Un’occasione come un’altra per ribadire che quello che state leggendo è, ufficialmente, e pure per la terza volta, il Miglior Sito italiano di Cinema. E tu? Clicca play e goditi la sigla, scrauso.
httpvh://www.youtube.com/watch?v=19z9Ch0avEo
Mi ricordo, sì, io mi ricordo. Mi ricordo che quando uscì il trailer per il kickstarter di Kung Fury, eravamo tutti pieni di entusiasmo. Hai visto? Pazzeschissimo! Quanto ridere e quanto darci di gomitino! C’è pure il capitano della polizia burbero! Lui che consegna il distintivo e se ne va per la sua strada! Kung Führer! Thor! I Dinosauri e le valchirie fregne col mitra! E gli abbiamo dato i soldi in men che non si dica, c’abbiamo creduto e abbiamo cliccato play su quel trailer non si sa quante volte. Poi il film – il corto – è uscito. E anche lì mi ricordo che s’è creato un altro, l’ennesimo Grande Fossato. C’era chi ha confermato il proprio entusiasmo, uscendosene con frasi sconnesse tipo: “È il miglior film di sempre!”. Dall’altra parte del fossato c’era invece chi inarcava dubbioso il sopracciglio e – giustamente – esclamava: “maccosa”. Un maccosa sommesso, non urlato o con un grande punto esclamativo o interrogativo in fondo. Un maccosa detto a mezza bocca, strascinato, pronunciato controvoglia. Provate: maccosa. Pensate di fregarci così? Pensate che mettere un cabinato da arcade che si trasforma in robot per vincere le chiavi del nostro cuore? Pensate che vedere un simil nerd che più che nerd è per noi un fottuto hipster che indossa un Power Glove per farci venire il magone? Ma il magone di cosa, regaz? Di un cinema che continuate a citare ma che non conoscete, non avete visto e che – in conclusione – non esiste? Sì, ok, adesso esiste perché l’avete creato voi col vostro pigro amore nei confronti di registi ridicoli come Robert Rodriguez, i suoi graffi sulla pellicola e i suoi Machete. Esiste nella vostra estetica da nuovi paninari che rimpiangono luoghi comuni cinematografici che non avete mai nemmeno visitato. Manco in vacanza.
Kung Fury è quello che è sempre stato. Un giochino divertente messo insieme da dei buontemponi. Come ci siamo detti noi della redazione in un giro di mail (un giorno quando vinceremo per la 10a volta il Premio come Miglior Sito di Cinema, pubblicheremo anche tutte le nostre mail in un comodo cartaceo di due fantastiliadi di pagine) quello che ci rimane è una collection di gif animate buone per fare i fenomeni con qualche sbarbata sull’internet. E il resto? Niente. Non rimane nulla. Ma neanche la sequenza in cui Triceracop spara ai nazisti nel pisellino? No, nemmeno quella rimane. Sai perché? Perché col vostro umorismo postmoderno da quattro soldi, c’avete rotto le palle. Come diceva il saggio? Ah, già. Ridi, se vuoi, pagliaccio, con tutto il disincanto postmoderno. Eh, altri tempi. Qui pensa che era tutta campagna. Non come oggi che mi è pieno di negozietti dove ti puoi far fare la barba da uno che assomiglia ad Adam Driver mentre ti spiega che lui è tornato alle vecchie VHS perché, cioè, top.
Dite che sono troppo cattivo e mostro invero una pesante scollatura con ciò che oggigiorno mi circonda? Dite che sembro un vecchio barboso che si lamenta e basta e a cui non va bene nulla? Boh, forse avete ragione voi. Però, sinceramente, anche se voi mi assicurate che è così, io continuo a non ricordarmi di quel cinema di cui andate cianciando. Eppure nel 1986 mi trovavi facile alla videoteca sotto casa, immerso tra le locandine del catalogo verde con scritto AZIONE a pennarone sulla costa. Non giudicatemi un Ruggeri in astinenza da punk prima di te. È che veramente mancava – e manca – 30 per fare 31.
Il 26 gennaio del 2015, al Sundance viene presentato Turbo Kid. “Eh, ma il Sundance è il festival dei fighetti”, dice un0 seduto in fondo alla classe con una felpa ironicissima della Best Company. Vero, rispondo. Ma è anche vero che questo accadeva all’incirca quando tu facevi la coda da Fiorucci per andarti a comprare lo Scuba nuovo della Swatch. Tipo tantissimi anni fa. Nel frattempo il Sundance ha avuto in cartellone film tipo The Raid, per dire. Come dici? Ah, a te non piacciono i film di arti marziali. Ok. Dicevo, viene presentato Turbo Kid. Ci arrivano voci distanti: “Wow, un bellissimo film anni Ottanta!”. Vediamo il trailer.
Sembra un omaggio al cinema baraccone degli anni Ottanta. Ci chiudiamo per un mese nel nostro studio ovale in quel di Valverde e firmiamo a più mani il famoso pamphlet: “Basta, puttana eva, col recupero degli anni Ottanta!”. Le reazioni – se ben ricordate – non si fecero attendere: denunzie da parte di Maurizio Seymandi, dalla compilation messa insieme da Andy dei Bluvertigo, da Gegia e pure da Den Harrow. Eppure noi eravamo convinti: basta. Non se ne può più con questa cosa che ci riproponete il revival degli anni Ottanta da 30 anni.
Poi, finalmente, vediamo Turbo Kid. E com’è, com’è? Presto, mi dica com’è! È bello, ragazzo. Molto bello. Sì, avete letto bene: io che temevo, io che dubitavo, mi son dovuto ricredere. Turbo Kid è esattamente l’omaggio al cinema anni Ottanta che aspettavamo da tempo. C’è tutto quello che ci deve essere per fare di questo film un culto immediato: attenzione filologica al genere a braccetto con molta fantasia, passione, amore. Tutto qui? No, bè, c’è anche un cast perfetto che mette insieme volti nuovi, come quelli dei due protagonisti, Munro Chambers e Laurence Leboeuf, a icone del cinema che fu (un divertito Michael Ironside) e attori con la fazza giusta al momento giusto come Aaron Jeffery, il cowboy campione di braccio di ferro.
C’è una cura grafica per la costruzione dei set, per la colonna sonora che riesce a non sgravare oltre il rispettoso omaggio, e TANTO SANGUE. Forse, effettivamente, la differenza sostanziale tra Turbo Kid e tutta la robaccia che abbiamo dovuto subire in questi anni è proprio in quelle che NON c’è. Manca per esempio quell’accondiscendente senso dell’umorismo tangente al demenziale che è per esempio alla base di Kung Fury. Manca quella spocchietta di chi ti vuole spiegare una cosa che conosce solo per sentito dire. Manca la malafede.
Turbo Kid è un film divertentissimo, che ovviamente fa leva in più di un momento su quel senso di nostalgia che ci sta fottendo il cervello da ormai non sappiamo neanche più quanti anni (vedi tutte le manfrine iniziali sulla gag del Laserdisc, la battuta: “Questo è il futuro. Questo è il 1997”, il pezzo cantato da Stan Bush che, come ci insegna il capo, viene dalla colonna sonora di un vecchio film sulla BMX), ma che riesce finalmente anche a smarcarsi dal semplice “formidabili quegli anni” per dare una nuova forma al tutto. Non vi racconto nulla della trama: non serve e tanto la conoscete già. L’unica cosa che posso fare è consigliarvi di recuperarlo ad ogni costo. Guardatelo e amatelo. Un film da difendere con le unghie e con i denti dalle orde di gente senza cuore che tenta di impossessarsi dei nostri primi amori. Preparatevi ad essere annientati da una turbocarica di giustizia! IN THE FACE!
Il tutto viene da T is For Turbo, un bel cortomeraggio fatto tra amici nel 2011 dai tre giovani registi François Simard, Anouk Whissell e Yoann-Karl Whissell, che inizialmente avrebbe dovuto entrare nell’antologia The ABCs of Death. Se volete darci un occhio, lo trovate qui:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=lBL0vPheNwM
DVD-quote:
“Le robe che piacciono a voi. Senza la malafede”
Casanova Wong Kar-Wai, i400Calci.com
Uao! Manborg non è più solo. Chissà quando si riuscirà a reperire però…
Scoperto grazie alla vostra segnalazione, recuperato sul solito scaffale…appena ho tempo me lo pappo!
lo si era già detto che Manborg può essere visto gratis e senza problemi su vvvvid.it ?
Attendo di vederlo e scommetto che mi piacerà- come mi era piaciuto Manborg e Kung Fury. Per quanto riguarda quest’ultimo, mi spiace ma continuo a non vederci nessuna malafede: è quello che il trailer promette, con trovate, per me, spassose (per esempio, l’idea di un’epoca vichinga in cui ci sono mitra e dinosauri sarebbe venuta in mente ad un bambino di 4 anni- e questo è un complimento!). Può anche darsi che omaggi l’idea degli anni ’80 più che gli anni ’80 stessi. Ma ‘sticazzi degli anni ’80! A me basta che una roba mi diverta.
E, alla fine, gli anni ’80 delle prime scene sono esattamente come l’epoca vichinga e la Germania-nazista che vediamo dopo. Palesemente delle cazzate basate su un mix di assurdo e luoghi comuni. Kung Fury è, in tutto e per tutto, una roba demenziale del 2015 pensata e realizzata per canali come youtube. Può piacere o non piacere (nessuno lo definisce un capolavoro, ovvio), ma prendersela con Sandberg perchè il suo corto non è “filologicamente corretto” e perchè “gli anni 80 non erano quelli!” fa abbastanza ridere.
Grazie per DjGruff
e
Turbokid spacca perchè genuino
Sono d’accordo su quanto detto su Kung Fury, questo citazionismo spinto degli anni ottanta ormai sta diventando noioso e furbacchione, non se ne può più. Cari quarantenni fatevene una ragione, state invecchiando!
è vero sto invecchiando e non ho bisogno di Kung Fury o simili, quando sento la nostalgia butto nel lettore il BR di “Night Of The Creeps”! ;)
Turbo Kid lo vedro’ perche’ se ne parla come di un gran bel film non certo per i suoi riferimenti anni ’80
Sono contento che Turbokid sia valido.
Avevo qualche timore dell’effetto Kung Fury (sì, sono vecchio; no, non l’ho finanziato; sì, per me resta un maccosa enorme. I miei soldi li meritava solo Monster Roll).
lo mettiamo insieme a Manborg e Far Cry: Blood dragon.
Io ho pianto (e non per la nostalgia). Il miglior splatter d’amore per bambini di tutti i tempi.
Avevo letto il commento dle capo su FB ma speravo in una recensione. Che bello, non vedo l’ora di beccarlo!
lo sapevo che è bellissimo!! il capo lo diceva che deathgasm e turbokid vincono tutto.
ora devo solo riuscire a trovarli.
fa piacere trovare finalmente la critica a kungfury che è la cosa più sopravvalutata del millennio. grande casanova.
ora attendo solo il resto dei consigli su come evitare lo sharknado.
comunque ho appena scritto una mail di conferma a mio cuggino perchè credo che il tizio a sinistra con camicia improbabile e parruccone della foto “quarto risultato di google” sia proprio lui.
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D:
Ora voglio sapere Anna
sono ancora in attesa ma giuro che ti farò sapere
no. non è lui.
grazie della segnalazione
prevedo serata divertente!
Era una recensione di cui si sentiva davvero il bisogno, almeno per chiarire che non si vive solo di estetica e che un’operazione di maquillage non può essere considerata come adesione a un’epoca, ma solo lo sterile tentativo di seguire una moda. Kung Fury per me è proprio questo.
Mentre invece l’esplosione che da un po’ campeggia dietro la scritta i400calci mi pare proprio l’adesione a un certo tipo di cinema. Quello migliore.
Fatte le dovute considerazioni preliminari mi fermo, il film ancora non l’ho visto. Però a questo punto non vedo l’ora!
Casanova, ben fatto. Il capo ti trovi qualche altro revival su cui scagliarti che ti viene benissimo.
È lì che mi dice guardami da circa una settimana ma non ho ancora trovato le forze per vederlo. Devo ammettere di essere più indeciso di prima. Potrei vederne solo l’inizio, tipo 5 minuti, per farmi un’idea e poi decidere se proseguire. Oppure potrei vederne un frammento di un minuto in un punto a caso, per scoprire se c’è qualcosa che mi incuriosisca al punto da farmi venire voglia di vederlo dall’inizio per poi stopparmi a quel punto. Ci sto ancora pensando. Che fare ?
Annegati
Io lo vedrò perchè c’è Aaron Jeffery, l’ Alex Ryan delle Sorelle McLoud, ridete ridete pure ma lui ha carisma da vendere…
…VAI AAROOOOONNNN!!!
A me kung Fury ha divertito, spero di vedere presto ManBorg.
AH! Dimenticavo! Ieri sera hanno trasmesso il 3° Tornado di Squali che dire per me sono dei film di Medda, ma di medda allo stato puro. IMHO.
non ti è piaciuto perchè sei ancora “nuovo calcista” e non conosci l’ebbrezza di una #400tv
Hai ragione, mi sono letto gli eventi precedenti di #400tv e li ho trovati un vero spasso!
O forse non ti è piaciuto perchè sono film di merda, ma vera merda!
Se n’è già parlato ma per me Kung Fury resta un prodotto validissimo. Consapevolezza del mezzo, cura dei dettagli, ritmo e scrittura azzeccati. Non è un film ma un collage di meme/gif? Siamo d’accordo. Ma banalmente per me la cosa importante è che mi sono divertito per ogni singolo minuto dei suoi 31 minuti. Manborg mi è piaciuto molto ma non posso dire lo stesso, cali di ritmo e qualche scena di raccordo di troppo lì si notano.
Su Turbo Kid invece dico che è un film vero e proprio E mi sono divertito in ogni fottuto minuto. Quest’anno insomma è facile, i film migliori sono il Mad Max con le auto e il Mad Max senza auto. Tra l’altro come atmosfera/ispirazione mi ha ricordato molto un vecchio racconto di Harlan Ellison, Un ragazzo e il suo cane, davvero fico (c’è anche il film, fico pure quello).
ma quali dettagli che nello scontro coi nazisti quelli sullo sfondo che non combattono fanno TUTTI LO STESSO MOVIMENTO??!!
Questo è esattamente un esempio di cura dei dettagli, essendo un esplicito rimando ai videogame arcade a scorrimento.
Il, emh…, protagonista è vestito come uno dei 2 Dragon Ninja (io giocavo la versione per C64), quando si lancia sparando all’ interno dell’ auto mi sono venuti in mente CHASE HQ et affini.
Personalmente l’ ho trovato molto carico di citazioni sui videogame anni ’80 piuttosto che sui film di quel periodo, alcuni personaggi sono vestiti come le bellissime (almeno per me) copertine dell’ epoca.
5 alto per DJ Gruff, chiamo a gran voce una fece de “il piccolo grande mago dei videogames” dopo la citazione al power glove. Rece convincente e che dice tutto ciò che pensò su KF
Nooo cosa mi hai ricordato,quel film era uno spottone pazzesco alla nintento,da ragazzine mi piaque un sacco,ma è meglio non rivederlo,son sicuro al 100% che oggi mi deluderebbe.
Ma quella vhs e Vendetta del futuro il Terminator di noialtri ,ma se guardassero veramente i film anni ’80 per “loro” sarebbero lenti,l’unica tristezza che l’action è diventato di serie Z
Mah stento a credere a quello che leggo sia nella rece che nei commenti, sta porcata hipster esaltata a gioiello da scoprire è da galera. Le gag da 1a elementare, la storiella d’amore insulsa partorita dalla mente di un ritardato, le bmx come unico mezzo di locomozione (ohohoh che riderone)…ma che merda è? Ma come si fa anche solo a pensare che sia un buon prodotto? Ma perchè? Cos’ha? Tutto è pervaso da quell’aura di sfiga hipster/nerd/emo che va di moda nel popolino disadattato che vive di instagram e recensioni di breakfast review e mi tocca pure leggere che uhhh c’è violenza vera. Diobono la violenza + frocia mai vista su schermo, litri di sciroppo sparati a cazzo e arti di gomma mozzati mentre la gente fa le faccette buffe. La violenza a uso ridere e gomitino, che bella, che capolavoro, haha guante risate.
A sto punto non so che film guardavate voi, ma quelli anni 80/90 che ricordo io erano molto fighi, spesso parecchio seri, spesso ironici, di sfigati non ne ricordo e comunque la violenza mai fatta per far ridere i disperati leganerd o altro pattume dell’internet.
Quei poveri deficienti che finanziano ste cagate di tasca loro con kickstarter devono finire sul lastrico e senza manco gli occhi
Amici, c’e’ una sola cosa da considerare.
Togli gli omaggi agli anni ’80 da Turbo Kid e rimane un film coinvolgente e ottimamente realizzato lo stesso.
Togli gli omaggi agli anni ’80 da Kung Fury, sia a quelli veri che a quelli immaginari (e per lo piu’ sono immaginari), e ti ritrovi i suoi ideatori ancora al bar che non sanno cosa fare della propria vita.
Non c’e’ storia.
e su questo posso essere d’accordo a piene mani anche se non ho visto turbo kid, ma qui magari si entra nel saper vendere il prodotto. lo stesso motivo per cui i due prodotti abbiano raggiunto il successo è sempre per aver utilizzato un immaginario che va di moda. il primo è rimasto fermo a iutub come è giusto che sia senza troppe pretese (se non quelle dei fan) e il secondo ha raggiunto il festival in quanto abbia molto più da dire dei soliti laser o citazionismi.
mi alzo in piedi e applaudo a scena aperta per il discorso su kung fury. un omaggio/parodia ad un cinema che non è mai esistito. fine e intelligente quanto l’idea di fare tutto in cgi quando negli anni ’80 manco sapevano cosa fosse. sottile quanto la gag ripetuta 100mila volte sul fatto che negli ’80 i cellulari fossero grossi (”AHAHAAH CHE RIDERE AVEVANO I CELLULARI GROSSISSIMI CAPISCI QUANTO ERANO STUPIDI NEGLI ANNIOTTANTA CELLULARI GROSSI, ROBA DA NON CREDERE AHAHAAHA”-con tanto di finto spot pubblicitario in mezzo. eddai, su..)
turbo kid a me è piaciuto perchè mi è sembrato avesse cuore. alcuni personaggi rimangono, come la tipa, SOPRATTUTTO la tipa. altri sembrano un po’ anonimi o solo abbozzati, come il cowboy o lo stesso ragazzino, che per certi versi è davvero un goonie e per altri è un po’ moscio.
comunque ad oggi il migliore omaggio non richiesto ed eccessivo agli anni ’80, pi godibile degli altri (molto più leggero e digeribile del pure apprezzabile manborg).
io personalmente ho sofferto un po’ alcune scelte di regia e montaggio che penso siano da attribuire al fatto che gli autori siano alle prime armi. soprattutto nei combattimenti ci sono momenti di stanca in cui l’adrenalina cala e non riescono ad emozionarti quanto dovrebbero.
in linea di massima poi un problema che ho con questi omaggi agli anni’80 è che ci mettono TROPPA roba anni ’80. come se i film degli anni ’80 fossero tutti un misto tra robocop i goonies e rambo e fuga da new york e mad max. anche no. ognuno aveva il suo perchè e la sua personalità e alcuni non erano in alcun modo riconducibili agli altri.
Kung Fury a differenza di Manborg ha la durata giusta, e credo meni per il culo l’ideale anni ’80 sbandierato da registi che si dicono appassionati di tale epoca. Manborg mi sembra piuttosto voglia ricalcare il genere ma senza averne il carisma e le capacità, in quanto palloso in più punti, cosa che i film ’80s per qualche strana ragione non erano.
Speriamo bene in questo, la maschera da teschio e la benda steampunk mi fan pigliare benissimo…
> palloso in più punti, cosa che i film ’80s per qualche strana ragione non erano
O non eravamo negli stessi anni ’80, o guardavi solo la Serie A.
Forse però Nanni è proprio questa la differenza tra Manborg e Kung Fury, il primo sembra pensato proprio come un film degli anni ’80, per un pubblico che ha vissuto i film di quegli anni, ed è maggiormente disposto a chiudere un occhio su qualche caduta di ritmo e scena di raccordo di troppo.
Il creatore di Kung Fury invece ha voluto parlare anche ai ragazzini di oggi più abituati ai contenuti brevi che ai film, con una soglia di attenzione che cala dopo 30 secondi se non succede nulla, e infatti nelle views ne avrà tirati dentro parecchi.
Poi vabbeh, se è uno sprovveduto che gli ha detto culo uno volta o – come penso – uno bravo e consapevole, questo lo potrà dire solo il tempo.
Forse sbaglio i riferimenti…Kung Fury è ignorante dall’inizio alla fine e mi ha fatto ridere e non annoiare, Manborg mi è sembrato poco ridicolo per essere scemo e troppo mal fatto per essere preso sul serio…Hellraiser ha effetti speciali (nella parte finale) indegni, ma il film spacca. Però è vero, parliamo di serie A, magari dovrei fare confronti più con robaccia tipo Chopping Mall…ma in ogni caso vince Kung Fury perchè entrambi gli altri mi hanno rotto le palle :D Quì però scivoliamo nei gusti personali, anche se ti do ragione sul fatto che se togli le minchiate da Kung Fury resta un cazzo, se da Manborg togli Manborg resta un idea che nelle mani giuste puo’ diventare una figata. In sostanza, non vedo l’ora di vedere Turbo Kid!
Concordo con voi, come ebbi a scrivere sul mio blog, Turbo Kid è un Manborg per tutti (cit.Cobretti) ed è anche un Hobo with a BMX.
Parole sante Nanni.
Poi io sono per ‘la consapevolezza di ciò che si guarda ‘…
Se visto dalla giusta prospettiva, Kung Fury è un’accozzaglia di idee-tributo sconclusionate e confezionate in modo anche piuttosto decente.. Se gli si attribuisce fin da subito il giusto ruolo nel mondo, è in grado di divertire.
Ho speso molto peggio 30 minuti della mia vita, ecco.
E in ogni caso il paragone con Turbo Kid non ha proprio motivo di esistere.. Son proprio due robe diverse secondo me.
Per quanto riguarda il nostro Turbo… Bhe.
Sarò magari esagerato, ma in alcuni momenti i duetti tra lui e lei mi hanno anche un po’ emozionato.
Ecco.
Credo che la mossa vincente del film sia questa patina citazionista – malinconica davvero sincera, non buttata li per stupire o far ricordare a priori.
Solo spiegatemi perché, in tutti i film post apocalisse, le persone hanno un’ igiene mentale che neanche Berlusconi.
Manca tutto, la gente non si lava e marcisce, però cazzo che splendore i denti.
Chiudo dicendo che sono follemente innamorata della ragazzina.
Cazzo.
Per sul serio.
La adoro.
La ragazzina (concordo, adorabile. In più in originale, è rossa de cavei) c’ha 29 anni, eh…
Io concordo con Dark e Darren pienamente. E, comunque, capisco chi, come Schiaffi (o Quantum nella recensione di Cop Car), dice di averne le palle piene dell’estetica anni 80 (o pseudo anni 80).
non sono d’accordo sul ridicolo a rodriguez, ha solo cavalcato l’idea vincente di planet terror e ha trovato spazio per machete. posso comprendere l’antipatia per kung fury, ma per rodriguez? come sempre trovo che siano i fan a maltrattare un film o quel che sia, non il film stesso. i fan e le leggi del mercato.
Anche a me Rodriguez non dispiace: Planet Terror era, al netto delle esagerazioni gore, piu’ che godibile e The Faculty è uno dei miei Guilty Pleasure…
e… Lo dico?… Lo dico?… lo dico:
lo trovo molto piu’ sincero nel citare l’estetica e giocare con gli stereotipi dei BMovie di quel fighetto sopravvalutato di Tarantino, come dimostra, a mio avviso, il binomio Planet Terror/A prova di morte
Turbo kid è bellissimo! e la sigla di questo articolo è la più azzeccata di tutti i tempi. Kung Fury invece… un amico mi mostrò il trailer tempo fa con un frase esaltatissima che non ricordo ma aveva il numero 80 dentro, io l’ho trovato orribile fin da subito. Una baracconata che puo piacere a chi ha “imparato” gli anni 80 tramite vine… Tornando a turbo kid, invece, ho ritrovato un elemento che all’epoca del vhs e negli occhi di quel bamboccio che ero era onnipresente: il senso di avventura. Mi ha ricordato (nn so perché) i goonies, grosso guaio china town, cyborg (e un sacco di altre cose da videoteca di cui non ricordo il titolo)… Inoltre quel poco che fanno vedere del mondo mi sembra solidissimo, insomma in un mondo post apocalittico in cui tutti sono costretti a girovagare per recuperare rottami, mi pare giustissimo andare in giro in bici (almeno non c’è bisogno di scannarsi per la benzina e ci si scanna per motivi più validi)! Apple poi è troppo carina e mi ricorda Arale, ci sono un po di elementi alla Tank Girl (fumetto) ma il bello è che di tutti questi richiami non me ne frega nulla, è bello e basta.
SENSO DI AVVENTURA.
E’ tutto lì.
E’ quello che non capiranno mai le teste di merda che “come fate a dire che Ep.VII è meglio dei prequel”.
E comunque, a proposito di iperviolenza iniorante e sangue a secchiate, ieri ho rivisto The Horde..
Sempre una piacevole visione.
C’entra quasi un cazzo qui ma tant’è..
L’ho scritto.
C’è modo a modo per fare le cose. Il fatto che ci sia molta più gente a cui è piaciuto Kung Fury (o che perlomenl lo guarderà) rispetto a quella di Turbo Kid è indicativo. Il discorso è forse prettamente egoistico. Prendere un genere di film che piaceva ai nerd, ad un certo tipo di teen, quasi sempre roba(ccia) di serie B e rimetterla a luicido coi fighi, le gag tirate a lucido, le spallucce e tutto il nuovo revival che tanto va di moda in alcuni giri hipster sonorizzati da tutto un filone di elettronica francese, beh, la trovo un operazione di merda, sopratutto se sotto non c’è altro che mi faccia dire “ok, hanno revisionato e messo a lucido un estetica per qualcosa”. Kung fury è tutto questo e funziona in quanto gif di tumblr ma oh, la butta talmente su un lol tanto banale che alla 4 gag mi ero giar rotto il cazzo e il minitaggio pareva troppo (per un corto). Con turbokid si ritrovano i valori veri, quel sapore di vecchio film con ovvi rimandi a quegli anni, citazioni se volte, ma tutto per arrivare da un punto a un punto b cercando di caratterizzare una storia e i personaggi con tanto di originie del’eroe! Si sentono tutti i suoi limiti ovviamente ma quelli sono, nel bene e nel male, parte del progetto. Capisco perché a Schiaffi non piaccia (non sono anni 80 d’azione muscolare) e potrò capire che piacerà a meno gente dei fans di Kung Fury ma, se i nostri vecchi film di genere sarebbero piaciuti a tutti non sarebbero non sarebbero certo rimasti B movie per ragazzini magrolini presi a schiaffi a scuola. Il tuo “cinema.da sfigati” in questo caso, Schiaffi, lo trovo appropriato in modo positivo.
Mò basta constì anni ottanta_voglia, mi torna la scimmia ognivolta.
https://www.youtube.com/watch?v=GF9Kh6-jTHw
madonna com’è invecchiato Ironside.
Ma dai? Dal trailer l’ avrei scartato a priori. L’ avevo già bollato come l’ ennesima copia sbiadita di Manborg!
Appena riesco lo vedo.
Kung Fury. Ancora con kung fury?? Ma basta! Sulla carta aveva idee divertenti, invece è riuscito a risultare banale e noioso. Poi oh se voi vi siete divertiti…
E io che pensavo che “Michael Ironside” fosse un soprannome tipo “Rupert Sciamenna” … ne ho di strada da fare per colmare le mie lacune, indottrinatemiiih
Non e’che mi abbia proprio esaltato…pero’a sto punto devo veder kung fury quanto meno per capire di cosa si stia parlando
comunque ora che l’ho visto confermo che è proprio bellino.
mi sa che prima o poi dovrò smettere di commentare perchè sono sempre d’accordo con le recensioni e i miei commenti non aggiungono mai niente di indispensabile
…mumble mumble…
Mi accodo Anna, che quasi sempre faccio come te! E ora che l’ho visto posos dire che è davvero bello, mi ricorda un po’ quando ero bambina e guardavo un sacoc di cose divertentissime e piene di schizzoni di sangue e teste rotolanti senza che poi queste visioni mi abbiano fatta diventare una serial killer.
Che ben.
Non so Anna, la prima sera forse ero stanco e mi sono addormentato. Allora vai recupera il punto che poi per carita’si era gia’al chapter 8, pero’troppo naive. Mi ha gasato molto di piu’il corto ABC of Death degli Astro. Cazzo li’ ne avrei voluto di piu’…pero’anch’io non faccio testo sono solo un normalissimo fruitore di entertainment e finanzio perlopiu’la mafia cinese…quindi…
Turbo kid lo sto vedendo adesso: mi piace, ma non venitemi a dire che è meno postmoderno di kung fury, perché vi rido dietro. Anche qui vengono citati gli anni 80 più a cliché che altro. Comunque, sono il solo ad aver colto la bellissima citazione di caravan kid di manabe?
Manborg mi ha annoiato, Kung Fury ho skippato e visto in due minuti enon mi ricordo nulla, questo Turbo Kid sembra quanto meno tecnicamente ben fatto e se c’è la metà dell’ironia del corto francese di cui è la versione cinematografica ci si potrebbe fare un pensiero. Concordo però per chi critica queste operazioni che speculano su un immaginario inesistente, la rimasticazione di spunti, idee, singole scene che ne hanno ispirate altre e così via, quasi come se tutto l’action o il fantasy o la fantascienza anni ’80 fosse un produzione Troma. Che erano avantissimo tra l’altro: citazionismo anni ’80 negli anni ’80! Supereroi prima dei cinecomics! The Toxic Avanger: Citizen Toxic del 2000 però non ne parlate, eh!
è tutto così sbagliato in questo attacco a kung fury che non so da dove partire.
Per questo mi limito a un “vi meritate i mercenari”. Che sarà banale ma è sempre una gran verità.
i mercenari è un miliardo di volte meglio di kung fury sotto ogni possibile punto di vista, anche tenendo conto dei suoi errori colossali e dei suoi scadenti seguiti.
Appena finito di vedere e…cazzarola è bellissimo! mi è piaciuto davvero tanto, a differenza di manborg per dire che in alcuni punti mi aveva pure annoiato.
Kung Fury invece lo vedo come un discorso a parte, un lungo divertente videoclip (cosa citi o non citi non lo vedo manco rilevante)
Comunque mi sono innamorato di Apple!
tutto bello, a partire dal film, ma l’operazione nostalgia (senza nulla togliere a turbo kid) era già stata centrata alla grande da hobo with a shotgun. kung fury è tutta un’altra roba.
Molto bello, un Gerry Scotti in grande spolvero nel ruolo del villain.
Lascio il commento adesso anche se l’ho visto subito appena on demand. Mi è piaciuto tantissimo! Avete detto già più o meno tutto, e Schiaffi ha pure espresso quali erano i timori che avevo visto solo il trailer e gli eventuali sensi di colpo dentro il mio cuoricino quando mi interrogo sul mio gusto personale, cioé: mica sarà una roba carina intellettualmente distante hipsterina?
In realtà, sto giro mi son sentito in salvo perché a conti fatti il film non l’ho mai visto mettere le espadrillas e venirmi a indottrinare su una morale intellettuale.
Ed è un film film, non come Kung Fury che si regge benissimo anche se lo decostruisci, come ha fatto notare il Cobretti; che addirittura ha il coraggio di giocarsi anche le corde della tenerezza, pensa te un po’.
E che probabilmente forse effettivamente come dice il Darkskywriter stiam a butta merda addosso a Kung Fury e a far paragoni, ma è un diverso tipo di prodotto. Lo confesso: io non l’ho ancora visto e ho cominciato a provarci un’antipatia fortissima solo a pelle, per come ho visto che si stanno spostando le raccolte di soldi su Kickstarter (voglio dire, ci lamentiamo di come viene premiata la pigrizia di idee e di slancio del produttore classico e premiamo la pigrizia di idee e di slancio dei fan?) e per la faciloneria dei film pseudotrash che coprono le magagne con talmente tanti gomitini che mi lascia il livido. Con quei soldi lì che gli han dato, io ho visto animatori indie farci di meglio e con più rispetto per il pubblico (anche il pubblico non pagante) e per il proprio lavoro, ma forse sono io.
Turbo Kid non parodia i trope, li abbraccia e li lascia un bigliettino d’amore sul banco. Pciù.
Io ho appena finito di vederlo. Mi piace l’atmosfera, mi piace il genere e adoro lo splatter, ma non è questa perla che alcuni stanno dicendo. Nanni hai scritto che è un film coinvolgente e che a Kungs Fury tolti omaggi ecc non rimane niente. Non è che per Turbo Kid sia molto diversa la cosa eh, sicuramente qua c’è un film, o almeno ci prova, ma il risultato a mio avviso non è così soddisfacente, mi aspettavo davvero di più. Le scene di lotta salvo rari casi non sono molto dinamiche, le ho trovate prive di ritmo. E’ un film lento, non è che succeda chissà cosa e i personaggi fanno abbastanza pena dal primo all’ultimo, tolto giusto il protagonista e in piccola parte Zeus. Un 6 di stima ma nulla più. Kungs Fury anche se è una trashata totale, mi ha preso e divertito di più.
Visto ieri e, francamente, non capisco tutto l’entusiasmo che lo circonda: e’ una stronzatina innocua e pure maldestra. Posso capire la regia non solida e un po’ incerta di chi e’ all’esordio (se poi ci mettiamo 3 registi 3 dietro la macchina da presa, allora la confusione aumenta), ma l’intera operazione nostalgia puzza di falso gia’ dall’inizio.
Al film mancano la cattiveria e la ferocia di un’operazione che dovrebbero parlare alla pancia degli spettatori (se volevano omaggiare Mad Max e tutto il filone post-apocallittico, non ci sono riusciti): il film non funziona come DTV scrauso perche’ troppo pulito e curato; non funziona come omaggio al genere perche’ troppo “intellettuale” (mi pare purtroppo una pura accozzaglia di riferimenti, oggetti, idee con ben poco a tenere tutto insieme); non funziona come film d’azione per se perche’ la storia non appassiona, i personaggi sono tutti banali e fallimentari nel volere essere iconici.
Il paragone che mi viene in mente e’ con un certo modo francese di fare fumetti di genere: sempre un po’ distaccati sul lato emotivo e banali nel modo di raccontare la storia.
Il film e’ quello che e’: fatto da 3 studenti di cinema franco-canadesi tutti ammodo e competenti… Guardare Turbo Kid e’ stato come mangiare Tofu, esce dal tuo corpo cosi’ come vi e’ entrato.
“un certo modo francese di fare fumetti di genere: sempre un po’ distaccati sul lato emotivo e banali nel modo di raccontare la storia.”
Grande Zen, hai saputo dare una forma precisa e concreta ai miei pensieri su quel tipo di fumetto:
non ero ancora riuscito a capire perchè in fin dei conti la lettura di quegli albi mi lasciasse ben poco e anzi mi facesse abbastanza cagare
istintivamente.
Credo che giusto la serie da cui ho preso il mio nickname possa costituire un’eccezione meritevole:i primi volumi soprattutto sono molto coinvolgenti dal punto di vista emotivo.
Ci sono delle serie/storie in particolare che ti hanno spinto a elaborare questo giudizio ?
Guarda, senza entrare nel merito della questione (anche perche’ sono passati anni e la mente vacilla), mi vengono in mente le mie collezioni di riviste come Comic Art e L’Eternauta che seguivo entrambe non regolarmente, principalmente quando pubblicavano materiale della Humanoids. Mi ricordo Moebius, Druillet, Caza, lo stesso Bilal che non mi ha fatto impazzire, Jodorowsky e tutta la sua corte di disegnatori, i fratelli Schuiten: ho sempre ammirato il lato artistico delle loro storie, ma non mi sono mai entrati dentro come certi fumetti americani e inglesi, che ancora sono i miei preferiti (Claremont, Miller, Moore etc…).
Per tornare al discorso di partenza: i loro fumetti sono belli da guardare e da sfogliare, ma le storie anche quando sono ricche e stratificate (penso a Jodorowsky), non sono mai cosi’ profonde o anche sincere come ad esempio i coevi X-Men di Claremont riuscivano a essere. E’ una questione di gusti: gli italiani sono sempre riusciti ad omaggiare i generi americani (sia al cinema sia nei fumetti) in maniera piu’ viscerale, meno di testa piu’ di pancia, e vincendo direi.
Col Tofu ti possono crescere le tette!
Se fosse cosi’, la Cinesi sarebbero tutte maggiorate… invece il dipartimento tette mi pare un po’ carente da queste parti ;)
Ok, questo è un film mentre kung fury no. Ma ha troppi momenti di stanca. I personaggi ci possono stare, la storiella pure. Ma in certi momenti il tasto fast forward implorava di essere spinto. Comunque meglio di quel bidone di Manborg
Da oggi è visibile su Netflix Italia!!!
Visto e piaciuto in nodo genuino. Ribadisco sono felice abbiate smascherato quella merda di sequela di gif che è Kung Fury e il confronto è automatico visto che sono usciti in periodo ravvicinato e entrambi vogliono rifarsi ad una certa estetica ma se KF risulta un prodotto disonesto e senza una minima idea di cinema questo TK oltre ad attingere a piene mani da una certa estetica (e i riferimenti agli anni 80 sono soprattutto cinematografici) azzecca ritmi, personaggi e dà un anima alla vicenda. Il rapporto tra i due protagonisti per quanto semplicistico nella parte iniziale riporta alla mente quello dei Goonies e di alcuni film di Dante (certo in misura diversa ma è ugualmente piacevole) e gli scontri tra i vari personaggi sono un rimando al cinema di Carpenter e Miller dove si riesce a ricreare quelle atmosfere col giusto gusto. L estetica perRwuanto educativa è ricercata. I ritmi sono giusti e il film non annoia mai. Certo x afferrare tutto di questo minestrone bisogna avere una buona base di cinema ed estetica anni 80 ma a differenza di KF penso possa essere apprezzato anche da chi non ha questo background.
Scusate prosa e pensieri sconnessi ma è mattina, sto facendo la cacata pre lavorativa e sono con lo smartphone. Come spero mi sia fatto intendere.
Visto oggi. Poco da dire, se non TURBOFICATA e MARTELLI NUNCHAKU
Tutto molto giusto e anfatti ora me lo sparo subito, PERO’ secondo me siamo troppo severi con Kung Fury.
Intendo, non lo si potrebbe prendere semplicemente per quello che è, ossia una operazione oltre i limiti del demenziale? E’ tutto talmente “troppo” che non sono mai riuscito nemmeno per un secondo a pensare che volessero imbrogliarmi, mentre lo guardavo.
Poi concordo che non ti lascia un cazzo, se non appunto una serie di gif a scorrimento orizzontale, ma dubito davvero che l’intenzione degli autori possa essere andata oltre questo.