A un certo punto, verso la fine degli anni ’80, il tempo di assorbire e digerire le mazzate decisive tirate da Frank Miller e Alan Moore, i fumetti crescono.
Approfondire, decostruire e complicare un minimo i procedimenti diventa praticamente obbligatorio.
Già nell’89, già al cinema, il Batman di Tim Burton non era un supereroe classico ma un caso da psicanalisi, e uno piuttosto disperato. Sulla carta non ne parliamo, spuntava roba di tutti i tipi, le varianti tonali e caratteriali più pazze e fantasiose.
Senza deviarsi su discorsi lunghi e inutilmente dettagliati, riducendo tutto all’osso, si può dire che fossimo tutti d’accordo su un concetto: “Superman è noioso”.
Dove con Superman non intendo per forza Kal-El figlio di Nicolas Cage Jor-El, ma l’idea su cui era stato creato: un uomo straordinario, con poteri quasi illimitati, che incarnava i valori più sani della società e combatteva per il Bene Definitivo del Mondo.
Era ormai una figura troppo archetipica, troppo classica, basilare, banale. Ci aveva campato per mezzo secolo in questo modo, fornendo una solida base a tutti gli altri che inizialmente si staccavano e sviluppavano le loro differenze principalmente per distinguersi.
Di colpo non era più così: di colpo inserire debolezze, complicazioni, peculiarità varie, era fondamentale per risultare un minimo intriganti e sopravvivere, e lo stesso Superman (stavolta nel senso di Kal-El) aveva dovuto adattarsi trovando interpretazioni più complesse e soluzioni sempre più disperate per farsi notare.
Il cinema si adattò subito, concentrandosi inizialmente su personaggi minori (negli anni ’90 provarono di tutto, da Spawn a Tank Girl, e fu trovato un successone imprevedibile con Blade) per poi campare sui traumi inguaribili di Batman, sulle metafore sociali degli X-Men o sul continuo apprendistato di Spiderman.
Ma nessuno osava toccare Superman.
O meglio: nel 2006 ci provò Bryan Singer, testardo come un mulo, a rifarlo uguale a quello classico, e fu puntualmente preso a pernacchie. Quando poi si è deciso di recuperare il personaggio quattro anni fa per lanciare un nuovo cineuniverso DC, l’approccio è stato semi-rivoluzionario: gli è stata data un’origine traumatica, un carattere fragile, comportamenti contraddittori. E per non saper né leggere né scrivere gli è stato persino tolto il nome dal titolo.
Pure alla Marvel ci sono stati attenti: l’unico personaggio potenzialmente a rischio noia/banalità era Capitan America, ma hanno rimediato infilandolo in situazioni politico-morali sempre più intricate per metterlo costantemente in crisi, e affiancandogli altri eroi per essere sicuri di movimentare a dovere la faccenda.
Eppure a me Superman piaceva.
L’ho sempre trovato invariabilmente affascinante: la sua sostanziale onnipotenza e invulnerabilità che spostavano il focus sul lato puramente tattico/creativo della battaglia, il suo ostinato, cieco idealismo, la sua fede incrollabile che l’intera razza umana – non la sua famiglia e i suoi amici, non “Gotham City”, non solo quelli che gli capitano a tiro – fosse salvabile nel nome della Giustizia (America first)… Se lui ci credeva, se qualcun altro ci credeva abbastanza da continuare a scriverlo così e con passione, allora c’era ancora speranza nel mondo e pure io magari un giorno potevo guarire dal mio cinismo grave.
Oppure semplicemente amo gli eroi testardi e tontoloni, dai valori semplici e dalle soluzioni veloci. Del resto la vita è già bella complicata di suo, perché devo complicarmi anche le fantasie? “Hulk smash” e vaffanculo.
Ma ormai erano anni che avevo rinunciato ad aspettarmi un ritorno ai personaggi e alle storie ottimiste e minimaliste di una volta, e non ci speravo nemmeno più.
Poi è arrivata Wonder Woman.
Wonder Woman versione 2017 è uno spettacolare salto indietro di 50 anni.
Un eroe terra terra che, come i supereroi delle origini, ha in testa solo due cose: menare, e la Pace nel Mondo (come convivano senza contraddirsi è una domanda che non va fatta a un’opera di cinema).
Ma se il Superman classico era idealista ma anche un minimo saggio e perspicace, definire questa Wonder Woman ingenua è poco e non rende l’idea: è tragicamente ottusa come un comodino.
Non è del tutto colpa sua, sia chiaro: lo script la fa crescere in una letterale bolla separata dal mondo in cui una tribù di divine amazzoni vive da millenni preparandosi a una guerra che non escono mai a controllare se/quando scoppia, mentre il loro nemico giurato, Ares, dipinto praticamente come Satana sotto falso nome ovvero come Il Responsabile Unico della Cattiveria Umana, agisce indisturbato finché un pilota americano inseguito dai tedeschi non sfonda attraverso la bolla per caso.
In questo ambiente, Wonder Woman disintegra le teorie linguistiche di Arrival imparando tutti i dialetti del mondo ma mantenendo l’apertura mentale di un posacenere.
Le nozioni che conosce sono due:
– mulinare schiaffi ad ogni minuto libero;
– Ares cattivo che rende la gente cattiva, se Ares morire gente tornare magicamente buona, uccidere Ares ottenere Pace grazie.
Appena uno di questi due concetti viene messo in discussione, le sue uniche reazioni a disposizione sono “protestare veementemente” e “andare in tilt esistenziale”.
Nei momenti migliori pare la parodia della caricatura dell’utente medio di Facebook: vede solo quello che ha davanti al naso, crede ciecamente al primo che le racconta qualsiasi cosa, si indigna fortissimo al volo, ignora contesto, conseguenze, qualsiasi nozione di tattica e qualsiasi opinione altrui, fa immediatamente di testa sua e non la fermi manco a (in questo caso letterali) cannonate. La si distrae e manipola con pochissimo: vede una signora che piange, va immediatamente in panne, dimentica cosa stavo facendo fino a 10 secondi prima, parte e spacca tutto; vede il nemico, se ne fotte di qualsiasi cosa e dichiara “bon, entro e lo ammazzo, ciao a dopo”. In poche parole: è meravigliosa ed esalta da morire. A neuroni diciamo che si piazza un pelo sotto a Chuck Norris e un pelo sopra a Ivan Drago. A intensità agonistica è a metà strada fra il Bruce Lee di Dalla Cina con furore e Judge Dredd.
Per bilanciare, in ogni caso, manco il suo avversario si dimostra esattamente Kaiser Soze in quanto a scaltrezza.
E ora una manciata di punti vagamente spacciabili come recensione rapida del film:
– Patty Jenkins, facilitata da uno script intelligentemente lineare, riesce a infilare forse il racconto più coerente, completo e ordinato di tutti i film DC usciti finora, ma aldilà dei fondamentali sta a Zack Snyder come Max Pisu sta a Bill Murray;
– Gal Gadot è una sorpresona: naturale, fomentatissima, perfetta;
– a Chris Pine, in un contesto in cui pur di trovare qualcuno che sembrasse ancora più scemo di Wonder Woman si è andati a ripescare Spud di Trainspotting, tocca quasi andare in overacting per fare “il professionista” della situazione;
– c’è qualche immagine riuscita (soprattutto il finalissimo), ma anche qualche punto di raccordo macchinoso in cui rischia di affiorare il sospetto che questo ritorno a una semplicità d’altri tempi non sia del tutto voluto.
Nel complesso, mi sono divertito da morire.
Ve lo consiglio.
DVD-quote:
“Wonder Woman smash!”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Questo per rispondere a tutti quelli che chiedevano indignati: ” ma Wonder Woman no, eh?”. Sempre un piacere leggerla da queste parti, signor Presidente.
In quanto al film, che vedro’ nel fine settimana, a me stanno facendo un po’ ridere tutte le analisi femministe che si leggono in giro per la rete…
Sul Superman noioso consiglio un vecchio articolo di Fumettologica che spiega la difficoltà del trattare Supes oggi.
Sul film: la differenza tra Patty e Zack si vede nei ralenty: qua sono indecenti, Snyder riesce a renderli digeribili vai a capire come
Visto ieri sera. Tutto vero quanto scritto nella rece, rispetto a Suicide Squad e Bat VS Supes è un film, il problema è che il risultato di questi fattori non è un film divertente, ma un film noioso e dalla scemenza involontaria. Se vi va bene così, contenti voi.
A me è piaciuto più Batman Vs Suppermen di questo.
Tra l’altro i combattimenti sono una cosa ridicola. Vabbè che la spada è 2000 anni che era lì a far la ruggine, ma portarla dall’arrotino prima di andare in guerra?
Mai come in questo film il PG13 mi è sembrato così evidente. In fondo nei film della Marvel si danno fondamentalmente sganassoni, ma in uno dove la protagonista usa una spada che non si veda…non dico un arto mozzato…ma un taglio? Mi son rivisto Logan per la disperazione.
Mi hai letto nel pensiero.
Idem, pareva che Wonder Woman si sforzasse di NON usare la spada, non faceva altro che tirare calci ai nazi e menarli con lo scudo. Mi sono anche sforzato di fare finta di niente, ma era una sensazione troppo straniante.
Ma perché la spada era la “ammazza Dei”, per il resto non le serve. Ci sta anche simbolicamente, un po’ come la scena di Yayan Ruhian in The Raid 2.
Non mi hai convinto…però pollice alto per la citazione!
La marvel ci ha fatto diversi film su un wolverine che affetta persone,ma non si vede uno schizzo di sangue, il problema è che poi ha fatto deadpool e Logan, spostando l’asticella della violenza in avanti.
Film simpatico, innocuo, noiosetto sul finale…nel complesso migliore di BvS e Suicide Squad.
Migliore di suicide squad non è che voglia dire poi granché..
Come darti torto, LOL!
Oggi non ho voglia di fare una benemerita mazza e sto guardando dalla finestra. Di fronte a noi c’è un deposito del recupero ferro con capannone grigio e gru. A lato altri capannoni grigi e polvere…
…
…
oh, è meglio di Suicide Squad!
Sembra una versione ipersemplicistica (non semplificata) del titanico e incrollabile capolavoro fumettistico di Perez/Wolfman… comincio ad avere dei dubbi sull’andarlo a vedere.
A proposito:
Ciaoooo!!! Vi leggo ancora, in ritardo ma ancora.
Visto dai trailer mi dà l’idea della scopiazzatura fortissima di The First Avenger, con Chris Pine che fa la Peggy Carter al maschile, “Inazzisti” che incontrano il paranormale / mitologico, ecc. Mmh.
Però mi fido del Capo. Se scappa un buco di tempo, forse. Ma proprio forse.
Io invece ho deciso di vederlo proprio grazie alla recensione. Proprio perchè sono fortemente nostalgico del Superman di una volta (tant’è vero che, ERESIA, mi è piaciuto anche il film di Singer). Ho adorato i fumetti di Miller e Moore, considero Watchmen una sorta di testo sacro ed i Batman di Nolan sono l’apice assoluto dei comics al cinema.
Però ogni tanto una boccata d’aria fresca ci vuole, un respiro forse ingenuo ma positivo ed ottimista. Superman quello dev’essere: senza macchia nè paura, buono quasi per definizione aldilà dei suoi immensi poteri. Hanno deciso che non deve essere più cosi? Allora mi accontenterò di questo Superman per procura.
Anche a me è piaciuto Superman Returns. Al netto di alcune scelte davvero infelici (la dipartita “ad minchiam” di Superman dalla Terra, il figlio illegittimo e LO SBAGLIO nel casting di Lois Lane, nonché un tono a tratti eccessivamente nostalgico e lo “stalking” di Supes ai danni di Lois), è l’unico film (inclusi quelli di Reeve) in cui per me Superman E’ Superman a tutto tondo (look, carattere, poteri…trovo che Brandon Routh sia perfetto per il ruolo, sia come Supes che come Clark). Nel nuovo corso DC Superman è un energumeno volante che ogni tanto si ricorda di avere la vista calorifica. Nel film di Singer usa TUTTI i suoi poteri e lo fa in maniera spettacolare ed evocativa. Adoro la scena in cui vola negli strati alti dell’atmosfera e “filtra” i suoni in cerca di richieste di aiuto e, in quanto a epicità e spettacolarità, il salvataggio dell’aereo e il sollevamento dell’isola si mangiano a colazione tutto quello che si è visto in Man of Steel, BvS e Wonder Woman.
Esatto, è proprio quello che intendevo. E’ il film in cui Superman E’ Superman. Il fatto in cui sia stato un insuccesso ha rappresentato evidentemente la realtà per la quale nel 2006 la gente non amava più Superman. Forse le critiche a Dawn of Justice ed il successo attuale di Wonder Woman rappresantano l’inizio di una nuova fase
Bella Nanni, fa sempre piacere leggerti!
Sono d’accordo con (quasi tutta) la tua analisi, ma purtroppo non mi riesce di condividere tutto il tuo entusiasmo. A vedere i trailer, speravo in quello che in effetti c’è stato e che tu hai rilevato, cioè un ritorno alle origini, a un supereroe talmente buono e puro da risultare persino ottuso e ingenuo nel portare avanti a testa bassa le sue convinzioni, fino a prendersi una doverosa musata (peraltro smorzata da alcune pessime scelte di script) nel finale del film.
La sceneggiatura, finalmente, è lineare e non si perde in mille inutili sottotrame (che, purtroppo, nei film DC risultano essere sempre dei maccosa epocali), ma, come già accennato, tutto l’impatto che poteva avere il presunto finale (per capirci, il penultimo combattimento di Wondie) è in gran parte rovinato da quanto segue, che diluisce di molto l’effetto emotivo e il significato stesso di tutta la storia e va in gran parte a contraddire quanto portato avanti fino a quel momento. E l’ultimo combattimento, il solito “tripudio” di CGI ammmerda, con personaggi che tirano fuori dal cilindro poteri a caso a seconda di cosa torna più comodo per fare esplodere cose, per me è stato un qualcosa di inguardabile (pure tutte le piroette circensi e l’abuso di slow motion nello scontro su Themyscira non è che fossero sto gran bel vedere, comunque…).
La sceneggiatura, pur lodevole nel suo tentativo di linearizzare la storia e recuperare un feeling di buoni sentimenti in stile Hollywood vintage, fa acqua in più occasioni con vari maccosa (tipo Themyscira che si trova a due passi dalla Turchia e a tre da Londra, il “boost” di Ludendorf…), ma sono tutte cose più o meno perdonabili (a differenza delle assurdità di BvS, per dire), salvo il “twist” finale di cui sopra e i pesantissimi spiegoni che precedono (e accompagnano) lo scontro di chiusura (oh, pure l’ultima inquadratura del film è una poverata tremenda…). Ho trovato piacevole, ma decisamente troppo frequente, la comicità di alcune parti (in particolare ci sono stati dei momenti davvero spassosi di Wondie a Londra), ma a mio avviso si è davvero esagerato con la caratterizzazione “scema” di alcuni personaggi. Vista l’ambientazione tutt’altro che allegra, un po’ di drammaticità in più a mio avviso non avrebbe fatto male.
Al solito il grosso problema sono i cattivi. Ludendorf e doc. Poison sono dei personaggi risibili (a esser buoni), delle inutili macchiette in perenne overacting, che si vedono poco, interagiscono ancor meno con i protagonisti, e decisamente non lasciano il segno.
Le cose che mi sono piaciute di più nel film sono state Gal Gadot (anche se non ha un muscolo visibile neanche per sbaglio, purtroppo…pur con 20 anni di più sul groppone, Connie Nielsen e Robin Wright apparivano più fisicate di lei) e l’ottima chimica con Chris Pine, il ritorno a una storia e a dei personaggi più “semplici” e dai valori più classici, e la scena nella terra di nessuno. Oh, anche il fatto di vedere finalmente del colore in un film Dicì non mi ha fatto mica schifo, eh?
In conclusione, sono uscito dalla sala moderatamente soddisfatto, anche se con l’amaro in bocca per l’occasione persa. Comunque film per me da vedere, se vi piace il genere, anche se davvero non riesco a condividere l’entusiasmo, a mio avviso davvero eccessivo, che sta circondando il film.
Sostanzialmente d’accordo.
Solo un punto: più che un ritorno alla golden age, sembra proprio anche questa una decostruzione di quel tipo di personaggio, visto che WW all’inizio è tutta “io spacca Ares, mondo in pace e fare snu snu con capitano Kirk”, ma alla fine realizza come non esista una linea di demarcazione tra bene e male vera e propria.
Non sono d’accordo, è solo una giustificazione tiepida a una visione del mondo che non poteva durare. Wonder Woman non dice “il mondo è più complesso di quello che pensassi, bisogna che inizio a ragionarci”, ma di nuovo la taglia ultra-semplice e dice “non ci capirò mai nulla, ci rinuncio, nel dubbio continuo a fare quello che ho sempre fatto perché va bene così indipendentemente dal risultato”.
Ok, è però pur vero che la Diana di BvS, partner-in-crime di Bruce Wayne nella creazione della JL, a me sembra che sia parecchio più consapevole delle brutture del mondo e dell’umanità… Più cinica e pure più a suo agio forse. Quindi forse questa origin story è volutamente stupida e sempliciotta, così da marcare forte la maturazione del personaggio che abbiamo già visto in BvS. No?
Questo significa al massimo che l’eventuale decostruzione avviene in un altro film, non in questo.
Ma se non sbaglio, una frase sulla complessità degli uomini e/o del mondo la dice all’inizio, con la voce off.
Non vedo perché questo contraddica i miei commenti precedenti. È la reazione di WW che conta.
A me m’è piaciuto nonostante il villan finale non credibile. Baffetto Remus Lupin nei panni di SatanAres non era veramente credibile. Avrei preferito fosse un avatar umano, lasciando il posto ad un attore più credibile nella parte.
Gal Gadot spettacolare ma me n’ero accorto anche nu BvS, probabilmente un pelino più tonica sarebbe stata perfetta ma davvero a suo agio sia come guerriera, che come ingnuotta che come donna di classe. Ieri al cinema pensavo che se sto film l’avessero fatto un 10-15 anni fa probabilmente un’Angelia Jolie avrebbe spaccato come WW invee di ridursi a fare Lara Croft. Pines, nonostante fosse palese che avrebbe dovuto schiattare per non interferire nella possibile love story con Batsy mi è piaciuto, così come mi è piaciuta l’ambientazione e l’ho generalmente trovato un film “bello e piacevole” da vedere. Non sono un gran conoscitore di WW quindi non so se sia ispirato a qualche storia ma, capperi, condivido quanto dice il Nanni, almeno ho visto un film di supereroi. Superman negli ultimi film è nettamente fuori personaggio. E da incazzare perché il superman boyscout, scritto bene sarebbe un personaggio che funzionerebbe alla grande. Ancora mi chiedo, invece, che senso avesse suicide squad nell’economia dell’universo cinematografico DC.
No ma grazie dello spoiler sul personaggio di Chris PINE (non PINES), senza manco un microavviso. Era palese forse PER TE.
Ma anche su Lupin…. dai SPOILEEEEEERRRRRR
Una recensione giusta, finalmente. Si sono lette tante di quelle cazzate su questo film che cominciavo a perdere ogi speranza.
1) Non è un film femminista, è un film su Wonder Woman fatto bene e con qualche difetto che si fa perdonare
2) Lo scontro finale è bruttino: come in decine di altri cinecomics, qual è il problema? Fosse iniziato col logo della Marvel non ci perderebbero tutto questo tempo
Sì, al momento è il film migliore del DCEU, nonostante abbia apprezzato BvS: meno pippe, una storia meno incasinata e tutto sommato una morale positiva, che male non fa.
Ho letto che qualche settimana fa Snyder ha lasciato la Justice League in mano a Joss Whedon dopo un dramma familiare: il prossimo film DCEU sarà fatto dal regista di cinecomics più controverso e da quello più amato degli ultimi anni, sarà divertente vedere l’accoglienza
Non ne sapevo niente di sta cosa, mi spiace per Snyder…comunque Joss girerà solo alcune scene aggiuntive e supervisionerà la post produzione, ormai il film è stato completato, quindi la sua influenza sarà minima.
Purtroppo si è suicidata sua figlia adolescente.
Pensare a Joss Whedon e a una sua influenza minima non credo possa esistere. Dubito che non metterà la sua impronta, magari accennata, ma si vedrà. È che non credo sia proprio capace di no farlo (e giustamente)
Non vedo l’ora che spunti lo stesso trenino di Ant-Man in cui chiunque faceva a gara a riconoscere i pezzi di sceneggiatura originale di Edgar Wright, e poi PAM! Le scene più fighe su cui tutti avevano messo la mano sul fuoco erano le aggiunte di Peyton Reed.
“A neuroni diciamo che si piazza un pelo sotto a Chuck Norris e un pelo sopra a Ivan Drago. A intensità agonistica è a metà strada fra il Bruce Lee di Dalla Cina con furore e Judge Dredd.”
Ho fatto girare mezza carrozza della metro dal ridere….grazie!
Anche l’analisi dell utente medio Facebook spacca!
per l’ultima gif, qualcuno su Badtaste griderebbe alla PIRATERIAHHHH lol
comunque mi ricordo ne l’Uomo d’Acciaio non veniva proprio MAI pronunciata la parola Superman. mi pare che Lois provi a pronunciarla ma venga interrotta bruscamente da Lawrence Fishbourne (?)
NON MI INTERESSA IO CREDO NELL’AMORE FERMAMI A CANNONATE SE SEI CAPACE
No, la pronuncia un soldato mentre fa un rapporto al superiore, viene guardato malissimo e risponde qulalcosa come “ehm… l’alieno, signore… lo chiamano così…”
grazie per non aver nominato la triade sessismo/femminismo/maschilismo che ormai regna sovrana nelle rece dei 400 calci
per il resto il film m’e` piaciuto, la Gadot e` letteralmente radiosa e vorresti chiederle di sposarti ogni volta che muove un sopracciglio, ares coi baffetti e` una cagata ma arriva cosi` in la` nel film che non da troppo fastidio.
Chris Pine secondo me ci sta dentro, invece assolutamente imbarazzanti i comprimari-macchietta bremner e taghmaoui, ma credo sia piu` un problema di sceneggiatura che di attori, con questa perenne indecisione (irrisolta) se farli diventare spalle comiche o deprimenti chiavi narrative.
in definitiva hanno cercato di far sposare la trama piatta e lineare e temi un tantino piu` complessi ma secondo me non riuscendoci del tutto. 7+, di cui 2 punti buoni sono per Gal Gadot che da sola tiene in piedi la baracca, illuminandola con la sua figaggine inarrivabile
Come già commentai altrove: film noioso, perché manca di conflitto.
Questo Wonder Woman non è il peggiore della cumpa, perché la regista ha fatto i compitini a casa, eppure è moscio, scontato.
I conflitti quasi non ci sono, e se ci sono sono a malapena accennati in modo molto scolastico (innocenza/imbroglio, femminismo/maschilismo, mondo fantastico/mondo reale, guerra/amore) e mai mai MAI MAI portati alle loro naturali conseguenze.
Questo è un peccato gravissimo per un film di supereroi, che dovrebbe trattare di conflitti un po’ più gravi dell’ordine di acquisti sulla lista della spesa, ma qui non si nota mai la differenza…
Sono in netto disaccordo con la mancanza di conflitto.
Per riprendere la tesi centrale di Nanni, che condivido, Wonder Woman è un supereroe quasi Golden Age, con alcune ingenuità del genere (New Powers As Plot Demands tra essi). È sostanzialmente onnipotente, nessuno può fermarla, e ci sono solo due dilemmi. Uno, non puoi salvare tutti. Due, chi merita di essere salvato?
Su questo si fonda tutto il film, e sono dilemmi che più classici non si può nel genere superomistico.
Il film non l’ho visto (non sono nemmeno del tutto sicuro che avrò voglia di vederlo) ma questo non mi esime da mettere un “+1” al post di Peldrigal.
@Nanni Cobretti “…menare, e la Pace nel Mondo (come convivano senza contraddirsi è una domanda che non va fatta a un’opera di cinema)”
Lo dice la stessa Wondie a Superman in una storia abbastanza recente. Non l’ho sottomano ma è qualcosa tipo:
“La guerra non è opposta all’amore, anzi ne è alla base. Tutti lottiamo per ciò che amiamo”.
Però io intendevo che le piace menare proprio per passione fine a se stessa, come è chiaro anche solo dalla gif in fondo al pezzo.
Boh, “Si vis pacem para bellum”?
Buono buono questo WW ambientato nella WWI.
La prima discesa in battaglia della protagonista è il momento più emozionante: “questa è terra di nessuno, nessuno può fare niente… “Voi no, ma io sì!”
Almeno non c’è il momento “Marta” come in BvS, la trama è molto lineare e scontata ma il film è comunque godibile.
L’ho visto stasera, anche sull’onda di questa recensione. Alla fine…ok. Su due ore e mezza di film (o quasi), prendi quel che ti piace e il resto lo lasci.
La part su Themyscira (o come cacchio si chiama) è veramente pallosa. Pensavo di contro all’infanzia di Conan e il confronto mi sembrava impietoso (anche se, certo, le intenzioni erano ben diverse).
Per il resto sono d’accordo con la recensione e con il grosso dei commenti fatto qui. Aggiungo solo una mia ulteriore impressione: l’insieme di cattivi e di comprimari è davvero stralunato, anche per gli standard del cinema dei supereroi.
Il generale Ludendorff insieme con la scienzata psicopatica nella fabbrica segreta del Sultano sembra una roba da Maciste, e l’indiano in stile “Qualcuno volò sul nido del cuculo” che per non sbagliare vive sul fronte francese era davvero da chapeau.
Ah, il generale Ludendorff ricorda un po’ il morto Kaiser Guglielmo II in uno speciale dei Simpson.
Un cazzo di centone medievale:
Castle Keep 1949
The great escape 1963
The dirty dozen 1967
Band of brothers 2001
Johann Schmidt / Red skull 1941 (no amici, non è il Dr.Maru/Poison)
Alan Moore’s Promethea 1999
È un film talmente infantile e imbarazzante sotto molteplici punti di vista, che non si può rimanere basiti per questo botto così clamoroso al botteghino e a queste critiche così entusiaste e fuori luogo. Fondali finti, zuccheroso ai limiti dello stucchevole, una guerra fatta di 4 comparse, un cattivo ignobile, concettualmente vecchio di 50 anni. Ridicolo, è il termine che mi sembra più azzeccato. Prodotto idiota per la massa beota. Ve piace sta roba? Contenti voi
Uno imposta l’intera recensione sullo spiegare appunto esplicitamente quant’è bello che siamo finalmente tornati a fare film di supereroi concettualmente vecchi di 50 anni, e si ritrova un commento così… Com’è che dite voi giovani? “#Facepalm”?
Ma infatti è preoccupante che non hai trovato altri commenti così. Hai “impostato” anche troppo se per questo (un filmetto simile non meritava proprio tutta questa attenzione) e ciò non esclude che il film sia un pessimo prodotto. Un film dove ogni suo minuto sprizza un: “l’ho già vista sta roba 300 volte” Cioè: vi propongono questo polpettone ridicolo, che sembra il rifacimento sterile degli archetipi più stravisti, e viene accolto con questo clamore? Avesse dialoghi buoni e scelte registiche buone, allora capirei anche. È grossolano sotto molteplici punti di vista. Tornare alle origini e alla semplicità, non sottintende banalizzare una storia a tal punto contornandola di macchiette e personaggi ridicoli (e quando parlo di ridicoli penso subito a quel cialtrone di danny huston e la dottoressa sfigurata) I film vecchia scuola e onesti sono altri ( certamente con più gusto sia estetico che nelle caratterizzazioni). Facepalm non so neanche che cazzo voglia dire e francamente non ho voglia di cercarlo su google perchè non rientro nel target di cui parli.
Non c’è problema, non ti agitare.
No il problema c’è. una roba così ignobile ha avuto troppa attenzione per quello che merita (pure qua da voi? é tutto finito allora) e poi batman e quell’altro tizio vengono affossati senza ritegno. anche quelli avevano i loro difetti, ci mancherebbe, ma non si può dare dei giudizi così estremi innalzando la merda. c’è qualcosa che non va nel sistema di celebrazione della figa. é semplicemente un captain america first avenger girato con un piede di Joe Johnston punto. Detto in maniera più lucida: Wonder Woman pare Caprera girata da René Ferretti.
No il problema c’è. una roba così ignobile ha avuto troppa attenzione per quello che merita (pure qua da voi? é tutto finito allora) e poi batman e quell’altro tizio vengono affossati senza ritegno. anche quelli avevano i loro difetti, ci mancherebbe, ma non si può dare dei giudizi così estremi innalzando la merda. c’è qualcosa che non va nel sistema di celebrazione della figa. é semplicemente un captain america first avenger girato con un piede di Joe Johnston punto. Detto in maniera più lucida: Wonder Woman pare Caprera girata da René Ferretti.
E allora si torna al mio primo commento: ho passato l’intero pezzo appunto a descrivere che erano anni che aspettavo un film del genere, un ritorno all’ingenuità delle origini, un “Cap semplificato” come dici tu, un Superman con George Reeves (George, non Christopher), una roba minimale e senza fronzoli, e poi arrivi tu a sbrodolare come se avessi scoperto chissà quale messaggio involontario. Sì, mi piace così e gran parte del senso del pezzo è descrivere perché. La figa non c’entra niente, WW è un normale film di Dolph Lundgren medio col gender swap. E lo sanno tutti che il mio Marvel preferito è Thor appunto per gli stessi motivi di gloriosa, epica semplicità. E se non sei d’accordo non è un problema: l’importante è che la descrizione che ho dato al film sia fedele, che tu abbia capito che aria tira e deciso di conseguenza in un senso o nell’altro. Ciao, stai sereno.
Nanni, hai tutta la mia solidarietà, per quel che conta
Uno dei migliori cinecomics di sempre.
Umano, nostalgico, sincero.
Mi ha ricordato molto il primo capitan America, questi due sono gli unici film del genere a differenziarsi dallo standard ormai banale, sarà anche merito del contesto storico in cui sono ambientati.
Ma preferisco mille volte un wonder woman “noioso” e con “poca azione” a civil war e bvs.
fatti dare una controllatina da uno bravo, tipo un barone Zemo a caso.
appena visto, che dire per il suo segmento ci sta tutto e le peculiarità che vanta il buon nanni nella sua rece sono volute, mi pare evidente.
Ergo: di che lamentarsi se le regole del gioco sono abbastanza chiare dall’inizio, per tree of life sempre dritto e a fare in culo.
Nota di merito per la banda di freaks di cui si circonda Pine, una roba che se ci penso guardi signora mia ancora sono scosso, la roba di team più surreale che abbia mai visto in un film: un galante mediorientale con il sogno nel cassetto di sfondare nel cinema, un nativo americano che non si capisce cazzo ci fa in belgio e perché tutti lo chiamano “capoh” nemmeno stessero cercando di vendergli degli orologi falsi nei cessi di un autogrill, un cecchino coi proBBlemi che non spara un colpo e fa pianobar. Mi son divertito davvero tanto con sti 3 tizi, forse nemmeno kat dennings in thor mi aveva divertito così (oddio lei mi ha divertito di più sicuramente ma parliamo di altre cose)
a tal proposito nota di demerito per la mancanza di uno spin off sulla questione de “gli uomini buoni per riproduzione ma non per piacere” buttata lì, così, en passant, come se niente fosse e non indagata in nome del pg13.
Molto male perché la mia mente molto semplice, quasi golden age oserei dire, ha subito unito la cosa all’informazione appresa in precedenza di un’isola abitata da sole fregne e nella testa mi è partito subito un film tutto mio che in realtà era un vortice assurdo di turbe, vizi e sforbiciate che sucker punch in confronto era notte prima degli esami.
tornando al film: buon ritmo, bella e brava lei, non mi è dispiaciuta la storia dell’origine trattata così, bei cappotti e gran bei completi femminili, slow mo de merda, grande ilarità sulla questione galà
aggiungo che non so perché ma sti tizi dei cinecomics mi viene da tollerarli molto di più se inseriti in contesti storici passati v. ww e captain america. Dopodichè nei trailer pre film mi è toccato assistere a delle cose deprimenti come il trailer di thor che fa americans warrior vs hulk e soprattutto quello inconcepibile de “il ragazzo invisibile 2”.
come sia possibile che quella chiavica abbia avuto un seguito è tuttora inspiegabile. attendo fiducioso la rece e il maturo, sportivo e spensierato commento di cajelli alla stessa
nonostante la mia idiosincrasia verso i cinecomics ho visto WW per vari motivi:
1) la regista, che a me Monster e’ piaciuto da matti
2)Gal <3
3)i film DC comics al netto dei loro goffi tentativi di rifare The Dark Knight, li ho comunque trovati meno insultanti nei confronti della mia intelligenza di tutta la marmaglia ruffiana Marvel.
Che dire?
E' il piu' gigantesco episodio di Sailor Moon che abbia mai visto.
E va bene cosi, un film divertente ma pieno di azione, con una protagonista tosta ma che riesce anche ad essere graziosa e simpatica, fatto bene ma senza pretese scespiriane di sto cavolo.
Perche' anche a fare il film disimpegnato bisogna avere arte nelle mani, e Patty Jenkins ha girato un film fondamentalmente banale, ma che non annoia e diverte
BA’, A ME A TRATTI IL FILM HA PO’ SCOCCIATO.. SARA’ CHE RICONOSCO LA MANO FEMMINILE A NASO MA NON LO REPUTO IL MIGLIOR DC FATTO. SI è SEMPLICE E LINEARE MA HO PREFERITO DI GRAN LUNGA BATMAN VS SUPERMAN ANCHE SE è UN PO UN PASTROCCHIO!
GAL GADOT FANTASTICA ANZI WONDER!!!
JAMES VAN NOKER ma che c’hai?
Film secondo me senza infamia e senza lode. Non ha particolari criticità, ma nemmeno particolari punti di forza. Anzi, di punti di forza ne ha uno: Gal Gadot. E’ di una bellezza sconcertante.
Per il resto a livello di regia e script siamo a livelli tra il mediocre e il sufficiente e con una quantità di WTF enorme.
Lei praticamente perfetta nel ruolo di donna guerriera tremendamente ingenua, il film è semplice e con una costruzione banalotta e pur ingolfando il ritmo in qualche passaggio intrattiene a dovere senza infamia e con sufficiente spinta fino alla fine.
semplicemente una porcheria, fa sembrare l’ultima mummia e l’ultimo pirati dei Caraibi dei filmoni, è veramente imbarazzante e fa pure schifo dal lato tecnico, la CGI sembra quella di 20 anni fa, e forse nemmeno.
Galcagott è bona, recita in maniera bona, e nelle coreografie degli scontri riesce a risultare bona. La ricreazione storica non funziona, perché lei è troppo bona per quei tempi e la “birbata” super simpa del creare un incontro tra due culture non è ben gestita dal regista che evidentemente era più concentrato sul fatto che Galcagott sia così fottutamente bona. Stessa cosa accade sul filo narrativo sui dialoghi e la credibilità di tutti gli altri attori. Sul fronte tecnico c’è una fotografia perfetta perché galcagot è illuminata bona un montaggio impeccabile perché riesce a farci guardare senza troppe interruzioni Galcagott (che è veramente bona non so se mi è sfuggito di dirlo) audio ottimo perché non c’è nulla di abbastanza interessante da distrarci da Galcagott . Unica nota dolente i costumi che ci tolgono percentuali variabili di Galcagott. Voto 9