Il sottotitolo di questo film è A New-England Folktale, e per una volta non è scelto a caso: The Witch è in effetti e prima di tutto una storia, messa insieme partendo da materiale originale (diari, cronache) scritto nel periodo e nel luogo in cui si svolge, ovvero New England, 1630 circa. Si narra di una famiglia di coloni puritani inglesi (probabilmente originari del Lancashire, a giudicare dall’accento ostico e rozzo) il cui pater familias, per questioni di fondamentalismo religioso, preferisce farsi esiliare dalla comunità adottiva piuttosto che aderire alle modalità di evangelizzazione socialmente concordate. La famiglia di reprobi si stabilisce in una radura isolata, dapprima con fiducia; ma la pace non è destinata a durare a lungo: la figlia maggiore, Thomasin, comincia a presentare inquietanti segni di femminilità; il secondogenito Caleb è fin troppo ossessionato dall’idea dell’Inferno e vira verso un livello ulteriore di eresia; i gemelli Mercy e Jonas sono semplicemente spaventosi e l’ultimo bimbo arrivato finisce vittima della strega locale. Fra vicendevoli accuse di stregoneria, animali che impazziscono e raccolti che vanno in malora, la famiglia si disintegra nel sangue. Come avrebbe detto un altro simpatico animale,
Facciamo subito pace col lato prettamente tecnico del film: Robert Eggers ha passato quattro anni a documentarsi per rendere il suo film d’esordio più storicamente accurato possibile. Ha assemblato un cast inglese e scozzese, ha fatto parlare tutti gli attori non solo con l’accento del luogo ma con i termini e la sintassi del tempo (al punto che anche parte del pubblico inglese trova arduo seguire i dialoghi), ha assoldato la grande costumista Linda Muir per farle cucire tutti i vestiti a mano!, ha fatto costruire la casa dei protagonisti coi materiali e le finiture dell’epoca, illuminandole solo con candele come aveva fatto Kubrick in Barry Lyndon!, ha riempito il film di animali veri che fanno cose pazze, e finalmente senza un filo di CGI bensì grazie all’aiuto di wranglers superlativi! Il risultato, lungi dall’essere un vulgar display of power filologico e registico, è funzionale agli scarti della trama ed è inquietante nella sua nitidezza e distanza al tempo stesso. Non siamo pronti per cotanta precisione e onestà, è come se il regista, presentando una vicenda dopotutto lineare, volesse farci lo sgambetto ogni volta che ci aspettiamo non che la trama vada da qualche parte, ma che la messa in scena usi determinati elementi per illustrare la trama. Ma questo è solo uno dei livelli di ambivalenza/ambiguità su cui The Witch gioca; del secondo parlerò più avanti.
La storia come ce la insegnano a scuola dice che i coloni inglesi sono arrivati in America belli baldanzosi con God on their side, hanno ammazzato tutti i nativi, conquistato tutto il continente e morta lì. La ricerca recente mostra però che la realtà è stata ben diversa: i coloni erano estremisti religiosi che solcavano temerariamente l’oceano spinti dal disperato bisogno di propagare la loro fede (il film si apre proprio con questa considerazione); hanno spesso dovuto affrontare carestie, epidemie, freddo, pericoli a cui non erano preparati; i loro rapporti coi nativi non sono stati sempre conflittuali, anzi ci sono stati frequenti casi di collaborazione e commercio, come dimostrato benissimo nella prima sequenza del film: mentre le porte della comunità si chiudono dietro il calesse dei protagonisti, tre nativi Wampanoag pacificamente integrati li guardano con disprezzo. Alle difficoltà di una terra sconosciuta e nemica si aggiungeva spesso la solitudine, quel senso di isolamento che si insinua nella mente e che porta inevitabilmente alla follia collettiva: non a caso i protagonisti del film all’inizio rimpiangono l’Inghilterra, dove la vita dopotutto era felice e le mele dolci come la tentazione del peccato, poi la loro fede vacilla e finiscono per precipitare in un gorgo di psicosi sempre più violenta.
Il padre, William, la cui mascolinità si fonda praticamente solo sulla sua voce oltretombale, è piagato dal senso di colpa di avere sradicato la famiglia dalla comunità d’appartenenza; inetto come cacciatore, come agricoltore e come autorità, tenta sinceramente di tenere insieme la famiglia ma è impotente di fronte alle forze irrazionali che la stessa fede ha innescato nei loro membri. Thomasin, la figlia maggiore, sta diventando pericolosamente donna; la madre, disperata dopo la scomparsa dell’ultimo bimbo, vorrebbe toglierla di mezzo ed è ben contenta di addossarle la colpa di tutte le disgrazie che accadono: Thomasin è inquieta, è bella, quindi è una strega. I due gemelli, i veri mostri che la accusano, ridono troppo per essere normali. Inoltre, come il film suggerisce in vari punti, la psicosi collettiva della famiglia potrebbe (ma non vi è una risposta certa) essere esacerbata dalla muffa del mais chiamata segale cornuta, il cui potere allucinogeno è stato storicamente provato; la segale cornuta sarebbe la vera fonte di molte delle credenze popolari dell’epoca, la radice dell’esperienza “sovrannaturale” sia dei mistici sia delle streghe (due categorie egualmente guardate con sospetto dai ranghi dell’ecclesia) e la spiegazione per molte atrocità perpetrate dal Medioevo agli albori della modernità, altrimenti incomprensibili dal pensiero razionale.
Ma quindi la strega esiste sì o no? Ha davvero sventrato il bimbo per farne un unguento magico? Questi coloni sono pazzi isterici ossessionati dal peccato o hanno in effetti qualche ragione di essere preoccupati? Cosa di ciò che vediamo è vero e cosa non lo è? E’ qui che la grandezza di Eggers come regista risalta davvero, quando The Witch da documentario sulla vita miserabile dei coloni lambisce silenziosamente e scivola verso il fantastico – e riesce a tenere le due dimensioni perfettamente in equilibrio. La strega e la segale cornuta, l’irrazionale e il razionale, esistono entrambe davvero. Esistevano anche per le persone realmente vissute nel 1630 che hanno vergato i diari da cui Eggers ha tratto la sceneggiatura, perché ci credevano. Analogamente, io in quanto spettatrice odierna non credo a quello che vedo sullo schermo semplicemente perché è vero; viceversa, quello che vedo è vero perché ci credo. Il mio pensiero crea la verità del mio mondo. Ecco a cosa serve la ricostruzione filologica maniacale del film: a iniettarmi nelle sinapsi una dose tale di suspension of disbelief che comincio anche io a pensare, vedere, credere come una colona di 400 anni fa. Se volete cuccare alla facoltà di Filosofia, ditelo così: “la gnoseologia genera l’ontologia”.
La convivenza fra razionale e irrazionale trova un esempio perfetto nelle figure dei due bambini orribili Mercy e Jonas: a parte il fatto che ridono e strepitano come indemoniati, loro sì!, e che parlano col demoniaco caprone Black Philip (forse un riferimento a Filippo Neri, una figura probabilmente invisa ai puritani?), i bambini hanno proporzioni strambe che li fanno apparire come nani deformi; in realtà, a guardare bene ci si accorge che è colpa dei vestiti (Linda Muir è un genio): la madre di famiglia Katherine ha cucito per i figli dei vestiti belli grandi, così durano per qualche anno, e poi li ha riempiti di strati di lana per proteggerli dal freddo. Ha perfettamente senso. Ha così senso che non ci si pensa; eppure, anche quando ci si pensa e si razionalizza, i due bambini non smettono di essere orribili. Sono orribili perché li vedo orribili, e più non dimandare ché l’ho già spiegato prima. Dopotutto, questo metodo di prendere una cosa logica, comune e farla diventare inquietante non è nuova: è un metodo che abbiamo già assorbito da Hitchcock a Cronenberg e Lynch – ma Eggers riesce ugualmente a renderlo efficace. Gli animali del film ne sono un’altra prova: Black Philip, la lepre, il corvo si comportano semplicemente “da animali”, senza effetti speciali aggiunti, e proprio per questo fanno paura sia quando appaiono e basta, sia quando si scatenano con violenza.
A proposito di violenza: ce ne è in abbondanza, e anche di ammazzamenti brutti, ma non aspettatevi uno slasher; The Witch mescola la tradizione più cruenta della Bibbia con quella delle fiabe Nordeuropee, opportunamente corrotte dall’incontro con un territorio nuovo. Ci sono varie scene madri il cui peso non sta sul sangue versato ma sulle ossute spalle degli attori; la crisi mistica del piccolo Caleb è di un’intensità e sensualità terrificanti da parte di un attore così giovane (mi chiedo sinceramente come l’abbiano girata); la sequenza finale, stretta sul volto di Thomasin, è un misto fra Lost Highway e Kill List. Il cast, manco a dirlo, è assolutamente perfetto; Un po’ tutto è perfetto, in questo film, e fa davvero paura.
DVD-quote suggerita:
“Tutto perfetto, tutto pauroso, e poi c’è il caprone”
Cicciolina Wertmüller, i400Calci.com
PS: Per chi potesse essere interessato, sul sito ufficiale del film compare anche la lettera ufficiale di un’esponente del Satanic Temple che loda il film, straparla di patriarcato a manovella e incita a unirvi alle sue fila. Viste le altre religioni in voga, questa non mi pare la peggiore.
C’è l’ho in agenda da quando ho visto il trailer, mi ha incuriosito anche perché su rotten la critica lo ha promosso a pieni voti mentre il pubblico lo ha bocciato.
P.s.
Visivamente almeno ricorda una bombetta di qualche anno fa di nome Sauna
http://www.imdb.com/title/tt1124394/
Dimmi un pò come è questo film, dal trailer sembra interessante
Guarda, fai prima a vederlo nel senso che è uno di quei film che ad ognuno da sensazioni diverse, con questo ha in comune atmosfere simili e ricerca storica del periodo, in questo caso scandinavo, oltre ad alcuni temi al sfondo religioso come peccato,colpa, redenzione…lo vidi diversi anni fa e ricordo comunque un impatto visivo in diversi momenti davvero potente.
“la critica lo ha promosso a pieni voti mentre il pubblico lo ha bocciato.”
Se è lo stesso pubblico che ha promosso Wonder Woman, allora viva The Witch :)
DEVO VEDERE QUESTO FILM, da quando ho visto il trailer cerco una data di uscita italiana (che non ho ancora trovato).
Il blu ray nel mondo esce il 19 aprile, in Italia invece, per rendere il prodotto più accattivante e vendibile, lo distribuiranno probabilmente con il titolo”‘A sstrega – A triburtino terzo tale”, tutto ridoppiato in dialetto romano, con naturalmente la Ferrilli a doppiare thomasin
Mi hai dato una notiziona, sticazzi dell’Italia, lo recupererò in altro modo.
molto interessante, grazie!
E’ certamente uno dei titoli che più mi ispirano. E aspettavo la vostra recensione proprio per far salire l’hype in maniera definitiva. Purtroppo ho ancora una certa difficoltà a reperirlo e il fatto che non abbia data d’uscita in Italia non mi dice niente di buono in questo senso.
Avrei una domanda – forse oziosa – sul titolo originale che è The VVitch. Cioè con le due V al posto della W.
Mi chiedevo se fosse una semplice invenzione per dare alla parola un aspetto più anomalo e disturbante oppure se come per il film di Von Trier Nymph()maniac ci fosse anche un significato (le due parentesi tonde simboleggiano la vulva) riferito al film.
No, è solo un vezzo stilistico. Su IMDb e sul sito originale è scritto “witch” con la W. Forse lo hanno cambiato per problemi di SEO.
CONTIENE SPOILERS
ciao Cicciolina, premesso che ti ritengo assolutamente competente e certamente più di me, mi sento però di concordare solo in parte con la tua tesi secondo cui irrazionale e razionale vengono portati avanti insieme dal regista. Mi spiego, l’ho colta questa cosa, e di per sè la trovo una soluzione affascinante eh; però nell’economia del film come ci si spiega le sparizioni del bimbo, dei gemelli, la dipartita di Caleb?
Per altre cose “soprannaturali” messe in scena il piano onirico/metaforico/folle basta a giustificarmele, ma quelle che ho citato prima mi fanno propendere per una chiara scelta del regista: la strega e i cazzi e mazzi annessi e connessi (nel film) esistono.
Posso sbagliarmi e infatti lo sto riguardando giusto ora ma semmai illuminami..
con rispetto e deliziositudine, Alessandro
Certo che esistono. Mi sembrava di averlo scritto abbastanza chiaro :-)
Si ma allora in maniera troppo forbita per me :( …mi hai sedotto con quella roba della gnoseologia e non ho più capito nulla
Non è che è troppo perfetto?
ah, ok, uno di quei film che devo vedere assolutamente ma che poi non mi farà dormire….
ma mannaggia.
Sono mesi che lo aspetto e ancora non sono riuscito a vederlo. Contentissimo che la recensione giusta ne dica benissimo!
Questo tipo di film a me fa letteralmente impazzire, o per lo meno mi fa impazzire il film descritto da Cicciolina. Pochi personaggi, tanta natura (matrigna), allucinazioni (forse), luci naturali, REVENANT?! (spero proprio non gli assomigli nemmeno un po’), MALE intangibile, bambini orribili, MALE intangibile, lo voglio vedere subito!
Quando dico che le tue recensioni e quelle di Jean claude mi comprano sempre mi sembra di dire una frase banale. Tipo “la gnoseologia genera l’ontologia”.poi ci ripenso e riso come quei bambini orribili lì.
Brava brava diventiamo amiche. Please.
questo è il film dell’anno, ragazzi miei, io lo ho visto per Nocturno, e poi lo ho rivisto per me.Deentro c’sè anche Rob Zombie, Von Trier, Shyamala. Che film
Fotta totale. Lo devo vedere.
Non so perché, ma qualcosa mi dice che Mr. Robert Eggers è un bel wowander d’ esordio.
Ma se è così figo com’è che non esce in Italia? voi che siete del settore che motivazioni mi date per una cosa del genere? voglio dire, al cinema hanno proiettato quel film con quel tipo di youtube, gamequalcosa, e questo no?
E’ colpa delle multinazionali del petrolio?
un’altra accattivante recensione, su un film potenzialmente interessante. I redattori de i400calci sono tutti garanzie ormai.
Nel frattempo Nanni immagino starà scrivendo su leganerd la recensione di Kung Fu Panda 3. A parte gli scherzi, io penso a Nanni e penso a George Miller quando si dedicava ai maialini e ai pinguini. E spero farà un rientro clamoroso simile a quello del master con Fury Road. Non c’entra un’infiocchettatissima con la rece, ma il film non l’ho visto quindi non sapevo che dire.
Momento malinconia, Nanni questa è per te :) https://www.youtube.com/watch?v=8UXircX3VdM
mi hai convinto con la GIF
Venduto fino a “la gnoseologia genera l’ontologia”. Ora ci devo pensare seriamente con una birra in mano…
Mi ha definitivamente preso con questo… e confermo, ganja e gnoseologia e si cuccava sicuro in facolta’.
L’aspetto ‘psicosi collettiva’ è la cosa di questo film che mi eccita e mi inquieta più di tutte e, anche se ambientato in un’epoca e in un contesto diversi, quando penso a The Witch, mi torna sempre in mente la tristissima storia di Requiem.
Ora non mi darò pace fino a quando non riuscirò a vederlo.
Da appassionato di horror aspettavo questo film da tanto come molti di voi. Oggi l’ho finalmente visto e posso dirvi che è stato una delusione totale. Questo film non fa paura manco per il cazzo non scherziamo, e per un’ora e passa non succede manco niente. Ha una confezione molto bella, ma nient’altro, bisognerebbe smetterla di prendere in giro la gente spacciando dei filmetti come questo come dei filmoni e che cazzo. Questa settimana tra questo e The Boy mi sono preso due delusioni tremende, erano gli horror che aspettavo di più e si sono rivelati due filmetti.
Mi ha tenuto col fiato sospeso e mi ha fatto patire per tutto il film.
Fa paura, altrochè e inquieta. Se poi ti aspettavi uno slasher pieno di sventramenti e jumpscare allora è un’altro discorso.
Probabilmente non ti è piaciuto perché, a differenza di molte altre cose viste al cinema in questi anni, The Witch è un film.
L’ho appena visto e sto ancora ̶s̶b̶o̶r̶r̶a̶n̶ applaudendo. Madonna che abisso in confronto a tutti i filmucoli di registucoli indie horror che ci sono in giro, come nota bene Cicciolina qua siamo davvero quasi dalle parti di Kubrick in quanto a maniacalità per ogni minimo dettaglio, dagli accenti all’ultimo oggetto di scena. Rifugge tutte le trappole dei soliti film sulla stregoneria e costruisce un racconto disturbante nel profondo, che mantiene benissimo la sospensione fra realtà, allucinazione e soprannaturale. Capolavoro vero.
Ah, se vi piace l’atmosfera di questo film vi consiglio un videogame per PC su steam chiamato Banished, che non è un horror ma un city builder però appunto ricostruisce alla perfezione questo tipo di setting. Io personalmente ci ho giocato decine di ore e mi è più volte venuto in mente vedendo il film.
Recensione fantastica, che condivido e mi ha aperto alla comprensione di alcune parti. Il film è crudele, folle, spaventoso, vivo, come gli ambienti, le piante, gli animali, i protagonisti, adulti e bambini, che ne fanno parte. Un altro gioiello del 2015, dopo “Bone Tomahawk” e “Found” (questo del 2014). Ciao, Marco
Condivido tutto, ma tutto tutto. Il difetto in questo film non l’ho trovato e confido che il regista continui su questa strada: magari esplorando altri generi. Avercene di horror come questi.
SPOILER
una menzione speciale per la strega, che come caleb fai a non baciare? http://why-ed.com/wp-content/uploads/2015/01/Sarah-Stephens-Agent-Provocateur-147.jpg
Questa storia delle allucinazioni dei mormoni o puritani è molto interessante scientificamente, perché oggi è provato che probabilmente era solo colpa della muffa sul mais che era un potente allucinogeno e la loro fede, fatta di regole rigide, divinità severe o maligne atte a farti cadere in tentazione in ogni momento ha fatto il resto, negli anni 70 l’avrebbero chiamata solamente un bad trip.
visto anche io.
veramente un ottimo film che mi ha ricordato Ba-Ba-Dook in alcune cose: la cura degli aspetti tecnici, le ottime interpretazioni, l’orrore che è anche manifestazione delle angosce dei personaggi e da quest’ultime viene esasperato, le emozioni “negative” (ansia, presammale, ecc) che suscita anche la componente drammatica oltre che quella più puramente di genere.
l’ho trovato complessivamente un ottimo trattato sulla “seduzione del male”, di come ti toglie tutto per convincerti a unirti al lato oscuro e di come si approfitta delle persone che hanno perso tutto.
non mi ritrovo invece nella possibile doppia lettura di cui parla Cicciolina nella rece (ma ciao!): a me pare molto straightforward l’interpretazione sovrannaturale di quello che succede.
Sì, in effetti sono d’accordo con te, il finale scioglie i dubbi interpretativi.
E in generale ottimo comment.
Tks man
Che il dimonio sia con te!
Visto ieri sera. Beh innanzitutto un grazie ai 400 e Cicciolina, senza i quali non lo avrei mai individuato. In secundis, confermo tutto quanto scritto nella recensione, film bellissimo e capace di generare vera tensione anche solo con inquadrature silenziose.
Finale da 10 e lode.
Sono terrorizzato.
Grandissimo film. Visto in lingua originale e senza sottotitoli…un’atmosfera così cupa e pregna non mi capitava davvero da tempo. Un lavoro davvero certosino del regista, ma mai fine a se stesso o pervaso di autocompiacimento. Un film “artiginale” nel senso migliore del termire. Ancora più interessanti le riflessioni filologiche di Cicciolina dopo la visione. Grazie davvero per la segnalazione
Rivisto. Perchè, lo ammetto, la prima volta ero di notte a casa da solo e pure un po’ stonato, quindi abbassavo da cagasotto il volume e sulla scena madre di Caleb un po’ non ho guardato.
E mi ritrovo ancora un pizzico di più con quello che dice Cicciolina. E mi sono fatto un’idea precisa di cosa sia sto film (che qualcuno ha definite come “esperienza satanica” ma io l’ho trovato più asettico di così) e però ora che lo sto per scrivere mi rendo conto che è solo una perifrasi della recensione ma sticazzi lo scrivo: se le streghe esistono e sono esistite, per quanto ci è dato di sapere si comportavano così.
P.s. io sono – filosoficamente più che altro – cattolico e mi ritrovo molto nella raffigurazione dell’estremismo puritan che c’è in questo film. E spiace un po’ che non si riescano a mettere insieme le cose. Voglio dire, anche un film così dovrebbe far interrogare la gente – un minimo – sul perché la Chiesa non permettesse il libero esame delle scritture (se ne può ben discutere, ma viene presentata, quando la si studia, come solo uno strumento per mantenere il potere). Infatti si parla sempre di “caccia alle streghe nel medioevo”, ma la caccia alle streghe è un fenomeno che avviene quasi esclusivamente nell’evo moderno e in larghissima parte nei paesi protestanti. Battaglie perse, mi rendo conto.
Ciao Ruper! Commento molto interessante e molto complesso – ti va di approfondire un po’?
1. In che senso “ti ritrovi nella raffigurazione dell’estremismo puritan”? E’ il puritanesimo in se’ o la sua rappresentazione nel film a risuonare filosoficamente per te?
2. Mettere insieme quali cose?
3. Secondo te perche’ la Chiesa non permetteva il libero esame delle Scritture, oltre che per ragioni di ordine gerarchico-sociale?
Fai con calma, rispondi quando vuoi e quanto vuoi.
Abbozzo ora che sono in palla…in caso proseguo in un altro momento. Fatti intanto ri-ringraziare per questo film, lo sto consigliando a tutti. E forse non si esagera ad azzardare un paragone (se non altro per ambizione e considerando i mezzi a disposizione) con Kubrik (le musiche in particolare mi hanno ricordato moltissimo shining). Veniamo ora alle risposte:
1. Mi ritrovo con l’idea che mi sono fatto dell’estremismo religioso dei puritani (n.b. se ci sono inglesismi, è il correttore automatico). Mi spiego: la riforma di Lutero avviene in un momento di grande crisi morale della chiesa romana, la cui corte rinascimentale e ricchezze erano ovviamente oggetto di scandalo se paragonate alla povertà lodata da Gesù nei vangeli (si badi tuttavia che a livello dottrinale non ci furono grossi sconvolgimenti, i papi rimasero molto ortodossi, anche quando non lo erano nella condotta). Il discorso sul pauperismo è parimenti complesso e lo lascerei da parte, mi serve però per dire che la reazione che si accompagnò alla riforma fu di intensità uguale e contraria e sfociò in una presa alla lettera delle scritture. Da cui l’estremismo. Mai avuto, i cattolici, troppi problem con il sesso e il peccato, l’accusa per loro è sempre stata di ipocrisia più che di estremismo. E vabbè, ci sarebbero da dire tante cose (dal big bang che è la teoria di un prete gesuita alla presunta ossessione per il sesso nel medioevo che invece non c’era a parte che nei…monasteri, e per forza!)
2. Chiedo scusa, era chiaro solo a me. Mettere insieme quello che si vede su schermo (un puritano ossessionato dale scritture che perde man mano la ragione – forse complice anche la segale ma non è COSI’ forte la suggestion nel film) con il fatto che l’autorità vietasse la libera interpretazione della Bibbia (specie l’Antico Testamento). Invece, ne sono abbastanza sicuro, il 99% ci vedrà una condanna della “religione che fa ammattire la gente”. Figurarsi che ho trovato una (buona) recensione del film che ne parlava come una famiglia cattolica.
3. Senza negare, come vedi bene, che ci sia una componente gerarchico sociale, penso che sia un tema di tradizione. Ad un certo punto, quando la chiesa si rende conto di essere istituzione, anzi, di essere l’unica rimasta dal mondo antico, si ritrova con un corpus di scritti che sono suo patrimonio già da molti secoli e sono stati canonizzati (per favore, evitatemi le storie su Costantino malfattore a Nicea e bla bla bla…). A quell punto, si ritrova con una parola rivelata che da un lato non puoi toccare (a meno di non dichiarare che non ci credi neppure tu, ma allora casca tutto), dall’altro è fortemente complessa, misteriosa e contraddittoria. Specialmente l’Antico Testamento (che tra l’altro c’è in diverse versioni), dice cose che possono essere interpretate come il loro opposto. La stessa comparsa di Gesù nel mondo, il nuovo testament, la nuova alleanza…tutto questo non può essere semplicemente buttato lì a disposizione di chiunque voglia servirsene e quando lo si è fatto, e lo si è fatto comunque in epoche più felici e paesi ben più ricchi e con masse meno ignoranti e bestiali, è venuto fuori il delirio di (alcuni) gruppi protestanti attuali. Come quelli che credono che il mondo ha 6.000 anni. Eppure, ripeto, il Big Bang fu formulato come teoria da un prete Gesuita.
Quanto mi piace assumere posizioni minoritarie :D:D:D
Approfondiamo quanto vuoi, spero di essere stato un filo più chiaro
Cicciolina, manca una parte di risposta alla 1. Ovvero che sono il film e come è rappresentato il puritanesimo che mi hanno fatto fare queste riflessioni, ma confermando molto l’idea che ne ho.
Cic, vuoi farmi vincere il premio “non cagatur” del secolo? :D
Eeeeeeeh che fretta!
No OK ti seguo sul discorso generale ma alcune cose non mi sono chiare: il big bang la teoria di un gesuita? Quale gesuita? In generale, ti va di suffragare le tue idee con qualche autore o volume? Altrimenti non ho nessun tipo di contesto culturale su cui appoggiarmi. Grazie.
Ahaha, non volevo metterti pressione, ho pensato solo di averti spaventato più del film :)
Allora, sul big bang è cosa nota.
https://it.wikipedia.org/wiki/Big_Bang:
“Nel 1927 Georges Lemaître, fisico e sacerdote cattolico belga, sviluppò le equazioni del Big Bang in modo indipendente da Friedmann e ipotizzò che l’allontanamento delle nebulose fosse dovuto all’espansione del cosmo. Egli infatti osservò che la proporzionalità fra distanza e spostamento spettrale, oggi nota come legge di Hubble, era parte integrante della teoria ed era confermata dai dati di Slipher e di Hubble.
Nel 1931 Lemaître andò oltre e suggerì che l’evidente espansione del cosmo necessita di una sua contrazione andando indietro nel tempo, continuando fino a quando esso non si possa più contrarre ulteriormente, concentrando tutta la massa dell’universo in un singolo punto, “l’atomo primitivo”, prima del quale lo spazio e il tempo non esistono. In quell’istante la struttura spazio-temporale doveva ancora comparire.”
Che racconto perché il conflitto scienza religione è una cosa tutta novecentesca che ha ragioni molto più politiche che scientifico filosofiche. E insomma, fino al ‘900 quasi tutti i grandi scienziati sono in effetti religiosi e preti (Copernico era un frate, Mendel pure, Keplero un teologo, e così via).
Sugli autori da cui recuperare il tutto invece faccio molta più fatica, perché è una rielaborazione estemporanea di tanti autori, libri, articoli, aneddoti ecc. Ma sul medioevo niente di particolarmente originale, gli storici di riferimento sono sempre i soliti (LeGoff, Pirenne, Cardini, …) ma, in generale, non mi appoggio a nessuno di particolare. C’è anche molto Chesterton nelle mie considerazioni, c’è Ortega Y Gasset, una spruzzatina di Kant e qualcosa di più esoterico come Renè Guenon.
Ma non mi viene in mente un testo in particolare dove ho studiato il tema della leggenda nera sul medioevo (che nasce nell’illuminismo). In ogni caso, anche sulla caccia alle streghe, sono cose abbastanza note per chi ama questo genere di ricerche:
https://it.wikipedia.org/wiki/Caccia_alle_streghe
“Il fenomeno della caccia alle streghe nacque all’incirca alla fine del XV secolo e perdurò fino all’inizio del XVIII secolo all’interno dell’occidente cristiano. Benché le prime tesi sulla stregoneria vengano fatte risalire alla letteratura cattolica del 1400 circa, FU IN PARTICOLARE NELLE REGIONI PROTESTANTI CHE DURANTE L’UMANESIMO E IL RINASCIMENTO IL FENOMENO EBBE MAGGIORE RILEVANZA E RECRUDESCENZA. In quell’epoca, le streghe, ritenute sospette e pericolose dalle autorità civili e religiose, furono oggetto di persecuzioni che sovente terminavano con condanne a morte a seguito delle quali le stesse venivano arse vive sul rogo.”
Lungi da me difendere le follie popolari, ma il fenomeno fu davvero limitato in Italia:
“La maggior parte dei roghi in Italia si ebbe nella prima parte del Cinquecento soprattutto nell’Italia settentrionale e in Toscana, con un solo caso a Benevento. Le persecuzioni più note si sono svolte in:
Val Camonica (1518-1521) la più grande caccia alle streghe dove vi furono tra i 62 e gli 80 roghi
Como (1510 ca), con forse 60 roghi
Val di Fiemme (1501-1505), 11 roghi
Mirandola (1522-1523), 10 roghi
Peveragno (Cuneo) (1513), 9 roghi
Rossino (1500 ca), 40 – 45 roghi
Bormio (1632 ca) 34 roghi”
per quanto siano cifre da prendere con cautela.
E ci tengo a sottolineare come il film sia potente proprio perché solo mostrando mi ha indotto ad una serie di considerazioni che non ho l’arroganza di dire che sono corrette o necessariametne profonde, ma sono senz’altro interessanti per me. E che io posso anche pensare che il regista sia un satanista ma il suo approccio quasi documentarista e asettico, la potenza del suo mostrare, non forzano mai lo spettatore da nessuna parte, e il silezio e la mancanza di spiegoni permettono tutte le riflessioni del caso.
Poi l’idea che l’impianto filosofico cattolico (che non è la robaccia buonista e insipida che servono oggi) sia messo sullo stesso piano di quella roba lì, mi dà ai nervi. O che, peggio ancora, io da cattolico debba essere scambiato per uno che difende d’ufficio certe cose, a cominciare dai preti…ma nemmeno per sogno (flash back di due secoli. Napoleone rapisce Pio VI e sbruffoneggia il segretario di stato vaticano sul fatto che ha rapito il Papa, che mò lo uccide – non lo farà – e che la chiesa è finita, morta, sepolca Kaput. Risposta serafica del segretario di stato: “maestà, se in 2.000 anni non l’hanno distrutta i preti, dubito che ci riuscirete voi”).
Quindi domando a te: ti ritrovi o ti sembrano cose fuori dall’universo? E anche, mio cruccio personale, escludi a priori che il film possa raccontare una storia in qualche modo “avvenuta veramente”, esattamente così? Mio cruccio perché siamo tutti (o dovremmo essere) razionali e razionalisti, giustamente dei san tommasi; eppure la suggestione è così forte che ti domandi da dove vengano tutti quei brividi, è solo un caprone che viene fatto parlare da una voce fuori campo.
Visto stasera, ci devo ragionare. Concordo che sembra più un documentario che un film horror vero e proprio. Ma la discesa nella psicosi inquietante così come i due gemelli.
Faccio giusto un appunto ché il film non l’ho visto.
“la psicosi collettiva della famiglia potrebbe (ma non vi è una risposta certa) essere esacerbata dalla muffa del mais chiamata segale cornuta”.
Il mais e la segale sono due cereali diversi, non è che la segale cornuta è una malattia del mais.
Alcuni tipi di segale in determinate condizioni vengono attaccate da un fungo chiamato Claviceps Purpurea che la rende “cornuta”, cioè le spuntano proprio delle corna (https://lamiamacrobiotica.files.wordpress.com/2013/07/clavicepspurpurea.jpg).
Questo fungo velenoso è la base da cui poi si è ricavato l’LSD, tra l’altro.
Hai ragione, sono due cereali diversi dal sapore diversissimo, eppure se segui il link che ho messo chiama proprio la Claviceps Purpurea “segale cornuta”. E’ in effetti un nome improprio, ma credo di capire che sia passato nell’uso comune… tu che nome avresti usato? L’avresti chiamata “Claviceps Purpurea” e morta li’? Comunque grazie per la puntualizzazione!
Un film che genera un sacco di OT…che bomba…
mmmno, penso che avrei scritto semplicemente
“la psicosi collettiva della famiglia potrebbe […] essere esacerbata dal consumo di segale cornuta”.
questioni di lana caprina ovviamente, ma un +1 in botanica non fa mai male e poi la storiella del LSD viene molto comoda per fare il figo con gli amici che si credono drogati
OT per OT ci butto dentro anche il mio e via di transemedialità
il ceppo del fungo claviceps è lo stesso alla base dell’infezione di The Last Of Us, come i players che frequentano i400c potranno confermare
Ok, questa è tiratissima, ma ho letto il tuo commento e mi è venuto immediatamente in mente questo:
“After a videophone call with his daughter, Floyd’s Soviet scientist friend and her colleague ask him about rumors of a mysterious epidemic at Clavius”
Qualcuno sa se e quando uscirà in Italia?
Visto: film di una bellezza abbacinante; oltre ad essere un efficace ed accuratissima ricostruzione storica della vita e delle disavventure delle popolazioni di quei luoghi, sembra la manifestazione concreta di anni e anni di tematiche presenti nell’immaginario alla base della musica metal estrema (black, pagan e folk)….ergo se il conte Burzum o Gaahl lo vedessero si metterebbero a piangere seduta stante (non escludendo il segno della croce!) così come Rob Zombie!
Film da fare proseliti, quasi un Mad Max Fury Road dell’horror
Ho appena finito di vedere questo film, in lingua originale con i sottotitoli, fino a metà film ero in attesa che succedesse qualcosa ma poi ho capito che non era di quel genere, dove capita molto ma alla fine ti sembra di non aver visto nulla. È allora che mi sono gustata il film nella sua bellezza. Bello, bello, bello. Mi è capitata la stessa cosa con un altro bellissimo film “We are what we are”.
Ritornando a “The witch”, sono proprio contenta di averlo visto.
In Italia uscirà il 18 agosto.
Appena visto. Gran film a parer mio. Concordo in toto con la recensione di Cicciolina. L’unica scena che non avrei girato in quel modo è quella in cui la strega si volta e si mostra ai gemelli. La figura vista da dietro a parere mio era più inquietante e cupa e rendeva tanto di più. Io il volto non l’avrei svelato.
“L’unica scena che non avrei girato in quel modo è quella in cui la strega si volta e si mostra ai gemelli. La figura vista da dietro a parere mio era più inquietante e cupa e rendeva tanto di più. Io il volto non l’avrei svelato.”
Quoto in pieno Rocco.
E perfetta la recensione di Cicciolina.
Per me la forza del film sta esattamente nella percezione via via sempre più distorta di una Madre Natura oppressiva e soverchiante (che per certi versi mi ha ricordato Antichrist), simboleggiata dalla foresta come limite fisico e psichico invalicabile, se non a proprio rischio e pericolo.
L’eccesso religioso puritano, dal mio punto di vista, è più un (perfetto) fondale storico utile ad agganciarsi alla concrezione del terrore, che prende la forma del contenitore psicotico più che averne una propria.
Lo sguardo ambiguo del caprone, le accuse reciproche tra fratelli e gli atteggiamenti che ci paiono sempre più legati ad un male assoluto, quando in realtà potrebbero essere frutto di malattie e allucinazioni, appunto (il comportamento dei gemelli alla morte di Caleb sembra più malattia da digiuno forzato che possessione).
Sono, a parer mio, lo sradicamento sociale e la prigionia in una natura ingovernabile che si incarnano in un male culturalmente riconoscibile (Satana), più che un’anima corrotta dal diavolo.
In questo senso, il finale esteticamente inappuntabile risulta quasi “eccessivo” dal punto di vista narrativo. Forse sarebbe bastato un ingresso nella foresta buia in compagnia del caprone da parte di una Thomasin denudata, sintomo finale della follia, a lasciarmi avvolto dall’oscurità di un meraviglioso dubbio su quello cui ho assistito.
Grandissimo film.
Ciao amici, vi segnalo che il film sarà proiettato il 23 nella città più spenta, morta e con la puzza sotto il naso del nord Italia (indovinate quale) all’ interno di una rassegna horror; ecco il programma https://lakecomofilmfestival.com/2016/06/16/the-witch-e-la-notte-delle-streghe/.
Comunque in Brianza festeggiamo i roghi delle streghe ogni anno https://it.wikipedia.org/wiki/Giubiana
Ecco… che due palle. Bello giusto il finale col dialogo capronesco, ma per il resto ho rischiato più volte l’abbiocco.
P.S. Un giorno capirò perché un caprone e una lepre che ti guardano come guardano i caproni e le lepri dovrebbero spaventare uno spettatore.
P.P.S. Se avessero usato galline e oche avrei anche potuto capire, quelli sì che sono animali inquietanti.
forse hai ragione sulla sottovalutazione della gallina nei film horror…delle sue proprietà intrinseche ne decantavano anche loro: https://www.youtube.com/watch?v=JZrT-uGxzts
Visto. Mah.. non so. Al di la di una confezione estetica davvero notevole (tantissime inquadrature sembrano vecchi quadri sbiaditi) mi ha lasciato poco.
non mi ha inquietato, non mi ha spaventato o fatto paura, non ho capito dove voleva andare a parare e che razza di storia volesse davvero raccontare..
alla fine quel che mi resta è un grandissimo fastidio nel vedere quant’erano bigotti, tristi, ultrafanatici fino alla stupidità a quei tempi.
Concordo
Visto adesso, devo dire che nemmeno a me ha lasciato nulla di che, pensavo facesse molta più paura..
Comunque, sono l’unica a non aver capito bene come finisce il film?
sono l’unica a non aver capito bene come finisce il film?
Il filmone black metal che non si vedeva dai tempi di Antichrist di Sua Maestà Larsino von Trier. Per nulla simile a nessun altro horror in circolazione attualmente (ma pure prima). Volendolo descrivere azzarderei che siamo dalle parti di un Dreyer blasfemo ibridato con La stregoneria attraverso i secoli e Antichrist (appunto). Che a pensarci è una cosa mai vista, no ? Film immenso, e nel secondo tempo mette pure una paura maledetta e un disagio del porco. Poi finalmente basta con le streghe buone postfemministe, bisogna pur farla incazzare a Dacia Maraini !
SPOILER
Perchè a Caleb gli tagliano il sopracciglio quando è malato ?
E che sputa durante la possessione ?
SPOILERS!
Non ricordo che gli tagliano il sopracciglio… forse è già ferito quando torna a casa. Dovrei rivederlo. Però ricordo benissimo cosa sputa: una simbolicissima mela! Non dirmi che in Italia hanno tagliato la scena, sarebbe un sacrilegio ma non mi stupirebbe.
Grazie mille Cicciolina !!
SPOILER
Appena lo mettono a letto gli praticano un taglio all’altezza del sopracciglio (la madre, mi pare) e fanno colare il sangue in una ciotola. Non ho capito se effettivamente per fare sgonfiare un eventuale ematoma, o per un qualche rito propiziatorio…comunque non ci tornano più su…
La scena in cui sputa non è tagliata, si vede che sputa del sangue e una cosa rotonda ma non avevo capito fosse una mela…a dire il vero mi sembrava più piccola (delle dimensioni di una caramella) comunque thanks :)
SPOILER
Gli praticano una piccola incisione sulla tempia, credo sia una specie di rimedio casereccio dell’epoca per debellare qualsiasi malanno fisico/mistico, sulla falsa riga delle sanguisughe. Magari qualche esperto in materia potrebbe confermare/precisare.
Confermo la presenza dello sputo della mela, più piccola del normale e ricoperta di sangue. Quella scena, unita ai gemelli orribili che delirano e il Caleb in crisi mistica, è di una efficacia tremenda.
primo horror che vedo al cinema da sempre, film da vedere con scenografia e regia perfetta. gli ultimi 5 minuti con la figlia (gnocca) me li ricorderò per un bel po’. Ho letto questa recensione mesi fà e grazie al riferimento alla segale cornuta penso di averlo apprezzato di più, thx cicciolina.
è uscito ora al cinema, ma l’ho scoperto per caso in quanto, seguendo il vostro consiglio, me l’ero procurato mesi fa, riuscendo però a vederlo solo adesso. che dire, CAZZO FIGATA, per me un film della madonna, quasi più un progetto artistico che horror, immagini e suoni dellamadonna, che quasi mi veniva voglia di vederlo al cinema solo per il sonoro, però mi avrebbe infastidito il doppiaggio, temo, soprattutto l’idea di perdermi la voce pazzesca del padre, che sembra quasi distorta (vorrei che fosse un cantante metal, lo è?) tanto che è pazzesca. l’ho già detto che ha una voce pazzesca? ho trovato che avesse un’intensità che nemmeno mi aspettavo, sotto tutti i punti di vista, sia lasciando nell’ambiguità la realtà degli eventi, sia sotto gli aspetti di ricerca del contesto e della lingua e delle dinamiche del gruppo.
ah e il padre ha una voce pazzesca
Un incredibile horror che non da speranze, dove la cattiveria e la follia umana (e non) è in ogni singola cosa. Una messa in scena praticamente perfetta, con delle artistiche inquadrature fisse con questa inquietante e oscura foresta che sta lì, immobile e paziente come un ragno con la sua tela. Un lavoro incredibile, quello fatto da Eggers, che gli è valso il premio della miglior regia al Sundance Film Festival del 2015.
Vabbè ma almeno offrici della birra.
oltretutto visto che manco è la prima volta che giovannino nostro fa sto giochetto
Visto l’altra sera, alla fine della visione ero sicuro di aver visto qualcosa di originale per il genere, ma sono andato a letto tranquillo. Poi mi veniva in mente ogni tanto, e l’impressione di aver visto un grande film cominciava a farsi strada. Dopo aver letto la recensione ne ho la certezza, non avevo considerato o compreso alcuni aspetti. Grazie Cicciolina, i 400 calci adesso è nella mia barra dei preferiti.
Visto solo ora, bellissimo. E leggere i vostri commenti è stato entusiasmante quasi quanto la visione. Peccato solo non averlo visto al cinema (ma cmq almeno così l’ho visto in lingua originale, e credo ne valga la pena).
Recuperato in blu ray questo film, e l’ho visto due volte in tre giorni. Penso sia l’unico film horror che mi ha inquietato di più alla seconda visione che alla prima (va detto che la prima era in compagnia di amici che hanno preteso la pausa sigaretta verso tre quarti di film, maledetti). Grandissimo film, molto potente visivamente, paradossalmente se non ci fosse stata la strega e il film avesse seguito solo le vicende familiari, mantenendo chiaramente il tono e la messa in scena, probabilmente avrebbe lo stesso raggiunto il suo scopo. La strega è tutto sommato la minaccia minore del film; la famiglia è piagata dalla fame, dal freddo, dalla spada di Damocle di un Dio che li giudica in ogni secondo, dall’inettitudine del padre che fallisce in ogni compito che cerca di portare a termine. La forza del film è anche in quello che non dice apertamente, gli sguardi tra Thomasin e Caleb, l’insoddisfazione della moglie e l’invidia verso la figlia più giovane, il peso di gestire bambini che portano via risorse ed energia e non producono che si scontra con l’istinto di crescerli e proteggerli, l’inadeguatezza del padre compensata solo da una fede cieca. La strega è una presenza ai margini, che esce allo scoperto solo nel finale, ambiguo ma assolutamente devastante per come è girato e per la colonna sonora che lo accompagna. Un pugno nello stomaco questo film, veramente una bomba.
Buon film.
Assoluto scivolone sulla rappresentazione della straga in modalità bella gnocca disney.
I tizi bacia banchi credo appartenessero all’eresia giansenista.
“Assoluto scivolone sulla rappresentazione della straga in modalità bella gnocca disney”
Mi sono perso qualcosa?