Per qualche motivo, che poi non so quale sia esattamente, la mia carriera qua dentro ha preso una svolta strana e sono finito per diventare un esperto in quelle che potremmo definire “malattie veneree estreme”, in una declinazione tale per cui ai soggetti infetti succedono cose bruttissime come marcire lentamente ma inesorabilmente. Thanatomorphose fu una grande rivelazione del genere, pur essendo abbastanza brutto, mentre Contracted era brutto e basta, così come il sequel. Non ci vuole molto a essere esperti di malattie veneree estreme nel cinema moderno, in effetti: la filmografia finisce più o meno qui. Se c’è dell’altro non me lo ricordo/non l’ho visto.
Chad Archibald è un regista che su queste pagine abbiamo già incontrato in un paio di occasioni: Kill era una roba già vista e già sentita ed Enter the Drownsman era una roba già vista e già sentita. Entrambi girati con del criterio, con un budget minimo e senza mezza idea originale, ma senza nemmeno essere inguardabili. Chad Archibald è il maestro delle cose fatte così così uguali ad altre cose fatte meglio, è una specie di one man Asylum che però ci mette dell’impegno. È anche uno che non farà mai la storia del cinema horror, manco per cinque minuti. Mi dispiace, Chad, ma questa è la vita. C’è chi può e c’è chi no, e tu boh. Forse Ejecta è interessante, ma non l’abbiamo visto.

Chad Archibald copia Gesù.
Bite è per l’appunto la risposta di Archibald al fenomeno “femmine che marciscono” portato alla ribalta da Thanatomorphose e Contracted, ma con il twist del body horror applicato agli insetti, per cui ovviamente si può citare Cronenberg o anche no. Piccola digressione: siamo arrivati a un punto tale che Cronenberg (ma vale per tutto) ormai è solo il capostipite di un delirio di ispirazioni e citazioni per cui non vale manco più la pena dire “prende spunto da” poiché il genere, il dettaglio, la trasformazione e il body horror sono cose che ormai esistono a prescindere dall’idea originale. Sono cose diventate grandi e independenti, e perlopiù finite in mano a gente rincoglionita che per questo motivo prende addirittura le distanze dai grandi capolavori, come se prendere per esempio le cose fatte bene fosse un errore clamoroso. Fine digressione.
Il twist, dicevamo, è che questa viene punta da un insetto e inizia a trasformarsi finché non inizia a deporre uova a manetta e vomitare acido sulle sue vittime (tipo due). L’altro twist è che ci sono almeno due buone idee per cui vale la pena dire “bravo dai, ci hai provato”: la premessa è presentata in maniera molto rapida con un filmino delle vacanze che dura cinque minuti e vede ‘sto branco di cagne maledette far finta di recitare finché la protagonista non viene punta, appare il titolo all’improvviso con un volume altissimo tipo BREEEEEEEEEEEEEM e inizia il film normale, facendoci un po’ capire che fa sul serio ma non troppo sul serio, che sa come un film del genere debba avere un tono un po’ ridicolo e sfacciato senza prendersi troppo sul serio. L’altra cosa è che almeno fino a un certo punto la trasformazione è ottima (ma gli effetti speciali sono un po’ ridicoli), sempre in crescendo tirando fuori una roba tutta matta dietro l’altra. A differenza dei film citati prima, questo fa lo sforzo di portare la protagonista verso un vero e proprio schifo completo riempiendole la casa di uova che colano da tutte le parti e il corpo di muco e viscidumi vari che colano da tutte le parti. Tutto è talmente esagerato che non fa nemmeno troppo ribrezzo, alla fine, ma funziona nell’ottica del ridicolo volontario e del divertimento spiccio.

Così.
Insomma, a questo giro le intenzioni di Archibald sono ammirevoli, ma puntano un po’ troppo in alto e precipitano non appena raggiungono il limite consentito (quindi ogni cinque minuti) e il film finisce per mancato budget (praticamente dovrebbero partire degli effetti speciali ma non succede niente e tutti restano lì imbambolati). È anche vero poi che avrebbe potuto fare un sacco di cose ma non le ha fatte perché nessuno le aveva fatte prima di lui quindi non sapeva dove prendere le idee.
Tolte le cose carine che colano dai muri, comunque, la storia è affetta dal morbo della morale per cui c’è tutta sta noia mortale di lei che si deve sposare, di lui che si scopa l’amica e di lei che è gelosa e madonna che palle, per ogni scena di figo viscidume ce n’è un’altra di palla al cazzo sempre più grossa finché non finisce il budget pure per quella. Credo che Chad Archibald sia un ottimo regista di scene a caso in mezzo a cose inutili, che praticamente è il riassunto della sua carriera. Forse un giorno avrà i soldi per fare tutto quello che vuole e ci stupirà tantissimo. 20 euro che no.

CIAO ZIA
DVD-Quote:
“Schifo per schifo poteva fare più schifo”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Buongiorno Jean-Claude, le ho scovato un refuso: “Credo che Chad Archibald sia un attimo regista di scene a caso in mezzo a cose inutili” ma che a rileggere potrebbe andar quasi bene come a sottolineare quanto fugace e breve possa essere l’attività registica di Chad Archibald. Però grammaticalmente fa cacare.
Dvd-quote apprezzabilissima!
scusate, ma quando farete la rece di X-Men Apocalisse?
Ma magari, da’ anche loro il tempo di andarselo a vedere… cool? Il film esce oggi in Italia, scommetti che la rece esce lunedi’, ma tipo scommetti un centone?
Sapete cosa non sopporto? Quelle tipe che strillano isteriche “oddio aiuto c’è un’ape, aiuto le api!”, quando invece è una vespa.
Mi unisco al commento: non esistono solo le api!
Vero: esistono anche le api pelose a.k.a. i bombi.
Anche il contrario è irritante.
Dana Scully che svomita scaraffi. Poster indice;)
La locandina è talmente orripilante che mette simpatia
Ma quella è la locandina vera si???!?!?!11!!!