Oh al terzo film Keanu ha imparato a menare. Bravo! Certo non è impeccabile, in molti punti si vede che si mette in posizione pronto a ricevere il colpo prima che questo parta, ma comunque bravo! Non è più legnoso e lento come la morte come nei primi film, non è certo un atleta, ma regge la maggior parte delle scene nella maggior parte dei momenti, che è quanto di meglio gli si possa dire! Bravo! Si è pure imparato le mosse quelle difficili. Bravo!
Il terzo film che racconta la più grande vendetta mai imbastita da un padrone elegante per un cane fatto fuori, arriva al suo apice di demenzialità. Già il concetto stesso che la fonda è risibile (però il primo film aveva quell’immagine del disseppellimento dell’attrezzatura tramite martellone che valeva il biglietto e un’idea d’azione che è quella giusta) ma Chad Stahelski non ha più la forza di pensare degli intrecci reali e non ha più quella forma di vergogna da esordiente, quella per la quale sei convinto davvero che tutto in un film debba essere coerente altrimenti gli altri ti guarderanno male. Ormai è smaliziato Stahelski e non si vergogna a far accadere tutto e il contrario di tutto anche nello stesso film.
Come nei telefilm americani anni ‘70 quando facevano gli episodi speciali lunghi il doppio e divisi in due puntate (stavolta si è guadagnato anche una sua sigletta sfigata) John Wick riattacca esattamente dalla fine del film precedente: è in fuga e ha poco tempo per arrivare all’hotel Continental, la terra franca, ma ormai si è messo contro praticamente tutto il sottobosco dei sicari in gilet e delle loro suicide girl che fanno le segretarie. Io questo ho capito. Il resto sono eventi alla rinfusa che spesso si contraddicono ma ogni pensiero e ogni dubbio, ogni domanda è annullata da un set di schiaffoni e pedate ben assestate.
Nessuno mai aveva unito così tanto gli estremi della moda hipster gentiluomo (barba curata e completi, whisky e divani Chesterfield, circoli e radica) e delle arti marziali mortali, un universo in cui a tutte le latitudini, in tutti i paesi e a tutti i livelli gli esseri umani sono massacrati senza problemi con un’arte marziale che fonde pistola e pizze, ma guai a te se tocchi un cane!
In un film che del divano Chesterfield è praticamente il trionfo, Reeves si danna l’anima per mostrare lo stato dell’arte della nuova forma di arte marziale sviluppata da Jonathan Eusebio (lo stesso che ha coreografato i combattimenti di della saga di Jason Bourne, di Knockout e di I Mercenari) e ci riesce! Ci sono almeno due grosse scene d’azione con coltelli e cavalli all’inizio che sono uno spettacolo che non avrebbe stonato in The Raid 2. Certo non sono rese perfette dagli atleti che lavorano a quei film (anche se qui compare il buon Yayan Ruhian in un ruolo generico che dà un po’ di sveglie prima di prenderle) ma lo stesso la concezione è impeccabile.
Quello che continua a mancare a John Wick anche in questo terzo (e non ultimo) capitolo è un po’ di senso, un po’ di costruzione drammaturgica che dia fascino a questo personaggio che mena tutti senza avere nessuna forma di attrattiva, senza essere mai stimabile da nessun punto di vista.
In questa saga che sembra pensata per far apparire Fast & Furious ordinato, coerente, chiaro e plausibile, stavolta John Wick finisce anche nel deserto (il piano è camminare fino a che il capo dei capi non lo trova, almeno questo è quello che ho capito) e prende una decisione che implica il farsi del male seriamente ma poi senza troppi problemi tornerà sui suoi passi. Poi di nuovo dal deserto torna alla New York piovosa, gli viene di nuovo rimesso tutto il mondo dei sicari contro e ancora ci dovranno essere capovolgimenti di fronte. Inutile continuare a chiedersi perché tanto vale continuare a contare i diversi modelli di divani Chesterfield fino al prossimo combattimento.
C’è infatti un gusto per il colpo di scena quasi fine a se stesso, tanto quanto quello per le scene d’azione quasi fini a se stesse. Non saremo certo noi qui a lamentarci di un film che è tutto azione e arti marziali e le fa anche bene, ma è pure evidente che a fronte di tutto questo lavoro e di questa qualità John Wick raccoglie poco. Ti trovi ad uscire e pensare che era tutto giusto eppure qualcosa che non va, non sei fomentato come dovresti, non sei esaltato come dovresti. Eppure non trovi difetti.
La verità è che tutto talmente pretestuoso, tutto così ben levigato e disegnato ma privo di un racconto che ti faccia venire il desiderio di immedesimazione che sembra di vedere uno spettacolo dimostrativo di un dojo. Fanno numeri fantastici ma finisce lì.
Dvd-quote suggerita:
“Che è sta faccia? Che t’è morto il cane?”
Jackie Lang, i400calci.com
“all’arinfusa”?
All’arinfusa? Ma imparate a scrivere! Capre!
è proprio vero che non fanno più i correttori automatici di una volta
Oh no, Jackie, perché l’hai corretto? Era già il mio nuovo neologismo romanesco preferito!
L’orrenda dittatura dell’italiano correggiuto miete un’altra vittima
Che palle. Ti onorerò inventando un piatto da dedicargli, tipo le penne all’arinfusa.
A nessuno frega un cazzo della trama vogliamo vedere un uomo contro tutti che non si sottomette e da solo li uccide tutti altro che le macchinine di fast end furios che fra poco dopo il sottomarino comparirano anche in gozzila 2 e vincono. vogliamo vedere quante persone il suo dolore uccide cazzo questo vogliamo e come se mi guardarsi un porno per la trama vogliamo violenza cazzo
Scommetto che t’è venuta la “puschietta” bianca ai lati della bocca mentre stavi scrivendo….eh?!
il primo è un film d’azione splendido, il secondo pure ma secondo me un pò meno.
io qui sono in cerca di: scene d’azione fighe, lucine e neon e colori sparati, stile da vendere e una colonna sonora all’altezza dei primi 2.
possiamo dire che troverò queste cose o devo preoccuparmi? (solo la presenza di halle berry nel cast mi fa preoccupare, per dire)
Meno acuto del solito… Recensione decisamente ordinata.
Non lo so, Dottor Lang, forse sono io il problema.
Il primo John Wick fu per me un piccolo gioiello di quel genere che mi pregio di chiamare Re-action: qualcuno fa una cosa ad uno a cui NESSUNO sano di mente farebbe una cosa ed il resto è solo conseguenza.
John Wick era praticamente una tesi magistrale su quanto puoi sgrassare questo concetto:
– perchè: gli ammazzano il cane
– cosa: li ammazza tutti
– come: arsenale sotto il pavimento ed albergo losco in cui meno si fa rumore e più a lungo si campa
– dove: un po’ ovunque in quanto lui è JOHN WICK e non c’è posto dove puoi stare sicuro
– quando: appena dopo che hai raccolto tutto il tuo esercito (“Chiama i tuoi uomini.” “Quanti ne chiamo?” “Ho detto: CHIAMA I TUOI UOMINI”).
Basta. Non c’era bisogno d’altro: tutto era semplicemente conseguenza di un qualcosa che “era capitato” solo perchè nell’ “Educazione Siberiana” data a tuo figlio avevi trascurato di spiegargli chi era BABA YAGA. Di fargli MEMORIZZARE A SCHIAFFONI chi era BABA YAGA.
Il secondo film… cristo santo, Dottor Lang, devo davvero ripensarci? Devo davvero RICORDARE L’ORRORE?
Riccardino Fuffolo Scamarcio che DECIDE COSCIENTEMENTE di rompere le palle a JOHN WICK quando il boss russo del primo film chiudeva angosciato la telefonata che JOHN WICK gli ha staccato in faccia (“Cosa ha detto?” “Abbastanza.”)?
Il Continental che si apre e mostra la sua mercanzia come una “donna di vita” che a poche ore dall’alba ancora non ha visto un cliente, quando per tutto il primo film bastavano le “normali” richieste del sussiegoso portiere a farci immaginare tutto?
Le “regole del gioco” che si rivelano più bucate della sessione di D&D condotta da me quando avevo appena iniziato a masterizzare (“io ti ho fatto un favore e tu sei obbligato a rendermelo però dopo io posso ammazzare te e tu puoi ammazzare me e nessuno ci dice niente, basta che non capiti al Continental. Oh, John, ci siamo capiti, eh? Basta che non capiti al Continental.”)?
E, quindi, lei mi dice Dottore, che questo terzo film è pure peggio? Gronda altro GRASSO RANCIDO privo di senso e mi devo rimangiare la mia ingenua pretesa di avere non dico una “trama” ma almeno la percezione che tra lo “Sparato in faccia” numero 1 e lo “Sparato in faccia” numero 100 ci sia stata una progressione verso un obiettivo chiaro (fosse anche, come in “The Raid”: “uscire da questo fottuto palazzo”)?
E’ QUESTO CHE MI STA DICENDO DOTTORE? E’ QUESTO IL PROBLEMA? SONO IO IL PROBLEMA?! MI DICA QUALCOSA DOTTOREEE!!
[entrano due grossi infermieri, lo sedano e lo portano via]
i primi 20 minuti dell’uno erano una pacca sulla spalla e un sospiro di incitamento alla resistenza alle pigiamate e alla scomparsa del genere azionesparatamanonkungfudelcazzo…
poi han fiutato l’affare ed è degenerato in merda atomica con Scamarcio Gerini e Nero come ciliegina sulla tortademmerda… peccato…
Mi sa che mi hai convinto.
ma, fosse rimasto un action più asciutto come il primo era pure okkey…a me tutte ste storie del sottobosco di assassini, le zone franche, di codici,scomuniche e robe varie annoiavano a morte…tanto vale poi ci mettevano pure gli elfi e i robot…tanto strunzataxstrunzata…
In realtà quella roba lì, se la tratti bene, è fica. Del resto è un fumetto eh, il film non può che essere un fumettone.
Nel 2 quella roba era trattata malissimo, la parte in Italia da tagliarsi le vene. In questo secondo me invece hanno rimesso la barra dritta. E le botte e gli spari sono tanti e fatti bene. Recensione ingiusta, soprattutto pensando a come venne ingiustamente elogiato il secondo.
Ma un bell’episodio crossover con la FAMIGLIA come sarebbe?
Scusate posso lasciare un commento che non c’entra niente ma che potrebbe aiutare il prossimo?
Se visualizzo il sito da cellulare, la sezione commenti è davvero poco usabile:
cliccando su un qualsiasi commento (quindi non sul tasto rispondi), ti si apre il form per inviare una risposta : questo tende a succedere quasi sempre mentre stai semplicemente scorrendo i commenti
Confermo
Sono d’accordo, è già da un po’ che c’è questa nuova “feature” che rompe abbastanza le scatole (sorry per averla toccata piano)
Cazzo, bravo che lo hai detto, detesto consultare il sito da smartphone per questo motivo…
vero, confermo pure io. Infatti è da un pò che vado solo di computer.
Vero.. Già che ci siete sarebbe anche carino un link per i commenti vicino al titolo in alto.siete i migliori
ah ecco pensavo di essere solo io l’unico strunz a sudare per leggere più di due commenti
Già sistemato, siete i miei eroi <3
Vero.
davvero, grazie. immaginate poi l’imbarazzo di bestemmiare sul metro a madrid senza che nessuno aprezzi come è dovuto, ho pur provato in spagnolo ma mica era la stessa cosa… :(
Il problema di questi film e’ che il protagonista non trova la “ bella morte”. Così chi mette mano alla sceneggiatura crea ulteriori capitoli che sono fotocopie delle fotocopie quindi sempre più sbiaditi rispetto all’originale
Come sarebbe a dire “giá sistemato?” Quindi eravamo noi gli stronzi che non lo avevano fatto notare prima?!
(P.s. in compenso per pubblicare questa mia perla ho dovuto risolvere 10 capthca..)
Ripristiniamo le proporzioni. Nel secondo film l’unico problema era Scamarcio. E’ un problema bello grosso, eh? Il cattivo principale, quello in cui il buono deve specchiarsi, ecc. ecc. conosciamo tutti. Pero’ è il solo problema.
Se siamo andati a vedere John Wick 2 sperando in trama coerente e carisma e sintomatico mistero, e grosse aggiunte al semplicissimo modello “Keanu Reeves + pretesti” che cosi’ bene funzionava nel primo film, secondo me abbiamo riposto le aspettative sbagliate.
No, guarda, esattamente il contrario.
Ero andato a vedere John Wick 2 sperando in John Wick 1: trama scritta su un tovagliolo di carta (“tizio inciampa in John Wick e muore”), premesse ridicole (“è John Wick… scusa, ho detto è John Wick e ANCORA non ti sei cagato in mano… sei sordo?”), progressione lineare dal punto A al punto B con un po’ di morti ammazzati, one liners il cui non detto valeva 80 spiegoni.
Ho trovato Riccardo Scamarcio che DECIDE DI inciampare in John Wick, uno sgherro anonimo che ad inizio film chiede “Ma perchè non gli restituiamo la fottuta macchina?” e si becca uno spiegone su CHI E’ John Wick (che, appunto, sarebbe stato un buon motivo per restituirgli la fottuta macchina, ma la regola del cinema è: “perchè pensare se esistono gli spiegoni?”), Lawrence Fishburne che parla, parla, PARLA.
Grasso, tanto grasso, troppo grasso, troppo inutile grasso RANCIDO.
E’ come andare al ristorante, chiedere una semplicissima Fiorentina e scoprire che te la servono annaffiata di vino bianco, cosparsa di pepe verde e guarnita con maionese. E tanta, tanta, rucola e grana padano…
Per capirci: quando sono andato a vedere “The Equalizer 2”, quello che ho visto era “The Equalizer” con semplicemente ALTRI sfigati che “inciampano” in Denzel Washington… ed era tutto quello che volevo.
“More of the same” non è necessariamente un male.
per quel che conta concordo pienamente…non è che siamo schizzinosi…é che il 2 é scritto proprio col culo
Credo che l’unica curiosità che abbia in merito è…. Mark Dacascos mena ancora !?
Ma davvero c’è tutta sta gente che si lamentano di JW2? Per me han fatto l’unica mossa plausibile per un sequel dalle premesse di partenza.
Prendere Scamarcio “unica mossa plausibile”? E meno male che non hanno fatto una mossa implausibile, allora.
Ah, ma pure John Wick non va piu’ bene?
Minchia, oh.
Per me, proprio per l’assoluta gratuita’ e superficialita’ dei suoi non-plot, JW e’ il vero erede dei 007 di Connery e Moore. Molto di piu’ del 007 di Craig, psicologizzato e continutyzzato.
http://www.i400calci.com/2017/02/john-wick-2-now-with-more-camorra/
A me pareva che a suo tempo JW2 fosse piaciuto
Ma il gun-fu non era già in Equilibrium?
Eheh vero, bella bombetta quello, pure il dvd (in offerta) mi sono preso
Bello Equilibrium, film in cui tra l’altro
NO SPOILER perchè tanto succede sempre
muore Sean Bean
Prossimamente in John Wick 4: Neo e Morpheus INCAZZATI contro la Giudicatrice Figadilegno.
Comunque voglio vedere la faccia di Salvini se va a vederlo al cinema, quando arrivano alle scene con Anjelica Huston. Chi l’ha visto capirà.
Io guarderei il quarto capitolo anche domani.
SPOILER SPOILER SPOILER
L’idea che dal primo film all’ultimo siano passate solo delle settimane rende tutto più epico e doloroso. L’azione è incredibile, interrotta solo da dialoghi che accrescono la mitologia, anche con trovate allucinanti che ti portano a vagare nel deserto o farti marchiare a fuoco la schiena. Halle Berry è sorprendente. I cani sono la genialata del film. John a cavallo è semplicemente oltre. John che visita la fabbrica da dove è venuto fuori rivelando le sue origini mi ha abbastanza sconvolto. Scena bellissima con ninja aiuto cuoco direttamente da The Raid sconfitti da John che modifica il suo stile di combattimento trasformandosi in Kurt Angle. C’è anche Tiger Chen in una sequenza dove volano coltelli come se fosse la cosa più normale del mondo. Ho riso più di quanto mi aspettassi sia per le battute che per i combattimenti, come in un film di Jackie Chan, ma con la variante che qui si sanguina e poi si muore male. John non parla, non ride, non gode nell’uccidere, il suo unico obbiettivo è solo sopravvivere per ricordare facendo l’impossibile per avere un futuro da vivere nel passato.
Bellissimo riassunto degli eventi!
Anche a me è piaciuto questo JW3 ed andrei domani a vedere il 4° contro il circolo interno della camarilla… ah, no, qua si chiama “grande tavola”, come i nosferatu sono “la bowery”… ma tanto le atmosfere e le suggestioni hanno sicuramente radici comuni :D
John Wick 4:the masquerade :)
Cmq tanto di cappello al buon John che ha combattuto contro il boss finale di The Raid 1 e quello di The Raid 2 contemporaneamente
E fa pure il gentiluomo.
A me davano l’impressione di potergli fare il culo tranquillamente dove, come e quando volevano.
Mi sono piaciuti molto di più i combattimenti della prima parte di film.
Davvero? Secondo te Ryauhn e socio menano meglio di Keanu Reeves?
Devi essere un cazzo di esperto mondiale di arti marziali :D . Si scherza eh :) .
questo film è una noia mortale per chiunque abbia più di 20 anni, più o meno come stare 2 ore a vedere i combattimenti alla playstation, stessa emozione.
Bella recensione! D’altronde se il regista è stato stunt-coordinator per vent’anni si capisce che il suo punto forte non sia lo sviluppo della trama…
Comunque ce ne fossero come Keanu!!!
Appena tornato dalla visione, per me promosso, avercene di film cosi! E poi ho rivisto sul grande schermo Mark Decasos e Mad Dog!!!!
quindi merita una visione al cinema o no?
Il primo fu una gradevole sorpresa, il secondo nn lo ricordo francamente..(nn so se sia un bene o un male) ma indubbiamente la presenza di Scamarcio mi aveva fatto abbassare l’Hype a livello “lucertola” al tempo..
John Wick idolo assoluto.
Opera fondamentale per sensibilizzare al rispetto degli animali.
Ne ha fatta di strada Johnny Utah: non mi divertivo così al cinema da quando Dutch non tuonava “get to the choppa”.
Qui siamo dinanzi ad albergatori, barboni e pescivendoli che non aspettano altro che mettere via il grembiule e fare a coltellate con un eroe che più bolso e ignorante non è umanamente concepibile.
Giganti che entrano in scena citando Dante (ahahhahaha) e finiscono con un libro incastonato nella mandibola, kill rate minimo fissato a 3 colpi di pistola, asce che volano da una parte all’altra della stanza.
Per me film dell’anno.
Ah ma allora qualcuno sano di mente c’è. Ti abbraccio.
Il il film é una discreta bomba ma il tasto dolente é sempre Reeves: aivoglia a dire che é migliorato. Lento e goffo con quei millesimi interminabili dove rimane sospeso con il colpo aspettando che gli rispondano.
No dai. Ha comunque una fisicità massiccia (finta o messa su davvero non lo so, così rende sullo schermo), rende plausibile sia le botte che sopporta che il modo in cui combatte “lento”.
Non voglio dire nulla sulla scelta di questo film d’azione dove 2 ore si combatte e 10 minuti si discute su come combattere.
La cosa più triste sono i riferimenti patetici di The Matrix, fatti in maniera per niente elegante e spiattellata tanto per attirare l’attenzione dei fans.
Sono uscito dal cinema svuotato e deluso.
Forse parliamo di un altro film. Quali sono i matrixferimenti?
Beh, al netto del fatto che a me il film è piaciuto (tipo giro in giostra, che ti appaga quando sei sopra l’ordigno, e poi si dimentica in fretta), un paio di note: prima di tutto, ma quanto deve essere figo fare lo scenografo o il costumista di questi film, verrebbe voglia di rivederlo a passo uno (sì, poca figa da queste parti) solo per studiarsi i dettagli di ambienti e vestiti. Poi, chiaro, la sceneggiatura non ha alcun senso: cosa ci mettiamo adesso?, il figlio dello sceicco! sì, il figlio dello sceicco!!
Un’ultima cosa, che mi è rimbalzata in testa per tutto il film, e anche leggendo recensione e commenti ha continuato ad occhieggiare: quello che muove John non è che gli hanno ammazzato il cane, è che gli hanno inculato la Mustang. Nessun maschio americano (soprattutto se bianco e di mezza età, quindi socialmente/storicamente minacciato di scarsa considerazione per quanto concerne la potenza sessuale) potrebbe accettare il furto della muscle car da parte del giovanotto straniero senza mettere mano all’artiglieria (di nuovo, pistole/pistolini, vedi Michelle/Catwoman), e, a quel punto, non hai più bisogno della macchina (che viene dimenticata/abbandonata/distrutta).
Si consideri, a questo riguardo, che la piccola cagnolina bianca viene sostituita da un più virile cagnone, nel film non mancano i colpi menati alle parti basse con e senza armi, lo stesso Johnny viene minacciato di evirazione da un coltello che gli si pianta fra le gambe, ed infine c’è un’attrice afroamericana che impersona una donna araba che comanda a bacchetta due pastori tedeschi specializzati nell’attacco alle zone basse. Uno sconfortante spaccato sui veri terrori che obnubilano la mente del decadente occidente.
Accidenti, vedi cosa può causare un giro in giostra dopo cena?
Mi sono divertito, non posso negarlo, ma è pur vero che questo capitolo è troppo scollegato dai primi due. Cioè, la serialità ci sta ma qui non c’è una struttura di base che sostenga la messa in scena. Ogni sequenza può essere presa e montata senza un ordine preciso risultando sensata. E questo non va troppo bene perché toglie consequenzialità alla storia. Prendi la Berry, totalmente sprecata e buttata a caso in mezzo alla mischia. Per carità, la parte con lei mena tutti è ben fatta, ma presa nel complesso che differenza fa? Nessuna. Un capitolo di transizione. Spero il 4 dia maggiore coesione. Ps: perché tanto livore contro Scamarcio del secondo film? Doveva interpretare il mafioso spocchioso e arrogante, e ci è riuscito bene.
Scamarcio non interpreta bene nemmeno Scamarcio.
Anzi, recitava bene in quel film dove fa la parte di un attore scarso (“il grande sogno”, mi pare).
Se è piaciuto il secondo deve piacere anche questo. Per me bomba.
E se il secondo ti ha fatto schifo come a me?
Spero in un John Wick 4: Cave Canem
A me ha ricordato tanto Matrix. Non per il soggetto, non per le mossette e nemmeno per il protagonista, ma per la successione degli episodi: capitolo 1 CAPOLAVORO, capitoli 2 e 3 sono un unica cagata spezzata in due fatta senza voglia ne idee ma solo per sfruttare l’onda del successo dell’originale. Si poteva evitare, credo.
Obiettivamente è un film orribile anche il primo Wick, è un cesso: dieci volte di più dei seguiti. Cosa che argomenterò. Sarebbe stato un film all’altezza (il primo) da quel poco di trama che aveva, se avesse coerentemente seguito la drammaticità e il realismo ben congegnato e messo in gioco. Mi fa specie che proprio chi sa che il primo è una boiata, come tutta questa trilogia di merda (e, attenzione, adoro Keanu Reeves), debba spiegare perché sarebbe stato un capolavoro. Abbiamo detto: sarebbe. Partiamo dal famoso cagnolino che non era solo un cane, e fin qui… ci siamo, … pure i bimbominkia, pure quelli laureati al CEPU voglio dire, sanno tirare due puntini e comprendere che il cane era, elenchiamo: l’ultimo amore rimasto all’eroe “in pensione”; rappresentava il ricordo struggente della donna amata persa anzitempo; e, soprattutto, rappresenta, in un transfert emotivo la vulnerabilità e il lato chiaro dell’eroe, il suo Cuore, insomma tutto quell’amore mancato e sacro a cui tutti noi – noi uomini – profondamente ambiamo, e che un duro come il nostro protagonista ha dovuto (per una vita intera) sopprimere e sacrificare ed eludere; e c’è un’altra cosa magnifica – e non sono ironico – che il film aveva ben congegnato rispettando (fin lì) i canoni del genere e di tutte le narrazioni che si reggono su questo tipo di emotività (che poi è il sentimento di tutti coloro che amano il sentimento della giustizia, con morali ed etiche annesse per la sospensione della credulità dello spettatore e per quella cosuccia detta: immedesimazione), e cioè questo: la sceneggiatura o meglio, diciamo il soggetto della pellicola, aveva giocato magnificamente i contrasti di quella che fondamentalmente è una “Religione” di super-assassini-killer-iper-preparati e spietati, ma, per quanto SPIETATI, con un loro Codice (non per niente esiste anche la zona neutra, altra genialata ben congegnata), ed ecco che l’elemento più drammatico esplode in faccia all’eroe: l’uccisione del suo cagnolino e la GRATUITA’ del gsto; non è soltanto quindi l’aver distrutto l’unica cosa rimasta al protagonista, che amava come la sua vita stessa, ma, oltre a ciò, è l’aver violato il codice morale più sacro che non è scritto da nessuna parte ma vige nell’essere umano sin dalla notte dei tempi «se la cosa è tra me e TE, solo tra me e Te si deve risolvere». Qui è la differenza tra un uomo e un “qua qua ra qua”, tra onore e vergogna. Se il primo John Wick avesse rispettato la drammaticità e la coerenza del soggetto e la plausibilità del mondo creato e la psicologia di quel mondo, allora sarebbe stato un nuovo “Giustiziere della Notte”; in quell’opera, ad esempio, la coerenza regna sovrana dalla “A” alla “Z”; ma anche ne il “Cane di Paglia” di un certo Sam Peckimpah (per chi sapesse chi è, e deve sciacquarsi la bocca prima di parlare di violenza di genere al cinema) la violenza e la vendetta sono Cinema e non bimbominkiate. E John Wick cosa fa? … mano a mano diventa un supereroe dei fumetti, uno che può cadere di schiena da metri e metri e alzarsi come fosse Capitan America (anzi, Capitan America ci mette pure più smorfie per riprendersi dalle legnate); un personaggio che mano mano che il film avanza, perde sempre di più la coerenza e il realismo che quella vendetta gli aveva insegnato. Le sue motivazioni diventano accanimento morboso, la sua morale diventa supereroistica in modo infantile, il suo codice diventa una parodia scimmiottata di “007”. Persino nel Born Identity, Matt Damon (un attore che vale la metà di Reeves) riesce a tenere in tensione l’emotività e il crescendo in una parabola cinematografica da manuale, una narrazione che ha voluto srotolare e svelare e millantare un’evoluzione senza usare iperboli nella narrazione. John Wick è invece il primo “film-termometro dei tempi” che segna lo spartiacque tra i film (per quanto possano essere “B Movie” o di pura violenza) che amano il cinema e i film che amano i bimbominkia. Un film, questo, che trascende il movente della giustizia spartana fino a divenire spettacolarizzazione da videogame (e neanche dei videogame ben fatti), l’azione diventa coreografia senza anima. Ormai questo è un “cinema” compulsivo e masturbatorio e autoreferenziale e, attenzione, non perché sia meta-cinematografico (come ad esempio fa il cinema e la violenza di Tarantino o di Verhoeven, e molti altri, ma anche di certi bei polizziotteschi, che almeno erano coerenti con le infantilità sin dall’inizio dichiarate); questo di Wick è un cinema per cretini e menti addormentate bisognose di stimoli pornografici, dove il personaggio non è neanche personaggio, ma riflesso di un mito che si vuole creare senza avere nessuna cosmogonia, neanche la più elementare. La barzelletta delle barzellette, poi, per chi è un cinefilo ma anche un semplice amatore, è sentire chi difende questi film con l’ormai ritrita affermazione: “Chi da questi film si aspetta una trama e una certa profondità, ha sbagliato le sue aspettative” … eh già, peccato che questo sia l’ennesimo sofisma. Qui nessuno reclama un cinema profondo o serio da questi generi, perché anche il cinema fracassone o il cinema spaccone, sono cose adorabili, guai non ci fossero. Questi sono film di merda perché non basano la narrazione sulle emozioni, per quanto possano essere banali o di pancia, ma perché basano le sequenze sulle suggestioni. Le emozioni sono oneste con l’inconscio dello spettatore, e bisogna avere le palle per saperle gestire, bisogna sapere cosa significa essere registi e non pubblicitari. Se non si sa identificare questa differenza, ci si domandi perché Hitler avesse fascino. Persino un Transformers (il primo), un film di Michael Bay (che è tutto dire), gioca le tensioni emotive e tutto ciò che è azione, rispettando profondamente il soggetto e ciò che il soggetto definisce attraverso i personaggi e la cosmogonia lì creata. Vedere un Keanu Reeves venduto, dopo i Matrix e altre chicche, come l’incompreso Constantine (film non riuscito pienamente, ma onesto) a questi spettacoli circensi e fare della violenza un gioco morboso, è qualcosa di terribilmente degradante. Ormai tra fanciullezza e infantilità hanno furbamente mischiato i confini. E non si pensi che nella fanciullezza non ci possa essere violenza, basti pensare alle favole più eccelse. Ultima nota, prima ho citato la pornografia, a indicare che non è la pornografia in sé a essere incoerente, bensì trascenderne i concetti a opere che si vorrebbe dirle di intrattenimento e d’azione. La pornografia è onesta. Può essere giudicata in qualsiasi modo si desideri, moralmente o eticamente, come si vuole. John Wick è pornografia sotto falso nome, per addrizzare cazzi che non hanno la maturità di affrontare le vere fighe e la vera figaggine al cinema.
Purtroppo temo tu abbia ragione. In effetti il primo mi aveva gasato fino a metá, poi non ho piú capito nulla fino al combattimento finale, ero totalmente disinteressato.
Pornografia é la parola giusta. D’altronde é pericoloso mandare in iper stimolazione il cervello, che poi ne vuole sempre di piú (mi riferisco ad un certo cinema action, di certe sue pulsioni diciamo, perfettamente individuate giá da videodrome)
Sono fondamentalmente d’accordo con Giulio e aggiungo che, soprattutto nei film d’azione, il politically correct mi fa davvero schifo, quindi…
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
…se moriva almeno un cavallo, schiattava almeno uno dei cani e la solita donna superkazzuta-cancrodiognifilmdazione amica di Wick si prendeva un cazzotto in bocca dal medesimo quando gli sputa nella bottiglia (ma perchè poi?), poteva anche essere un pò più originale e divertente.
Ma un cane muore.
l’ho trovato il più divertente dei tre, l’inserimento di vari attori,martial-artist ha giovato molto al tutto, fighi anche i cani da combattimento, la “trama” se mai ci fosse stata è veramente ridotta all’osso, credo sia un volutamente un trolololo’ il fatto che il protagonista alla fine si trovi dove stava all’inizio, solo più maloconcio e incazzato… ho apprezzato anche il fatto che tutte le menate su codicie, regole, organizzazini e quant’altro siano trattati con una velata leggerezza e ilarità voluta o meno non saprei, cosa che però mancava al secondo…sicuramente hype per il quarto…
Allora Giulio. Mi sono letto con attenzione il tuo posto. E devo dirti due cose.
La prima: scrivi da dio, e le riflessioni che fai sono segno di una sensibilità allucinante. Condivido ogni cosa. Ma una no. Ed è appunto la due. Perché da lì il tuo commento/rece secondo me deraglia.
Punto due. Ti sei mai trovato nelle condizioni di John? Di essere annientato dall’odio per una persona simile allo stronzo del primo film, al punto che torni a cercare tutti i tuoi vecchi amici neonazisti con cui hai chiuso quando hai capito che 1) il nazismo è merda pura e 2) loro non sono neonazisti, TU lo eri (e lo hai studiato, e così hai capito che era merda), loro sono solo simpatici ubriaconi a cui non piacciono certi immigrati arroganti, e sebbene tu non avalli minimamente il casino che fanno, li cerchi per organizzare un pogrom sapendo che entro due giorni sarai 1) complice di un omicidio e 2) in galera per il resto della tua vita?
L’adrenalina va in circolo, e ti cambia. Concedersi l’autorizzazione emotiva a non vergognarsi del desiderio di terminare la vita di un altro essere umano che secondo te se lo merita, ti svuota. Ti ripulisce. Spazza via i nuvoloni della rabbia e finisce che rigenera il te originale, con sentimenti ed una nobiltà d’animo, perfino se la vendetta non si è ancora compiuta. Se poi il boss ti dice “Alessandro, far fuori uno così dal nulla, davvero alzerebbe troppa polvere perfino per questa città, prenditi del tempo per calmarti”, ebbene in quel tempo capisci che quel tizio ti basta in galera, non ti serve morto, così fai qualche telefonatina e il tizio in questione viene trovato e finisce in galera, e il boss è contento perché così non deve esporsi (il suo orgoglio ariano gliel’avrebbe imposto anche se non ti doveva nulla).
Ma nel frattempo non dormi, non mangi, non scopi, non vai a cagare, non senti caldo e freddo, è l’adrenalina. Puoi anche, se sei addestrato come si suppone John Wick sia, cadere di schiena e non sentire niente.
Così come puoi perdere lentamente l’aspetto emotivo di come la cosa iniziò, e volerla solo concludere, gelido, come in trance. Io lo feci con qualche telefonata, lui con le pistole, ma l’idea è sempre la stessa, chiudiamo questo cerchio. E da allora, sebbene voglia ancora bene ad alcuni di loro, non li ho mai più cercati. Sono di sinistra e fiero di esserlo, ho chiuso con le gang e la violenza, e sono felice.
Poi è vero che è molto videogame e infatti il due ha cercato di rimediare, goffamente se lo chiedi a me. Il terzo è spudoratamente il mio preferito, non condivido nulla della rece, per me è l’espandersi di un universo sempre più credibile proprio perché sempre meno supereroistico, e Keanu è mostruoso.
Spero di averti fornito una riflessione.
Uffa, post non posto
E non ho specificato il destinatario. E diamine è venuto in fondo invece che sotto. Devo aver cliccato sul “rispondi” sbagliato. Comunque il commento è quello sopra.
Cazzo, ma lo hai visto ieri? Io oggi su Amazon Prime.
Ciao Vandal!!!
Eh no l’avevo visto quando uscì il divvuddì, poi sono entrato nella rece perché qualcuno ci aveva scritto dentro e questo l’aveva posta in highlight.
A me è strapiaciuto, sarà che ho visto tutto il making the movie perfino prima di vedere il film quindi so che sebbene gli scontri sono ovviamente coreografati, la fisicità e lo sforzo sono molto sinceri, proprio per evitare effetti irrealistici, e questo me lo ha reso molto “ciccioso”. Aggiungi invece, sul piano buffo, l’attore che fa il matto scherzoso in Wonder Woman e che qui fa il Mega Brucaliffo degli Assassini, e per me è oro. Spudoratamente il migliore dei tre. Aspetto con trepidazione il quarto.
No ragazzi no peffavore no. È la prima volta che mi trovo dalla parte diametralmente opposta alla vostra (o almeno di Lang).
John Wick 3 è un ME NA RE SE RIS SI MO.
L’ho appena finito e come prima cosa sono corso qui a gustarmi la vostra recensione perché certo che avreste affrescato nero su bianco tutto ciò che il film vuole dare… 400 CALCI MANNAGGIATUTTO.
E invece che mi ritrovo a leggere? Non c’è coerenza? C’è confusione?! Ma che kaiser! Se volevo l’ordine mi guardavo un film di Villeneuve mica John Wick!
E da chiunque mi sarei aspettato un punto di vista di questo genere… Da chiunque… Meno che da i Santoni del Menare BBene.
Ehy, Lang… chettipiglia!? Una volta eri un tipo fico fratello!
With love. My two bitter cents.
Visto ieri su netflix in due tronconi. Per carità averne di film così ma alla lunga annoia e in un film dove john whick ammazza 4000 persone è strano a dirlo. Applausi a quella pellaccia di in mac shane classe 1942. Bob
Vero che pare uno showreel di 2 ore di arti marziali. Il problema, secondo me, è che manca un cattivo. Combattere contro un’organizzazione e ad ogni piè sospinto trovarsi di fronte a scagnozzi indefiniti che muoiono dopo poco non fa interessare alla storia. C’è il giapponese pelato, ma non basta.
E comunque, checchè ne dica l’IMDb o Wikipedia, qui non c’era Scamarcio ad interpretare il cadavere di Santino Marella. Era un altro attore.