Una gang si prepara a un colpo a un furgone blindato. Le cose vanno a puttane quando uno degli agenti tenta di estrarre la pistola e ci scappa la sparatoria e un sacco di poliziotti morti. Il colpo riesce lo stesso, ma ora i rapinatori sono etichettati come “assassini di poliziotti”. Oltretutto scopriamo ben presto che tutto il casino e lo spargimento di sangue sono stati inutili: il furgone era vuoto. Ma allora perché è stato rubato?
Inizia un po’ come un film di Michael Mann Nella tana dei lupi. Sinuose riprese aeree col drone fotografano in digitale una Los Angeles notturna, “capitale delle rapine in banca”. Christian Gundegast, regista esordiente e già sceneggiatore di roba tipo Il risolutore e Attacco al potere 2, ci tiene proprio a farci sentire a nostro agio, cullati dai rassicuranti cliché del genere. Dopo tutto questa è pur sempre la Los Angeles del cinema poliziesco, il “Far West” moderno che mette a confronto da decenni rapinatori e sbirri. Gundegast ci fa accomodare nella poltrona, ci porge una razione extralarge di popcorn, una bella bibita, e ci sussurra nell’orecchio parole gentili mentre ci fa le carezzine. E nel frattempo ce lo mette al culo.
Nella tana dei lupi è un heist movie, e da ogni heist movie che si rispetti dobbiamo aspettarci una dose di false piste. Ci deve essere per forza lo specchietto per le allodole che ti abbaglia. Ti deve per contratto portare in una direzione, salvo scartare all’improvviso e mostrarti come sono andate realmente le cose con un abile twist. Tutto questo il film di Gundegast lo fa e lo fa bene, costruendo con perizia e pazienza il piano dei rapinatori, avanzando con un ritmo lento ma sicuro e infine sorprendendo con il colpo di scena che ti fa rileggere da un’ottica inaspettata tutto quello che avevi visto fino a quel momento. In realtà il punto è che Nella tana dei lupi è TUTTO un enorme specchietto per le allodole. Aderisce a una formula ben consolidata per metterla alla berlina, te la mostra così come è sempre stata e poi la fa a pezzi.
Passo indietro. Dopo che la gang dei rapinatori (capitanata da Pablo Schreiber nel ruolo di uno che si chiama Merrimen HA HA) ha causato la morte di svariati poliziotti, interviene il reparto Major Crimes del dipartimento dello Sceriffo (più western di così!) e con esso il suo capo, il tough guy “Big Nick” O’Brien interpretato dal tough guy Gerard Butler. Big Nick e i suoi sequestrano l’anello debole della banda, l’autista Donnie (interpretato da figlio/clone di Ice Cube, O’Shea Jackson Jr., da qui in poi Cubetto) e gli fanno il classico discorso “Qui i cattivi siamo noi”, “Siamo una gang come la tua, ma abbiamo il distintivo”, bla bla. Da quel momento Cubetto dovrà essere il loro informatore all’interno della banda e in cambio potrà andarsene via libero a cose fatte.
A questo punto tu hai già ben presente la situazione, no? Ci sono due schieramenti destinati a farsi il culo a vicenda. I due capi, Nick e Merrimen, sono più simili di quello che credono, due duri che mettono il loro mestiere davanti a tutto e vivono secondo un codice ben preciso. Ci sarà una rapina, Big Nick cercherà di anticipare le mosse di Merrimen grazie a Cubetto. Ci sarà un duello finale come in un western.
Solo che a un certo punto c’è una scena che dice tutto senza farsi troppo notare. Big Nick, in rotta con la moglie e a rischio di perdere l’affidamento della figlia, si chiude nell’auto e inizia a singhiozzare. Non è solo il duro tormentato, si mette proprio a piangere come una donnetta. E per il resto del film non riuscirà mai a tenere testa al piano dei rapinatori. Anzi, mentre questi faranno il loro mega colpo alla Federal Reserve, lui starà attraversando Los Angeles di corsa, pigiando il clacson e lottando inutilmente contro il traffico.
Da una parte abbiamo dunque la forza bruta, i metodi sbrigativi e violenti e l’arroganza di Big Nick e i suoi. Dall’altra invece abbiamo dei rapinatori che agiscono secondo un piano complesso, ben studiato e ragionato. E vincente. I muscoli si piegano alla ragione, il cervello vince sull’istinto. Non è cosa da poco quando un film d’azione porta avanti una tesi di questo genere.
Ci ho visto molto Vivere e morire a Los Angeles, anche, in questo heist/action/noir in cui le forze dell’ordine agiscono alla cazzo di cane, si fanno la guerra tra agenzie e brancolano nel buio di fronte a un crimine che invece ha il vantaggio del metodo. Solo che Gundegast sembra voler far avanzare tutto di una tacca, mandando in pensione intere categorie del genere. È pazzesco come ogni sparatoria o inseguimento, ogni singola scena d’azione classica sia rappresentata come una perdita di tempo, una dimostrazione di forza che in realtà non porta da nessuna parte e non risolve nulla.
Nella tana dei lupi è comunque godibile a un livello più di pancia, sia chiaro. È costruito molto bene, il colpo alla Federal Reserve farà sborrare chi ama questo genere di cose. C’è anche un ottimo uso della città in quanto personaggio, traffico e conformazione della metropoli agiscono attivamente per deviare e incanalare la trama. Ma alla fine la cosa figa resta che questo è un heist movie in cui il vero heist è quello che Gundegast fa alle nostre aspettative.
DVD-quote:
“Il tramonto dei tough guys”
George Rohmer, i400Calci.com
Mi intrigava parecchio e aspettavo con ansia un parere dei 400 calci.. Mi fiondo al cinema quanto prima!
Il Butler che piange e non riesce a impedire il colpo puzza proprio di mega spoiler. Vado lo stesso al cinema?
Beh oddio, difficilmente il colpo viene fermato in tempo nei film di rapina. Con questo però non ti ho spoilerato quello che succede dopo e, fidati, c’è una grossa cosa che non ho detto.
Non c’entra niente, e se dovrò fustigarmi per il clamoroso OT lo faccio volentieri in nome della causa..ma la notizia per la quale in CREED II ci sarà Dolph Lundgren a riprendere il ruolo di Ivan Drago, e Florian Munteanu che interpreterà suo figlio?
Hanno FINALMENTE deciso di accettare la splendida ed indigesta eredità di Rocky IV?
Io ci ho visto anche un vago retrogusto de “I soliti sospetti”, shackerato con “Vivere e morire a Los Angeles”
(SPOILER) Indubbiamente. Non lo volevo dire per ovvie ragioni.
Almeno due scene da sega a due mani. Da atto osceno in luogo pubblico (IDEAL cityplex, prima che me lo chiediate).
Io nello stesso cinema ho scorreggiato fortissimo per tutta la proiezione di Jurassic World. Nella sala c’eravamo solo io e un nonno con due bambini.
Sono una brutta persona, lo so.
Sei una brutta persona solo se dopo ogni scoreggia ti volti verso il nonno e gli chiedi di fare silenzio.
Io lo avrei fatto.
Da come descrivi la trama (Rapina, due antagonisti molto simili, rogne familiari) parrebbe molto una brutta copia di The Heat :D
50 Cent?
Venduto
Pensa che la presenza di 50cent è l’esatto motivo per cui una vocina nella mia testa continua a sussurrare ”non andarlo a vedere, sarà una poverata pazzesca con gli spari in digitale”
beh anche perché la cosa meno peggio a cui ha partecipato 50 cos’è stata? Southpaw se non mi ricordo male. dove comunque è imbarazzante
lo ricordiamo con affetto anche nel ruolo della vita cucito a pennello di nerd hacker in escape plan, bella merda
cmq questo è un film che va visto solo per butler finalmente nella parte del toro incazzato e gonfio d’alcool e per lo script scritto da quello di prison break
@reverendo: parrebbe di no e la scena con le auto in fila nel traffico sembra promettere assai
Di Fifty ho visto solo Get rich or die tryin’ (per ben due volte!) però sono un fan dai tempi di “In da club”.
@steven
infatti no. poi dopo la rece l’ho messo sulla lista delle robe da vedere, anche se alcune cose continuano a non convincermi.
50cent lo troviamo pure sul piccolo schermo in Power
Non so perché ma la versione che passano al cinema è monca di 20 minuti, dura 120 contro i 140 dichiarati, spero recuperino con l’edizione br.
Anche a Sassari
Infatti la presunta scena di butler che piange in macchina io mica l’ho vista, e manco quella tamarra nel poligono dove i due cattivi si sfidano.
Scusate, ma credo di essermi perso qualcosa: nel trailer c’è una scena al poligono che in sala non ho visto e Butler che piange non c’è! Viviamo in realtà parallele?
Mmm interessante questa cosa. Per motivi che non ti sto a dire l’ho visto due volte in poco tempo in due versioni. E in effetti c’erano cose che non ricordavo ma non mi ero reso conto che fossero proprio due versioni del film. Curioso. Mi chiedo che senso abbiano questi tagli.
anche le clip pre uscita in italia erano diverse, proprio con dialoghi diversi
Fra l’altro ho provato a chiedere via Facebook alla Lucky Red e al momento non sono stato cagato. Me ne farò una ragione.
nella versione italiana manca tutta la parte dedicata al rapporto di bulter con la moglie, forse per allineare alla monolitica piattezza degli altri personaggi anche l’unico minimamente sfaccettato
ma pareri complessivi di chi ha visto l edizione monca?
il film è molto buono come action-heist tamarro ma secondo me i 20 minuti in meno tolgono qualcosa alla comprensione logica del tutto.
scelta davvero inspiegabile questa, anche perchè le anteprime stampa dei recensori sono state realizzate sulla versione “estesa” da 140 minuti, sarcazzo.
Secondo me godibile e ben fatto, ha diversi buoni momenti. SPOILER anche se il colpo di scena finale sa molto di film tipo “il genio della truffa” o roba del genere e con il resto non mi è sembrato centrasse molto.
Comunque so che con quanto sto per dire mi attirerò la scomunica e la fatwa di qualcuno, ma io Heat ho provato a vederlo una volta senza riuscire a finirlo. Troppo anni 90, troppe lungaggini (tipo la storia d’amore di de Niro) che giustamente in un film di oggi non metterebbero più. Senza offesa, eh.
“Troppo anni 90, troppe lungaggini (tipo la storia d’amore di de Niro) che giustamente in un film di oggi non metterebbero più. Senza offesa, eh.”
e qui mi hai fatto ricordare la recensione di Wim Diesel su Miami Vice dove parlava della rimozione del tema amoroso nel noir odierno perché elemento difficile da maneggiare.
Va be comunque ti perdono per l eresia su Heat giusto perché anche io le prime due volte che lo vidi lo mollai (ma avevo 17 anni, avevo appena iniziato ad appassionarmi di cinema ed ero in totale sbornia per i gangster movie di Scorsese, De Palma, ecc ecc che erano più “digeribili” per un neofita)
Secondo me è proprio la mancanza di quelle lungaggini che rende un film come “la tana dei lupi” una superficialata buona solo per mangiarsi un sacchetto di popcorn. Quelli fatti così sono film che ti tengono a distanza, in cui le cose accadono “perchè sì” ed in cui non ti frega mai una mazza di cosa succede a chi e perchè.
Heat, tanto per proseguire con l’ingeneroso paragone, è in grado di tenerti sul filo anche alla decima visione, continua a farti chiedere per chi “tifare” lungo tutto il film, e ti racconta di persone che hanno una loro vita, quasi come se il film ne fosse semplicemente un’estratto. NTdL invece è una messa in scena pura e semplice, dove non percepisci i personaggi come abitanti di un mondo loro, ed in ogni momento hai quella sgradevole sensazione di assistere ad una semplice sequenza di scene che si susseguono senza che i personaggi vogliano realmente far accadere le cose di cui sono protagonisti. Ecco, in estrema sintesi si potrebbe dire che qui vedi degli attori recitare (magari anche bene eh, a parte 50cent) “dillà” invece hai la possibilità di conoscere Neil ed il tenete Hanna, e di vedere come funzionano le loro vite e quelle delle persone intorno a loro.
A me questo NTdL è sembrato un film fuori fuoco, con un tono a metà strada tra Inside Man ed Ocean’s 11, ma con tutte le intenzioni di renderlo grezzo e brutale, concretizzando però solo chiacchiere e distintivo.
DVD quote: “Che spreco”
Sì indubbiamente ricorda il Michael Mann di Heat, c’è molto western e devo dire che parte alla grande e per una buona metà se la viaggia alla grandissima. Le sparatorie poi suonano dannatamente bene e vederlo con un impianto non adeguato perde il suo fascino. la rapina finale a me ha convinto poco, troppi barbatrucchi messi in un noir che fino a quel momento era qualcosa di molto simile ad un western. Poi sparatoria finale tutto ritorna in carreggiata e anche se il pathos non è alle stelle il coinvolgimento c’è o comunque si gode per la gestione della messa in scena. Secca. Campi e controcampi per lo più ma un amante del genere a cui soddisfa un certo classicismo, anche formale, ci si può cullare. Poi arriva il twist finale che vorrebbe essere un: “vi ho stupito, dite la verita” e in effetti stupisce ma non c’entra un beneamato con quello che era la storia fino a quel momento, perché non puoi fare un film intero di western metropolitano duro e pure e poi infilarci come se nulla fosse un finale spiazzante giuatificandolo con qualche motivazione vaga e un po stronza. e qualcuno una volta disse che il finale è quello che ti fa uscire dal cinema contento o felice a prescindere da come sia il resto del film. A me sto film è anche piaciuto, ha i suoi difetti, si sarebbe dovuto cercare di dare un poco più di spessore ai personaggi secondari (ma pure ai primari) però il finale lo compromette seriamente.
p.s. poi magari nella versione estesa i personaggi hanno quello spessore in più che avrebbero chiesto. non saprei.
ot
@axel oh ma eri te quello con cui ebbi uno scambio un po’ pepato un po’ da gagà istrionici entrambi, in cui dicevi che francesco montanari era un attore mediocre? mi sa che era per suburra
beh Steven onestamente non ricordo ma potrebbe essere. nel caso ritratto che ho visto una puntata del nuovo serial su Rai 1 ( mi pare Il Cacciatore) e mi ha convinto anche fuori dai panni del Libanese. Tra l altro la serie sembra ben fatta
concordo
Per la media dei film demmerda che recensite (e pure con voti alti) questo è orooo! Ma poi sexy Butler sfatto vale da solo il biglietto.
Deplorevole la potatura di 20 minuti. Poi si lamentano che la gente diserta le sale, ma qui il download della versione in lingua originale da 140 minuti è obbligatorio.
… e 20 più, 20 meno, restano sempre 2 (due) proiezioni al giorno.
Chissà se la versione ridotta è approvata dal regista o il distributore italiano ha fatto di testa propria?
Scopro ora che esiste una versione unrated da 2h 28m. Il film si allunga…
… e la curiosità …
Ma solo a me è sembrata assurda la sparatoria finale nel traffico, dove non si sente neanche una persona gridare? Cioè, qualcuno ( i più furbi ) era anche scappato fuori dall’auto prima, ma il grosso della gente avrebbe dovuto trovarsi rincantucciato nella propria vettura, e tenendo conto della quantità industriale di proiettili che sono andati a conficcarsi nelle medesime, qualche diecina di feriti come minimo doveva scapparci, con relative grida e lamenti. E invece niente, come se fossero stati tutti teletrasportati via da Scotty. A me ha dato un fastidio che non vi dico, praticamente mi ha rovinato il finale del film. Ah, tra l’altro… ma dove l’hanno trovato il generatore di I.E.M.? Esistono davvero o è una minchiata che si sono inventati per far riuscire la rapina? MAH!
Concordo sull’irrealismo della sparatoria, anche se onestamente l’ho trovata come forse l’unica cosa degna di nota di un film davvero inutile.
In merito al EMP
https://www.youtube.com/watch?v=i1F3W3-N1CE
:)
Gudegast, non Gundegast… la somiglianza con Gundogan fotte sempre
In italia hanno segato praticamente tutta la storia familiare di butler, moglie e figlie credo siano state tolte, il perché non lo so, chi l’ha vosto al cinema può confermare? E poi uno non si dovrebbe vedere i film in streaming, almeno quelli sono integrali, vergognatevi!
Confermo