Ci sono film che scorrono dritti dall’inizio alla fine, forti di una sceneggiatura senza sbavature; ci sono film incasinati che non sanno dove cazzo andare, sbattono qua e là come cani bendati e la parola “sceneggiatura” non l’hanno mai sentita; e poi c’è Martyrs: una quest tortuosa che cambia direzione inaspettatamente, un’esplorazione gremita di red herrings, sentieri interrotti, falsi movimenti solo all’apparenza casuali; in realtà lo script e la mano di Pascal Laugier sono molto più saldi di quello che sembra, ma ciò che il film deve raccontare è troppo complesso, troppo ardito, troppo eccessivo per poter essere illustrato in modo lineare. La quest di Anna (Morjana Alaoui) è anche la quest dello spettatore, che brancola qua e là a caso e poi compie insieme a lei l’orribile scoperta che riempie la seconda parte di film. Ma quando questa seconda parte arriva, quando il film entra nel suo binario finale, allora anche la regia può diventare fredda, concentrata, tesa ad osservare con precisione lo spazio ristretto della tortura di Anna. Ed è lì, al minuto 48, che avviene l’apparizione del Lingchi.
Sigla!
Cavi lettovi, è ora di mettersi gli occhiali e schiarirsi la voce. La parola Lingchi designa, oltre alla band di buontemponi qui sopra, la cosiddetta “morte dei mille tagli” o “slow slicing”, in cui alla vittima vengono appunto asportate fette di carne e pezzi di arti fino alla morte. In Martyrs, la vecchia Mademoiselle (Catherine Bégin) si riferisce a questa immagine, mostrata chiaramente per due volte
come a una donna rea di avere rubato una gallina. In realtà la foto raffigura un uomo di nome Fou Tchou Li, e lo sappiamo con certezza perché (a parte il fatto che mi pare di scorgere un piccolo ma plausibile uccello fra le sue gambe) è riprodotta nel saggio Le Lacrime Di Eros del supremo erotomane Georges Bataille; il quale racconta che era stato il suo psicanalista a mostrargliela, tentando di far scaturire nel paziente una reazione catartica. Ma quello che sconvolge Bataille non è la tortura in sé, bensì lo sguardo estatico della vittima, che fa nascere in lui “un valore infinito di inversione (…) l’identità di questi due perfetti opposti, l’estasi divina e l’orrore estremo” e sostanzialmente lo fa sborrare.
Chiaramente, la dicotomia tormento/estasi su cui si fonda tutta la cristianità, a partire dai martiri antichi fino alle schiere di flagellanti medievali, tutti anelanti a trovare Dio attraverso il dolore, sta anche alla base di Martyrs; ma Laugier sceglie di negare allo spettatore quel piacere scopico che aveva tanto turbato Bataille. A differenza che in Hostel o A Serbian Film, prodotti comunemente associati a Martyrs, fatti apposta per lustrarsi gli occhi nel sangue, qui noi non godiamo del supplizio di Anna: anzi, a dire il vero tutta la lunghissima sequenza della tortura poteva essere gestita in maniera molto più cruenta. Credo che questo dipenda da due fattori: prima di tutto, l’attenzione è concentrata su ciò che Anna vede, non su di noi che vediamo Anna (per cui fatico a definire questo film un vero torture porn); secondariamente, penso di aver capito che Mademoiselle e i suoi accoliti modifichino le torture e le ritaglino su misura della personalità della vittima. Fin dall’inizio, infatti, la ragazza è presentata come una campionessa di compassione, altruismo, abnegazione nell’aiutare le altre donne del film (Lucie, la madre di famiglia, la prigioniera – Martyrs è un film molto femminile); il suo spirito è già pronto alla santità, va solo instradato a suon di botte impartite in maniera rituale, pseudoreligiosa, e la visione trascendente arriverà spontanea.
A proposito, che cosa vede Anna? E che cosa ha visto Fou Tchou Li mentre lo affettavano? E che cosa ha visto Bataille mentre sborrava alla vista di Fou Tchou Li affettato? Ognuno ha la sua opinione; la mia è: non lo so e non lo voglio né posso sapere. Di sicuro Mademoiselle ne rimane sconvolta, al punto non tanto da spararsi in bocca ma da togliersi il trucco e gli orpelli che hanno accompagnato il suo personaggio: è la versione soft dello scuoiamento di Anna. Conoscere l’irripetibile segreto dell’Altro Mondo implica non solo morire, ma “spogliarsi” di fronte alla Morte (a proposito, Catherine Bégin nel frattempo è davvero andata all’altro mondo; chissà che cosa ha visto in punto di morte).
Cavi lettovi che avete continuato a leggere fin qui, ecco, questa è una specie di riassunto della mia tesi di dottorato in Macelleria Applicata. Sarebbe stata una scelta più popolare soffermarsi sugli altri misteri del film, volutamente lasciati ambigui (come ha fatto Lucie a scovare la villa? Che copertura ufficiale ha la società dei vecchiazzi capeggiata da Mademoiselle? Come può far sparire nel nulla una famiglia benestante e altra gente senza destare sospetti? Gomblottoh!) o su difettucci tipo la sparatoria coi corpi che schizzano via come in un film di Jackie Chan. Ma sapete cosa c’è? Che ho visto film con difetti ben peggiori e senza i pregi, il coraggio e la sborra di questo; “too good for its own good”, Martyrs viene criticato di continuo e sempre per i motivi sbagliati. Quindi vi ho voluto ricordare che è un film della madonna – e poi vi ho voluti torturare un po’ anch’io <3 .
DVD-quote:
“Santità, trascendenza, gente affettata che ti fa sborrare”
Dott. Prof. C. Wertmüller, i400Occhiali.com
Bellissima recensione, più da Cineforum checda i400calci… molti lettori abituali resteranno delusi…
Grazie dei complimenti. Ma quindi anche su Cineforum usano il verbo “sborrare” a profusione? :-D
Cicciolina stai un po’ barando con questa risposta, la realtà è che i400calci è inarrivabile anche perchè pubblica recensioni così!
Ma “sborrare” l’ha accettato l’accademia della Crusca?
Dai, Cicciolina, hai capito bene a cosa mi riferisco : ))) E, ribadisco, recensione stupenda, perché è vero che la tua è una recensione “alla Cineforum”, ma per fortuna non ne contiene la spocchia tipica di quel genere di riviste
Martyrs marchiato a fuoco sulla pelle
Porca boia, e allora me lo devo proprio riguardare, lo fate apposta!
Bellissima recensione, io sono un lettore abituale e non sono deluso per niente.
Ammiro il fatto che non hai neanche lontanamente citato l’abissale remake, augurerei un lingchi al regista.
Bel pezzo, ma per me “Martyrs” resta una cagata esistenzialista da cineforum mixata con un torture porn e macerata in una gratuità ridicola.
Sembra un film sceneggiato dal cantautore di Gravoznia di 610.
…. Gravoznia….
No Cicciolina.
Questo è sleale, perché se lo dici tu sarei moralmente e calcisticamente tenuta a guardarlo.
Ma non penso che ce la farò, quindi chiedo anticipatamente il perdono.
Ho sempre sperato di vedere una recensione di Martyrs; vederlo poi trattato così, con tanto di presenza (casuale) di una considerazione che avevo scritto qui proprio pochi giorni fa non può che lasciarmi soddisfatto.
Complimenti a Cicciolina che ha saputo cogliere come al solito l’essenza del film e non ha perso tempo in questioni secondarie.
Bella e giusta recensione. Come dicevo già la scorsa settimana, Martyrs è l’unico horror della mia vita che ho mollato prima della fine, e non ho alcuna intenzione di riprenderlo. Quindi direi che sia pienamente riuscito negli intenti
PS: perchè ‘quello vecchio’? Esiste già un remake?
a quanto pare si, e non ne sapevo nulla
http://www.imdb.com/title/tt1663655/
direi che stavo meglio prima.
ottimo pezzo, hai messo perfettamente alla luce i motivi per i quali è un maledetto capolavoro sto film.
Americano dell’anno scorso.
la quotazione IMDB dice tutto…
http://www.imdb.com/title/tt1663655/?ref_=nv_sr_1
Grazie per la dritta, non sapevo del ramake. Direi che da come NON se n’è sentito parlare, deve proprio far cacare forte
Fa cacare forte
Bella recensione, Cicciolina. Ho visto Martyrs alcuni anni fa e sono d’accordo sul fatto che è un buon film. Però (parere molto soggettivo) è troppo disturbante, o, perlomeno, lo è stato per me (sono una persona sensibile).
Non lo rivedrei neanche sotto tortura (ehi, ma questo è un meta-commento!). Per qualche giorno ho avuto problemi ad addormentarmi la sera…
Ciao, Cicciolina: ho contrallato tutti i miei numeri di Cineforum e non ho trovato la parola “sborrare” manco per sbaglio… questo a ribadire la superiorita’ dei Calci su tutto il resto.
Cerchero’ di vedere Martyrs questa sera: ho letto troppo e sempre bene di questo film, mi sa che mi tocca.
gran film e gran rece. mega il supplizio, gli scuoimenti e l’apoteosi estatica. aggiungo solo che la prima mezz’ora, praticamente senza sangue, fa più paura di quasi tutti gli horror hollywoodiani degli ultimi 10 anni.
La scena in cui la vecchiarda mostra le foto ad Anna è stata quella che mi ha dato più fastidio (in senso buono) la prima volta che lo vista.
personalmente l ho trovato stucchevole.
Ma sicuramente riesce nel suo intento.
Mah, io ricordo che quando lo vidi (per altro, ero giusto in Francia) mi era salita la folta a mille fino a quando Anna viene catturata, e poi il film per me è diventato una merda: ero lì che mi aspettavo chissà quali metodi di tortura (soprattutto avendo come riferimento le due vittime precedenti) e tutto quello che succede è
SPOILER GROSSI COME PUGNI DI NANNI
viene menata a uso ridere a random e poi scuoiata.
FINE SPOILER
Tutto lì. Ma io dico, ci sono volumi grossi quanto la bibbia sui metodi di tortura medievali e tu mi cadi su due cose banalissime come quelle? Poi non ti stupire che i francesi stanno sulle palle a tutti.
Che poi alla fine immagino sia sempre la stessa storia che in fondo io di cinema non capisco un cazzo, ma va be’.
Ma mi sa che non hai capito molto del film e delle intenzioni del regista… e dire che Cicciolina lo spiega benissimo nella recensione…
Beh, io mi aspettavo una cosa che poi, evidentemente, era qualcos’altro. Che poi non capisca un cazzo di cinema l’ho già detto più volte anche su questo sito.
In quella foto Fou Tchou Li se la sta godendo di brutto perché prima del supplizio si vocifera imbottissero i condannati di oppio.
e che senso avrebbe?
Clemenza, facendo salvo l’effetto “educativo” per la folla
ah ecco. Quindi è più per dare l’esempio che per punire
Beh, direi che quando sei affettato morto sei anche un po’ punito.
beh, un po’ si… ;)
intendevo dal punto di vista degli affettatori
e io che sborro nel vedere il seno di Cicciolina….
boh, sarò strano io…
Cicciolina sei insostituibile. Cineforum ti dovrebbe fare una saga a due mani. Anzi, dovrebbe leccartela bene col ritmo da donna fino a prima che ti faccia male il clitoride. (Che molti uomini purtroppo vanno oltre sbagliando.)
…ritmo da donna?
Continua cara Annina, ti sto ascoltando con interesse
Mi rallegra leggere questa recensione oggi.
Tra pochi giorni mi sarà (spero) conferita una laurea magistrale in Macelleria Applicata (cinema televisione e promozione del prodotto audiovisivo). Ho scritto proprio sulla tortura e su Martyrs in particolare..ma non ho scritto che Bataille sborrava! :D
Mi sento meno sola <33
Grazie Cicciolina
scrivilo subito!!
Posso dire che dopo aver capito il pippone mentale sullo sguardo, sul raggiungimento del divino etc etc.. rimane comunque un film di merda?
Hanno trovato un modo come un altro per far continuare a parlare del film. Bravi ci sono riusciti. È lo stesso motivo per cui continuiamo a parlare di Human centipede o Alex l’ariete
E oggi sui 400 anche delle piccole perle di educazione sessuale, non so cosa chiedere di più a sto sito
Come avevo scritto l’altra volta, ho dovuto guardarlo due volte per apprezzarlo, la prima visione è servita allo scopo “horror”, la seconda, superata la botta del film, per comprenderlo. Devo dire che a differenza di tanti altri colleghi, questo film almeno dice qualcosa, prova a scatenare una riflessione interessante, lo fa col mezzo del film horror tosto tosto invece di mollare il siluro esistenzialista da mongolfiera scrotale. Poi, essendo chiaramente una botta tremenda sto film (alla prima visione per me fu quasi insostenibile, e io generalmente mi bevo piú o meno tutti i film horror senza problemi) può piacere o non piacere o piacere per altri motivi. Cinematograficamente parlando mi piacque molto, attrici molto molto brave, girato bene; il tema mi colpì parecchio, pur essendo io ateo convinto fin da quando andavo a scuola dalle suore. Il remake americano non l’ho visto e non lo vedrò per principio credo.
Credo che uno dei punti di forza di Martyrs (che aveva sottolineato anche Agony Aunt sul mai troppo compianto Strong Bloody Violence) sia proprio il fatto che una lettura laica è possibilissima. L’idea religiosa del martirio come sacrificio di un giusto è quella che sostiene l’arco narrativo di Anna, che è buona e compassionevole (e con questo ci aiuta a parteggiare per lei), ma non è *il punto*; come ci ricorda il cartello iniziale, il martire è un testimone, la sua statura morale è secondaria se non ininfluente, che credo sia anche il motivo per cui appunto Mademoiselle mostra foto di gente morta male ma in estasi di tutti i tipi, incluse appunto le ladre di galline. Anzi, direi che quello che se ne deduce è che quella sofferenza è senza senso. Quello che Anna vede alla fine potrebbe essere Dio come il bagliore delle sue cellule cerebrali che iniziano a morire. E’ una conclusione agnostica non per pigrizia o per la furbizia di accontentare tutti non prendendo posizione, ma perché è l’unica onesta, secondo me.
Un appello spassionato a tutti, da un fan di Martyrs, nonché appassionato del genere: qualcosa di simile da consigliare?
Negli ultimi 3 anni, dopo aver gustato i vari Audition, A l’intérieur, Frontier(s), The Loved Ones, A serbian film, Alta tensione, Maniac, I spit on your grave, You’re next, The woman, The House of the Devil, The seasoning house…non sono più stato capace di trovare altri titoli interessanti.
Abbisogno di voi..!
Alla gente che piace e’ piaciuto Calvaire (a me no, ma e’ interessante di certo, e mi pare in tema). Di Ti West guarda anche gli ultimi due. Forse non e’ troppo in tema e non e’ un cazzo divertente, ma Angst e’ un filmone. Se hai visto Audition avrai anche visto Ichi the Killer e Imprint di Miike, se non lo hai fatto sparateli. Se di Maniac hai visto solo il remake, recupera anche l’originale che merita parecchio. Boh mi fermo, spero ti piaccia qualcosa!
Calvaire visto, ma sinceramente non è piaciuto neanche a me…
Maniac ho adorato l’originale e apprezzato anche il remake :)
Per quanto riguarda Ti West, dopo Innkeepers mi sono fermato, ma allora devo ridargli un po’ di fiducia!
Angst non l’avevo mai sentito ma allora va dritto in cima alla lista :)
Yu-huuu! :)
(Mi sono scordato: Them non e’ niente male)
“Megan is missing”. Dopo averlo visto tutto il resto diventa roba per educande catto vergini.
Poi se ti e’ piaciuta quella merda di serbian, guardati kill list che ne e’ la copia venuta bene.
Minchia sí, Megan is missing è davvero tosto
Me lo segno. Kill list ficatissima, e sono già abbastanza in photta per il nuovo di Wheatley https://twitter.com/mr_wheatley/status/609805448632528897
Appena finito Megan is missing…sinceramente, l’ho trovato pigro e di una noia mortale..! :/
Il Signore del Male di Carpenter (Prince of Darkness).
Borgman di warmerdam.
Aggiorno la lista :)
The Poughkeepsie Tapes
Anch’io devo dire che “Ils” (Them), a suo tempo, mi colpì favorevolmente…
Comunque la presenza di una “società dei vecchiazzi che vogliono cose” e’ un’idea che mi piace un casino negli horror, al pari di “parti del corpo possedute”
Cicciolina, sei malvagia, guarda quanti ignari spettatori hai invogliato a perdere il sonno stanotte!
Martyrs in effetti più che un film, è un’esperienza impossibile da scrollarsi di dosso, che non vorrò rivivere mai più, e tuttavia non potrò dimenticare. E pensare che lo guardai insieme ad amici in un cinema all’aperto improvvisato: poiché fui io a consigliarlo, i miei amici mi tolsero il saluto per un po’ (giustamente, aggiungo).
Se poi bisogna parlare del film, è ben realizzato e sviluppa bene l’idea di base, ma davvero, ho avuto difficoltà a portare a termine la visione, anche per la stucchevole e noiosa (ma probabilmente voluta) seconda parte.
SPOILER BIBLICI
Seppur le torture non siano nulla di così crudo in confronto anche solo ai cavalli di battaglia di Vlad di Valacchia, mi hanno disturbato parecchio. Il finale è un po’ un colpo basso e scorretto a mio parere, ma non saprei davvero come si sarebbe potuta concludere la faccenda dopo il punto di non ritorno, superata la metà della pellicola.
Sull’interpretazione, devo dire che rimango ancora molto combattuto tra il “che figata, se è davvero così voglio andarci subito!” o il “davvero ho dedicato tutta la mia vita per inseguire il nulla? A che scopo continuo a vivere?”, e non ho ben capito se la tua interpretazione sta da una delle due parti o altrove.
Comunque complimenti per l’ennesimo bel pezzo!
io tifo per “davvero ho dedicato tutta la mia vita per inseguire il nulla?”
ma come fate a definire “stucchevole e noiosa” la seconda parte Martyrs poi me lo dovete spiegare
A suo tempo mi era piaciuto, anche se da come se ne era parlato mi aspettavo ben di peggio e l’effetto sul finale di lei scuoiata ha un non so che di troppo finto che mi ha fatto un po’ cadere tutto.
Ma soprattutto: non sta uscendo veramente più nulla di decente nel panorama horror se siamo costretti a ripescare e recensire Martyrs?
Molto bello il film. Molto bella la recensione.
Anni fa avevo letto da qualche parte un’ interpretazione della ‘svestizione’ della mademoiselle che faceva un parallelo con la visione dell’inferno secondo la tradizione Sumera o qualcosa di simile.
Affascinante.
“piccolo ma plausibile uccello fra le sue gambe” Brutal
Martyrs è tra i primi posti della mia top chart filmica!
Come ho già avuto occasione di dire, l’ho trovato disturbante, quasi insostenibile… e però ciò che più mi ha impressionato è il tizio che entra entra nella cella di Anna e la prende a sganassoni così, senza dire una parola… ed il tutto è filmato in maniera quasi asettica.
“….Quindi vi ho voluto ricordare che è un film della madonna – e poi vi ho voluti torturare un po’ anch’io <3 …."
CLAP! CLAP! al finale della rece! xD!
Mi avete rovinato la serata.Incuriosito all’inverosimile ho cominciato a vedere il film con la bavetta ma poi….Bleahh. Sgurg splof ciack.Che vomito.Ma come si fa. Depressione,nausea,fastidio.
Aridateme l’Esorcista o il più brutto dei Saw che mi devo rifare la bocca.
Ho sempre pensato a Martyrs come un film basato sul dubbio, dopotutto è sul dubbio che si regge tutto il film: perché questi vecchi e ricchi figli di puttana finanziano queste “case del martirio”? Perché ci sono persone disposte ad essere per loro dei volenterosi carnefici?
Perché vogliono una risposta certa a: esiste il Paradiso e quindi l’Inferno?
D’altro canto sono convinto che Mademoiselle cerchi qualcos’altro: una conferma.
La sua risposta l’ha avuta da Anna, lei non ha più dubbi, ma perché suicidarsi allora (senza considerare il fatto che per la religione cattolica il suicidio ti porta dritto all’Inferno)? dopotutto potrebbe bastarle credere a quello che le viene detto, ma non è una stupida e non è certo un’ingenua, non dopo tutto quello che ha fatto e subito… forse allora perché lei aveva già “intravisto” quello che invece ha visto Anna, per lei a questo punto è sufficiente una conferma per dire “addio, ho già sofferto abbastanza”
Attenzione, secondo me come dicevo sopra Mademoiselle non ne fa affatto una questione religiosa, se non ricordo male (è un po’ che non lo vedo): un martire può essere anche una ladra di polli in Asia. A mio avviso il cattolicesimo c’entra poco, se non nell’avere inglobato l’importanza del martirio nella sua dottrina e nella cultura che ha prodotto. La trascendenza che cercano Mademoiselle e i suoi (trascendenti col culo degli altri, aggiungerei) a me sembra slegata da religioni specifiche.
concordo, si possono tranquillamente sfrondare tutti i concetti introdotti dal cattolicesimo e dalle religioni in generale, che il messaggio rimane comunque lo stesso. L’ateismo di Mademoiselle me la rende più autentica.
la cosa che mi ha disturbato di più è quella scena dove la madre dopo aver scavato una buca di due metri (che poi servirà per mandare avanti la trama) per togliere topi morti dai tubi, va in cucina e dopo essersi lavata le mani senza il SAPONE stacca un pezzo di croissant e ne lascia metà sul tavolo e poi si mette a lavare i piatti completamente a caso…a parte le cazzate è bellessimo e commovente come difendi ed elevi un film veramente brutto. sorvoli sulla sceneggiatura come non fosse importante in un film che vuole essere “intelligente” cambiarci l’esistenza farci ragionare sulla vita e altre stronzate, certe sequenze sono talmente stupide che passano dall’impressionare al far ridere,una trama con buchi infiniti non capisco come si possa provare empatia verso la protagonosta della seconda parte del film e cazzo potrebbero andarse da quella casa 200 volta ma non lo fanno. non faccio l’elenco dei maccosa perchè tanto è inutile , ma la scena della Tortura non è neanche inquietante o angosciante solo noia e tanta, dopo si passa alla supercazzola religiosa e poi boom la vecchia si spara in bocca fine…in questi casi mi viene da pensare che il regista abbia voluto puntare e sparare in alto ma non facendoci vedere cosa ha visto la ragazza fallisce penosamente, fallisce due volte perchè nenche spara fa solo rumore.
Non l’avrei espresso in questo modo, ma concordo su tutto, specialmente sul “perché restare in quella casa ad aspettare di essere uccise/catturate”, quantomeno dalla polizia (nel senso di quel che potevano come minimo aspettarsi). Gli riconosco qualche scena forte (ne ho parlato altrove) e un finale che lascia troppo dubbio, ma in fondo non è male.
Complimenti per la rece non per niente siete l’unico sito che seguo ogni dannatissimo giorno e del quale leggo ogni singola recensione.
Io Martyrs l’ho adorato è uno di quei film mi hanno disturbato sin dalle sequenze iniziali,la strage in casa mi colpí moltissimo ed il suo cambiare registro passando dall’essere un home invasion a un concentrato di paranoia con contaminazioni da horror jap per chiudersi con il messaggio mistico è secondo me uno dei mix meglio riusciti che io ricordi.
Negli anni ho continuato a suggerirlo a uomini.e donne di poca fede che non mi hanno mai dato retta o che lo hanno trattato come una pellicola sopravvalutata,io che lo vidi senza saperne nulla rimasi colpito e traumatizzato per questo esattamente come asserisce Gianni Carpentiere non intendo rivederlo ma resta un film della Madonna e l’inutile remake americano già dal trailer puzza di merda lontano kilometri.
“come ha fatto Lucie a scovare la villa? Che copertura ufficiale ha la società dei vecchiazzi capeggiata da Mademoiselle? Come può far sparire nel nulla una famiglia benestante e altra gente senza destare sospetti? Gomblottoh!”
Oh io questo film l’ho visto tipo tre volte e non mi sono MAI posta queste domande. Che credo sia la prova che quello che vuole raccontare è altro e lo racconta bene – appunto la quest di Anna. Quando comincio a notare le implausibilità e/o a non dimenticarmene con un chissenefrega per me vuol dire che è il fulcro della storia che è debole, non che sono i buchi di trama a rovinare il film.
E’ un film che solleva interrogativi parecchio pesanti e sa essere coraggioso nel mostrare la violenza cruda nei confronti della ragazze, ma non mi ha preso, non mi e’ piaciuto alla fine: lo trovato troppo lento e spento, e anche abbastanza superficiale. Mi e’ sembrato un filmetto pseudo religioso con il gimmick della tortura. The Passion di Gibson e Crash di Cronenberg affrontano lo stesso discorso, ma sono il primo visivamente piu’ carico e soddisfacente e il secondo teoricamente piu’ ricco e profondo.
Senza lo spiegone della vecchia e tutte le foto appese ai muri del dungeon, cosa sarebbe rimasto del messaggio?
Il regista non fa altro che forzare la mano e dirci che si, dopo indicibile torture, alla fine la poveretta raggiunge l’estasi e vede l’aldila’.
Scusatemi, ma Pasolini ci era gia’ arrivato con una potenza di fuoco che Laugier si sogna di notte mentre si masturba.
Vidi (quella bomba di) Martyrs senza sapere nulla dello sviluppo della trama, e questo forse me lo fece amare ancora di più.
Lo rivedrei subito, se non fosse che poi non riuscirei a dormire per giorni, come l’altra volta
SPOILER
Nella seconda parte scuoiano viva una tizia. Nella prima al massimo sparano e la parte inquietante é la prima.
A me è piaciuto molto.
Per me rappresentò una delusione questo film..
Un atteggiamento registico che francamente mi indispone, volendo risultare ostinatamente intelligente ma al contempo infarcendo il film di spiegoni presuntuosi e, a mio personalissimo avviso, “con una scarsissima considerazione” dello spettatore.. Il fatto che a metà film, letteralmente, ci si metta al tavolino per illustrare la trama degli accadimenti, la trovo una scelta insopportabile e supponente..
Da li in poi il film per me perde interesse e valore, e tutta la parte della tortura, che dovrebbe risultare straziante, mi diviene noiosa e prevedibile.
La fine poi, una furbata senza appello. Troppo facile fare il complottista sadico e poi uscirne così. Se vuoi fare l’intelligentone, come la meni per tutto il film, c’è bisogno di qualcosa di più che giocare al telefono senza fili..
Poi va be, per quanto meno importanti, ho trovato insostenibili anche alcuni buchi di sceneggiatura sparsi in qua e la.. tipo da quella cazzo di casa, una qualsiasi persona al mondo si leva di ‘ulo, non si addormenta sul divano a sognare le margherite..
Mi dispiace perchè gli spunti interessanti ci sarebbero tutti, ma la costruzione e l’atteggiamento del regista proprio non li ho digeriti.
Quando a suo tempo lo feci vedere a una tizia con cui uscivo, mi maledì; disse che lo trovava intriso di violenza gratuita verso le donne e che il pretesto del martirio non stava in piedi per un cazzo. Io li per li non avevo niente da argomentare, il film mi era piaciuto per l’asetticità di alcune scene e l’idea che da qualche parte nel mondo qualcuno potrebbe fare queste cose (un pò come Hostel), non ne parlammo più e la cosa finì lì.
Ora però mi chiedo: che martirio ha subito Anna? Nessuno, insieme alla ragazza che libera e a cui fa il bagno quello che riceve è solo tortura.
Quello che voglio dire é che i martiri avranno pure le visioni prima di morire, ma quando muoiono è perchè hanno un ideale che li ha portati al martirio, sia esso religioso o no. Anna ha solo la sfiga di trovarsi nella villa sbagliata al momento sbagliato, non vedrà mai le stesse cose che ha visto Giovanna d’Arco o Giordano Bruno; non diventi martire perchè ti prendono a pugneschiaffi e poi ti spellano viva
Ma, io l’ho vista un po’ come Cicciolina, ossia che anna è già instradata sulla via della martire per il suo incredibile altruismo.
Tutto quello che le capita è infatti per il suo voler restare nella villa per aiutare l’amica e le sue vittime, e la ragazza prigioniera.
Anche nel montaggio di inzio film si sente una voce fuori ccampo che la loda per la sua bontà verso l’altra tizia fin da quando erano bambine.
Sì, ma è vero che è forzato. Soprattutto, il bacio che Anna tenta di dare all’amica sembra voler improvvisamente spiegare il suo altruismo con un amore lesbo non ricambiato, quindi abbatte l’idea che sia così altruista per natura. Ok, aiuta l’altra vittima, ma chi l’avrebbe lasciata lì? Un mostro. È abbastanza normale che, potendo, non hai cuore di non fare nulla. Insomma, non ci vedo neanche io santità e soprattutto ha ragione sul punto che non diventi martire solo perché ti prendono a botte, le storie di martirio hanno dietro ben altro: un’ideale quasi sempre religioso che predispone alla “grazia”, sia essa reale o mentale.
bellissima
L’ho visto da poco e… meh, non m’ha convinta. Non perché non abbia i suoi lati positivi, cioè lo spreco de sangue, che è sempre gradito se ben fatto (normalmente preferisco i film “spiritici”, ma qui la realizzazione è abbastanza realistica e pesante da raccapricciare quel che serve), quanto per la noia abissale che mi ha provocato il passaggio dalla fase 1 alla fase 2. Sembrano fondamentalmente due progetti di film accorpati insieme, con cambio di rotta troppo netto: incentrare il tutto sull’una o l’altra parte avrebbe funzionato di per sé, cioè puntare sulla vendetta e le visioni dell’ex vittima di torture, fino alla scoperta finale che era tutto nella sua testa a causa del trauma e le vittime erano effettivamente innocenti O restare sulla linea della setta alla ricerca della verità tramite il martirio. Ha suscitato in me reazioni contrastanti: se ho rischiato letteralmente di crollare dal sonno durante la (fin troppo lunga) sequela di botte somministrate ad Anna, al momento della “prova finale” mi sono risvegliata di colpo pensando “Oh, fermi tutti, ora si fa sul serio, Ecco una VERA tortura!” (la scena “non vista” dello scuoiamento è effettivamente agghiacciante), ma ammetto di essere arrivata alla fine ormai più per la curiosità di vedere dove il tutto andasse a parare. Resta incerto anche il finale, per quanto fico: l’espressione di “Madmoiselle” non è infatti delle più felici, il che fa intuire che quel che viene dopo la morte non sia proprio idilliaco; il gesto di spararsi non concilia, però, con questa idea: perché accelerare la propria morte con davanti una ipotesi del genere? Quel che Anna rivela è che non c’è assolutamente nulla? Ci può stare con tale reazione, ma… cosa diavolo è, allora, la luce mistica che sembra vedere durante l’estasi e perché le due parlano tra loro tanto a lungo? Non ci vuole molto a spiegare che non sembra esserci nulla di che. Si resta quindi, più che sul dubbio amletico, sul “WTF???”, non che mi dispiaccia come è stato reso, specialmente per la recitazione ottima della Begìn.
Stimo molto il buon Bataille e Le Lacrime di Eros è un simpatico classicone. Guardando Martyrs infatti mi è venuto da pensare come abbiano, loro così pignoli, potuto confondere la vittima del suppliziato cinese scambiandolo per una donna. Era sì un uomo, e come scrive lo stesso Bataille buona parte parte di quel suo sguardo era dovuto all’oppio che gli han fatto ingerire prima. In grande quantità.