Los Angeles, ore 3 del mattino, bar in chiusura, al bancone due uomini ormai a fine serata battibeccanno.
“…e io allora scommetto di poter rifare Alien senza infrangere nessun copyright!”
“Impossibile, te al massimo puoi fare film finti russi in cui tutti parlano con un accento posticcio”
“No no, invece lo faccio, ci levo anche tutte le cose belle: i mostri disegnati da un artista serio, la fotografia raffinata, le scene madre…”
“Non ce la farai mai lo stesso”
“E io invece ti dico che lo posso fare: uno speedrun di Alien, tutto più rapido con 4 attori famosi che muoiono e via. Senza troppe storie. E ci metto dentro anche che lo giro come Gravity e vedi che nessuno mi dice niente”
“Sì vabbè BUM! Scommessa accettata”
20 giorni dopo:
Su una affascinante stazione orbitante a gravità zero in cui la videocamera fluttua intorno ai personaggi in maniera totalmente originale, alcuni astronauti attendono l’arrivo di una sonda che acchiapperanno al volo. La sonda viene da Marte e riporta dei campioni di terreno in cui ci dovrebbero essere (tutti lo sperano) forme di vita.
Ci sono! Il film può iniziare.
Siccome sulla nave sono tutti nerd e scienziati iniziano a rompere le scatole alla minuscola forma di vita quasi subito, non appena inizia a crescere nel mostro perfetto: ogni cellula del suo corpo è sia muscolo che cervello. Ognuna. La macchina di morte aliena perfetta dopo…. Dopo… No, niente. La prima macchina di morte aliena in assoluto nella storia del cinema. Alla prima scossa elettrica l’essere si incazza e comincia la violenza. Ad ogni morte si ingrandisce, si ciba di roba chimica nell’astronave pregiudicando la vita di tutti gli altri e si muove nei condotti d’areazione come nessun altro alieno mai ha fatto prima. In assoluto.
Dopo 20 minuti di film l’idea è abbastanza chiara: siamo qui con questa bestia letale, o sopravviviamo noi o sopravvive lui. È il tipo di film che si distingue non tanto per l’intreccio o la sorpresa ma per come orchestra la lunga serie di confronti, la lenta eliminazione, la qualità della suspense, la violenza dell’omicidio, la “plausibilità” (scusate per il termine) del confronto.
In Life tutto questo è obiettivamente ben calibrato. Nonostante l’indiscutibile originalità della confezione e dello spunto, la maniera in cui è eseguito, la spietatezza gore della maniera in cui si bea della sanguinarietà, il piacere che dimostra nel mettere in scena un’eliminazione seriale, sono impeccabili. È un B movie vero travestito da film di serie A con la sua patina sofisticata, gli attori di prima fascia (più o meno) e la confezione onerosa, ma dentro ha un’anima è uno slasher anche onesta.
La piccola creaturina diventerà un medusone orrido e sufficientemente schifoso, tentacolare, viscido e letale da essere un buon mostro (ad Hollywood già si parla di Sylvester 2018). Addirittura anche un finale da Ai Confini Della Realtà rimarca la natura di serie B di questo film che ambienta la sua carneficina in poche ore e ha l’indubbio merito di sapere fin dall’inizio dove vuole arrivare e come.
La battaglia dovrebbe essere uno scontro di intelligenze perché, a differenza dei film d’azione, il confronto con il nemico non è contemplabile, le prede non possono diventare cacciatori, possono solo elaborare un piano per salvarsi, eppure è tutta una maschera. Non c’è vero scontro di intelligenze, nonostante la maniera in cui i membri dell’equipaggio di battano per non morire, c’è solo morte a ripetizione in maniere creative e con il sufficiente margine di speranza che non accada. Ogni volta.

Sai cos’è il bello degli alieni? Che se li crei abbastanza casualmente sono comunque plausibili e nessuno può farti causa
Espinosa, quel piccolo ladro, ha capito bene che quel che conta è il rumore di ossa che si rompono quando l’alieno le stritola, il bozzo dei tentacoli che si vede sotto la pelle quando distrugge gli organi da dentro o la maniera in cui non vuole morire, si muove intorno all’astronave e compare all’improvviso. Life è la prova che il meccanismo conta molto di più della sua originalità o di chi lo interpreta, di quali siano gli elementi in gioco e quanto siano originali. Fare bene il film di suspense con mostro può bastare.
DVD-quote:
“Finalmente un film che non è un sequel o un reboot. Finalmente un film originale!”
Jackie Lang, i400calci.com
Un antipasto in attesa di Covenant..
Hiroyuki Sanada è la terza volta che lo vedo morire . Due volte nello spazio( qui muore ? Vero? ) e una da samurai. Il record di Sean Bean è ancora lontano ?
qui, a dire la verità, muore nello spazio in una maniera un pò idiota (a differenza di Sunshine). Jackie ci hai azzeccato appieno con il finale da puntata di Twilight Zone: era venuto in mente anche a me o Ai Confini Della Realtà o Storie Impossibili
fai conto che moriva nei film giapponesi già negli anni ’70.
nei ’70 non sono sicuro in effetti, ma in Makai Tensho, dell’81, muore di brutto. due volte!
Per quanto stupida essa sia,ogni morte del grande Sanada va visionata , contemplata ed infine supportata in secula seculorum.
Per me l’alieno funzionava quando era piccolo e viscido. Quando ha preso la forma finale sembrava solo una blatta gigante da men in black. Poi la suspance non se la sono giocata per niente bene. Per lo più gli attacchi del mostro erano uno che diceva: “ehi ragazzi, ho il tentacolone attaccato addosso che faccio?” E l’equipaggio rispondeva: “boh, fai cose”.
Io invece vorrei sapere se è da vedere su grande schermo, insomma, il comparto tecnico merita visione al cinema?
merita, ha un bell’impianto visivo e secondo me rende di più
io l ho visto in sala e mi è piaciuto solo in parte perché visivamente è molto bello e anche il nostro è carino però sto quattro astronauti non provano nemmeno a difendersi…zero. il finale da ai confini della realtà mi ha fatto molto ridere.
Il mio pensiero sul film è in linea con la recensione. Postillo.
A livello superficiale è un ottimo thiller\horror che mi ha ricordato anche Event Horizon per il livello gore.
E fino SPOILER**alla morte di Ryan Reynolds**\FINE SPOILER, addirittura strepitoso per quanto derivativo. Tuttavia diventa un po’ troppo guardie&ladri nella seconda parte e cala l’attenzione nelle scene di raccordo che dovrebbero allentare la tensione. Sci-fatta bene.
Un film a dir poco irritante per l’idiozia degli astronauti, che dovrebbero essere addestratissimi ma si lanciano in momenti maccosa pazzeschi. Si contano molteplici volte in cui si può eliminare il mostrillo senza problemi ma boom, scelte idiote o gente che sclera.
E la professionista di “barriere” è il premio inutilità del film e la capacità di ragionamento ed espressività di un piatto di asparagi. Infine finale telefonato da 15 minuti prima di quando dovrebbe shockare la gente.
Per il resto film ben confezionato, buona regia e premio bravo a buona parte degli attori.
Tanti, troppi “Momenti Prometheus”
Giuro che dopo l’inizio e l’immagine sulla sceneggiatura pensavo la recensione fosse tutta una grossa presa per i fondelli.
tolta un’iniziale irritazione dovuta all’eccessiva stupidità di fondo, in realtà alla fine mi è piaciuto e mi ha lasciato una bella sensazione. sono contento che vengano fatti film così, un bell’horrorino d’altri tempi senza troppe pretese, che alla fine ti chiarisce fin da subito la sua volontà di essere scemo e riesce comunque a cavarsela con alcune scelte visive e di trama non banali davvero niente male.
poi non c’entra ma ryan reynolds adesso sarà sempre così? un rompicazzo che fa le battutine perchè ha fatto deadpool e crede di essere così anche nella vita reale? che SPOILER sono stato contento che crepi in fretta e a inizio film FINE SPOILER
molto bravo gyllenhaal. nei momenti in cui il film sembrava vacillare era verso di lui che bisognava guardare per continuare a crederci, e non è una cosa da poco.
“Finalmente un film che non è un sequel o un reboot. Finalmente un film originale!”
Eh, però fino a poco tempo fa la gente fantasticava sul fatto che potesse essere una sorta di prequel del prossimo Venom di Sony.
Comunque, che sfiga ‘sti scenziati!
Vaghi nello spazio in cerca di forme di vita, risvegli il mostro-alieno-bastardo-DEFINITIVO.
Ce ne vuole eh.
Mi trovo concorde con la recensione sempre precisa e impeccabile nell’evidenziare i punti salienti.l’ho visto al cinema e mi è piaciuto anche se alcune scelte di sceneggiatura SPOILER(vedi il paraplegico che salva un mostro ultra pericoloso per istinto paterno)FINE SPOILER mi sono sembrate un po tirate per i capelli. Mi è piaciuto il finale anche se mi domando….la macchina holliwoodiana fará un seguito Calvin vs Godzilla? O il buon tom girera il prequel di edge of tomorrow?
dicevano che Edge of Tomorrow 2 non sarà soltanto un sequel…
Spoiler
se ti riferisci all’inizio è vero, lo salva ma non pensava fosse pericoloso.
se ti riferisci alla fine quando poi ce l’ha attaccato alla gamba non è che lo salva, non si era accorto di averlo attaccato alla gamba proprio perchè privo di sensibilità
Alla fine ribadire che derivativo sia diverso da brutto è sempre casa buona e giusta.
Anche se qui forse derivativo sta stretto come termine.
comunque più che alien a me ricordava flubber
Più che alien a me ha ricordato la puntata di cowboy bebop dove la navicella viene invasa dall’aragosta andata a male nel frigo.
MAH, LO VISTO AL CINEMA E DA AMANTE DI FILM DI FANTA / HORROR, MI è PIACIUTO ABBASTANZA! CARINO L’ALIENO, BELLA LA CONFEZIONE… TANTO DA SPERARE NEL SEQUEL! CMQ INEVITABILE COPIA DI ALIEN / LA COSA!
Raga ma sto film è uno Squarauz…
cioè a me non sembra tanto positiva sta recensione, è parecchio ironica che minchia levati
Girato e fatto bene. Merita sopratutto per il finale…”spirito in The sky”
Sì, ma lo scienziato che fa il ghiri-ghiri al cucciolone alieno non si può vedere. E ha fatto benissimo a incazzarsi.
Se penso che l’ho visto al cinema davvero per sbaglio, colpa di traduzioni lanciate cosi’ un po’ a caso in mandarino a proposito del titolo, quindi entro in sala convinto di vedere Alien e invece vedo Life, devo dire che me lo sono proprio goduto, una bella bombetta. Onesto slasher nello spazio, la responsabile dell’acquisto errato del biglietto (peraltro Alien in questi lidi uscira’ il 17 giugno credo), mia moglie, ha sofferto di ansia per tutto il film, io me lo sono proprio goduto, non so se ci sara’ un sequel e soprattutto quanto grande diventerebbe l’alieno (o quanto numerosi tipo aracnofobia versione medusoni?), pero’ davvero piacevole sorpresa!
Visto poco fa. B movie veramente ben fatto, qualche momento wtf in sceneggiatura ma va benone. Bello il finale twilight zone, sarebbe figo vedere un sequel ambientato sulla terra.
Sito web Suggerimenti, dove è possibile scegliere lo spettacolo e guardare gratis https://www.filmstreaming.zone/
oh che figata sto film, grazie 400 calci!
non sono d’accordo su chi critica l’intelligenza della crew, in fondo non potendo simulare un’intelligenza aliena superiore alla nostra non potevano che ricorrere al geniale escamotage di farli diventare tutti coglioni. :P Piuttosto io di biologia proprio non ne so ma non va un tantino veloce l’evoluzione da cellula a organismo?
comunque davvero, a me è piaciuto e ne voglia ancora… titoli simili?
scusate, animono ero io.
Lo stanno dando adesso su Raidue e avercene. Un bel 7
A me è piaciuto mooooooltissimo, ma per motivi personali. Sono un passionato di esobiologia e un fanatico del realismo fantascientifico.
Quindi ipotizzare un animale credibile ma mooooolto più evoluto di noi mi offre pane per i denti per speculazione affascinanti.
Certo è vero i personaggi sono un po’ goffi. Ma Calvin lì è una BOMBA.
Pochissimi umani riflettono sul fatto che tutti i nostri dubbi filosofici e religiosi sulla differenza tra ragione ed istinto, egoismo e altruismo, spirito e materia, che ci hanno addirittura portato a scomodare l’idea che il Divino abbia fatto l’universo così per questo o quel motivo, TUTTO questo viene solo dal fatto che in noi, cellule cerebrali, somatiche e visive sono diverse. Se osservi non agisci o agisci in modo meno campito; se agisci devi avere le idee almeno un minimo chiare di partenza. Pensare ed agire sono zone diverse del cervello. Invece in Calvin è tutto una cosa sola. Un essere del genere non ha inconscio, dibattiti morali, dubbi, disequilibri tra bene e male qualunque cosa essi siano nel cosmo. STICAZZI. Eccolo lì il Salvatore e Redentore della Razza Umana: una mappa genetica vivente di verso cosa evolvere.