In un revival estemporaneo della nostra vecchia rubrichina sulle colonne sonore, ospitiamo l’amico Compatto che ci parla di due score sottovalutati:
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Mi piace essere chiaro sin dall’inizio, prima di fare il nome di Mark Mancina in mia presenza vi dovete sciacquare la bocca con l’acquaragia.
Il compositore pioniere insieme a Nick Glennie-Smith e Hans Zimmer dello stile amato/odiato Media Ventures, quindi, esigo Rispetto.
È il 1994 Speed è in post-produzione e il regista Jan De Bont è in cerca di un compositore per il suo film esordio. La produzione ha già deciso a chi affidare l’incarico, un certo Michael Kamen, compositore della trilogia di Die Hard (TRILOGIA), Robin Hood, Band of Brothers, Highlander ecc.
Eppure De Bont ha un idea: puntare su un compositore giovane. Sì ricorda così di aver sentito un brano interessante nel film Una Vita al Massimo, chiama la produzione che gli conferma che, mentre lo score è stato composto da Hans Zimmer, quel brano in particolare è di un certo Mark Mancina. Il regista non perde tempo e contatta il giovane compositore, il quale accetta.
Mark inizia a scrivere ma viene interrotto da chiamate della produzione che gli vietano di continuare il suo lavoro affermando che il compositore del film è Michael Kamen e aggiungendo anche che lui (Mancina) non è nessuno.
De Bont lo rassicura e gli dice di continuare.
Dopo qualche giorno il regista e il compositore si incontrano, Mark fa ascoltare il brano portante a Jan De Bont e il regista parte in una risata liberatoria. Il resto è storia.
Con 30 elementi d’orchestra ed un uso morigerato della tastiera Mancina ha creato uno stile di composizione che verrà emulato per qualche anno, componendo una partitura con forte stile urbano, la tastiera a volte emula il suono dell’autobus. Da lì partono per lui altri incarichi tra cui Bad Boys con l’accoppiata letale Michael Bay / Jerry Bruckheimer.
Mancina porta a casa un gran risultato ma ne esce distrutto tanto da scappare via dal prossimo incarico (The Rock). Per non parlare di Bad Boys II dove Michael Bay gli aveva chiesto di riprendere la melodia del primo film e arrangiarla per una composizione elettronica. Per prima cosa mai chiedere a dei compositori di riprendere una melodia scritta in precedenza, lo detestano, a loro piace scrivere cose nuove, secondo….non parliamo di cosa ne pensano i compositori veri dell’uso dell’elettronica.
Ma procediamo.
Siamo nel 1997 e Mancina è impegnato nella composizione della partitura per il film Con Air insieme a Trevor Rabin (da lui convocato). Esattamente a metà lavoro Mancina viene di nuovo chiamato da Jan De Bont per lavorare alla partitura di Speed 2: Cruise Control.
Mark, che rispetta fortemente il regista che lo ha lanciato e a cui deve molto, preso da un senso di devozione accetta immediatamente e lascia il resto del lavoro di Con Air nelle mani di Trevor Rabin.
Piccola parentesi, durante un’intervista Rabin ha affermato che lo score di Con Air è 100% farina del suo sacco, una menzogna non necessaria visto che quella partitura urla il nome di Mancina da ogni singolo brano.
Mancina si trova quindi a dover domare un film di due ore che lo spiazza totalmente. Come può un compositore creare della musica adrenalinica basandosi su un concetto improbabile come una barca da crociera senza freni, un mezzo che anche se lanciato a tutta velocità si muove lentamente all’occhio umano?
https://www.youtube.com/watch?v=DE7iGxWcYME&list=PLUAvMcja8bqQk18hpaQlb1W4qI57vAEv1
Il risultato è la sua seconda migliore composizione dopo Twister.
Con 98 elementi d’orchestra (a me sembrano molto meno, se devo essere sincero), Mancina crea una composizione con forti elementi caraibici (il brano Cruising) e brani d’azione tematici che altri compositori se li sognano.
Ripeto: brani d’azione tematici, dove c’è un melodia! Non caos orchestrale ma una costruzione melodica sfrenata. Ascolta e impara Brian Tyler. Hai sentito Junkie XL? Non solo percussioni caciarone ma melodie. Il fatto che questo essere vivente continui a lavorare nel mondo del cinema è qualcosa che mi lascia continuamente basito. Della recente partitura di Tomb Raider neanche ne voglio parlare. Brrrr….
Perchè alla fine è tutto qui il punto della situazione. Ci sono molti compositori giovani in giro e io per primo sono di mentalità aperta e pronto a sponsorizzarli. Ma mi chiedo come si possa non riuscire a creare una partitura d’azione melodica, non faccio altro che ascoltare melodie portanti a mio avviso belle e con un potenziale che poi vengono dimenticate quando si tratta di arrangiarle per un brano d’azione.
Ad oggi Mancina vive un presente nell’animazione, purtroppo per un fanatico come me il compositore è uno che sa dire di no. E lo ha fatto almeno una decina di volte, dategli un film di animazione e lo farete contento. Come nel 2005 quando ha composto le melodie per l’anime Blood+. O quando più recentemente ha musicato il videogioco Sorcery.
Mancina come tutti i compositori di questo mondo non vuole essere ricordato per un genere solo.
Questo compositore, che io adoro, fa parte di una categoria di scrittori musicali di cui Hollywood si sta dimenticando, tra cui Robert Folk, David Arnold, George Shaw, Randy Edelman, Cliff Eidelman, Christopher Young, Marc Shaiman….tanto ormai ovunque mi giro vedo solo Alexandre Desplat, Lorne Balfe, Brian Tyler e Ramin Djawadi che ora impazza Benjamin Wallfisch. Vabbè speriamo che Alan Silvestri e John Debney tengano duro.
Ha fatto bene Klaus Badelt ad emigrare in Francia.
-Il compatto
“Per prima cosa mai chiedere a dei compositori di riprendere una melodia scritta in precedenza, lo detestano, a loro piace scrivere cose nuove”
Morricone l ha fatto diverse volte, anche dietro richiesta, senza mai perdere un briciolo della sua genialità.
Lo detestano, però poi ovvio che lo fanno….. però lo detestano, ma proprio tanto. Almeno questo ho captato nelle miriadi di interviste che mi sono visto.
@Jackie, visto che ne sai a pacchi al contrario mio, dei “2 Steps from Hell” che mi dici? So solo che quando ascolto “Protector of the earth” mi viene in mente Mass Effect e mi si imbarzottisce.
L’ho postato io ma non l’ho scritto io, è firmato Il compatto
Sorry… Devo ancora bere il caffè stamattina. Mi era sfuggita la firma. Quindi giro la domanda su i “2 Steps from Hell” a Il compatto.
Mi piacciono molto i Two Steps From Hell. Quel brano non mi ha mai fatto impazzire. Starchild è un gran brano, secondo me. Se ti piace questo tipo di musica ti consiglio Mark Petrie (se non lo conosci) molto bravo, in particolare il brano Artemis. Poi se vuoi spulciare YouTube trovi anche Peter Roe, James Paget, Fearless Motivation Instrumental…
Segnati tutti. Grazie capo!
FATE TORNARE QUESTA RUBRICA ANCHE SOLO UNA VOLTA AL MESE PLEASE
Appoggio la mozione!
Anche perché ho scoperto che con la colonna sonora giusta divento una macchina bestiale a lavoro!
Grazie Compatto!
Appoggio anche io.
Sono una bestia, capisco poco di musica ma la rubrica Compatto era una delle mie preferite. Mi ha aperto un mondo.
appoggio
Oh, questa settimana è tornato Luotto che non si vedeva dal 2016, è tornata la fright night che non si vedeva dal 2016, e è tornato Titanic che non si vedeva addirittura da vent’anni! Per di più tre articoli della madonna senza neanche una rece: mi ricorderò questa settimana per sempre (faccina con occhi a cuore).
il secondo pezzo ricorda vagamente i pirati dei Caraibi.. coincidenze? iononcredo (cit.)
In quei anni quello era lo stile portante.
Vai a sentire su YouTube il brano Too Many Notes Not Enough Rest di Hans Zimmer per il film Drop Zone, minuto 2:03
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