Mi chiamo Bongiorno Miike e sono l’anima medicante dei 400calci. A me tocca il meglio del peggio, o il peggio del meglio a seconda che il capo supremo Nanni Cobretti sia di buono o cattivo umore. Siccome però l’umore del capo supremo Nanni Cobretti è notoriamente imperscrutabile, non ho mai capito quale sia il meglio e quale il peggio. Quello che ho capito è che devo soffrire. Tanto.
SIGLA
Replicas (2018)
Anamnesi
Serie di tagli profondi dai bordi frastagliati che sembrano frutto di pugnalate con una lama a seghetto (o altro oggetto improprio). Il paziente non si ricorda cosa è successo e come è successo lamentando uno stato confusionale. Nel dubbio si consiglia di cucire e procedere con profilassi antibiotica e antitetanica.
Punti di sutura richiesti:
4 (quattro). Si suggerisce indagine psichiatrica.
1 Replicas è un film sbagliato in modo sbagliato.
È mia opinione che ci siano dei film giusti in modo sbagliato: pur essendo prodotti perfetti e perfettamente collocati nello spirito del loro tempo, sono stati loro malgrado troppo perfetti e troppo collocati perfettamente il che li ha resi, di fatto, dimenticabili o addirittura oggetto di scherno (Batman Forever). Ci sono film sbagliati in modo giusto che, dopo una serie di disastri produttivi e un primo “EH?!” di pubblico e di critica, si sono poi rivelati solidi pilastri dell’immaginario collettivo (The Blues Brothers). E poi ci sono i film sbagliati in modo sbagliato. Questi film hanno la particolarità che, alla fine dei loro 90 e rotti minuti, ti lasciano addosso la curiosità di capire cosa è andato male, davvero male, davvero davvero male. Perché qualcosa di andato davvero davvero davvero male ci deve per forza essere se no, un risultato così, non si spiega. Questi film non sono molti (Super Mario Bros. e Theodore Rex sono i primi casi che mi vengono in mente) ma hanno tutti la particolarità di essere dotati di una storia di backstage talmente strampalata da essere buona per tirarci fuori un film. Film che, solitamente, ha anche più successo dell’opera che lo ha ispirato (The Disaster Artist – The Room). Credetemi, io non vedo davvero l’ora di vedere un documentario di Netflix che racconti il backstage di Replicas perché deve proprio essere una cosa clamorosa. Nella mia personale interpretazione dei fatti il produttore è fuggito con gli hard disk del girato un giorno dopo la fine delle riprese concluse grazie a un sosia di Keanu Reeves dopo che l’attore era riuscito finalmente a vincere la causa contro il regista che lo aveva costretto a prendere parte alla pellicola dopo avergli strappato un sì mentre era ancora sotto anestesia per una carie al secondo premolare della semiarcata inferiore di destra. Da qualche parte potete anche metterci un tifone che si porta via il set e uno sceneggiatore coinvolto in uno scandalo sessuale. Anche perché a Keanu è già successo.
2 I primi otto minuti di Replicas ti portano via la fede in qualunque roba.
E i rimanenti 101 fanno di tutto per completare adeguatamente il lavoro. C’è così tanta roba fuori posto spalmata in così tanto tempo che davvero non si sa da che parte iniziare. L’immagine clinica è quella di una mano finita sotto il cingolo di un muletto che stava trasportando l’ego di Benigni: è tutto brutto, scomposto, disgustoso, doloroso e senza più una forma. In 10 minuti vediamo nell’ordine: un elicottero in CGI così posticcia da essere epidermicamente fastidiosa, Keanu Reeves che agita fortissimo le mani per simulare una specie di intervento tramite oloschermo. Lui vorrebbe tanto sembrare Tom Cruise in Minority Report o Robert Downey Jr. in Iron Man ma, alla fine, ricorda solo Giucas Casella (aiutato anche dal suo ripetere incessantemente “Solo quando lo dico io”). Infine c’è un robot realizzato in una computer grafica che sembra uscita da un calcolatore elettronico di una ventina di anni fa. Fino adesso ho usato iperboli ma vi prego di credermi sul fatto che, in merito all’androide di Replicas, non sto esagerando: fa rimpiangere letteralmente il T-800 animato a passo uno del 1985. Il resto della pellicola, più che un buco di sceneggiatura è un immenso, odoroso e putrescente sfintere purulento.
3 È che io a Keanu Reeves voglio bene.
Gli voglio bene da prima di John Wick che *NOTIZIA NOTIZIA* non ho visto. Gli voglio bene ancora da prima che si trasformasse in un meme vivente, con questa sua storia da Giobbe moderno tutto buoni sentimenti, pazienza, perseveranza e occhi piccoli piccoli che Lombroso avrebbe qualche cosa da dire. Gli voglio bene a prescindere dagli occhialini ovali, dai cappotti da Don Matteo, dalle pillole blu e rosse e da tutto quel pastone che se uscisse oggi signora mia che scoppole (a proposito di film sbagliati in modo giusto). Io a Keanu Reeves voglio bene da quando ho letto una sua intervista pubblicata in Tutt’Orecchi, libercolino scritto da Dennis Cooper e pubblicato in Italia, con la traduzione di Giuseppe Marano, da Playground. Perché da quelle pagine si evinceva che Keanu Reeves è di fatto un perdente: uno di quelli che, anche quando ce la fa, si sente sempre inadeguato, ai margini dell’impero, sempre sotto la soglia di minima di sopravvivenza. Un Fantozzi, insomma, che ha creduto (e ancora crede) che lo facciano lavorare solo perché sono buoni. Keanu Reeves è uno che pensa di meritarsi poco e niente, ringrazia per tutto, e agisce di conseguenza prendendo quello che capita o, semplicemente, imbarcandosi in quello che gli piace, senza ambizioni, senza secondi fini, senza una visione chiara di quella che è la sua carriera e di quello che potrebbe essere in futuro. Io a Keanu Reeves gli voglio soprattutto bene perché ha preso parte a quella riunione di ex tossici che è A Scanner Darkly. Per dire: Robert Downey Jr. e Woody Harrelson sono quelli che ce l’hanno fatta. Wynona Rider ci prova. Lui è ancora fermo lì.
4 Io a Keanu Reeves voglio davvero tanto bene.
E quindi vederlo finire sul fondo del box office, in un film senza senso che nemmeno lui riesce a salvare nonostante l’impegno profuso e le poche intuizioni felici della narrazione (davvero poche ma ci sono), mi fa soffrire. Questo è il motivo per cui scrivo questa recensione: io a Keanu Reeves gli voglio bene e quindi vi pregherei di non guardare Replicas. Non ne vale la pena vostra. Non ne vale la pena sua.
Consulto psichiatrico.
A un certo punto il protagonista decide di cancellare il ricordo di una persona dalla mente di altre alterando biochimicamente il cervello di queste ultime. E, nel farlo, si avvale di un software che gli chiede a un certo punto “Vuoi davvero cancellare il ricordo di X dalla mente di Y? Accetta – Cancella”. Io boh. Non so. È un problema mio, dottore?
DVD-QUOTE Suggerita
Replicas di Keanu Reeves: Non ne vale la pena vostra. Non ne vale la pena sua.Bongiorno Miike, i400calci.com
E adesso vediamo se funziona la teoria del “recensione di film brutto al mattino – premiazione di Sylvester al pomeriggio”.
1) Ho scoperto che esistono i muletti cingolati, fa’ te!
2) Pure tu però Miike, ti lamenti che ti bullizzano in redazione ma poi ti vanti pubblicamente di non aver guardato John Wick. Allora li vuoi i coppini!
3) Replicas Casella?
4) Bella la citazione di Fantozzi, ma questa tesi di Reeves sfigato di Hollywoo non mi convince del tutto (è più divertente la teoria del complotto che lo vorrebbe immortale).
5) No! Non sono un robot!
1) Muletto cingolato = guanto dell’infinito.
2) ma chi si è vantato. Semmai ce l’ho lì da vedere da almeno 2 anni. Ma come avete visto, ho avuto una vita complicata.
3) Giucas Replicas
4) Mica l’ho inventato io Sad Keanu
5) E io che ci speravo
Aggiungo pleonasticamente ai punti individuati nella “Miike Map to SBAGLIO” i film “Mediocri in modo sbagliato” e “Sbagliati in modo mediocre” che sono, se possibile, le due categorie che mi fanno INCAZZARE di più.
I primi sono quelle fanfaronate con PR pompati a coca e miliardate di marketing e di aspettative costruite a tavolino che non corrispondono manco lontanamente al valore effettivo del film. La lista è troppo lunga (e, senza troppa sorpresa, piena di sequel): Matrix Reloaded, Pacific Rim 2, John Wick 2, Jimmy Bobo (dai possiamo finalmente dirlo che un film “Bullo e principessa” spacciato per “Buddy Cop Movie” NON si può salvare solo perchè c’è Sly?), Suicide Squad.
I secondi sono PURE PEGGIO, perchè sono film che nascono sbagliati: non hanno nè risorse economiche nè creative e ciononostante MANCO SI IMPEGNANO a tirare fuori qualcosa. Sono la battuta dell’insegnante che dice ai genitori “Se il ragazzo si impegnasse, potrebbe fare peggio!”. Di nuovo, qui ne sono stati recensiti a secchiate, sono quei film che ti alzi dalla poltrona dopo 90 minuti, vai in bagno e ti chiedi perchè hai sprecato così il tuo tempo.
Ah, sono un robot, ma persino nonno T2 era in grado:
1) di mentire
2) di mettere la spunta ad una casella
eddai…
Non hai visto John Wick???
Ok, ok, magari prova a rimediare. Che comunque almeno The Blues brothers l’hai visto, e quello è ancora più importante di John Wick! :–)
https://vengonofuoridallefottutepareti.wordpress.com/2018/08/05/the-blues-brothers-una-fantastica-follia/
SamSimon, ti ringrazio per l’entusiasmo, è davvero apprezzatissimo, ma non è molto carino che linki il tuo blog ad ogni commento che fai. È almeno la terza volta che me ne accorgo. Per cose come queste abbiamo programmi di partnership a pagamento, se ti interessano contattaci in privato.
A proposito di nuove rubriche, ne ho scoperta una grazie al culone di theodore rex
Per curiosità: quali problemi ha avuto Blues Brothers, a parte Belushi strafatto di coca?
Tra le cose: hanno sforato il budget del 100%, prima di girare mancava una sceneggiatura, la critica lo ha asfaltato, gli incassi negli US sono stati davvero poco esaltanti. E poi Belushi.
PER QUALCHE MOTIVO MI SENTO IN DOVERE DI RACCONTARVI TUTTA LA TRAMA DEL FILM CON PIÙ SPOILER POSSIBILI COME SE NIENTE FOSSE, SONO EVIDENTEMENTE DELL’OPINIONE CHE SIA ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALE AL PUNTO CHE MI ERO INIZIALMENTE DIMENTICATO DI AVVERTIRVI, PER FORTUNA CI HA PENSATO LA REDAZIONE DEI CALCI CON QUESTA INTRO, GRAZIE RAGAZZI, GLI SPOILER PARTONO DA QUI:
E’ pieno di maccosa.Eppure secondo me vale la pena vederlo.E’ come vedere i primi film del ciclo alimentare di Bruce Willis, Nicolas Cage e John Travolta…film che hanno ancora una dignitosa soglia d’investimento produttivo e recitazione ma che sono devastati da una sceneggiatura e dei dialoghi aberranti. Non è nemmeno come vedere un film dell’Asylum con attori di prima fascia perchè comunque secondo me gli effetti speciali nel film non sono così miserabili. Il robot-contenitore è sempre mostrato nella penombra..e le interfacce olografiche infastidiscono meno di quelle virtuali pezzottate che usava in Johnny Mnemonic. Tutta la parte fantascientifica è tirata in mezzo come in un film anni 80.C’è quell’ingenuità. Io ci vedo un omaggio. Tutto è troppo sbagliato per non essere un scelta consapevole. Ad esempio …la trama è quella di uno scienziato che sta cercando di sperimentare e far brevettare dall’azienda per cui lavora il trasferimento di coscienza umana da un morto a un androide.In contemporanea ai primi promettenti esperimenti…gli muore la famiglia in un incidente stradale. Ora …la premessa (che è interessante)…potrebbe benissimo essere quella di un thriller mainstream di fascia media come Self/less o Anon (20-30 milioni di dollari). Il problema è che TUTTO viene sviluppato in maniera imprevedibile per gli standard odierni…e prevedibilissma per gli standard anni 80. Lo scienziato rischia il Guaio perchè per fare il Frankenstein si fotte il materiale e le risorse costose della multinazionale. Rischia il Guaio perchè per giustificare l’assenza prolungata dalla vita sociale, lavorativa e scolastica di tutta la sua intera famiglia…non trova di meglio che….CANCELLARGLI I MESSAGGI DAI CELLULARI!!!??!!. Roba così…che un po fa scoppiare a ridere…e un pò disorienta. I maccosa comunque sono troppi per non essere divertenti perchè c’è un accumulo di spunti interessanti buttati sul tavolo come le carte del mazzo…e bruciati sull’altare della mediocrità. Ad esempio ad un certo punto…la famiglia rediviva sembra dare segni…che qualcosa nella procedura non ha funzionato per il verso giusto…ma poi questo spunto scompare. C’è lo spunto del protagonista..che per tirarsi fuori dai guai non trova di meglio da fare che duplicare se stesso!!!!! Insomma siamo dalle parti di Dovevi essere morta+ Mi sdoppio in 4
Anonimo grazie per tutti gli spoiler. Credo che forse te ne siano rimasti un paio fuori ma non ti preoccupare: puoi anche recuperare nei prossimi commenti.
E che ca..o scrivi Spoiler!
O almeno rimuovete il commento per chi ancora non l ha letto raga
Stiamo lavorando per voi
Fatto. Capisco che a volte prenda l’emozione…
sono sempre io lo spoileratore anonimo. Fatevi un salto nei siti di cinema (comingsoon, mymovies,imdb…ma anche solo wikipedia italiana e inglese) e leggetevi il sunto della trama. Guardatevi il poster della pellicola. Ripetetevi in testa il titolo.
L’unico spoiler che ho fatto (fuori dal circuito delle informazioni sulla presentazione di un film che un utente medio si legge prima di visionare un film cui è interessato) è sui
SPOILER
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messaggi dei cellullari cancellati
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C’è un motivo per cui, magari, le persone fanno un salto qui e non su comingsoon, mymovies e imdb, no?
Keanu ma chi te lo fa fare???
Hai imbroccato la tua strada con Man of Thai Chi e John Wick…lascia perdere queste pippe futuristiche che, salvo rari casi, sono boiate micidiali.
Credo che il problema sia il tuo agente o il tuo mutuo.
Sui film che Keanu si dovrebbe vergognare di aver girato (e che io mi vergogno un po’ di avere visto), raccomando quella pietra miliare di Johnny Mnemonic
È una roboante cazzatona con una CGI che fa male all’anima, eppure non è così da buttare, c’è roba ben peggiore fatta con molti più soldi. Se preso per quello che è ha ritmo e non annoia.
Anche la mia sanità se n’è andataa Val di Chiusi.