Stranger Things è una nuova serie di avventura e fantascienza disponibile su Netflix. Abbiamo deciso di scrivere una manciata di parole in tre cercando di spiegare perché è bella, ma anche perché per altri potrebbe non esserlo. Niente spoiler.
Steven King aka Stephen Spielberg
di George Rohmer
Ci sono due film che hanno segnato profondamente la mia infanzia: uno è I Goonies, l’altro Stand by Me. Quando mi sono trovato a descrivere Stand by Me a qualcuno che non l’aveva mai visto, spesso lo definivo “I Goonies ma realistico”. È una semplificazione, ovviamente, ma penso che colga bene quanto i due film, al di là delle differenze di tono e della presenza o meno di elementi fantastici, siano vicini. Entrambi raccontano una storia di amicizia tra ragazzini in una cittadina di provincia. Entrambi trascinano questi ragazzini in un’avventura più grande di loro, tramite la quale diventeranno più grandi e capiranno cosa significhi avere delle responsabilità da adulti. Entrambi hanno Corey Feldman nel cast. E pensateci: entrambi includono un racconto su delle persone che si vomitano addosso! (Con quest’ultima vi ho conquistato, ammettetelo.)
Perché vi sto dicendo questo? Perché, come sapete, I Goonies e Stand by Me sono stati concepiti da due delle più grandi menti della narrativa del 20° Secolo, Steven Spielberg e Stephen King (due talmente grossi che mi sentivo stupido mentre mettevo i link di IMDb). Spielberg e King sono anche le due principali fonti di ispirazione di Stranger Things, come è lampante già dal secondo minuto del primo episodio. Non per fare il cacciatore di citazioni, ma c’è quel font lì – già una dichiarazione di intenti di per sé – ci sono i ragazzetti di provincia alle prese con un grattacapo sovrannaturale. C’è la scomparsa di Will Byers, che assomiglia tantissimo alla morte di George Denbrough, l’evento catalizzatore di It. C’è il Bosco Atro invece dei Barrens. C’è una ragazzina misteriosa che viaggia con il protagonista in sella alla sua BMX e fa volare le cose dal loro cammino. Se n’è accorto anche King, eh.
Watching STRANGER THINGS is looking watching Steve King’s Greatest Hits. I mean that in a good way.
— Stephen King (@StephenKing) 17 luglio 2016
Però la cosa incredibile è quanto questi elementi possano essere considerati sia spielberghiani che kinghiani a seconda di come li rigiriate. Questo perché c’è stato un periodo, intorno ai primi Ottanta, in cui i due erano talmente vicini che quasi combaciavano. It è praticamente una versione più cupa di The Body, il racconto che ispirò Stand by Me e che uscì nel 1982, anno in cui Spielberg firmava E.T. – L’extra-terrestre. Un film che Spielberg aveva in testa da molto tempo, che aveva già tentato di girare – pensa un po’ – come un horror in cui una famiglia veniva assediata da degli alieni cattivi. Il che indica come queste somiglianze tra i due, più che alla reciproca influenza, fossero dovute proprio a una comunanza di intenti, a una visione molto simile dovuta a un background analogo. Spielberg e King, dopotutto, sono praticamente coetanei, cresciuti in cittadine di provincia come i loro eroi pre-adolescenti. Entrambi sono figli di famiglie spezzate e hanno vissuto traumi da ragazzini – King vide un suo amico venire investito da un treno, Spielberg era perseguitato dai bulli per via delle sue origini ebraiche – che li hanno portati a concentrarsi sulla narrazione fantastica come via di fuga da una crescita difficile.
Alla luce di tutto questo, risulta, almeno per me, davvero incomprensibile che la Storia non ci abbia regalato mai un adattamento di King diretto da Spielberg. Ogni tanto mi capita di fantasticare su un It diretto da Spielberg a fine anni Ottanta: quanto sarebbe stato perfetto? Quanto sarebbe stato il film sugli adolescenti anni Ottanta definitivo? Resto basito ogni volta pensando che l’unica opera esistente attualmente in cui i nomi di Spielberg e King appaiono uno accanto all’altro sia quell’occasione sprecata di Under the Dome, di cui per altro Spielberg è solamente un produttore.
Ecco, ritengo che Stranger Things sia la cosa più vicina a un adattamento spielberghiano di King che vedremo mai nella nostra vita. Quella comunanza di obbiettivi e poetica è stata introiettata dai Duffer Brothers e diventa qui cifra stilistica. In questo senso, più che in ogni altro, Stranger Things è una serie post-moderna, perché ci volevano due autori cresciuti a pane e King/Spielberg per fare due più due e organizzare lo sposalizio postumo che tutti ci meritavamo. Grazie, ragazzi.
…e ora non fate cazzate nella seconda stagione!
“Comfort food” da guardare
di Darth Von Trier
Il nuovo giocattolo di Netflix è fatto per non deludere. Fondamentalmente è per 2/3 palesemente comfort food fatto unendo roba che ti piace come nemmeno nel tuo più unto panino da ubriaco alle quattro del mattino ma, fortunatamente, per 1/3 è qualcos’altro. È inutile dire cosa sono quei 2/3 perché lo sta dicendo tipo chiunque su internet da quarantotto ore dopo la sua uscita e svelare cosa è quel terzo rimanente sarebbe rovinare le non moltissime sorprese della serie. Quindi mi fermerò ad uno stringato commento generale.
Credo che senza il traino del setting e dei rimandi Stranger Things non potrebbe vivere da solo; non è grave ma può diventare stucchevole, e anche se l’aspetto dell’omaggio e della familiarità si smorza molto da metà serie in poi, il resto rimane un po’ troppo generico e accennato per essere realmente affascinante senza quel supporto sentimentale a tenerlo in piedi.
Il pastiche va benissimo eh, abbiamo opere o addirittura carriere personalissime basate sulla rielaborazione e l’accurato dosaggio di cose già esistenti e di meme (non quelli che fanno ridere, meme nel senso originario del termine), dai preraffaelliti a Frank Zappa passando per Walter Hill, che poi a a me ha divertito anche Super 8. Semplicemente non credo che ci sia negli autori quella maturità lì che ti fa essere “cinico” abbastanza da usare il lato emotivo/citazionista esclusivamente come cavallo di Troia per introdurre qualcosa di diverso, sono troppo affezionati a cosa maneggiano per farlo al servizio del cervello e non del cuore, e alla fine della serie non sei molto interessato a sapere tutto sul lato sci-fi e horror, su cosa è successo, sugli esperimenti, mentre invece vuoi essere amico dei bambini un po’ speciali di Gesù e trovare E.T. nel capanno degli attrezzi.
La gente, in buona sostanza, non sta parlando di che idea interessante di fantascienza c’è dietro, sta parlando di Stephen King, dei Toto, contando gli omaggi nascosti e oggi, AD 2016, è una scelta un po’ pericolosa visto che la scelta è di non scegliere e puntare sempre sul sicuro. Certo, almeno qua è palesata una voglia di raccontare anche altro, che spero inverta le proporzioni degli ingredienti nella seconda stagione, ovviamente già confermata. La cosa buona è che la volontà di farlo c’è, si vede ed è la cosa che mi dà fiducia per la seconda serie.
Il rischio è, e qui sarebbe solo colpa nostra, che ad un approccio più personale ed inventivo il pubblico reagisca con il solito disappunto e chieda di rimettere il greatest hits che così non ti sbagli.
Vedremo insomma, per ora è un buon inizio più sulla fiducia che su altro.
Su un piano un po’ più personale devo dire che vedere un sex symbol generazionale come Winona Ryder fare la parte della mamma tutta arruffata ed esaurita mi ha fatto sentire più vecchio che ricordarmi perfettamente di quando andai a vedere E.T. al cinema e avevo una Saltafoss.
Parlando d’altro
di Jean-Claude Van Gogh
La mia, su Stranger Things, è che mi ha acchiappato fin da subito e non m’ha mollato un attimo. Ero contento, soprattutto, di vedere finalmente Winona Ryder farsi valere in un ruolo difficile, forse addirittura con un po’ troppo impegno. La parte è abbastanza complessa da risultare facilmente risibile e minimizzabile in overacting, ma per me era la roba più difficile da reggere in un prodotto del genere (dove tutti sono bravini ma, a parte Millie Bobby Brown, nessuno è incredibile). Non voglio entrare in dettagli, ma quella puntata con quelle scene e lei di coccio che continua imperterrita sulle sue idee è di un difficile da mandare giù che non ci si crede sia solo una serie per, praticamente, ragazzi (anche qui, in realtà è una serie per trentenni, ma il contenuto è per e con ragazzi).
Il punto, il mio, però, è un altro: a me di solito le robe coi ragazzetti che urlano in un contesto di adulti che non capiscono scassano il cazzo molto facilmente, eppure questo m’ha fatto l’effetto della droga pura. Tolto il riferimento anni ’80, tolto l’ovetto di Alien, il mondo mentale come quella merda di Under the Skin e tutto il resto, Stranger Things funziona come serie TV fatta da dio a prescindere. C’è più sangue e violenza di quanto mi aspettassi, utilizza i capitoli gestendo i cliffhanger in maniera eccellente, accelera sulle battute finali per forza di cose ma si gioca bene la carta “prepariamo il sequel” e non è troppo fissato con il dare spiegazioni, ma nemmeno troppo poco. C’è qualche buco di sceneggiatura qua e là, più che altro nelle dinamiche “come ha fatto lei ha sapere quella cosa che sapeva solo lui” e via così, ma il quadro generale è ben inteso, spiegato e rivelato nella giusta quantità, dando spazio a quello che verrà di respirare aria propria ma chiudendo un bel cerchio fatto di elaborazione del lutto e amicizia. Più o meno è tutto quello che avrebbe voluto essere Super 8, ma una discreta quantità di volte meglio (ci sono le stesse cose fatte meglio più tutto l’horror e tutta la paranoia governativa che serve a far del bello un discorso sensato). Ce lo vedo molto J.J. Abrams strapparsi i capelli urlando VOLEVO FARLO IIIOOO, ma ecco, prima George parlava di Spielberg, e allora fatemi dire una cosa: ha abbastanza senso che, negli anni 2000, siano meglio le produzioni (di questo tipo) ispirate a Spielberg che quelle prodotte da. Insomma, il problema di Super 8, sottolineato da uno a cui è piaciuto per mezz’ora, era proprio lui. Proprio lui che deve aver detto a J.J. Abrams “Più me! Più me! Gli occhioni!” (parlo sempre delle stesse cose). C’è da rendersi conto che le idee di cinema, soprattutto queste, sono frutto di ispirazione e meraviglia; è giusto che la palla passi a chi queste idee le ha trovate nella passione e negli occhi lucidi, mettendoli in vantaggio. Sì ho detto cinema. Questa roba qui lo è.
E niente, c’è da essere contenti che esista un prodotto così, stratificato, dentro il genere, pieno di citazioni ma non per forza schiavo di queste, con un struttura narrativa valida, che inizia qualcosa e lo finisce. Non va mica dato per scontato. E con una colonna sonora della madonna! Ah, che felicità.
DVD-quote:
“DUFTIN!”
La redazione, i400calci.com
Serie fantastica! Gli ’80 concentrati!
OT: A quando la recensione di Bastille Day con Idrisone nostro?
Cordialità
Attila
Sono a metà.
A parte Winona, a me ha colpito lo sceriffo. E in generale la scelta di cast.
Tutto il resto come avete detto voi.
Sogno però un mondo in cui un buon prodotto possa iniziare, finire e non avere sequel o seconde stagioni da preparare…
Lo sceriffo è finalmente un uomo vero con panza ma che sa fate il suo lavoro e menare quando serve, oltre ad avere un bel background che non viene sfruttato in modo melenso.
oddio, a me pure lo sceriffo non è che ha convinto molto.
nella prima puntata viene introdotto come una specie di Joe Hallenbeck de provincia e nella seconda già diventa l’aspirante candidato al premio “poliziotto del mese”
nell’ultima puntata però è protagonista di una delle più belle scene della serie
Per me è trattato benissimo: appena lo vedi pensi subito “ah ok, a questo qui non gliene frega un cazzo, se sfonna de ciambelle seduto alla scrivania”, poi dopo 5 minuti che la cosa si è fatta seria viene fuori lo sbirro cazzuto e serio e capiamo subito che c’è un background, che sta lì a “espiare”, e ci interessa conoscerlo.
“…e alla fine della serie non sei molto interessato a sapere tutto sul lato sci-fi e horror, su cosa è successo, sugli esperimenti, mentre invece vuoi essere amico dei bambini un po’ speciali di Gesù e trovare E.T. nel capanno degli attrezzi.”
Ecco qui non sono d’accordo, a me è rimasta una voglia assurda di sapere tutto quello che non viene spiegato. L’ho trovata davvero ottima, con dei ragazzini simpatici, con una ricostruzione degli anni 80 bellissima e che non mi ha minimamente infastidito per, forse, l’eccessiva dose di gomitini che ti tira mentre la guardi.
E poi è vero, c’è più sangue e tensione qui che in tutte le serie/film young adult uscite negli ultimi anni
A me è piaciuto molto Matthew Modine nella parte di Ruggero De Ceglie
A me ha ricordato di più Rupert Sciamenna a dire il vero.
Comunque gran bella serie, anche se fin troppo misurata col bilancino per renderla un cult a tutti i costi.
È incredibile il livello attoriale dei bambini. I bros che li hanno diretti così bene sono due gegni. JJ non sarebbe riuscito a raggiungere quel livello neanche nei suoi sogni dorati (non so se si è capito ma personalmente considero JJ un bluff). 11 è in particolare una attrice mostruosa con capacità recitative soprannaturali considerato il personaggio “difficile” e l’età. Sono d’accordissimo su King e su Spielberg, più sul primo però. C’è anche un touch Troma con la fabbrica tossica vicino alla scuola. Ma poi la faccia del figlio di Winona che sembra un fumetto vivente, tipo un fungo cattivo umanizzato. L’unico difetto di questa serie per ora è che è finita.
Ah, è l’unica serie di cui ho visto per intero la sigla ad ogni puntata (di solito dalla terza inizio a saltarla) il che la manda pari con la serie 1 di Dexter, quindi siamo a livelli top e straTop. Ora non resta che cercare info sui bros e sperare che
SPOILER ALERT
il bambino continui a vomitare stronzi nel lavandino per tutta la seconda serie
SPOILER END
W PCC
prova
Bellissimo il pezzo di Darth, e bravi tutti.
Non mi entusiasma l’idea di un sequel, rischia di ingarbugliare un materiale che è bello per la sua semplicità. Mi piacerebbe una seconda stagione distinta, come per True Detective.
tutta la vita
Il mio sogno è che Eleven si rimaterializza nella citta di Dawson’s Creek negli anni novanta e scaraventa tutti quei cretini nel Sottosopra. Questa si che sarebbe una seconda serie
la prima cosa che mi viene in mente è: stanger things sì e penny dreaduful no?
(e qua sì che ci sarebbe da discutere sulle scelte della redazione, non come in altri casi di polemiche sterili degli ultimi giorni)
detto ciò, tra le tre mini-rece quella a cui sono più vicino è quella di Darth, con un anticchia di entusiasmo ancora di meno
come ho scritto in altri lidi, il più grosso limite è che realmente non si inventa nulla ma ricicla situazioni, personaggi e anche scene (cfr. la dark room) prese da una serie di film, libri e anche videogiochi (80s ma non solo) senza neanche rielaborarle in maniera un minimo originale.
è tutto deja vu, quindi o scatta l’effetto nostalgia (e a me non è scattato nonostante sia uno di quelli che tra gli anni 80 e 90 giocava a D&D) oppure resta semplice intrattenimento (che ripeto non è un difetto, ma un limite) .
anche la qualità di scrittura/caratterizzazione dei personaggi/dialoghi/regia è molto base e le interpretazioni spesso ne risentono a prescindere dalla qualità degli attori.
c’è qualche forzatura in un paio di passaggi della storia, ma non è quello il problema.
chiaramente ci sono dei buoni/ottimi momenti ma sono molto rarefatti nell’arco delle 8 puntate.
ecco, se voglio vedermi un omaggio coi controcazzi a Goonies, ET & Co, vado tutta la vita con quella bomba di Attack The Block piuttosto che con Stranger Things
quoto
Quoto anch’io
Bello attack the block però al netto dei mostriciattoli che mi facevano un po tenerezza!
Mi spiace ma non ci siamo. Bella confezione, operazione nostalgia, musica à la Carpenter, i Goonies, le biciclette… Ma tutto troppo piatto, telefonato e rassicurante. Sarà che l’ho guardata contemporaneamente a Mr. Robot che rispetto a questa arriva veramente da un altro mondo. Care cose.
Io l’ho trovato un prodotto molto divertente. Un prodotto con una bella confezione ma dal contenuto piuttosto scarso (al solo nominare il progetto MK Ultra ho digrignato i denti). Ottime le scelte di cast e la produzione generale ma diciamo che ha funzionato più come amarcord che come storia originale. Tra tutte le fonti di ispirazione che avete nominato forse quella che manca di più è Ai Confini della Realtà.
PS. Ma Duel non era tratto da un racconto di King?
Duel dovrebbe essere tratto da uno scritto di Richard “il re dei testi brevi” Matheson
Come dice Triple J, Duel e` un racconto di sua eccellenza Richard Matheson
Grazie raga. Grandi
Secondo me ti confondi con Brivido (Maximum Overdrive), che era *diretto* da King, basato su un suo racconto, e che paralva anch’esso di camion assassini.
non è “tratto da” ma proprio “scritto da” richard matheson
https://en.wikipedia.org/wiki/Duel_(1971_film)
Per me il limite più grosso di questa serie sono proprio gli anni 80. Ai fini degli eventi e dei personaggi, a cosa servono gli anni 80? Perché ambientare tutto proprio in quel periodo e non in qualsiasi altro decennio pre-smartphone?
Capisco la motivazione prima di tutto commerciale, secondariamente sentimentale, che c’è dietro a questa scelta, ma come hanno detto molti la valanga di citazioni neanche minimamente rielaborate secondo me finisce per mettere in secondo piano tutto il resto, che pure avrebbe avuto dell’ottimo potenziale.
Alla fine della fiera mi sono divertito, ho visto tutte le puntate in due giorni, ma a posteriori nella mente mi è rimasto un grossissimo “Perchè?”.
PS: la ragazzina che fa 11 attrice fantastica, bambini non irritanti, Winona Rider e sceriffo bravi, ottima atmosfera per tutta la serie, tutti bei punti a favore nonostante quello che ho scritto sopra.
oddio pure winona recita costantemente sopra le righe per 8 puntate, ma lì la colpa principalmente è di chi gli ha scritto il personaggio (tipo f4 però con “disperata” a posto di “basito”)
per la rigazzina androgina invece massimo rispetto
Diciamo che dato il personaggio (di winona intendo) qualcun altro avrebbe potuto lasciarsi andare molto peggio. Tutto sommato secondo me lei è riuscita a contenere un minimo il fattore lagrime, che con certi personaggi non credo sia facile. Poi ovviamente si, l’highlight rimane 11.
Perché negli anni ’80?
Perché, semplicemente, tutta questa tecnologia ci sta rovinando.
Ma non nel senso che intende la nostra vecchia zia, bensì nel senso che ormai sta diventando sempre più difficile creare situazioni di fiction credibili con sparizioni/misteri/vicoli cechi, dato che praticamente chiunque ha addosso uno smartphone, ci sono le celle, il GPS, le triangolazioni, il rintracciacazzi, facebook… pare di essere agli albori della diffusione dei cellulari: i thriller dell’epoca erano impestati di maccosa dovuti a telefoni magicamente sempre fuori campo quando serviva di chiamare il 911.
minchia, perché è FIGO
la serie spacca, solo 2 piccoli disappunti (OCIO SPOILERINI HERE&THERE):
1) visivamente manca anche solo una idea originale. Né il design della bestia, né il mondo capovolto sfruttano l’occasione. Peccato.
2) il finale (SPOILER) in cui ancora una volta è la bambina a levare le castagne dal fuoco ai ragazzi sconfiggendo la bestia denuncia un po’ di pigrizia a livello di sceneggiatura… ogni volta che c’è un problema, fare ricorso ai poteri della esper è un po’ troppo facile. potevano introdurre un elemento qualunque che si legasse (che ne so) alla fionda, e fare in modo che fossero i bambini a portare a termine la missione, facendo un finale più alla IT, per dire. così invece i bambini sono ancora una volta relegati a spettatori…
sto perparando l’analisi per Nocturno quindi sono ferratissimo, aggiungo al tuo pezzo magistrale le seguenti considerazioni:
– la serie è girata come un gioco di ruolo, nello specifico Dungeons & Dragons, donde le imprevedibili traiettorie della sceneggiatura
– la serie è avantpop, non un accumulo di modernariato anni 80 ma un’interpretazione, sepolcrale, degli stessi
– lo sci fi collegato a Silent Hill ed alle vasche di deprivazione sensoriale è in effetti il lato migliore della serie
– Shawn Levy, coproduttore e regista di episodio 3e 4, sta lkavorando al remake di Starman, donde inserisce il Carpenter romantico accanto a King e Spielby
ciao, io non ho visto tutte queste traiettorie imprevedibili, anzi, le svolte di sceneggiatura sono abbastanza standard (che è un modo carino non dire “citofonate”). non inficia la serie, eh, però sicuro non si può parlare del plot come di qualcosa di imprevedibile, ma piuttosto di qualcosa di classico fatto molto bene
che vuol dire in italiano avantpop?
Per me é stato amore a prima puntata.Ho divorato la serie in due giorni a partire dalla colonna sonora della sigla stile Carpenter in poi é semplicemente perfetta.Unica cosa che mi spaventa un pò é la seconda stagione non riesco ad immaginarla con gli stessi protagonisti e con un seguito degli eventi narrati,mi piacerebbe facessero un format stile American horror story con tematiche diversi in altri luoghi o tempi.
Cmq consigliatissima e i complimenti perche cone sempre le vostre recensioni sono impeccabili e puntuali
i titoli di testa sono la cosa migliore in assoluto della serie
a quanto so, è stato confermato che almeno la seconda stagione dovrebbe essere sequel
le eventuali successive, anche no
Beh, almeno Darth si e’ sganciato dal coro degli osanna per questo telefilm meravigliosamente confezionato ma sostanzialmente vuoto dentro.
Tutto gia’ visto, il gusto della citazione per la citazione ma senza “polpa”, senza nulla di nuovo o di sorprendente. Bellissima fotografia, regia di gran clase, casting perfetto (eccetto l’insopportabile overacting di Wynona che si conferma il bluff che e’ sempre stata) …. Pero’ che NOIA !!!
Bellino. Me lo sono anche mediamente goduto ma penso che la nostalgia con cui la nostra generazione si rifá agli anni 80 abbia veramente rotto il cazzo. E la sensazione di essere solamente un target di mercato non mi ha abbandonato dalla prima all’ultima puntata.
Aggiungo che la colonna sonora dai suoni carpenteriani e con le melodie indie-pacco è forse la cosa che mi ha più infastidito.
Sono alla seconda puntata, ora come ora la trovo una serie coi controcazzi
Bello, bello in modo assurdo.
Non sono d’accordo che questo serial stia in piedi solo perché fa leva sull’effetto nostalgia. Allora anche Kung Fury dovrebbe essere celebrato allo stesso modo, oppure Turbo Kid dovrebbe essere il più grande capolavoro del decennio.
Tu entri per la curiosità di vedere un concentrato di nostalgia, ma rimani perché la storia ti acchiappa e non ti lascia più. Secondo me sarebbe stato in piedi benissimo anche senza le citazioni, o ambientato negli anni novanta.
Gli attori li ho trovati poi tutti bravissimi, soprattutto Millie Bobby Brown che per me è la versione in carne e ossa del Grande Sogno di Maya (tanto per rimanere in tema eighties): ci rendiamo conto che questa qui regge un’intera serie senza praticamente dire…nulla? A dodici anni? Spero non diventi poi da grande l’ennesima ex bimba prodigio trentenne bipolare e sbroccata, perché vedo un futuro radioso per lei.
Chicca calcista
Per convincere la Brown a rasarsi i capelli i Duffers le hanno mostrato la foto di Furiosa. Lei fa “che fica” e si rasa a zero. Adoro.
Quoto tutto.
@imperatrice
guardati il video nel link postato da Dart nel suo pezzo di rece.
qua parliamo di scene/situazioni/personaggi presi paro paro da altri film degli 80s.
è qualcosa oltre la semplice citazione/omaggio
oltretutto pure l’esempio che fa sempre darth come 1/3 di “qualcos’altro” (ossia la dark room) è ricopiata pari pari da Lucy di bresson.
oppure “l’altrove” che esteticamente ricorda moltissimo quello di silent hill.
così diventano bravi (quasi) tutti.
La gioia delle citazioni è che se uno le riconosce si gasa da matti. Ma Stranger Things è esattamente come un film di Tarantino: ci sono un botto di citazioni, ma anche se non le conosci vai avanti a vedere il film/serie perché la storia sta in piedi da sola.
Non è che devi esserti visto tutti i B Movie di gangster per goderti Pulp Fiction. O tutti i film di Bruce Lee per amare Kill Bill.
Lo stesso vale per Stranger Things.
Ti faccio un esempio
SPOILER
Quando Eleven viene agghindata per andare a scuola è un’ovvia citazione di ET. Tuttavia la scena è completamente diversa. In ET era una gag fondamentalmente, infatti è ridicolo vedere l’alieno con la parrucca bionda.
In Stranger Things, nonostante la parrucca sia quella, l’effetto è diversissimo. Eleven esce dalla stanza che sembra finalmente una bambina angelica e Mike mostra per la prima volta di avere un’infatuazione per lei. E’ emozionante quella scena, e ti colpisce anche se non hai visto ET.
FINE SPOILER
Quindi insomma, la citazione è solo la ciliegina su una torta gia ottima.
no no no ferma tutto
tarantino è esattamente l’esempio di rielaborazione originale di cose già conosciute.
in tarantino il risultato finale è qualcosa ben più grosso della somma delle singole parti (vuoi per una scena, per un personaggio, per un dialogo, per una trovata, o solo per come vengono combinate le singole parti).
in stranger things invece il risultato è sostanzialmente la somma delle singole parti (poi è ovvio che un minimo in più ci sia, tipo la scena che dici tu, ma pesa pochissimo rispetto a tutto quello che vive di rendita da 80s)
la vedo esattamente come Samuel
+1 per Samuel (questo comment e altri sparsi per il thread). Questa serie me la sono goduta e 11 è un personaggio che non si può non amare, ma non riesco a gridare al capolavoro, ero troppo distratta da ciò che avevo già visto altrove per riuscire a farmi prendere a livello viscerale.
Un punto a favore che secondo me è la ragione per cui nessuno ha parlato con tanto entusiasmo di operazioni nostalgico/citazioniste come Kung Fury, è che Stranger Things rispolvera una nicchia troppo a lungo dimenticata e di cui si sente (almeno, io la sento) la mancanza: quella zona tra l’horror, il fantastico e l’avventura che da una parte è “per ragazzini”, però non li tratta con condiscendenza e li rende protagonisti di storie in cui si scontrano con pericoli reali, qualcuno può morire e magari muore davvero. Tutto questo ricollegandosi alla loro vita quotidiana, che è una delle maggiori differenze con l’impostazione più nettamente SFF o supereroistica del young adult stile Hunger Games che è in voga adesso, e comunque ha per protagonista gente perlomeno tardoadolescente. La vera sfida sarebbe far fare al nuovo Stranger Things un salto in avanti di venti o trent’anni, applicando la stessa impostazione a un contesto contemporaneo – e rinunciando alla stampella dell’effetto nostalgia.
turbo kid la più grande cagata del decennio
@Poggy
“La vera sfida sarebbe far fare al nuovo Stranger Things un salto in avanti di venti o trent’anni, applicando la stessa impostazione a un contesto contemporaneo – e rinunciando alla stampella dell’effetto nostalgia”
già fatto: Attack the Block
Sì Imperatrice, bellissima scena.
Under the dome l’ho chiuso a metà della seconda. Super 8 dopo mezz’ora svaccava. Questa serie invece va per la sua strada senza guardarsi troppo intorno, senza sfruttare troppo le citazioni ma rendendole carburante per alimentare di più il meccanismo. Io avrei tolto proprio la CGI x fare quei mostri dal vero; visti i rimandi culturali l’ho vissuto come un mezzo tradimento alla vecchia scuola. Comunque molto godibile. Sono curioso come riusciranno a tirare avanti la baracca.
Secondo me si sono posti la domanda pure loro e ci hanno pure pensato un bel po’.
Perché se li avessero fatti in gommapiuma molti avrebbero urlato “ma perchéèèè me li fai cosììììì per fare il ruffianooooo se oggi hai la CGIIIIII”.
Personalmente ok per la CGI.
Appena divorata e adorata. Personalmente spero in una seconda stagione sequel (di carne al fuoco ne rimane parecchia) e per le successive stagioni in un prosieguo antologico.
Rispetto alla critica più diffusa che sto leggendo, cioè che senza la confezione anni Ottanta non regga, non sono d’accordo. Ok, io sono pienamente in target, però pur rimanendo fedele al clichè di quegli anni senza particolari cambi di paradigma (solo un po’ più di female empowerment) la serie funziona rispetto ad altri prodotti nostalgici scadenti come Kung Fury e Turbo Kid perché ti fa amare i personaggi e lo storytelling, pur, è vero, non regalando sorprese, è impeccabile nella gestione del ritmo e del tono. I Duffer Bros si sono ricordati in sintesi, oltre all’estetica, di metterci l’umanità. Sono curioso di vederlo al lavoro su storie non “in costume”, credo sarebbero altrettanto in grado di fare un ottimo prodotto. My 2 cents.
Aggiungo che l’ho vista assieme a una persona completamente all’asciutto di classici anni ottanta e le è piaciuta allo stesso modo, direi che come esperimento/campione per smentire la tesi è mediamente attendibile :D
E io che devo dire che ET l’ho sempre odiato?
Siamo in due Imperatrice, ma non posso mai dirlo a nessuno. Abbracciamoci forte forte sotto una capanna fatta con una coperta tra due sedie.
P.S.: ma che cazzo avete tutto contro Turbo Kid oh?
E quella cgi regalatissima? Quel mostro che non spaventa nessuno? Non aprite quel cancello in confronto -come horror tout-court- è Suspiria. Ennesima serie tv che ho accannato con piacere, ho 40 anni ma questo revival 80’s non mi emoziona. Si fotta la televisione. Scusate lo sfogo, vi si legge che è un piacere.
Incontrai Winona Ryder in un parchetto di L.A nel ’92.
Le chiesi un bacetto bocca a bocca moderato, giuro.
Mi risposte così:
Oggi? No no no, sorry!
Io: Why?
Lei:
Chi non limona oggi , si arancia domani!
Serie molto carina e molto “kinghiana”, anche se con derivata da un testo scritto da King. Vari passaggi non mi hanno convinto e neppure tutti gli interpreti, ma si fa seguire con interesse fino alla fine.
Ne approfitto per segnalare ai calcisti che non l’avessero già adocchiata una serie fantastica che sto vedendo in questi giorni: The Preacher.
C’è un prete ex cattivo ragazzo in possesso di un “dono” di sospetta provenienza di cui intende servirsi per imporre la parola di Dio, un vampiro irlandese alcolizzato e cocainomane, la ex del prete decisa a riportarlo sulla via criminale, una coppia di angeli dall’aspetto decisamente inquietante, il riccone locale che vuole abbattere la Chiesa con tutti i mezzi, un telefono che mette in contatto diretto con il Paradiso…. e non è tutto qui. Ma penso possa bastare :o)
Anche a me sta piacendo molto the preacher
ma è tratta dal fumetto di ennis?
mi rispondo da solo: sì
Fatevi un favore entrambe una volta finita la serie tv leggetevi il fumetto e non lo dico perchè non mi son piaciuti cambiamenti o altre menate è che proprio non centra una fava con il materiale di partenza a livello dello spirito della storia
ossia?
spiega meglio sta cosa che non vorrei prendermi un’inculata con la serie avendo letto all’epoca il fumetto
e allora lascia stare la serie tv, altro che inculata, incomincerai a cagare fulmini…
A proposito di Preacher, unica serie che sto seguendo in questo momento (ultimo episodio visto l’ottavo): e’ davvero molto ispirata a piuttosto che tratta da dal fumetto originale. Ci sono i personaggi, le ambientazioni, la trama… ma e’ tutto molto rallentanto e ingentilito rispetto all’irriveranza del fumetto originale.
Quello che manca (o si vede poco) sono la morbosita’, la cattiveria e l’umorismo macabro di Ennis, oltre a tutta la critica alla religione e al clero… peccato, perche’ questi erano gli elementi dirompenti della prima parte della serie a fumetti.
Quello che mi fa un po’ incazzare e’ che, dopo l’ottimo episodio iniziale, la serie ha girato un po’ a vuoto fino all’ottavo, dov finalmente e’ stato fatto succedere qualcosa che porti la storia un po’ in avanti. Non ho intenzione di mollarla, ma il mio giudizio non e’ del tutto positivo.
La serie tv di The preacher è molto differente rispetto al fumetto.
Le tematiche di fondo, al momento, non c’ entrano nulla con la versione cartacea.
E’ una serie tv piacevole, ma fondamentalmente senza palle.
Il fumetto è un capolavoro.
Io la sto trovando di rara inutilità, ma tipo che non riesco neanche a forzarmi di vedere subito l’episodio nuovo. E dire che nei primi episodi ci speravo e come approccio non mi pareva male, ma in effetti non accade nulla, NULLA. E niente di anche lontanamente paragonabile alla follia del fumetto.
Non so chi lo abbia citato, ma Penny Dreadful è spettacolare. Mi avete fatto venir voglia di parlarne nel blog, visto che è appena finita. Quanto amore e dedizione per il cinema di mostri giusto.
The preacher parte bene poi si sgonfia come un palloncino. Occasione sprecatissima. Cmq c’e` da dire che ha un sapore straordinariamente fine anni 90
@george
da quando è finito, sono io che sto parlando di penny dreadful dappertutto, compreso qui.
parlatene come volte, quanto ne volete, chi ne volete, ma parlatene anche ai 400c.
esempio della forma più alta di fancalcismo.
period
Penny Dreadfull per me un capolavoro assoluto
Come al solito io sono in ritardo e non ho visto ancora tutta la prima serie. Essendo quindi solo alla prima metà mi viene da essere d’accordo con darth. Ma credo che tutti e tre avviate ragione. Suppongo che cambierò idea essendo cresciuta come voi negli anni 80. Però quello che mi viene da pensare è che mi avrà di vivere in un mondo dove tutti abbiamo scelto la pillola blu della sicurezza e netflix/agent Smith ci regalino quello che pensiamo di volere e noi stesso siamo schiavisti sistema che non ci offre niente di nuovo perché si preferisce offrirci il greatest hits e tutti ci andiamo un pó a perdere di questo passo. Poi ripeto da metà serie di sarà una svolta…Non so.
Scusate i refusi . il mio t9 skynet ha preso il sopravvento.
Procedo con un’ errata corrige:
“avviate” diventa “abbiate”
“mi avrà di vivere ‘ diventa ” mi sembra di vivere”
“noi stesso siamo schiavisti sistema ” diventa “noi stessi siamo schiavi di un sistema”
Mah oddio, proprio le serie tv sono il campo “narrativo” dove la sperimentazione è maggiore e la qualità narrativa appare costante… Quello al massimo è il cinema che ciccia e riciccia sempre nello stesso mestolone di sequel, reboot, remake ecc ecc
Personalmente lo trovo molto sincero e ben riuscito questo tentativo dei duffer brothers di ispirarsi ai classici del cinema per ragazzi anni ottanta. Ovviamente il resto sono gusti (faccio outing: mai piaciuto Breaking Bad)
Cazzo breaking bad fa cagare anche me
breaking bad ha un problema di “avvio”
io stesso vidi la prima stagione a suo tempo ma senza completarla
non mi prendeva per niente
a distanza di anni ripresi la visione e arrivato alla terza stagione ero finalmente agganciato a dovere
e l’unico motivo per cui l’ho ripresa era la convinzione (data dalle recensioni) che le ultime stagioni sarebbero state di molto superiori alle prime
Breaking bad comincia a decollare da metà della seconda stagione più o meno andando sempre di più in crescendo
Mah imperatrice io mi riferisco a prodotti come anche mr robot che per me è molto bella ma mi fa lo stesso effetto “comfort zone” chei sta facendo questa qui. Poi ripeto magari vado avanti e cambio idea sul prodotto finito. Preacher immaginavo già di dover leggere il fumetto. Un’ altra serie di cui aspetto la 2 stagione è the Man in the high castle .La seguire?
(Scusate l ot)
Faccio outing ancora (è un confessionale questo post per me): io ho semplicemente trovato ORRENDO il libro di Philip Dick La svastica sul sole e dunque non seguiro mai la serie tv
tocca a me: STAR WARS MI FA CAGARISSIMO
e pure quella puttanata di star trek
Outing per outing tocca a me: non ho mai visto un film di mann prima di black hat
Ma poi è possibile che nessuno abbia mai voluto fare il film di Neuromante? Sono 34 anni che andiamo appresso ai deliri di Philip Dick e per adesso l’unico che ha tirato fuori qualcosa di bello è stato Ridley Scott.
Bah ( echiudo l’OT)
Neuromante (e la trilogia dello Sprawl) pero` e` di William Gibson
Lo so, ma Neuromante è superbo, fanno serie tv pure dalla lista della spesa,
perché Gibson non se lo caca nessuno e stanno sempre a ricicciare Dick?
perchè se no lo rovinano.
Se è una serie tv il rischio di scassare tutto rimane basso, solo solo perché non devi riassumere nulla, puoi trattare tutto capitolo per capitolo
E poi perché oggi i network televisivi sono come la hollywood degli anni settanta: largo agli autori e alle storie che creano
Adoro Dick ma La Svastica sul Sole è illeggibile, son d’accordo
e cmq se la state vedendo su netflix, guardatevi pure Penny Dreadful se ancora non l’avete fatto.
anzi, guardatelo a prescindere perchè quello sì che è una bomba
D’accordo con Darth anche io con una nticchia di entusiasmo in meno. Operazione costruita a tavolino per sfruttare il segmento di popolazione piu’ ambito (gli attuali 35-45enni). Ogni singola situazione, ogni singolo personaggio sono presi da topos tipici degli anni ’80, e purtroppo la cosa ad un certo punto diventa stucchevole. Il poliziotto che da solo contro il sistema lavora sul caso? Check. Famiglie fatte di madri premurose e padri assenti? Check. I bambini nerd (che diventeranno i protagonisti di Big Bang Theory, manca solo Sheldon)? Check. Lo stato/il governo retto da tanti uomini in nero? Check. Operazione perfettamente riuscita a leggere in giro, ma l’avessero ambientata nel 2016 ne parlerebbero in quattro gatti. Bravissima la piccola bimba mostro, mi ha fatto domandare che fine abbia fatto Dakota Fanning.
Aggiungo una cosa sulla questione 2016: la prova di quello che dici è quel gioiellino di attack the block, che ho citato già stamattina.
Omaggio allo spirito di Goonies e ET (di base è praticamente un remake: regazzini alle prese con alieni o avventure per salvare il quartiere), ma 100 mila volte più originale, intelligente e coraggioso di Stranger Things e che però si sono inculati i soliti 4 gatti, tra cui però evidentemente anche lo stesso Spielberg visto che ha voluto Boyega nell’ultimo SW.
Senza offesa, ma Attack the Block più che un omaggio della fantascienza spielberghiana mi sembra una parodia della stessa! I ragazzi che hanno a che fare con gli alieni ci sono, ma sono ragazzi appartententi ad una gang metropolitana (per giunta inglese)
Mi sembra regga pochissimo il confronto con Stranger Things, pure se Stranger Things fosse stato ambientato nel 2016
È proprio un omaggio.
Intelligente, originale, coraggioso e attualizzato, ma sempre un omaggio.
Basta vedere la scena di apertura che è esattamente uguale a quella di ET ( con un tocco di predator)
Attack the block è effettivamente un gioiellino (e mi pare che in Italia abbia fatto un passaggio veloce e per niente promosso, per quello non se l’è filato nessuno), ma definirlo un remake dei Goonies/ET mi pare un po’ tirata per i capelli. Di certo è nello stesso filone, e ultimamente non è che se ne vedano tanti, ma credo sia rivolto anche a un pubblico più cresciuto.
Chiaramente è un remake estremo, o meglio un remake dell’essenza di quei film (come ho scritto sopra/sotto): parla di un gruppo di amici minorenni alle prese con alieni (come ET) e/o alle prese con “cattivi” per salvare il loro quartiere (come Goonies).
Poi è molto più smaliziato rispetto a Goonies/ET perchè un 12enne del 2011 mediamente è molto più smaliziato di un 12enne del 1984 (quindi sì, si rivolge a un pubblico più cresciuto, ma non solo in termini anagrafici).
In altre parole attack the block, a differenza di stranger things, è un film estremamente radicato nella propria epoca (con scooter e xbox) così come ET/Goonies erano radicati nella loro (con bmx e D&D).
sulla questione Italia, il problema principale è che doppiato perde molta della sua forza (almeno credo, perchè non ho avuto il coraggio di vederlo in italiano).
L’ho visto sia in inglese che in italiano. Un doppiaggio IMBARAZZANTE. Voci sbagliate, dialoghi ridicoli, recitazione inesistente. Uno schifo!
Secondo me è una serie grandiosa. E’ una serie nostalgica tagliata ed incollata sui nostri gusti, non solo cinematografici. Oltre alla spontaneità della trama c’è veramente un magnifico sottobosco di cultura e pop-reference, a cominciare dalla prima edizione di DUNGEON (Boardgame famoso e ricercato) o persino i cereali sul tavolo. Tra il 1982 e il 1987 c’è stata una autentica formazione di un immaginario cinematografico che si è sedimentato in tutti noi, volenti o nolenti, con i Fratelli Ranocchio, Peter Vincent, e tutto il resto. Questa serie non mi è sembrata affatto stucchevole, mi è sembrata un perfetto omaggio per chi quegli anni li ha vissuti e non recuperati su cineblog (se posso essere schietto). La citazione è una deferenza, per come la vedo io. Si cita in questo modo, si omaggia in questo modo. Una serie che fa venire il magone ogni volta che si cita D&D, check il professore di Fisica. – La sua reazione alla richiesta maggiori informazioni su “La Valle delle Ombre”…ed è una idea a dir poco grandiosa. Le citazioni a J.R.R TOLKIEN sono acqua fresca, e tutto quello che imbastiscono i fratelli “Duff” come li chiamo io, aggiunge un livello di tenerezza unico, con un tocco di malcelata voglia di anni 80. Una differenza sostanziale (imho) è che Spielberg forse ha raccontato i bambini di ET (o Donner/Goonies) con un tocco da adulto, non so se capite cosa intendo. Ha costruito un film con criteri di bambini che potessero piacere ad un vasto pubblico: il cinesino che inventa cose nei Goonies è simpatico e frizzante..ma se avesse avuto (per esempio) una fissa per l’Uomo Ragno, sarebbe risultato più bambino, più bambino…più credibile. I protagonisti di ST sono bambini stereotipati ma raccontati da un adulto che è stato bambino che è stato in quel mondo, che l’ha vissuto o l’ha visto in prima persona. E già li vedo i Fratelli Duff che narrano a turno nella loro tavernetta e poi verso le 18:oo sgommano nel loro quartiere a bordo di BMX.
Peter Vincent e lo specchio rotto :)
oh a me quando si cita e.t. mi viene lo schifio visto che quel film mi ha fatto sempre cagare da quando avevo 5 anni…
fantastici quelli che parlano di prodotto per una cosa sostanzialmente di nicchia come questa e poi vanno a farsi le seghe su roba come gli avengers
Ecco parliamone.
lars che sagacia :)
appena finita di vedere.
sicuramente fatta bene , ma ha delle cadute di sceneggiature che almeno a me danno fastidio essendo evitabilissime.
Non mi riferisco al lato ‘paranormale’ :
SPOILER
-Lo sceriffo riesce ad entrare nel laboratorio segreto a suon di cazzotti , manco fosse un Bud movies.
Poi , dopo aver percorso in lungo e in largo il laboratorio e aver visto la porta per il mondo parallelo, viene preso e che fanno? lo addormentano , lo accompagnano a casa , lo mettono nel letto e probabilmente gli rimboccano anche le coperte…mettendo giusto una cimice…mah
– Nella scena presa da E.T. , quando la ragazza solleva il furgone , si vede chiaramente che gli altri furgoni potevano benissimo andare un pò a lato e continuare l’inseguimento , e li avrebbero catturati in 5 secondi. Ma logicamente quando il governo insegue un esperimento unico al mondo che è scappato , non può passare sul marciapiede con un furgone…
-Nuovamente una scena da Budmovie , quando si nascondono nel pulmino in discarica , si vedono 3 agenti del governo , armati , arrivare e cercarli. Uno d loro dopo aver fatto 3 metri (quindi anche gli altri erano quantomeno lì vicino) , viene preso a cazzotti dallo sceriffo che poi prende i ragazzi. Ma gli altri 2 agenti armati lì vicino?? avevano i paraocchi ed erano sordi??
e ce ne sono ancora molti.
sono cose che a me sembrano più irreali della storia ‘paranormale’, e si potevano evitare senza problemi..
Hai stanato alcuni dei miei “eeeeeeh?!?”
però mi ha preso la serie, anche se le citazioni sono troppo sparate in face
Emiliano grazie per queste tue sagaci osservazioni. Le cadute che descrivi come inappellabili e grossolane ti rendono molto arguto e sicuro di te. Mi dispiace quindi dovertele smontare una per una.
1) lo sceriffo viene sedato e riportato a casa perché non puoi far sparire uno sceriffo: sono cose che si notano, tipo che ti ritrovi la polizia dello Stato e l’Fbi ad indagare H24 ed è il tipo di cosa che chiunque abbia affari loschi in atto tende ad evitare. E via con la prima smerdata.
2) Anche qua, bel ragionamento logico. Non ti viene in mente che ciò che ha fatto con il primo furgone poteva farlo anche con gli altri furgoni o direttamente con le persone e per questo di sono fermati tutti ? Guarda che non era difficile questa volta. E via con la seconda smerdata.
3) Qua se la giocano con il sonoro fuori campo. Li annienta tutti a cazzotti ma fuori campo. Capisco che sia un po’ forzata ma non è un’omissione come l’hai capita tu. È una scelta che favorisce tra l’altro l’entrata in scena dello sceriffo con la sorpresa dei ragazzi. E vai con la terza.
Grazie Emiliano. Se come dici di queste cadute ne hai notate molte altre ti prego di scriverle così che io mi possa divertire a smontarle e trasformarle in altrettante figure di merda, che poi ti ci condisci una piada.
W PCC
certo, SPOILER fare sparire uno sceriffo locale sfigato si nota e invece uno sceriffo locale sfigato che prende a papagni uno sceriffo statale per farlo parlare (dopo che è andato a buca il tentativo di rimorchiarlo nel bar) è ordinaria amministrazione.
senza contare che tutto l’episodio della prima incursione dello sceriffo nella base è scritta con una sciatteria unica: scena con lui davanti alla recinzione esterna STACCO lui già dentro la base senza che si faccia manco il tentativo di spiegare come ha superato la sicurezza alla porta.
Sì Samuelina tra prendere a ceffoni tizio e accoppare caio c’è una grossa differenza. Ma capisco che la tua formazione culturale non ti consenta di apprezzarla. Per il resto, si sa, quando uno si è inacidito vede errori ovunque e omette persino che alla fine lo sceriffo viene comunque catturato, un po’ come se fino a quel momento avessero voluto osservarlo.
(Ma eravate così attenti anche durante i film di Stallone, Van Damme, Michael Bay e soci ? Così, per sapere)
la gestione dell’episodio “sceriffo di provincia entra in base militare di massima sicurezza” (dilettantistica a dire poco) non è certo il motivo principale della mie riserve su stranger things.
ma da qui a non rendersene conto e/o a giustificarla ce ne passa eh… anche per uno che che si fa chiamare pisciatoio e che lascia intendere quanto sia di bocca buona (in senso letterale).
cazzo appena uno scambio di battute e già stai talmente in difficoltà da ridurti ai trucchetti più cheap della nobile arte della dialettica?
che delusione che sei stato…
A parte lo shyamalan twist del mio commento precedente (avrai notato, immagino) ho puntualizzato tre presunte falle di sceneggiatura e le ho demolite una a una. Tu hai reagito impuntandoti su una sequenza che ritieni dilettantesca e sei andato letteralmente in loop come un cum farther su di essa. Il mio consiglio, se vuoi essere preso minimamente sul serio, è di cimentarti con delle contro demolizioni alle mie tre demolizioni, senza cambiare argomento. Ma prima esci dal loop!
l’unica cosa che hai demolito è il tuo povero sfintere a forza di stimolarlo con bottiglie di freeway cola (cfr link)
https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20121124112323AAzbqP1
@Il Pisciatoio , forse le avrai smontate ma solo nella tua testa..
Primo , dici che far ‘sparire’ lo sceriffo sarebbe stato troppo nell’occhio.
Infatti nessuno avrebbe creduto ad un suicidio , dopo la morte dell’unica figlia , ed anche i colleghi si chiedevano spesso se era in grado di andare avanti… E” stato sicuramente più logico metterlo a letto e lasciarlo libero di fare tutte le indagini e raccogliere prove da poter fornire alla stampa.
Mentre far sembrare un suicidio il tizio del bar , che nessuno si aspettava, è OK.
Per i cazzotti in discarica, quindi 3 Agenti armati si sono fati prendere a pugni e mettere KO da una sola persona ,senza nemmeno sparare un colpo…OK
Stessa cosa per l’entrata nella Base.
Fa vedere alla fine dell’episodio che taglia la recinzione.
Poi all’inizio del successivo è già dentro la base..Quindi basta tagliare la recinzione e si entra direttamente nel laboratorio (SuperSegreto) , senza ingresso/segreteria o altro.
Inoltre quando il bambino di colore (solo perchè non ricordo il nome) , vede con il binocolo la base , ci sono Soldati armati OVUNQUE.
Va bè , se per te è tutto ok , il problema sarà altro..
ah dimenticavo la scena del furgone ribaltato ,che si sono fermati per ‘paura’.
secondo il tuo ragionamento ,a questo punto non avrebbero mai tentato di cercarla in nessun modo.
Mandano anche un elicottero , ma non avevano paura che lo facesse cadere??
Appena hanno un indizio , la mandano a cercare.
Non sta proprio in piedi che si sono fermati per ‘paura’ di un altro furgone ribaltato.
Eh, emilienne, inizio ad avere dubbi su quali scuole o meglio istituti tu possa aver frequentato. Il problema del far sparire lo sceriffo risiede nella carica che ricopre, non nella plausibilità di un eventuale suicidio ecc. Crepa uno sbirro ti ritrovi mille poliziotti a fare indagini; lo lasci vivere e ti resta solo lui a fare indagini. Capito ?
Per i cazzotti alla discarica: sì, uno solo ha steso tre armati a pugni, perché? Ma che film hai visto finora ? Guarda che il tuo caso diventa sempre più preoccupante.
L’ingresso nella base come ho detto è già più una forzatura, anche se agevolata dal cambio di puntata. Forse era tutto studiato per poter osservare lo sceriffo e capire fino a che punto era informato. Ma è davvero questo elemento che invalida tutto il resto, compresa la formidabile regia ? No perché è davvero poco.
Sul ribaltamento del furgone invece si vede proprio la difficoltà oggettiva di ragionamento da parte tua. Ti ricordo che la bambina fuggendo dalla base accoppa 3 sbirri facendo loro esplodere la testa. Quindi è una che ribalta furgoni e all’occorrenza tira giù elicotteri e uccide sia persone sia mostri invincibili. Quindi le dai la caccia sapendo di lasciarci le penne come quando sali sul ring con uno che è campione dei massimi (un certo rocky non so se l’hai visto). E tu te ne esci con un “Mandano anche un elicottero , ma non avevano paura che lo facesse cadere??” o con il mitico “Non sta proprio in piedi che si sono fermati per ‘paura’ di un altro furgone ribaltato.”. Eh già, una che ti fa esplodere il cervello la temi perché ti ha ribaltato il furgone e non puoi passare.
Ma poi dicevi di aver in serbo altre perle di fine analisi della sceneggiatura e stai sempre a far figure di merda sulle solite tre o quattro cose.
va bè , se per te è una cosa plausibile che 3 Agenti armati ed addestrati , peraltro in stato di attenzione massima , si facciano pestare da una sola persona a suon di cazzotti , tutto il resto è normale che ti sembra logico.Probabilmente lo sceriffo aveva anche il silenziatore nei pugni , e la forza di Tyson.
Essendo questo il tuo livello di plausibilità , inutile andare avanti.
Se pensi come un bambino under 14 , naturalmente non troverai nulla di strano , come quando si vedono i film di Bud Spencer (per carità nulla da dire sono molto simpatici) , anche questi ti sembreranno molto reali.
Emi, davvero non so se ti rendi conto che ogni volta che aggiungi qualcosa ti smerdi da solo sempre di più. Il tuo “è una cosa plausibile che 3 Agenti armati ed addestrati , peraltro in stato di attenzione massima , si facciano pestare da una sola persona a suon di cazzotti” stride con tutto il cinema di cui si occupa chi scrive su questo sito, dai redattori ai commentatori. Ti ricordo che negli anni 80 c’era un certo Rambo che ammazzava centinaia di militari, poliziotti e radeva al suolo campi militari e cittadine intere. Un certo Commando nel frattempo uccideva centinaia di soldati armati fino ai denti e disposti a tutto, altro che “in stato di attenzione massima”. Un certo clint eastwood pochi anni prima in un western ha ammazzato a pistolettate dai 3 ai 10 pistoleros contemporaneamente, non so se l’hai saputo, ed erano tutti assassini e armati. Ma potrei citarti i film di Bruce Lee dove morivano a centinaia combattendo contro di lui da solo. E tutto questo è il cinema anni (70) 80’ in cui sono nati ET e certa roba di King, quindi è il background che rende plausibilissimo anzi necessario che un eroe buono sconfigga i cattivi benché in superiorità numerica. Succede in tanti film, succede ancora oggi, se vedi John Wick. Ma chettelodicoaffare. Non ti sei nemmeno accorto che la bambina è un’arma di distruzione di massa e l’hai scambiata per una che ribalta i trattori così i cattivi non possono passare. Dai retta, hai sbagliato sito. Hai sbagliato vita.
Sono arrivato solo in fondo alla sesta, quindi non so per il resto, ma per la cosa di lasciare vivo lo sceriffo ha ragione Il Piscia, è la prima regola base di ogni criminale serio non fare fuori gli sbirri, se vuoi il low profile. Meglio screditarli/farli passare per matti, cosa che sembra (per dove sono arrivato io) riuscirgli bene anche da solo, visto che sta dando credito alla Ryder che è matta (nella percezioni comune dei cittadini).
Per quanto attiene l’ingresso nella base, invece, io pure mi sono detto “Ah, quindi per entrare nel complesso forse più segreto dell’interno governo USA servono delle tronchesine e lo stacco di puntata al momento giusto”.
Allora è vero che è un un po’ forzato ma rendere plausibile al 100% quell’ingresso avrebbe richiesto quanto tempo a livello di durata della narrazione ? Davvero troppo. Nell’economia complessiva del racconto avrebbero dovuto sacrificare qualche altra scena. Se penso ad un telefilm come Super Car con Michael che entrava in basi militari super segrete nei modi più maccosa possibili non credo ci si possa lamentare. Ricordo anche, per fare un esempio, che la saga di Rocky narra dell’incontro tra il campione dei pesi massimi e uno sconosciuto, praticamente un dilettante, e in palio c’è proprio il titolo: questa nella realtà è cosa assolutamente impossibile. Dovrebbe far cadere ogni plausibilità ecc. ecc. Eppure nessuno si è lamentato del mega maccosa e il film è un caposaldo del calcismo. Per chi lo ama, il calcismo combattente, questi non sono problemi.
Qui PCC, a voi in studio.
Darth, ma che davvero la Ryder come sex-symbol..?
Beh qui è cronaca, credo ormai si possa dire a conti fatti.
http://www.vogue.com/3619621/winona-ryder-best-fashion-moments/
http://www.elle.com/fashion/a26540/my-fashion-icon-90s-winona/
http://thoughtbasis.com/90s-symbols/43/
A metà degli anni novanta Wynona Rider era abbastanza un sex symbol riconosciuto, per quanto ricercato. Lo era per i giovani e più per la generazione “alternative” che universale, ma comunque generalmente reputata molto bella/interessante.
Non era la bellezza da reginetta del ballo sia chiaro, era quella col fascino particolare, la faccia sveglia e l’attitudine un po’ trasgressiva. Lei come pure Rose McGowan, Selma Blair…
dopo che si è rifatta le bombe, “alternativa”, “ricercata” “interessante” e “fascino particolare” un par di palle
era fregna e basta
I miei gusti anni 80/90 erano assai piu` ruspanti, mai dedicata una zaganella alla Ryder
Aspetta Tizio, Rose Mc Gowan è un fregna blindata, Selma Blair lo sponsor vivente dal sesso spurcello… siamo proprio su altri campi da gioco rispetto alla Ryder
Quoto insomma Lars, anche perché io le fregne TV le valuto sempre in relazione alla concorrenza… e anche solo stando tra la generazione del 71 ci sono Rachel Weisz, Carla Gugino, Shannen Doherty, Renee O’Connor… questo per citare proprio i fregnoni da battaglia… se vado sui gusti personali, MyMovies mi trova pure l’immensa Natasha McElhone e Charlotte Gainsbourg…
Ragazzi che vi devo dire: personalmente non ci ho mai perso il sonno, ma piaceva parecchio a tantissimi miei amici nei primi anni novanta e come icona femminile anche a molte amiche. Riportavo una cosa abbastanza nota/diffusa all’epoca e retrospettivamente conclamata: ho postato tre link tra i primi trovati che lo asseriscono.
Questo al di là dei gusti personali miei, vostri o del redattore è puramente una nota di costume.
Su che tipo di bellezza abbiano le altre che ho citato rispetto all Rider è irrilevante, era più la tipologia di ragazza “diversa” che le accomunava.
Di fronte a questo profluvio di nomi come PCC devo far sentire la mia voce. La Ryder da giovane era molto bella, pochi cazzi benché non una tipa da PCC ed era una sex symbol in America. Stava con Depp, per dire. Rose McGowan è fregna al solo primo impatto perché il trucco è molto pesante, domina e non sempre nasconde occhiaie profonde – il suo culo in compenso è ottimo.
Poi hai citato Carla Gugino che per me è il top delle porcelle, una con cui raggiungerei prestazioni tipo viagra senza viagra. La Doherty ha il cancro quindi ormai è fuori. Natasha Mcelhone mi aveva attizzato moltissimo in Ronin poi però ho perso le sue tracce e non è comunque ai livelli delle altre, è più di classe e per niente porcellona. Invece non capisco cosa c’entri in tutto questo spettacolo di fregne la Gainsbourg che è un cesso a pedali di una bruttezza indisponente per giunta completamente priva di tette: quando in Independence Day 2 nel finale la definiscono “una bella donna” mi sono chiesto quanto abbiano dovuto provare la scena per riuscire a dire quella battuta senza scoppiare a riderle in faccia.
Lascerei invece uno spazio in questa carrellata di minchie in pugno alla molto più competente Shannon Wirry. Non metto filmati che poi parte lo shyamalan.
Non so, Rose McGowan me la ricordo fregnissima in Grindhouse, tanto da salvare con la sua presenza la discutibile operazione del duo Taranta-Rodriguez. Che poi è strano in quanto non è il mio modello di figaggine, ma se una tira, tira.
Sulla Gugino ci diamo il cinque alto (proprio quello da film porno anni 80 – e dagli! – nel senso che ce la siamo appena scopata in due e ci diamo il cinque dopo esserle venuti in ogni dove, giusto prima del cambio scena con dissolvenza).
Della McElhone invece mi ero innamorato durante Californication, mentre la Ginsbourg, boh, in Nymphomaniac sono riusciti a rappresentarla come fregna, ma effettivamente mi sa che facevo meglio a tenermela per me.
Io avevo sviluppato un gomito del tennista per Jeanne Tripplehorn
certo che se fossi costretto a scegliere tra infilarlo in un formicaio di termiti assassine e la gainsbourg, mi butterei a pesce sul formicaio
Io mi ricordo di ragazze interrotte.
ragazze interrotte… i bei tempi in cui ancora la jolie meritava a bestia, peccato che poi sia andata trasformandosi in un cosplay del grinch
Shushà nominato all’istante portavoce ufficiale del PCC (con grandi pacche sulle spalle).
Il Presidente con sagacia tipica del PCC ha eviedenziato nella Tripplehorn la tipica attrice da PCC. Una il cui nome nessuno in realtà rammenta e che viene ricordata solo come quella che lo prende in culo in Basic Instinct. La mossa di Paul fu splendida perché trasferì abilmente su di lei tutto quello che volevamo veder fare a Sharon Stone (e che lei mai avrebbe accettato di fare) facendola diventare la vera star del film, cachet a parte. Peccato non abbia replicato.
Devo essermi perso l’atto fondativo del PCC, ignorandone quindi finanche il significato della sigla, ma una poltrona di questi tempi non si rifiuta mai.
Quanto alla Tripplehorn(y), non ricordo benissimo la trama precisa di Basic Instinct… è il suo personaggio che a un certo punto di fronte a un maschio (Douglas?) che le dice che no, non le va di scoparla, si spara con la schiena al muro, si straccia la camicetta uscendo tette da ovazione e gli intima “VIENI QUI A DIRMI DI NO”?
Minchia, avrò postato 50 commenti sul PCC e te li sei persi tutti ? Comunque sta per Partito Calcista Combattente. Rivendichiamo il calcismo vecchia maniera, che torni Nanni e altre cose con cui sei d’accordo a prescindere. Fidati. Siamo a 50 iscritti.
Su di lei, la scena era diversa. È Douglas che ha una voglia tremenda di farle un carotaggio e lo fa contro la sua volontà, al punto che ne esce traumatizzata, con il cuore spezzato in due e non solo quello. Ti consiglio vivamente di rivedere la scena e anche il film nel suo complesso.
Ok, allora mi fido, sembri una brava persona.
Aggiungo che la Ryder l’ho sempre messa ingenerosamente a confronto con Umona Thurman (che infatti wiki mi dice essere giusto del ’70), quindi destinata a perdere forevva… con Uma ho proprio una fissazione che Tarantino in confronto è un scolaretto che le manda i messaggini con scritto ti vuoi mettere con me sì no rispondi.
Ho pure la moglie coi piedi come i suoi (http://www.softrevolutionzine.org/wp-content/uploads/2012/12/548604_453977764659914_681859211_n.png); non dico di averla sposata per questo, ma ogni volta è un piacevole vedere.
Attenzione SPOILER sparsi qua e là
Mi inserisco nella discussione con estremo ritardo, l’ho appena finita è l’ho trovata una serie fantastica, bevuta in due giorni.
Io ho 27 anni quindi su di me l’operazione nostalgia non ha avuto effetto, concordo con chi diceva che è una serie fatta bene a prescindere dagli “omaggi” sparsi. Concordo anche sull’esempio di Tarantino anche se vorrei lasciarlo fuori per una volta da un discussione di films.
Per dire, non ho mai visto i Goonies (sìsì so dov’è la porta non c’è bisogno di spingere) e ET, che ho visto da molto piccolo, non mi è rimasto impresso (mentre Ghostbuster visto sempre in tenera età è il mio film preferito ever, per rimanere negli 80) e in genere i film di bambini avvenurosi mi stanno sul cazzo, ho trovato ST una bomba per atmosfere, musiche, attori (cazzo dustin vorrei fosse il mio fratellino tutta la vita), l’arco narrativo (i cliffhanger di ogni capitolo di cui parlava Van Gogh).
Il mostro è un po’ anonimo e magari fatto male con CGI scarsina, ma per come si evolve la storia e come è inteso il racconto è solo un pretesto, rappresenta il “male” scatenato dai veri cattivi cioè Papa e i compari scienziati; poi almeno si vede subito e non è come quei film che “minchia il mostro cattivissimo” che dovrebbe reggere tutto un film e poi lo vedi 2 minuti alla fine male tipo bigfoot e fa cagare al cazzo.
Eleven bravissima e per quanto riguarda l’overacting criticato della madre: è una madre single che soffre d’attacchi d’ansia, stava con un coglione stronzo che l’ha abbandonata, le fanno sparire il bambino, quest’ultimo le parla attraverso delle lucine, appare un mostro, trovano il figlio morto ma non è lui, etc, anch’io sarei alquanto schizzato e preso da crisi ammale.
Invece tra le serie di questi anni mi ha un po’ ricordato per alcune cose Utopia (serie bomba tra l’altro e molto calciabile), tanto che quando El sparisce mi è venuto da dire “Where’s Jessica Hyde?”.
Senti Oboe, puoi pure apprezzare Stranger Things, ma non mi puoi avvicinare questa melassa nostalgica hollywoodiana alla violenza british ultramoderna di Utopia !
“Mi ha ricordato per alcune cose Utopia”, significa che alcuni elementi di questa serie mi hanno ricordato alcuni elementi di Utopia, tipo lo scienziato cattivo che usa i figli come cavie, le atmosfere per alcuni tratti, i protagonisti (qua bambini lì adolescenti) tirati in una storia di cospirazione più grande di loro, etc. bom.
Piccola postilla, non capisco perché per difendere qualcosa (e bada bene, Utopia è una delle mie serie preferite degli ultimi anni) bisogna affermare per contrasto che *inserire qua nome della cosa da denigrare* è una merda, come se ne guadagnasse qualcosa per contrasto.
In ogni caso pace e bene.
Comunicato riservato ai tesserati del PCC.
La nuova serie bomba atomica è “The Night Of”. Vedetela subito esaltandovi come delle iene appestate altrimenti dovrete riconsegnare tessera e bandiera PCC.
WPCC
Finalmente l’ho vista anch’io. Bellissima, dai e chissene dei potenziali buchi di sceneggiatura o delle semplificazioni. E’pur sempre una serie ispirata al D&D cazzo. Spero non facciano la seconda stagione. O che sia un qualcosa di completamente diverso. Cosi’com’e’hai dei personaggi perfetti e l’epilogo agrodolce giusto.
Winona, da giovane era davvero una che te lo faceva venire duro, anche se era nana, ma da ragazzino non ci facevo caso. Non ho ben capito se sia scarsa a recitare. Nota di colore, nella mia scuola anche c’era un bambino con lo stesso problema di denti di Dustin. Ma era 10mila volte meno simpatico, anzi…
L’ho finita giusto stanotte questa serie… (ho deciso di guardarla perché “Hidden” degli stessi fratelli m’era garbato)
Dunque, le cose fighe: la sigla,l’atmosfera orrorifica che sbuca di tanto in tanto e tutti quegli oggetti anni ’80 che tanto mi mancano.
Quello che non va è che pare un misto Spielberg – King, due autori che non amo per nulla. King è la morte dell’horror e il buonista Spielberg mi fa sudare miele al solo sentirlo nominare! I bimbi sono insopportabili, Undici è pessima e il duo, anzi trio, Steve – Nancy – Jonathan rivedibililissimo. Winona insopportabilmente pazza. Pochissimi i colpi di scena però il tutto si lascia guardare fino alla – non memorabile – conclusione.
Speriamo in una seconda stagione migliore! :D
Ho già detto che la sigla carpenteriana è fighissima??? :D
Cioè, non tu piace la recitazione della bambina..?
No, mi pare un personaggio messo lì a “caso”… Non ci fosse stata sarebbe stata la stessa cosa…
Sarà che, di base, odio i film con bambini protagonisti; figurati se con superpoteri…
leggiti la zona morta, l’uomo in fuga, cose preziose.. poi possiamo riparlare di stephen “fottuto” king :)
No, no, ne ho letti a sufficienza per sapere che non mi piace! La mia tesi era proprio sull’horror (gotico). Per me l’horror e’ quello classico tipo Machen, M.R.James, Le Fanu, Lewis, Lovecraft, Poe, Hodgson, ecc…
Prendiamo la cultura pop degli anni ’80, aggiungiamo citazioni ed omaggi ad opere cult di quel periodo (e non solo), a tutto questo buttiamoci dentro un classico soggetto alla Spielberg o alla King e otteniamo la serie, ormai già cult, di questa estate.
Ladies and Gentlemen, dalla mente dei fratelli Duffer, “Stranger Things”.
ciao giovanni,
fai pure come se fossi a casa tua
L’esuberante Giovanni Berardi è infatti invitato a non usare più la sezione commenti del nostro sito per spammare le recensioni del suo blog. Al momento ho segato il link al suo blog in ben 15 interventi, mantenendo però il commento.
Alla prossima non sarò così cordiale.
Talmente pieno di anacronismi da rendere arduo mantenere la sospensione dell’incredulità per chi gli anni ’80 li conosce anche solo di striscio.
Grazie per la segnalazione! Sarà che sono del ’75, ma ho divorato gli 8 episodi con gusto.
Unica piccola delusione l’ultima puntata.
Mi spiace ma non ci siamo: bel pacchettino, musica à la Carpenter, operazione nostalgia, i Goonies, le biciclette… (ma questi anni ’80 vi piacciono davvero tanto? Sarà che li ho vissuti da adolescente e di glamorous avevano veramente poco…). Qui si va comunque ben oltre la citazione per realizzare una serie gradevole ma scontata, telefonata e prevedibile. Sarà che la guardavo alternandola a Mr. Robot e quest’ultima in confronto arriva da un altro pianeta! Care cose
Pensa io ho trovato la seconda serie di Mr Robot una minchiatona pazzesca (ma gia con il plot twist della prima serie ho detto basta cosi, sta roba va bene in beautiful e ho mollato li la Evil Corporation)
La penso esattamente come imperatrice.
A parte che mr robot 1a serie verso la fine gia` due discrete palle te la ha fatte, ma alla seconda puntata della seconda serie volevo urlare BASTA ABBIAMO CAPITO CHE C’HAI I PROBBBLEMI CAZZO, VAI AVANTI CON LA STORIA PER DIO! al che ho chiuso e buona li`.
Stranger things tutta la vita
che ficata
Vista tutta oggi, ovviamente in ritardo e mi è piaciuta. Vorrei sapere dove sono i buchi di sceneggiatura del tipo “come ha fatto lei ha sapere quella cosa che sapeva solo lui”, grazie.
bellissima!!!
non sono riuscito a resistere e le ultime 5 puntate me le sono sciroppate tutte in una notte
veramente una ficata
Attendo se possibile un commento sul secondo temp…ehm seconda stagione.