Michael Cuesta ha diretto un botto di episodi di Homeland e Dexter, e qualche film. Nel 2014 si riscopre Alan Pakula de noantri e dirige Jeremy Renner in Kill the Messenger, dove racconta la storia vera del giornalista che rese pubblico il coinvolgimento della CIA nel traffico di cocaina per finanziare i Contras del Nicaragua a metà anni ’90. Un film il cui titolo italiano, La regola del gioco, denuncia platealmente la sua natura di prodotto para-televisivo, quel tipo di roba abbastanza generica che ti aspetti di vedere un mercoledì sera su Rai Tre. Ma per lo meno è dignitoso.
Adesso Cuesta, che, lo ricordiamo nel caso questa info si fosse persa nei meandri del primo paragrafo, ha diretto un botto di episodi di Homeland, ha deciso di capitalizzare ancora di più sull’esperienza e dirigere non un altro pseudo film di denuncia impegnato e cerebrale ma un action puro e semplice, senza tanti grilli per la testa, coi terroristi islamici cattivi, le spie americane super-cazzute in costante modalità “per difendere gli US of A ho fatto cose a dir poco discutibili”, i doppi giochi, gli iraniani in costante modalità “incazzati per il deal sul nucleare”, il protagonista col passato traumatico, i doppi giochi. Il risultato è una roba che boh. Sigla!
Un po’ come la nostra sigla, sioressiori. Bruttarella ‘sta canzone degli Iron Maiden, no? Potrei stare ad ammorbarvi per ore su quanto il disco prima di questo, Seventh Son of a Seventh Son, sia il mio album preferito della loro produzione e uno dei picchi indiscussi della loro discografia. Ma arriviamo al punto: No Prayer for the Dying è un disco dimenticabilissimo, un tentativo di ritorno alle origini riuscito male, un miscuglio di cose da loro già fatte, e meglio. Una versione bignami dei Maiden classici senza mordente o convinzione.
American Assassin (da un romanzo di Vince Flynn che non leggerò) è esattamente questo. È un film che incomprensibilmente si avvale di uno dei più grandi attori americani di oggi, Michael Keaton, che infatti conferma di essere un grandissimo quando gli danno trenta secondi per brillare durante una scena di tortura (in cui il torturato è lui), e Keaton li rivendica a sé con la forza e li usa per mangiarsi chiunque e qualunque cosa gli stia intorno nel raggio di due chilometri. Un cazzo di gigante che mi ha strappato un ululato di gioia in mezzo a cotanta e cotale apatia. American Assassin è anche un film in cui Taylor Kitsch è una delle cose migliori, per cui un paio di domande te le poni. Sta a vedere che non aveva mai funzionato perché avevano sempre cercato di farlo passare come eroe e invece funziona meglio da cattivo. Non che improvvisamente sia diventato Willem Dafoe in Vivere e morire a Los Angeles, però almeno fa il suo e lo fa bene.
Lo stesso non si può dire di quel coso lì che han preso a fare il protagonista. Dylan O’Brien viene da Maze Runner e ha la faccia e l’atteggiamento del sedicenne ribelle che si veste di nero e ascolta gli Avenged Sevenfold della sua cameretta suburbana. Sempre. Anche quando gli hanno appena ammazzato la morosa su una spiaggia di Ibiza in un raid del terrore stile Bataclan. Dylan è incazzatissimo, lo capisci perché a lezione di MMA fa brutto a un altro allievo e viene espulso. Talmente incazzato che riesce a prendere contatto con una rete dei terroristi sull’internet, sbarca a Tripoli e per poco non si fa ammazzare tentando di uccidere il mandante della strage. A quel punto, la vicedirettrice della CIA capisce che questo tizio è il baddest motherfucker of all e lo consegna a Michael Keaton per farlo addestrare. E qui la credibilità del film va sotto le scarpe quando Dylan sconfigge Scott Adkins a duello.
Ah, sì, perché American Assassin è anche un film in cui c’è Scott Adkins che non fa niente per far vedere che è Scott Adkins in un ruolo come al solito secondario e ingrato. Ci siamo abituati, vedi Doctor Strange, però qua fa incazzare perché scusa, è un film action, ci sono le spie scelte che se ne vanno in giro per il mondo a caccia di terroristi, dare a Scottie un ruolo più corposo ci poteva anche stare no? E invece no, perché c’è la grande rivelazione Dylan O’Brien e American Assassin è un FILM SERIETÀ.
American Assassin è pure un film in cui c’è tutto un terzo atto ambientato e girato a Roma e dintorni dove per una volta non hanno preso dei romeni a interpretare gli italiani. Ti dà l’idea che ci abbiano anche speso qualche soldo (e infatti le location sono indicate a modino, tipo “Piazza Navona, Rome”, mentre poco prima Tripoli era semplicemente “Tripoli”). Il terzo atto poi non è tanto male, si lancia in una serie di inseguimenti e non molla mai la presa. C’è Michael Keaton che fa quella cosa del mangiarsi tutto che abbiamo detto prima. C’è una certa cognizione di causa e sensatezza spaziale nelle cose che ci vengono raccontate. Solo che a un certo punto deve essere entrato il produttore stile Peter Venkman in Ghostbusters dicendo: “La CGI è a nolo, si paga” e allora daje con Taylor Kitsch che vuole fare esplodere un’atomica e Dylan O’Brien che lo deve fermare in tempo e la quinta flotta destocazzo e le navi e gli elicotteri e le onde anomale al computer.
Per tre quarti American Assassin è tutta una roba di stunt e gente che si mena faccia a faccia (anche se coi soliti trucchi di montaggio perché nessuno sa veramente menare qualc-A PARTE SCOTT ADKINS CAZZO) e corse in auto eccetera. Per il restante quarto diventa Godzilla (di Edwards) meets 2012 meets “Anche noi tecnici degli effetti digitali abbiamo una famiglia, fateci mangiare”. Che poi anche qui sembra che due soldi li abbiano spesi, perché la CGI non è nemmeno terribile, è che proprio non c’entra una sfavillante mentula con tutto il resto.
American Assassin non è brutto, è che… Vabbè ok è brutto.
DVD-quote:
“aMEHrican ASSassin”
George Rohmer, i400Calci.com
No, fermi tutti: non è assolutamente vero che “No Prayer for the Dying” è un brutto disco. E’ decisamente peggiore di quelli che l’avevano preceduto (e forse sembra brutto per confronto), ma ha dentro roba come “Mother Russia” o “Bring your Daugther to the Slaughter”…. altri gruppi ci avrebbero costruito una carriera!
Tutto è relativo, se lo confronti con Virtual XI. Però dai, due anni prima era uscito Seventh Son… Hai Bruce Dickinson senza voce, arrangiamenti e brani triti e ritriti. Bring Your Daughter è una bomba, e infatti era stata scritta da Dickinson per Nightmare 5 e doveva uscire solista.
In realtà ne esce meglio anche rispetto a tutti quelli che sono usciti dopo “Virtual IX” (che resta il loro punto più basso). Forse solo “The Book of Soul” è al livello dei loro peggiori lavori del periodo 80-92.
Per me The Book of Souls è un gran ben dischetto!
Quoto
“Bring your Daugther to the Slaughter” spacca di brutto.
Per il resto io sono legatissimo ai primi dischi dei Maiden (da Iron Maiden a Somewhere in Time), ma confesso che la discografia successiva l’ho un po’ persa per strada…in realtà gli album li ho acquistati, ma dovrei ascoltarli seriamente, al momento è tutto avvolto in una fitta nebbia (ok, “Virtual IX” era abbastanza terribile, quello me lo ricordo bene, anche se un paio di canzoni le salvavo).
Pardon, “Virtual XI” (l’ho inconsciamente declassato di un paio di categorie, lol!)
Allora ci siete o ci fate? Come potete dire che dylan o’ Brian ha una faccia da cazzo e da sedicenne ribelle?AHAHAHAH avete un iq bassissimo allora…
Guardatevi teen sole,maze runner(il labirinto,la fuga è la rivelazione ) e questo film è poi ne possiamo riparlare.
È un bravissimo attore ed è simpaticissimo e è tenero con i bambini ( versatevi dei video suoi dolo il cast o alle interviste o alcuni video con bambini che fanno le foto insieme a lui.
È lui a differenza dj altri ta ti attori che ci sono anche in questo film non se la tira dicendo:”sono un attore,non parlatemi o se lo fate pagatemi ”
Gente strana a sto mondo..anche se gusti sono gusti però come potete dire questo ceh
Sono d’accordo con te.Va bene che gusti sono gusti e tutti hanno delle preferenza ma qui si scredita american assassin criticando un attore di molto talento e dal cuore d’oro.Sempre più sconvolta da certa gente.Tra commentare esprimendo la propria opinione e criticare/offendere c’è una certa differenza,e criticare senza conoscere è RIDICOLO,RITIRATEVI.
bambini andatevene via da questo sito voi, il vostro cuore d’oro e la vostra fanbase di maze runners misto unicef o vi facciamo rubare dall’isis e la finite a cibare gli sceicchi del terrore con acini d’uva accovacciati su splendidi tappeti persiani
No sono ta to d’accordo con te, anche se dj solito ridiamo è scherziamo un conto e criticare e un conto offendere, sono cose ceh non si fannno, caro Senegalbot! Anceh se hai le tue preferenza!
Oddio che emozione sono venuta solo a spiare le groupie **
Checcarineeee!
ahahahahahahahahahhaha sono arrivate le fan di Teen Wolf!
Il mio Generatore di Commento Medio ® acquistato regolarmente su Amazon dice:
“SI CAPIVA DAL TRAILER”
Veramente il terrorista islamico come antagonista non è mai stato davvero sdoganato, anzi, il cinema mainstream si è inventato di tutto pur di NON inserirlo come cattivo: al suo posto di solito mettono gli improbabili “terroristi informatici” (ahahah), i fanatici americani (White House down) o magari fanno che non sono neanche tanto cattivi (il film con Fishburne che fa il torturatore, non ricordo come si chiama). O i russi, come negli anni 80.
“Seventh son of a seventh son”… che cazzo di proustiana madeleine servita a colazione così, a tradimento. Disco epico, nessun filler, “Infinite Dreams” (che sto ri-ascoltando ora) e la title track tra le canzoni nwobhm più belle di sempre.
Quanto al film, nonostante la recensione smorzi molto entusiasmo, lo andrò a vedere -e so che proverò dispiacere per Adkins- perché l’Action va supportato anche economicamente e non solo a parole.
Ovviamente all’Ideal Cityplex (il miglior cinema di Torino, d’Italia, del Mondo!) non lo danno.
Anche oggi a colazione pane e simpatia eh?
Un giorno imparerai ad apprezzarmi :-)
>> nwobhm
ho dovuto fermarmi a pensarci una ventina di secondi, mi hai svegliato una decina di neuroni. (grazie.)
Dai o a me sta simpatico Pitch…ha lanciato un tormentone, si sta creando il mito del cinema Ideal, un posto frequentato da registi visionari ed escort di lusso, nonche’ presidenti di regioni e assessori della cultura….
È un cinema, questo è certo. E un multisala, confermo. E ogni tanto ci vado perché costa poco e abito a due passi. Nonostante sia un buco con l’audio settato alla cazzo.
Però ha sta cosa bellissima dell’uscita laterale tipo “complesso industriale generico” che mi fa molto cyberpunk. E interni decadentissimi…
visto il trailer come spy story media ci potrebbe pure stare nonostante la rara faccia di cazzo del protagonista. Poi a un certo punto l’impressione è che da film semi plausibile ambientato in europa vira su “generico film americano con gerald butler con minaccia globale al potere”, soltanto che gerald butler ha la faccia gonfia da alcol e scazzata ma comunque da vero uomo invece questo tizio pare un modello abercrombie.
Nota su taylor kitch: dai non è malvagio. Oddio non è il best interprete del mondo ma ricordo così a caso battleship e come milite ci sta; e come eroe fantasy john carter ci sta molto più di un jake gyllenhall alla prince of persia. E ci è stato di brutto pure in lone survivor e true detective 2 dove rendeva benissimo con quel tono tutto dimesso e di sottrazione di giovanotto americano che alla fine era na persona semplice che voleva soltanto guidare la sua moto della polizia in autostrada e invece cade nel tranello ingannevole del malvagio gay che lo porterà alla morte.
Altra cosa, quando ho letto che la tipa del tizio muore tipo bataclan mi son detto “alè” gli arabi so’ i cattivi. E invece poi leggendo bene sarà la solita minchiata del tipo “ex milite americano tradito dal suo paese – arrabbiato”.
Sono decenni, credo da true lies che pare sia vietato mettere il muslim come antagonista “serio” nei film. Alla fine o il film dove ci stanno viene mascherato da altro (vedi quello di gyllenhall sulle torture che non ricordo il titolo o quello con jessica chastain su bin laden) tipo mega riflessione sulla tortura come strumento per vincere oppure il film dove il musulmano è il cattivo in realtà è un pretesto per biografie – cronache celebrative alla american sniper o lone survivor o black hawk dawn. Pure il primo olympus has fallen e il remake di alba rossa han dovuto virare sui coreani che tanto in tv vedono solo le linee colorate tipo il commodore quando carica e non si incazzano.
Ma un film dove il cattivo è il musulmano incazzato e che magari mi fa vedere pure il suo perché mai? So che è una roba utopistica e che ci sta il politically correct ma a sto punto molto più onesto un arabo “X” spersonalizzato alla true lies o carne da macello generica in delta force.
Chiudo con il sogno bagnato che sarebbe stato avere proprio scotty adkins come villain sceicco del terrore. Un arabo volante che risolve il colonialismo a schiaffi forti e calci in faccia da consegnare alla storia, un nuovo iconico personaggio da regalare all’immaginario collettivo al posto della solita inutilene triste comparsata in cui si rende ridicolo con la sua faccia da giandone che elemosina un piatto di pasta coi ceci e un cartone di tavernello
Infatti sta cosa me la chiedo anche io. Per anni i cattivi erano i russi e tutto ok, ma adesso mettere quelli dell’Isis come cattivi non sia mai.. piuttosto i nordcoreani come in quello con Butler ma terroristi arabi MAI. sarà per via della partnership commerciale stati uniti-arabia Saudita forse, o forse perché il terrorismo islamico rimanda subito a pensieri undicisettembrini e gli americani nel cinema action devono provare il fun.. boh
The Kingdom, di Peter Berg, l’Autore.
sensa leggerlo ho scritto la stessa roba di simone lassù. Bravo simò ci vediamo stasera a cena iote e maghdi allam
C’è da dire che questo è tratto da un libro e quindi immagino che il romanzo sia così. Poi, io mi riferivo più che altro a Homeland: questo sembra lo special cinematografico di Homeland in quel senso. E inizia con una strage perpetrata dai terroristi islamici e una sorta di apertura alla Bond in cui Rapp se ne va a Tripoli per fare giustizia. Poi sul fatto che spesso si cerchi il terrorista alternativo o l’americano traditore ti do ragione, ma secondo me lo si fa anche per dare un twist originale alla faccenda, a volte. Solo che poi questa cosa è sfuggita di mano e adesso ci sono SOLO americani traditori e terroristi alternativi.
Ciò detto, penso che sia anche inevitabile che, quando vengono tirati in ballo i terroristi islamici, lo si faccia in film che riflettono sulla guerra. D’altro canto è attualità e forse è troppo vicina e sentita per usarla come scusa per un film d’azione.
eh ma george il punto è proprio questo: è una attualità tanto ingombrante che non possono ignorarla completamente e quando devono fare un film che li raffigura di striscio preferiscono far riflettere su loro stessi (gli USA, dico) e sulle derive che può pigliare il loro operato (o celebrare tout court il loro eroismo come è comprensibile e giusto) piuttosto che riflettere sugli “altri” con un film asciutto e crudo e perché no pure action in senso lato e scoperchiare un casino tra chi accusa di essere tollerante e chi nazi. A sto punto ripeto molto meglio l’onestà di delta force. Lone survivor invece è paraculo perché racconta il fatto di cronaca con piglio documentaristico poi vira sul super hero cinecomics e tardivamente, fuori campo coi titoli di coda lascia intendere che “massì alla fine ce ne stanno pure di buoni”.
Altro film onesto Rambo 3, rivisto qualche giorno fa. Ok là i cattivi sono i russi però 2 o 3 scene sono per gli afghani gente attaccata alla terra e guerriera che s’è rotta il cazzo prima con quelli poi coi russi poi con gli americani (mi immagino il cortocircuito cerebrale per chi non ha le basi per distinguere gli alleati di rambo da quelli che poi si son messi a bombardare). Poche cose mi dice ma lo fanno per benino, capisco sti pastori del cazzo sui monti afghani cosa vogliono e poi posso essere d’accordo oppure no. Poi mi rendo conto che pare una riflessione da 15enne chiuso in cameretta, però è più una riflessione che di questi tempi il Cinema pare non tirar più fuori Villain degni nota e il cinema action dove per forza c’è conflitto è quello che ne risente di più. Ci siamo ritrovati cumuli di cgi random dei cinecomics tipo l’ultimo demone fatto di merda secca al sole di justice league oppure macchiette a caso e si son dimenticati che il miglior villain è quello che sai che quello che vuole è male/sbagliato però rischi pure di capirlo e comprenderne le ragioni e per questo ti terrorizza di più. Fine del pippotto.
Sì sì ma è un discorso interessante certamente. Tirerei in ballo anche il fatto che il film lo si deve vendere un po’ ovunque e questo ha portato a un’attenzione a volte esagerata (vedi anche Captain America 1, dove i cattivi erano i nazisti ribelli, manco i nazisti) e che il fatto che i nordcoreani siano i cattivi perfetti è anche perché in Corea del Nord i film non ci arrivano.
Però qua non è che si tirino indietro dal farti vedere i terroristi islamici. Semplicemente non sono il focus di QUESTA storia. In altri romanzi di Flynn incentrati su Rapp i cattivi sono i terroristi islamici. Chiaro che la scelta di adattare American Assassin e questa storia in particolare rientra nella tendenza che dici tu, però se questo film dovesse essere il primo di una serie (non credo), è abbastanza difficile che evitino il tema per sempre.
Comunque ci sta che quando i terroristi islamici vengono usati sia all’interno di film che riflettono su entrambe le parti anziché semplici film d’azione con buoni e cattivi, proprio perché è un argomento complesso e fresco, le ferite non sono chiuse e le colpe stanno da entrambe le parti. Con la guerra fredda era un po’ più facile ed erano tempi diversi e più innocenti al cinema.
Diciamo che, almeno personalmente, trovo un po’ assurdo che nel 2017 ci siano maggiori possibilità di vedere Statham, Johnson, Reeves, eccetera che prendono a calci dei russi dall’accento marcato o dei “terroristi informatici” che non terroristi simil isis, tenendo conto che negli anni 80 nessuno si faceva problemi a mettere sovietici ed agenti della DDR tra gli antagonisti (anche perché insomma, un conto è un terrorista vero e proprio, un altro è un agente di una potenza straniera). Sicuramente avrà a che fare con questioni di politically correctness nonché col fatto che, come è già stato detto, per gli action più fracassoni e giocattolosi il pubblico preferisce nemici altrettanto poco reali e slegati dalla realtà.
Crazie per la rece @George.
Peccato, perché in un action thriller onesto ci speravo abbastanza, più che altro per la presenza di Michael Keaton, ma mi pare di capire che siamo dalle parti di Spider-man Homecoming, cioè Keaton fa il suo e spacca, ma il resto è assai insipido.
Ragazzi è un action ignorante piacevole dai, e soprattutto è un rated R grosso così, merce rara di sti tempi.
Siamo sulla sufficenza per me.
Caro George Rohmer, un consiglio: leggilo il libro! Non è male e, avendo già visto il film, non andrai incontro alla cocente delusione che ho subito io che prima ho letto e poi ho visto. A parte il fatto che Michael Keaton secondo il libro dovrebbe avere dei baffoni alla Tom Selleck, ma a questo si sopravvive…
Visto per sfruttare un ingresso omaggio.
A posteriori, andrei a vederlo solo se retribuito: il biglietto gratis non è abbastanza..
SPOILER
Il cattivone viene ucciso come MK ha insegnato nella sua unica lezione. L’onda anomala, tipo Interstellar, eh!, lascia quasi indenne la flotta USA; pure all’elicottero bastano 30 sec per allontanarsi dall’esplosione nucleare e mettersi in salvo! Lo studentello con 18 mesi di allenamento fai da te diventa un miglior combattente degli iper selezionati e addestrati agenti della super-squadra d’élite. Talmente ben selezionati che uno diventa il cattivone di cui sopra, e l’altra preferisce ammazzare il ministro morente per vendicarsi invece che salvare il mondo (sì, lo so, lei non era un soldato di Keaton, ma ci siamo capiti, vero?). Ovviamente nel duello finale il buono trova la forza di vincere negli insulti alla memoria dell’amata.
E l’elenco potrebbe continuare quasi quanto tutto il film..
BASTAVACCATEEE!
per me è un film action con i contro cazzi !! punto !!
“la credibilità del film va sotto le scarpe quando Dylan sconfigge Scott Adkins a duello”
ahahahah no dai bella battuta….cioè è un modo di dire no ? MICA SUCCEDE DAVVERO ????
Nella nuova (e, proprio perchè sono un fan, mi auguro ultima) stagione di Prison Break l’ISIS si chiama ISIL. Essssapete perchè? Perchè l’ISIS fa cago. E chi produce/dirige/interpreta i film ha paura (non gli do torto) di ritrovarsi i tizi in nero dentro casa se appena appena li fa incazzare.
Piaccia o meno Dylan O’brien è il futuro. Il migliore della sua generazione: quando in Teen Wolf (lo guardavo, confesso) la roscia polposa che avrebbe sempre voluto farsi gli stramazza addosso, sfranta dagli psicofarmaci, appoggiando la guancia sul suo interno coscia, lui se ne viene implicitamente nelle mutande con una faccia da cazzo da oscar.
Neanche tanto implicitamente, a dire la verità.
Se poi vogliono farne un personaggio action SOLO perchè è simpatico e sa recitare, facendolo addirittura prevalere sul povero Adkins, me lo faranno odiare in automatico.
Quindi, dato che c’è già troppo odio nel mondo, credo che salterò il film.
Steven Senegal: ‘sta cosa degli sceicchi e degli acini d’uva rischia di accopparmi. Oddio, l’asma! XD!!
COL CAZZO CHE BATTEVA SCOTT stò cavolo di protagonista GIOVANE del cacchio!!! soprattutto in quella maniera… e cmq almeno in doctor strange scott esegue il suo triplo calcio, qua manco quello!!! ma io dico: PERCHè NON FARGLI FARE A LUI IL PROTAGONISTA??? O ALMENO IL CATTIVO DI TURNO???!
Recuperato grazie al Corsaro, la visione scorre leggera leggera e non mi sento onestamente di dargli l’insufficienza, specialmente visto un Keaton mostruoso.
Gli ho dato 5. L’inizio IMHO è potentissimo, e il finale (onde anomale) spettacolare, fosse tutto così sarebbe da 9. Purtroppo la parte centrale è pallosa, non ci fosse qualche lampo di violenza improvvisa e Keaton che a presenza scenica si mangia tutti quanti. Concordo che vedere Adkins così malsfruttato fa piangere il cuore.
Madonna visto grazie ai miei vicini di posto in aereo persino a loro si erano rotti i coglioni dopo un po’. Ma la metà esplosione del piffero ridicola? Non sanno più cosa inventarsi.
vabbè volevo dí matta