Dopo una orribile sequenza iniziale con le piovre fatte con la Playstation 1, le tizie con la permanente al nero di seppia e dei tentacle rape che in combutta con una orribile colonna sonora ci regalano la peggiore sequenza di apertura di sempre, il film che segue è abbastanza divertente. Diciamolo preventivamente per chi stava in agitazione per avere un nostro parere, così si ranquillizza e se non vuole incappare in eventuali spoiler – spoiler: ci sono – smette di leggere qua e lo va a vedere sereno.
Per gli altri invece mettiamoci comodi e sigla, un classicone per dimenticare quell’orrore frignato da Sam Smith.
Spectre è un film che ha gran parte dei suoi problemi più o meno tutti nel fatto che ci sia stato già Skyfall prima di lui. Problemi dati da aspettative molto alte per come Skyfall apriva epicamente a scenari futuri ma principalmente perché Spectre si muove circa negli stessi territori esplorati in precedenza Skyfall, quindi la demolizione del personaggio il venire a patti col passato, il ricominciare da Bond ristabilendo le priorità dell’icona Bond e tutte quelle cose che vi ho già detto quando uscì Skyfall insomma con il difetto di avere dei momenti al limite del deja vu.
Probabilmente è anche per questo conferisce un tono da “pilota automatico” a tutto il film, un po’ da “compito fatto bene” nel senso buono dell’accezione. Un film necessario ma non ispirato come fu il precedente, anzi ne è a tratti derivativo ecco.
Nella recensione di Skyfall dicevo che:
la tematica del film è anche questa: il confrontarsi di presente e passato in un cozzare di simboli e situazioni attuali e superate, in cui presente e futuro sono ugualmente risolutivi e dannosi, in cui la tecnologia risolve tante cose ma ne complica altrettante e in cui la situazione viene salvata “alla vecchia maniera” esattamente come agendo “alla vecchia maniera” certe volte si viene fregati dalla tecnologia
Ed è lo stesso per gran parte di questo Spectre. Non mi dispero eh, alla fine mi sono fatto un’idea, forse assolutoria perché inconsciamente non voglio avercela con Bond, che mi ha permesso di godermelo lo stesso. Azzardando un’ipotesi dico infatti che vanno intesi concettualmente come un film solo: di quelle due ore e mezza che totalizza Spectre -per spiegarmi con un assurdo – taglierei molto minutaggio e assieme a quello importante di Skyfall farei un unico film di tre ore. Perché lo scarto tra ciò che è necessario e funzionante e ciò che sta lì per fare brodo è evidente e la ragione per cui dura così tanto è insita secondo me nella operazione estrema di re-iconizzazione iniziata in Skfall e che qua doveva completarsi ad ogni costo e su più fronti. Skyfall si chiudeva con un Bond in procinto di ricollegarsi con la sua forma più classica; un processo complesso quindi, che deve in un solo film ripristinare la versione -a volte- rivista e -non sempre- corretta di tutti i punti fermi del Bond classico.
Ogni oggetto iconico viene fissato e riportato a nuova vita per stabilire un nuovo 007 che sia la summa di tutti i precedenti. Quindi ecco lo smoking bianco, l’orologio sportivo, la Aston Martin con i gadget, gli scagnozzi da fumetto, la Walter PPK, Blofeld con la cicatrice e il gatto bianco e -ovviamente- la Spectre che si manifesta e che si riunisce come in Thunderball. Persino il travestimento da Baron Samedi nella scena iniziale è un omaggio al passato. Per fare questo e raccontare pure una storia, bene o male che lo s faccia, serve molto tempo.
Sempre nella recensione di Skyfall dicevo:
è un avvicendarsi di figure nuove che vanno a sostituire figure vecchie in un film in cui per ricominciare si è costretti (anche fisicamente) a tornare all’inizio di tutto, per affrontarlo e ovviamente farlo scoppiare in mille pezzi.
Ed è così anche in Spectre, o meglio a questo punto è da dire “si prosegue così in Spectre“. Vengono ripescati oggetti, personaggi e pure situazioni. Perché dal deserto alla neve, dalla base ipertecnologica all’appartamento da scapolo di Bond, dalla minaccia satellitare nello spazio al menarsi su un treno in corsa, praticamente tutte le situazioni fissate nell’immaginario collettivo di sessanta anni di 007 vengono ripassate e non solo quelle conneryane eh, perché nella prima scena in cui uno smargiasso Bond si cambia d’abito in un solo stacco d’inquadratura riecheggia il Bond più divertito del Roger Moore anni settanta e si arriva anche a sovrapporre le situazioni della famosissima tenuta in nero col maglione a collo alto e fondina in Vivi e lascia morire con l’ambientazione delle nevi alpine di Al servizio di sua maestà con con George Lazenby, assai più congeniale dei Caraibi di Vivi e lascia morire va detto. Quindi E pluribus unum come si dice, “di tantissimi Bond uno solo”, di tante estetiche una soltanto e delle tante trame di questa tetralogia una conclusione che cerchi di raccoglierle e appianarle tutte.
Che questa gestione Mendes volesse demolire e ricostruire il Bond più Bond di prima, che volesse stabilire dei punti fermi per i Bond futuri, era chiaro e qui in Spectre semplicemente tutto ciò arriva alle sue estreme conseguenze, a volte scivolando nel fan service ma più spesso con trovate sobrie e di gusto encomiabile come il personaggio di Bautista che ricorda vari scagnozzi classici senza rifarne però nessuno, da Oddjob a Jaws distilla l’essenza di quelle figure. Allo stesso modo era evidente che Spectre dovesse fungere da troppe cose narrativamente per azzeccarle tutte: doveva essere la conclusione col botto di una storia, idealmente la chiusura dello stesso Franchise se uno domani volesse scappare su Marte senza avere rimpianti, doveva essere la chiusura del cerchio tra Bond e tutti i suoi comprimari vivi e morti, tra Bond e il suo passato pesrosnale mai narrato prima… Spectre doveva essere troppe cose tutte importanti e prevedibilmente ci riesce solo in parte. Non mi sento di avercela troppo con lui, c’erano troppe aspettative e ambizioni in ballo per segnare un 10 e considerando tutto il 7- che gli darei è già molto.
Un film potente visivamente, con una fotografia buona ma a tratti ottima e con scene che secondo me rimarrano nella memoria bondiana come l’inseguimento ad alta velocità per una Roma metafisica spettrale e deserta ma è un film meno equilibrato di Skyfall, con scene un po’ forzate e tirate per le lunghe come la parte forzatissima in Messico dall’esplosione del palazzo alla infinita rissa sull’elicottero che sembra quasi quella di Essi Vivono ad alta quota e varie lungaggini “de scene de baci de merda” che dilatano un film già lungo. Scene un po’ inutili e\o prolisse a fare da contraltare ad altre invece troppo poco sfruttate come lo scontro finale tra Craig e Bautista o la parte dell’inseguimento sulla neve. Con un certo rammarico devo dire poi che questo Stavro Blofeld, che doveva essere il culmine del film, è un Blofeld di serie B. Non è per colpa di Waltz che è pure bravo, semplicemente è che non ha il fisico del ruolo e non è scritto all’altezza. Non ha la perfidia di Donald Pleseance, la minacciosità di Telly Savalas o l’aristocratica malvagità di Max Von Sydow e alla fine risulta solo un pazzo megalomane, dinoccolato e con grossi daddy issues.
Al termine di questa serie per Bond il bilancio è comunque più che positivo: è rinato senza reinventare forzatamente il personaggio ma semplicemente raccontandolo più a fondo dello stereotipo dell’avventuriero senza passato in cui era bloccato da una vita, reso di nuovo brillante senza aggiungere troppo ma selezionando bene tra le mille cose valide che ha accumulato in decenni, scartando tutto il superfluo e il camp. Iconico senza essere prigioniero del passato, un Bond su cui vecchi e nuovi spettatori possono incontrarsi e concordare.
Insalvabile è per me invece il finale, quel lieto fine in cui Bond si licenzia, rinsavito e rimesso sulla retta via grazie alla Forza dell’ Amore Vero, che parte con la sua bella per mettere su famiglia in Val D’Orcia a fare l’olio e a invecchiare sereno. Ecco, quella è la nota più stonata delle cose che ho trovato meno riuscite e questa sì mi ha disturbato un film altrimenti lineare e tutto sommato godibile appieno. Bond, soprattutto uno così livido come quello di Mendes, questo finale da feuilleton non lo meritava ma non faticherò a dimenticarlo e in fondo 007 a fine film se ne è andato con tante donne, ma è sempre tornato da solo. E torna sempre eh.
Dopo averlo visto in anteprima stampa andrò a vederlo come tutti gli 007 con mio padre, e al di là delle tradizioni di famiglia il rivedersi a pochi giorni di distanza due ore e mezza di film sancisce il fatto che alla fine è un film divertente e con un buon potenziale di ri-visione, gli incassi già adesso sembrano confermare.
Concludendo: se l’ispirato Skyfall ci consegnava le linee guida narrative del Novo Bond, il più scolastico Spectre è la guida stilistica di Bond per gli 007 a venire, il suo valore molto più che nelle sue trame è insito in questa delicatissima e secondo me riuscita operazione di sintesi e linguaggio tra passato e presente.
Bond Girl & Bond Villain by Gianluca Maconi:
DVD Quote suggerita:
“Lo guida stilistica per tutti i Bond a venire.”
Darth Von Trier, i400Calci.com
A me ha dato l’impressione di una sorta di bignami di 60 anni di Bond. O un reader’s digest, per dire. Nulla di eccezionalmente sbagliato (SPOILER sul finale: Bond in passato è pure riuscito a sposarsi, quindi un’eventuale fuga d’amore non mi crea grossi problemi, visto che fece lo stesso anche con/per Vesper alla fine di Casino Royale, qua il vero problema è che non si capisce come e perché sia nato questo sentimento con la tizia con l’autosole tra gli incisivi FINE SPOLER), ma nemmeno nulla di esplosivo come in Skyfall o in Casino Royale (lo considero un “Bond: anno uno”, faccio fatica a decidere se sia lui o Skyfall il mio bond-craig preferito).
Ecco, buono, molto buono e abbondante, ma forse un po’ manieristico.
Promossi Bautista, il pochissimo screentime della Bellucci, il semi-piano sequenza messicano, la Spectre, Q e M.
Bocciati alcuni spiegoni di troppo (devo riguardarmelo, ma ho avuto l’impressione che Mendes in certi momenti non avesse voglia di sbattersi a raccontare certe cose per immagini e allora ha preferito dare battute luuuunghe di tanto in tanto a qualche personaggio per risolversi il problema), la Bellucci, Moneypenny (mooooolto depotenziata rispetto a Skyfall), C (SPOILER colpo di scena telefonatissimo e privo di qualsiasi impatto drammatico FINE SPOILER) e “Writing on the walls” (che parte bene, ma poi ha uno dei non-ritornelli più mosci di sempre, ridatemi Adele, White-Keys e Cornell).
A metà tra la promozione e la bocciatura metterei Waltz (bravo ma non mattatore, minaccioso ma non inquietante come Bardem/Silva) e i titoli di testa (a me graficamente non sono dispiaciuti, ma la musica li affossava in maniera devastante).
Si, sembra proprio un film che soffra di manierismo bondiano! Come detto nell’ articolo e si nota apertamente nel film, doveva tirare le fila dei tre film precedenti, ma rimane un pò tutto in superficie. La scena alla villa speravo fosse più intrigante ed invece tutto veloce e senza tanto pathos. La bond-girl già me la sono quasi scordata e CW è un pò troppo macchiettistico.
Bautista fa la sua figura così come il nuovo M ed il prologo è affascinante anche se la scena del muro che crolla sa di un finto… °_O fin’ ora altalante questo corso Craig con i numeri dispari ben più riusciti di quelli pari.
Recensione ineccepibile. Comunque il film è divertente, l’ultima mezz’ora quasi all’altezza di Skyfall, mentre i cheek to cheek con le donne fanno abbastanza cascare le palle. Craig è sempre in parte, ma secondo me, ancora uno e poi lo cambierei.
Aha, già m’ ero scordato la scena con la Bellucci. Sic! XD Che noia!
Da come lo descrivi, sembra la stessa chiave stilistica usata da Coppola per Dracula.
Per me invece questo Spectre è stato un NO gigantesco dopo l’eleganza e le invenzioni visive di Skyfall in questo non ho trovato niente (salvo il piano sequenza iniziale ovviamente) un film girato in maniera pigra e svogliata che a volte mi ha fatto dubitare dell’effettiva presenza di Mendes in cabina di regia… inoltre la Parkinson cam durante le scene concitate di botte è orribile ed esagerata (scena dell’elicottero su tutte ma anche in treno non si scherza) sinceramente se questo è il nuovo corso di Bond preferisco tornare a vedere ancora mille volte Bourne. Peccato Skyfall mi aveva sinceramente entusiasmato su piu’ livelli.
Sottoscrivo ogni virgola, e aggiungo che bruciare uno come Waltz in un ruolo così è stato anche irrispettoso (se mi si concede il termine). veramente una completa delusione questo film…
Io da matrix2, non vado più a vedere film dove recita (parolone) gente donna di Città di Castello…. Never again!!!
più che brutto l’ho trovato fiacco, senza guizzi (tranne la parte in messico), che per me è anche peggio di brutto. poi sono d’accordo con darth su tutto il discorso dell’indirizzo da dare alla saga è il riuscito rinnovo del personaggio, ok, ma si vede che più di qualcuno non aveva molta voglia di farlo, sto film.
Per me è meh. Malissimo la sigla e la canzone iniziale, benissimo le scene d’azione, malissimo il cattivo (davvero un genio del male che casca sui daddy issues), benissimo Bautista, sciapa la trama. Questa volta la commistione tra passato di Bond e intrigo internazionale non gli è venuta per niente bene come in Skyfall.
Credo che solo con il budget dei vestiti di Daniel Craig si ripianava il debito di uno stato africano.
Big quotone, Darth, specialmente per il “concludendo”.
Mendes con il pilota automatico, ma si lascia guardare benissimo per me, nonostante le due Bond girl più mosce e incapaci di sempre. Dalla Bellucci ce lo si aspettava, ma almeno, a differenza della Seydoux (fica di legno), ha la decenza di durare dieci minuti. Dave Bautista in gilet è tutto, che eleganza.
Mi è dispiaciuto per Waltz, al quale voglio sinceramente bene, ma il suo Blofeld è meh (colpa più della scrittura però, lui si salva sempre) e spicca solo quando mette in bella mostra mocassini e caviglie (non è vero)
la più brutta intro (canzone) di sempre, brutta e inspiegabilmente assolutamente non bondiana, laddove altre pure fiacche, avevano perlomeno quel certo sound di famiglia. per il resto, molto amaro in bocca, skyfall era decisamente su altri livelli, casinò royal resta al top, viene da pensare alla sfiga dei numeri pari. lo metto allo stesso livello di quantum, ma con una preferenza per quest’ultimo non fosse altro per la bond girl. questa faccia di culo proprio non mi è piaciuta. interessante la sequenza messicana, parte bene ma si trascina stancamente. waltz perde tutto o quasi il carisma di quando a dirigerlo è il tara, blofeld deludentissimo, e poi che brutta fine la db10… certe cose mi infastidiscono anche se fatte per finta.
culocaccapupù, secondo il dizionario hookiiano; o sbaglio?
Sono andato a vederlo pieno di speranza, ed invece lammerda.
Montaggio disordinato, scene d’azione girate male, inseguimenti ridicoli (auto a 30 all’ora, zero azione, zero traffico, zero stunt), fan service inutile e fastidioso che manco un marvel. Addirittura mi hanno sbagliato il classico stacchetto musicale di bond dopo la scena d’apertura! (che a onor del vero ha un bellissimo piano sequenza).
Skyfall è stato un film mediocre, ma con una sua identità. Ci sono scene memorabili e un’atmosfera di fondo che ti rimane addosso anche dopo il film. Questo è proprio una merda senza appello. Se penso a Casinò Royale mi viene da piangere
Mi sono perso un pezzo di commento: “dialoghi insulsi, storia banale e pure mal scritta, pieno di oneliner ridicioli che manco schwarzy degli ultimi tempi, personaggi tagliati con l’accetta, attrici cagne (bellucci-seydoux), gli altri sfruttati malissimo (walz-bautista-fiennes).
Concordo al 100% con Darko.
In particolare su Skyfall, che tutti trovano così superiore.
(a proposito suggerisco di gurdarvi l’Honest Trailer su youtube)
Comunque delusione, buchi di trama grossi così, e assurdità che erano perdonabili negli anni ’60 ma non in un film del 2016, seppur volutamente retrò.
Sigla peggiore di sempre, tra l’altro senza l’obbligato salto di 5bemolle che è il marchio di fabbrica di bond
“Buchi di trama”… ormai quest’ espressione è immancabile. XD Più difficile, ma qualche bastiancontrario di “Skyfall” doveva pur esserci. XD
La fortuna di Bond e quella che ha il Dottor Who puoi cambiare ogni tot anni gli attori visto che alla fine Money Prnny.007,M e Q sono solo nomi in codice,chissa se farannò mai uno 007 che presenta l’addestramento e l’uomo dietro l’agente,anni fa si parlava pure di 007 diretto da John Woo(rallenti,colombe svolazzanti,crisi d’identità)
il film di John Woo a quanto leggo doveva essere nientepopodimeno che GOLDENEYE ma lui rifiutò.
Invece che con la Forza dell’Amore Vero Bond si sarebbe dovuto riscattare con le boffe e gli schiaffoni e i calci in culo stile vai lavorare che c’hai da salvare Cippachupastan, il nervoso oh
Niente, io questi ultimi Bond proprio non li digerisco. C’è questa volontà di fare film con una confezione “seria”, con qualche sprazzo di umorismo che per forza di cose poi stona, scene d’azione tra il buono ed il mediocre e comunque hanno sempre quell’aria di “forzatura”. Questo perchè Mendes non è un regista d’azione, di conseguenza pare di assistere il più delle volte ad un dramma da camera.
Qui dopo una prima ora veramente pesante, tra Bond girl scarse (perchè stavolta non ne muore nemmeno una, storico leitmotiv della serie?), rappresentazione degli italiani che mi cala la tristezza un po’ di noia, poi si riprende con la parte in treno ed a seguire battuta+sesso, decisamente il momento migliore del film nonchè davvero bondiano.
Waltz non fa paura nessuno e non si capisce bene dove vuole andare a parare, ed anche qui ho poco sopportato il fatto di affibbiarli un nome prima per poi rivelare quello vero alla fine, tipo Kahn in Star Trek. Capirai…
Solo applausi per Bautista: è enorme, inarrestabile, non parla e non muore mai.
Spero veramente che ora che questa minisaga è finita le cose cambino…
Hai centrato il problema ryan: è un film d’azione fatelo fare a un regista capace di girare film d’azione non ad un autore come Mendes che va bene per film appunto d’autore.
Almeno prendete un regista della 2a unità capace.
Niente, dopo skyfall, che mi ha fatto letteralmente cagare, aspetto la prossima generazione di bond.
Arridatece pierce brosnan, almeno erano film divertenti e spiritosi.
“letteralmente cagare” web style”! XD
Deludentissimo, e con un problema grosso così: hanno fatto il giro e sono tornati al Bond che se ne avevano tutti le palle piene. Se Craig si smarca, non è un caso.
Filmone !!!! Non ai livelli di Skyfall ci mancherebbe ma fa il pari con Casino Royale..Ai criticoni che cercano il pelo nell’uovo e che si lamentano di cazzate inutili (tipo l’eccessiva serietà ecc ecc) del ciclo craig auspico una cura Ludovico a base di questo
https://www.youtube.com/watch?v=6w6FV8P7HXg
Evidentemente certa gente ha la memoria corta
Ma va’!?
Bella storia, il Pierce! Avevo completamente rimosso questa cosa eccezionale.
Grazie
di quella scena mi ricordavo solo quello che succedeva prima, ovvero la fuga dal LASERONE.
me l’ero dimanticata…007 come meggaiver!!!!
Per me finora Skyfall è nettamente il peggiore dei quattro, e l’unico che non solo non mi aveva gasato (tutti e tre gli altri sì, dibbrutto), ma addirittura mi aveva fatto temere un crollo devastante ed ormai irrecuperabile per il futuro della serie.
Grazie a Dio invece questo Spectre riesce nel miracolo, perché è veramente un miracolo, di riportare il tutto in carreggiata, ricollegandosi con classe ed arguzia IMMENSE a tutti e tre i film precedenti, facendo venire i nodi al pettine tutti in una volta sola, e col botto anche.
Non dico sia il migliore dell’era Craig, continuo a preferirgli il secondo, però questo qua per me è stato veramente una bomba. Ed in più, come Skyfall, ha anche il valore aggiunto del tributo nostalgico / fanservice, che quando è fatto bene ed ispirato come in questo caso alla fine fa sempre piacere.
A sto punto, visto che i primi due film sostanzialmente raccontavano l’inizio del personaggio in versione Craig, mentre gli ultimi due pare ne abbiano raccontato la fine, mi piacerebbe che ne facessero un quinto sempre con lui, ambientato nel periodo intermedio. Un film più cazzuto, senza fronzoli e pippe mentali su oscuri passati, con una missione a sè stante, e Judi Dench al timone delle operazioni per un’ultima volta. Un prequel insomma. Però purtroppo la vedo molto ma molto dura.
POSSIBILI SPOILER
Ho trovato molte analogie con Mission Impossible: Rogue Nation
1) Il protagonista è abbandonato dalla centrale e deve venirne a capo da solo
2) In entrambi i film il nemico è una organizzazione criminale internazionale: “Il Sindacato ” in M.I. qui “Spectre”.
3) In entrambi i film un alto dirigente dell MI6 è in combutta con i terroristi.
4) Entrambi i film hanno scene ambientate in Marocco, Austria e Londra.
5) la figure del Computer-Nerd diventa sempre più importante in ogni nuovo capitolo della saga (Benji in “M.I.” e Q in ” Spectre”.
“Sorry but i couldn’t resist” (Cit.)
6) la ragazza gli para il culo
Bah. Che dire. Mi ero annoiato con Sky Fall, che a quanto ho capito qua era stato recepito come qualcosa di buono o persino di ottimo. Con Spectre mi sono dovuto far grattare i coddjoni dalla mia ragazza per tutto il tempo, non lesinando qualche sorsetto di whisky dalla fiaschetta che mi porto sempre dietro, al sicuro nella tasca interna del giumbotto imbottito di piume d’oca.
Dunque nulla da rilevare. Il vuoto Mendessiano che Mendes ha confezionato ai tempi di Jar Head. Unica cosa che forse val la pena di sottolineare è che, giudicando dalle movenze delle anche, da alcune posture inattese e, complessivamente, da certi sguardi dolenti in controluce, si evince che il buco di culo di Monica Bellucci abbia raggiunto le dimensioni di quello di Hello Kitty.
Ma parlate così anche con il vostro vero nome?
A me è piaciuto molto a caldo. Poi a ripensarci mi è sceso un poco ma resto sull’8 pieno.
Articolo meglio, quindi SPOILER a seguire.
I pro:
– Visivamente bellissimo. Davvero, degno di Skyfall. Non c’è una vera grande sequenza da bocca aperta come quella del palazzo vuoto a Taiwan ma Mendes fa un gran lavoro.
– La coesione/fedeltà. Il lavoro di summa bondiana di cui parla Darth è spettacolare; sia con riferimento al Bond classico che a quello Ultimate di Craig.
– Le scenografie. Su quelle mi sono esaltato davvero. Dal simil-Orient Express al covo nel cratere alla base in stile Ken Adam che esplode a Roma nel day after a Tangeri. Che bello.
– Q m’è piaciuto e anche il finale.
– Per assurdo perfino la canzone di Smith, di suo brutta, all’interno della sequenza titoli mi è parsa avere un suo senso. O almeno non insidia il primato per “peggiore sequenza ever” che resta a Il Mondo non basta.
I Contro:
– Andrew Scott che PORCAPUTTANA. Se vuoi fare quel twist e avere una speranza che funzioni devi usare Freeman o Cumberbatch, non Scott.
– Bondgirl veramente senza senso. La Bellucci almeno fa poco danno ma pure la Seydoux…
– l’effetto del finale da “numero 100 di Dylan Dog” e degli interquel in generale. Se Bond finisce così, perché dovrei vederne altri? A differenza dei vecchi che erano interscambiabili (e quindi il ritorno aveva un suo senso) qui riaprire il cerchio sarebbe davvero tanto forzato.
– Il finale nel palazzo diroccato fa davvero tanto ricalco di Skyfall.
Aggiungo ai contro pure il teaser. Quando me ne sono accorto ho pensato “Vuoi vedere che lo fanno tutto in pianosequenza? Figata!” e invece bello per ambientare ma quando si arriva al sodo si torna agli stacchi. Mi ha illuso :-(
Io mi chiedo dove siano finiti i 300 milioni del budget.
Ok, sto Bond è una produzione alto livello, ma stiamo parlando di 300 milioni di dollari. Che tipo James Cameron con i due terzi di quella somma ha ricostruito un transatlantico pieno di comparse in una megapiscina in Messico, altro che inseguimento loffio in macchina e la festa del dia de los muertos.
Niente, non ci arrivo.
Già! Boh!
Una noia mortale e soporifera. Il tono del film è tutto in quella sciocca battuta inflazionata che dice bautista ” cazzo”
La sequenza Messicana (oltre che essere un rimando con i suoi teschi, al Vodoo di “Live and let Die”) mi ha fatto pensare immediatemente a Iñárritu e a Cuarón; due registi Messicani virtuosi del Piano Sequenza.
Non mi dispiacerebbe un 007 diretto da uno di loro. Ovviamente con Ben Wishaw nel ruolo di 007
“Sorry but I couldn’t resist” (cit.)
Una recensione molto clemente che mi trova d’accordo su quasi tutti i punti. I difetti di Bond sono gli stessi da qualche decennio ormai, in fin dei conti ti aspetti anche quelli. Peccato vedere Christoph Waltz sprecato (spero che abbia occasione di rifarsi in futuro con questo personaggio) e la Bellucci così superflua alla trama da essere praticamente un cameo.
Una curiosità: Darth descrive la Roma in cui è ambientato l’inseguimento “metafisica e spettrale”, a me invece la cosa che più è rimasta impressa sono le macchiette ai limiti dello stereotipo. Ero l’unico che durante la gag del vecchietto sulla 500 aveva la mano sulla fronte per la vergogna?
” I difetti di Bond sono gli stessi da qualche decennio ormai”
Quali sarebbero?
Nero di seppia? Ma che è un corso di cucina? Hahaha.
Appena visto e nonostante sia un super fan della serie, non riesco proprio a farmi piacere questa versione. Anche Quantum of Solace e Skyfall mi avevano annoiato. Sarà che sono legatissimo ai vecchi film di James Bond, dove c’era più fantasia ed ironia. Giustissimo cambiare dopo tanti anni, ma per me questi restano semplici film d’azione senza anima.
Mio modesto parere, Casino Royale è l’ultima grande perla di questa serie.
P.s. Ma quanto mena Bautista? Ottimo lo scontro sul treno ;)
Gran bel film. Intrattenimento di alta classe e grande cura dei dettagli. Il tempo fila via liscio grazie a moduli registici di comprovata sostanza eseguiti con rigore impeccabile. Mendes ha vinto il premio Oscar. Non è un fattorino del Boulevard. Mi spingo a credere che questo sia un nuovo genere di action. Un action flemmatico, affinato come un film d’autore ma capace di sorprendente forza cinetica. Spero che l’industria ci creda come ci abbiamo creduto (finora) in molti e che la poetica inventata da Mendes trovi seguaci anche oltre oceano. Sempre belle recensioni, btw.
Visto ieri sera.
Nonostante le basse aspettative dopo lo scialbo Quantum of Solace e l’indigesto Skyfall, sono rimasto alquanto deluso.
Niente o quasi da lamentarsi sul piano tecnico (fotografia ottima, se non splendida, gran bel piano sequenza a inizio film, ma canzone d’apertura orribile, scene di menare troppo contitate ed editate), ma come sceneggiatura e dialoghi siamo ai minimi termini (come già scritto da Toni Già, a sto punto arridatece Pierce Brosnan, perché tolta l’auto invisibile e la CGI demmmdera persino Die Another Day era meglio di sto schifo).
Dopo uno splendido Casino Royale che, di fatto, è un reboot di Bond e ci presenta uno 007 a inizio carriera, più grezzo e “realistico” (niente gadget ipertecnologici o battutine), cucito su misura per quella faccia da KGB di Craig, la serie inciampa in un insipido QoS (che se non altro ci regala l’inseguimento in auto che mancava in CR, la cui unica vera pecca, comunque, era un finale sottotono per la mancanza di un vero confronto con l’antagonista Le Chiffre), capitombola con il detestabile Skyfall che, sotto una presunta patina di presunta autorialità (Mendes, torna a girare film d’essai per cortesia, hai già fatto abbastanza danni…arridatece Martin Campbell!) ci “regala” un Bond sfigato con “mommy issues”, una trama sconclusionata, momenti WTF a manetta e continui rimbalzi tra “realismo” e idiozia totale (come già fatto da Nolan per Batman), snaturando completamente il personaggio e dimostrando di non aver capito una fava dello stesso (come già Nolan con Batman, ci tengo a ribadirlo), per concludere con questo Spectre, talmente pessimo che riesce ad affossare persino Waltz (ma con il materiale che gli hanno dato era pressoché impossibile salvarsi). Stendiamo pure un velo pietoso sul presunto filo conduttore che collega tutti e 4 i film di Craig e sulle motivazioni del villain, roba da operetta.
Con Spectre c’è una sorta di “ritorno alle origini”, nel complesso non molto riuscito (ho comunque apprezzato il classico orologio “con la sveglia” e l’auto truccata, bella la scena dell’inseguimento notturno a Roma,anche se a tratti un po’ moscia). Purtroppo l’ironia e le battutine alla Roger Moore (proposte in particolare a inizio film) non funzionano manco per sbaglio con “faccia di pietra” Craig. Si era partiti con un Casino Royale nel quale Bond era stato riveduto & corretto e plasmato su misura per Craig, per poi sputtanare tutto riproponendo (male) un Bond “classico” con un attore che ha ben poco, se non niente, dell’ironia che, invece, trasudava in abbondanza da gran parte dei suoi predecessori e che era sempre stata un marchio di fabbrica del personaggio.
Come già scritto, sceneggiatura e dialoghi in gran parte da dimenticare, storia sconclusionata e priva di mordente, a tratti davvero lenta (e non nel senso buono del termine), momenti WTF di insensatezza totale
SPOILER
(tipo Bond che sembra faccia di tutto per far precipitare il fottuto elicottero a città del Messico, Bond che, in sostanza, va volontariamente a consegnarsi a Blofeld portandosi pure dietro la donna che doveva proteggere, la scena della tortura, etc.)
FINE SPOILER
Belle location (anche se la base del cattivone non mi piaceva, troppo sterile), valorizzate dall’ottima fotografia.
Finale insulso, si sa già come inizierà il prossimo film. Già visto.
Doppiaggio, al solito, a tratti imbarazzante.
“una trama sconclusionata, momenti WTF a manetta e continui rimbalzi tra “realismo” e idiozia totale (come già fatto da Nolan per Batman)”
Mai notato niente di tutto ciò vedendo e rivedendo il film.
È un film che ha molti problemi e non possiede quei guizzi che in fin dei conti salvavano Skyfall.
Le trama, come spesso succede con i film di 007, non è proprio di ferro e sul finire sì sbriciola senza comunque offrire nuovi spunti, nemmeno a livello visivo.
Miglior scena quella sul treno con Bautista che è uno degli sgherri più incazzati che io ricordi e non male nemmeno l’entrata in scena di Waltz con il suo “non volevo interrompere”. Fino all’elicottero mi è piaciuta pure la scena iniziale in Messico.
Sul finale ho alzato di brutto il sopracciglio, capisco la voglia di chiudere un ciclo che è stato legato in maniera strettissima dalla continuity, ma ho trovato insensato un happy ending da film indie.
La canzone di apertura una merda pazzesca, davvero la peggiore in assoluto di tutti quelli che ho visto.
“Salvavano Skyfall”
XD Un film che ha una prima parte misteriosa, un grande villain, una M protagonista, sempre alta tensione… boh! Non sarà un capolavoro, però… scoprire che questo film ha abbastanza detrattori come “Iron man 2” che ne ha pure di più mi lascia tranito. Ugnuno poi ha i suoi gusti eh ci mancherebbe. Comunque non ho ancora letto da nessuno cosa ci sarebbe che non va nella pellicola del 2012.
Nn ho tempo di argomentare ora, ma devo dire assolutamente che sto film é nammerda. Noia e delusione totale, hanno mandato in merda tutto il buono dei precedenti.
Devo dire comunque che dopo averla sentita un paio di volte la canzone di Sam Smith in alcuni punti non è malvagia.
E comunque l’effetto di Spectre è che mi ha fatto rivenire voglia di vedere Casino Royale, non so se è una cosa buona o no….
è solo assuefazione.
Ah, ah! A me anche “Skyfall”. XD
Visto stasera per motivi che non sto qui a spiegare (spoiler: volevo comprare l’ultima espansione di StarCraft II che usciva proprio oggi)
Film molto interessante, comunque speravo che Blofeld perdesse i capelli magari finendo bruciacchiato in qualche esplosione, maledicendo Bond. Però è arrivata la cicatrice stile Donald Pleasence che non guasta mai. Tra l’altro ieri sera mi sono rivisto Apes Revolution quindi LOL KOBA. A proposito di esplosioni, mi chiedo che fine abbia fatto il gatto bianco.
Che trollone comunque Waltz visto che aveva negato di essere lui.
ps: frase della serata del mio compagno di sventure cinematografiche: “se riesce ad abbattere l’elicottero con la pistola, mi alzo e me ne vado”. Indovinate cos’è successo esattamente 30 secondi dopo. E’ il secondo momento maccosa del film dopo il divano dell’introduzione.
Chiaramente anche lui si è ricordato dell’ambientazione in montagna del film di Lazenby. Comunque anche “La morte può attendere” era pieno di citazioni, addirittura Brosnan che si spacciava per JAMES BOND, l’ornitologo.
Non so voi ma l’ambientazione dell’immagine “Skyfall: the gommone variation” mi ha ricordato quella dell’atterraggio del carroarmato nel film dell’A-Team con Liam Neeson uscito pochi anni fa.
La Bellucci che è durata una scoreggia ma comunque ha fatto una figura migliore della Cucinotta ne Il mondo non basta (altra strombazzata e alla fine terminava tutto nella sequenza pre-sigla) a parte il doppiaggio ovviamente. Chissà se Felix (non pervenuto neanche qui, solo citato) alla fine l’ha tratta in salvo. Lo scopriremo nelle prossime puntate LOL ma anche no, visto che Daniel Craig vuole mollare il ruolo. E il prossimo è il 25esimo film, ragazzi…
ps2: prima del film si è realizzato un mio sogno: hanno passato il teaser trailer del prossimo Star Wars, quello dove c’è Luke che parla… mamma mia che musica POTENTE, c’era la sala che tremava al passaggio degli X-Wing. E a gente che godeva ancora nel vedere Han Solo.
“altra strombazzata e alla fine terminava tutto nella sequenza pre-sigla”
Ah, ah! Si, praticamente qua da noi si parlava quasi solo di lei. Io per anni ho pensato fosse la villain del film salvo poi scoprire appunto che c’ è solo all’ inizio. XD Comunque preferisco lei alla Bellucci in 007.
Visto stasera con mio padre come da tradizione. Ammetto di avere un problema alla radice: a me Craig non piace come Bond. Faccia troppo ruvida e impassibile, fisico troppo massiccio (anzi rispetto a Casino Royale si è sgonfiato) e postura troppo rigida. Insomma per fare Bond devi avere, a mio parere, altro aplomb. In questo Brosnan era riuscito a creare un buon Bond sapendo mettere insieme sia Connery che Moore con un pizzico della durezza mostrata da Dalton. Poi i film con Brosnan erano troppo al limite ma la caratterizzazione del personaggio c’era e a mio parere Craig ha involuto nettamente il ruolo.
Sul film nello specifico non voglio dire che faccia schifo. Tecnicamente eccelso, ha alcune trovate davvero riuscite. La scena sul treno, i battibecchi con Q, il nuovo rapporto con Moneypenny vanno tutti bene. Va male Blofeld che per essere la nemesi di Bond appare un po’ scemo e di certo non ha l’aria mefistofelica che dovrebbe avere il capo di un’organizzazione mondiale dedita al terrore. Anche in questo caso due paroline di dialogo su cosa sia la Spectre le potevano spendere. Non dico chissà che spiegoni ma qualcosa in più si poteva fare. Le figure femminili sottotono. La Bellucci è inutile come personaggio sia come minutaggio sia per la trama. Anche la Seidoux non mostra particolare carattere se non il banale conflitto padre-figlia. Poi perchè Bond si lega a lei è davvero inspiegabile. Un personaggio refrattario ai rapporti sentimentali di lunga durata si innamora di una persona che ha appena conosciuto. Con Vesper, in casino royale, c’erano stati molti momenti di scontro-intimità-complicità. Là sì che il rapporto che nasceva aveva un senso. In Spectre sembra davvero buttato là. Se Skyfall aveva diversi momenti deboli ma si faceva perdonare per alcuni momenti forti (su tutti l’apparizione dell’Aston martin), qua non c’è lo stesso pathos. Bond viene sospeso da M e sembra non battere ciglio. Lo stesso M non si capisce perchè comincia a sospettare di C e passa da: “Ditemi che Bond è a Londra” a “Dobbiamo lasciare Bond da solo per aiutarlo. Attraverso noi possono individuarlo”.
Insomma in film non è brutto ma mi sembra gli manchi un’anima. In goni caso ora dovranno impegnarsi per trovare un sostituto di Craig. Io spero riescano a trovare qualcuno che cambi stile e, soprattutto, faccia. Un po’ di espressività non guasta.
Ma quindi fatemi capire una cosa (il film lo vedrò solo sabato, ma che Landa fosse Blofeld lo sapevamo tutti da mesi) questo è ufficialmente l’ultimo con Craig? Posso davvero ricominciare a sperare?
è sicuramente l’ultimo di Mendes, anche se avrebbe un altro film per contratto (o era Craig forse, boh?)
No, ci sarà quantomeno anche nel prossimo. XD
Quando vuoi fare il film di Bond serio, livido, senza compromessi, filtrato con il Nolan touch, e poi una delle tue scene di azione – quella sul treno, per chi l’ha visto – sembra la fusione tra
https://youtu.be/Pi-RaWE-Sb0?t=46
e
https://www.youtube.com/watch?v=Ioy8KN3gC14
…beh, hai un grosso problema.
Definire sciatta la scrittura di questo film è fargli un complimento. TUTTO già visto, in miliardi di film precedenti. Una fiera di clichè e banalità assortite, buttate lì tanto per fare. Proprio per questo non concordo sulla critica al “finale da feuilleton”.
Intendiamoci: è inguardabile e – anche in questo caso – scritto e girato col pilota automatico. Bond entra, chiede le chiavi, esce, parte sgommando con la fanciulla a fianco.
E’ il finale più scontato e pigro di questo mondo, talmente improponibile che, nonostante sul momento possa sembrare abusato, si fa in realtà fatica a ricordarsi altri film che abbiano avuto il “coraggio” di proporlo. E’ come la frase “Vissero per sempre felici e contenti” alla fine di un romanzo: nessuno si aspetterebbe di leggerla tanto è frusta.
Proprio per questo, però, è la degna chiusa di un bignami stantio, che può giusto aggrapparsi al richiamo pavloviano che esercitano alcuni miti del canone (la db7, l’orologio con la sorpresina, il sedile eiettabile).
Concordo poi con Robert Redford (e come potrebbe essere altrimenti…): è sempre stato un comodino, ma adesso è un comodino VECCHIO. Sembra uno di quei fisicati sessantenni che passano tutta la giornata in palestra. Pare disegnato da Ortolani, con quelle orecchia e quel naso.
Male, male, male. Sia Fast Seven che l’ultimo Mission Impossibile gli danno una paga allucinante. Nessuno che abbia visto almeno tre o quattro film d’azione in questo decennio può davvero considerarlo accettabile.
007 però è soprattutto un thriller spionistico, non la saga di Die hard eh! XD
Concordo con la recensione: il film non è male ma, date le aspettative, non soddisfa pienamente e dà l’impressione di uno Skyfall “moscio”. Secondo me, i problemi principali del film sono una gestione sbagliata del ritmo (qualsiasi cosa voglia dire) e il tentativo (fallito) di coniugare Bond “Classico” con il Bond “Moderno”. I titoli di testa non sono malaccio ma la canzone non c’entra niente con 007. I “colpi di scena” sono talmente telefonati che (a parte il finale), li hai già capiti dopo 10 minuti. Nota finale: Batista in gilet è la cosa più bella del film. Finita la proiezione, la prima cosa che ci siamo detti è stata: “è ora di fare un film con Batista protagonista” e da lì siamo partiti nel mondo dei sogni a dire Fast&Furious, buddy movie, etc dimenticandoci di Bond…
Il piu’ grande appunto che vorrei fare al Bond di Craig e’che manca quasi totalmente di classe. E’solido e tamarro, proprio non puo’ reggere il paragone con quel sornione di Connery. A Connery basta un sorriso per sprizzare carisma. Craig tiene sempre la bocca strizzata. Per il resto questo ultimo Bond perde una buona occasione e le Bond Girls davvero misere.
Fermo restando che
1) Certi dialoghi sono davvero pessimi
2) Waltz è il peggior Blofeld mai visto
3) Come al solito, anche in questo si stupra il mito, con riferimenti al passato di Bond assolutamente inutili
Il film mi è piaciuto comunque più di Skyfall. Ha più la struttura da film di Bond, e la cosa mi è piaciuta. Non bello come Casino Royale ma è comunque al secondo posto della classifica
Ci credo che ha la struttura, praticamente è manierismo bondiano. XD
Visto, finalmente.
Concordo con la rece: un buon film ma non a livello di Casino Royale o Skyfall. Certo da qui a parlare di merda inguardabile ce ne vuole…
Mi ha sorpreso vedere uno 007 tanto legato ai classici dei ’60 e dei ’70, al limite del fan service. Andando a leggere di qua e di là e mettendo insieme i pezzi mi viene da ipotizzare che questo in fondo sarà l’anticamera del prossimo, e non è stato Skyfall l’anticamera di questo: la produzione è già partita (la storia è stata scritta insieme a Spectre), sicuramente non ci sarà Mendes (al suo posto Nolan è molto gettonato) ma Craig è sotto contratto per un altro Bond e se dovessero riuscire a farlo per il 2017 potrebbe funzionare (Craig si era lamentato dei tempi di produzione dilatati per beghe legali, sicuramente non andrebbe mai avanti a fare Bond oltre i 50 anni…), il Blofeld incredibilmente vivo e consegnato alla giustizia (così come la Bond girl viva) sono chiari indicatori di un seguito dove Blofeld evade e uccide la compagna (futura moglie?) di 007. My two cents.
Tornando su Spectre, gli unici veri NO in un film altrimenti buono: la canzone di Sam Smith, la voce della Bellucci (l’unica linea di dialogo suo che posso accettare sarà sempre “Che oh me stai a scippà er culo!?!”), Blofeld troppo limitato e poco incisivo (ma mi viene da considerarlo il trampolino per il prossimo Bond), la Bond girl che TI AMO un po’ troppo facilmente (roba davvero da periodo Moore, e non è positivo), soprattutto dopo una costruzione del rapporto con Vesper.
Quotissimo sul destino di Blofeld e della Bond girl..
è proprio il caso di dire POLLICI IN SU PER BAUTISTA!
“Sorry but I couldn’t resist” (cit.)
sulla colonna sonora: ho notato che nella sequenza in treno nel deserto Thomas Newman mescola il refrain di Writing’s On The Wall e lo orchestra a modo suo che ci sta benissimo. allora ho pensato che forse è nato prima il componimento di Thomas Newman e da lì si è deciso di incastrare il -probabilmente, non lo conosco- signor nessuno Sam Smith ad inserirlo a forza nella canzone/lagna di apertura e che per questo motivo fa schifo.
…poesse?
Certamente il tema iniziale si amalgama anche con il resto della colonna sonora.
Per fare un esempio: “A View To A Kill” di Bersaglio Mobile fu scritta dai Duran Duran e John Barry. E durante il film la melodia del pezzo si ripeteva. Poi ogni compositore fa come gli pare, nell’ultimo caso penso proprio che Newman abbia operato così…anche perché nei titoli di testa la ‘sigla’ non è attribuita a nessun altro, solo cantata sa Sam Smith (che è comunque uno dei cantanti più popolari dell’ultimo paio di anni).
La canzone non piace neanche a me, ma non è che sia venuta male solo perché scritta seguendo questo procedimento IMHO
Mah, io comunque sono dell’idea che la canzone in fondo in fondo sia bella. Peccato solo perchè come hanno già scritto alcuni, il ritornello è ultramoscio e non c’entra una mazza con la melodia principale e finisce quasi per stonare col resto del pezzo. Secondo me è comunque lungi dal fare schifo, anzi, devo ammettere che non avendola mai sentita prima del film, sulla parte iniziale con voce e pianoforte mi stava quasi venendo la pelle d’oca. Sicuramente è la canzone più bondiana in assoluto da 15 anni a questa parte.
no, dai, secondo me, è più bondiana/vince “tomorrow never die” di sheryl crow.
Pari pari, piaciuto ma finale fiacco.
E per 3/4 di film; con Bond solo, eliminazione programma doppio 0, la setta supersegreta etc. ho fatto confusione con MI Rogue nation. Solo che lì il finale era figo.
Mi è piaciutissimo tutto tranne la sigla con la canzone dimmerda. Piaciuto anche più di Skyfall
Dopo uno Skyfall delirante e un Q bimbominkia, questa è un’altra burla di 007 e di un regista ritardato che non ha capito nulla del personaggio. Con Craig per me passa solo il primo il resto potevano chiamarlo anche in un altro modo.
Delirante!?! In cosa? Perché? Vabbé, dopo il “regista ritardato”…
Visto ieri. Bellissimo ma è un film solo per i fan.
È un film privo della sua autonomia che viene apprezzato pienamente solo da chi conosce gli altri film di bond.
La configurazione minima è quella di aver visto i bond con Craig, quella raccomandata é conoscere tutti i bond.
Alla fine il miglior pregio è il suo peggior difetto, preso da solo questo film è monco. Non è dotato di autonomia, il cattivo acquista spessore solo se collegato agli tre film e lo si trasforma in deus ex machina di tutto, il percorso di bond ha senso solo se sappiamo come nasce il personaggio di Craig e si conoscono gli altri bond. Idem la trama M vs C che ha senso solo considerando che inizia in casino royale dove m deve giustificare l’operato di bond, continua in skyfall dove l’operato di M è sotto esame davanti a tutti e finisce qui con la soppressione del programma doppio zero.
La politica inglese (ed il cinema) ha ancora bisogno del programma doppio zero o 007 è una figura passata? Il film ovviamente dice no e riconsegna al cinema un nuovo 007 ed è tutto bellissimo però resta il peccato originale di questo film, é privo di autonomia.
“che viene apprezzato pienamente solo da chi conosce gli altri film di bond.”
Io proprio per quello non sono riuscito a farmi sorprendere. Già visto quasi tutto nei precedenti. XD Tra i per me meno riusciti assieme a “L’ uomo dalla pistola d’ oro”, “Il mondo non basta” e “Vendetta privata”.
Per favore…basta con questo delirio!