Sylvester Stallone è sempre stato l’eroe imperfetto con un passato difficile e pieno di demoni da sconfiggere. L’eroe che ha bisogno di un training montage, di un momento in cui mostrare l’esaltazione del miglioramento, l’attimo in cui supera se stesso attraverso la fatica e l’allenamento. Schwarzenegger invece non ha mai avuto bisogno del training montage, perché è già superiore a tutti, in ogni film, i suoi eroi devono solo compiere la missione, non c’è dubbio sull’esito, è solo divertente vedere quanta gente massacra nell’arrivarci.
Batman v Superman alla fine vince bene (al di là di un milione di buchi in una trama assurda) perché ha capito che deve far scontrare due dimensioni dell’action movie. Batman è Sylvester Stallone e Superman è Arnold Schwarzenegger.
C’è quindi un motivo molto semplice per il quale Batman v Superman è un gran film e non ci sono idiozie di sceneggiatura che lo possano intaccare, non ci sono allucinazioni postapocalittiche mal dirette che lo possano affondare né ancora omonimie tra mamme che lo possano massacrare. È perché questo film sconclusionato e maldestro centra l’unico obiettivo che valeva la pena centrare, e lo fa sparando con un bazooka su un piccolo bersaglio da tiro a freccette: fa scontrare i valori fondanti del cinema action con l’unico scopo metterne in risalto ed esaltarne le differenze.
A me non frega una mazza di come questo film si relazioni ai fumetti o come prepari la strada alla Justice League, di come sia stato prodotto e quali svolte narrative manchi o centri. Con il contenuto mi ci pulisco il culo.
A me frega del fatto che questo film mette in scena una contrapposizione visiva come nessuno aveva fatto mai prima. Una che ponga Batman contro Superman riuscendo a renderli archetipi narrativi, virtù cardinali. Una che riesca a rendere a pieno l’esaltazione dell’unica vera caratteristica fondamentale dell’eroismo: il coraggio.
Per arrivare ala più viva e tangibile rappresentazione del coraggio vale la pena sopportare un film intero (e manco corto)? Sì.
È una facile cretinata dire che gli action heroes anni ‘80 oggi sono diventati supereroi, che cioè quel cinema d’azione asciutto è diventato questi blockbuster densi e pieni di fatti, spiegazioni, sottotrame, rimandi, spinoff, sequel e tecnicismi, che quel cinema borderline con la serie B è diventato il massimo della serie A per budget e complessità, eppure è anche vero che Schwarzenegger era Superman e che Stallone è sempre stato Batman. L’eroe che non fa prigionieri, invincibile e inscalfibile, il tritasassi che massacra un alieno, fa saltare in aria tutta un’isola o abbatte eserciti, contrapposto all’uomo che deve macinare per raggiungere il successo, che ha paura e quindi coraggio nel compiere le sue imprese, che deve allenarsi e combattere contro se stesso.
Tutto questo film è pensato per spiegare la grandezza di Batman, la grandezza dell’essere umano contro l’alieno-Dio. È impossibile non stare dalla parte di Batman, un uomo pieno di terrore che mostra un coraggio immenso con i gesti e con le immagini, non con le parole. Quando Superman sventra il tetto della Batmobile e lui si alza per stargli davanti, alla medesima altezza e chiedergli se sanguina (per poi rispondersi “Gronderai”), è una scena di puro terrore (introdotto da un’inquadratura rapidissima quando Batman, sballottato con la batmobile, comprende cosa è successo e sta per accadere), un momento di rischio, coraggio e audacia insensata e illogica da parte di un uomo che lì, in quell’istante, poteva essere massacrato senza appello e lo sa benissimo. Nessuno lo dice ma lo capiamo tutti, perché troppo bene il film ha delineato le forze in campo, troppo bene inquadra il loro dislivello e troppo bene ha organizzato la scena.
Impossibile non stare con Batman quando si allena, nel suo piccolo training montage, quando muore dentro di sè di rabbia per essersi reso conto di quello che nessuno dice ma noi (di nuovo) capiamo da soli, cioè che è arrivato qualcuno di molto migliore di lui, qualcuno di irraggiungibile e tocca trovare una scusa per abbatterlo, per dimostrare di essere i più forti. Solo un’incapace avrebbe lavorato di parole e gli avrebbe messo in bocca questo pensiero, un vero regista fa quello che ha fatto Snyder: lo suggerisce e lo mostra, in modo che ognuno faccia le connessioni che deve nella propria testa.
Impossibile non stare con Batman quando dice l’unica frase in grado di spiegare la sua rabbia e il suo cuore, quando dichiara a Superman che lui non è un uomo e con tutto il suo potere nemmeno sa cosa voglia dire avere coraggio. Schwarzenegger non è mai stato l’uomo coraggioso (se non in Conan, quando Milius gli mette in bocca quella grande preghiera prima dell’azione, ma quello è un capolavoro, non fa testo), è stato sempre l’archetipo della perfezione, la macchina dell’azione al lavoro, il rigore fatto eroe. Stallone al contrario ha sempre giocato i suoi personaggi sull’epica dell’uomo coraggioso, quello che ha paura e non è certo del risultato, che per vincere avrà bisogno di lottare per superare i propri limiti.
Qui amiamo Schwarzenegger ma dovessimo scegliere una moral guidance sarebbe Sylvester Stallone; e questo è l’unico film che spiega a tutti quali sono le sensazioni che ci spingono a stare con Stallone.
Il commento definitivo sul film.
Amen
Jackie scopami la mamma
Ahahahahahahahah,esagerato ahahaahahah.
ahahahahahah sto male
Ahhahhahhhanbbabbh
Stesso motivo per cui è piaciuto anche a me. Bellissimo pezzo.
Credo che questo sia il significato del cinema.
Grande, hai psicanalizzato tutti.
Articolo superbo
Wow.
Pezzone. Complimenti!
Negli altri media sono sempre stato pro-superman, ma ho apprezzato di più il Batman di Snyder in questo contesto proprio per i motivi qui riportati (da Dio, sottolinerei).
Un commento molto intelligente e bello! Non solo, frutto anche di una cultura cinematografica che rischiara tutto: in effetti hai proprio ragione su tutto. Chissa come sarebbe stato veder combattere Stallone e Arnold :)
Gran pezzo, ho letto quello che ho sentito guardando BvS e non sono riuscito ad esprimere, poi il paragone con Arnold e Sly…per fare prima invece di un cinque alto ti mando una supercut di cinque alti http://www.dailymotion.com/video/x3d2wjz_the-ultimate-movie-high-fives-supercut_shortfilms
Fuck yeah!
Nella recensione di Batman Returns avevo scritto che Sly sarebbe stato un ottimo Batman
Scambiamoci le figurine Jackie;
Il batstallone e il supernegger, mi mancavano.
Ti offro in cambio:
Il nonno di cenerentola e il figlio di superman.
https://www.youtube.com/watch?v=JJ4p77f0sjY
Madonna, che bello.
Cinque alto.
Stupendo
Tutto vero, tutto giusto. Aggiungo che proprio per i motivi sopra spiegati, LO SBAGLIO non è stato incentrare COMPLETAMENTE il film sullo scontro tra i due. Trama più asciutta (i due si stanno sulle palle e si legnano), magari una strizzata d’occhio alla fine su una possibile alleanza, ma due ore e mezza di pura dicotomia alieno – uomo, di guerra tra perfezione archetipica e superamento dei limiti, sarebbero stati le due ore e mezza meglio spese al cinema di tutta la nostra vita. Credo.
Concordo assolutamente.
*volevo dire “lo sbaglio è stato non incentrare tutto il film sullo scontro”, pardon.
Jackie, ho girato l’articolo ad un’amica (straniera) che mi ha accompagnato a vedere il film la seconda volta, che non è molto appassionata di cinema action e non conosce i 400 calci. Ha detto, secondo me, una cosa bellissima e te la riporto:
“Con che eleganza scrive questo signore. Te l’ho sempre detto che batman is the best”
Gran pezzo, Jackie. Io, personalmente, amo i vostri blog e mi dispiace che la frequenza sia cosi’ rarefatta ultimamente: sono sempre un bel leggere, piu’ libero e ludico rispetto alla parte ufficiale.
Grazie Jackie per il pezzone. E comunque quella scena, da quando per un attimo vedi lo sguardo spaesato di Batman a quando Superman si alza in cielo, vale il costo del biglietto da sola.
Si, si,Jackie tu mi piaci, vieni a casa mia e ti faccio scopare mia sorella.
Mai stato tanto serio nel dirlo, dopo aver letto il tuo pezzo.
Il film comunque non mi è piaciuto ma questa è la cosa più acuta che abbia letto in proposito, l’unica che addirittura mi fa venire voglia di rivederlo. Un pezzo già nella techina dei classici dei 400calci!
Pezzo bello, si fa leggere bene, ma ahimè, non concordo, il film è balordo in ogni parte, quando fa qualcosa di buono lo tira via (il training è solo mini, Snyder ha dato collegamenti e suggerimenti ma troppo banalotti e poco costruiti), come un JCVD vs Chuck Norris attuale più che come Swarzy vs Stally d’annata. I contenuti non sono buoni neppure per pulirsi il culo, sarebbe sempre troppo poca carta.
Per l’amore di Jahbulon come vi siete ridotti per cercare salvare un blockbuster inguardabile… Questa è peggiore persino della visione Snyderiana Superman=Gesù Batman=Howard Roark
Buon articolo, ma il film fa comunque schifo al cazzo.
e Bruce Willis è Wonder Woman….ahahhahah
E più o meno ogni altro commento può pupparti la fava.