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Le Basi: Sylvester Stallone. Rambo III (1988)

Casanova Wong Kar-Wai
di Casanova Wong Kar-Wai | 17/02/201644

È uscito in Italia Creed, l’attesissimo spin-off ufficiale di Rocky, saga leggendaria cominciata quasi quarant’anni fa. Per celebrare l’evento abbiamo trattato a mitraglia tutti i film di Rocky uno dietro l’altro, e ora ci concentreremo su tutti i film scritti e/o diretti da Sylvester Stallone, autore completo, nume tutelare del cinema da combattimento, vincitore di prestigiosi premi per la recitazione, eroe.
La recensione di Rambo 2, invece, la trovate qui.

Buona lettura.

Prima di mettermi a scrivere quanto segue, ho provato a tornare indietro nel tempo. Ho tentato di ricordarmi quale fu l’impatto del secondo capitolo di Rambo sull’immaginario collettivo. Ho in testa un mosaico fatto di instant gag del Drive In, riviste in edicola piene di poster o fascette rosse da mettersi in fronte, articoli un po’ ovunque e gente invasata che toccava il muschio sugli alberi per poi dirti serissima: “Il Nord è di là!”. Leggendo la pagina Wiki poi, ho trovato una delle frasi più belle mai scritte nella nostra lingua: “Il film ha avuto grande successo in Italia, lanciando allora la moda degli sport all’aria aperta, dei corsi di sopravvivenza, dei gadget militari (memorabile il coltello da sopravvivenza), delle vetture fuoristrada e resuscitando il mercato della bicicletta con l’introduzione della mountain bike”. L’introduzione della muntanbaic, non so se vi rendete conto. Cioè, fondamentalmente quelli di Mondial Casa devono rendere grazie a Stallone  se per un breve periodo della loro vita hanno anche guadagnato dei soldi. Provate a immaginare se all’epoca – in un momento storico in cui il nostro approccio agli Stati Uniti era quanto di più naif si possa immaginare – ci fosse stato l’internet. Pensate a cosa sarebbe diventato Rambo 2 se avessimo potuto postare la gif animata di lui che fa esplodere quel maledetto charlie con la freccia esplosiva. In un universo parallelo siamo tutti fedeli di una nuova religione monoteista che segue i dettami di un messia in canotta striminzita e megamitra a tracolla. C’è andata bene? C’è andata male? Non son più carabiniere.

Saremmo tutti in giro così

Saremmo tutti in giro così

Ho provato a ricordarmi l’onda lunga del successo di Rambo 2 – La Vendetta per capire quanto eravamo carichi nel 1988 per l’uscita del terzo capitolo. Secondo me, facendo un paio di calcoli, eravamo a un passo dalla crisi isterica. Forse il termine FOTTA è stato inventato proprio in occasione dell’uscita di questo film. E Stallone lo sapeva. E Stallone arriva preparato, con fare da semidio e arroganza a palla di fuoco. Due o tre notizie buffe sulla lavorazione del film: per prima cosa Stallone chiama lo sceneggiatore Harry Kleiner, quello che ha scritto bombette come Bullit, Viaggio Allucinante, Ricercati: Ufficialmente Morti. Niente, questo scrive una sceneggiatura ma a Sly non piace e Kleiner se ne torna a casa. Lo stesso anno firmerà la sceneggiatura di Danko, con Schwarzenegger e il Belushi sbagliato. Al suo posto viene chiamato Sheldon Lettich, sceneggiatore di un film come La Guerra di Stryker, in cui un soldato post-Vietnam scatena una guerra contro una setta di invasati capeggiati da Sam Raimi, una commedia avventurosa dal grandissimo titolo Mamma, Ho Acchiappato un Russo, e che in seguito scriverà gran parte dei film con Van Damme di fine Ottanta: Senza Esclusione di Colpi, The Legionary – Fuga all’Inferno, Lioneheart – Scommessa Vincente e Double Impact – La Vendetta Finale. Ok, anche se con un bel po’ di difficoltà dovute ai paletti imposti da Stallone, la storia c’è. Si passa alla scelta del regista. Dopo l’esperienza di Rocky IV, evidentemente in fissa con la velocità e i nuovi linguaggi legati ai video musicali, Sly chiama il regista e direttore della fotografia Russell Mulcahy, uno che aveva messo la sua firma su gran parte dei video di Elton John, dei Duran Duran e soprattutto di Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler.

Non solo: Mulcahy aveva anche diretto due filmettini. Il primo, Razorback: Oltre l’Urlo del Demonio, era un survival con un cinghiale gigante che uccideva gente a uso ridere nell’outback australiano (mai visto, ma sembra da recuperare) e soprattutto Highlander. E cosa gli vuoi dire a uno che ha fatto Highlander? Niente, c’è tutto quello che cerca Stallone. C’è la capacità di realizzare ottime sequenze action a braccetto con un gusto e un montaggio – all’epoca – moderni, pop, veloci. Ripeto: c’è tutto. Tutto tranne una cosa. L’occhio per gli attori.

Minchia, vez, se stavi in forma.

Minchia, vez, se stavi in forma.

Stallone spedisce Mulcahy in Israele per trovare attori con la fazza da russi brutti, sporchi e cattivi. Una volta fatto il suo lavoro torna sul set e si mette a lavorare, in attesa dell’arrivo della star. Sly arriva e si trova di fronte quelli che lui stesso ha definito: “two dozen blonde, blue-eyed pretty boys that resembled rejects from a surfing contest“. Due dozzine di ragazzini biondi con gli occhi azzurri che sembrano scartati da una gara di surf. Non proprio quello che aveva in  mente. Per cui, evidentemente ormai pazzo di potere, licenzia in tronco il regista e cede il suo posto a Peter MacDonald, camera e regista di seconde unità con un sacco di esperienza e un curriculum lungo così (2001: Odissea nello Spazio, Cabaret, Zardoz, Assassino sull’Orient Express) e che inoltre aveva diretto tutte le sequenze ambientate in elicottero in Rambo 2. Insomma, Stallone si fida e soprattutto non vuole rotture di coglioni. La squadra è al completo. Si parte. (In realtà Stallone si prende anche la soddisfazione di far realizzare a Jerry Goldsmith una colonna sonora nuova di zecca della durata di più di 75 minuti insieme all’Orchestra ungherese, ma poi riutilizza quella vecchia e aggiunge due o tre canzonacce, tra cui questo scarto di Moroder cantato da Joe Pizzullo)

Peccato che l’ego di Stallone sia grande come tutto il continente sovietico e che la sua idea si quella di realizzare un’Opera d’Arte, non un semplice film. “The canvas of this movie is so large you have to constantly think 10 scenes ahead. You can’t wing it. They didn’t go into the Battle of Waterloo not knowing what their strategy would be. Well, this movie is kind of like a cinematic warfare“. La tela di questo film – LA TELA! – è così ampia che devi pensare costantemente dieci sequenze in anticipo. Laggente non è andata a combattere a Waterloo senza sapere quale strategia adottare. Ecco, realizzare questo film è un po’ come combattere una guerra cinematografica. E quanto te la senti così calda, quando sei così convinto di stare per realizzare una Tela di Guerra Cinematografica, non puoi fare altro che sbagliare.

Alzati, merda, che voglio fare la foto dove si capisce che sono il regista

Alzati, merda, che voglio fare la foto dove si capisce che sono il regista

Rambo 3 è essenzialmente un film noioso che si limita sostanzialmente ad aumentare temi e figure dei due film precedenti. La cosa curiosa è che già il secondo film era di fatto un’iniezione di steroidi nella parte più machista e militarista del primo. Attenzione: non fraintendete. Non stiamo dicendo che siccome ci sono tante esplosioni in più, più grosse e meglio coreografate, il film sia scadente perché “manca la trama” o “sembra un videogioco”. Il tema è che si arriva a realizzare alcune tra le sequenze più spettacolari di quegli anni di pazzo pazzo cinema senza però suscitare un minimo di interesse nello spettatore. E dire che l’incipit del film, con Rambo ormai evidentemente vicino alla santità, amico di monaci buddisti in Thailandia, costretto a usare i muscoli per ragioni evidentemente religiose e  filosofiche, è ottimo. Peccato che poi si preferisca inserire il pilota automatico, mettendo in fila una serie di sequenze che hanno semplicemente il compito di mettere in ordine le cose che devono accadere, azzerando totalmente la fantasia, il tasso di  autoironia o anche semplicemente di “possibile fragilità umana”. Trautman chiede a Rambo di andare con lui in Afghanistan a vedere cosa stanno facendo di male quei bastardi dei Russi. Rambo rifiuta perché c’ha le turbe. Dopo quattro minuti di Afghanistan, Trautman viene rapito dai Russi e ci sono 10 minuti di Torture Porn. Rambo va a salvarlo. Nel frattempo però gioca ad appoggiare una capra morta in un cerchio a cavallo con dei ribelli afghani. Tutto qui. Mentre in Rocky Stallone era già riuscito a inserire molte più sfumature, in Rambo sembra che l’operazione sia molto più complessa. Peccato, perché i set sono di prim’ordine, alcune sequenze – soprattutto quella del frontale tra carro armato ed elicottero – lasciano il segno e Stallone sia in una forma fisica forse mai più raggiunta. Però che due palle.

Cose belle.

Cose belle.

Nella versione originale e nelle prime VHS il film è chiuso dalla didascalia: “Dedicated to the brave Mujaheddin fighters“, solo che poi le cose sono un po’ cambiate… e oggi si può leggere: “Dedicated to the gallant people of Afghanistan“.

gylUa

DVD-quote:

“Uno sbadiglio via l’altro.”
Casanova Wong Kar-Wai, i400Calci.com

>> IMDb | Trailer

 

 

 

Casanova Wong Kar-Wai
Autore del post: Casanova Wong Kar-Wai
"Maccosa!"
k

tags: 2001: Odissea Nello Spazio afghanistan arnold schwarzenegger Assassino sull'Orient Express bonnie tyler Bullit Cabaret canotta striminizita e megamitra a tracolla cinghiale gigante Col. Samuel Trautman danko Drive-In Duran Duran Elton John fazza FOTTA giocare a mettere una capra morta in un cerchio Harry Kleiner highlander il coltello con la bussola nel manico il john rambo del 2014 jean-claude van damme Jim Belus john rambo la fascetta rossa di Rambo La Guerra di Stryker La tela cinematografica Lioneheart - Scommessa Vincente e Double Impact - La Vendetta Finale maledetti charlie Mondial Casa Mujaheddin muntanbaic non son più carabiniere Peter MacDonald rambo rambo 2: la vendetta Rambo in odore di santità razorback ricercati: ufficialmente morti richard crenna rocky Rocky IV Russell Mulcahy russi sam raimi Senza esclusione di colpi sheldon lettich Sly speciale sylvester stallone sylvester stallone Thailandia The Legionary - Fuga all'Inferno torture porn Total Eclipse of the Heart Viaggio Allucinante zardoz

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44 Commenti

  1. jax 17/02/2016 | 08:44

    Io di questo film (che ricordo con affetto cmq) ho in mente solo 2 o 3 sequenze action e nel mezzo il nulla totale.

    Rispondi
  2. Dan 17/02/2016 | 09:11

    Andai a vederlo al cinema carinissimo e uscii spompato. Rambo 2 oltre alle bellissime scene action aveva ancora molto da dire, c’era il Soldato per il quale, per sua stessa ammissione, la guerra non è mai finita. C’era il salvataggio dei commilitoni e la perdita della donna che gli aveva fatto riaffiorare certi sentimenti. Era tutto molto bello, insomma. In rambo 3 c’è tanta bellissima azione ok, ma poco altro. Voglio dire, Rambo e Trautman che ammazzano russi scambiandosi battute è bello ma non quello che avrei voluto.

    Rispondi
    • Dan 17/02/2016 | 09:13

      Carichissimo, Non carinissimo. Maledetto t9. Che una freccia con punta esplosiva colpisca il tuo ideatore.

  3. Ciak Norris 17/02/2016 | 09:11

    io ho in mente 2 3 scene action dannatamente memorabili.
    E tanto mi basta.

    Rispondi
  4. Attila Finch 17/02/2016 | 09:14

    Orsetti! Orsetti! Orsetti! Orsetti! Orsetti!

    Rambo 3 ci ha regalato quella scena in Hot shots 2, per me basta questo per ringraziare Stallone

    Rispondi
  5. Past 17/02/2016 | 09:16

    Zaysen: Dunque, dov’è il deposito di questi vostri missili?
    Colonnello Trautman: Vicino…
    Zaysen: Dove sono?
    Colonnello Trautman: In culo a te!

    Rispondi
    • Past 17/02/2016 | 09:21

      Comunque questo è uno di quei casi in cui ricordo più il videogioco dedicatogli che il film…

      http://m.imgur.com/XRORxer

  6. Cobra Verde 17/02/2016 | 09:29

    Visto tempo addietro: meno reazionario di “Rambo 2”, ma davvero troppo troppo lineare e scontato. Chissà cosa ne sarebbe uscito fuori se Mulchay lo avesse diretto; e sopratutto, successo alla mano, cosa ne sarebbe stato della carriera di Mulchay stesso.

    Rispondi
  7. Ryan Gossip 17/02/2016 | 09:41

    Concordo, il peggiore della saga ed infatti mi pare di capire che anche voi ricordate qualche scena e nulla più. Sia chiaro, scene grossissime, però si percepisce che qualcosa non abbia funzionato dall’inizio. Stallone all’epoca in effetti poteva fare quello che voleva e questo era uno dei casi in cui ciò non era un bene.
    Sull’abbandono di Mulcahy avevo sentito voci per cui era disgustato dallo sport nazionale afgano, ovvero quello con la capra citato prima, e se n’era andato. Erano boiate quindi?

    Rispondi
  8. Ciak Norris 17/02/2016 | 10:50

    Bè però un attimo. ..
    Il combattimento con i bastoni
    la scena della gara con capretta
    l’inseguimento con gli elicotteri enormi e lui che corre a piedi
    dio ti potrebbe perdonare, lui no
    mitra, coltelli, combattimenti corpo a corpo e lucine verdi
    gente che muore male
    la ferita cicatrizzata dando fuoco ad abbondante polvere da sparo
    sono il tuo incubo peggiore
    lo scontro fra carro ed elicottero

    insomma, direi che c’è tanta bella roba, no??

    Rispondi
  9. AnnaMagnanima 17/02/2016 | 10:53

    Tempo fa mi chiedevo: “Ma è arrivata prima la freccia esplosiva di rambo o il reggiseno a punta di Madonna?”

    Rispondi
  10. Maxnataeleale 17/02/2016 | 11:19

    Ma vi ricordate quel bel pulsante in cima al post che ti spediva dritto ai commenti? Non potreste chiedere a Thor di rimetterlo? R3 non lo ricordo affatto.. Magari ci sta un recupero senza troppe aspettative! Grazie ciao

    Rispondi
    • AnnaMagnanima 17/02/2016 | 13:48

      da quando i commenti si annidano è tutto diverso…

  11. Bradlice Cooper 17/02/2016 | 11:36

    E a proposito di influenze, come non citare il mitico Kane Roberts, chitarrista negli anni 80 della band del mio quasi omonimo Alice Cooper:

    https://uncletnuc.files.wordpress.com/2015/12/kane-2.jpg?w=639

    Rispondi
    • Darren Aaroneckart 17/02/2016 | 20:52

      Grande Kane Roberts! 5 altissimo per i gusti musicali!!

  12. blueberry 17/02/2016 | 11:54

    Beh io lo ricordo sempre con affetto.
    A parte l’aver generato hot shot 2 è molto divertente. L’arco, immancabile c’è. I russi sporchi e cattivi pure. Il momento ludico c’è (capretto arrostito nel cerchio).
    Un tempo c’era un video su youtube in cui contavano i morti tra commando e rambo 3.
    Comunque mi ha fatto spendere i miliardi, quand’ero bebè, in sala giochi: c’era il videogame in cui perdevo sempre all’arrivo dell’elicottero.

    il mio sogno? oltre al coltello e all’arco? far esplodere un charlie con una freccia esplosiva e nascondermi nel fango per mimetizzarmi

    Rispondi
    • blueberry 17/02/2016 | 11:55

      scusate, dovevo aggiungere pure la sapienza medica: ogni mia ferita mi piacerebbe medicarlo con la polvere da sparo incendiata

  13. Dévid Sfinter 17/02/2016 | 12:03

    “E dire che l’incipit del film, con Rambo ormai evidentemente vicino alla santità, amico di monaci buddisti in Thailandia, costretto a usare i muscoli per ragioni evidentemente religiose e filosofiche, è ottimo”. Magnifica.
    Rambo 3 si prendeva sul serio nel modo sbagliato; l’accavallamento con Hot shots 2 viene naturale proprio per questo… E per il mitico Richard Crenna.
    Qualche spettegolezzo su di lui invece?

    Rispondi
    • Fra X 11/11/2017 | 11:57

      “Rambo 3 si prendeva sul serio nel modo sbagliato; l’accavallamento con Hot shots 2 viene naturale proprio per questo… ”

      Non posso che quotare!

  14. pilloledicinema 17/02/2016 | 12:17

    Il problema, come del resto già evidenziato in rece, è che il film manca totalmente di profondità. Abbiamo un eroe bidimensionale e machissimo in una confezione extralusso.
    Ma Rambo non è Braddock e la cosa stona ancora di più visto che comunque anche senza la scritta originale a fine film, durante la visione non si può far a meno di pensare alla Storia che è andata avanti beffando del tutto il film.
    Oltretutto nel 1988 comunque la Russia stava già collassando e come nemico era abusatissima.
    Il primo è un capolavoro. Il secondo ci sta ancora, lascia il sentiero più difficile per seguire la strada maestra ma comunque è buono, violento, teso. Ne serbo un buon ricordo.
    Il terzo è diventata una caricatura, senza nemmeno il pathos nelle scene più tese che si perde perché il cazzo duro è così ben esposto che solo uno sciocco potrebbe non capire in culo a chi finirà.

    Rispondi
  15. AnnaMagnanima 17/02/2016 | 13:51

    quando ascolto total eclipse of the heart mi viene in mente dead snow. che bello.

    Rispondi
  16. tommaso 17/02/2016 | 14:13

    Io ad essere sincero ho memoria di un film uscito troppo tardi (o troppo presto), invece.

    Stallone nel ’88 non era il dio in terra di solo tre anni prima, c’erano stati i flop di Cobra e Over the Top. Era iniziata l’era del action-man auto-ironico e consapevole alla Shwarzenegger. Ma soprattutto il 2 aveva trasformato Rambo in un’icona totale, è vero, ma lo aveva anche reso un personaggio un po’ da barzelletta, un supereroe a una dimensione. Insomma, io attorno al 3 ricordo più scetticismo che non fotta.

    Poi va beh, il film è inscindibile dal profondo imbarazzo per la miopia politica e storica di Stallone, dal dipingere i talebani come eroi al trattare l’ormai moribonda URSS ancora come il Grande Nemico. Anche in quello Schwarzy fu molto più furbo, vedi il citato Danko.

    Rispondi
    • tommaso 17/02/2016 | 14:18

      Razorback è ottimo. Invecchiato benissimo perché invecchiatissimo. Un po’ come Highlander.

    • Fra X 11/11/2017 | 12:04

      “dal dipingere i talebani come eroi”

      Il fatto è che non erano tutti talebani. Quel termine non viene infatti mai usato. Si parla di mujāhidīn come già detto.

  17. AssassinoSentimental 17/02/2016 | 15:01

    @tommaso Hai ragione a dire che Stallone dimostrò avere miopia politica, ma la condivideva con tutto l’Occidente, in pratica, che ha perseverato. L’URSS, infatti, in terra afgana fu seccata dal Fronte Unito, il cui capo, Massoud “Il Leone del Panshir”, i talebani li usava al posto delle capre nel Buzkashi.
    Anche per limitare il suo potere, al termine della guerra, gli USA distribuirono soldi a pioggia agli stessi talebani, considerandoli un pericolo minore.
    Appunto.
    Scusatemi il super pippone, davvero, scusatemi tutti, ma era tanto che non scrivevo.

    Rispondi
    • tommaso 17/02/2016 | 16:23

      Hai ragione a puntalizzare su Massoud (che poi infatti fu anti-talebano) e sul complesso scenario afghano.

      Il grande abbaglio stalloniano fu quello di uscirsene con un film da profonda guerra fredda in piena perestrojka. Un film nato già vecchio. E poi all’epoca l’Afghanistan era sì “il Vietnam dell’URSS”, ma ovviamente non aveva un decimo della potenza iconica della guerra del Vietnam. Non funzionava granché neanche a livello spettacolare (già più ora, dopo le nefandezze del regime talebano e l’11 settembre).

    • Fra X 11/11/2017 | 12:09

      Non posso che quotare.

      A proposito:

      “chiama lo sceneggiatore Harry Kleiner, quello che ha scritto bombette come Bullit, Viaggio Allucinante, Ricercati: Ufficialmente Morti. Niente, questo scrive una sceneggiatura ma a Sly non piace e Kleiner se ne torna a casa. Lo stesso anno firmerà la sceneggiatura di Danko, con Schwarzenegger e il Belushi sbagliato.”

  18. jena123 17/02/2016 | 18:52

    Io lo amai alla follia…perchèèèè direte voi ? Semplice,l’ho visto da ragazzino,mi sà non avevo neanche 10 anni.

    Rispondi
  19. supertramp 17/02/2016 | 20:14

    Dai Rambo 3 noioso propio no, magari puoi dire ingenuo per quanto riguarda il rapimento di Trautman ma noioso non mi sembra. Ci sono un sacco di cose fighe e dialoghi che ti si stampano nel cervello tipo questo. Mousa Ghani : ” io non so chi tu davvero sei, ma dal tuo aspetto vedo che tu non hai nessuna esperienza di guerra. Vero? …avanti vero? Rambo : Ho sparato qualche volta.

    Rispondi
    • Fra X 11/11/2017 | 12:10

      Il rapporto tra Rambo ed i ribelli è la parte migliore del film! XD

  20. Cristoforo Nolano 17/02/2016 | 23:24

    Vabbuò, esco dal branco e pronuncio un: “Filmone action… avercene!”. E se mi ferirete, mi curerò con abbondante polvere da sparo…

    Rispondi
  21. Tom Bruise 18/02/2016 | 01:12

    Ma un commento su quando Trautman spiega ai russi perché gli americani hanno fatto una cazzata ad invadere l’Afghanistan nel 2001 no?

    Rispondi
  22. Dott.Gonzo 18/02/2016 | 10:36

    Dio perdona.. Rambo no!.

    Questo film è insostituibile solo per questa frase e per aver permesso la creazione di quella pietra emiliana di Hot Shot 2..

    Vedo che il dolore non ti è nuovo.. Sono stato sposato.. Due volte! Con gli asciugamani dell Holiday Inn in testa..

    Grazir dell ispirazione Silvestro!!

    Rispondi
  23. Peldrigal 18/02/2016 | 11:38

    Io ricordi di averlo guardato da bambino ed essermi detto “uffa, ma è uguale all’altro!”.
    Anzi, a “tutti gli altri” che uno poteva farsi su Italia 1 la maratona di Missing In Action.

    Rispondi
  24. Shu-Shá 18/02/2016 | 16:20

    Sono decenni che non lo vedo.

    Ho in mente la scena di lui coi santoni, ma la confondo con quella parodiata in Hot Shots: 2.
    Poi il torture porn, quello me lo ricordo.
    E poi salto a lui che con una freccia distrugge l’Armata Rossa (mi ricordo così).

    Rispondi
    • Fra X 11/11/2017 | 12:12

      “Ho in mente la scena di lui coi santoni, ma la confondo con quella parodiata in Hot Shots: 2.”

      Eh, eh! Inscindibili ormai! XD

  25. Bronson Welles 18/02/2016 | 22:07

    “Circondarli lo escludo” (“Well, surrounding them’s out”) – Miglior Battuta ai #Sylvester1988

    Rispondi
  26. Pisellì Baracus 19/02/2016 | 10:05

    Ok Rambo 1,2,3 ma la rece di quel capolavoro di Deadpool quando la uscite ? Siamo nel 2016 e qua c’è voglia di svacco con pop corn e pringles.

    Rispondi
    • samuel paidinfuller 19/02/2016 | 11:59

      diffidate dalle imitazioni gente

      @Nanni
      puoi vedere pls chi è stato il demiambulante che mi ha zincato il nick?

  27. Immortazza Joe 20/02/2016 | 00:05

    Questa cosa e’?-
    Luce azzurra-
    -e cosa fa?-
    -Luce azzurra-

    Rispondi
    • Ciak Norris 21/02/2016 | 17:12

      Mitico! !!
      la stavo per scrivere io…

  28. luca pucci 23/02/2016 | 16:51

    NON IMPORTA DI RAMBO3, IMPORTA DEI SUOI FIGLI…TUTTI DOPO I SUOI FIGLI

    Rispondi
  29. Fra X 11/11/2017 | 12:18

    Non posso che accordarmi all’ analisi dell’ articolo ed ai commenti. Il 2 non è che mi facesse impazzire quanto il primo, ma l’ ho sempre ricordato nitidamente. Di R3 anch’ io ricordavo poco e rispetto agli altri due non mi ha mai fatto venir voglia di rivederlo spesso. Il bello è che l’ ho rivisto pure di recente, ma continuo a non avere ricordi nitidi! XD
    Visto che si cita HT2, bei tempi quando al cinema la parodia era ancora viva e combatteva con noi! XD Sic!
    Parlando un attimo dell’ influenza… l’ onda lunga di Rambo si è protratta fino a non si sa quando! Incredibile come il cinema hollywoodiano abbia perso quasi del tutto questa capacità purtroppo!

    Rispondi
  30. Fra X 11/11/2017 | 12:25

    Sly più figo che mai intervistato da Oprah Winfrey all’ uscita del film! XD

    https://www.youtube.com/watch?v=ckUTtRS24ig

    Rispondi

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