Da qualche parte sull’Internet c’è una mia recensione di Hardcore nella quale spiego perché è un film di merda. Dove dico che è recitato uniformemente piuttosto male, che è scritto da un fan sedicenne di Duke Nukem, che è sessista, machista, omofobo, crasso e volgare. Che vorrebbe tantissimo essere un videogioco ma se lo fosse sarebbe un videogioco tra il mediocre e il noiosetto.
Non so dove sia questo angolo buio di Internet dove c’è questa mia recensione ma spero che qualcuno gli dia fuoco con un lanciafiamme e poi pisci sangue sulla sua carcassa bruciante, ridendo e masturbandosi.
Perché Hardcore è un film estremo, senza freni inibitori, che parte a pene dritto contro un muro di mattoni e lo abbatte con la sola forza della sua volontà di fare un gran cazzo di casino e pigliare a schiaffi chiunque per un’ora e mezza. È una delle robe più viscerali e spontanee e isteriche che abbia visto dai tempi di Crank – che è poi anche il modello a cui Hardcore si ispira, solo che a tratti gliene frega ancora meno di quanto gliene freghi a Crank.
Per cui adesso ci spariamo della dubstep zarrissima poi cominciamo, eh? SIGLA!
Quando vi arriverà nella casella della posta il numero di aprile di Recensioni scritte da critici brutti, correte subito a pagina 69 per leggere cosa dice Mereghetti di Hardcore. Perché per la prima volta nella sua carriera gli capiterà di poter scrivere “sembra un videogioco” e di avere perfettamente ragione.
Non è solo la questione della visuale in prima persona, che è poi il gancio con cui Ilya Naishuller si è guadagnato l’attenzione e i pazzi rubli sonanti di cash del mio ex acerrimo nemico Timur Black Mamba Eto’o. Anzi, facciamo che quella roba ce la togliamo subito di mezzo: se avete visto il trailer già sapete com’è girato Hardcore, e be’, ecco, nel caso aveste dubbi o temeste il trucchetto, è effettivamente tutto così, comincia con Henry che corre e ammazza la gente e noi che vediamo tutto dai suoi occhi, prosegue con Henry che corre e ammazza la gente, finisce lo sapete come. Il gimmick è questo, il film è questo, se vi fa venire il mal di mare mettetevi il cuore in pace e sparatevi Stalker così state sereni.
Sorprende un po’ quanto il film sia in realtà montato e lavorato. Dove il trailer (e Bad Motherfucker, il corto da cui nasce tutto) danno l’idea di una sorta di take unica mozzafiato, un’unica scena che non finisce mai, il prodotto finito è di fatto tagliuzzato a quadratini di carta velina, gli stacchi frequentissimi e il montaggio frenetico a livelli Michael Bay. Contribuisce alla botta e al senso di piacevole disorientamento che gli esperti descrivono come “non so dove cazzo mi trovo ma tanto c’è qualcuno che sta sparando a qualcun altro quindi credo vada tutto bene”.
Il rischio del frullatone visivo senza impatto è scongiurato dal fatto che gli stunt sono tanti, sono pazzi (segnatevi: inseguimento in autostrada) e sono tremendamente fisici. Danno al film una botta che nessuna visuale in prima persona può garantire da sola, e fanno pensare che Hardcore avrebbe funzionato benissimo anche se fosse stato girato con delle telecamere vere da uno più o meno sano di mente.
Il punto è che Ilya Naishuller è un pazzo fottuto con l’approccio alla vita di quei suoi connazionali che filmano incidenti assurdi con la dashcam in autostrada, e che invece di un film ha scritto la sceneggiatura di “uno che guarda un altro che gioca ai videogiochi”, con un body count ai livelli dello sbarco in Normandia, più tette di GTA con l’Hot Coffee Mod, superpoteri buttati nel mucchio senza criterio e Sharlto Copley che si fa le canne con i cadaveri. Capirete che in queste condizioni “girare tutto normalmente” era per Naishuller lievemente meno probabile di “girare una docufiction su Papa Roncalli”.
Dopo un breve prologo nel quale scoprirete che il padre di Henry è Tim Roth, indosserete da subito i panni del silente protagonista di questa avventura. Come da tradizione, comincerete su un tavolo operatorio, con una bella bionda al vostro fianco che vi spiega come muovervi: usate la levetta sinistra per camminare, usate la levetta destra per guardarvi intorno, usate il grilletto destro per tirare pugni.
Volete invertire la visuale sull’asse delle Y?
La bella bionda è vostra moglie, e voi un cyber-qualcosa con arti artificiali e la superforza. Il tutorial, da sempre la parte più noiosa di questi giochi, è misericordiosamente breve: neanche il tempo di impugnare la prima pistola e state già prendendo a pugni un mucchio di indistinti soldati in divisa, al soldo (si scopre in una breve cutscene non interattiva) di un miliardario pazzo platinato con i superpoteri, che rapisce vostra moglie e vi lascia a morire. Venite salvati da Sharlto Copley armato fino ai denti. Dopo una breve sequenza di guida, Sharlto Copley armato fino ai denti vi indica sulla mappa la vostra prossima destinazione e vi affida un cellulare, prima di venire sparato a morte per quella che sarà la prima di una lunga serie di volte. Da lì, comincia il gioco vero e proprio.
Dead Space, Gears of War, Halo, GTA, Call of Duty, Battlefield, Half-Life, Mirror’s Edge, se volete vado avanti: vi basta avere giocato a mezzo videogioco uscito negli ultimi anni per capire che Hardcore non vuole solo apparire come un videogioco, ma lo vuole disperatamente essere. La struttura narrativa è esattamente quella di un Let’s Play su YouTube di un Call of Duty a caso. O di quella sera che avete comprato Gears of War e ci avete giocato sei ore di fila a casa dell’amico fattone. Quello di Naishuller non è solo un discorso citazionista, è strutturale. Sharlto Copley strafatto di cocaina collassato tra le prostitute russe in un bordello dalle pareti di velluto rosso è più Duke Nukem di Duke Nukem. Stiamo parlando di un film che culmina in un’ultima battaglia di massa che scollina in una vera e propria boss battle con tanto di QTE conclusivo per determinare quale finale sbloccare.
Nulla esemplifica questa filosofia meglio di, indovinate un po’, Sharlto Copley, l’NPC di turno che compare – solitamente nelle uniche scene in cui non ci si sta sparando addosso, almeno all’inizio – solo per indicare al giocatore il suo prossimo obiettivo e lasciargli un piccolo indizio utile a capire che cosa cazzo stia succedendo, chi sia Henry, chi sia il miliardario russo pazzo e quanto sia vergognosamente bella Haley Bennett. Il suo ruolo nel Grande Schema delle Cose è come da tradizione più grande di quello che sembri, il che peraltro lo rende (si chiama Jimmy) l’unico personaggio insieme alla moglie di Henry ad avere una qualche sorta di arco all’interno del film. È normale relegare questi gravosi compiti a personaggi secondari: si lascia più spazio al protagonista per non essere assolutamente nulla, così che lo spettatore/giocatore possa riempirlo con quello che vuole, possa investirci e metterci del suo.
Sono quei trucchetti che un videogiocatore conosce dai tempi di Half-Life (ma anche del primo Zelda se volete, o di Metroid) e che, ve lo dico con il cuore, fa veramente strano vedere riutilizzati e riadattati al mezzo cinematografico. Avviene peraltro questa curiosa inversione di ruoli per cui per una volta è il cinema che sta elemosinando idee al videogioco e le sta mettendo in scena nel modo più grezzo e lineare possibile, con una scrittura vecchia e che è svariati passi indietro rispetto a dove sono arrivati i videogiochi veri e propri. Voglio dire che un videogioco che uscisse oggi con questa scrittura, questi personaggi e questa struttura verrebbe deriso perché vecchio e sorpassato. Sapete quando dicono «The Last of Us è scritto molto bene – per essere un videogioco»? Ecco, Hardcore «è scritto molto bene – per essere un film».
Che poi io sto qui a fare tutti questi discorsi complicatissimi quando la verità è molto più binaria:
• se (0) fate parte della categoria di quelli che hanno visto il trailer e hanno pensato «mi viene da vomitare», lasciate perdere. Davvero, non provateci neanche in nome della coraggiosa sperimentazione. Vi verrebbe solo da vomitare.
• se (1) fate parte della categoria di quelli che hanno visto il trailer e hanno pensato «non mi viene da vomitare», andatelo a vedere di corsa. Anche se non ve ne frega nulla della meta-patina videoludica e degli arditi esperimenti narrativi e della trama vera e propria. Perché quantomeno vedrete un’ora e mezza di robe assurde e divertentissime, con più sangue morti e violenza di praticamente tutto da questo lato di The Raid e una quantità industriale di momenti di comicità purissima, volontaria e/o involontaria. Voglio dire che oltretutto nel film si ride di gran gusto.
Fine, tutto qui: o il dottore vi ha ordinato di non vederlo, oppure vi state perdendo un’esperienza gigantesca.
DVD-Quote:
“10/10 would stab in the gut again”
Stanlio Kubrick, i400calci.com
bella rece! Ci andrò anche se un po vomiterò.
Ma si è capito perchè in americonia hanno cambiato titolo? Avrebbero pensato ad un porno? Perchè hardocre Henry è ancora più porno :D
Sono curioso, ma ci sono almeno due aspetti che mi lasciano perplesso. Riguardano la differenza della tecnica della prospettiva in prima persona fra un film e un videogioco. In un videogioco il giocatore controlla attivamente il personaggio, quindi la prospettiva segue le sue azioni: questo coordinamento evita il senso di nausea che le immagini creano invece in un film in cui lo spettatore è passivo. Inoltre i movimenti di macchina, e quindi di visuale, in un videogioco sono regolari e morbidi, non includono tutti i disturbi realistici che invece una camera subisce dal vivo (passi, salti, scossoni, ecc.) Insomma la prospettiva in un videogioco è più pulita e “usabile”, e lo è per design. In un film questo linguaggio rischia di essere più realistico e quindi più sporco (vedi Cloverfield, Blair Witch Project, ecc.) con conseguenze spiacevoli per l'”usabilità” (se si può parlare di usabilità per il linguaggio cinematografico)
@Overdoze: forse perchè volevano chiamarlo Serious Sam ma non avevano i diritti.
(joke, but not really)
Ma non è stancante per gli occhi?perchè guardando ll remake di Maniac fatto in prima persona mi facevano male alla fine del film.
Ma John Carmack autore di Doom diceva che in un gioco la trama e come nei porno non cosi necessaria.
Uwe Bol a diretto Far Cry e il film di Doom con The Rock ve lo ricordate?
Io vado domani da sola -e non vedo l’ora- perché oggi sono costretta a vedere kung fu panda 3 con le mie figlie che pure devono avvicinarsi alle botte in qualche modo.
Era quello che speravo di leggere!
Sono molto, molto curioso, anche se temo un po’ il rischio nausea (non ci credevo ma in un paio di casi mi è capitato con i found footage, sigh)
Ma… per rimanere in tema, una qualche menzione all’uscita di Dark Souls 3 e conseguente esplosione dei calendari per eccesso di bestemmie? ; )
Bellissima rece, andrò a vederlo di sicuro!
Domandona :siccome volevo portarci i miei figlioli… Ci sono scene di sesso esplicito? Se no eviterei. cinematograficamente sono più che svezzati (da poco hanno visto la cosa si Carpenter per dire) ma sul sesso ancora è un po’ prestino;motivo per cui non hanno visto crank
Io questa cosa non l’ho mai capita. Non voglio far polemica, non ho figlioli e penso che ognuno sia libero di far ciò che vuole però è una cosa che mi son sempre chiesto come mai sia più problematico mostrare il sesso che la violenza (mi piacciono entrambi ma nel mondo reale dispenserei più volentieri sesso che violenza) Anche quando ero piccolo e mia madre cambiava canale quando partivano i limoni nel mio cervellino di regaz mi si cortocircuitavano i pensieri e mi succede ancora. Poi magari mi ritroverò a far la stessa cosa quando avrò figli miei però boh. Secondo me ci sono un monte di implicazioni socio etico morali che partono da sta cosa… ma magari mi sbaglio. Scusate mattinata di stanca a lavoro.
Chiusa la parentesi volevo dire che la svolta dell’action l’ha fatta the raid. In the raid le scene action spaccano ma soprattutto si capiscono e il movimento di macchina segue la coreografia in modo innovativo, chiaro e accentuando quando necessario. Qui non mi sembra. Non m’invoglia a vederlo perchè so già che non capirò il 70% delle cose che succedono, ho odiato cloverfield, bwp e tutta la roba traballona. Poca storia molta caciara. Avessero usato un buon 3d (in questo caso avrebbe avuto un senso almeno) forse poteva essere un incentivo per guardarlo al cine. Il prossimo passo saranno i film fatti con la gopro e visti in realtà virtuale?
Perché con mio figlio a 7 anni non ho ancora affrontato il discorso sulla penetrazione ecc.. Mentre se vede un tizio strappato in due sa che comunque al cinema è tutto finto. Se vede due che chiavano non saprei come spiegarglielo per ora e preferirei evitare. Tutto lì ma vedi che se farai figli un giorno ti troverai nella stessa situazione.
Si sono certo che nel caso mi ritroverei con lo stesso dilemma :) chissà se funziona limitarsi a spiegare tutto con “infilare cose dentro persone”?
spiegagli il discorso sulle malattie che è necessario. la penetrazione la capiranno da soli con tutto il bello della scoperta. le mie hanno 3 e 5 anni. di penetrazione non sanno un cazzo ma di pulizia e precauzioni si. non è mai troppo presto.
Max, guarda questo e immagina il tuo figliolo che ti chiede le cose;)
https://vimeo.com/162434937
Ah ah ah! Comunque magari gli do un’occhiata prima io e poi decido.
Sesso esplicito no (c’è qualche fotogramma con la bionda come anche sopra nel post) ma nella scena del bordello ci sono un gran bel po’ di tette. Data la quantità di sangue e morti male, lo ritengo abbastanza fuori target per un settenne, ma probabilmente sono all’antica io.
quindi il sangue va bene, il sesso no. a te il cattolicesimo ha fatto male, non lasciare che faccia male anche ai tuoi bimbi.
In linea di massima, se lo consenti, farà un po’ come caspita gli pare
Uscito dal cinema con mega svarioni, nausea e voglia di inseguire qualcuno per riempirlo di botte. Praticamente una sbronza.
Bomba di film raga, degno erede di crank
Visto il trailer ho pensato: che merda! Ma nessun senso di nausea… Che faccio?
? …fai un po’ come vuoi
Visto in sala ieri sera: per me (a malincuore) è un no.
Non c’è bisogno di scrivere tesine del dams su linguaggio del cinema e del videogame, il punto è che a guardare un amico che gioca un fps ti rompi il cazzo, durante le sequenze cinematiche dei videogame (se durano più del dovuto) ti rompi il cazzo, quando giochi alla carlona andando tutto sparato senza guardarti bene intorno e senza strategia (e fondamentalmente il film è questo, come se fosse uno sparatutto a binari stile House of The Dead), a parte che nel vg moriresti ogni 2 secondi, dopo un po’ comunque ti rompi il cazzo.
Insomma, malgrado l’impegno e la bravura tecnica dei regaz, la triste realtà è che gli stunt sono fantastici ma te li godi nel migliore dei casi al 20%, data la confusione perenne del quadro visivo. Per fare un film action efficace tutto in pov ci vuole ordine e misura nel costruire le inquadrature, penso all’episodio zombi di VHS 2 ad esempio. Qua la troppa frenesia, anche se resisti alla nausea, comunque non diventa mai vero coinvolgimento, dato che è tutto troppo veloce, le minacce arrivano e vengono eliminate in un istante, fai di continuo una fatica assurda a ricostruire mentalmente l’ambiente e la situazione circostanti e dopo 3 secondi sono già cambiati.
Peccato perché girato e montato in modo tradizionale, senza questa sega assurda e autolesionistica della pov, sarebbe stato una bombetta. Attendo con ansia il loro prossimo lavoro, sperando non facciano la cazzata di fare un HC 2 o un altro film di nuovo in prima persona.
Gopro The movie.
madonna che cagata di film.
Non è come un videogioco in prima persona (che non mi piacciono, ma perlomeno hanno un senso). E’ peggio, è come vedere un amico che gioca.
Per me è stato talmente brutto che sono uscito dalla sala a metà proiezione per la prima volta in vita mia.
Hardcore merda.
Sono un sedicenne che scrive fanfic di duke (quasi vero): dovrò andare al cinema. Magari tengo gli occhi chiusi, come facevo nelle giostre degli orrori dei luna park zingari.
Solo il trailer mi ha fatto diventare scemo per la confusione e in generale mi sembrava una merda,direi che evito
Io sono un amante dei film fatti con telecamera a mano, e credo che nel cinema si dovrebbe proprio continuare a produrne. Il problema però é che nessuno si é ancora preso sul serio in questo genere di film, ad esempio i vari vhs a me sono piaciuti peró se dal primo ci si poteva aspettare un trama che continuava con i sequel tramite intrecci o citazioni, dal secondo e anche col terzo la storia é buttata la alla carlona trasformando vhs in un semplice modo per presentare filmati horror fatti da registi diversi. Un vero peccato.Parlando di questo film che ancora non ho visto e quindi dovrei stare zitto, mi sembra di aver capito che non saranno di certo loro i primi a prendersi sul serio, ma almeno qualcosa di nuovo c’ê quindi ben venga. Io prenderò questo film piú come un test per vedere se girare in questo modo puó aiutare o meno il genere. Ho dubbi comunque lo guarderò lo stesso.
guardati The Sacrament
A volte la sera mi metto a guardare la tv. A pochi passi da questa il mio fidanzato gioca e quel che accade sul suo schermo finisce sempre per attirare la mia attenzione più di quello che sto guardando sul mio. Che si tratti di GTA, Call of Duty, Bioshock, Battlefield non importa, la partita giocata da qualcun altro esercita su di me un fascino potentissimo. Capita anche abbastanza spesso che giochi anch’io, ma limitarsi a osservare è diversamente piacevole.
Ecco perchè ieri mi sono fiondata a vedere Hardcore al primo spettacolo.
Beh, l’ho trovato decisamente più avvincente, intelligente e rifinito di quanto mi aspettassi. Per me e per ora il top di questo 2016.
Recensioni divise… già di per sé un motivo per vederlo.
Ma avendo il tempo e soprattutto l’opportunità centellinati, temo aspetterò arrivi su Sky (o Netflix).
Visto. A me è piaciuto.
Non ho letto la recensione e non voglio sapere nulla di guardare uno sparatutto senza joypad. Il mio istinto mi dice solo che è un film di merda.
Con questo titolo non posso fare a meno di postare questo grandissimo pezzo
https://www.youtube.com/watch?v=JXbLyi5wgeg
molto cinematografico tra l’altro
Temo la nausea, ma voglio vederlo assolutamente.
La rece invoglia assai Stanlio ma pure io #teamnausea, purtroppo.
Magari lo affronterò smontato in sequenze…
Del resto al cortometraggio sono sopravvissuto e per tutta una serie di motivi continua a sembrarmi la durata giusta per questo genere di operazione.
@Billy Bob Hoskins
sai che pochi giorni fa ne parlavo anch’io con degli amici?
Non me lo sono mai spiegato perchè la violenza è così sdoganata e se due pomiciano ci si imbarazza tutti, sta cosa m’ha sempre fatto ridere ma d’altra parte se fossimo abituati a godere il mondo sarebbe migliore e invece…
tutto sommato grande pellicla, stanlio la dice bene su tutto. per me il momento in cui ho capito che il giochino stava funzionando è stato durante l’inseguimento a piedi parkour all’inizio. mi sono trovato davvero ad ignorare ciò che c’era intorno per concentrarmi sul tizio che io e henry (anzi, che io, henry) stavamo cercando di acciuffare. più immedesimato di così..
poi divertente, non stacchi gli occhi, trovate carine, violenza godibile, per assurdo l’azione è tutta comprensibile e non sembra esserci shacky cam.
l’unica perplessità è relativa al fatto che non c’è alcuna giustificazione al mostrare il film in prima persona. come dice giustamente stanlio, fosse stato in terza persona sarebbe stato figo uguale, forse anche di più, e la gimmick è fine a se stessa, cosa che non so se mi convince tanto. cioè io contavo in un colpo di scena, ma forse è meglio così poi.
comunque in pratica è un film di john woo in prima persona, ovviamente senza arrivare alle vette raggiunte da woo.
e sharlto copley spacca.
SPOILER
C’è però qualquadra che non cosa, e cioè: quando jimmy dice ”ogni tanto non hai idea di quello che facciamo qui da soli” riferendosi agli altri jimmy.. ecco, o sta scherzando, oppure l’unica cosa che possono fare è che un jimmy attivo stupra i corpi non senzienti dei jimmy disattivati, perchè possono essere vivi solo uno alla volta no?
beh tutto qua, il resto spacca
ah no, c’è la scena del lanciagranate verso la fine che è una merda con la grafica della play1 che non so se avessero finito i soldi ma holy shit che poverata. chissà perchè non l’hanno tagliata e basta..
Appena di ritorno dal cinema. Che dire, mi gira ancora un pò la testa e il film è abbastanza noioso. Si salvano solo 3 cose: la scena di mazzate finale con tanto di boss di fine livello, la scena nel locale a luci rosse quando è circondato da turbofregne esagerate, ed EZ.
Tutto sommato tre cose che sono valse la pena andarlo a vedere Hardcore.
Madonna Chanturia Stanlio che mi hai messo in testa, è tutta la giornata che ascolto sta tamarrata ;)
Comunque sto Hardcore è un film da vedere a casa, magari da soli, per immedesimarsi meglio. Non so, al cinema su maxi schermo penso che ci perda
sicuramente una possibilità gliela darò prima o poi, ma temo che più che la nausea mi annoierà a morte dopo 5-10 minuti…ai posteri l’ardua sentenza…
“Il punto è che Ilya Naishuller è un pazzo fottuto con l’approccio alla vita di quei suoi connazionali che filmano incidenti assurdi con la dashcam in autostrada”
BAM, comprato in tempo zero.
Ho sempre pensato a questo film come ad una scatola di pringles cioè la cosa più buona mai inventata dal pianeta Terra. Ma non so proprio se reggerò tutta la durata.
Questo film è una botta di LSD splashato di adrenalina. Mi ha gasato cosi tanto che la notte dopo la visione non ho dormito per il fomento.
Credo che niente lo descriva meglio della sua tagline: ogni generazione ha un film che cambia tutto.
Cazzo quanto è vero, ci volevano solo 3 attoroni mostruosi, una manica di pazzi sovietici e stunt al limite del codice penale
Pollici in su se vi siete accorti della citazione ai film della Asylum sul finale
che bomba!
quando attacca Strychnine nello strip club ho scorreggiato arcobaleni per 3 minuti
l’unico neo è che il megacombattimento finale a mani nude è molto meno spettacolare di tante delle scene precedenti
e chi sei, Tigre Volante Gigante?
Piccola nota a margine: ma con quel titolo pensate al casino di cercare di scaricarlo “illegalmente” dalla rete …
Che se poi è un P.O.V. ci metti anche un po’ a capire che è il film sbagliato…
Al cinema funziona maluccio, la definizione delle immagini spesso e volentieri va a farsi benedire, e lo schermo gigante non contribuisce minimamente a calarsi nel personaggio, e a sentire quello che sta succendendo. tra i vari crank ingsman e raid (che sono i film che più saltan fuori durante la distribuzione di questo film) è quello ch meno alza il livello di adrenalina. ma credo appunto sia solo un problema di distribuzione. alla fine è un filmato della redbull fatto con la go pro, il suo palcoscenico è un monitor 14 pollici. e su quello, i vari trailer mi hanno fatto sborrare duro per due anni.
appena esce in blue ray me lo riguardo, ma al cinema lo sconsiglio chiunque (sono uno di quelli che uando ha visto il trailer la prima volta-2 anni fa- ha passato sei mesi a fare colletta in piazza per finanziarlo).
Visto oggi.
La prima mezz’ora volevo andarmene: non riuscivo a seguire e non mi interessava quel che vedevo.
Poi diventa carino, sia perchè forse ti abitui alla cosa e riesci a capire cosa vedi, sia perchè iniziano ad entrare le trovate divertenti del film. Che son valide, per me.
La parte nel complesso abbandonato è una BOMBA.
Spiace per il finale invece, perchè la megarissa globale è di nuovo un bordello che non si capisce, complice anche il buio.
La sosia di Jlaw tanta roba.
Chi vuol vederselo in tv o sul pc per me sceglie bene.
Noi avevamo già fatto una cosa simile ed era molto meglio di questo filmetto
https://www.youtube.com/watch?v=IF5TZSFe1xY
l’ho trovato molto più onesto, sincero, centrato e divertente de “Il figlio di Saul”, che è praticamente lo stesso film ma fatto da uno che c’aveva le insicurezze, mentre invece questo è girato da un russo.
Prendete uno stuntman, aggiungete a ciò un regista che nel 2013 faceva parte del writing team del videogame “Payday 2”, un pizzico di GoPro, e avrete un film che sarà intrattenimento action allo stato puro… ed in prima persona.
Ladies and Gentlemen, per la regia di Ilya Naishuller, “Hardcore!”.
Posso dire che mi ha commosso?
Lo valuto come l’unica alternativa sensata e divertente a giocare ad un FPS sul serio (eh sì, guardarsi i video di gente che gioca su youtube è da diversamente etero, statece).
Sto film è na botta di adrenalina incredibile! Ma d’altronde uno cosa si aspetta da quelli che si divertono a filmare le cose più assurde lungo le strade maestri della madre Russia? Sono più fuori di una mucca al pascolo. Effettivamente di primo acchito è straniante per via del POV ma poi bene o male ci prendi la mano e fila via che è un piacere, specie se sei abituato ai videogiochi in prima persona (che personalmente odio).
L’ho scoperto cercando tra la filmografia della Bennett che ormai so non essere umana. Ogni volta che la inquadravano mi venivano le palpitazioni e la bocca secca, mannaggia a lei. Un incrocio tra Jennifer Lawrence (l’attrice più bella del mondo) e Cate Blanchett, che porcaputtana cose più belle non ne ho mai viste nella mia inutile vita.
ero molto prevenuto su questo film quando uscì al cinema. il trailer mi fece un tot cagare e come scritto sulla recensione impossibile aspettarsi qualcosa di diverso dalle premesse. Fatto sta che sto bloccato a casa senza una connessione wi fi decente che mi permetta di vedere qualcosa in streaming e insomma avevo voglia di vedermi un film e il mio edicolante aveva solo dvd di roba che o avevo gia visto o che facesse platealmente cagare tipo fiction mediaset, l’unica cosa che aveva sui miei generi era questo Hardcore e visto che a fare un cazzo le giornate sono tediose ho optato per l’acquisto.
Non è il primo film in soggettiva che vedo, è una premessa interessante ma assai rischiosa e limitarsi a proporre un punto di vista inconsueto (in ambito cinematografico almeno) per tirare fuori qualcosa di riuscito mi spiace ma non ci siamo proprio. Però Hardcore non è solo questo e pensavo l’avrei odiato invece mi sono ritrovato ad essere dispiaciuto perché con un’idea più solida sarebbe potuto essere qualcosa di magnifico e non solo il gocattolino divertente che è (divertente a patto che se ne accettino le premesse). Il difetto principale di Hardcore è una trama banalissima che procede nel modo più stronzamente meccanico possibile e spiace perché sfruttare delle tinte da thriller per me sarebbe stato un modo valido per diversificare un film che per via del linguaggio risulta alla lunga un po rindondante. Come ho trovato odiosa la scelta di non dare una voce al protagonista. Insomma ci si trova sì totalmente concentrati sull’immagine ma il prezzo è un pathos praticamente azzerato perché non vi è un vero protagonista: non c’è un Henry e non lo siamo noi seduti a guardare senza il minimo controllo sulle azioni di Henry, contrariamente a quanto accade un videogame in prima persona. Per questo insisto che una storia più intrigante avrebbe cambiato le cose, magari salvando qualche personaggio dalla bieca macchietta. C’è di buono però che alcune scene sono veramente godibili grazie all’idea e agli stunt che la mettono in pratica, ci si perde un po in questo turbine continuo e il risultato purtroppo è che il film non impenna mai veramente ma i vari inseguimenti sono per lo più gradevoli. Da sottolineare c’è una colonna sonora fondamentale che quando può, inietta a dovere adrenalina alle scene e si finisce per fomentarsi adeguatamente, questa ci tengo a dirlo uno dei punti di forza di questo Hardcore.
Sicuramente rimane un esperimento più interessante che riuscito perché comunque mostra il fiato in più riprese (anche se devo dire poi riesce a sferzare e a tirare fino alla fine della sua durata) ma i margini di miglioramento ci sono e chissà che in un futuro qualcuno non decida di utilizzare il linguaggio della prima persona nel cinema action in modo da farne un prodotto completo e non solo una anomala “mosca bianca” come invece è questo Hardcore.