutare la vedova Brisby a trasferire la propria casetta in un punto più sicuro del campo, senza che Timothy debba muoversi; le dona inoltre un amuleto luccicante che la aiuterà a portare il piano a compimento – non prima che le lotte intestine alla comunità dei ratti facciano varie vittime.
Roba per bambini un bel paio di palle, dicevamo. Eppure, cosa c’è di più spaventoso per un bambino che il tema della vivisezione? L’idea che i crudeli Adulti in camice bianco prendano animaletti graziosi e indifesi per torturarli a piacimento è giustamente una prospettiva aberrante e spaventosa. Poi il bambino cresce, impara a compiere riflessioni complesse e con un po’ di fortuna comincia ad interessarsi di medicina, di scienza, di metodo scientifico, finché capisce che la storia e la realtà della sperimentazione animale sono decisamente diverse da quelle propagandate da qualsiasi media (sorry popolo di Facebook). Ma secondo Don Bluth, ai piccoli spettatori il doveroso rispetto per gli animali va inculcato a suon di sequenze allucinate, scene di dolori atroci, musica drammatica, e senza andare tanto per il sottile.
Ma ciò che più spaventa nella vicenda dei ratti da laboratorio è la loro scoperta di avere una coscienza, di sapere improvvisamente pensare, leggere, comunicare: attraverso gli esperimenti, i ratti mangiano il frutto dell’albero della conoscenza, cadono dalla condizione edenica di beata ignoranza e si trovano a fronteggiare per la prima volta i dilemmi etici delle creature più complesse. L’intelligenza, dice giustamente Bluth ai piccoli spettatori, è difficile da gestire e porta inevitabilmente sia conseguenze positive (la gratitudine e l’equanimità di Nicodemus; la lealtà del suo scudiero Giustino) sia negative (la demagogia e la sete di potere di Cornelius). Quando Giustino spiega a Brisby “non possiamo continuare a rubare elettricità”, quando Nicodemus dice “non possiamo più vivere come ratti”, i due si fanno portavoce della stessa crisi di identità di un altro famoso ratto del cinema animato: Ratatouille, diviso fra l’affetto per il cuoco Linguini e la fedeltà alla propria specie, chiaramente diffidente verso gli umani.
Per Brisby si apre un mondo del tutto sconosciuto: semianalfabeta, timida, la protagonista è l’antitesi della tipica eroina dei film d’azione/avventura/horror; è una vedovella un po’ in su con gli anni, dal mantellino sdrucito, che deve battere tutte le sue paure per salvare la vita dei figli. Fin dall’inizio, la trama le impone di passare attraverso riti iniziatici e imprese temerarie: la sequenza nella tana del Grande Gufo, temutissimo perché si ciba di topi come Brisby, ricorda i momenti migliori di Indiana Jones E Il Tempio Maledetto ma senza il divertimento, la musica strappa-applausi e l’eroe adorabile farabutto; cosa rimane? Ah sì, la paura. La topolina si muove costantemente contro sfondi bui o infuocati, spine, intrichi, minacce ovunque. La sua esperienza si fonda solo in parte sulla solidarietà inter-specie, ma anche e soprattutto sulla legge naturale mors tua vita mea, senza sconti zuccherosi in stile Disney. Persino la spalla comica, il buffo corvo Geremia, quando vede l’amuleto di Brisby scopre la sua anima amorale, diventa improvvisamente drogato di possesso, sgrana gli occhi minacciosi e allucinati e sbatte in terra la povera Brisby minacciandola col becco chiaramente fallico.
Elencare tutte le scene spaventose di questo film equivarrebbe a scriverne la sceneggiatura: il regista crea sequenze d’azione tesissime, sceglie prospettive espressioniste e colori violenti, rende il percorso della protagonista irto di difficoltà fino alla fine, quando Brisby si ritrova con le mani ustionate e spellate dal magico amuleto diventato incandescente. Il finale sembra dire ai piccoli spettatori che sì, il bene e la pace sono possibili, ma raggiungerli costa coraggio, fatica e dolore; e che l’alternativa è la morte per mano di chi è più forte. Alla fine, bisogna ammetterlo, il sadico esperimento di Don Bluth è pedagogia d’assalto.
DVD-quote:
“Un sadico esperimento sui giovani spettatori”
Cicciolina Wertmüller, i400Calci.com
Capolavoro di Don Bluth insieme al primo Fievel e forse il miglior non-Disney di sempre. In quanto al tono dark e horror, nemmeno la Disney ne era esente in quegli anni: basti vedere Taron e la Pentola Magica e certe produzioni live action (come insegnate anche voi, Return to Oz). Bluth voleva tornare al passato della tradizione Disney e se guardiamo i primi grandi classici (Biancaneve, Pinocchio, Dumbo, etc…), temi come la morte, la paura, la sofferenza e l’isolamento tornano in gran quantita’: lo stesso Biancaneve i Sette Nani a me fece una gran paura la prima volta che lo vidi.
Cosa curiosa: se guardiamo a certi film d’animazione per adulti del periodo (penso a Heavy Metal e certi film di Ralph Bakshi, Lords of the Rings in primis), Brisby li supera non solo nella parte artistica, ma anche per come tratta temi adulti, risultando piu’ maturo e piu’ terrorizzante.
“e forse il miglior non-Disney di sempre.” se non parliamo degli anime giapponesi
In ambito americano, i primi 2 di Don Bluth sono senz’altro superiori a tutta la produzione coeva Disney, quindi anni ’70 e 80′ (ma io non sono nemmeno un fan dei ’90… ). L’animazione giapponese e’ un altro ambito, ma per non-Disney, intendevo film d’animazione in stile Disney, ma non non-Disney appunto.
Presente. Il babbo mi portò a vederlo che avevo setteanni. Fu abbastanza sconcertante, se non proprio traumatico. La cosa interessante che all’epoca in tv mi sfondavo di cartoni giapponesi ben più violenti e pesanti, ma il fatto che mi aspettassi un film disneyano e sembrasse un film disneyano fece sembrare il tutto “sbagliato”, sinistro e malato.
Mostri lovecraftiani che se magnano gli uomini in Capitan Futuro: ok.
Graziosi topolini alla Bianca e Bernie che affogano nel fango: ok un bel niente.
Comunque semplicemente uno dei migliori film fantasy di sempre, non solo animati.
Spettacolo, assieme a Ritorno ad Oz ha segnato la mia infanzia. Grazie mamma e papà che mi facevate vedere queste cose…
Brisby per me sta nell’Olimpo dei film animati, occidentali e non.
Al di là del tono, che sa di fiaba e di incubo insieme, la cosa che mi ha sempre stupito del film è la qualità delle animazioni; in un discorso simile (ma con tecniche diametralmente opposte) a quello fatto per Fire & Ice, i disegni qui hanno una vitalità, una precisione ed una fluidità che raramente ho rivisto in altri cartoni (se non dello stesso Bluth).
Brisby stessa è un personaggio “vivo”: madre coraggio che lotta con tutte le sue forze per i figli, scopre degli oscuri segreti sul passato marito scomparso e deve venirne a patti, obbligandosi a trovare la forza dentro di sè.
Poi vabbè, il gatto Dragon, il Grande Gufo e il flashback con le mutazioni mi facevano invecchiare di 10 anni ad ogni visione, ma Flying Dreams cantata da Sally Stevens sul finale faceva passare tutto.
(trivia: questa versione ce l’abbiamo solo noi, nel resto del mondo viene usata la versione cantata da una voce maschile)
Scusate, allargo il discorso su Don Bluth: possiamo dire che “Anastasia” è probabilmente il cartone animato più antisovietico di sempre? Le scene della presa del Palazzo d’Inverno coi rivoluzionari russi raffigurati come zombie ipnotizzati dal villain Rasputin che si rivoltano contro uno zar bravo e buono sono meravigliose. Gratta Don Bluth e sotto ci troverai Ayn Rand.
A riguardare il primo Fievel oggi ci trovi sotto risvolti politici inquietantissimi…ricordo il capo del sindacato dei lavoratori mostrato come un grasso inetto
Da piccolo avevo la VHS ed era uno di quei film che vedevo a nastro, non ricordo però se mi facesse paura o meno ma sicuramente mi affascinava, il grande gufo in primis, rivisto di recente e non posso confermare che trattasi di capolavorone da tramandare ai posteri, livello dell’animazione, sopratutto delle espressioni facciali delle creature ancora oggi da rifermento.
Altro filmone che potevo guardare solo di nascosto perché a mamma faceva paura (poi uno si chiede perché guardi certe cose da grande).
E devo dire che l’ho apprezzato ancora di più in età adolescenziale, la storia di questa madre coraggio che sfida le peggio cose.
E devo anche dire che non riguardo da troppo.
Viva la pedagogia che funziona!
Migliore film di Bluth. La scena del grande gufo me la icorderò finché campo.
– Brisby entra nell’albero cavo
– Ragnatele e fossi ovunque
– Ci sono delle ossa (probabilmente di topo)
– Spunta una zampa artigliata enorme che le schiaccia.
– Una testa con degli occhi infuocati che ruota su se stessa IN SENSO ANTIORARIO.
E poi, dopo un breve e lapidario consiglio, il commiato che sa d’avvertimento: “È notte. Devo andare a caccia”.
Johnny, hai dimenticato il mega-ragno! La sequenza é:
– Ci sono delle ossa (direi sicuramente di topo, viste le proporzioni col corpicino di Brisby)
– Da dietro spunta un ragno gigantesco che vuole sbranare Brisby
– Arriva l’artiglio del Grande Gufo che lo schiaccia e fa schizzare fuori una poltiglia grigiastra
Eh. Mica male.
Mannaggia a me, è vero! Come diavolo ho potuto dimenticare il ragno?
E la falena mangiata dove la mettete ?
#TeamBrisby anch’io.
Due eroine voglio nel mio cinema.
1) quella che scalcia culi e rullakartoni, appende maschi alfa alle pareti come trofei e MAI, DICO MAI, in un momento di grande pericolo perderà tempo a lasciarti un frullato di lingua. Per quello c’è tempo dopo, se sopravvivi (lei, va da sè, sopravvive e basta).
2) quella che è debole e gentile, educata e ragionevole, ma che COMUNQUE non aspetta certo te per salvare sè stessa e ciò che ha di più caro.
Si fottano le “damsel in distress”.
Amen.
Ah i filmini belli cattivi di una volta, che ci hanno fatto diventare gli adulti che siamo adesso. Io ricordo solo di averlo visto due o tre volte, non mi ricordo la trama e nemmeno una scena. Mi ricordo però l’angoscia, e il totale fascino che questo film esercitava su di me, mia sorella e tutti i bambini con cui lo guardavo.
Ma ve l’immaginate che super casino i MOGE di tutto il mondo avrebbero montato oggi per un film simile?
Ah, cosa molto importante: NON GUARDATE MAI IL SEGUITO.
“…A quel punto io capii” e la zampa di Cornelius apre da solo la gabbia. Avrò visto il film 25 anni fa e mi ricordo ancora la scena.
Don Bluth è stato un maestro dell’animazione occidentale: è ha inventato un intero genere con Dragon’s Lair! Purtroppo raramente ha avuto alle spalle produzioni in grado di valorizzare le sue visioni; tanto per dire il suo ultimo film prima di ritirarsi é stato Titan AE, un cartoon di fantascienza che nonostante buone idee non azzecca mai il tono tra serio e comico (ed è anche uscito in sala assieme al misconosciuto, ma comunque Disney, Isola del Tesoro)
sì, però il ratto in questione è Nicodemus
Giuro che ho la stessa precisa immagine stampata in testa! È stata la prima cosa a venirmi in mente quando ho letto il titolo della rece!!!
Quella scena sarà stata d’effetto ma era una scemenza, il fatto che l’avessero reso più intelligente non vuol dire che dovesse automaticamente saper leggere, la lettura è una nozione che si impara mica che uno ha innata…
Che bravi, finalmente si parla di cartoni animati calciabili.
Brisby mi sa che l’ho visto per bene dall’inizio alla fine solo da adulto, quindi niente trauma (a quello ci ha pensato Taron e la Pentola Magica, di cui avevo una VHS copiata che per anni non sono riuscito a finire).
Il miglior Bluth insieme a Fievel sbarca in America, forse più commerciale (d’altronde spielberghiano), ma comunque capolavoro.
La Valle Incantata per me sta un po’ sotto questi due, ma magari son gusti.
Don Bluth era avanti. Mi associo al coro del “per ragazzi un par di palle”. A rivederlo ora, da adulto, fa ancora più paura. Vedere Geremia, la spalla comica, imbranato e gentile, che pronuncia “Ho sempre desiderato… un luccichino… tutto per me!”, mentre sbatte a terra la signora Brisby è molto più dark di altre scene più “esplicite” del resto del film, proprio per quello che suggerisce.
Vedere ora, da padre, la povera donna che canta Flying Dreams al figlio malato di polmonite, mentre i fratellini chiedono alla mamma “Timmy morirà?” e vedi sulle loro facce tutta la gravità della situazione, è una cosa da stretta al cuore.
Dovrò aspettare un po’ per farlo vedere ai miei figli (la grande si spaventa con Ursula della Sirenetta), ma è sicuramente tra quelli che DOVRANNO vedere.
Eh, pure la scena di Ursula gigante infilzata a morte vista al cinema a 5 anni ha lasciato il segno, sebbene mai quanto i titoli di testa della Bella e la Bestia un paio di anni dopo, madonna che angoscia quella musica da carillon.
Comunque per un topino di campagna anche fare amicizia con un corvo grosso dieci volte lui non è molto furbo, ché quelli non sono mica schizzinosi.
io al mare invece ero rimasto traumatizzato da Le avventure di Bianca e Bernie, non so perchè. i figli dell’albergatore dove alloggiavo avevano la cassetta e il televisiore in albergo.
http://www.ccsg.it/walt3_BB.htm
Ecco perché! SVEGLIAAAA
Spaventoso ed epico, e fottutamente dark per un cartone per bambini.
Ricordo che ero ad uno di quei pranzi in cui i grandi chiaccheravano e noi bambini ci annoiavamo ed eravamo pronti a guardare qualsiasi cosa fosse animata in televisione, pure senza sentire una cippa.
Fu un epifania: volevo sentire ciò che dicevano, volevo rivedere il film in pace senza il chiacchiericcio sotto; dopo due scene già era inequivocabile che ero davanti a qualcosa di diverso dal solito.
Visto innumerevoli volte, lo adoro insieme a Taron e la pentola magica (del quale lessi anche i libri).
“Spaventoso” secondo me non e` il termine adatto. La verita` e` che ai tempi non esistevano il politically correct e gli uffici marketing se c’erano non spadroneggiavano come adesso, e quindi uno buttava giu` le cose come gli pareva meglio in quel momento, e veniva fuori roba che -adesso- verrebbe definita disturbante e nessun produttore ovviamente ci metterebbe una lira.
I fratelli Grimm adesso non riuscirebbero a pubblicare nessuna delle loro storie piene di orchi mangiatori di bambini, e probabilmente verrebbero trattati come dei pazzi malati di mente
viviamo tempi duri
Il calderone nero.
E’ uno dei libri che mi ha regalato la passione della lettura. l’avrò letto una decina di volte da piccolo…
Però intanto permettono cose come il gay “pride”, il “gender” nelle scuole, transessuale è “bello”, l’antirazzismo, il multiculturalismo ed i matrimoni misti interraziali che producono ibridi!
Viviamo proprio in tempi di merda, tempi in cui l’effeminizzazione dei ragazzi, la mascolenizzazione delle ragazze, la perversione ed altre porcherie vengono alimentate a più non posso e rese la “norma”1
Cicciolina for president che mi cita iddsa.
Bluth sadico bastardo. Ma ci stà
Cicciolina al rogo, schifosa troia sifilidica… perchè non torna a farsi ingroppare dai cavalli?!
“Tornare”? Ma non ho mai smesso… <3
Tra i miei film preferiti insieme ad Aida della valle del vento (anche quello sufficientemente traumapocalittico come film di animazione).
In ogni caso siamo una generazione che guardava cose assurde (ancora ho il trauma per la serie “Le avventure del bosco piccolo”).
Anche il più infatile trai i cartoni come “Babar” non mancavano temi come la morte, il dolore, la schiavitù, la paura e perfino una piccolissima allusione al sesso in un episodio ;)
Una volta guardavamo cose migliori, perchè eravamo TUTTI più smaliziati, sia bimbi che adulti; oggi invece ci si scandalizza se un personaggio femminile è disegnato in modo sensuale (tipo Lola Bunny) ma intanto si ficca la propaganda frocesca nei cartoni (vedi Steven Universe).
Siamo proprio messi male!
« La differenza tra le fiabe per bambini e quelle del focolare e il rimprovero che ci viene mosso di avere utilizzato questa combinazione nel nostro titolo è più una questione di lana caprina che di sostanza. Altrimenti bisognerebbe letteralmente allontanare i bambini dal focolare dove sono sempre stati e confinarli in una stanza. Le fiabe per bambini sono mai state concepite e inventate per bambini? Io non lo credo affatto e non sottoscrivo il principio generale che si debba creare qualcosa di specifico appositamente per loro. Ciò che fa parte delle cognizioni e dei precetti tradizionali da tutti condivisi viene accettato da grandi e piccoli, e quello che i bambini non afferrano e che scivola via dalla loro mente, lo capiranno in seguito quando saranno pronti ad apprenderlo. È così che avviene con ogni vero insegnamento che innesca e illumina tutto ciò che era già presente e noto, a differenza degli insegnamenti che richiedono l’apporto della legna e al contempo della fiamma. »
Jacob Grimm, uno che dicendo certe cose in pieno 800 mostrava di avere due coglioni grossi come palle da basket
bellissimo.
Parlando del sadismo di Bluth, vogliamo parlare di “Dragon’s Lair”? L’unico videogioco in cui il piacere era vedere crepare il protagonista in mille modi differenti.
Il vero piacere di Dragon’s Lair erano le grazie della Principessa.
E’ venuto fuori giusto l’altro giorno con un amico che “ma quanto faceva paura Brisby? lo hai mai visto?” ovviamente lo avevo visto, stravisto, divorato e consumato in videocassetta (e ci si spiega perché sono passato da quello a Hellraiser in pochi anni). Non lo vedo da davvero tanto ma ricordo quanto fosse davvero inquietante anche solo nel tipo di animazione, con gli anziani scheletrici e lo sporco, il fango, i colori scurissimi e il senso di inquietudine che non ti lasciava mai se non nella scena finale della salvezza. Un classico vero.
Di Lars Von Triers ho visto proprio ieri un noir in bianco e nero intitolato Europa,avevo in casa un topolino campagnolo a cui davo palline di formaggio e pezzetini di brioches poi e andato via ma il cortile vicino e pieno di gatti………..
Don Bluth aveva anche fatto Dragon Lair e Space Ace i 2 più famosi lasergames,Brisby l’ho visto ma non lo ricordo granchè bene,anche Red e Toby aveva una morale amara come le fiabe in originale molte finiscono con la morte del/la protagonista.
A Blust e pesato il fallimento economico di Titan A.E e dali non a più diretto,
Per chi fosse interessato, è fresca fresca di ripubblicazione (coincidenza?) la colonna sonora “debussyana” del grandissimo Jerry Goldsmith.
http://store.intrada.com/s.nl/it.A/id.9739/.f?sc=13&category=-113
Sì, la colonna sonora è bellissima! Grazie del link!
Per quelli che si crogiolavano vedendo questa kikka del Bluth e taron e la pentola magica…2 bombe.
Capolavoro assoluto, uno dei migliori film d’animazione di tutti i tempi senza se e senza ma…anche se per quanto riguarda il versante TRAUMA il vero campione per quanto mi riguarda è indiscutibilmente La valle incantata…quella cazzo di mamma morta e il Dentiaguzzi ancora oggi a 26 anni mi danno gli incubi, mannaggiattè Bluth, mannaggiattè
Ah… qui c’è tutto:
https://www.youtube.com/watch?v=P3F7VvWBqPA
si. mi sei mancata.
E chi se lo dimentica, questo gioiello!
Poco dopo aver visto Nimh in televisione, ricordo di aver ricevuto in regalo la cassetta di Basil l’Investigatopo, altro filmone, e di aver superato in scioltezza le scene abbastanza spaventose di quest’ultimo. Ero sopravvissuto al viaggio di Brisby, non c’era niente che Rattigan potesse farmi.
Ah, comunque, di Bluth mi è piaciuto un sacco anche Titan A.E.
Peccato per la sua uscita di scena, è stata una gran perdita.
Cicciolina Wertmüller grande articolo come al solito ma se devo dire la verità più del film mi ha spiazzato e fatto riflettere questo pezzo “L’idea che i crudeli Adulti in camice bianco prendano animaletti graziosi e indifesi per torturarli a piacimento è giustamente una prospettiva aberrante e spaventosa. Poi il bambino cresce, impara a compiere riflessioni complesse e con un po’ di fortuna comincia ad interessarsi di medicina, di scienza, di metodo scientifico, finché capisce che la storia e la realtà della sperimentazione animale sono decisamente diverse da quelle propagandate da qualsiasi media ” sarò fuori di testa o sarà per i miei trascorsi in campo animale ma certe cose continuo a non comprenderle mi dispiace…
Micheal, ti capisco benissimo perchè anche io ci ho messo un po’ a capire certe persone e certe pratiche – e poi comunque non dobbiamo per forza essere d’accordo. Il sito che ho linkato tratta l’argomento con molta perizia e obiettività, leggilo se hai voglia. Io più di così non posso dire nulla, ho una formazione troppo diversa.
Cicciolina Wertmüller per prima cosa ti ringrazio della risposta sempre molto gentile già questo è molto per me sono stato sul sito e ho letto molto ma purtroppo o per fortuna non riesco a cambiare idea ma toglimi una curiosità se non sono troppo indiscreto con “Ho una formazione troppo diversa nel senso che hai trascorsi nella medicina?”
No, intendo il contrario: ho una formazione umanistica, non scientifica, per cui benché mi sforzi di avvicinarmi a temi scientifici con razionalità e benché qualche rudimento di medicina in effetti lo abbia, non posso argomentare come una persona che ha studiato materie scientifiche. Per questo preferisco passare la palla a chi conosce questi argomenti meglio di me :-)
Cicciolina Wertmüller non c è niente da fare nonostante mi aggiri di continuo sul WEB voi dei calci siete le uniche persone con i quali si possa argomentare civilmente e pacificamente di qualsiasi cosa chapeau’
Madonna un’ansia che mi metteva sto film da piccola quando lo davano in tv… Non sono mai riuscita a vederlo! Anche Charlie anche i cani vanno in paradiso mica era da meno in quanto a sadismo!
Diciamo che l’unico film gestibile di Don Bluth nell’infanzia è stato Anastasia, veramente bello
Peccato per il doppiaggio…
Anastasia è probabilmente il suo film meno riuscito
ma guarda non so forse
Le avventure di Stanley
a pari merito con
Hubie all’inseguimento della pietra verde
qualcun conosce Il Nostalgia Critic per caso? visto che si parla di Bluth…
Sicuramente Anastasia è quello meno originale dei suoi e più disneyano, ma appunto, per una bambina è sicuramente più gestibile. Brisby o charlie mi devastavano (anche fievel eh, mica scherzava pure se non era suo)
Comunque io non lo trovo brutto Anastasia, anzi! L’ho visto due volte al cinema all’epoca!
ah no era suo fievel: notavo infatti che il trauma era lo stesso
voi non avete capito… il vero trauma è il cartone della COLLINA DEI CONIGLI…
e chi l’ha visto dopo questo messaggio si accorgerà di averlo RIMOSSO dalla mente….
brrr……che incubi… Mi ricordo l’imbarazzo di mia madre che mi ci aveva portato…
ah, e nonostante mangi tranquillamente CARNE, non ho mai + assaggiato un pezzetto di CONIGLIO in vita mia…
Watership Down fu un colossale malinteso. E’ ancora incerto quanto si sia trattato di incomprensione/ignoranza e quanto di malafede, ma rimane sconcertante che qualcuno abbia venduto così:
http://vignette3.wikia.nocookie.net/watershipdown/images/c/ca/Watership_down_cover.jpg/revision/latest?cb=20130409010613
un cartone che conteneva immagini così:
https://j4zzh4nd5.files.wordpress.com/2014/04/garrotting-scene-in-watership-down.jpg
Io ho avuto la fortuna di saltarlo e guardarlo da adulto, dopo aver letto il libro.
Plague Dogs è ancora più atroce, però, tanto per restare in tema di film con cavie da esperimenti come protagonisti. E’ basato su un libro dello stesso autore di Watership Down e diretto dallo stesso regista. Neanche La tomba delle lucciole è così triste.
verissimo, megatrauma quello
Caaaazzzz… questo l’avevo rimosso completamente! Mamma mia che trauma che fu!! Tra l’altro ce l’aveva fatto vedere una sciagurata maestra all’asilo, roba da denuncia!
@Jacques Costello – concordo su entrambi i punti. Tra l’altro anche “Girl in a Swing” (La ragazza sull’altalena) e’ praticamente un horror, sebbene decisamente pervaso di understatement.
all’asilo ma sul serio? terrificante…
All’asilo! Di sicuro in casa mia quella videocassetta non è mai entrata perché me ne ricorderei. L’unico posto dove posso aver visto quella scena terrificante del coniglio che muore è l’asilo, visto che ci bombardavano di cartoni animati di ogni tipo (tra i quali, Taron e la pentola magica, per dirne uno). E l’avevo rimosso completamente, roba che è tipo dal 1997 che l’avevo dimenticato e l’immagine postata da Jaques Costello mi ha fatto ricordare il trauma.
Ha! Avrei voluto vedere la faccia della maestra quando, tornata dalla pausa sigaretta, vi ha ritrovati tutti in lacrime.
Si sarà giustificata con l’orda di genitori incazzati adducendo come scusa il “Metodo educativo Montessori-Schwarzenegger”…
La collina dei conigli per fortuna non l’ho visto da piccolo, ma solo pochi giorni fa. Sono rimasto traumatizzato lo stesso.
Qualcuno ha visto Felidae? Da amante dei gatti posso vederlo o rischio di rimanerci secco? Ho letto di scene abbastanza terrificanti…
Plague dogs a ‘sto punto lo escludo dalla mia watchlist, potrei non reggerlo
I miei lo guardarono in cassetta a porte chiuse ed ebbero l’intuizione di vietarmi la visione. A sentirmi esclusa, mi incollai in corridoio per carpire almeno il sonoro…il fatto che ci fosse uno che si chiamava Parruccone era incoraggiante, poi arrivò il gas.
Non so se il fatto di non avere visto sia stato un bene, sta di fatto che ancora il film non l’ho guardato e mi viene l’ansia a sentirlo nominare…
ah,
su youtube c’è tutto il cartone…
guardate cosa succede intorno a 1 h e 10 minuti… conigli sanguinanti e sfregiati, cani che sbranano…. oddio… me n’ero dimenticato..
https://www.youtube.com/watch?v=uLmGUvAT6rs
Raga, brivido, me lo sono ripescato giusto una settimana fa, siamo sulla stessa lunghezza d’onda, mi piaaaaace
http://it.tinypic.com/r/1z4l3id/8
Lo vidi per la prima volta 1 o 2 anni fa, quindi scampai agli incubi infantili. Gran bel film assolutamente, certo per un bambino potrebbe essere estremamente inquietante e forse poco piacevole ma io ad un eventuale figlio verso gli 8 – 9 anni lo farei vedere.
HELP!
la collina dei conigli mi ha fatto tornare in mente un cartone che facevano una vita fa, dove un gruppo di animali del bosco dovevano emigrare da un bosco ad un altro, e nel tragitto era un ecatombe di morti ammazzati male, qualcuno ricorda il nome di questo trauma?
https://www.youtube.com/watch?v=E1-zTgk8GzI
https://it.wikipedia.org/wiki/Le_avventure_del_bosco_piccolo
questo vero?
si grazie…maronna la morte dei ricci che roba atroce…^_^
un amarcord bellissimo
ricordo a tutti che in ogni puntata moriva qualcuno…
AHAHAH sì, lo ricordo anch’io. La Rai ha sempre dimostrato inaspettatamente gran coraggio e rispetto per il pubblico in fascia protetta con scelte anche un po’ dark, e il Bosco Piccolo ci stava. Vedo che non sono l’unico a ricordare tra le più atroci la morte dei ricci che si abbracciano immobilizzati dalla paura in mezzo all’autostrada, ma ricordo anche la morale spietata della giovane volpe “sognatrice” spezzata dall’incontro con la realtà senza cuore. Alla faccia!
Don Bluth eroe immenso della mia ADOLESCENZA.Si perche i suoi film li ho visti tardi, e erano fantastici lo stesso.
Senza parlare di dragon’s liar.
Uno dei miei sogni piu bagnati e segreti è sempre stato lo hobbit o il signore degli anelli, in mano a due come Miyazaki, o Don Bluth.
Il Bosco Piccolo era qualcosa di atroce. Qualche Pasqua fa su Raidue davano un film coreano chiamato “Leafie”… una roba così https://www.youtube.com/watch?v=DFM-Zzgqd2g
Il ricordo più vivo di Brisby è il sangue. Ero in quinta elementare ed entusiasta gridavo ai miei amici:”in quel cartone c’è il sangueeee”. il mio primo gatto si chiamò Dragon ma era magro e non ha mai ucciso nemmeno una zanzara.
Brisby lo ricordo poco, lo vidi solo, e malino, una volta da piccolo. ma capita spesso di parlarne con alcuni amici dalla memoria più fresca. Quel che mi era rimasto all’epoca non è un ricordo amabile, ma l’impressione di un film plumbeo, lento e incessante. Il che probabilmente era l’intento. Mi sa che tocca riscoprire anche Don Bluth.
Oh, e il gufo sì, ricordo anche lui. Che in quello strano giro di sovrapposizioni che si producono con i ricordi di infanzia aveva generato bizzarre sovrapposizioni ed echi credo con Anacleto de La spada nella roccia. E con i piccioni che vivevano a centinaia sui tetti attorno a casa e con Cipì, che avendo vissuto in un epoca in cui la lettura nelle scuole elementari era la prassi era diventato molto Dark Fantasy.
Porca troia Cipì.
Un’altra roba atroce per davvero-davvero.
Boh, io di sti cartoni non ne ho visto uno. Leggendo i commenti sembrerebbe di aver trascorso l’infanzia in un altro paese…
Questi titoli sono una lista che ho trovato sui film animati non per bambini:Principessa Mononoke,Akira ,Una Tomba per le lucciole,Wizard,Coonskin,Cool World,Heavy Traffic,Il pianeta selvaggio,La collina dei conigli,Plague Dogs(i cani della rabbia)Heavy Metal,Fritz il gatto,Fire e Ice,Bebe kids, Animatrix ,Belleville,Fantastic Mr Fox,Valzer con Bashir,Aqua teen hubger force colon,Persepolis,Scanner Darkly,Waking Life se vedete molti sono di Ralph Bashki,me ne ricordo uno weird con Adam Sandler dove le renne mangiavano la cacca.
Film per bambini calciabili.
un bel minestrone, non c’e` che dire
di “calciabile” cmq direi poco o nulla (anche se non ho visto tutto quello che hai elencato)
Principessa Mononoke: uno dei miyazaki meno pallosi
Akira: vabbe`, caposaldo, nonostante diversi passaggi se non hai letto il fumetto siano incomprensibili
Una Tomba per le lucciole: altro miyazaki, mai visto pero`. Saranno le solite pippe ecologiste/pacifiste/volemose bene alla nipponica
Wizards, Coonskin, Cool World, Fritz il gatto, Fire e Ice, Heavy traffic: Bakshi e` un geniaccio con alti e bassi terrificanti
Il pianeta selvaggio: delirio d’animazione anni 70, noioso ma fichissimo
La collina dei conigli: mai visto, vedi sotto
Plague Dogs(i cani della rabbia): mai visto, ma dalla trama sembra la cosa piu` deprimente della storia. Questo e la collina dei conigli sono tratti dai romanzi di uno scrittore inglese che evidentemente godeva nel descrivere animali dotati di una sfiga inenarrabile
Heavy Metal: caposaldo
Bebe kids: mai visto, ma i bambini negri mi attirano come mi attirava il cartone animato di albertone: zero
Animatrix: mi sono addormentato mentre lo guardavo
Belleville: mai visto
Fantastic Mr Fox: mai visto, ma tutto pare meno che calciabile
Valzer con Bashir: mai visto… una roba a base di omosessualita` se non erro?
Aqua teen hunger force colon: visto 1 minuto su YT: sembra una roba tipo quelle puttanate di MTV, beavis & butthead (che detesto) etc. ma fatta molto molto peggio
Persepolis: visto tempo fa, qualcosa a che fare con la guerra in medioriente o simile. dimenticato
Scanner Darkly,Waking Life: qui direi siamo molto molto vicini al paradigma del film che odio: gente che parla, parla, parla, PARLA di cose a caso facendo cose anche molto stupide a caso lasciando trascorrere 90 minuti della tua vita SENZA CHE SUCCEDA IL BECCO DI UNA MINCHIA. Linklater deve morire cacando dagli occhi
“Una tomba per le lucciole” non è di Miyazaki, è stato solo prodotto dal suo studio ma il suo nome non è da nessuna parte nella scheda del film. Storia: Due bambini orfani di guerra affidati a una zia che li sfrutta, fino a che vende il kimono della madre e neppure da loro il riso ricavato dalla vendita. Il bambino decide di scappare con la sorella, abitano nelle grotte vicino al mare, la bambina si ammala e muore e il bambino muore di denutrizione in mezzo alla strada tra l’indifferenza dei passanti. La cosa più tragica? A quanto pare la storia non voleva parlare di quanto fosse crudele il mondo con i poveri bimbi innocenti, ma ammonire sul destino che spetta a chi non fa il suo dovere come membro della società sul modello giapponese. In sostanza, secondo l’autore il protagonista s’è meritato la sua sorte per non essere stato più collaborativo con la malvagia zia ed essere fuggito di casa condannando la sorellina a morte.
@chicca: grazie. Solo la trama e` stata sufficiente a segarmi le gambe…
La madre di Seita in una scena del film Una Tomba per le lucciole e ferita gravemente dopo un bombardamento si ritrova fasciata come una mummia mentre e in decenza si vedono le bende con su i vermi poi muore e viene buttata in una fossa comune.
@Lars von Teese la lista lo presa da un sito americano ,non ho messo i due Ghost in the Shell.
altri due discreti mattonazzi, avevo il manga e non ci ho capito una cippa
In pratica da come l’ho capito il ghost sta a significare l’anima ,ma se sostituisci il tuo cervello con parti meccaniche in pratica il software che ti installano ti fa dire pippe mentali sullo stesso tema meglio giocarsi Deux Ex,si sopratutto Innocence e pesante nei dialoghi ,meglio che non guardi Sky Crawler dello stesso regista.
Ciao.
allora rilancio con Kimba il leone bianco e Bun Bun
ma valgono i seriali?
oddio cipì lo odiavo ieri e lo odio oggi
comunque per chi se lo chiedesse La tomba per le lucciole il romanzo è ancora peggio molto molto dettagliato che in confronto il film è un disney…
Cipì è stato il Male per tanti. Ti sono vicino, fratello. Ci sono passato anch’io.
AHAHAHHA mi allieta aver turbato i vostri sonni con il ritorno del passero solitario. Mi è balenato così, d’improvviso, ma ricordo il mio quadernetto dove venivamo invitati dalla maestra a illustrare oltre che riassumere i vari capitoli, dove, siccome a me disegnare piaceva ed ero discretamente portato, trattegiavo con la mia linea un po’ disneyana (eh, sette anni avevo) tetti di tegole rosse pieni di ossa di uccelli morti. Debole cultore dell’horror (il più debole temo tra i frequentatori di Calci), ma sempre amante del gore.
A parte l’excursus personale occhio che questa lista di filmi animati mette dentro di tutto un po’ e il discorso dell’animazione è vario e ricco di tradizioni. Spesso adulto, ma, come il fumetto, per qualche ragione, da un momento storico in poi “piace anche ai giovanissimi perché è un linguaggio dinamico, senza compromessi e interessante” è diventato “piace ai giovani, quindi è per bambini e gli spettatori piccoli vanno tutelati”. Meh.
E, a parte questo, in un certo senso è l’antitesi del calcismo. Calcio è tutto ciò che è fisico, muscolare, non necessariamente estetico. Il cartone animato è tutto astratto: ricordo un discorso di Nanni Cobretti sul sito, azzeccatissimo, sul fatto che se ami Matrix odi il cinema di arti marziali (più o meno, vado a memoria, spero di non semplificare, alterare troppo, perché la provocazione era sensata e dritta al punto; accetto volentieri critiche nel caso si ricavasse cinque minuti di pausa durante il Frightfest, ma probabilmente c’è di meglio da calciare comunque). Ecco, l’animazione è tutta così.
MA se dovessi indicare dei film “calciabili”, più che dai capisaldi andrei a pescare da alcuni film pienamente di genere, ma che nelle sale da noi si sognerebbero di distribuire, e magari anche un DVD arriverebbe a fatica. Anche robe imperfette. Così, sull’unghia, mi vengono in mente Ninja Scroll (sesso e ninja e violenza), Vampire Hunter D: Bloodlust – che è un western postatomico postromantico postvampirico con dei fottuti AUTOBLINDO CON LE FERITOIE A FORMA DI CROCE – e il pur bruttissimo Gyo, mediometraggio a base di pesci con i piedi e zombie flatulenti che segna un tentativo della japanimation (sugoi!) di entrare nei territori della Asylum (SUGOI!)
Vabè, in realtà è un offtopic clamoroso che avevo voglia di fare solo tanto per. Però, tanto per fare sentire il mondo più brutto, ricordo che su Kickstarter Kung Fury ha chiesto e ottenuto 600k dollaroni per fare mezz’ora di mezza scoreggietta, invece c’erano dei tizi che con la stessa cifra ci facevano 8 episodi di questa roba (PS: ne hanno ottenuti un terzo e ne fanno sicuramente due. Comunque non male, ma..)
se Ghost In The Shell è un mattone siamo a posto…..
se una tomba per le lucciole è un pippone pacifista ce la meritiamo la troika
Provo a fare una mia lista di film animati calciabili:Highlander vendetta immortale,Strangers ,La spada dei Kamui,Ciber City Oedo,Area 88,La città delle bestie incantatrici, i film animati Di Ken(non l’orribile film live con Chris Penn(jagger) e c’e ne saranno molti altri infondo gli anime sono la trasposizione dei generi di serie b.
La spada dei Kamui è un capolavoro in ogni senso,
grazie per averlo citato
vorrei aggiungere
https://it.wikipedia.org/wiki/La_fattoria_degli_animali_(film_1954)
https://it.wikipedia.org/wiki/Quando_soffia_il_vento_(film)
occhio alla colonna sonora…
Io l’ho visto in TV e anche senza blackout in ascensore era a dir poco inquietante. Eppure, anche quando ero piccola, trovavo che avesse un certo fascino. I colori violenti, le atmosfere inquietanti… erano qualcosa di nuovo e inusuale in un film per bambini.
Che poi non sono ancora del tutto convinta che fare tutto quel casino intorno al piccolo Tim fosse meno deleterio per la sua salute di spostarlo dolcemente a braccia in una nuova casa… ;)
Fantastico film. Visione obbligata durante il periodo natalizio.
Senza che nessuno diventi una checca isterica: anche il Doc aveva trattato il Don Bluth, bellissima analisi, tanto quanto bella é questa recensione. Tanto ammore per i 400 Calci (e per l’Antro).
Ps: senza offesa per i veri isterici e le vere checche
senza offesa ma per me non c’è propio paragone
Sul tema della vivisezione, l’idea che mi ero fatta del film è che quelli di NIHM fossero più dei tipi che giocano a fare Dio in sperimentazioni neanche tanto legali, piuttosto che “lo facciamo per cercare cure alle malattie”…
mi era balenata in testa la stessa idea
non ho mai capito se era perché Bluth è un animalista o un sadico ma propendo per la seconda vedendo il resto della sua filmografia
Che hai tirato fuori! Mi ricordo che avevo il VHS rovinato in certi punti, il che rendeva tutto ancora più inquietante!! La sequenza con il gufo è quella che ricordo con più terrore! Però, come con Ritorno ad OZ, puntualmente me lo riguardavo. Una droga.
Qualche anno fa, il cartone i questione, uscì fuori con un mio amico e ci divertimmo come matti a cercare, con fatica, di far riaffiorare dalla memoria alcune sequenze.
Oh non avevo mai pensato a NIMH come un acronimo. Grazie. Ora me lo devo assolutamente rivedere.
Gente, in tema di cartoni teoricamente “calciabili”… qualcuno ha mai visto Salad Fingers? Atmosfere vagamente alla “Begotten” ma in salsa animata, è un cult. Lo posto qui se qualcuno volesse favorire. Io ho già dato ai tempi, di notte da solo e con le cuffie. Disturbante è disturbante, e bello forte.
https://www.youtube.com/watch?v=wpVTORX_ifk
https://it.wikipedia.org/wiki/Salad_Fingers
Confesso che non l’ho mai guardato, ma mi aveva incuriosita perché avevo letto che c’è Brian Eno coinvolto: ha sicuramente scritto parte della colonna sonora, se non mi sbaglio deve aver partecipato anche alla produzione o qualcosa di simile
@lars von teese Valzer con Bashir è una specie di documentario/intervista cartone animato sulla strage di Sabra e Shatila. Capolavoro assoluto ma devastante da vedere. Calciabilissimo
Un altro dei miei film dell’infanzia…Indimenticabile!
Per me era abbastanza inquietante . . e secondo me volutamente tale
L’articolo è scritto bene, ma non concordo minimamente con esso… diamine, ero un ragazzetto sensibile, eppure non sono rimasto traumatizzato né terrorizzato… Brisby è sicuramente un cartone per adulti, e al limite per bambini più grandi, diciamo pure per pre-adolescenti (anche se io l’ho visto a poichi anni). Poi ognuno è diverso, e chi ha scritto l’articolo ci è rimasta sotto niente da dire circa la sua esperienza personale. Brisby è stupendo, con stupendi personaggi, una storia pazzesca, e una regia da Oscar… che i cartoni devono essere tutti divertenti o se no non sono cartoni? Il corvo come minaccia fallica non si può sentire… ci sono delle donne per cui basta puntare una matita verso di loro per sentirle gridare alla minaccia fallica… -_- ..dai sù..
Sul becco fallico forse concordo un po’ che non è così inequivocabile, preso da solo, però c’è tutto un intorno di sottintesi sul corvo che rende l’interpretazione se non altro legittima. Posto che a me durante la visione non è sembrato così simpa, ma proprio un rompicazzi di prima categoria, e uno di cui spaventarsi; tutti i sottintesi che si porta dietro puntano ad uno che il Sexual Harassment se lo porta dietro con fierezza come voce nel curriculum: è un vagabondo che non si sa da dove viene, non si sa dove va, appena gli si dà corda te lo ritrovi accollato appresso e non riesci più a scollartelo, ridacchia sempre nervosamente in modo inquietante, ti fissa strano, non rispetta mai la prossemica.
I figli di Brisby, bontà loro, appena se lo ritrovano a casa la bisbetica tutrice legale lo lega e lo imbavaglia, e quattro chiacchiere appena si convincono che ha ragione lei.
Mi si perdoni se sembra scritta da Salvini, inseritela nel contesto, è pure nero.
Bontà sua, prima di congedarsi sul finale del film, regala alla figlia minore di Brisby la prima scena rubata di camporella della sua vita – nei limiti della metafora, quando un corvo incontra una corva e ci si arrotola nello spago.
Insomma, se lo facevano doppiare da Bill Cosby, non cadeva tanto lontano dal corvo, la granaglia…
A me ha terrorizzato invece, ed anche tanto
Ero davvero troppo piccolo per vedere un cartone del genere
perchè l’autrice vede cazzi ovunque: basta leggere le altre sue recensioni. non parla d’altro. insopportabile.
credo comunque che questa sia la sua prima recensione che trovo gradevole e azzeccata (stronzata del becco fallico a parte), per una volta: brava.
Sono un anno più giovane del film
La prima volta che lho visto avevo 8 anni e mi ha affascinato.
Ora ne ho 36 e lo riguardo spesso e volentieri!
Sarò inevitabilmente inesperta ma a me il corvo piace un sacco, adoro immensamente Giustino e sinceramente il grande gufo non fa per niente paura!
Io nata 1984 ho visto questo film da piccola, affatto traumatizzata anzi lo adoravo
Rieccomi! Visto che avevo questo debito di re-visione con il mio amico e l’occasione buona la recensione me l’ha data, ho deciso di riverniciare la mia memoria di pesce rosso un po’ più rossa, ho riguardato il film con occhi di adulto, e… e niente, l’ho trovato plumbeo, lento e incessante E noioso, purtroppo.
I meriti tecnici ci sono tutti eh. La fascinazione di questo universo cupo, gotico, di ampio respiro (persino un po’ tolkieniano, se penso ad alcune illustrazioni classiche di Mordor) c’è ancora tutta, vive soprattutto nei fondali, nelle scelte di colori, in moltissimi chiaroscuri ed effetti di luce tuttora molto avanti e molto incisivi. Così come ci sono rimandi mitologici gustosi, in particolare nel gufaccio che (dopo aver spiaccicato Shelob ehm ehm) riprende il tema classico dell’aiutante magico pericoloso che dona la conoscenza a caro prezzo: le Norne, Baba Yaga, le Graie (UN TITANO PER UCCIDERE UN ALTRO TITAN… scusate), il Diavolo…
Però tuttora sento che la storia procede con tutta la grazia di un numero di Torre di Guardia. Sarà che Don Bluth è un Mormone: non ne so molto della Chiesa dei Santi dell’Ultimo Giorno, ma un’incursione sulla sola Wikipedia – il che vabé, non vuol dire molto – mi regala alcune chicche inaspettate e l’impressione che Brisby si presti a venir letto come un metaforone che lèvati (ci sono matrimoni oltre la morte, paradisi-a-tre-stadi, pellegrinaggi in terre promesse ed estasi), perseguito con quella coerenza con cui Travolta cercava di convincerci che Scientology ha ragione con film demmerda e Cruise fa lo stesso mostrando che è diventato sovraumano tra plàsteghe e stunt-della-madocina.
Il problema è che i tipi così non sono famosi per il loro senso dell’umorismo, e se togli dalle pose e dalle faccette del Robin Hood della Disney (Bluth ci ha lavorato: si vede) l’irriverenza e la sfacciataggine e gli sostituisci toni moraleggianti non è che proprio il risultanto sia vivacissimo e alle volte svuota il personaggio scavandogli la schiena con il cucchiaino, altre risulta lezioso. Qui e là la vedovella mi viene fuori pure un po’ una Lucia Mondella attempata, sempre all’altezza della situazione, ma lacrimevolmente.
Il fatto che stilisticamente Bluth guardasse con convinzione e talento al gotico Disney di Grimilde e di Bambi da un lato costituisce uno dei più grandi punti di forza del film, dall’altra gli riversa addosso un’antiquatezza (non antichità) senza tempo. Arriva in un momento di vuoto cosmico dell’animazione Disney, ma, anche se sono più che pronto a liquidare il mio ricordo di gioventù di Bluth come di un Disney-Wannabe come un peccato di gioventù, perché ero uno sbarbatello zarro nutrito di robòtti giapunesi, ma quando, sette anni dopo Brisby, ricomincerà la stagione di successo degli Studios la strada e i valori che seguiranno saranno molto diversi per ritmo e passo della storia.
Comunque: ho notato anche la sagra dello Who’s Who nei doppiatori, ci sono varie generazioni di attoroni e attorini, da Derek Jacoby a Dom DeLuise, da John Carradine a Shannen Doherty e Wil Wheaton,,,
Ma vedi di andartene affanculo, te e ste cazzate da intelletualoide fallito…
Don Bluth FOREVER!!! Va a riguardarti i rigurgiti “dreamworks”, sono l’unica cosa che tu è ‘sta troia fallomaniaca potete concepire in teremini di cinema d’animazione! L’arte lasciatela a chi la sa apprezzare!
EEEEEEEEEHHHHHH!!!! BRAVO, BRAVO!!!
*90 MINUTI DI APPLAUSI*
Boh… per me è semplicemente il più bel film animato di tutti i tempi… mai fatto paura, era una poesia a cartoni…
Mi piacciono moltissimo le tue analisi, mi ci ritrovo con l’unica differenza che la “paura” che mi lasciavano mi “piaceva”.
Direi che per la tag #traumi_infantili rimango in attesa di un analisi di “Taron e la Pentola Magica” (The black cauldron)
E la collina dei consigli?
Che dire, uno dei film della mia infanzia, lo beccavo spesso di passaggio in tv e ogni volta ne ero incantato, forse proprio perché era tutto fuorché l’animazione per antonomasia (disney) che tutti mi propinavano.
Non mi faceva terrore, ma forte inquietudine, era sconvolgentemente intrigante, quel tipo di timore che però si tramutava in fascino per il dark e il gotico, che ancora mi porto dietro da allora, e sono sicuro che in qualche modo mi abbia indirizzato verso un certo tipo cinema.
Tanto che sono rimasta traumatizzata da piccola (il cartone è “nato” con me… io sono del 1982) che a 11 anni i miei mi hanno regalato un coniglio e l’ho chiamato così (Brisby)…. :-D ora vorrei rivedere il film a distanza di tanti anni. Ho dei bei ricordi a riguardo (povero mio papà che se lo vedeva sì e no 2 volte al gg. per 4 anni.. ihihi)
Dio mio!!! Questi kativi antisperimentazzione, ke antiscentifici! Io sì che sono razionale eh, mica sto ripetendo come un qualunque normie dei 4553267 su Facebook le stesse cose. Qst animalisti!!! Come sono diverso dagli altri. Vedi, tutta propaganda contro la sciènza! Ke skifo il popolo di feisbuc. Mica io sono il suo ennesimo esponente ritardato. No, no.
Già.
Comunque gli avverbi non si usano in questo modo. Fa tanto inglese, lo so, ma uno deve pure saper distinguere fra scrittura decente e doppiaggese da quattro soldi.
Sono classe 1989, miglior cartonato animato mai visto e mai fatto,angoscioso, le ambientazioni, disegnato sublima mente, i personaggi, i doppiatori italiani pazzeschi, la trama al cardioipalmo (ARRIVA L’ARATROO)vado a casaccio xke sono passati anni e anni dalla ultima visione ma timoty non me lo dimenticherò così come Giustino e il vile nicodemus con la spada sziglinata, tanto fango e angoscia, è un opera d’arte a tutti gli effetti quasi poetico se avete figli non potete negargli la visione di questo grande classico ve lo dico con il cuore. Il vhs dalle visioni ripetute incessantemente è ancora lì ma si vede malissimo,, sto cercando il digitalizzato per poterlo avere e rivederlo a volontà anche se ho 30anni.grazie 1000000 al recensore che ha ritirato fuori questa perla per me parte della mia via per svariati motivi. Grazie
Senza dimenticarsi del topo da esperimento in gabbia e poi punturato se nn sbaglio… Uno dei pochi cartoni che quando finisce ci rifletti come fosse un film d autore, forse con Fantasia, spada nella roccia, ed il principe e il povero e Robin Hood sono i miei preferiti ma il Nimh è un gradiso superiore, straordinario. Sono il commentatore di sopra
Mi dispiace ma il film ha tutto a che vedere tranne che con la sensibilizzazione sulla sperimentazione animale.. è un film estremamente ricco di riferimenti simbolici che andrebbero rivalutati da adulti