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Psicoanalisi di un regista: Trash Fire

Jean-Claude Van Gogh
di Jean-Claude Van Gogh | 01/12/20166

Trash-Fire-Movie-PosterTrash Fire è il nuovo film di Richard Bates Jr., quello del chiaccherato e parzialmente non apprezzato (dal sottoscritto e su queste pagine ma non nel mondo) Excision. Quel che ricordo in realtà è poco; più che altro ricordo il sentimento di potenzialità mal espressa che si celava dietro quell’ostentata sessualità tutta pazzerella e una buonissima attrice, AnnaLynne McCord. Mi è stato così a cuore, Richard, che ho scoperto tipo ieri che tra questo e quell’altro è uscita un’altra roba, Suburban Gothic, che abbiamo bellamente ignorato forse perché ancora meno nelle nostre corde di Trash Fire, che comunque è un buon film, nonostante sia ai limiti massimi del manuale calcistico dei film per cui vale la pena vivere. Ci sono dei film che a un certo punto li vedi perché vorresti scriverne e una volta che li hai visti tanto vale scriverne. Fila no?
Il punto di Trash Fire è quello di fare un film semi biografico (dice lui) sull’essere un cinico stronzo e insensibile perché cresciuto da una pazza iper religiosa piromane, in cui “biografico” significa “mia nonna forse mi tirava due schiaffoni perché non dicevo l’Ave Maria”, “cinico stronzo” significa “sono una merda con la mia fidanzata”e “pazza iper religiosa piromane” significa “nonna ha bruciato i biscotti a forma di crocefisso”. O almeno immagino sia così, perché sennò a guardare il film potremmo trarre le seguenti conclusioni:

  • Richard Bates Jr.
  • per favore
  • chiudi tua nonna in un manicomio
  • e legale le mani
  • con il nastro adesivo

In realtà Trash Fire parla di un uomo, Adrian Grenier, effettivamente cinico e bastardo e con dei seri problemi coniugali con Angela Trimbur, un povero cristo di ragazza che per qualche motivo (essere incinta) sta ancora con lui. I genitori, di lui, sono morti in un incendio, la sorella, AnnaLynne McCord, è rimasta sfigurata e ora vive con la nonna, quel mito di Fionnula Flanagan. Il film funziona con lui che va a trovare la nonna e la sorella e succedono cose matte dal punto di vista sessuale, familiare e mentale. L’horror, quello del sangue, diciamo che arriva alla fine in una sbroccata abbastanza soddisfacente, il resto viaggia tra commedia nera e accenni di perversioni sessuali in una condizione che in effetti non mette a proprio agio nessuno. 

Stare bene.

Stare bene.

Ora, Richard Bates Jr. non è mai stato un regista horror per davvero. Più che altro ha il chiodo fisso delle manie sessuali e quando può ci mette il sangue di mezzo. In questo film Richard vorrebbe fare un po’ di autoanalisi e raccontarci del suo passato con la chiesa, e di come fosse frustrante crescere in quel mondo di bugie e falsità. Lo fa, ci riesce, ma ogni volta che si gira tira fuori un sottotrama sessuale perché c’è sempre una sottotrama sessuale, dovete capirlo. Quindi, intanto, il protagonista viene subito e a soddisfare la fidanzata manco ci prova; ci viene raccontato che mentre il padre era un fissato con le scritture, la madre era un po’ una puttana; la sorella (che è anche matta) è lesbica e si smanetta non appena può; la nonna, nel frattempo, lascia che il prete si faccia la nipote, perché è una lesbica e se lo merita. Ce n’è per tutti quanti, e per quanto cerchi in tutti i modi di sfondare nel ridicolo alla fine funziona, principalmente perché la sceneggiatura a questo giro è abbastanza riuscita, quando vuole. Ci sono frasi tipo “I was hate-fucked into existence” e diverse battute riuscitissime più che altro perché Adam Greiner e Fionnula Flanagan sono molto bravi.
Il problema è che se la mena un sacco senza che succeda effettivamente nulla e le cose pazzerelle forse non valgono davvero il tempo speso a sentir parlare di come cristo ci abbia rovinato la vita. Insomma non è un altro The Invitation, ma è comunque una buona prova per un regista che potrebbe fare davvero film perversi nel modo giusto se solo trovasse l’equilibrio adatto tra i vari generi che chiaramente sa come affrontare, uno alla volta.
Mi raccomando ricordati la nonna.

Eeehhhhrrrmmmm

Eeehhhhrrrmmmm

DVD-quote:

“Come risolvere tutti i vostri problemi sessuali, coniugali, familiari e religiosi in una botta e via”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com

>> IMDb | Trailer

Jean-Claude Van Gogh
Autore del post: Jean-Claude Van Gogh
"James Cameron puppami la fava."
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tags: Adrian Grenier Angela Trimbur annalynne mccord fionnula flanagan perversioni sessuali Richard Bates Jr. trash fire

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6 Commenti

  1. Luc Bresson 01/12/2016 | 08:37

    “Excision” aveva i suoi difetti (anche se Traci Lords), questo qui aggiusta decisamente il tiro e gli attori sono uno meglio dell’altro.
    Per me film horror del 2016 insieme a The VVitch e Under the Shadow

    Rispondi
  2. Bud Spacey 01/12/2016 | 19:51

    I was hate-fucked into existence cosa vorrebbe dire esattamente?

    Rispondi
    • Jean-Claude Van Gogh 02/12/2016 | 17:09

      Tipo “Sono stato concepito durante una scopata d’odio”.

    • Bud Spacey 07/12/2016 | 16:09

      ah ecco. Grazie

  3. Marlon Brandon 02/12/2016 | 10:15

    Excision mi aveva deluso, era parecchio insipido mentre sembrava dover promettere chissa’cosa. Comunque gli si da’un’opportunita’…perversioni sessuali e nonne torbide me l’hanno venduto

    Rispondi
  4. Johnny Pneumonic 05/12/2016 | 13:26

    Che film di merda. L’avevo mollato li e dimenticato ma poi me lo sono ritrovato tra i consigli home video e additato come uno degli Horror del 2016. Fotte sega a chi lo considera sto capolavoro (povero lui), fotte di più farvi un notare come la proposta di rece dei 400calci sia un po’ scaduta. Quest’anno mi avete tirato parecchie sole, questo e l’altro del mostro con la tipa indie-emo sono solo gli ultimi. Poi comunque vi apprezzo sempre perchè mi fate scoprire anche perle come quel thriller coreano lesbo-sado-bondage che è un gran film. Vi prego di fare qualcosa e di tornare ad alzare un po’ l’asticella. Per esempio non capisco il senso di recensire sto pacco neanche uscito in Italia e saltare Ben Affleck autistico che però fa bruttissimo. Sono l’unico a pensarla così?

    Rispondi

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