Non c’è genere che si compiaccia di più dei film di vendetta con le donne. Le donne che menano gli uomini, le donne che si menano tra di loro (mai nel fango però eh!), le donne che da vittime diventano carnefici. C’è da sempre. Sono le vittime perfette dell’horror e poi si vendicano in un altro genere, da inseguite e urlanti diventano inseguitrici armate. C’è proprio un senso di correttezza e giustizia così alto che spesso rovina i film. Come se tanto sapessimo tutti che è bello e giusto così, mentre i film di vendetta devono convincermi che c’è davvero la bava alla bocca, la cattiveria repressa, il veleno negli occhi.
Reversal si mette nella merda da solo subito ma è troppo ragionevole, troppo duro e puro, troppo voglioso di riprendere sangue secco sulla pelle e maltrattamenti per non volergli bene. C’è troppo livore esplicito in Tina Ivlev per avercela con lei, c’è troppa tigna nei suoi colpi, nella maniera in cui infierisce e in cui sferra mazzate incazzate per non guardarselo tutto per bene. E poi c’è troppo fomento nel titolo originale Bound to vengeance per non capire che Cravioto la fotta ce l’ha dentro.
Nel titolo italiano da clickbait c’è ovviamente già tutto, cioè Reversal parte con la fuga, non spiega ma inizia dal mezzo, per questo si mette nella merda. La prima scena è quella della prigioniera (da chissà quanto) che tramortisce il suo carceriere quando le porta da mangiare. Chissà quanto era che meditava, chissà che le hanno fatto, chissà quanto le è costato mettere da parte quel mattone e chissà dove l’ha trovato! Tramortito il tipo a mattonate (A MATTONATE!), fugge ma scopre di trovarsi nel fottuto deserto. Ravana in casa alla ricerca di chiavi e scopre le foto di altre ragazze detenute, scopre di non essere stata la sola e decide che quella notte non si va dalla polizia, si prende in ostaggio il carceriere e si va in giro a trovare le altre. Un motivo c’è ma arriverà alla fine.
Prima di tutto però c’è la mia scena preferita.
Qua erano passati meno di 20 minuti dall’inizio di questo film che ne dura solo 85 di minuti (le durate perfette, cazzo) e già avevo capito che ci stava tutto. Perché quando metti in piedi un personaggio così incazzato e preoccupato, così determinato e concentrato che si fa la doccia con una mano puntando la pistola verso la porta per paura che arrivi qualcuno, hai capito tutto. Non farai cazzate.
E Cravioto cazzate non ne fa fino alla fine (possiamo discutere sul finale ma io a quel punto ero così soddisfatto che mi andava bene anche l’arrivo degli alieni), anzi. Il tour per le altre case in cui ci sono altre ragazze incatenate è una serie di schemi da videogame di grande goduria. Ogni volta una reazione diversa, una situazione diversa e difficoltà diverse.
Quello che rimane fisso è l’idea che questo non è un horror nè uno splatter ma che non si distoglie lo sguardo di fronte alle cose meno piacevoli, e quando una donna rimasta prigioniera a lungo si vendica, di cose spiacevoli ne capiteranno.
Era fondamentale per questo non sbagliare l’attrice e Cravioto non l’ha sbagliata, Tina Ivlev ha il piglio di una Milla Jovovich, ha una cattiveria istintiva e fisica, un nervosismo nelle mosse e una secca decisione nell’esecuzione che fanno pensare non abbia fatto altro che dare botte senza tecniche specifiche per tutta la vita. Avrà sì e no una decina di battute in tutto il film ma quello che fa e come lo fa sono la miglior forma di recitazione immaginabile. Muoversi con quella forza e quella perentorietà, dare tutto in scene molto poco montate e quindi molto plastiche e fisiche era esattamente quello che serviva.
Ci sono poche cose che il revenge movie al femminile deve evitare come la peste (Kill Bill non fa testo, non siamo nemmeno più nella serie B lì, siamo nell’Olimpo del cinema ai massimi livelli, con mille altri obiettivi che non sono il solo “arrivare al punto” e farlo rapidamente del B movie) e Reversal le evita tutte. Non gode nella vendetta della donna ma anzi, come quell’altro capolavoro di Alta tensione di Aja, dà l’impressione che solo un caso abbia voluto che la protagonista fosse donna, un caso che ha le sue conseguenze ma che non è frutto di una volontà superiore (come invece è). Il film non si compiace mai, non gode della vendetta (e così paradossalmente nemmeno noi siamo mai soddisfatti), ha più paura di quel che può scoprire.
Dvd-quote suggerita:
“Gli anni ’70 ringraziano”
Jackie Lang, i400calci.com
Alta tensione mi era piaciuto molto all’epoca;rivisto da poco però l’ho trovato solo mediocre e sono rimasto deluso, boh! Su questo non avrei mai scommesso grazie per la dritta.
Mi fa sorridere che qui nella terra dei cachi l’ abbiano pubblicizzato come se fosse il primo film del genere… :-)
mi hai convintone
il trailer non convince la recensione invece tanto
Quindi non è una cagatona? D:
Allora vado.
Non fosse che negli stessi giorni quel film che racconta di quanto è marcia la capitale ci andrei al volo. Comunque recupero prima o dopo
Per marcia intendo riguardo il sistema mafia-politica, non la città, sia chiaro. Volemose bbene.
Ero in bilico più sul si.
Ma adesso hai i miei due pollici Chuck Norris in su.
Allora é tosto
le esce?
completamente in DISACCORDO. Ci sono cose che un Revenge Movie deve fare e questo film le sbaglia TUTTE. Prima di tutto la protagonista sbaglia tutto finendo per compiere una serie di scelte sbagliate una dietro l’altra. Non sbagliate nel senso che “che sfiga” ma nel senso di “che rincoglionita”. Ho visto tutto il film in modo davvero nervoso, ogni 5 secondi netti mi chiedevo “ma perché ha fatto questo e NON quello?” Perché non chiama mai la polizia? Perché da le spalle a tutti? Perché non lega chi deve legare? Perché da ascolto a chi non deve ascoltare? Perché? PERCHE? Sono andati ai matti a vedere questo film Deludente su TUTTA la linea. Anche sul semplice racconto e, sopratutto, sul twist finale che BOH.
SPOILER.
Ci ammorbano con una serie di flashback montati a cazzo di cane per tutto il film e tu sei li e pensi “COSA CI RIVELERANNO MAI?” e alla fine non ci rivelano nulla! Dai, porca miseria, veniamo a sapere dal secondo uno che la tipa in cella con lei è morta per una serie di motivi quindi, che sia la migliore amica, la cugina, la vicina o la sorella che cosa cambia? nulla. E infatti quando ci rivelano chi è ho pensato “e sticazzi?”. Uno degli revenge movie più orrendi che io abbia mai visto.
Samuel: no. Ahimè
Vespertime: non concordo sul fatto che i protagonisti debbano “chiamare la polizia” che è ciò che si fa nella vita reale. Troppi film troppo belli sarebbero rovinati da questa idea. Ad ogni modo alla fine, il twist finale spiega perchè non l’abbia chiamata, perchè vuole risolvere da sola la questione.
Sul footage della videocamera concordo invece. Ma lo trovo solo inutile e non dannoso.
Per il resto delle obiezioni che fai semplicemente non concordo. Mi pare che leghi chi deve e non dia le spalle senza senso. Poi ovviamente non è un action hero perfetto, di quelli che sanno sempre cosa fare e fanno tutto giusto, è una totalmente improvvisata che va avanti solo a tigna e quindi fa anche cazzate. ci sta. L’importante per me è il tasso di livore percepito.
Io il footage noioso ammorte , e ripetuto quanto : 13-14 volte? l’ho invece trovato proprio dannoso per la mia attenzione, già provata da quasi tutti i perché di cui @vespertime accennava.
Il personaggio e il modus operandi della protagonista m’è piaciuto tantissimo, per questo – per tanto poco così dico – occasione sprecata abbestia con il doppio finalino footage che non dice un cazzo (nel cinema un coro di “e quindi?!”).
Me lo rivedrei e ne vedrei pure un seguito solo per il livore e la tigna della mezza silente incazzosa Tina Ivlev.
@Jackie Lang è che a me ha tolto tutto il livore perché tutto mi sembrava improvvisato. Di questi piccoli errori il film è strapieno, lei che “appoggia” letteralmente il bastone con cui tiene legati il tipo, lei che quando trova le ragazze rinchiuse in gruppo prima “ATTENZIONE” e poi dice all’altra “va beh tu rimani qui e chiama qualcuno ciao”. Cioè cavolo, come ho detto ogni tot succedeva una cazzata che mi faceva solo innervosire. Ho fatto veramente fatica a finirlo.
dai esagerato!
c’è dell’ottima azione
wow!jackie!!1 quando va dalla prima ragazza e succede quella cosa pazza ho capito tutto quello che dici tu di aver capito dalla scena della doccia!! è proprio mooolto soddisfacente questo film.
Mi dispiace Jackie ma sto giro anch’io sono d’accordo con vesper, tutte le scelte della protagonista mi sembrano forzatissime e appunto dopo un po’ sta cosa fa venire il nervoso. Si percepisce l’intenzione/ambizione di voler fare un revenge movie diverso dal solito, ma sarebbe stato molto meglio volare bassi con una struttura più semplice e lineare tipo I spit on your grave (anche perché interpretazioni e sequenze d’azione sono valide, qui concordo).
Insomma per me va bene la sospensione dell’incredulità, ma te la devi anche guadagnare. Tipo che lei non chiami aiuto all’inizio te lo concedo perché è il fondamento del genere, ma che poi lei continui a fare SOLO scelte del cazzo perché è lì e non là che vuoi mandarla con la sceneggiatura dopo un po’ no, l’equilibrio si rompe e cresce l’irritazione. Poi ovvio, più mi irrito e sempre meno cazzate concedo, quindi il processo non si inverte più.
Comunque credo che l’identificazione con la protagonista, al di là dei problemi di sceneggiatura, non funzioni a dovere per il fatto che a differenza dei soliti revenge qua tutta la parte di abusi non la vedi, quindi al momento della vendetta non sei abbastanza “carico” per sorvolare sulle cazzate. Sarebbe stata un’idea innovata e non malvagia se però poi supportata da uno script sensatissimo a prova di bomba, invece così per me svacca tutto.
e invece secondo me è proprio rispetto ai vari i spit on your grave che questo film è meglio in quanto non avviene la rambizzazione della protagonista: lei rimane umana e vulnerabile e come tale sbaglia e continua a sbagliare nonostante ci provi a pararsi il culo. esattamente come farebbe una me al suo posto: cioè con tutti i film di violenze varie che ho visto, se mi dovesse capitare di essere violentata ed aver il culo di salvarmi e anche la gioia di trovare il mio stupratore io mi accanirei come lei. anzi, forse per me è stato molto più facile immedesimarmi con questa che con altre protagoniste di rape&revenge. a parte martyrs che è un altro campionato. IMHO
SPOILERZ SULL’INIZIO
Allora, come ho detto per me ci può stare che lei si libera e decide di farsi giustizia da sé, altrimenti il revenge movie manco inizierebbe.
I problemi iniziano subito dopo quando il sequestratore le dice che ci sono altre ragazze da liberare (e non è una minchiata solo per salvarsi perché lei trova le foto a provarlo). E’ a sto punto che mi sembra insensato che non chieda aiuto a polizia o almeno amici per fare tutto più velocemente e non una a una, tra l’altro fidandosi di un tizio psicopatico che giustamente la mette in merda.
Poi vabbeh, se sorvoliamo su questo, almeno dopo quello che succede con la prima avrebbe dovuto chiamare qualcuno al 100%. E invece già con la seconda – prevedibilissima tra l’altro la reazione opposta della vittima – mi è franato tutto.
Il punto è che il fatto che lei voglia andare a prendere le altre è in teoria la molla che ti dovrebbe mettere curiosità. Perchè non vuole chiamare la polizia ma vuole andarci lei? E poi nel finale lo capisci che è una questione personale
Sarà ma sono d’accordo anch’io col fatto che è un motivo moooooolto debole per reggere un film, in particolare con un “colpo di scena” così molle… Ok se sapesse dall’inizio SPOILER che il suo ragazzo è il rapitore, allora diventa personale il fatto che gli inculano la sorella ed è pure stato il suo fidanzato…ma che voglia salvarle tutte solo per ripicca, contando che poteva morire in ogni istante, mi pare una cosa senza senso. Ad aggravare il tutto c’è pure il fatto che non mostra le zinne e non è nemmeno chissà che splatter…Inutile, non brutto, solo inutile…
Qui qualcuno (che non è Jackie, né Anna) non ha capito bene la storia.
SPOILER
Lei vuole (anzi, “deve”, come dice il titolo originale) vendicarsi del tizio e decide di ammazzarlo. Scopre che se lo ammazza moriranno altre ragazze. Decide che prima salva le ragazze e poi lo ammazza. Alla fine scopre che per vendicarsi meglio può prendersela con la sua famiglia (legge del taglione). Se avesse chiamato la polizia non avrebbe potuto farlo, tutto qui.
scusate, ma è “bound to vengeance”?
si
Ammazza che bombetta sto film.
Al netto delle cazzate di sceneggiatura io l’ho trovato parecchio godibile, lei è una tipa normale, lo si vede quando spara le prime volte che non aveva mai tenuto un’arma vera in mano e poi man mano diventa più “brava” ma rimane sempre un po’ goffa. Sul fatto che ad esempio dia le spalle non l’ho trovato più fastidioso che in altri film, tipo “Urban Explorer” che ho visto lo stesso giorno e che mi faceva salire la rogna perchè lì davvero tutti fanno ed accadono sempre le solite cazzate dei film horror ogni 2 minuti (anche se alla fine mi è piaciuto).
Spoiler
ecco, sul twist del ragazzo, quello era davvero telefonatissimo dal momento che il rapitore ne fa il nome la prima volta, quella cazzata la si poteva comodamente evitare.
Io ricordo un revenge movie al femminile abbastanza interessante e cioé il remake di “I spit on your grave”…
Grazie Jackie. Primo perché leggendo questa recensione mi è venuta voglia di guardare questo film, l’ho visto, e mi è piaciuto.
E poi, visto che chiamavi “capolavoro” un altro film, “Alta tensione”, mi sono visto anche quello e mi è piaciuto anche di più. Poi sono venuto a cercare una recensione di “Alta tensione” sui 400 calci e ne ho trovata una, perdonatemi, ignobile, di Dolores Point Five. Per fortuna non l’avevo letta prima di vederlo, altrimenti avrei rischiato di perdermi un bel film.
Al netto di qualche maccosa un signor film. Meritevolmente recuperato.
P.S. La protagonista è un wouldbang anche da incazzata col sangue in da la fazza
Mi è piaciuto molto per regia e recitazione di lei e del carceriere.
I found footage essendo inutili cacavano il cazzo, il twist del ragazzo è telefonatissimo e quello della sorella ininfluente, a quel punto. Il finale pure non aggiunge nulla, o l’ho capito male io.
Avrei gradito avere più dettagli sull’organizzazzione che rapisce/stupra/vende le squinzie, ma queste sono perversioni mie.
Aggiungo che la scelta dell’attrice per la sorella è assolutamente infelice in quanto la si confonde sempre per la tizia sadomaso e questo crea mezz’ora di confusione.
Comunque nel complesso è un bel sì per me.
Reversal – La fuga è solo l’inizio è come la corazzata Potiomkin: una cagata pazzesca