Fancalcisti! Amici vecchi e nuovi! Concittadini di Valverde, innamorati dei mostri e delle pizze in faccia! Come ampiamente previsto dai bookmakers, la Seconda Edizione del Convegno Mondiale del Cinema di Menare si è conclusa in gloria. L’evento, che si tiene con cadenza annuale ormai dal 666 a.C., è stato celebrato a Lucca e, come avviene con cadenza annuale ormai dal 666 a.C., il Presidente del Mondo e quello del Cinema di Menare (insieme a Lucca Comics, alla cui organizzazione vanno tutti i nostri <3) hanno voluto che a officiare fossero i 400 calci.
L’ordalia, nel corso della quale il mondo si prende un’ora di pausa per ascoltare e riflettere sulla situazione attuale del cinema di menare, si è consumata presso l’Auditorium San Girolamo. A presenziare sul palco, tre calcisti oltremodo sensuali, che in un gesto di ribellione e situazionismo hanno deciso di utilizzare bizzarri pseudonimi il cui arcano significato lasciamo a voi il piacere di scoprire: ecco a voi, da sinistra a destra, Stanlio Kubrick cioè io, Jackie Lang e George Rohmer:
Dicevo: ecco a voi et cetera:
Ad aprire le danze è stato, come da tradizione, il Sommo Capo della Supremazia Nanni Cobretti, per l’occasione travestito da YouTuber: ecco spiegata la sua assenza fisica in sala. Giusto per cominciare con un argomento leggero e rilassante, Nanni ha illustrato inequivocabilmente alla folla perché è stato Paul Verhoeven con Atto di forza a uccidere il rated R e a regalarci i supereroi in pigiama che si picchiano con il PG13 sul groppone. La rivelazione ha provocato sei svenimenti in sala, e altri otto tra voi sono piombati in una sana, lovecraftiana follia: potremmo quasi dire che l’intervento di Nanni ha suscitato un polveroven, ma non lo faremo.
In che modo potevo io, umile scribacchino, eguagliare la grandezza del mio predecessore? Perché è a questo destino ingrato che mi hanno condannato i miei colleghi, lasciandomi spazio subito dopo Nanni. Ne ho approfittato per parlare di gender:
In particolare dei ruoli di genere nel cinema horror, con i clamorosi e antipodici esempi di Deathgasm e The Final Girls, due film che fanno alle donne esattamente l’opposto di quello che sarebbe logico facessero. Se fate i bravi e aspettate un attimo il ragionamento diventerà un pezzo sul mio blog, video con gli Slayer e i gattini compresi. Un piccolo assaggio, però, ve lo potete già godere:
Vorremmo introdurre l’intervento successivo, quello della nostra Cicciolina, con una foto significativa, ma la verità è che tutte le macchine fotografiche che hanno provato a immortalare l’esplosiva scollatura di quella che Vampirella ha definito “molto meglio di Vampirella” sono esplose in una nuvola di zolfo e ormoni, e siamo dunque obbligati a farvi vedere un’altra foto del mio intervento:
Oltre a far esplodere il cervello di sette tra gli astanti e di due cosplayer che passavano lì fuori, Cicciolina ci ha anche spiegato, con dovizia di particolari e documentazione audiovisiva, l’importanza, per il cinema di menare, delle persone che escono dai cadaveri di bestie puzzolenti. Dall’ultimo, clamoroso caso, quello di Ciccio DiCaprio in The Revenant, giù giù fino a Liam Neeson e Luke Skywalker: il cinema di menare e le persone in cosplay da interiora animali vanno a braccetto come il pane, la Nutella e i cazzotti.
A proposito di cazzotti! Jackie Lang, l’altresì moderatore nonché filologo di Rocky e sex symbol ufficiale dell’evento, si è impadronito del palco per spiegare, con il supporto inoppugnabile di scottante materiale video, come mai Creed non appartiene al canone di Rocky. Se già ricordate (e come potrebbe essere altrimenti) la sua micidiale dimostrazione del perché Il discorso del re e Rocky sono la stessa cosa, saprete che cosa vi aspetterà quando potrete leggere l’immancabile compendio scritto che lo stesso Jackie produrrà (ora mi uccide).
Se invece non ricordate, ecco cosa vi aspetta: una cronistoria dettagliata dell’intera saga di Rocky! Perché l’intera saga di Rocky non è altro che l’autobiografia di Stallone! Curiosità biografiche sul Nostro infilate con nonchalance all’interno di un discorso di alta critica! Il racconto affettuoso ma mai fazioso e sempre onesto di un fan la cui conoscenza della saga di Rocky sta alla saga di Rocky come la saga di Rocky sta alla saga di Rocky! Guest star: Fedez!
È poi giunto il momento in cui George Rohmer, nel raccontarci lo stato attuale del cinema italiano di menare (spoiler: ottimo, come ci sussurriamo un po’ dubbiosi da qualche mese e come finalmente abbiamo sancito con tutti i crismi dell’ufficialità), ha finalmente illustrato in pochi secondi tutto quello che non va, e tutto quello che sta finalmente cominciando ad andare, nella nostra industria dei pugni ripresi dalle telecamere. Un brutale faccia-a-faccia tra Il ragazzo invisibile di Salvatores e Lo chiamavano Jeeg Robot di Mainetti: uno che pare una brutta fiction in cui anche i ragazzini di dieci anni parlano come libri stampati, l’altro UN DIALOGO NORMALE TRA PERSONE VERE DIOSANTO.
“Non è un Paese per calci” titolava Jackie il suo pezzo sul regazzino che fa il cosplay di Frodo con l’Anello. “Qualcosa sta cambiando nel cinema italiano” sosteneva invece George recensendo Jeeg Robot. Ecco: se serviva una dimostrazione che esiste un modo per far sì che la seconda affermazione diventi quella vera e la prima la cazzata da deridere, l’intervento di George al Secondo Convegno Mondiale del Cinema di Menare ha indicato la strada giusta.
Come potevamo chiudere se non con uno sguardo ecumenico, onnicomprensivo, documentaristico, rigoroso come una Lonely Planet e più approfondito di un atlante De Agostini, allo stato del cinema di menare nel mondo? Come l’anno scorso, è stato il giramondo residente dei 400calci Luotto Preminger a condurci in una cavalcata mozzafiato tra i paesaggi più estremi del globo terracqueo, alla ricerca di prove documentate dell’esistenza di una Regola Generale, un’equazione aurea che descrive le botte cinematografiche con la precisione con cui il teorema di Pitagora descrive Pitagora, una Verità che solo uno sguardo a 360° della nostra casa nel cosmo può rivelarci.
Con i suoi incredibili interventi-verità da Asti e dalla Liguria, Luotto ha fatto esattamente questo. Vorrei, io Stanlio, potervi dire di più, ma l’incantesimo del nostro cantastorie è difficile da replicare con semplici parole. Beato chi c’era, e ha potuto assistere all’incomparabile spettacolo della silhouette di Luotto Preminger che si staglia sul maestoso sfondo delle Cascate del Monferrato, una delle sette meraviglie di Asti.
Poi niente, è finito tutto, noi siamo ascesi al cielo, voi avete ringraziato i Grandi Antichi per l’opportunità che vi hanno concesso e il Secondo Convegno Mondiale del Cinema di Menare è finito.
DOVEROSA POSTILLA DI CICCIOLINA WERTMÜLLER
Per evitare lamentele da parte dei lettori mammofili delusi, eccomi qui che gesticolo accademicamente, in tutto il mio splendore.
Applausi per tutti.
In special modo per Cicciolina!
l’importanza, per il cinema di menare, delle persone che escono dai cadaveri di bestie puzzolenti.
E qui il primo a venirmi in mente è stato il leggendario Ace Ventura in Missione Africa. Vado a vergognarmi.
L’incontro dev’essere stato una bomba, mi spiace non esserci stato – come ogni volta dal 666 a.C., uffa. Comunque bravissimi, aspetto con trepidazione i singoli post
DOVEROSA POSTILLA
Da bosomane ho apprezzato molto la doverosa postilla. Grazie.
c’è chi ne esce..ma a volte pure chi ci entra, come mark strong e baron cohen nella scena dell’elefante in Grimsby :D
Non vedo l’ora di leggere i post che produrrete a riguardo.
Ps: non sono riuscito a vedere la postilla di Cicciolina, mi è esploso il notebook
Rickrolling in 2016
meno male non sono il solo.
Siete meno di quelli che mi aspettassi.
Siamo quelli che l’hanno ammesso.
anche io
sigh
Beccato. :(
sappiatelo. volevo fare un commento bellissimo ma poi ho visto la postilla e non me lo ricordo più…Cicciolina, tanta stima!
Jackie, ancora più stima dato che sei stato incastrato…
Ci ho provato ad arrivare in tempo, ma la situazione parcheggio era talmente complessa che ho dovuto lasciarla a Prato e venire a piedi.
Sarà per il prossimo anno.
È stato un grande momento
Mi piacerebbe saperne di più sull’uccisione del Rated-R di cui ha parlato Nanni,ci sarà un post a riguardo in futuro per caso ?
si, degli interventi in video abbiamo (per l’appunto) il video
Vedendo le meraviglie redazionali, mi chiedevo (sicuramente è già stato chiesto, e avrete anche risposto), che fine ha fatto Belen Lugosi.
Io c’ero! E aspetto il finale (che Jackie ha promesso comparirà sul sito) dell’intervento di Luotto, interrotto da un barbuto è inflessibile signore luccacomichese che alle 12 in punto ha fatto sloggiare senza pietà tutti.
Stavolta ero in prima fila! È stato bellissimo.
Vorrei solo aggiungere che il giorno dopo ho visto Stanlio Kubrick all’anteprima di One Piece Gold. Temo che non lo recensirete ma ci tenevo a menzionarlo.
Gigos, hai informazioni su Stanlio talmente private che nemmeno lui le possiede: il giorno dopo ero in treno che tornavo verso casa :-)
Mi era sembrato… d’altronde era una faccia tra la folla, mi sarò confuso.
E comunque One Piece Gold spacca.
Ah no, aspè, mi sa che era Jackie Lang!
Faccio confusione con le facce, quello che quando sorride somiglia un casino a Howard Wolowitz è Jackie Lang, giusto?
Ti posso abbracciare?
Ma con piacere.
Dài, per la prossima Lucca convincete Jackie a presentarsi con la frangetta castana e il dolcevita.
Ma quindi dietro lo pseudonimo di Stanlio Kubrick si cela nientepopodimeno che Joseph Fiennes!
Ma quest’anno avremo il contributo audiovisivo dell’ordalia o la postilla di Cicciolina ha bruciato tutti i negativi col suo dirompente carisma?
I <3 Cicciolina
Sarathehutt
aka Sara Sagrati