Nel 2011 esce In Time. Un film brutto. Ma con una grande idea! Nel futuro, tutti smettono di invecchiare dopo i 25 anni e il tempo è diventato moneta corrente. Un timer sul tuo avambraccio ti dice quanto ti manca prima di schiattare, ma naturalmente puoi comprare e vendere tempo e vivere anche per sempre. A dirigere In Time c’è Andrew Niccol. Andrew Niccol ha diretto anche Gattaca, dove c’era Ethan Hawke. Sempre Ethan Hawke è il protagonista di 24 Hours to Live, un film in cui se ne va in giro con un timer sull’avambraccio. Un caso? Una coincidenza? Io non credo proprio. SVEGLIAAA!!!11!!
Sigla.
https://www.youtube.com/watch?v=ZLlLtSG7xe4
Cioè io non me ne capacito. Capisco che le idee sono limitate e basta saperle remixare bene, ma questa trovata è veramente IDENTICA a quella di Niccol. Ovviamente le somiglianze si fermano lì, 24 Hours to Live non usa il tempo come valuta eccetera. È semplicemente la corsa contro il tempo di un mercenario che viene resuscitato da una tecnologia avveniristica solamente per ventiquattr’ore, e deve usarle per risolvere una serie di cazzi e redimersi. E se fosse un bel film, manco staremmo a preoccuparci di questa “sospetta” somiglianza. Invece, purtroppo, 24 Hours to Live non è un bel film. È l’altra categoria di Edgar Wright – un film noioso.
Come diavolo ci si possa annoiare con 93 minuti di sparatorie e inseguimenti girati alla vecchia maniera è davvero un mistero. Chiedetelo al regista Brian “Compra una vocale” Smrz. Costui è un ex stuntman come Chad Stahelski e David Leitch e, come loro, adotta un approccio molto concreto alle scene d’azione, evitando il più possibile la CGI e dandoci dentro con coreografie studiatissime e veicoli che si sfrociano ed esplodono. A differenza di Stahelski e Leitch, però, Smrz tanto fa una buona figura con l’azione quanto latita in tutto il resto.
Ne esce un film raccontato malissimo, in cui tanta roba viene data per scontata – la milizia privata Red Mountain dovrebbe fare paurissima perché tutti sanno che fa paurissima – e il resto è banalotto. Tipo il personaggio di Ethan Hawke che è depresso perché ha perso moglie e figlio un anno prima e deve tornare in azione controvoglia. Tutto è gonfiato in maniera eccessivamente epica, dovremmo soffrire per la rivalità tra Ethan e il suo ex migliore amico ma proprio non la si percepisce questa amicizia. Altre cose che invece potrebbero essere vincenti, tipo il Miglior Vecchio Rutger Hauer che, a un certo punto, entra in modalità “Hobo with a Shotgun” così, perché a Smirzo gli va, ed è protagonista di una scena che potrebbe essere una ficata, finiscono buttate via malamente.
Detto questo, dai, magari la colpa è degli sceneggiatori Ron Mita, Jim McCain e Zach Dean. Nelle scene d’azione, Smrz dimostra di saperci fare. Abusa un po’ di gun-fu che, scusatemi eh, ma ha già rotto il cazzo, però il resto è piuttosto cristallino e professionale. Forse, con in mano una sceneggiatura migliore e dei personaggi un attimo più memorabili, potrebbe ancora salvare la faccia agli occhi dei Calcisti di tutto il mondo.
DVD-quote:
“Ha chiamato Andrew Niccol, rivuole il suo smartwatch”
George Rohmer, i400Calci.com
P.S.: Jack Bauer invece rivuole la sua palette.
Mi spieghi questa frase? ” È l’altra categoria di Edgar Wright – un film noioso.”
Anni fa, Edgar Wright ha detto in un’intervista: “Esistono due tipi di film: film belli e film noiosi”. Lo abbiamo anche scritto in quarta di copertina del Manuale.
Mah, non è un capolavoro, questo è certo, ma ad avercene di b-movie così ogni tanto. Avete sviolinato film ben peggiori su questi lidi, a volte non vi capisco proprio…
Le relazioni sono complicate
parole sante
premetto di aver letto solo l’incipit ma sparato così mi ha ricordato un Fuga da New York
Uhm… no, no, è proprio tutta un’altra roba.
Fluorescenti cicli dipendono dal cambio di attività del sole e della luna, in questo modo, essi non solo regolano il sonno e la veglia, ma anche per determinare l’integrità e altri processi di fisiologia, che si verificano nell’organismo di persone (tra cui il metabolismo). Sulla base di questo principio e ‘ stato sviluppato il farmaco Dietonus, che agisce per orologio biologico. Capsule funzionano in tre cicli, ognuno dei quali ha un unico insieme di operazioni: Mattina. https://officialdietonus.com/it#7 Dopo dormirai bene e smetterai di pensare al cibo. L’unicità del farmaco è anche nascosta nell’assenza di controindicazioni ed effetti collaterali. Durante l’assunzione ti sentirai benissimo, non danneggerai la tua salute. La regola principale per prendere questo prodotto è l’uso alternato delle capsule. La cosa principale è non confonderle: al mattino bevi quella bianca, nel pomeriggio quella rossa, e alla sera la blu (mezz’ora prima di un pasto, accompagnata da molta acqua).
Mi hai convinto!
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Daltanius, intendo.
A me l’idea delle 24 ore veramente ricorda Crank…che era una rivisitazione di Dead on Arrival sia nella declinazione del 1988 con Dannis Quaid sia in quella con Edmond O’Brien del 1950. La premessa è quella. 24 ore spaccate. Non se ne esce. Sono già morti. In In Time c’è l’idea del tempo infinito e poi una botta di culo o di iazza fa girare la ruota della fortuna al protagonista.
Appena visto. Dura il giusto, ha delle premesse quanto meno interessanti e corre spedito. Hawke anche col pilota automatico mangia in testa a boh 3/4 degli gli attori in circolazione e alla fine come ci si possa annoiare vedendo un film così non lo capisco. Non dico certo che sia illuminante, anzi lo si guarda e lo si dimentica ma non mi sono pentito manco per un secondo di averlo fatto partire, anzi, mi piacerebbe incappare più spesso in roba così, disimpegnata ma drittissima…