La frase è di quel simpaticone di Nicolas Winding Refn: “(Suspiria) is the ultimate cocaine movie“. Il film definitivo sulla cocaina. Tentiamo di capire cosa mai ci voleva dire il regista di The Neon Demon, remake non ufficiale proprio di Suspiria. La questione viene in parte trattata dal (deludente) libro biografico di Dario Argento, intitolato didascalicamente Paura, dove viene fuori che sul set i ragazzi due colpetti li hanno dati. Argento, giustamente ci va cauto e parla di qualcosina, nulla di che… ma è innegabile che il film – anche a causa della sua famosa e ipnotica colorazione – mantenga quell’aria drogata, alterata, pazza di chi ha un aspirapolvere al posto del naso. C’è della matteria nei punti di vista, nella scelta della posizione della macchina da presa, nella direzione degli attori e nella loro recitazione, nelle svolte narrative e anche nel montaggio. Ovviamente è un’ipotesi: forse in realtà Argento in quel momento non aveva bisogno della droga per ampliare i suoi orizzonti e spingersi oltre, forse il film sarebbe venuto allo stesso modo con o senza i destri/sinistri, però… Però è bello pensare che un’operazione complessa e gigantesca come la realizzazione di un film sia figlia anche del consumo di una droga specifica da parte del suo regista e della troupe.
Per non saper né leggere né scrivere ora vi faccio vedere un video in cui, non voglio dire nulla, eh? Però buttate un occhio a 4.05.
Transformers – L’Ultimo Cavaliere potrebbe essere definito come the ultimate peyote movie. Alla fine della proiezione ero stremato. Sarà stata anche la proiezione in IMAX 3D (al solito inutile) ad avermi stancato gli occhi, ma questi 149 minuti di sforzo fisico sono la cosa più sporty che ho fatto nell’ultimo anno di vita. Cioè, mi sento quasi pronto per la prova costume. E la prima cosa che m’è venuta in mente una volta che si sono accese le luci è stata: “Ma questo è un film evidentemente scritto dalla droga!”. Non CON o NELLA la droga, ma DALLA droga. Tralasciando per un momento l’aspetto spettacolare del film, tentiamo un approccio classico: proviamo a prendere in considerazione la storia, la sua esecuzione, l’aspetto estetico. Già mi sembra di sentirvi: “non si va a vedere Michael Bay per la trama, per la storia”. Bè… sbagliate, amici!
La sceneggiatura – a firma Art Marcum, Matt Holloway e Ken Nolan – è una delle cose più matte e inutilmente complesse abbia mai visto in vita mia. Si parte dall’Inghilterra del 484, alla corte di Re Artù, per arrivare a una sorta di presente distopico. Se – stringi, stringi – la storia è sempre quella (“recuperate l’oggetto magico per salvare gli uomini!” as in cubetti di Energon o bastone magico di Mago Merlino), ma in mezzo questa volta c’è veramente di tutto. Ho contato almeno cinque sottotrame che si intrecciano per tutta la durata del film, senza MAI capire quasi nulla di quello che realmente accadeva. Partiamo dal quadro generale: dopo un preambolo in cui veniamo a sapere che Re Artù ha sconfitto i suoi nemici grazie al Mago Merlino, amico di vecchia data dei Cavalieri di Cybertron (dei Transformers) che gli hanno prestato un bastone magico, scopriamo che oggi la Terra è messa molto male. Ogni quattro secondi dal cielo cadono dei Decepticon o Autobot che distruggono delle cose. Per questo motivo i nostri amicones robot sono stati messi fuori legge ed è stata addirittura istituita una forza speciale – la TRF – per cacciarli dal nostro pianeta. L’unico posto dove possono vivere felici e contenti è Cuba (vedi alla voce: “la satira sociale secondo Michael Bay”). Ma perché vengono proprio da noi? Cosa c’è in ballo? E dov’è Optimus Prime? (Se non ve lo ricordate, non è un problema: vaga nello spazio dalla fine del quarto alla ricerca di boh, non so veramente cosa…).
Vi siete già persi? Male. Perché oltre a questo c’è Sir Anthony Hopkins – ultimo membro del Clan dei Witwiccan (di cui faceva parte anche il nostro eroe Shia, che compare solo in una foto tipo mugshot) – che vuol istruire Laura Haddock (la Olivia Wilde dei meno abbienti), una professoressa di Storia giocatrice di Polo piuttosto sexy, ai segreti delle arti magiche. Ah, viene fuori in un bellissimo flashback – molto simile al vecchio video diretto da Bay di I’d Do Anything For Love di Meat Loaf – che il padre della professoressa mezza fregna, quando quest’ultima era una bambina, sapeva dove era nascosto il bastone magico di Merlino e ha cosparso tutti i suoi libri pop up di indizi. Nel frattempo Mark Wahlberg gira per il mondo per riparare e diventare amico di cuccioli di Dinobot e vive in un cimitero di macchine insieme a una spalla comica che non fa ridere MAI E POI MAI in più di due ore e mezzo di pellicola. Durante un raid per salvare dei Transformers, Wahlberg – visto che quella gnocca di sua figlia del quarto film è andata all’Università – incontra e sviluppa un senso paterno verso una bambina mezza messicana orfana che ha perso i genitori e vive in una specie di ghetto in cui si nascondo i pochi autobot ancora rimasti. Un manipolo di soldati, capeggiati dal figliol prodigo Josh Duhamel, ce l’ha a morte coi robot… ma alla fine sapranno capire dove sta la ragione. John Turturro passa tutte le sue tre/quattro sequenze al telefono pubblico all’Havana e parla di un libro che forse – pensate – potrebbe spiegare delle cose (Cosa?Boh). Megatron, che è ancora sulla terra, vuole mettere in piedi una squadra fortissima di cattivi (che muoiono male 4 secondi dopo la loro presentazione modello Inglorious Basterds). Optimus Prime, dopo aver raggiunto Cybertron, parla con la strega Transformer Quintessa che lo fa diventare mezzo cattivo… E ancora: Stonehenge! Sommergibile! Primo Ministro inglese! Bumbelbee! Il Medaglione dei cavalieri robot che diventa liquido e tenta di attaccare il cazzo di Wahlberg! MACCOSA!
Tutto questo materiale narrativo viene frullato e sparato fuori a una velocità totalmente folle e in accelerazione costante. Man mano che il film procede verso la sua mastodontica sequenza finale, tutto si fa via via sempre più concitato e, mentre un personaggio dice cose come: “Raga, dovremmo forse andare con una navicella spaziale che troveremo sul fondo dell’oceano dall’altra parte del globo evitando di incappare in esplosioni atomiche e robottoni malvagi”, l’inquadratura successiva ci mostra già la conclusione di quel viaggio. Come sapete Michael non è uno che ci va piano con il numero di inquadrature ma qui si supera da solo a destra e a sinistra e reinventa un montaggio e un utilizzo dell’ellissi mai così azzardato. Il risultato è qualcosa che più che al cinema narrativo come siamo abituati a intenderlo, si avvicina a un’astrazione che manco Derek Jarman. Dite che c’è di mezzo la droga? Può essere. O almeno sembra.
Così come sembra c’entri la droga nella preponderante linea comica che attraversa tutto il film. Solo dopo aver mangiato due peyote ed essersi perso nel deserto dell’Atacama mentre si guardavano le costellazioni si può immaginare di inserire in un film del 2017 due cloni sfigatissimi di C1-P8 e C-3PO. Due robot che per altro dovrebbero far ridere o tenerezza e che invece ti fanno solo venire voglia di alzare le mani a qualcuno appena uscito dalla sala. Così come le zie della professoressa fregna, il robot con gli occhiali da sole spalla comica di John Turturro, Hot Rod col finto accento francese, Stanley Tucci col naso finto… Certo, il tentativo di far ridere il proprio pubblico c’è sempre stato in tutta la saga, ma se ripensiamo alla sequenza del primo film, con la mamma di Shia che non vede Optimus Prime nascosto in giardino… boh, raga, sembrava Billy Wilder. Adesso siamo sfortunatamente scesi a livello Rob Schneider.
Detto tutto questo, arriviamo alla cosa più interessante del film: il livello di spettacolarità. C’è talmente tanta roba che salta, esplode, scoppia che non si può non uscire dalla sala felici come delle pasque. La bulimia che ha colto gli sceneggiatori e i montatori nasce inevitabilmente dalla volontà, che non fatico a immaginare dittatoriale, di Bay di portare i suoi film a un livello di spettacolarità realmente visionaria. E parliamo di quella visionarietà che ancora una volta fa rima con la drogaina. Visionarietà/Drogaina. La resa dei movimenti dei robot e le loro trasformazioni non cambiano di molto rispetto all’ultimo capitolo, ma si nota un maggiore sforzo (per quanto possibile) da parte di Michael di riempire ogni fotogramma fino alla saturazione completa e a voler muovere la camera sfruttando i campi lunghi. Nella stessa inquadratura quindi potete vedere: 1) umani che corrono tra i piedi di Transformers mentre 2) un INTERO PIANETA di circuiti si sta sfrociando contro la superficie della Terra e 3) una navicella spaziale sorvola dei robot templari armati di spadone. Bello? Sì, c’è poco da fare. E in quanti sono in grado di gestire un quantitativo tale di COSE in una sola sequenza? Nel mondo, dico, eh? Dai, quanti sono? Uno. Uno solo. E il suo nome, piaccia o meno, è Michael Bay.
Interessante notare come in più sequenze – soprattutto quelle acquatiche – Michael Bay giochi un po’ a fare il James Cameron, cosa che – non vorrei sbagliarmi – non gli abbiamo mai visto fare, anzi… La cosa mi ha particolarmente stupito perché se esiste un regista che cammina da solo, che non ha mai ceduto a momenti derivativi ma che anzi ha dettato la linea per una schiera interminabili di wannabe imitatori, quello è proprio Bay. Tutto bene, quindi? No, i problemi non mancano ed è da cinque film a questa parte che ci aspettiamo qualcosa di più. Sì, lo so, è strano (ripeto: c’è un pianeta che si scontra con un pianeta), ma anche innegabile. Ma sappiamo anche che prima o poi Michael trova sempre il modo di stupirci. Magari se aumenta la dose…
DVD-quote:
“Un film scritto DALLA drogaina”
Casanova Wong Kar-Wai, i400Calci.com
Grazie Casa9a! Con gli ultimi due film la saga sta diventando densa e lisergicamente incomprensibile come le trasformazioni dei robot, che sono sempre state a un passo da una trasmutazione alchemica alquanto realistica. Michael Bay mi parla dalle foto (e non mi sono fatto)!
Bay parla anche a me!
E’ vero è vero nella prima parte non si capisce un’emerita mazza: è il peggior primo tempo di qualsiasi Transformers movie.
Ma il tutto è ampiamente compensato dalla seconda parte superultrastraspettacolare. Non che si capisca di più ma è talmente uno spettacolo che in effetti chissene.
A mio parere in generale come film il 3 rimane il migliore, seguito dal 4, poi c’è questo, poi il primo e La Vendetta del Caduto ha sempre la palma del peggiore.
ti svegli un mercoledì mattina dopo una pessima notte,
e ti ritrovi la recensione dell’estate 2017!
Badabooooooommmm!!!!!
la DROGAINA
Niente, sarà che l’altra sera ero stanchissimo, o che il cinema aveva l’aria condizionata talmente pompata da farmi rimpiangere l’afa soffocante di quella giornata (presente i 49°C percepiti a Ferrara? Ecco…), che a volte mi sono scappati gli occhi.
Tutto vero, primo tempo detestabile che cede il passo ad un secondo più in forma, ma che fatica resistere a tutte le cazzate (nella fila dietro la mia un paio di donne hanno riso dall’inizio alla fine – evidentemente per qualcuno quella comicità funziona).
Bay è attualmente la cosa più vicina ad un regista-pittore che abbiamo oggi, e quando ha in mano una storia che procede come si deve tira fuori opere straordinarie. Personalmente credo sia ora per lui di staccarsi dai Transformers; è anche vero però che bisogna fare tanti auguri al povero cristo che dovrà prenderne il testimone.
Se mi regaleranno delle sceneggiature decenti (e più trasformazioni) sarà già un buon inizio.
La quinta foto pare Luca Cordero di Montezemolo.
indubbiamente è un John Glover senza baffi!
per me la questione è sempre la stessa, sarà pure che comincio ad essere vecchio per queste stronzate, se non me ne frega un cazzo della trama, personaggi e non me ne frega un cazzo nemmeno dei millemila botti che possono esserci…mi scoppiasse pure la poltrona sotto il culo…indifferenza uguale…
e non venitemi a dire che se non curi i botti non puoi curare tutto il resto, che so stronzate…
aspetto con interesse il prossimo intramezzo di bay, dopo due capolavori come pain&gain e 13 hours.
L’ultima frase esprime ESATTAMENTE il mio pensiero: lasciamo divertire il ragazzo con sta merda di robot che poi si libera la mente per fare un altro grande film.
anche io sto con Past.. anche con tanti spettacolari botti ma messi dentro ad una sceneggiatura assolutamente vuota che non ti piglia manco per il cazzo in combo con attori\personaggi incredibilmente monodimensionali non li reggo più…
Sono dei vostri.
Molto meglio Bay senza Robot.
Mi spiace mi sa che mollo il colpo a questo.
Sarà che sono vecchio, che oramai la droga è Netflix ma, come Past sopra, anche se esplode il mondo ripreso dalle inquadrature occhio-bioniche di Michele Baia… fottesega.
Sono felice di vedere che non sono l’unico a considerare la Vendetta del Caduto il punto più basso della serie (anche se per me i top sono il primo e il terzo).
Presente. Su tutta la linea.
#TeamPrimoETerzo
Il problema di Bay, sono gli altri… tutti quelli che lo obbligano a inserire parti nefande che non c’entrano nulla con il contesto: spalle comiche, trame forzate, approfondimento dei personaggi.
Senza tutti questi orpelli infilati per ingraziarsi la gente che li vuole perché al cinema si fa’ così, i film dei Transformers (stavo per scrivere di Bay in generale, ma avrei commesso un errore a sovrapporli) sarebbero molto più puri (oltre che di una durata cristiana) e sarebbe anche molto più facile mandare a cagare i detrattori.
Mi spiegate cosa c’è di male nelle pure immagini in movimento???????????
Te lo dico io cosa c’è di male: c’è che Bay in questo film non mi ha raccontato un cavolo di niente! Non mi ha raccontato una storia (eh vabbè, tranne il primo nemmeno negli altri) e non mi ha raccontato qualcosa nemmeno durante le sequenze d’azione, che ormai sono sempre sempre uguali a se stesse.
Lasciamo perdere la trama (che a confronto quella dei Mercenari 2 è tanta roba..) e le 87 scenette inutili inserite per far ridere i bambini (me le faccio passare e magari sorrido pure qua e là). Ma le sequenze action??? Quelle che in teoria dovrebbero essere il pezzo forte di Bay? Le sequenze action non hanno il minimo senso logico, non hanno continuity, personaggi fighissimi (vedi il drago a tre teste) dimenticati chissà dove, buchi di scrittura della sequenza che non ti dico, personaggi che fanno cose nonsense (vedi la fine di Hopkins).
Bay se ne sbatte il cazzo e butta dentro qualunque cosa gli viene in mente, e gira (non monta) senza tenere conto che forse si è scordato di girare qualche sequenza che leghi con la precedente. “Tanto al pubblico gl frega solo delle esplosioni”
Sia chiaro che io amo il cinema action e non mi serve che mi racconti chissà quale trama. Ma vorrei coerenza, almeno nell’azione. Sennò tutti sti botti non mi significano un cazzo e mi annoio a morte.
No davvero tu pensi che ci sia qualcuno così pazzo da fargli inserire a forza scene così stupide e che fanno ridere nessuno?
Io penso che sia tutta farina del suo sacco perchè è pazzo (o drogato secondo la rece) ma d’altronde nella follia sta anche il genio.
Michael Bay < Donnarumma
Io dico solo OROLOGIO DA TASCHINO E ADOLF HITLER
Solo Zed nel suo scantinato potrebbe convincermi a visionare questa serie e sapere cazzi e mazzi di stò Michael Buy. Io ricordo (parolone) con piacere un certo Bad Boys che ai tempi era uno di quei film che mentre zappi ti fa in automatico fermare sul 6 ( se nn erro era li che alloggiava spesso) e che poi anche quando riparti ti senti magneticamente obbligato a tornare e tornare per poi infine ritornare manco avesse a succedere che poi alla fine chissà che cosa a stò giro. Ma i nostri malsani sentimentalismi nostalgici vanno anche veloce a fare in culo e il nostro povero Michael si trova prepotentemente difronte al suo giudizio finale e di conseguenza alla mia soluzione finale totale propio guarda te con un certo Armageddon, di cui nn ricordo praticamente (e fortunatamente) niente, solo Bruce che aggrappato a un nn so cosa si gira verso i suoi compagni e dice una frase ad effetto, ma cosi tanto a effetto che pure lui pareva un effetto (che di speciale aveva ben poco direi) tanto che tutto cio avrebbe avuto un effetto paradossalmente benefico nella scelta di quello che alla fine sarebbe stato il mio percorso cinematografico, del tipo nn so dove vado ma di sicuro nn da codesta parte e guarda te, alla fine me ne compiaccio pure. Quindi grazie caro Michael, ma ecco, fai una cosa però adesso, lascia il campo e avviati a fare la doccia. Ci si.
Interessante invece l intervista al signor Argento dove osservando bene posso confermare (gia molto prima dei 4 minuti) si tratta di impizzamento volontario. E se consideriamo l anno dell intervista e l excursus del nostro bell omo, la domanda sorge spontanea, perche ha smesso?
Adesso io potrei stare qui a vantarmi del mio master in drogologia, ma nn mi sembra il caso, però ai tempi, quando altri perdevano tempo a leggere dietro le righe io, in maniera cosi spontanea e (in)naturale, le avevo gia fatte sparire. Puff! direbbe Rocco
https://m.youtube.com/watch?v=3MT4KxF-RlM
perchè cappero ho intravisto Ron Jeremy
Pesistica a vita pare nn sia concesso
Secondo me Bay in realtà si chiama Micheal.
Tutto tornerebbe, traumi, vizi e droga!
Io purtroppo con questo film mi sono rotto i coglioni in maniera abbastanza forte. E mi è dispiaciuto eh, vedevo draghi robot, battaglie medievali con i robot, pianeti robot, robot fighi sparsi per il film, però porcaputtana mi ropevo i coglioni. E non è che non apprezzassi la capacità visionaria di Bay, o che non rimanessi stupito da come facesse trasformare al rallentatore un’auto in un robot in modo molto più coerente di qualsiasi passaggio di sceneggiatura, però, in ogni caso mi rompevo i coglioni. Va bene i botti, va bene i robot grossi che si scontrano ma se sta roba non viene legata assieme purtroppo vuol dire poco. Ho letto in giro di capacità visionaria, di sovvertimento delle leggi dei blockbuster, di accostamenti fra quadri futuristi e scene con i robot. Sarà anche tutto vero, ma in ogni caso io mi sono rotto i coglioni di film che dopo avermi sequestrato per due ore e mezzo, non mi lasciano assolutamente nulla. Non è un discorso che discende solo dalla trama che è una sagra delle cazzate, ma dal fatto che ormai sempre più spesso questi film grossi grossi, mi lasciano freddissimo sprecando anche le ottime sequenza action che hanno.
Non vorrei essere diventato pure io troppo vecchio per queste stronzate. O forse è solo questo periodo che propone film inutilmente lunghi e colpevolmente poco riusciti.
Concordo al 100%
Lo SPRECO, ecco sì, direi proprio Lo SPRECO (una volta c’era solo lo Sbaglio) Un continuo sprecare, ma proprio lo SPRECO di meraviglie a me anche ha cagato il cazzo. Viva i botti robbottoni e lessplosioni, ma così mo’ basta.
Stessa sensazione.
Ero lì al cinema, con tutto quel ben-di-dio su schermo eppure stavo lì a chiedermi “ma perchè non vedo l’ora che finisca?”
La prima volta che ho guardato l’orologio erano passati appena 40 minuti.
Io non credo che di colpo siamo diventati troppo vecchi per queste stronzate, ma piuttosto che il continuo gioco al rilancio del finale più grosso, del villain più cattivo o del twist più shyamaliano, prima o poi finisce per produrre nient’altro che roba forzata e spesso pallosa, così come sostanzialmente tutti gli altri franchise grossi e longevi di quest’epoca.
Per me il punto lo centri in pieno con “mi sono rotto i coglioni di film che dopo avermi sequestrato per due ore e mezzo, non mi lasciano assolutamente nulla”.
Ecco, fosse stato brutto tout-court, magari staremmo qua a spalare merda su questo o quel difetto (e volendo ce ne sarebbero) ma invece il problema grosso è che una roba così bella da vedere viene amaramente sprecata su tutti i fronti. E non è solo colpa della sceneggiatura, secondo me.
All’interno del film è dato tutto troppo per scontato, come se non servisse più fermarsi a farti empatizzare con i personaggi, ed il risultato è che non riesci a farlo nemmeno con quelli “storici” (BB, Optimus, Simmons e Lennox veramente agghiaccianti!), le trasformazioni, sempre più scarse e fatte a “tirar via” (che poi dovrebbero essere il punto nevralgico del franchise, visto che è praticamente il maggior selling point del giocattolo!) e nonostante questo mi fai comunque un pippone di 2 ore e 40 per propinarmi una sequela confusa di cose che accadono per… “perchè sì”
Cazzo, uno fa veramente fatica a pensare che dietro un film del genere ci sia la stessa mano di 13 hours, forse davvero la produzione incide tanto sul risultato finale, ma a conti fatti, colpa di Bay o di chi lo paga, a me sinceramente m’han proprio rotto i coglioni. Dopo il 4 ero proprio deluso, ma stavolta son rimasto indifferente e annoiato, che è pure peggio. #TeamPrimoETerzo
Boh non so a me neanche il 4 era piaciuto granché.troppe minchiate .la storia non è la priorità in questo genere di film ma un suo perché dovrebbe averlo! Forse sto invecchiando e sono fuori target ormai anche se questi film li avrebbero dovuti fate con in mente la mia generazione cristo! (classe 78)
78 rules
Attenzioni spoiler
Confuso , sbrigativo , esagerato e mi ha fatto odiare anche mark whalberg . Ok che la storia è un optional , come nei porno , ma gli altri transformers non erano solo una serie di immagini e suoni , c’era un minimo filo logico . Minimo . Le parti comiche , meh. I momenti drammatici , yahwn. La cattiva , pfui. Perché megatron non si trasforma come nel quarto ? perché Anthony Hopkins si fa suicidare?perche?perché? Ma perche cazzo? Ma ma ma vaffanculo , V ,a ,f ,f , inculoooo!!!!
Più che farsi suicidare vorrei capire perchè gli sparano, che manco si conoscevano. Sembrava la fine che faceva Kelsey Grammer nel quarto, solamente il 100% più immeritata.
Che poi nel quarto Megatron era Galvatron ma mica lo spiegano come torna Megatron lol.
Si forse nell’intenzioni autoriali e filoloneistiche di Bay il substrato logico di questo film è l’essere una specie di una metafora del porno, una sorta di critica sociale direi, sottile come un clitoride ma allo stesso tempo evidente come una trave nel culo.
Fumante.
Comunque le parti meccaniche più fighe le ha assemblate la Fiat.
C’entra un tubo ma magari vi interessa.
http://www.ilfoglio.it/esteri/2017/06/29/news/un-combattimento-durato-7-secondi-sta-scatenando-un-putiferio-in-cina-142143/
Ho ancora il segno delle pizze in faccia fortissime prese dal terzo, anche se la mia cotta giovanile resta il primo. Il secondo meh, non mi entusiasmò al cine e ai passaggi tv solitamente lo lascio a metà. Il quarto mi stremò (crollai addormentato a 2/3 del film non perché fosse noioso ma proprio per la sensazione di fatica fisica ben descritta da Casanova), ora aspetto la Drogaina Experience.
No vabbè ma è un capolavoro! (la recensione)
complimenti
Boh sarà che sto invecchiando ma dopo il secondo Transformers non sono riuscito più a tollerare tutta ‘sta roba ammucchiata alla Cicciolina dei tempi d’oro
Francamente i transformers e Bay in generale mi hanno stufato, proprio per questa voglia di arrivare all’ultra saturazione di cose che succedono in scena. Oramai li vedo con due bustine di Aulin perché dopo ho un mal di testa che levati.
Sarò della vecchia scuola, ma preferisco vedere una scena bella, magari non così carica di dettagli, ma in cui si capisca almeno cosa minchia sta succedendo, cosa che negli ultimi tre transformers non succedeva
Io lo preferisco a qualsiasi pigiamate però ormai hanno un po’ rotto il cazzo…la prima scena del primo resta per me indimenticabile
Nel futuro i film di Bay sui transformers saranno dei cult trash
Se in “Suspiria” c’era la cocaina, non oso immaginare di cosa si facessero sul set di “Inferno”.
Letti un po’ di commenti. Controllato l’indirizzo web. Ricontrollato. Qualcosa non torna.
Grazie comunque. Il film non lo vedrò ma lo speciale “Michael Bay fa dei gesti” rende le mie mattine più belle da tre giorni.
rendere i transformer un film serio è impossibile. questo quinto episodio fa un bel frullatone di cose, le pompa e le spara a una velocità e una dimensione mai vista. Funziona? Boh. in parte mi son divertito, ma piuttosto mi rammaricavo che tale produzione e tali immagini erano al servizio di un prodotto per bambini, a cui probabilmente non piacerà troppo, e non a una storia con un minimo di idea.
P s visto ieri le Ardenne che ho trovato bello .sangue ce n’è, anche se è prettamente un thriller. ma comunque calciabilissimo.
les ardennes? calciabilissimo nella pattumiera, un film pallosissimo :(
sono andato domenica al multisala tutto motivato per rendere gli omaggi a uno dei miei registi preferiti nonchè genio e poeta futurista tanto da meditare pure la follia di pigliare la poltrona vip.
Alla cassa mi fanno “purtroppo non abbiamo l’aria condizionata per quelle sale” e ho dovuto ripiegare su i pirati dei caraibi la maledizione di bla bla bla
da quello che ho letto è stata una scelta felice perchè son sicuro sarebbe stata l’esperienza più vicina alla morte – non morte della mia vita (a parte quella del lontano 1998)
che dire, più leggo e più son convinto che i film commerciali di bay ormai diventeranno pain & gain e 13 hours e per il resto farà il cazzo autoriale che vuole proprio come qui. S’è capovolto il mondo: piacciono di più i suoi film sobri rispetto a quello che faceva prima. Ha spinto sull’acceleratore e il blockbuster è diventato film d’autore e fra un po’ non se lo cagheranno più e quello con 2 spicci mo’ piace a tutti. Poi per il resto son gusti
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Unico commento: Overdose.
Non credo che vedrò il sesto anche se alla fine c’è un incipit.
#TeamPrimoETerzo
Io mi continuo a chiedere come maio abbia girato in flat.
Forse era veramente drogato.
Il tutto è riassumibile nel momento in cui
[SPOILER]
“dove cazzo è ottimo primo? ” e per due volte rispondono a noi spettatori con
“al minuto tot dovrebbe ritornare in campo per la sua scena”.
Ho la nausea. Michele baia… mi hai frantumato i pianeti.
ahahahahahah adesso che mi hai spoilerato tutto con questa recensione come potrò vedere “transformer l’ultimo caduto con lo spadone ah no qui c’è Hopkins che aveva finito i soldi per restaurare la casa ar mare”!
michele baia uno di noi (ma anche no)
Onestamente un film che solo Bay potrebbe fare al mondo. Ormai siamo a livelli di tecnica irraggiungibili da chiunque (e non ci sono Nolan, Snyder o altri che tengano). La storia rimane nel flusso dei Transformers: caos casino e devasto. E’ una sorta di flusso unico di metallo ed esplosioni. A me piace e se mi devo beccare questo una volta ogni due anni ben venga. Non so quanto Bay abbia voglia di mettersi giù a farne altri ancora o come possa alzare ancora l’asticella del livello tecnico ma ben venga scoprirlo.
La trama è senza senso e sparata a mille all’ora ma i personaggi ed il loro umorismo di serie B a me stan simpatici (per dire molto più di tanti personaggi della saga di fast and furious).
Concordo con Casanova nel dire che a fine visione ne esci stremato.
Appena rivisto: non decolla mai. Nella prima ora e 40 ci saranno si e no 5 minuti di azione; siparietti sono imbarazzanti, peggio degli altri film; ed anche il casino finale non riesce ad entusiasmare come quello del 3 per esempio. Ho i bluray di tutti, ma qui mi accontento del mkv da 8Gb.
Ho visto il film solo oggi e non ho letto tutti i commenti ma avete dimenticato la sequenza ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. In un qualche modo vedere i Trasfomers suonargliele ai tedeschi a suon di pallettoni spaziali, come bizzarria mi ha ricordato Surf Nazis Must Die.