3 Febbraio 1939 – 2 Luglio 2016
Nell’ambito della massiccia opera di puericultura da combattimento per la quale mio padre mi fece vedere tutti i film di Clint Eastwood entro gli undici anni di vita anni, prima dei sei venni messo davanti a “Una calibro 20 per lo specialista”, come niente fosse, e in qualche modo cambiò qualcosa.
Non solo non c’è un film di Cimino che non abbia trovato dal buono all’eccezionale ma è stato anche grazie ad un film di Cimino se ho scelto la squadra del cinema giusto. Dal suo debutto come sceneggiatore con Silent Running -uno dei miei film di fantascienza preferiti- a “Verso il sole” passando per Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan e “L’anno del dragone” quando mi chiedono un regista che stimo spesso estraggo lui, perché è talmente un asso che puoi applaudirlo a 360 gradi senza nemmeno citare “il Cacciatore” come giustamente ma blandamente sta facendo chiunque.
L’esilio artistico di Michael Cimino pesa come un macigno sulla coscienza del cinema contemporaneo e chi all’epoca stroncò “I cancelli del cielo” oggi si trova oltre che sconfitto dalla storia anche nella imbarazzante condizione di avere torto e non poter più chiedere scusa.
Ma a lui non gli sarebbe comunque fregato nulla, tra flirt internazionali e macchine veloci si è goduto la sua rivincita presso il pubblico curandosi poco del resto, trincerato dietro una invalicabile trincea di riservatezza e io voglio ricordarlo così, come il vero maverick di Hollywood che è sempre stato.
Da spettatore mi mancava da troppo tempo, sempre speranzoso in un gran rientro ora che i tempi erano maturi e il suo nome più che riabilitato. Adesso che non potrà avvenire oltre al dispiacere provo un’amarezza enorme.
Spero prima o poi di riuscire a vedere l’uncut de Il Siciliano e godere anche lì del genio senza compromessi di Cimino.
Siamo in 2
Vero, troppo spesso ricordato per Il cacciatore quando qualsiasi film in cui è stato coinvolto è storia pura.
Niente, quest’anno va così. Ciao grande.
All’articolo aggiungerei il link alla pagina IMDB
Ho rivisto recentemente Thunderbolt and Lightfoot, un film che tra l’altro regge benissimo dopo piu’ di 40 anni. La scena finale con loro che recuperano i soldi dietro la lavagna e con Lightfoot che muore poco dopo in macchina e’ ancora una scena emozionante e bellissima ogni volta che la rivedo.
E’ stato un artista e anche se e’ durato poco ha lasciato un segno indelebile. RIP
Tristezza infinita per il grande Cimino aveva diretto anche il violento L’anno del dragone in cui Oliver Stone sceneggiatore del film ,l’aveva definito faraonico,chissà cosa avrebbe tirato fuori dopo Verso il sole,ma Hollywood per 20 anni non l’ha più voluto:(
Uno dei più grandi. Peccato non abbia più fatto film
Purtroppo il classico regista che si è rovinato da solo, basta pensare che ha mandato in fallimento la United Artist perché nei I cancelli del cielo ha quadruplicato il budget iniziale da 9 milioni a 44,con un incasso solo di 3, inutile dire che chiunque avrebbe avuto la carriera stroncata, anche perché la maggior parte dell’aumento del budget è andato per rigirare e rigirare le stesse scene.
Peccato perché nei film dove non si è fatto prendere da questa smania artistica ha dimostrato di saperci fare, come il suo esordio nel film Il calibro 20 per lo specialista, poi ottimi film con Mickey Rourke e il classico Il Cacciatore, che non è ne più un film, ma semplicemente è un classico del cinema; ma certo sono pochi i registi che mandano in fallimento una casa cinematografica, infatti con lui la New Holywood e i registi che avevano a disposizione milioni senza doverne rendere conto a nessuno sono finiti, ma del resto la colpa è solo la sua.
Sì peccato che I Cancelli Del Cielo (ovviamente nella versione estesa) sia un capolavoro enorme e magari si rovinassero tutti così i registi in favore di una propria coerenza cinematografica anche quando commerciante spacciata gia dalle premesse come in questo caso. E peccato che cimino si sia accollato tutta la colpa del fallimento della UA quando questa è risaputo che gia da tempo non navigava in buone acque.
Se per ogni capolavoro mandi fallita una società di produzione stiamo freschi.
Passare da 9 milioni prestabiliti a 44 ci vuole un vero talento, che poi gli americani sono dei cafoni ignoranti è cosa risaputa, del resto hanno distrutto anche Sergio Leone massacrando al montaggio della versione americana “C’era una volta in america” e poi dando la colpa a Leone del flop, che per lo stress non si è mai ripreso.
Uno dei più grandi. Punto.
7 film.
2 capolavori fuori misura.
3 capolavori… normali.
1 interessantissima marchetta (Ore disperate)
1 un unico grande errore (Il siciliano), pur con sprazzi di grande cinema e azzoppato da un attore protagonista talmente rapa che neanche un grande come Cimino è riuscito a cavarne sangue.
PS massimo rispetto per il “basistico” Mann, ma voglio dire una cosa che ho sempre pensato: la sparatoria in discoteca de “L’anno del dragone” se la mangia a colazione l’analoga sequenza di “Collateral”.
Il Siciliano un errore… mmhhh non so.
Quale consideri essere il 2° capolavoro fuori misura (dando per scontato il 1°)? L’anno del dragone o I cancelli del cielo? (mi mancano ancora entrambi..)
I cancelli del cielo (versione integrale, ovviamente), per quanto L’anno del dragone è proprio solo un filo sotto, ma siamo lì ;)
(Alla voce riservatezza) Nel 2015 era tornato a parlare dopo un silenzio di 13 anni solo per rendere omaggio a Clint Eastwood per il suo American Sniper, perchè quando vinse l’Oscar per Il Cacciatore si dimenticò di ringraziarlo.
L’anno del dragone è uno dei mie film preferiti.
Quando Mickey Rourke era al top e il suo Stanley White diceva frasi tipo: “È un piacere parlare con te… È come applaudire con una mano sola”.
D’accordissimo (cit.) che fosse un grande. Caribù sempre nei nostri cuori. Per non parlare di Nicky e della roulette russa, cazzo. Ma io una cosa non l’ho mai capita: che razza di cesso era la moglie di Rourke in L’anno del dragone ? Capelli bianchi, brutta da morire come donna e pessima come personaggio. Se sapete perché Cimino ha preso una così per quella parte, io vorrei essere informato. Perché un flop lo ottieni proprio così, mettendo dentro ciò che deve restare fuori, un personaggio che ammanta di sfiga uno che figo lo era a livelli top, ossia Rourke marito di un cesso = credibilità zero. Anche se sei un mostro alla regia io resto dell’avviso che questo film sia brutto benché tendente al bello.
Ora scusate ma vado farmi un (altro) bel piatto di fagioli al sugo per restare in tema Bud Spencer.
Sono contenta che I Cancelli del cielo sia finalmente riconosciuto come capolavoro. Per me è il vero film che parla della Frontiera Americana, nella sua accezione di sfruttamento e brutalità. Visto a tarda notte su Fuori Orario, me lo sono divorato.
Il cacciatore poi per me è il più grande film sul vietnam. Scusa Oliver Stone, ma nessuno dei tuoi Platoon è mai riuscito a toccare le vette di questo film.
Addio Cimino. Peserai sulla coscienza di chi ha voluto il tuo esilio
Uno dei più grandi di tutti i tempi. Ho sperato fino all’ultimo in un suo ritorno e nella sua piena riabilitazione. Speranza vana. Sarà ricordato dai più solo per Il Cacciatore e il resto dei suoi film rimarrà nel dimenticatoio