Ci vuole un certo coraggio a fare una scena di vestizione dell’eroe con “Cat People” di David Bowie in sottofondo. Ci vuole coraggio perché l’ha già fatto Tarantino nel 2009, con Bastardi senza gloria: c’era Mélanie Laurent che si truccava come un indiano prima di ammazzare un sacco di nazisti mentre nelle casse pompava Bowie che suggeriva di spegnere l’incendio con la benzina. Poi certo, siamo tutti amici e David Bowie non l’ha mica scoperto Tarantino, ma che fai tu, David Leitch, che sei un giovane con tanta esperienza ma solo al tuo secondo film da regista, ti metti a competere con Quentin Tarantino?
Magari sì. O magari era un omaggio. O magari che cazzo ne so, David Leitch manco la sapeva sta cosa, ora non è che per fare un film devi sapere tutto. Sta di fatto che Atomic Blonde potrebbe riassumersi tranquillamente così: una serie di scelte ambiziose, facilissime da sbagliare e soprattutto già viste, dalle quali, ogni volta, il film esce più forte di prima, pronto a spararla ancora più grossa.
Sigla:
David Leitch lo conosciamo perché abbiamo visto John Wick (era, dei due registi, quello non creditato — chissà perché, poi), è uno stuntman e coreografo passato dietro la macchina da presa perché qualcuno doveva pur dare una svegliata all’action americano e se stavamo ad aspettare voi stavamo freschi.
La mano pesante, l’estetica kitchssima, un senso delle botte come pochi altri nel mondo occidentale. Leitch è un entusiasta e un grezzone che affiancherei per legge di tutti i Nolan e Mendes e gli Inarritu di questo mondo, se non fosse che già da solo ha tirato fuori uno dei film di botte più efficaci del decennio: probabilmente un Nolan, un Mendes o un Inarritu lo rallenterebbero soltanto.
Stava lavorando a John Wick 2 quando gli è suonato il telefono: all’altro capo c’era Charlize Theron che aveva appena comprato i diritti per l’adattamento di un fumetto, una spy story intitolata “The Coldest City”, e voleva che a girarlo fosse il migliore in circolazione. Lui tutto contento di potersi rendere utile le ha detto “ah ok, aspe’ che da qualche parte dovrei avere il numero di James Mangold” ma lei per fortuna gli ha risposto “ma va, cretino, sei tu il migliore in circolazione”.
Arrivederci John Wick, piacere di conoscerti Lorraine Broughton.
È il 1989, il Muro sta per crollare ma la Guerra Fredda durerà ancora un paio d’anni. Perché non ne duri altri 40, l’MI6 spedisce a Berlino Charlize Theron, cioè Lorraine Broughton, la spia più spaccaculi che sia mai esistita, per recuperare una lista — il più abusato dei MacGuffin — contenente le identità di tutti gli agenti segreti occidentali sotto copertura. Una missione non facile complicata da burocrati spaccapalle, comunisti implacabili, agenti della Stasi in cerca di una via di fuga, una spia francese (Sofia Boutella) in cerca di avventure e un James McAvoy convinto di essere il più figo di tutti (e che forse, nello sconcerto generale, lo è davvero).
Il plot è semplice, o diciamo pure convenzionale. Leitch e il soggettista Kurt Johnstad, che non è esattamente un chirurgo nemmeno lui (ha sceneggiato 300, Act of Valor e, per non farsi mancare niente, un altro 300), lavorano per tropi del genere spy, li prendono, li rimescolano, li campionano (il sampling: forma d’arte o plagio? si chiede un’annunciatrice alla tv verso la fine del film), ma la narrazione è farraginosa, nel migliore dei casi, tra svolte sconclusionata e una quantità di personaggi i cui ruoli non sono mai del tutto chiari. Ogni volta che la sceneggiatura latita, ci si mette una pezza con una suggestione visiva — perché non c’è buco di scrittura che non possa essere riempito dall’immagine di Charlize Theron bella come un dio greco che fuma, beve, scopa o emerge da una vasca piena di ghiaccio — col risultato che la trama cede quasi immediatamente il passo all’esercizio estetico puro, che porta avanti un percorso iniziato con John Wick tutto all’insegna di luci al neon e colori ipersaturi.
Il punto di riferimento, stilistico e iconografico, sono ovviamente gli anni 80, o almeno una loro versione idealizzata e stilizzata, dove tutti i giovani sono punk, si ascoltano solo hit della New Wave, ogni cosa è illuminata coi neon e Berlino pare una città fantasma solo perché la gente è TUTTA nei club.
Fortunatamente, lo sguardo va anche un po’ più a fondo della moda vintage e delle scelte musicali facilone (non starò a lamentarmi di Under Pressure, Blue Monday o London Calling, ma pare una playlist generata automaticamente da Spotify) e l’omaggio agli anni 80 trova la sua vera dimensione quando ad essere omaggiato è il cinema, chiaramente quello action, di quegli anni: quello duro e puro, che non si fa tante domande, in cui le cose sono o bianche o nere e nel dubbio mena. O spara. O entrambe le cose.
Leitch fa piazza pulita dei toni della spy story contemporanea, quella malinconica e crepuscolare dei Bourne e degli ultimi Bond, che mette tutto in discussione, alla ricerca di un nemico che alla fine è quasi sempre dentro di noi: Atomic Blonde è anche un monumento al narcisismo e all’autoindulgenza dell’America degli anni 80, in cui i comunisti sono cattivi, gli europei pasticcioni e gli USA, sotto una scorza di modi bruschi e fine-giustifica-i-mezzi, sono dei pezzi di pane con la faccia rassicurante di John Goodman il cui unico crimine è amare troppo la libertà. Una piramide alimentare con posti preassegnati, dove per esigenze di trama trovano spazio anche schegge impazzite, “pensatori liberi” come l’agente del KGB sedotto dal capitalismo o il chaotic neutral James McAvoy, ma pur sempre una piramide che ha in cima il predatore più bello e più pericoloso di tutti: Charlize Theron che mena come un fabbro.
Ed è lì che il film brilla davvero.
Ma che dico, prende fuoco.
Charlize Theron è un talento incredibile, è qualcosa che non appartiene a questo mondo, e se già Fury Road ci aveva tolto qualsiasi dubbio, Atomic Blonde conferma e rilancia. Le scene d’azione, tarate su quelle che si stimava fossero le capacità e i limiti di una signora di 42 anni, sono state letteralmente riscritte nel momento in cui sul set è venuto fuori che Charlize era in grado di realizzare un’intera coreografia in un paio di ciak. Affiancata dai giusti professionisti della rissa (qui un video interessantissimo in cui lo stunt coordinator del film racconta come sono state fatte un po’ di robe) tira fuori qualcosa che non pensavamo fosse umanamente possibile, e se lo è perché cazzo non lo fanno tutti, tutti i giorni, in qualsiasi film.
La scena di botte media di Atomic Blonde caga con disinvoltura in testa al cosiddetto “pezzo di bravura” della quasi totalità dell’action americano contemporaneo, e quando è Atomic Blonde a farlo, il pezzo di bravura, è una sequenza di più di dieci minuti senza soluzione di continuità in cui la mascella fa in tempo a cascare tre volte.
Quando Leitch fa combattere Charlize e Daniel Bernhardt all’interno di un appartamento, la mente e il cuore corrono immediatamente a The Raid, e non solo per la scelta azzeccatissima della location, ma per la cura della coreografia, la crudezza degli stunt, l’intensità di ogni colpo sferrato e (soprattutto) subito, la spericolatezza dell’operatore che si butta in mezzo all’azione come il terzo vertice invisibile di un triangolo delle botte.
A voler fare un paragone assolutamente crudele e ingeneroso, Atomic Blonde è probabilmente quello che si immaginava di fare Soderberg quando ha girato quel fiasco clamoroso di Haywire. La colpa non era di Gina Carano e probabilmente nemmeno di Sodergberg, semplicemente la differenza tra un film come Haywire e Atomic Blonde è quella che passa tra chi fa un film d’azione perché si è preso bene dopo aver visto un incontro di MMA e chi fa un film d’azione perché l’azione è la sua vita.
Un’ultima nota di carattere squisitamente politico, così abbiamo qualcosa su cui litigare nei commenti: si parla un botto negli ultimi tempi della “moda” dei film d’azione con protagoniste donne (se vogliamo chiamare “moda” il fatto che anche le donne comprino biglietti e, cosa pazzeschissima, alcune di loro lo facciano più volentieri se si sentono incluse) e del ruolo di un film come Wonder Woman per la causa della rappresentazione femminile in un genere tradizionalmente considerato un club per soli uomini. Per quanto mi sforzi di non entrare nel merito di Wonder Woman, trovo surreale che tutti gli occhi non siano invece puntati su Atomic Blonde, che ci offre su un piatto d’argento una protagonista femminile di una potenza e di un carisma come non se ne vedevano da anni, una forza della natura che supera, doppia e rende immediatamente obsoleta la fantasia (legittima, eh, anche se personalmente mi interessa poco) di un “James Bond donna”.
Lorraine è un personaggio che sfugge a tutti i luoghi comuni, anche quelli dell’action — non deve salvare nessuno, a motivarla non è l’amore né la vendetta — non è definita dal suo essere una donna né cade nel cliché della donna che rinuncia alla sua femminilità per essere più forte. Fa quello che fa perché è dannatamente brava a farlo e dannatamente figa mentre lo fa.
DVD-quote:
”Femminismo di menare”
Quantum Tarantino, i400calci.com
Sottoscrivo.
Film fico con la miglior fica di questi anni.
Il film e’ Lei. Perche’ se non e’ lei che mena, corre e spara e’ lei che fuma, beve e sfila sotto i neon fasciata da bei cappottini. E non c’e’ mai contrasto tra le due cose.
[Ricostruzione storica del 1989 ridicola (con i russi che torturano dissidenti tedeschi fino al giorno prima dell’abbattimento del muro: letteralmente), ma chissenefrega, naturalmente.]
Complimenti vivissimi per la recensione, da piangere per la commozione. Il film dovrebbe essere mostrato ad ogni fanciulla del reame.
Sogno la statua della Theron davanti a Westminster come simbolo della lotta per i diritti delle donne http://www.corriere.it/esteri/17_agosto_29/due-suffragette-una-statua-scelta-che-divide-regno-unito-b584d74e-8c20-11e7-b9bf-f9bee7e83ed2.shtml
Il film è ridicolo e non solo la ricostruzione storica del 1989.
Queste femmine che menano e spaccano la faccia a tutti gli uomini che gli si parano contro, esistono solo nei film, per l’appunto.
Una realtà peraltro “pensata” da uomini, i quali si eccitano alla grande al solo pensiero di vedere una femmina fica (nonché complessata all’ennesima potenza) che spacca tutto.
Peccato che la realtà sia molto diversa…
tutto verissimo:un inno alla theron e al cinema di menare però nel complesso un film mediocre secondo me.
esteticamente validissimo e coreografato magnificamente e stiloso fino all’eccesso però manca un po tutto il resto.
o forse ero io che mi aspettavo un po un ronin con le botte al posto degli inseguimenti..
quoto in toto
ps anche john wick 2 mi aveva fatto lo stesso effetto;il primo era piu genuino e cazzuto
Siete sempre i migliori, recensione perfetta quanto la Theron!
Sono tornato oggi dalle ferie conto di vederlo a breve, in compenso quando ero al mare mi sono letto il fumetto da cui è tratto questo Atomic Blonde e presumibilmente come punti nevralgici hanno poco a che fare: il fumetto si concentra sui doppigiochi (io ho avuto bisogno di rileggere certi passaggi e segnare qualche appunto per non fare confusione) il film a quanto leggo in giro grazie a Dio si concentra sulle botte.
Io allora spero che Leitch e Stahelski non facciano più film insieme così da poter avere due filmoni nello stesso anno.
Daniel Bernhardt meriterebbe un film tutto suo da protagonista.
Da John Wick in poi si è aperta un nuova era.
Applausi scroscianti per la rece. Il pistolotto finale è da sottoscrivere con entrambe le mani, hai perfettamente ragione, e credo che il “problema” del femminismo e dell’anti-femminismo sia tutto qui. Dobbiamo pensare a personaggi fighi e basta, e non a quote-rosa (Arwen) o travestiti (nel senso di donne che si comportano da uomini) o derivati (nel senso di mogli-di, fidanzate-di, lasciate-da, tradite-da)
PS: “la spericolatezza dell’operatore che si butta in mezzo all’azione come il terzo vertice invisibile di un triangolo delle botte” è poesia pura.
PPS: Essere menati da Charlize Theron che poi con quella voce ti chiede “are you ok?” è forse la n.1 delle mie fantasie.
E’ una puttanata di film, come è una puttanata da maschietto medio mentalmente castrato, questa tua affermazione:
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PPS: Essere menati da Charlize Theron che poi con quella voce ti chiede “are you ok?” è forse la n.1 delle mie fantasie.
>>>
Sei pietoso.
Film divertente con due eccezioni che sono di un altra categoria:
1) Charlize Theron su cui avete detto tutto nella recensione e che penso non sia umana. Da Oscar (e son serio).
2) James McAvoy che prende il personaggio di Split, lo trasferisce a Berlino Est e spara un repertorio di faccette/espressioni da record e in generale si ritaglia nel film un ruolo di vero motore dell’azione e di personaggio migliore di tutti. un grandissimo.
Charlize Theron è una femmina della specie umana, pertanto appartenente al sesso fisicamente e muscolarmente inferiore a quello maschile.
Tutto il resto è fuffa femminista.
ma veramente hai scritto ste commenti ?
Uhm, la recensione è talmente bella che temo sia migliore del film, che però non mi perderò di certo.
Accetto la provocazione della chiusa. Wonder Woman attrae più l’attenzione perché:
1) è PG-13, destinato ad essere visto da bambine e famigliole;
2) furbescamente sa che avrebbe generato certe discussioni e se ne approfitta (Diana che dice a Steve “non mi dici quello che devo fare”, lei che si allena da bambina), attirando con più facilità la stampa distratta;
3) Diana, contrariamente a Lorraine, non fa il suo lavoro, Diana mena perché le piace. È una specie di vocazione: vuole menare fin da bambina, sua madre non vuole e lei se ne frega, allenandosi di nascosto e diventando la migliore.
Aggiungo che, se vogliamo parlare di femminismo di menare, non mi pare che Atomica Bionda dica qualcosa in più rispetto a Kill Bill: la sposa lì è cazzuta e determinata, in più era la miglior super assassina del mondo già prima di voler consumare la sua vendetta (e, stando a Bill, lei è così perché è nella sua natura).
Detto questo, Atomica Bionda filmone. Primo tempo un po’ lento, ma i difetti finiscono qui.
No No.
Kill Bill mette al centro una mamma che si vuole vendicare.
In questo film c’è una spia che fa il suo lavoro(spaccare i culi) e quella spia è una donna.
In questo senso il passo avanti è sensibile.
Che il film fosse una bomba lo si era capito già da tempo, anche in questi lidi.
Rece da Dio.
Quando leggo qualcosa del genere rimpiango un pochino com’era il sito anche solo 1-2 anni fa
ditto.
per quanto (così rispondo anche a @CaparezDegan), secondo me, non è che ogni film debba per forza essere un capolavoro o un passo avanti. l’inclusione delle donne nel genere action, sempre secondo me, passa anche per film mediocri e che non dicono assolutamente niente di nuovo, ESATTAMENTE come ci sono film mediocri e che non dicono assolutamente nulla di nuovo, ma sono divertenti lo stesso, cuciti su e per il pubblico maschile.
Beh sì, son d’accordo che non sia necessario far sempre passi avanti. Analizzare il “livello di femminismo” di una pellicola è un giochillo che si può pure fare, poi chiaro che, almeno per me, il turbofemminismo non è un aspetto che rende un film automaticamente bello (o più bello di altri).
In questo genere di film il femminismo c’entra come i cavoli a merenda: cioè zero.
Consequenzialmente non possono che uscire fuori film ridicoli, grotteschi e assolutamente irreali.
Bellissima recensione, io sono andato a vedere questo film intragato dal trailer italiano che in soldoni non centra nulla con il prodotto intero, e sono uscito dalla sala semplicemente soddisfatto.
E si, James McAvoy é il più figo di tutti, così come tutti gli altri personaggi mi sono piaciuti un sacco (tranne forse quello interpretato dalla Boutella, che speravo morisse soffrendo e non farò anticipazioni).
E visto che a sto giro é proprio la recensione a cercare la diatriba…considerando quello che oggi é il femminismo (google memo anyone?) per me questo film non é femminista per niente, il personaggio di Lorraine mi é piaciuto proprio per questo, non stà lì perché é una donna, ma perché é competente, non tutto quello che vuole fare le riesce e nel frattempo si prende una dose tremenda di mazzate, niente le viene regalato, mai.
Come Conan in Conan il Barbaro o Sharko in Giochi di Morte (The Blood of Heroes).
Poi una cosa l’autore della recensione me la deve spiegare: mi sarei dovuto sentire escluso dal film perché il protagonista é femmina anziché maschio!? O_o
certo che no. considerato che la quasi totalità dei film d’azione hanno protagonisti maschili o sono scritti con in mente un pubblico esclusivamente maschile, sarebbe drammatico se l’unico film che non parla esclusivamente a te e di te ti facesse sentire escluso.
@IoMeMedesimo
“considerando quello che oggi é il femminismo (google memo anyone?) per me questo film non é femminista per niente, il personaggio di Lorraine mi é piaciuto proprio per questo, non stà lì perché é una donna, ma perché é competente”
Ma non è proprio questo che vorrebbero le femministe? Avere personaggi femminili che siano competenti tanto quanto i corrispettivi maschili?
“per me questo film non é femminista per niente, il personaggio di Lorraine mi é piaciuto proprio per questo, non stà lì perché é una donna, ma perché é competente”…questa è la definizione di femminismo donna=uomo inteso che siamo alla pari.Le nazifemministe non sono feministe,donna>uomo non è femminismo!
Le “nazifemministe” non esistono.
@CaparezDegan si, è proprio questo che vogliamo. anzi, se proprio la vogliamo dire tutta, ci piacarebbe anche l’emancipazione del genere maschile che magari un giorno riesca a fare quello che facciamo noi donne senza sentirsi troppo vittima. non è solo un gioco a fane noi gli uomini perchè quello ormai s’è capito che siamo in grado. è proprio la vostra parte emancipazione che noi femministe auspichiamo.
AnnaMagnanima, ma che vai cianciando?
Ma ti rendi conto delle vaginate che hai scritto?
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ci piacarebbe anche l’emancipazione del genere maschile che magari un giorno riesca a fare quello che facciamo noi donne senza sentirsi troppo vittima. non è solo un gioco a fane noi gli uomini perchè quello ormai s’è capito che siamo in grado
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Sarà mica il contrario, cara complessata femminuccia?
alexiel1910, uomini e donne non sono alla pari, perché i primi sono superiori alle seconde.
CaparezDegan, le femministe sono solo delle povere complessate, che solo in irreali film di stampo femminista possono pensare di avere personaggi femminili alla pari di quelli maschili.
La realtà è molto diversa…
IoMeMedesimo, il personaggio di Lorraine è per l’appunto un personaggio di fantasia, che nella realtà finirebbe all’obitorio in un nanosecondo.
<3 ti amo. prendiamoci a botte <3
in generale non mi è piaciuto tanto, qualche roba ingenua del regista, quel tipo di estetica, la colonna sonora, una trama inutilmente complicata.
ma le botte sono girate talmente bene, come in occidente non si vedeva da anni, che spero batta il record di incassi di titanic, ci facciano quattro sequel, un crossover con john wick e che per tutta risposta gli altri film copino i combattimenti da questo come all’epoca dopo matrix ci trovammo ovunque le botte in cgi.
Crossover con John Wick assolutamente necessario, anche a costo di tirare in ballo i viaggi nel tempo (se vogliamo Keanu nel ruolo di John; altrimenti possiamo ambientarlo a fine anni 80/inizio anni 90 in cui Lorraine è l’istruttrice di un ventenne John e sì, nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo, è la trama di metal gear solid 3)
[…] “gli altri film copino i combattimenti da questo come all’epoca dopo matrix ci trovammo ovunque le botte in cgi”
Ma sarà mica che il buon Keanu abbia messo su tutto sto giro di nuovo e giusto menare occidentale per espiare le colpe delle botte in cgi del post matrix?
Anyway, gran bel pezzo Quantum. Credo aspetterò l’homevideo, ma solo perchè ormai andare al cinema significa litigare per 90 minuti con tutti, sempre. Staff disattento compreso. Farò un’eccezione solo per Dunkirk, facendo finta di essere in sala Energia…
E’ una puttanata galattica di film, che può piacere solo a degli omuncoli moderni, mentalmente castrati.
eccheduepalle!
Applausi!!!!!!!
ah ma siete tornati
Breve storia triste: devo ancora vederlo.
Breve divagazione sull’ultimo capitolo della rece: il motivo per cui secondo me si inneggia al femminismo per WW ma non si tira in ballo Atomic Blonde è, passatemi la semplificazione, che i padri di oggi sono cresciuti con i dvd della Disney.
Wonder Woman parla di una principessa che si emancipa; Atomic Blonde parla di una donna che fa il suo lavoro. Per quanto ritenga che comunque Wonder Woman sia un passo da giganti in questo misero mondo, rimane in qualche modo un cliché più che abbordabile per generazioni nate e cresciute con Brave o Rapunzel come principale esempio di emancipazione femminile.
Probabilmente mio padre, che mi ha fatto crescere a Conan il Barbaro, 007 e compagnia, un film così me lo avrebbe messo in loop tutto il giorno sul televisore quando ero a casa da sola.
penso proprio che lo devi guardare perchè altrimenti fai peccato MORTALE davanti a CROM
Sequel più breve della storia triste:
Anch’io.
andate a confessarvi nel cinema più vicino. PRESTO!
Aha, in “Conan il barbaro”, c’ è la mitica Valeria: elegante, energica, simpatica… ^^ giusto contraltare del cupo e pensieroso Conan.
Tutta questa discussione all’ uscita nel 91 de “Il silenzio degli innocenti” e “Terminator 2” non mi pare ci fosse stata. Tempi più genuini credo per questo aspetto. XD
ciò scrissi ad amici in tempi non sospetti:
AS COOL AS IT GETS.
Un fumettone (appunto è tratto da una graphic novel) ma fatto benissimo.
Peraltro il regista un ex stuntman eppure proprio regista regista, a tipo i raccordi tutti studiati, fotografia curatissima etc. Chapeau.
Lei vabbè, che dire… si vede forte e chiaro che ci ha messo i soldi di tasca sua quindi PAGO PRETENDO, il film è costruito intorno a lei e al suo personaggio pennellata per pennellata – però l’effetto non è forzato perché appunto è un film fatto bene. Poi che ve lo dico a fare, lei irradia figaggine da mora da bionda da roscia (si vede in tutte e 3 le versioni) e pure quando è pista che pare una bistecca (perché un buon terzo del film è coperta di lividi tagli contusioni sembra un hamburger crudo), e mena come un fabbro. Ma come un fabbro che je rode male *_*. Che secondo me è andata dai preparatori atletici e j’ha detto “vedete qua? TUTTO PAGATO MIO. E mo’ fateme diverti’”. E con tutto che i combattimenti sono fatti benissimo, non sono eleganti (a tipo qlli di Matrix che sembrano balletti), sono proprio combattimenti BRUTTI che senti SBENG! PEMMM! come se le pizze o whatever in faccia le avessi prese te. Il personaggio è a metà tra James Bond e John McClane, e il fatto che sia femmina rileva appena (poi yes è Charlize, quindi diciamo che è femmina si nota).
James McAvoy bono (questa è x me una novità, avrò visto una dozzina di film con James McAvoy e mai accorta che fosse bono) e ottimo attore e si sapeva, in un equilibrio perfetto tra pazzoide, luciferino e
[SPOILER ALERT]
uno scemo che non ci capisce niente finchè non è troppo tardi
[FINE SPOILER].
L’altra tipa, Sofia Boutella (ma chi è? Ma che ha fatto? Ma chi l’ha mai vista? For the record: http://www.imdb.com/name/nm1154749/) si vede che vorrebbe taaanto essere la nuova Penelope Cruz e invece pare un sorcetto, e c’avrai pure 10 anni de meno de Charlize ma cmq vatte a ripone. Classica Bond girl e manco figa, perché appunto tutta la figaggine del film sappiamo dov’è.
John Goodman fa poco più di un cammeo ma essendo John Goodman gli basta per rifulgere.
La trama è esilina e molto classica, c’è un MacGuffin, quando nun se menano stanno in locali fighi a beve, ma insomma è un film molto visivo e molto ben fatto, stic@%%i della trama.
Niente, per dire, molto orgogliosa che la mia umillima recensione privata coincida con quella del Supremo Sito che è la Via, la Verità e la Vita del cinema di menare.
come chi è! è quella con le “gambe de fero” di Kingsman
si ringrazia George Miller per la svolta sanguinaria data alla carriera di Charlize Theron *-*
Visto al cinema, è favoloso!!1
A proposito di Charlize Theron sanguinaria,il cantante dei The Killers, Brandon Flowers, aveva già capito tutto nel 2010 con il video di “Crossfire”…veggente.
E’ vero! Dobbiamo tutto ai The Killers!
botte tante e belle. Charlize Theron bella e perfetta. film medio, a cui bastava poco per diventare un cult.
La Theron dimostra ancora una volta che è in grado di fare qualsiasi cosa, dal drammone strappalacrime all’action spaccaculi, con una classe immensa. Ora la voglio in un porno, o in un film coi kaiju, o entrambe le cose insieme, grazie. Per il resto colonna sonora furbetta e a tratti persino troppo soverchiante, casting sublime, estetica al neon perfetta, scene di menare assurde (in senso buono), lividi, una eleganza formale che mi ha conquistato dalla prima scena. Atomica Bionda > John Wick.
Dai, qualcuno pigli Keanu e Charlize e gli faccia fare Mr. & Mrs. Smith, però bello.
Questo è interessante.
Eh, eh! Già! XD
Bel pezzo complimenti!
Appello: NANNI!!! Il popolo ora invoca un tuo post dedicato nel quale dichiari il tuo viscerale, incondizionato, totale amore per Lorraine, alias Charlize alias Atomic Blond
PS l’altro giorno un collega che non sentivo da settimane mi telefona da un cantiere nel buco del c**o del mondo e la PRIMA cosa che mi dice e’ “fratello, devi troppo andare a vedere un film, si intitola Atomic Blonde” e io di rimando “tranquillo fratello, l’ho visto ieri, graaande!”
PPS non mettetemi in croce, una cosa che mi ha dato fastidio erano gli urletti con cui si accompagnavano i corpo a corpo, ad esempio nell’appartamento, cosa tipica degli americani (dettaglio fatto notare tempo fa da un vecchio volpone) e che mi ricordava troppo i richiami belluini tra Kato e Clouseau … cosi’, sempre in tema germania est pensavo a Paul Newman e Carolyn Conwell che ammazzano Wolfgang Kieling in tre silenziosi e interminabili minuti
Visto ieri! Uscito soddisfatto, perché anche se è davvero un film mediocre in cui la trama è risaputa ma non chiara nei suoi snodi, la colonna sonora invadente e fastidiosa, Theron è SEMPRE inquadrata e monocorde (ma figa), Boutella è cagna (ma il pepe che aggiunge funziona) e l’estetica è kitsch (ma i neon sono belli!), ebbene nonostante tutto la fighezza di Charlize e soprattutto le scene d’azione davvero pazzesche salvano tutto.
La sequenza di botte centrale stracitata vale da sola il biglietto, e per una volta non lo dico per dire. Non mi sono nemmeno reso conto del piano sequenza tanto ero preso, toccherà rivederlo. Menzione anche per gli inseguimenti in auto.
Visto ieri sera in un cinema spagnolo (al momento sto qui). Della trama ho capito sostanzialmente l’essenziale, non che ci volesse molto.
Che botte però. Coreografie perfette, riprese da chi sa come fare. Lei finalmente incarna una donna credibile nel menare, aiutata dal fatto di essere una stanga di 1,80 mt e non una nana (ciao S. Johansson)
Comunque non è che una nana o un nano menano di meno… poi le botte della Johansson non sono fatte male, almeno nell’ultimo Marvel dove compare che è Civil War.
Se poi sia lei a menare, o la Nonna di Statham, questo non lo so.
E’ ora che ci diciamo la verita’
SCARLETT JOHANSSON E’ SOPRAVVALUTATA
Bona e nana quanto volete, ma non e’ mai stata ne’ una grande attrice drammatica, ne’ di commedie, ne’ a menare.
L’ultimo film suo che ho amato davvero tra botte e lacrime e’ stato Lost in Translation. E ho detto tutto.
Bella recensione davvero!
Comunque noto con orrore che nell’adattamento del titolo con sono riusciti a sbagliare persino il semplice ordine di due parole.
Già! Sta cosa non l ‘ho capita. Voluta o meno!?! °_O Boh!
Vorrei spendere una parola a favore di Sophie Boutella.
E’ la doppiatrice italiana una cagna da paura, visto che l’hanno presa con l’accento francese e nemmeno un briciolo di talento.
Ma in versione originale non sembra ritardata, solo francese.
Filmone, comunque la Boutella che dice “David Hasselhoff è arrivato in città” e poi scopri QUESTO:
https://www.youtube.com/watch?v=0zXiClnK8oE
Ma nella realtà è successo dopo la caduta.
Fa niente, perdoniamo tutto.
La grande bellezza
visto ieri sera e direi che proprio non mi ha entusiasmato. Mi ha divertito il giusto, diciamo un film che può andar bene vedere di mercoledì fine estate.
certo: visivamente molto ben fatto, molto belle coreografie, la Theron regge da sola la scena ma la storia è fintamente e pretenziosamente ingarbugliata e la trama mi pare si perda più volte. La colonna sonora poi meno che elementare.
poi mi sbaglierò, ma tutto sto femminismo non lo vedo: sì charlize mena, fuma e beve come un fabbro ma poi ci ficcano dentro a forza la virata lesbo – che non è funzionale alla storia – come a rendere la Nostra più macha (e quindi meno femminista perchè meno femmina).
McAvoy non mi è piaciuto: anche secondo me gli era rimasta in tasca qualche faccetta da Split ma qui non ne vedo lo spessore ed è francamente poco credibile: volete dirmi che un casinista pentagiochista come lui dura a Berlino come capo missione per 10 anni?
Poi alcune trovate sono da film di spie di serie B: il braccio ingessato proprio non si può vedere e nessuno che lo controlli (do you remember The departed?)
La scena lesbo… mamma mia! L’ Evoluzione di sequenze gratuite tipo quella di “Arma letale 2. Una cosa che proprio non mi mancava e che mi infastidivano parecchio perché buttate là giusto per!
Lei fa quello che quel segaiolo biondo di iron fist non fa; e anche la regia non lo aiutava (tutto buoo x evitare imbarazzi) Se levi la storia di spionaggio che alla lunga stuca e aggiungi altri 2 combattimenti era un capolavoro. Fra questo e johm wick2 siamo li eh
Bel filmetto, belle immagini, bei suoni, bella lei, belle mazzate.
Ma:
Le botte sono un po’ poche per un film di quasi due ore: troppo lungo, andava sforbiciato e di parecchio, tanto si capirebbe lo stesso. Alla fine ci sono due scene capolavoro, col piano sequenza da saltare in piedi e applaudire (ma mi ricordava parecchio quella della seconda stagione di Daredevil), ma sono fondamentalmente due in due ore.
Il film oltretutto sembra uno spottone su Charlize che manco un film di Tom Cruise, 3/4 delle volte si metteva in posa e qui rasento l’ovvio eh, ma si vedeva che non c’era un regista del calibro di Miller a tenerla sotto controllo, il fatto di essere un mago delle scene d’azione non significa che poi sai dirigere gli attori.
Avercene di film del genere, peccato, perché bastava poco per farne gioiello dell’action moderno.
Comunque, cappotto bellissimo…
Una boiata pazzesca.
Solo in questa epoca è possibile leggere e ascoltare tante scemenze nei confronti di una femmina – cioè Charlize Theron – che nella realtà verrebbe massacrata in pochi secondi.
Il fatto sconcertante (si fa per dire…) è che siano soprattutto gli uomini ad entusiasmarsi per tale boiata.
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Per inciso: le donne sono fisicamente inferiori agli uomini.
Non a caso esistono competizioni maschili e femminili…
e poi le donne dovrebbero sposarsi e fare i figli, non a caso le donne hanno l’utero, ovvio no????
“Dovrebbero” no, ovviamente. Però sarebbe carino, ci salverebbe dall’estinzione, verso la quale marciamo tronfi col petto in fuori. Gli uomini, ovviamente, non dovrebbero ma potrebbero smettere di frignare e fare altrettanto. Caso o non caso, l’utero ce l’hanno le donne, è un dato di fatto con la quale anche la femminista più radicale dovrebbe fare due conti.
Ops: con “il” quale
Mi ero persa questo commento preso paro paro da The Handmaid’s tale
gli uomini che dicono alle donne come dovrebbe essere il femminismo sono il top del ritardo mentale.
Sandro, non ti incazzare. Il cinema è cinema e la realtà è un’altra cosa. Dopotutto nessuno tra gli attori dei film d’azione è veramente credibile, non fosse altro che per il numero di combattimenti sostenuti in un lasso di tempo necessariamente limitato. Forse, sottolineato tre volte, fa eccezione il personaggio di Liam Neeson nel primo “Taken”, in quanto non concede mezza possibilità di nuocere agli avversari fino al combattimento finale; non certo John Wick (apprezzatissimo) che usa il ju jitsu negli scontri a fuoco.
Anche nel più fulgido esempio di menare in tv, ovvero “Banshee”, un significativo comprimario dice al protagonista: “Hai una commozione cerebrale alla settimana”. D’altro canto mica si possono fare film/serie tv action con una sola biava (ooops, dalle mie parti si dice così). Intendevo dire combattimento.
Il buon sandro troppo sclerato riguardo a giudizio film, ma su femminismo, sfiga e frustrazione ha ragione da vendere
In effetti, quando penso a voci autorevoli nell’ambito del femminismo mi vengono subito in mente Sandro e Schiaffi. Ne sanno a pacchi e si vede.
Leggevo tempo fa che un film ha la patente di femminismo non tanto quando supera il Bechdel Test (cioe’ rappresenta delle donne che non parlano tra di loro di uomini e sfighe di amore, ma hanno anche altri problemi), ma quando passa il Test Furiosa: cioe’ fa incazzare gli haters dell’internet perche’ non e’ possibile che una femmina faccia questo blablabla merda blablabla
Brava Charlize, l’hai fatto ancora
Da bambino non capivo il senso del femminismo, in quanto, pur vivendo in una caverna intuivo la complementarietà dei due sessi. Crescendo ho compreso che storicamente c’era stato bisogno di un “movimento” che rivendicasse l’ovvio, dando in seguito origine a eccessi e inopportune deviazioni. Ahimè, siamo imperfetti. Biava.
Anzi, Bjava pazzesca.
Ben detto. Il femminismo è l’unico “ismo” vincente dei tre (con comunismo e fascismo) che il ‘900 ha partorito. E’ una vittoria nata da una battaglia giusta ma poi (la vittoria) molto mal governata, con il classico bambino buttato via con l’acqua sporca.
Non posso che quotare! XD
Nonostante i concetti espressi da Sandro siano molto ben argomentati non mi convincono.
Intanto perché vedere una donna che prede a legnate sonore un uomo in un film d’azione non mi sembra questa grandissima bestemmia. Peraltro quando Lorraine le prende mi sembra che ci sia quasi un gusto orientale (alla Jackie Chan e Tony Jaa) a mostrare i segni delle botte sul corpo e a farne vedere i movimenti sempre più appannati. Diciamo che uno dei pezzi fondamentali di questo acquario (per usare una metafora felicissima che prendo in prestito dalla rece di Looper scritta da Darth) è che Lorraine è una che spacca i culi, ben addestrata e molto incazzata, visto che la sua vita è in pericolo. Peraltro occhio che stiamo sempre guardando un film tratto da un fumetto, non credo che Atomic Blonde cerchi la rappresentazione dura e pura alla realtà più di quanto Inglorious Basterds cerchi l’aderenza pedissequa ai fatti storici.
Poi se proprio si vuole le femmine in questi anni le stanno dando di santa ragione ai maschi. Il modello di società che vede il maschio come perno di tutto è in pieno declino in questo momento storico e le donne – piaccia o meno – si stanno affermando ovunque. Vedere una bionda che rompe la testa a una torma di maschi alpha è una rappresentazione poetica e al tempo stesso realistica dei nostri tempi.
Diciamo poetica, dai. Realistica è tutto da dimostrare.
Mi presento, sono Chayton .1, la personalità B di Chayton. Lui è beneducato e tollerante. Io no. Sono infantile, presuntuoso e immodesto e SO di conoscere almeno una grande verità: in combattimento l’unica discriminante che consente a una donna di competere ed eventualmente avere la meglio su un uomo sono i genitali esterni, o meglio l’infierire sugli stessi. Un combattente addestrato è condizionato a proteggerli tanto quanto a colpirli, se è un maschio; a una femmina basta svolgere con efficacia la seconda incombenza, il che è un grande vantaggio. Il rovescio della medaglia è che ovunque verrà colpita, si farà molto male.
Una persona preparata avrà con tutta probabilità la meglio su uno sprovveduto, come è ovvio che chi sia più forte, aggressivo e determinato si mangerà vivo un soggetto debole: per retaggio culturale e fisicità le femmine rientrano nella seconda categoria (ma ci si può lavorare).
“Chi se ne fotte di ‘sta roba?” mi direte. Più che giusto. Era tanto per rispondere a chi confonde il cinema con le botte vere. Lascio la parola alla personalità A, che si illude di essere quella dominante, e torno al mio lavoro, che è ammazzare la gente.
Ah…che è successo? Ho guardato l’orologio un attimo fa e sono già passati cinque minuti. Che strano. Sarà stato un colpo di sonno…
Quindi la mitica Cynthia Rothrock era avanti di anni!?! XD
Molto bello, piu’ dei due John Wick ad esempio: nonostante la trama inutilmente contorta e molto molto superficiale (la storia fa veramente fatica a non essere solamente una sequenza di scena di combattimento e set pieces per far risaltare Charlize Theron, il che non sarebbe neanche un difetto), il film non cade mai nella parodia e nel ridicolo involontario (cosa che a John Wick 2 capita in piu’ di un’occasione), anzi e’ teso e coinvolgente fino alla fine. La regia e fotografia sono eleganti e morbide (i colori accesi, ma elettrici, non infastidiscono e creano atmosfera), e, non serve neanche dirlo, le scene d’azione sono quanto di meglio proveniente da Hollywood.
Non e’ un capolavoro, ne’ un film troppo intelligente, ma un buon action con un ottima regia.
Uscito fino al decennio scorso sarebbe diventato un cult. Oggi come tutti in futuro sarà poco ricordato, indipendentemente dalla qualità o meno.
Negli anni 90 a noi comunque bastava Cynthia Rothrock. XD
Filmone.