John Hillcoat non mi è mai sembrato un regista dalle idee eccessivamente chiare. Bravo sicuramente, ma nemmeno sempre. The Road è per ora il suo film che preferisco, seguito a pochissimo da La Proposta. Lawless, invece, era una noia mortale. Gli altri non li ho visti. Tutti e tre quei film, però, parlano di uomini alle prese con scelte complicate alla fine della moralità, ma nessuno dei tre sembra girato dallo stesso regista. Mi spiego meglio: nei suoi lavori non ho mai trovato degli elementi stilistici che mi abbiano fatto pensare “classico Hillcoat”. Il leitmotiv della sua carriera è appunto la scelta dei soggetti, che però non sono mai suoi e le somiglianze stanno più nei personaggi raccontati che nelle storie in sé. Potrebbe anche benissimo essere che io, da mezzo scemo quale sono, non abbia mai guardato il suo cinema nel verso giusto. Forse, invece, ho ragione e lui nella vita è stato anche un po’ fortunato. Certo è amico di Nick Cave, e per questo mi sta simpatico.
Codice 999 è, l’avete capito, una storia di uomini alle prese con il dovere, l’inganno e la corruzione. Un gruppo di criminali e poliziotti corrotti organizzano rapine per conto della mafia russa mentre un detective e suo nipote, poliziotto, cercano di buttare giù la rete criminale. Seguono drama, tensione e sparatorie varie. Gli elementi ci sono tutti e sono quelli giusti: c’è un’atmosfera che parte da Mann e arriva al Tarantino de Le iene, c’è l’abc del thriller con rapine, ci sono dei cattivi assurdi ma credibili, c’è dell’azione stupenda. Sono tanti, ma per qualche motivo nessuno sembra finire nel posto giusto. Qualcosa non torna ma non è immediatamente chiaro cosa.

Però nel frattempo INSEGUIMENTO FIGHISSIMO
Quello che torna, però, è evidente: le sequenze di rapina (due molto grosse) sono roba da manuale, tese e in apnea finché non si esce e iniziano degli inseguimenti in mezzo al traffico che si vedono una volta ogni tanto. L’ultima rapina davvero figa al cinema credo fosse in The Town, e infatti pure quello era un bel film di rapine vecchio stampo che non aveva paura di essere un bel film di rapine vecchio stampo. Insomma che c’è di male nel girare due belle rapine che ti fanno salire le palle in gola da quanto si è stretti nel sedile del cinema? Niente di male, solo che per *ragioni* la marea di filmetti action che ci propinano ogni anno non sono mai in grado di fare le basi del cinema d’azione: entra, prendi, esci, scappa. Vorrei farvi un excursus su quel piano sequenza che è Victoria e come spreca la scena di rapina potenzialmente più figa dell’anno rimanendo fuori con lei mentre fa inversione a U, ma mi limiterò a dire “che spreco”.
L’altra cosa che funziona è il cast: Woody Harrelson come detective navigato e tutto fatto; Casey Affleck come nipote rovinato dalla guerra; Chiwetel Ejiofor, Anthony Mackie, Aaron Paul, Norman Reedus e Clifton Collins Jr. a far rapine. Tutti insieme nello stesso film. Lo so che vi sta girando la testa. C’è anche un bel cameo di Michael K. Williams. C’è anche Gal Gadot. Ma soprattutto: c’è Kate Winslet come capoccia degli ebrei russi. Una chicca clamorosa che in un vestito rosso e dei tacchi da boss sarebbe potuta essere la cosa migliore di sempre. E invece?

Impossibile aggiungere altro.
La seconda volta che Kate Winslet entra in scena i suoi lacché le aprono un bagagliaio, le mostrano due persone messe malissimo e le porgono un sacchetto con i loro denti. Questo è il suo personaggio: il boss di una mafia violentissima che al minuto cinque fa già cagare in mano. Quello che poi succede, con questo personaggio, è assolutamente nulla. Continua a vestirsi di rosso e farsi fare pedicure finché il film non finisce. Ammazza qualcuno ma con una certa svogliatezza. Nel frattempo, si cerca di dare spazio agli altri cinquemila personaggi in una coralità che banalizza tutti e non valorizza nessuno. Praticamente parte il body count prima che ci importi di chiunque. Anche un personaggio clamoroso come quello di Harrelson è lasciato da parte perché suo nipote deve correre dietro a quell’altro che a sua volta c’ha i cazzi con i messicani che però pure loro eccetera. E fin qui in teoria non ci sarebbe nemmeno niente di male: è una guerra tra crimine e legge e la gente muore. Il problema è che il film smette di essere un film di rapine e criminalità non appena finiscono le rapine e diventa un dramma morale che vorrebbe farci prendere delle posizioni e tifare per qualcuno, senza porsi il problema di presentarci i personaggi in qualsiasi altro modo che non siano le prime quattro cose che hanno intorno.
Per capirci: Gal Gadot è un paio di gambe, Woody Harrelson quello che si fuma la droga, Anthony Mackie negro numero 2, Chiwetel Ejiofor negro numero 1, Norman Reedus è il bianco alfa numero 2 e Aaron Paul è il bianco con problemi numero 7 ma anche fratello del bianco alfa numero 2. Clifton Collins Jr. ha i baffi. Il rapporto tra Casey Affleck e la moglie è raccontato così:
Lui troppo preso a ricordare la guerra per considerare lei che ha un gran culo (e quello è per l’intero film: una moglie col gran culo). Anche questo tipo di scrittura non è del tutto sbagliata se s’azzecca almeno una cosa a scelta tra una caratterizzazione veloce ma efficace, qualche battuta nel posto giusto o un arco narrativo completo. Ne basta letteralmente una.
Guardare Triple 9 è guardare una serie di attori bravissimi lavorare sul niente e capire perché le sceneggiature sono importanti. Che è pure un discorso di una banalità sconcertante, ma purtroppo è la verità. Sarebbe stato bellisimo vedere un film con solo Harrelson e Winslet lanciarsi schiavi addosso, ad esempio, o una storia di rapine e rapinatori concentrata solo su quello, e dove i cattivi vincono. Quella sceneggiatura lì invece, scritta da tal Matt Cook, non azzecca nemmeno una riga di dialogo, ed è tutto merito di Hillcoat se qualcosa di buono, alla fine, ne è uscito fuori. È lo stesso motivo per cui uscito dal cinema ne pensavo meglio di quanto ne stia pensando ora: nonostante la coralità fallimentare il livello stilistico è alle stelle. Forse meglio di qualsiasi cosa lui abbia mai fatto, anche se detto da uno che proprio un fan non è. Una regia forse ispirata dalla disperazione, che evidentemente dà il meglio di sé quando non deve seguire indicazioni altrui, quando c’è da inseguire una macchina per strada senza che nessuno abbia scritto “inquadrala così” o quando c’è da far sparare la gente l’una contro l’altra, senza che nessuno debba aprire bocca. È tutto il resto, il sottile, che manca. Ho come l’impressione che con la sceneggiatura giusta Hillcoat potrebbe tirare fuori un capolavoro di qualsiasi genere. Però bisogna anche capire che questo è un mondo in cui l’anno scorso è uscito Sicario. Non è un mondo facile.
DVD-Quote:
“L’abc del salvare la baracca”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Bene…quindi qualcun altro è uscito dalla sala dimenticandosi praticamente il film non appena ha morso la prima fetta di pizza?
I commenti dei presenti tutti entusiastici, tranne io e mia moglie.
Che spreco!
Il film inizia alla grandissima con la prima rapina e sembra promettere benissimo…sembra.
Come dice Jean Cloud il problema è la sceneggiatura, il voler mettere troppa carne al fuoco, il voler arrivare al finale senza un degno crescendo (mia moglie ancora non ha capito come lo zio è arrivato alla conclusione finale) e forse, dico forse, la mancanza di idee registiche degne di nota da metà film in poi ( la seconda rapina e la tensione per il 999 è personalmente resa come in un dtv scadente).
Io non capirò granché di cinema… Ma sembrava ci fossero due distinti registi… Uno bravo…uno meno.
Alla fine comunque sempre meglio film come triple 9 che cagare lontane dall universo calcistica!
Essenzialmente sono d’accordo con la recensione. A malincuore perché i film di rapine mi piacciono molto e purtroppo ce ne sono sempre troppo pochi.
Però mi sembra anche eccessiva la freddezza con cui viene accolto. La prima rapina non mi è sembrata affatto girata male, la roba rossa che esce è una figata e tutta la parte centrale – di approfondimento – si fa guardare più che bene.
Poi ovvio che non è un capolavoro manco da lontano, ma per me è comunque un po’ meglio di Sicario (ebbene si, tranne la fotografia Sicario non è sto gran film). Anche a me sarebbe piaciuto più approfondimento prima della parte finale, però è anche vero che mi ha soddisfatto e quindi va bene così.
Onestamente, pure io questo giubilo di fronte a Sicario non l’ho compreso.
“…Però bisogna anche capire che questo è un mondo in cui l’anno scorso è uscito Sicario. Non è un mondo facile…”
Potrei fare una standing ovation solo per questo, senza manco aver letto la recensione! XD!
Ma nemmeno una parola sul discorso/ monologo di Woody alla centrale di polizia “secondo voi esiste gesù-cristoooo?”, una delle scene più ridicole che abbia mai visto in tutta la mia vita.
La cosa più figa di questo film è il gas rosso che esce dalla macchina mentre scappano (minuto 4 del film). Attenzione: non la rapina (girata/ montata quasi male), SOLO l’idea del gas rosso. E’ talmente l’idea migliore / rappresentativa del film che se la giocano in trailer, copertine (tutte e 3) e primi 4 minuti.
No ragazzi, ho capito che vogliamo fare le persone educate, ma ‘sto film è una cagata pazzesca. Mi ha ricordato un po’ (come tipo di flop) tutti gli uomini del re di zaillian: pieno di attoroni e vuoto totale (fatto male, peraltro)
Dwvii essere molto fortunato a non aver mai Visto una cagata pazzesca, evidentemente.
Caro Gianclaudio ti volevo riferire il mio pensiero su Sicario ovvero che si tratta di un film finto action di quelli girati come certi telefilm ma senza la fantasia e la forza narrativa di quei telefilm. L’attrice inoltre, già insulsa di suo, è fuori parte al massimo, visto il contesto di uomini duri (come il pongo). Di film di genere ne vedo a pacchi e ti assicuro che Sicario è un prodottino davvero scarso. Ecco, Triplo 9 ho retto circa mezz’ora trovando inaccettabile persino la prima rapina che, da quanto ho capito, è il meglio. Non pensavo che 999 potesse peggiorare viste le premesse ma ne prendo atto. Il mondo difficile in cui vivo io è quello che ha partorito True Detective 2 o Fargo 2. Dacci un occhio, il livello è molto superiore a entrambe queste amenità girate senza coraggio e senza talento.
Ti segnalo Happy Valley, che a mio avviso è superiore e di diverse spanne, a entrambe le serie da te citate.
Happy Valley! Protagonista PAZZESCA, comprimari pazzeschi, pazzi e criminali detestabili e repellenti e non risparmia neanche un colpo. Che serie, dio mio.
Ero deciso a vederlo non foss’altro che per Kate Winslet boss della mala, ora mi avete fatto ammosciare. Ma c’è qualcosa di decente in sala?
@il pisciatoio: l’hai fatta fuori dal vaso ;-)
Dai un’occhiata gliela do.. Ma allora la Proposta merita? Io me lo sono perso.
Lawless noioso però non si può leggere.. per il resto concordo, buon film che si lascia guardare ma fondamentalmente occasione sprecata
rivisto da poco banditi a milano. A posto così, grazie
Pista. Faus pista!
Madonna mia che inseguimento.
Le aspettative sono basse dato che il Lawless di Hillcot non l ho trovato granché ma il trailer mi intriga e dato che ho dei biglietti scontati stasera salvo novità vado a vederlo.
Ma invece Criminal con Kostner qualcuno lo ha visto? Mi puzzava di paccata ms Kevin RioMare mi sta simpatico e mi spiace sia un po sparito dal giro
pure io lawless noios anche no (pur con tutti i difetti che ha), è praticamente impossibile col cast che tiene. A tal proposito: ma a questo tizio affidano sempre dei cast della madonna?
Visto e.. Boh. Cioè, dal trailer mi aspettavo una roba enorme (dicevano “un film violento, crudo, estremo”) invece è la solita sagra del giavvisto. Le scene più forti si vedono tutte nel trailer, quindi si va al cinema giusto per vedere cosa succede. Delusissimo, da 1 a STICAZZI gli dò un 4, e mi ringraziasse pure.
io questo sono corso a vederlo la prima serata che era in programmazione, purtroppo quel giorno ero stanchissimo e mi sono clamorosamente addormentato dopo la prima rapina (fighissima), e i miei amici hanno riso di me. il giudizio dei miei amici comunque coincide con quello della recensione, io lo rivedrò (o meglio, lo vedrò e basta perchè davvero non ho visto quasi nulla).
su sicario io mi aggrego alle critiche. non è malaccio, ma ha praticamente gli stessi difetti di questo (a quello che leggo), o di criminal, che però è sicuramente peggio di entrambi. tante belle idee che non si sa bene dove vadano a parare. in particolare la cosa che non mi è andata giù è che benicio del toro fosse SPOILER un avvocato a cui uccidono la famiglia e quindi diventa un giustiziere. ma stiamo scherzando? a parte il fatto che è una backstory totalmente non richiesta e non necessaria, ma UN AVVOCATO? ma che cazzo di idea è? non poteva essere uno sbirro o un soldato o un contractor o un sicario del cartello o comunque qualcuno abituato ad usare le mani, piuttosto che un inutile azzecca garbugli che diventa punisher? bah. sono idee del minchia come quella che mi fanno scadere un film.
invece lawless mi è piaciuto molto
Eh sì troppi personaggi e tutti gestiti male e frettolosamente, però le rapine sono toste e nella seconda metà c’è un morto male al minuto più o meno. Anch’io ho già dimenticato tutto, ma per una serata in casa ci sta (in sala un po’ meno).
Ma… ma che sono tutte codeste critiche su Sicario??
Sicario è un film top stra-top, per atmosfera, fotografia, interpretazione… e chi più ne ha più ne metta!
A questo punto mi chiedo: che film avete visto VOI!?… Oppure: che film ho visto IO!? u.u
Sicario e’ un film con una partenza fortissima, un paio di scene ben girate, una fotografia da urlo ma attori o fuori parte (la Blunt, praticamente basita per tutto il film) o sfruttati male, oltre a una serie di maccosa che fanno proprio male visto che mancava tanto cosi’ dal capolavoro (il partner della Blunt che “non serve” e poi partecipa a tutto senza che qualcuno obietti, il dialogo finale di Del Toro che letteralmente mi ha fatto cascare le palle …).
Comunque no, il film è assolutamente un bel film, non è perfetto e ci mancherebbe senno staremmo qua a parlare di un capolavoro e le critiche che muove JCVG sono condivisibili ma diamine, non si parla solo di belle rapine, si parla di un film che tiene sempre alto il ritmo, i personaggi sono troppi è vero, li si mette tutti a fuoco come se ogni elemento della squadra fosse importante ma quelli di contorno non hanno la minima caratterizzazione distinguibile. Le vicende nel mezzo tra gangster russi, messicani, ladri e poliziotti tiene in piedi la baracca senza far mai perdere l’interesse e mantenendo un ritmo adeguato, confezione extralusso con regia ispirata e attori tutti perfettamente in parte. Dai cazzo roba così deve far felice chiunque ami le vicende crime. Recuperatelo perché è una delle bombetta dello scorso anno.
L’ho visto finalmente dopo tanta attesa, mi ero proprio pentito di non averlo beccato in sala.
Delusione grossa… mi aspettavo un film di rapine, e con film di rapine intendo MINIMO 3-4… invece ce ne sono due, la prima ok, abbastanza fica (anche se non ho capito a cosa serve l’impronta del rossetto della tizia ostaggia). La secondo è proprio scrausa, tensione azzerata e il tutto risolto con grossi WTF.
Dice vabbè, allora godiamoci il film corale? Nemmeno, anzi, spero non volesse essere un film corale perché dei film corali, che già di suo sono difficili, sbaglia tutte le principali regole.
Se non è corale, allora fammi tifare per qualcuno, fammi volere bene a qualche personaggio così che possa gioire se gli va bene o soffire se muore male. Ma nemmeno questo funziona, perché:
– Ejiefroc dovrebbe essere quello con la motivazione “figlio” che non guarda in faccia alla morale per il bene superiore della paternità. Ma questa cosa è resa malissimo, tanto che quando fa saltare la gamba allo sbirro innocente per farsi aprire la cassaforte la scena non è forte o carica del tipo “eh ma per il figlio”, è solo disturbante e anticlimatica
– Negro numero 2 è schizofrenico, si approccia all’omicidio del collega col fare di un bimbominkia che dice figa spaccare tutto paura, poi dopo dieci minuti gli pigliano gli abissi morali
– Reedus che ha la meglio fazza crepa subito, non commento nemmeno troppo il miscasting che REEDUS sia quello della banda che sta in macchina a fare il palo e farsi le seghe coi monitor della polizia!
– Fronte di Breaking Bad e Fratello di Ben From The Town li hanno resi identici, tanto che per per la prima mezz’ora non li distinguevo e non capivo la trama
– Poliziotto Ispanico non fa un cazzo per tutto il film e alla fine tutti si fanno inculare da lui che gira semplicemente pistolettando i colleghi
– Harrelson… va be’, è Harrelson, ma diamine, il suo personaggio non ne azzecca una per 120 minuti, poi alla fine decide di fare il suo lavoro per 45 secondi e risolve tutto.
– Winslet: enorme, perché le crei un personaggio fantastico che poi NON FA UN SEGA?
– Gadot: almeno ci mostra le gambe.
– Potrei aver dimenticato qualcuno perché ci hanno ficcato dentro così tanta gente che perdi il conto.
Ah, se la trama non funziona, e i personaggi nemmeno, almeno salvati con sceneggiatura e dialoghi: niente, nemmeno. Alla fine la cosa migliore mi sa che è davvero la regia.
Andare per le rapine, restarci di merda.
P.S.: i “dati” da recuperare con la seconda rapina premiati diretti come Mc Guffin dell’anno e forse del decennio.
Visto ieri sera… che dire? Tre scene d`azione tre e un mare di noia, dramma e spiegoni. Attori tutti sprecati, donne poco pervenute (Winslet e` talmente importante da farla morire fuori campo, Gadot ha un bel paio di gambe, la Palmer un culo). Heat e` un capolavoro, ma continua a fare troppi danni.
Ce ne fossero più spesso di danni così…