Sto sentendo parlare molto bene di Blade Runner 2049. Non l’ho ancora visto, ma ne sto sentendo parlare molto bene. E probabilmente farà anche il botto in sala. Non sentivo parlare molto bene, invece, di Valerian e la città dei mille pianeti. Valerian e la città dei mille pianeti ha fatto un altro tipo di botto in sala: un tonfo bello sordo. Dal momento in cui l’ho visto, non ho smesso di chiedermi perché. Sigla!
https://www.youtube.com/watch?v=cYMCLz5PQVw
Ok, sì, il plot fa acqua da tutte le parti. Besson ha scritto una sceneggiatura prevedibilissima e dopo dieci minuti di film tutti hanno già capito dove andrà a parare, chi tradirà chi e chi abbia fatto segretamente cosa. Va detto che è basata su dei fumetti – di Pierre Christin e Jean-Claude Mézières – che risalgono agli anni ’60 e dunque è probabile che l’effetto naif sia fortemente voluto e coltivato. Ma non si può negare che il risultato sia banalotto, almeno a livello di scrittura.
Dove non è PER NULLA banale, invece, e dove mi ha spinto a chiedermi se tutti si siano bevuti il cervello, è nella messa in scena. Perché Valerian e la città dei mille pianeti è uno di quei film che ti ricordano il motivo per cui è stato inventato il cinema. Non per raccontare storie di gente comune che dibatte nel tinello di casa, ma per sfracellarci i sensi con cose che mai e poi mai vedremmo nella vita di tutti i giorni. Per prenderci, legarci a una poltrona con gli occhi spalancati stile Cura Ludovico e iniettarci direttamente nel cervello un siringone grosso così di totale, appagante ed estenuante STUPORE.

Sui loro volti stupefatti si dipinse lo stupore.
Il paragone che facevo con Blade Runner all’inizio non l’ho buttato a caso. Pur non avendo visto il film di Villeneuve, sono certo di una cosa: scenograficamente e graficamente parlando, è qualcosa che più o meno abbiamo già visto. Non metto in dubbio che Villeneuve, genio qual è, abbia dato una sua particolare interpretazione dell’universo creato da Scott/Dick/Mead, ma di certo le città tentacolari con la pioggia incessante i ristoranti giapponesi la gente con l’impermeabile il disagio le abbiamo già viste non solo nel Blade Runner originale, ma anche in tutti gli emuli che sono usciti negli ultimi trenta e passa anni. Valerian e la città dei mille pianeti è invece qualcosa che non avete mai visto. Non così.
C’è una tale cura del dettaglio, una progettazione così minuziosa e stratificata nel film di Besson, da mandare ai matti qualunque appassionato di fantascienza. Una tale profusione di idee in ogni singola scena da far veramente incazzare per come poi, negli ultimi venti minuti, tutto si raggomitoli su uno stallo da poliziesco di quart’ordine, con gli sbirri che assediano i buoni in una situazione vista mille volte. Ecco che qui, dopo quasi due ore di film, emerge lo spettro del “già visto”, ed è uno scarto talmente grosso e inaspettato che lascia un bel po’ di amaro in bocca. Ma è anche l’unica critica vera che mi sento di muovere a un film che, dal primo minuto, si pone un solo obbiettivo: farci cascare rumorosamente la mascella a terra.

Sopra: schianti di mascelle che cadono schiantandosi.
E lo fa. Cazzo se lo fa. Valerian e la città dei mille pianeti parte con un prologo che narra come la stazione spaziale internazionale si sia trasformata, nel corso dei secoli, nella città di Alpha. È una scena già iper-evocativa, già spettacolare e commovente per come vende l’utopia di un futuro in cui specie diverse convivono in armonia. Besson chiama a raccolta una serie di colleghi – Olivier Megaton, Louis Leterrier, Benoit Jacquot – e fa loro interpretare i capitani che danno il benvenuto agli alieni in un’escalation di meraviglia visiva che viene immediatamente surclassata dal secondo prologo, una specie di cold open alla Bond in cui i due protagonisti, Valerian e Laureline, devono svolgere una missione in un mercato su un pianeta desertico che sembra uscito dai fumetti di Moebius. Lì, Dane DeHaan si muove tra due dimensioni perché il mercato è in una realtà parallela che lui vede con un visore tipo quelli della realtà virtuale. Lo vediamo correre come un coglione in mezzo al nulla, mentre “dall’altra parte” schiva pallottole, si sfrocia un po’ ovunque e sfonda i livelli della città come un personaggio dei Looney Tunes. Una scena che, come del resto tutto il film, merita di essere vista in 3D o per lo meno su uno schermo grandissimo IMAX. Già qui si capisce come di idee Besson ne abbia tantissime e le sappia mettere in scena come nessun altro. Il fatto è che non è l’ultima sequenza incredibile del film: a un certo punto, Valerian deve andare da un lato all’altro di Alpha nel più breve tempo possibile e, per farlo, inizia letteralmente ad attraversare le pareti, passando per ogni singolo ambiente della stazione – da quelli a misura umanoide a quelli acquatici – ovviamente tutti studiati e realizzati con una perizia tale da lasciare ogni volta basiti F4.
Ma sapete qual è la cosa più pazzesca di tutto ciò? Che gli alieni e tutte le creature mostruose del film sono sempre e comunque credibili, per quanto bizzarri siano. È vero che Avatar è uscito nel 2009 e un paragone è quindi ingiusto, ma, senza tanto sbandierarlo, Besson è riuscito dove persino Cameron aveva parzialmente fallito: nel rendere tangibili i personaggi digitali. La prova del nove sono tre nanetti con la proboscide e le alette tipo versione comica dei mostri di Lovecraft: pur non essendo propriamente umanoidi, risultano veri. La loro texture, i movimenti, lo sguardo, tutto funziona ed è credibile. 197 milioni di euro spesi bene fino all’ultimo centesimo.

Con gli alieni alti belli e blu so’ boni tutti.
È curioso che, in tutto questo splendore di creature digitali, a essere forse un pelo meno credibili siano i due protagonisti umani. Eppure Besson riesce a far funzionare anche loro: Dane DeHaan non ha la fazza da latin lover spaziale, eppure forse proprio per questo ci diventa più simpatico, perché è un mezzo nerd la cui unica tecnica è basata su una sfrontatezza e una tenacia commoventi. Cara Delevingne è difficile da giudicare, perdonatemi. Specialmente quando entra in scena in costume da bagno ed è talmente bella da sembrare un personaggio dei fumetti in carne e ossa. Besson, comunque, sa usare anche i suoi punti deboli – una recitazione “acerba”, per usare un eufemismo – e lei ha una bella alchimia con DeHaan quindi alla fine tutto ok.
Verso la fine, a parte lo stallo poliziesco di cui sopra, emerge anche un romanticismo un po’ pedante che in confronto McConaughey nella libreria pentadimensionale a predicare l’ammore cosmico era un esempio di finezza. Ma se stiamo a lamentarci di questo, invece di godere come pazzi di tutto il resto, allora vuol dire che ci meritiamo tutti i reboot di questo mondo. E pure di quello parallelo.

“A chi hai detto CAGNA Delevingne?!?”
DVD-quote:
“La cosa più incredibile che vedrete quest’anno”
George Rohmer, i400Calci.com
RECENSIONE DA APPLAUSI!
A me è piaciuto moltissimo (e mio figlio di sei anni continua a “rigiocare” quello che ha visto come se fosse in trance!) ed ho avuto un deja-vu di “John Carteriana” memoria, quando ero l’unico che in sala usci soddisfatto pur con mille difetti.
Io per non sbagliare mi sono ordinato la versione Blu-ray su Amazon così per la Befana me lo riguardo sul divano!
Grazie, grazie grazie.
Cercavo un motivo tra tante critiche per andarlo a vedere.
Grazie.
P.S. il vostro bot dice che scrivo troppo in fretta ):
azz… lo stanno già segando da molte sale e con orari limitatissimi
La prima parte del film è forte, bello, scorre alla grande. Gli si perdona non solo gli attori acerbi ma anche i dialoghi penosi in più punti. Ma poi i buchi di sceneggiatura (la corazza che buca i muri la abbandoniamo subito? Altri ammenicoli bellissimi scompaiono perché non servono più alla storia) prendono il sopravvento, fino ad un finale scontato, che non è solo tale ma è molto al di sotto dello stile e delle possibilità di besson. Perché cadere sulla sceneggiatura quando il resto è così figo, perché?
Ps: John Carter è un filmone invece, per coerenza interna e piacere puro dell’avventura che sa regalare, che peccato sia stato così mal ricevuto…
Assolutamente d’accordo. Però contava su un reparto visivo abbastanza consolidato, non diceva cose nuovissime pur dicendole molto bene. Questo invece è scritto malino ma recupera tutto nella messa in scena.
Team John Carter per sempre!
Team John Carter pure io, davvero non mi spiego come un film così piacevole abbia fatto un simile tonfo.
John Carter è un maldestro fallimento dovuto all’incapacità di decidere da che parte stare: l’epica di Avatar o la scanzonata avventura semiseria di Jones/Caraibi. Il risultato è un ibrido senza senso che non riesce ad essere nè l’uno e nè l’altro e questa cosa si capisce tristemente al terzo minuto di film quando un veterano della guerra di secessione tenta di fuggire dai soldati come se fosse uno scoiattolo in gabbia. Per non parlare dei patetici siparietti del cane-flesh e simili che distruggono sistematicamente qualsiasi briciola di patos faticosamente costruito. Ed è un vero peccato perché le suggestioni visive sono veramente fantastiche.
L’unico motivo per cui John carter non ha sfondato,cattiva promozione a parte,è che sono tutte trovate,e trame, che abbiamo gia’ visto da decenni al cinema.Il paradosso pero’ è che tutte queste cose che abbiamo gia’ visto pescavano in realta’a piene mani dai romanzi originali di Burroughs,un personaggio da cui persino REH howard andava a rubacchiare qualche suggestione..per cui è davvero un paradosso retroattivo.
PS il cane flEsh compare anche nella saga originale,anche se in forma un po’ differente.
Boh non l’ho visto, il trailer prometteva abusi in computer grafica e mi ha lasciato indisposto, col retrogusto amaro di La minaccia fantasma.
se vabbé… avrà anche qualche idea visiva carina ma rimane una bambinata pupazzosa, con roba rimaneggiata da più film invece che da uno solo (capostipite) come fa l’ultimo blade runner. il procione puccioso che caga biglie é allucinante, goblin fuori parte lo è ancora di più, la sottotrama cospirativa pessima e l’ironia bessoniana di un’infantilità rara. vedibile ok, ma soprattutto passabile.
la penso esattamente come te.
valerian è un film che va visto in 3d al cinema e ti fa cadere la mascella.
voto 9.
agli americani non è piaciuto ma nel mondo due piccioli li ha rastrellati.
al 17 settembre ha incassato nel mondo $332,143,053
non abbastanza per giustificare un valerian 2 purtroppo ma speriamo nell’home videdo.
grazie
cassato già all’epoca del trailer perché mi dava l’idea di “troppo” e che con tutta quella carne al fuoco non sapesse dove andare a parare. Pure visivamente ok lo sbigottimento ma si raggiunge la saturazione.
2 parole su quella tizia lì: pur avendo i ciglioni ancora non mi son deciso se degna di entrare nel mio harem immaginario o no
Sai perché non è piaciuto? Perché oranai tutti sono presi dalla serialità del MCU o dai film del DCEU….poco amore per il cinema, ma tanto per i cinecomics ma cosa ironica Valerian è un primis un cinecomics.
Io adoro Luc anche se dopo Angel-A quella sua fase di cinema sembra cambiata ma io gli voglio sempre bene.
Mi spiace questa riunione sia arrivata fuori tempo massimo per andare a vederlo su uno schermo grandissimo (non lo cancello perché qui a Roma l’IMAX non è un’opzione); mi serviva una spinta per andarlo a vedere perché c’erano delle cose che non mi convincevano e gli ho preferito altri film.
Certo è, che questa recensione apre anche dei bei interrogativi, tipo “Perché andiamo al cinema?” (non dico “Cos’è il cinema?” perché mi sembra di esagerare), ma soprattutto (preparatevi che arriva il caps lock): PERCHEEEEE’??? PERCHE’ E’ COSI’ DIFFICILE CHE SCENEGGIATURA E MESSA IN SCENA VADANO DI PARI PASSO???
è colpa di noi 30/40enni? Non andiamo abbastanza al cinema e non siamo più il target di riferimento?
è colpa del proliferare dell’uomo del nebraska per cui le cose devono essere chiare e semplici (ed esplicitate più volte) altrimenti si stranisce e la notte non fa più all’ammore con la sorella/cugina dando vita ad altri mostri microcefali che impesteranno il mondo? (scusate, credo di essermi lasciato prendere la mano)
Non ho visto il film in questione ma mi sento di appoggiare il discorso sull’essenza del cinema come visione. Meno d’accordo sul discorso del “scenograficamente e graficamente già visto”: la visione dispotica del futuro è rimasta invariata negli ultimi 40 anni e nessuno è riuscito ad immaginare un futuro alternativo a quello fatto di droidi, macchine volanti, città inquinate abitate da una fauna urbana cyberpunk ecc… che era già ben delineato 50 anni fa. Oggi se pensiamo al futuro pensiamo alle stesse cose e questo è un problema della post modernità e del vivere in un eterno presente. In altre parole, per noi contemporanei è quasi impossibile immaginare un futuro e quando lo facciamo ci si ributta inevitabilmente sul già visto.Per dire che questa a mio parere non è da ritenersi come una possbile carenza del film di Villeneuve
Ci mancherebbe. Nel frattempo il film lo anche visto ed è bello, e, guarda un po’, cerca anche di stare abbastanza lontano dall’immaginario urbano di Syd Mead. Però per me è inevitabile che, quando si lavora all’interno di un “brand” (perdonami) già stabilito e con regole sue, non si possa alla fine rivoluzionare il cinema. Besson era un bel po’ più libero di fantasticare, perché alla fine del fumetto in sé non resta tantissimo a parte l’idea di fondo della fantascienza francese. Il resto è farina del suo sacco e ci ha messo tutto quello che aveva.
Molto d’accordo, anche se personalmente, per via di quel che voleva ottenere il film, mi è sembrata più dannosa la scrittura un po’ forzata dei dialoghi fra i due protagonisti, che lo standoff alla fine.
A parte quello però, un esempio di quanto la spettacolarità è al centro del tutto, per me, è una delle scene di battaglia spaziale più belle che abbia mai visto, che viene usata semplicemente per corroborare un flashback.
Non ce n’era bisogno: potevano raccontarla e basta e andava bene lo stesso, invece si è preferito mettere su schermo sti altri 20-30 secondi di pura meraviglia, e questo è lo sfoggio di potenza che voglio vedere in una space opera.
Io vi voglio benissimo. E’ da quando l’ho visto che cerco una spiegazione al perchè non sia riuscito a trovare il suo pubblico. Non è un film da spaccare gli incassi, e la storia è banalotta, ma che una roba del genere sia stata praticamente ignorata non riesco davvero a spiegarmelo.
E la Delevigne… mamma mia la Delevigne.
La sorella è molto meglio (è in kingsman 2)
Ha due sorelle…DUE!
Boh io ho adorato John Carter ma questo l ho trovato bello esteticamente ma stupido forte come film. Tutto shell niente ghost. Ancora mi sfugge il senso di spendere tutti questi soldi per dare vita a un film del genere ;qualche migliaio di euro x buttare insieme una sceneggiatura e due dialoghi decenti no? La storia è anche carina dai..
Visto e la messa in scena spettacolare non salva un plot banale, una recitazione pessima e dialoghi peggiori (va bene che é tratto da un fumetto anni 60 ma di spicci per rinfrescare i dialoghi non sarebbero stati sprecati). Valerian, che dovrebbe essere un pò Bond e un pò Indiana Jones per le battute che ha, è carismatico come il nocciolo di un oliva.
ps: se devo farmi cadere la mascella per la messa in scena ignorando tutto il resto, team Bay tutta la vita
Dopo tanti anni di film, videogiochi e fumetti posso solo esprimere invidia a chi ancora casca la mascella per un film come questo. Personalmente a me le cose che cascano sono altre ma probabilmente è colpa del fanciullino in me che non si eccita per cose del genere
Anche per me massima invidia a chi si entusiasma, io ho visto solo il trailer e mi sembrava di essere su Cartoonito. Vista la rece magari lo recupero per vedere almeno i primi 15 minuti.
Non l’ho ancora visto, ma la Delavigne nei trailer mi fa un sangue che metà basta!
ho visto talmente tante volte il trailer al cinema che ormai ricordo tutti i dialoghi della voce narrante a memoria, quasi come il prologo di Castlevania SOTN e del primo Resident Evil
… il che è preoccupante, visto che erano recitati da cani.
E comunque Cara Delevingne è la Emma Watson de noartri
So d’accordo.
#TeamCara
Sono andato a vederlo Sabato scorso ed é stato una gioia per gli occhi, io temevo molto per tutto il pupazzame alieno che girava ed invece non ho provato il fastidio che provo a vedere gli ewok.
Sulla trama concordo, si svela subito, peccato perché bastava poco secondo me per renderla n po’ meno prevedibile, anche solo girare un paio di scene in maniera diversa.
I dialoghi sull’ammore…e vabbeh.
Direi che almeno un sette e mezzo su una scala fino a dieci se lomerita, se avessi dei pargoli glielo mostrerei senz’altro.
Parlando di cose belle da vedere, perché non hai menzionato neppure una volta Rihanna? Non solo il suo “spettacolino” mi ha lasciato a bocca aperta, ma la sua vera natura e i suoi poteri sono molto interessanti e lei recita meglio del previsto, peccato che sia così sottoutilizzata.
Il problema principale del film secondo me è che nessuno degli attori principali ci credeva veramente (non solo Dane e Cara, ma anche Clive Owen che fa il cosplay di Mr. Bison è mediocre) risultando in recitazioni prive di carisma e di qualunque interesse. Pure i tre Qui Quo Qua spaziali recitano meglio! Per non parlare di Rutger Hauer che fa giusto un discorso all’inizio per poi non comparire più, roba da presa per il culo…
Un altro problema poi è l’umorismo davvero stantio e puerile tipo nelle scene con il bambino alieno, il re degli uomini-rana e via dicendo.
Per il resto sono pienamente d’accordo nel dire che visivamente è uno spettacolo eccezionale, un Quinto Elemento sotto steroidi, e la scena d’apertura con l’evoluzione della base spaziale è magistrale.
Guarda di Rihanna ne stavo per scrivere, ma poi mi sono fermato perché: 1) la rece era già lunghetta così; 2) in fondo appare quasi sempre in formato polipone blu e per quanto riguarda le parti da lei recitate, l’ho visto doppiato. Quindi non ho capito se in effetti mi è piaciuta come attrice o solo per lo spettacolo che, ovviamente, essendo una che sa ballare e cantare, fa da dio.
Troppo senso del meraviglioso tutto insieme: GUARDA! GUARDA! E QUESTO? EH? EH? GUARDA! GUARDA CAZZO! Secondo me avrebbero dovuto farci una serie Netflix, con calma e relax.
Boh. Stanno ancora a fare gli alieni tutti-tutti uguali. Come se noi umani avessimo tutti la stessa faccia, stesso fisico e fossimo alti uguali.
Galassie piene di alieni cinesi (scusate la battuta orribile).
Sarei curioso di sapere le età di chi ha scritto l’articolo e di chi giudica un’attrice in base a quanto gli fa sangue.
Siete messi maluccio eh :)
Una storia banale e stupida non mi fa più giustificare un regista per quanto il film possa essere visionario. Due spicci li potevano pure sprecare sulla sceneggiatura.
Al di là della battutina su Cara che esordisce nel film in costume da bagno (è vero, btw), mi pare di aver parlato di come recita. E’ comunque un ruolo in cui il suo aspetto fisico conta moltissimo, è la concretizzazione delle donne perfette dei fumetti.
Perfettamente d’accordo. Besson è uno che quando gioca al rialzo spacca tutto, ha una fantasia che cinema americano Cameron compreso levati dalle scatole.
Purtroppo sono d’accordo con la recensione, e dico purtroppo perchè la seconda parte MI HA FATTO QUASI ADDORMENTARE.
Ed è dai tempi di Batman Returns che non rischiavo di addormentarmi al cinema.
E’ incredibile come dopo una prima parte così pregna dal punto di vista visivo, la seconda sia… boh!? non so neanche come definirla.. quasi inutile.
Su Rihanna io mi chiedo soprattutto l’utilità ai fini della storia, se non quella di farla recitare…
Va bene tutto, ma la Delevingne è veramente cagna. In un modo sottile, perché non ha il fisico e le tette per essere cagna recitativa volgare, ma santo dio, ogni volta che inquadrano le sue megasopracciglia e la sua faccia incazzata che tenta di dire “C’ho rabbbbia!!!” te ne ricordi. De Haan ha quella voce stridula e quelle occhiaie che boh, lo sopporto un film sì e l’altro no.
Esatto. E’ una cagna, c’è poco da discutere a ancora meno da fare per risolvere.
E se anche fosse brava, comunque lei e De Haan sono un miscasting totale. Dovrebbero essere due esperti agenti, hanno il fisico di due ragazzini appena usciti da scuola.
De Haan dovrebbe essere un “buono” stile Han Solo, che ok, è una canaglia, ma lo sai che non ti incula. Invece con quella faccetta da stronzino che non riesce a mitigare con la recitazione, per tutto il prologo del film pensi che potrebbe essere un traditore o un venduto e che la vera protagonista sia Lei.
Visto ieri sera e annoiato di brutto. Sarò io sbagliato ma in un film io cerco una trama e dei dialoghi in primis perchè vorrei che mi si raccontasse una storia non troppo banale. Qua ci sarà pure una messa in scena piena di dettagli ma la storia è disarmante, se dividi il film in scene sembra un collage di tutti i film di star wars. Quando finiscono tra i rifiuti ho detto: ” se ora se ne escono con un compattatore giuro che mi alzo e me ne vado”. Per fortuna non sono arrivati al plagio assoluto. Già solo la navicella dei due protagonisti assomiglia, guarda caso, al falcon quando avresti miliardi di possibilità per farla diversa.
Poi la nota dolente sono proprio i protagonisti. Lui ancora sopportabile ma lei proprio impedita nella recitazione. Fastidiosa in tutto. Non so poi se il doppiaggio italiano abbia reso tutto ancora peggio ma davvero indigeribile. Io ho sperato che in tutto il film le sparassero quanto prima. E poi tutto il pippotto finale sull’ammorre e il fidati di me davvero roba da 15enni. Sui livelli di wonder woman che ti dice che combatte per l’ammorre nel mondo!!!!
Davvero se voglio solo uno spettacolo visivo mi guardo pacific rim tutta la vita
Il film dovrebbe essere tratto dall’episodio “L’ambasciatore delle ombre” del 1975. E’ una storia quasi completamente incentrata su Laureline, in cui Valerian fa un po’ la figura del fessacchiotto.
Il film da me lo hanno già tolto, per sostituirlo proprio con Blade Runner.
Non mi è piaciuto, per niente noia pura dopo 3 minuti, buchi mostruosi, cose irrealistiche (l’astronave che esce dalla città facendo un buco gigante nello scafo e nessuno che muore per mancanza d’aria..) Brutto Brutto brutto, la sola computer grafica a profusione non basta a fare di un film una cosa da vedere.
Non posso fare il confronto con BR perché ancora non l’ho visto
“cose irrealistiche”
Bè, ma questo in un film come Valerian è INACCETTABILE!!!!
Non l’ho visto e, probabilmente, mai lo vedró, ma mi sembra di capire che, alla fine, l’unica cosa degna di nota del film siano gli effetti speciali della ILM.
Io il film non l’ho ancora visto, ma la rece mi ha messo una voglia immane di andarlo a vedere. Solo che, purtroppo, dalla prima immagine del primissimo teaser uscito ormai non so più nemmeno quanti mesi fa si sapeva che sarebbe stato un floppone. Capisco che visivamente dev’essere una meraviglia, ma per tutto il resto…voglio dire com’è possibile che Besson e produttori non abbiano capito che arriva fuori tempo massimo di almeno trent’anni? Purtroppo fuori tempo massimo, non discuto, ma assolutamente fuori tempo massimo
Da vedere in 3 D, piacevole la messa in scena ma per il resto..Avatar con le perle. I buoni son buoni, i cattivi son cattivi e l’ammore è l’ammore. Dove sei finito mio Leon
Ma che c####! Siamo su un blog che si chiama I 400 calci e parla di cinema da menare e i commenti sono pieni di gente che frigna “Dov’è la trama? e “I dialoghi sono infantili”… Perché i film de paura e de pizze notoriamente sono originalissimi e ricchi di dialoghi colti! Ma dàaaaii!!
Il film l’ho visto, l’ho pure trovato debole (o diciamo: fumettistico) nella scrittura dei personaggi, ma per visioni, sequenze e idee rappresentate è f-a-n-t-a-s-t-i-c-o e spacca il c##o a molte produzioni degli ultimi anni.
E vi sparo l’ultima: la Cara non è (ancora) un’attrice fatta, ma mi sembra che si difenda benissimo nel suo personaggio (da fumetto), smorfie, occhioni e grugni compresi. Immergete nello sfintere di una medusa la testa della Bellucci, e vedrete una vera cagna in azione.
Non capisci un caz di attrici, altrimenti vedresti che Cara è delle stessa scuola della Bellucci, ha solo il vantaggio di essere madrelingua inglese – che la Bellucci non ha – e filiforme, per cui l’effetto è sfumato. Grazie, inesistente dio, d’avermi fatto frocio, così non vado in sollucchero come un morto di figa ogni volta che passa una modella coi sopracciglioni la cui idea di recitare è smorfietta-alzata di un sopracciglione. Ma che cavolo dovevo aspettarmi dal sito e dai commentatori che avevano pompato Suicide Squad dal trailer, quando già si vedeva che era una ciofecona epocale.
Ho visto l’intervista di Cara Delavigne fatta per presentare il suo libro(!) e niente era tutta smorfiette-alzata di sopracciglione, non stava recitando è proprio tutto quel che ha… cagna, cagna, cagna senza ritorno.
Complimenti per la rece!
e … boh, a me la citta’ ricordava troppo zootropolis, non riuscivo a scrollarmi di dosso la suggestione. Quasi quasi compro un cornetto, anzi, una bomboniera, e poi un palloncino.
A me ha fatto riderissimo la tuta iper-giunonica della Delavigne (considerando che lei sotto è piatta come ‘na tavola) quasi quanto schiumavo di rabbia a vederla sculettare nelle scene d’azione, con quell’ espressione da latte alle ginocchia…e niente: cagna è cagna (raga, se persino Rihanna ti dà dei punti in recitazione nun c’è speranza…)
Per il resto, quoto la rece: ha delle trovate visive geniali, soprattutto nella prima parte, ma una sceneggiatura non avrebbe guastato (per esempio il fatto che metà delle comparse muoia presto è male nell’indifferenza più totale non mi ha ispirato granché simpatia x i due pischelli protagonisti…)
“una bella alchimia con DeHaan”
Ma che film hai visto?
La loro storia d’amore è una cosa imbarazzante: -So che ci tieni a me perché sei venuto a salvarmi la vita-
Detto da due che si salvano la vita di mestiere.
Besson in full Lucas mode senza la parte mistica, costruisce un qualcosa che mi ha fatto cascare la mascella più volte e divertito sempre.
JJ Abrams please prendi nota, così si fa.