Che cosa fai quando il tuo primo film è stato definito un capolavoro, rivoluzionario, intrepido, emozionante? Cambi completamente rotta per far vedere che sai gestire generi diversi in scioltezza o insisti sullo stesso binario per confermare che hai la mano solida sul genere che ti ha reso famoso? Ari Aster non ha dubbi e pavidamente (che è paradossale, per un regista osannato per il suo coraggio) sceglie la seconda strada, dirigendo sostanzialmente Hereditary 2 – Far From Home.
A scanso di equivoci, a me Midsommar è piaciuto molto. E’ indubbiamente un film tremendamente godibile e divertente, con gli spaventoni al posto giusto e la migliore scena di sesso del decennio, ma soffre sotto il peso dei feticci asteriani, quei temi con cui il regista non ha ancora fatto pace, e gli auguro di farla in fretta perché ora basta, dai. Quindi, a seconda di come vi lasciate prendere dal film, sarete o irritati o deliziati dalla presenza di:
- Famigghia e senso di appartenenza ad essa against all odds
- Relazioni sentimentali pronte ad esplodere
- Accettazione del culto irrazionale perché le alternative non sono tanto meglio
- Vecchi pazzi, possibilmente che muoiono male
- Teste spiaccicate e mascelle slogate in primo piano
- Donne che ululano di dolore davanti alle tragedie
Aster riprende gli ingredienti di Hereditary, li fa shaken not stirred, guarnisce con un tocco di interiora di orso e peli pubici e via! Ecco pronto un altro film. “E chi non beve con me, peste lo colga”, sembra dire.
La trama ormai la conoscete tutti: un gruppetto di studenti americani viene invitato dal loro amico svedese a un festival pagano che si svolge ogni 90 anni; uno dei ragazzi, un coglione opportunista passivo-aggressivo, è costretto a portarsi appresso la morosa che non ama più; la morosa è una poveraccia con problemi depressivi a cui è appena capitata una terribile tragedia familiare che cerca invano un po’ di conforto in quel pirla del suo moroso che non la ama più. Il festival pagano si rivela essere una manifestazione cruentissima a base di sacrifici umani, bevande psicotrope, danze sfrenate, libri sacri compilati dallo scemo del villaggio, modi fantasiosi per morire male, fra cui la tortura vichinga detta “blood eagle” – insomma tutto il campionario di “ciò che gli americani pensano degli europei” (per inciso, il mio compagno Tritone che è paranoico ha detestato il film, proprio a causa del sottotesto politico potenzialmente esplosivo in UK di questi tempi; soprassediamo). Alla fine la ragazza subisce una trasformazione psicologica che le fa riconsiderare i suoi rapporti col moroso e le fa prendere una decisione drastica. Considerate che quest’ultima frase è, come dire, un lieve understatement.
Aster mette in piedi uno spettacolo meraviglioso, pieno di bianco e azzurro, fiori variopinti, legno chiaro, affreschi inquietanti, costumi elaborati; l’attenzione per i movimenti e la fonazione rituali è approfondita e convincente. Per un attimo sembra che la storia si debba sviluppare come The Sacrament, invece la comunità svedese non ha ribelli al suo interno, è solida e arciconvinta della validità delle proprie scelte morali. Le quali comprendono la ricerca dell’equilibrio fra inbreeding, necessario per generare esseri umani “unclouded” (non so come lo tradurranno in italiano), e seme da donatori esterni, con conseguenze fatali.
E questo è il primo di vari spostamenti di prospettiva che il regista applica; se da un lato la progressione della storia è lineare e prevedibile, al punto che vari detrattori del film lamentano l’assoluta mancanza di tensione, dall’altro le sequenze sono così lunghe ed estenuate (come la scena della rupe: si sa già che cosa accadrà, ma ad Aster non interessa, si prende i suoi tempi perchè il regista è lui) che lo shock arriva nel momento in cui uno non se lo aspetta più. Siamo nel campo del soggettivo, ovviamente, ma l’effetto che io e i miei compagni di visione in sala abbiamo subito è quello di un film spiazzante, irritante, che non va mai dove e come dovrebbe logicamente andare. Solo verso la fine c’è un momento rivelatore che distanzia Midsommar da Hereditary: mentre nel primo film il sovrannaturale non era mai messo in dubbio, qui le vittime di un inganno scoprono che il fuoco fa male; ma i testimoni del razionalismo muoiono tutti, e la comunità irrazionale sopravvive.
La mano del regista è pesantissima e quasi non lascia spazio al film in sé, creando un effetto claustrofobico: non perché stiamo assistendo a un film da incubo, ma perché siamo dentro l’incubo di Aster, il quale stupra lo spettatore come il Von Trier dei bei tempi andati – ma a differenza del danese pazzo, lui è un regista freddo, calcolatore, che ti porta nel suo trip come vuole lui e non gliene frega niente. Forse il suo cinema è tutto una grossa presa per il culo dello spettatore con la scusa di essere una violenta auto-psicoterapia: ci sto, e se questi sono i risultati mi va anche bene. Dire che Aster vuole creare tensione in questo film è come dire che Kubrick (al quale spesso è paragonato) voleva creare erotismo nella scena dell’orgia in Eyes Wide Shut: no, voleva farti partecipe delle sue ossessioni dall’interno. Midsommar è gravido della complessità psicologica del proprio creatore: è pseudo-snuff? E’ Grand Guignol? Ha davvero senso mostrare la cremazione rituale dei due vecchi in quel modo, con quei dettagli? Che “morale” sta dietro a una scelta del genere? Cosa ne avrebbe detto Jacques Rivette?, Aster fa sua la stessa “abjection” di Pontecorvo? Dove finisce il suo coraggio autoriale e dove comincia la spocchia?
Quando uscì Pulp Fiction, Tarantino si disse confuso e irritato dal fatto che improvvisamente i critici (e la gente in generale) si riempissero la bocca dell’aggettivo “tarantiniano”; “Ho fatto solo due film! Aspettate che ne faccia altri due o tre prima di darmi un’etichetta!”, aveva dichiarato in qualche vecchia intervista. Ari Aster sembra intenzionatissimo a seguire le orme tarantiniane (haha) e a meritarsi l’aggettivo “asteriano” fin dal suo secondo film; ma non rifiuta l’onore/onere di venire etichettato, anzi, vi si getta a capofitto. Aspettato al varco dopo un debutto smagliante, ha meticolosamente costruito la sua opera seconda unicamente per convincerci che lui ha la sua poetica ben precisa, i suoi temi, i suoi feticci visivi: per dimostrare, a noi e forse a se stesso, di non avere nessuna paura dello spettro del manierismo. Ha ragione lui? Per me, per ora, sì. Ma sarebbe interessante vedere cosa riuscirebbe a fare se la A24, anziché dargli corda, gli imponesse un budget risicato e vari paletti di scrittura. Perché finora la sua creatività è sfrenata, ma paradossalmente può diventare il suo limite. Dopo Pulp Fiction, Tarantino ha cambiato rotta con Jackie Brown e poi ha maturato il suo stile; Aster potrebbe e dovrebbe essere costretto a fare lo stesso.
DVD-quote:
“Asteriano”
Cicciolina Wertmüller, i400Calci.com
Recensione con cui mi trovo parecchio d’accordo. Il paragone con Hereditary è inevitabile, visto che sembrano lo stesso film declinato in maniera diversa, condividono gli stessi pregi e gli stessi difetti (il film per me dura almeno venti minuti di troppo, e verso la fine si avvicina pericolosamente al comico involontario – pure qui, come in Hereditary, risate in sala per tutto l’ultimo quarto d’ora). Eppure ho preferito questo. Mi è parso più coerente nella sua discesa verso il finale, mentre in Hereditary avevo percepito uno stacco molto più netto e un crollo totale della tensione. Vincente, a parer mio, la scelta di fare un horror in pieno giorno e basarlo tutto proprio sulle percezioni visive e sonore della (bravissima) protagonista, in un genere in cui si tende al buio e a creare paura nascondendo, Aster fa vedere tutto in piena luce, indugia sui dettagli anche più del dovuto.
Voglio comunque rivederlo in solitudine, perché purtroppo una sala che alla prima vecchia nuda prorompe in risate e urla, diciamo che non giova proprio alla visione. La scena di sesso poteva essere estremamente inquietante, ma col coro di risate dietro risulta solo fastidiosa. Gente che non aveva la minima idea del film che andava a vedere e probabilmente andrà pure a dire in giro che è una cacata.
E comunque anche io sono estremamente curioso di vedere Ari Aster alle prese con qualcosa di diverso.
Come frase-DVD per questo film ci metterei “The Wicker Man per millennials depressi”
Cicciput, sottoscrivo anche gli spazi: il tuo commento è il 100% di quello che ho pensato / provato anch’io, compreso il giudizio su Hereditary (che non mi aveva convinto, mentre questo è una bomba). Per fortuna ho visto il film in casa, quindi privo delle risate di sottofondo. Nonostante del comico ci sia (volontario o no? C’è chi lo descrive come una “commedia nera”….) c’è troppa inquietudine. In sala chi ride forse lo fa per scrollarsela di dosso.
E’ una delle principali problematiche nell’andare a vedere film come questo al cinema.
La maggior parte delle volte vorrei trovare un fucile sotto la poltrona per polverizzare la faccia delle teste di cazzo che si presentano in sala solo per sghignazzare e commentare ogni scena.
Purtroppo l’horror è un genere che presta particolarmente il fianco a questo problema. Basta un coglione che ride o commenta e ti rovina completamente l’atmosfera. Non è un problema se vado a vedere Nightmare o Paranormal Activity, è un problema enorme se vado a vedere Midsommar, che è un film che richiede uno sforzo anche allo spettatore per immergerti e decodificare quello che viene proposto.
In genere però chi ridacchia lo fa perché inquieto.
chi ride rompendo i coglioni al cinema merita un girone infernale apposito insieme a chi parla e commenta, a chi guarda il film fissando lo schermo del telefono poi esce e dice che non gli é piaciuto, a chi mangia le caramelle mettendoci sei ore a tirarle fuori e chi ha deciso di curarsi la tosse in sala sperando in un miracolo…sarebbe bello se raggiungessero tale girone durante o appena terminata la visione del film senza possibilità di ravvedimento
Leggi il mio commento sotto ahahahahah
L’unica cosa che veramente mi infastidisce del vostro blog sono gli spoileroni.
Per cui ecco cosa faccio.
Leggo il primo paragrafo, cerco di capire se vi è piaciuto.
Leggo le ultime tre righe e la quote.
Vedo il film (se dal mio scraping sembra essere interessante) e poi leggo la recensione per intero.
Quindi si vi odio.
Un abbraccio e un amen.
ho appena fatto la stessa cosa :-)
e credo lo vedrò a breve
Il discorso di etichettare subito i registi dopo appena uno o due film meriterebbe un discorso molto lungo.
Cioè OK l’esordio col botto, ma veramente qualcuno dice già di Aster che è il nuovo Kubrick? Ma andiamoci pianino, dai.
Mi ricorda un po’ quello che succede coi giocatori di calcio in Italia, Donnarumma dopo 2 partite era il miglior portiere del mondo e Zaniolo il nuovo Totti
Spoiler
Se scannavano tutti gli americani sarebbe stato un capolavoro ma anche questo film finisce nel buttarla sull’ anticazzo.
Sempre occhi a cuori per le recensioni di Cicciolina ❤
Tanti commenti affascinanti a cui rispondere!!!
Killing Joke: AHAHAHAHAHAHA!!!! Una definizione niente male, mi ha dato la stessa sensazione dall’inizio ahahah!!!!
Arch Stanton e Cicciput: questo perché voi siete brave persone, non come il sottoscritto che al primo commento a voce alta o risatina si alza in piedi, si gira a guardare in faccia i responsabili, e urla PORCO *** SE NON STATE ZITTI VI FACCIO BUTTARE FUORI DALLO STAFF!!!
In genere dopo non vola più una mosca. La gente sa di avere torto ed è intimorita.
ch30: Vero vero VERO. Cicciolina, se leggi queste righe, scrivi come una dea, profonda, vasta, carismatica, ben scritta, ma mi hai praticamente detto tutto il film. Scrivi come se tu stessi commentando il film in compagnia di amici che, come te, lo hanno già visto. Non è così, noi non lo abbiamo visto e non vorremmo saperne troppo. In futuro per favore ricordalo.
Ora, riguardo al film in sé: credo verrà bene. Voglio vederlo se ci riesco. Il regista mi piace, anche se ho molto da ridire sulle scelte di Hereditary (non farei MAI un film su Paimon, è stato imprudente come minimo), a suo modo lo ritengo un idiota, perché se non credi nell’occulto non ci fai un film così dettagliato, e se ci credi NON fai un film su Paimon, almeno The VVitch (che mi è piaciuto da morire come pellicola) dimostra di non capire un cazzo di niente dell’occulto quando mette le Chiavi di Enoch in bocca alle streghe alla fine del film, è un fantasy horror che non mira ad essere fedele all’argomento, Hereditary è imbarazzantemente realistico e questo significa che lui o ci crede o ha fatto ricerche serie, ma allora cazzo non fai un film sull’entità più maligna del pianeta. Quindi sì, un idiota, ma un idiota creativo e bravissimo a fare film.
Vederlo costretto a fare film diversi per sapere se matura e si raffina? No, a me personalmente non interessa. Il senso di essere regista è darci film piacevoli da vedere, non necessariamente essere bravi registi, bravi umani, o persone emotivamente e artisticamente mature.
Prendiamo Jackson per esempio.
Peter Jackson ha diretto cose toccanti da morire come Amabili Resti eppure deve per forza mettere cose che si muovono nei suoi film perché così si auto-motiva a fare jogging, cazzo pensate al Signore degli Anelli e proprio ad Amabili Resti, la gente non fa che correre per seguire Frodo, camminano camminano, pure gli alberi camminano, pure i morti camminano, ha sceneggiato Macchine Mortali dove cazzo camminano perfino LE CITTA’!!!!
Poi ne dico altri due, così a caso, Allen e Von Trier. Le persone più equilibrate del mondo.
Chissene, in fondo!
Cosa vuol dire “mette le chiavi di enoch in bocca alle streghe”?
Ho postato la risposta più giù!!!
Abbraccione!!
Ora mi ricordo caro alessandro della nostra discussione. E mi ricordo che mi inquietó molto, così come il film. E ribadisco e giro verso di te: ma se TU sostieni che quello che abbia fatto sia pericolso, perche a tua volta
metti la pulce nell’orecchio a qualcuno che potrebbe incuriosirsi e fare ricerche? Io me ne guardo bene in verita. Ne so a pacchi su sette, societa segrete, occultismi e gnosticismi, ma mi rifiuto di leggere il loro materiale e tantomeno conoscere i loro riti. so che esistono, so come si riconoscono, so che è beme starme lontano.
Perché c’è un’enorme differenza tra mettere la pulce nell’orecchio e fornire spiegazioni a sufficienza perché le persone possano stare ritte sulle proprie gambe
A differenza di te (bada non è un’accusa, difficile esprimere bene la comunicazione non-verbale attraverso uno schermo di pc) io non voglio necessariamente che la gente stia lontano dall’occulto, tutte le risposte a tutte le domande importanti della vita stanno lì.
Io rispondo alle domande e non sono mai ambiguo sul bene e sul male, meglio far così che tacere e lasciare che la gente sfoghi la propria curiosità altrove dove certamente troverebbe guide ben meno ferree di me nella propria devozione al Bene.
Anche io ricordo con delizia le nostre chiacchierate, sembra destino che questo genere di film ci unisca
Io ormai non ho paura quasi più di niente, Rupert. Ne ho viste, subite, FATTE, troppe in vita mia per aver paura.
La cautela mista alla consapevolezza di quanto certe cose siano pericolose è diversa dalla paura.
E una setta non mi fa paura. Primo non è detto che debbano per forza considerarmi un nemico. Se la diplomazia fallisce, li si affronta. Se non ricorrono alla violenza, sono mezze seghe. E se ricorrono alla violenza, sono criminali, li ammazzi per legittima difesa o al massimo chiami in causa la Legge.
Poi ci sono i demoni, ma se non li stuzzichi non vengono. La magia non è tutta nera, fratello mio.
Bada bene che non ho nessuna intenzione di rispedire al mittente i tuoi dubbi, prendo molto sul serio la tua domanda e le tue perplessità!
Spero che la mia risposta ti fornisca una spiegazione, non per forza convincendoti, ma per lo meno spiegandoti perché mi comporto come mi comporto.
Abbraccione!!!
Lungi da me accusarti di alcunché, Alessandro, ti do solo il mio punto di vista. Io di queste cose ho paura e di conseguenza ne sono attratto: avendo, credo, un animo infantile, amo spaventarmi a morte.
Ma poi sono cresciuto, ho studiato, sono un professionista e a queste cose ho guardato ancora, con la testa di uno scienziato e il cuore aperto. Ché uno scienziato sa benissimo che non ci è alcuna contrapposiziine tra scienza e la possibilita di una realta immateriale. stringo in ogni caso:
io questa la realta immateriale non l’ho trovata ne la voglio cercare, alla fine di tutto il mio (cauto) girovagare mi son convinto che meglio del cattolicesimo (con i suoi infiniti problemi) non c’è. per n motivi che purtroppo non abbiamo modo di affrontare qui. mi piace il tuo discorso sul bene, ma mi ricorda Gesù più di chiunque altro. o se preferisci Indiana Jones, senza sconodare Gesù, quei cuori puri che non hanno il minimo dubbio su cosa è giusto fare e agiscono.
In ogni caso fai attenzione, il male irretisce, e se è pur vero che è quello che è, si traveste molto bene.
Stravero, il male ha molte forme, non ultima l’involontaria, pseudo-innocente, pericolosissima immaturità di chi cerca/studia.
Quindi sì, hai ragione, cautela in ogni commento, sempre, sennò si spinge gli indifesi a cacciarsi nei guai.
Diciamo solo che come l’ho trovata io, una luce così forte, nell’Occulto, non mi sento speciale, credo la possano trovare tutti.
Gesù era un genio e un Maestro, i suoi primissimi insegnamenti facevano una paura boia (in senso positivo), ma aggiungerei che nessuno può essere sicuro che il Bene esista davvero finché vive il bene solo inteso come assenza di male-inutile/eccessivo nella propria vita.
Il Bene è una forza cicciosa, elettrica, ormonale, reale, un potere, una forma di materia, è fisicamente una sostanza. Come uno steroide per l’anima.
Quel tipo di bene richiede una psicologia/ricerche da occultista. La forma mentis della preghiera è straordinaria, ma le manca la porzione del fatto di essere NOI a coinvogliare il potere, ricorda quella bellissima preghiera “Cristo non ha mani” che parla del fatto che le sue sono inchiodate ad una croce per noi, allora noi per pareggiare i conti dobbiamo mettere le nostre al servizio del suo stesso progetto salvifico universale.
Io non sono cattolico quindi non ho quella forma mentis, ma certe verità vanno oltre le religioni una o un’altra, io non voglio fare del mio meglio mentre dio si occupa di tutto, io ho sanguinato tutta la vita per diventare duro, forte, degno di essere un leader, io con dio voglio collaborarci, essere un suo luogotenente, non un suo “bambino”.
Bada non sto dicendo che tu lo sei, difficile spiegarsi attraverso uno stupido schermo di computer, quello che voglio dire è che la stregoneria implica un passo in più nella partecipazione attiva rispetto alla preghiera, dico proprio in senso antropologico, facendo finta di parlare come un ricercatore che studia le pratiche quotidiane della gente, credendoci o meno non conta nel suo lavoro.
Per quello ho una fede assoluta nel fatto che l’occulto possa e debba essere esplorato, tu sei affascinato da ciò che non conosci, io ormai sono quasi tutto, ad affascinarmi sono le emozioni che provo durante i rituali, e quando poi vado fuori, nel mondo, a vivere secondo quei dettami morali, che a volte non lo nego fanno più paura delle religioni classiche, Gesù non era uno da prendere alla leggera, non vorrei essere il culo di uno dei mercanti cacciati dal tempi a calci, ma la gente lo dipinge come una dolce signora con la barba, non come il cazzutissimo saggio che in realtà era.
Pensa che a me piace un botto definirmi satanista, uno per spaventare gli sciocchi, e due perché presso i Babilonesi “Satanu” era un titolo onorifico per gli dèi del Bene, poi gli Ebrei, che erano in guerra coi babilonesi, ne fecero il nome del diavolo, che in realtà per loro non era uno solo, ce n’erano più d’uno, Belial era tra i principali, assieme appunto a Paimon.
Satana sarebbe il vero nome di dio, dio in camera sua quando si toglie i vestiti che indossa per rassicurare noi umani, e rivela chi è, un drago, un furia, come lo vide il monaco pazzo di Rhennes-le-chateau, un abisso di caos e fiamme oscure, nobile ma maestoso e tremendo.
Io servo dio in quella forma. Non la mano che deterge le lacrime (quello lo faccio IO e ne sono deliziato, adoro le persone), ma quella che rovescia i potenti impugnando lo Scettro di Ferro. La Mano che porta l’Apocalisse e la fine di questo mondo smidollato, finto, ipocrita, e un ritorno ad un mondo più vero, più cupo, più crudo, dove coraggio, bontà, e arte (Cinema su tutto!!!) guidano le anime, e non sono i buoni a vivere nel terrore della vendetta dei malvagi, sono i malvagi a vivere nel terrore dei pogrom dei buoni.
Fai attenzione peró Alessandro. Gesù (che sì, viene dipinto come un buonista di una ONG, ma basta leggere i vangeli per vedere che non è così: “chi vuole conservare la propria vita la perderà”) Gesù dicevo dice anche, e chi ha orecchie per intendere intenda: “non sono venuto ad abolire nemmeno uno iota della legge”. Stai attento che in molti e hanno detto che quello sarebbe il vero nome di Dio (io manco lo voglio scrivere). E che il tuo parlare sia Si sì, No no.
Ma potrei citare anche star wars: “è contorto..” (riferito a dath vader).
O Kurt Vonnegut: “bisogna essere buoni, cazzo..!”
tutta la questione religiosa oggi è ridotta ad una barzelletta, ma vi sono anche ragioni storiche.
Curioso che mi citi Rennes le Chateau (che sono anche andato a vedere di persona), ma anche lì io vedo tutto e il contrario di tutto, addirittura sto leggendo un libro del nipote di mariano rumor in cui si parla
di De Gaulle come un contro iniziato…!
non è forse roba per ricchi annoiati, in fondo, contorsioni mentali che distolgono dalle
opere, dal
fare il bene, in un mondo che soffre?
infine: quando Nanni e il resto degli expendables ci cacceranno a calci in culo?
Rispondo a tre punti principali:
1) MAI voluto dire che il diavolo e dio siano la stessa cosa, se l’ho lasciato intendere è errore mio. Io dico che il NOME (e ALCUNE caratteristiche ANTROPOLOGICAMENTE associate alla figura del Diavolo come conoscenza e trasgressione e pericolo) si riferiva alla faccia nascosta del divino, mentre il diavolo inteso come principe del male, più che uno solo con nome+trama del suo film, ci sono molti demoni diversi, ognuno con velleità da capo supremo, e non c’entrano nulla col bene.
2) Sul fatto che il 99% sia roba da ricchi annoiati, e contorto, ti do ragione. Io ho letto tutto il leggibile ma credo solo alle informazioni che ottengo dai rituali, e solo se altri ottengono le stesse risposte con riti diversi, scollegati da me. I libri possono mentire o presentare ipotesi che piacciono allo scrittore. Il contatto diretto con le entità è un’altra cosa.
Poi c’è da dire che io non voglio ingannarti, perché ti rispetto troppo, quindi non voglio proditoriamente comprare la tua fiducia con un (involontario e in buona fede, ma parziale) concentrarmi solo sui lati buoni della mia fede. Io credo davvero nel fatto che il divino comprenda la totalità dell’esistenza, comprese energie come quelle dei 4 Cavalieri, guerra, sconvolgimenti naturali, eccetera. Io venero la capacità del divino di essere terribile senza essere mai nemico dell’evoluzione, mostruoso senza essere mai malvagio.
Un dio rassicurante non mi tocca il cuore, io non voglio rassicurazione, voglio conoscenza, potere, responsabilità, test, paura, solennità, disciplina morale, terrore, shock. Fin da bambino, io non volevo le coccole, volevo complimenti per il macho in erba che mi impegnavo ad essere. Anche se teoricamente per legittima difesa, ho quasi ucciso esseri umani, e non una volta sola.
Dentro certi umani c’è una belva, dio ha fatto anche quella, il Bene cioè la “Sanità Mentale Naturale Cosmica” sa come darle ordini e come insegnare a me a darle ordini a mia volta. Io la voglia come cavalcatura, e non soppressa perché morde o non le entra la museruola. Non voglio essere rassicurante ( infatti non lo sono, nemmeno nella vita pratica, lontano da questo schermo di PC), voglio essere buono. Che vuol dire saggio, adulto, disciplinato, obbediente, maturo, NON necessariamente innocuo.
3) In genere noi parliamo di cinema, in un bellissimo sito di cinema. Questi offtopic vengono fuori solo sui film pesantemente legati all’occulto, e ricordo che uno dei recensori, su Hereditary, disse che aveva trovato il film sopravvalutato, ma che il nostro chiacchiericcio, SOLO APPARENTEMENTE OFFTOPIC, era risultato stimolante, non perché lui condividesse, ma in sé, come due persone che si siedono a parlare di cinema e finiscono col parlare delle cose che il film CONTIENE.
Ma per stare tranquilli ora smettiamo, così non andiamo troppo fuori!!! Adoro il cinema e venir cacciato mi dispiacerebbe!!!
ma voi davvero non avete ancora capito chi è ”Alessandro”?
No, dovrei?
Nah, per niente, nè capisco a cosa allude, peró ad una discussione horror non riesco a dire no
E chi sarei? A parte uno che non ama granché il web e viene qui perché adora il cinema e può parlare senza complicazioni eccessive, in mezzo a persone più sensibili del solito
No, realmente, non sono nessuno di importante. Non scambiatemi per qualcun altro. Sono solo una persona che adora il cinema, in modo morboso, se dovessi scrivere IO una rece su un film, uno qualunque, avrebbe la drammaticità psicotica del monologo finale di Hauer in Blade Runner, perché tutto nella mia vita ha quella drammaticità psicotica, sono io che sono fatto così, mi basta veder ridere un bambino nel passeggino per essere felice tutto il giorno, o veder cadere una foglia per pensare alla morte, a tutti i parenti e gli amici che ho perso, a tutte le mie storie finite male, ho spesso attacchi di Standhal guardando quadri particolarmente campiti, e faccio meditazione profonda ogni giorno per canalizzare e controllare questo carattere, che mi rende una bestia da palcoscenico, un festaiolo seriale, ma angosciosamente solo dentro di me.
Non confondetemi con qualcuno che già esiste. Sono solo un quasi-matto che adora il cinema (per me IL cinema, OGNI forma di immagine in movimento, ha la gloria e la drammaticità di quel pezzo di Blade Runner) e viene qui per quello
Poi è vero, non so proprio resistere ad una discussione horror, giacché l’occulto ha un ruolo primario nella mia vita, fermo restando che il 99% è solo simbolismo e allucinazione, il restante 1% è vero, e io lo esploro da decenni, e sì, non so resistere a parlarne, se ciò è pedante mi scuso per questo, davvero.
Va bene tutto, ma avendo visto The Witch, avrei una semplice domanda: come hai fatto a capire che la roba che pronunciano le streghe alla fine erano le chiavi di Enoch…?
Quelle formule le so a memoria. E poi l’Enochiano si riconosce. Comunque quella è la versione rimaneggiata da LaVey.
bella, cicciolina.
Spoiler + domanda solo per chi lo ha visto
Ho letto che il film é disseminato di indizi anticipatori dello svolgimento della trama. Mi ero accorto dell’arazzo con la pozione d’amore, dei dipinti con l’orso, di quelli con il rito di accoppiamento di fronte alle donne della comunitá. Mi ero accorto che i bambini giocano a “scuoia il folle” e proprio il buffone della compagnia finisce scuoiato. Ho letto che proprio Pelle potrebbe aver ucciso i genitori e la sorella della protagonista, inscenando il suicidio. Avete visto anche voi degli indizi nelle prime scene del film? (Pelle disegna, ci sono dei suoi disegni nella stanza della ragazza e dei suoi genitori.) Pelle sembra considerare la protagonista una predestinata, anche perché compie gli anni proprio nei giorni della festa.
Pare ci sia una corona di fiori gialli nella stanza dei genitori; inoltre ha senso (dal pdv di una setta di svedesi pazzi e sfondati di droghe) che la sua famiglia biologica debba morire prima che venga adottata dalla sua nuova famiglia; ci sarebbe pure questo, che immagino ribadisca come fosse necessario tagliare quel legame https://mobile.twitter.com/lady_sati/status/1147834580889690112
Nel director’s cut c’è addirittura una scena in macchina in cui Pelle parla di “lavaggio del cervello”, che fa il pari con la risposta che dà a Dani quando lei chiede “cosa succede a 72 anni?”. Pelle sembra ironico, poi ti accorgi che ah però.
Me lo vedrò domani sera in orario assurdo causa lavoro. C’ho tutte le dita incrociate per non beccare qualcuno che ulula o fa lo spiritosone del cazzo in sala. Speriamo bene!
Telegrafico: ho preferito Hereditary. Forse l’effetto sorpresa di quell’altro film mi ha shockato di più. Qua sono andato pronto.
(nessuno in sala che faceva casino. Silenzio di tomba!)
Stai sul serio dicendo che bisognerebbe aver paura di paimon?
Se fai parte del gruppo di umanità che non crede a queste cose, OTTIMO, restane fuori.
Se fai parte della porzione non del tutto ultra-materialista, allora posso sperare di farti capire qualcosa, ti dico sì e no, no perché quelle forze se non le cerchi difficilmente hanno la possibilità di venir qui a rompere le palle, sì perché è davvero la cosa più malefica che esista.
Considera questa risposta un atto di rispetto verso di te: in genere non parlo con chi si firma anonimo, non sai mai chi c’è dietro.
Il Bene e il Male si differenziano in molte cose, la principale delle quali è che uno è come appare, l’altro no. Il Bene non c’entra nulla con quello che ti hanno insegnato le religioni, assomiglia più agli antieroi/cattivi dei film, si prende la responsabilità di fare ciò che nessuno vuole fare, si sporca le mani, non è “buono” nemmeno un po’. Ha occhi pieni di pietà, e mani piene di cazzotti.
Il Male è ESATTAMENTE come te l’hanno descritto. Brutto, sporco, cattivo, invidioso, merda pura.
senza offesa ma davvero non capisco perchè dovremmo aver bisogno di paimon per spiegare il bene e il male nel mondo. comunque hai ragione tu: temo di esser un irrimediabile materialista ateo.
ps: sono anonimo ma ti assicuro che non sono paimon. :P
Non ho detto che i demoni sono i responsabili del male del mondo!!!
Il male nel mondo l’abbiamo sparso noi umani con goffaggine e immaturità.
Ho solo detto che sono le peggiori cose che ti può capitare di incontrare, entità che ci odiano e giocano sporco.
Così come è realistico temere certi criminali perché se ti mettono nel mirino ne fanno una questione di “credibilità” di rovinarti la vita, i demoni fanno uguale.
Non sono l’origine del male, sono un’aggiunta, non vengono dal paradiso e non vivono nell’inferno cristiano, non c’entrano nulla con le religioni classiche, ovviamente, ma sono reali, e sebbene non onnipotenti, sono discretamente capaci di farti del male.
E Paimon è il peggiore. Mai sentita una malignità così viscida, volgare, campita, arrogante, nazista, assassina, sadica, spregiosa.
Ma davvero se non credi a nulla è meglio, ti preferisco ateo che punto d’interesse/ingresso per queste forze.
Sappi che non derido il tuo ateismo: la spiritualità ha fatto più cagate di un tizio con la diarrea.
Ma non è tutto merda. Certe cose che goffamente chiamiamo soprannaturale sono scientifiche, e alcune cose religiose non sono solo simboli dell’inconscio umano, ma vere occasioni di contatto con altri esseri viventi, solo fatti di materia diversa dalla nostra, e decisamente più civili (ma non innocui) del mortale standard.
“sono reali, e sebbene non onnipotenti, sono discretamente capaci di farti del male”.
Ma stiamo scherzando? Un adulto che nel 2019 che crede al babau (o paimon o come lo vuoi chiamare)? Gli unici in quest’ambito che fanno del male sono gli psicopatici delle sette, in buona o mala fede. E Babbo Natale, dove lo vogliamo mettere, con la slitta che lascia scie chimiche e regala minibot?
Sono felice del tuo totale disinteresse per la materia.
Non sei un pericolo.
Ma forse potrei esserlo io per te se ti fossi azzardato a rivolgerti così a me in un vicolo buio, e non dietro alla pigra tranquillità dello schermo di un computer.
Io sono sempre educato con le persone, anche con quelle le cui idee trovo immature e/o sciocche, perché non mi hanno fatto nulla, non sono nemici.
Forse deciderai arbitrariamente di non credere al fatto che ho visto eventi di telecinesi in setting controllati durante dei rituali, ma magari puoi imparare da me ad essere cauto con le parole, e gentile perfino con chi reputi un idiota.
Non renderebbe i tuoi messaggi meno cazzuti, solo più gentili.
HAHAHAHAHAHAHHA
Caro Alessandro,
del tutto CASUALMENTE da qualche giorno leggo i tuoi bei commenti e mi sono deciso a scriverti perchè -goffo e immaturo- cerco di trovare un ‘luogo’ virtuale dove poter scambiare 4 chiacchiere con te, senza intasare questo splendido forum. si può fare questa cosa?
Mi piacerebbe, ma non so come! Non scriverò mai la mia email in un blog pubblico dove non si può cancellare i propri post, e ti invito a non farlo mai nemmeno tu. Al di fuori di questo blog, la mia presenza internet davvero è zero. Ogni tanto ho scritto su forum vari, ma pochissimo, perché l’occulto non è solo conoscenze, è prima di tutto ATTEGGIAMENTO verso la vita, quello cauto di chi sa che tutto è fatale, tutto è delicato, la gente va aiutata ma la conoscenza è un ombrello, non devi sbatterlo in testa alla gente! Soprattutto perché le uniche cose degne di essere davvero esplorate stanno nel buio, ma nel buio c’è anche tutta la merda possibile, quella che il regista di questo film qui ci ha mostrato con questo e con Hereditary, quindi chi cerca nella luce non troverà mai nulla, chi cerca nel buio trova i nemici che ci vogliono tenere lontani dalle scoperte, e quei nemici ci mentono, confondendoci. Quindi come faccio a parlare con la gente? Ogni corrente magica che pratico, pura magia bianca, viene creduta pura magia nera da quasi qualunque idiota di questo mondo (Quimbanda e Aghori), ma la vera magia nera è l’evocazione dei demoni e non mi importa quanto essi sappiano sembrare buoni ai cretini che scrivono sul web, NON lo sono (e ci sono idioti che fondono Goezia -cioè evocazione dei demoni- e Quimbanda solo perché gli spiriti della Quimbanda sono pericolosi e porcelloni, ma in realtà il collegamento tra i due gruppi è ZERO, si odiano a vicenda, i demoni sono cattivi, gli Exu buoni, non credere agli estratti da libri, credi a me che pratico da tutta la vita). E le altre correnti, semplicemente non sono abbastanza potenti! Beccarci? Ovviamente non ho Facebook. Figurarsi! Quindi come? E dove? Sono mortificato. Io credo che se mi fai un paio di domande ogni tanto, magari qui che il soprannaturale non è tanto offtopic, posso provare a potare potare potare e risponderti in breve. Anche perché via web, senza poter controllare come reagisci a ciò che ti dico, io non voglio insegnare granché. Un maestro, o anche solo un amico, DEVE prima di tutto essere al servizio del TUO equilibrio, non deve cagarti addosso tutta la sua conoscenza per tirarsela. Un abbraccio fraterno… scusa…
Ovviamente scusa la grammatica. Quimbanda ed Aghori sono le correnti che pratico, non i cretini, la sintassi della mia frase faceva schifo.
ti voglio bene! un abbraccio,
Marco.
i demoni esistono? certo, se ci credi. vedi quello che credi di sapere, come colombo che nei diari scrive di vedere sirene quando si avvicina alle coste cubane, scambiando dei dodonghi per animali mitologici.
peró non capisco come i demoni sarebbero le cose piú pericolose da incotrare quando il male lo abbiamo creato noi, se siamo noi l’orgine del male non dovremmo esser noi le cose piú pericolose (ci tengo a stare in cima alla piramide)?
sono d’accordo invece che puó esser pericoloso, non certo per la sua reale esistanza (in cui ripeto non riesco a credere) ma per il potere dell’autosuggestione.
Ho cambiato idea. Il Regista ha detto che gli hanno tagliato 80 minuti di film (???) e che il Blue Ray sarà un director’s cut di oltre MEZZORA più lungo.
Roba capace di cambiare tutto il film.
Se stanno così le cose al cinema non ci vado proprio, aspetto il DVD
Entra con prepotenza tra i peggiori 5 film che io abbia mai visto.
“unclouded”
“cristallino”?
“puro”?
“incontaminato”?
“incorrotto”?
per il resto, mi duólgo di non avere sufficiente cultura (cinematografica, generale) per apprezzare appieno questa recensione, ma al solito, cazzo! grazie Cicciolina.
per il resto/2 , mi (ri)duólgo di non avere lo stomaco per guardarlo, ‘sto film, perché al netto di tutte le menate suona molto interessante (almeno visivamente).
(per il resto/3, mi tri-duólgo di avere usato “suona” e “visivamente” nella stessa frase.)
E io mi duólgo che ho beccato questo tuo commento con svariati minuti di ritardo.
Che cazzo ogni volta che ti leggo, prima rido, poi rifletto, a lungo.
Sei un colosso.
Per la cronaca, la traduzione adottata mi pare sia “non offuscato”.
@Alessandro no problemo, a fine anno per comodità faccio un libro di 250 pagine (quindi ~3 commenti :)
@Cicciput meh… ok :)
BUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Scrivi da dio. Scusa se te lo chiedo, l’anonimato è d’oro, ma lo fai di mestiere?
Vestiti bianchi e fiori colorati. A giudicare da queste foto, potrebbe essere la scenografia di un tour dei Faith No More.
Comunque sono molto curioso di vederlo, Hereditary mi era davvero piaciuto.
Andrò a vederlo con gli amicici picché siamo un combricola mentalmente vetusta e ci piace vedere gli hippy e derivati buscarle per bene.
Hereditary é bello per quattro quinti…poi salta fuori che é tutto vero e, forse paradossalmente, perde di tensione.
Per carità, non é come The Midnightmen che ho visto con le lacrime agli occhi per le risate dall’inizio alla fine, né come il nuovo IT che era noiosissimo, però veramente, peccato per il finale.
Comunque adesso Paimon é diventato il nostro nuovo amichetto invisibile, assieme all’Uomo Svizzero e Stella Star.
P.S.: Cicciolina…é leggendo questa recensione che mi sono accorto di quanto mi sia mancata.
Ahahahah sceglietevi un amico invisibile meno pericoloso.
Scusa Alessandro, ma tu sei uno studioso dell’occulto? Te lo chiedo perché ti vedo molto serrato, anche dai commenti su Hereditary, e a me l’argomento interessa, anche se mi intimorisce.
Ciao fratello (sono un metallaro anche io, black metal nell’anima)
Io l’occulto lo pratico da vent’anni, e secondo me tutto è simboli, allucinazioni e cazzate finché non ti succede che un oggetto si muova da solo durante un rito, roba che a me è successa.
Quindi sì, direi che un discreto curriculum in quella roba.
Fai bene ad aver paura, perché vedi, a pelle ti sento buono di cuore, ma l’occulto è un mondo dove il nostro inconscio si intrufola e fa succedere cose goffe.
Il problema principale è che siamo vittime delle stronzate religiose che dividono il bene e il male in modo ridicolo.
La gente finisce con lo studiare il male (tipo la Goezia) perché è stufa della bontà cristianamente intesa, e manca di capire che la perfezione sta nel mezzo, e che per trovarla non bisogna né rincretinirsi con una bontà piagnucolosa, né illudersi che essere merde significhi essere grossi&cattivi in senso fico.
Purtroppo non esistono strade veloci per dominare l’occulto senza fare cazzate. Il satanismo ha delle frange fighe, ma per capirle devi avere un background o ti rovini.
Le tradizioni classiche sono troppo buoniste.
La verità è che il vero Bene è equilibrato tra dolcezza e violenza, simile alla figura dell’antieroe, il solo-bene è ridicolo, e il male è MALE.
Ognuno dice “la mia via è più figa” e ti affascina, poi soprattutto certe cose sono ovunque, la goezia si intrufola ovunque, ragazze sexy (e stupide) che si tatuano glifi sulla fregna, concerti metal con band con nomi dei demoni, idioti che credono che andare contro il solo-bene-piagnucoloso sia automaticamente giusto, e invece no, l’opposto di un estremo è l’estremo opposto
Io ho studiato e praticato ogni corrente esistente, anche molte davvero pericolose, conosco di persona il bene e il male, ma far capire a chi è alle prime armi è tanto importante quanto difficile.
Se posso provare a darti un consiglio, prima leggi molto. Ti consiglio il trattato dei Sette Raggi di Alice Bailey, lei era sul versante “cristiano” e molte delle sue affermazioni sono latte e miele, ma ti abitua a pensare la vita in termini tecnici, dove ombra e luce sono sfumature di una stessa realtà.
Studia molto anche l’astrologia su siti seri, perché l’universo non è fatto di bene e male ma di differenti forze, il Bene è usarle saggiamente, il Male è usarle con invidia o cocciutaggine.
Le piante, le concimi e le ami, ma le poti pure. Coccolare e distruggere, fa tutto parte del Bene.
Studia anche il culto indù di Kali e Shiva, ma non farti opinioni personali e non credere a ciò che leggi, cerca solo di entrare nel mood.
Stai alla larga dal satanismo perché metà dice cazzate e metà dice cose vere ma filtrate attraverso l’interpretazione del di-volta-in-volta capo-setta.
E più di qualunque cosa stai lontano dalla Goezia. Chi la pratica credendola neutrale è un idiota vittima di un inganno. Chi la pratica sapendo quanto è malvagia, è tra le persone più cattive che possano esistere.
Se hai dei dubbi raggiungimi qui, un offtopic ogni tanto viene perdonato.
Anche il Buddhismo Tibetano (derivato dal culto di Shiva) funziona, ma dopo. Il meglio è la Kimbanda Brasiliana ma c’è tantissima disinformazione e molti la associano alla goezia stessa, che è pura follia.
Grazie mille per la tua risposta, fratello. Vedrò di documentarmi.
Per Bradlice Cooper:
Il pezzo finale ha le streghe che recitano le Chiavi di Enoch, una serie di suoni senza significato (o tradotti a forza) ma che producono vibrazioni che stuzzicano l’inconscio umano, auto-potenziando i poteri psichici latenti.
Tempo fa LaVey le trascrisse nella sua filosofico-scherzosa Bibbia di Satana, un testo antropologico di stampo Nietzscheano che usava il termine satanismo giusto per far drizzare i capelli in testa ai benpensanti, ma sebbene l’Enochiano si presti a qualunque uso, diciamo che l’equazione Enochiano>>>Satanismo viene dal tormentone LaVey, che era geniale e simpaticissimo, ma di Satanismo avanzato non capiva nulla e certo non avrebbe simpatizzato per delle streghe assassine trita-bambini, il SUO satanismo è prettamente edonista e umanista, incita la gente a rispettare le leggi, ad amare se stessi e il prossimo, semplicemente a scopare di più e a non porgere l’altra guancia a chi se ne approfitta, di occulto ha davvero poco.
Chi si basa su roba filo-LaVeyana per fare film sull’Occulto dimostra di non aver capito nulla, LaVey in un mondo alla Dungeons and Dragons sarebbe un buono, ha fatto tantissime cose nel sociale, e faceva molto poco di magico, buona o cattiva che tale magia fosse.
Quindi diciamo che qualunque film che spacci elementi filo-Laveyani per roba oscura e cattiva dimostra poca conoscenza dell’Occulto.
Per Metallaro cinefilo: Io sono sempre qui, ma non do indirizzi mail o altro, non prendo più discepoli, e di certo non online.
Ma sono sicuro che saprai star ritto sulle tue gambe, al massimo chiedi consiglio senza problemi. Abbraccione!!!
L’hai visto A dark song?
No, è bello bello?
Credo che potrebbe interessarti a leggere i tuoi commenti.
Mi pare parecchio ben fatto e non parla di occultismo in maniera stupida e superficiale. Chi l’ha fatto ha studiato o si è fatto consigliare bene (pure troppo forse).
Ieri ho visto “I trapped the devil” non è allo stesso livello (un po’ moscietto, poca tensione)ma ha molti dialoghi interessanti.
Cercherò entrambi. Grazie tantissimo. Vediamo cosa trovo.
Sai l’occulto ha tantissimo di finto, diciamo il 99%, e questo spinge molte persone (per quello rispetto gli atei) a disprezzarlo. Non è colpa loro, se non avessi visto coi miei occhi oggetti spostarsi o rompersi durante i riti, ombre comparire in mezzo al buio, o forze urtare fisicamente il mio corpo, sarei ateo pure io, perché è molto più saggio non credere a nulla che credere alla cieca.
Io SO, c’è differenza. Sono “costretto” a credere. Ma esplorandolo ho scoperto anche tante cose belle. Sapere per certo che non svaniamo nel nulla al momento della morte è una cosa graziosa, tanto per fare un esempio.
Ciao Alessandro, entrando a piè pari come giudichi i videogiochi della saga shin megami tensei (Persona, Devil survivor).
Non guarderò questo film che te VVitch mi è bastato. Mi è piaciuto ma l’atmosfera era inquietante. Lavorando nel campo della neurologia/neurochirurgia/psichiatria ho assistito a diversi episodi un po’ inquietanti che mi fanno davvero temere chi scherza con questi argomenti. Il mio pensiero è che non è il caso di scoperchiare i sassi se non si è pronti ad afferrare il serpente, farlo per gioco è una sciocchezza.
Per i giapponesi la demonologia occidentale è mero folklore, come noi facciamo film antropologicamente imprecisi sui demoni giapponesi!
Non intendono veicolare chissà quale male in modo segreto, è proprio che per loro è mero folklore e nient’altro.
Sono tantissimi i fumetti giapponesi dove demoni realmente esistenti nella demonologia occidentale hanno corpi da teenager sexy/patetici/emo e vanno al college e interagiscono coi propri “coetanei”
Nella dimensione psicologica orientale il male non esiste, ogni entità ha una storia e dei motivi per cui fa quello che fa, al massimo può essere “ostile” ma non riescono a capire che certe cose sono attivamente sbagliate. Per questo l’oriente, pur avendo due millenni più dell’occidente, è anche di mezzo millennio più arretrato per quanto riguarda il livello cultural, le libertà personali, e la sanità. L’unica nazione davvero moderna dell’oriente è il giappone, il luogo col più alto tasso di suicidi del mondo, a dimostrazione che quando qualcosa non funziona, o tutto finisce male (pensate a come vive la gente -miliardari esclusi- in India) o per evitare che tutto finisca male occorre un tale sforzo che poi la gente da di matto e si suicida.
Con questo non voglio dire che la cultura occidentale sia superiore: noi siamo così tanto dualisti che siamo gli artefici della nostra stessa psicosi. Nessun consuma droghe o psicofarmaci come europei e statunitensi. A dimostrazione che faccia cagare pure peggio di loro. Ma almeno non siamo ipocriti. Noi il male lo chiamiamo col suo nome. In genere, il non-dualismo orientale è molto più saggio del nostro psicotico modo di vivere ultra-dualista.
Ma un cancro non è solo un nuovo pezzo di te che poverino cerca di sopravvivere. Un cancro è il tuo nemico. Troppo non-dualismo rende passivi e ipocriti. L’oriente non capisce che certe cose sono MALE PURO e quindi non sa capire quanto pericolose possano essere. La cosa più cattiva che sanno immaginare sono i fantasmi vendicativi ma anche lì, se li coccoli un po’ ritornano buoni. L’idea che qualcosa (cioè i demoni) abbia fatto, nella propria natura semi-divina, una scelta eterna di essere nemico di ogni bene per sempre, senza secondi fini se non l’eterna vendetta per non essere stati eletti sovrani del creato (a furia di evolvere quel ruolo spetta a NOI umani), questa possibilità gli orientali non la capiscono.
Così, per loro il nostro “male” è solo folklore. In quasi tutti i manga, i demoni sono adolescenti birbanti e gli angeli spocchiosi nazisti bacchettoni e intransigenti.
Sul tuo commento allo scoperchiare i sassi sono d’accordo al quattrocento per cento. Le persone non sono cattive (pochissime si sono incancrenite in direzioni davvero antisociali) ma spesso hanno bisogno di dimostrare a se stesse o agli altri di essere toste, e questo fa far loro cose davvero ma davvero goffe.
Io credo che il 99% del soprannaturale sia simbolismo o allucinazione. L’1% reale sarà presto scientificamente spiegato e allora tutti saranno più cauti. Nel frattempo saggezza e un pizzico di timore non guastano.
Quanto a The VVitch sì fa parecchio paura, questo qui non so se sarà bello, ma come detto in altri commenti, se davvero il director’s cut sarà MEZZORA più lungo, sarà quasi un film diverso da tanto che l’atmosfera può cambiare con MEZZORA in più di film. Aspetto il DVD, al cinema non ci vado.
Grazie mille per la risposta!
Grazie a te di aver scritto quel tuo commento più su, il tuo campo di lavoro è tra i più significativi per la razza umana
Scusate intervento da professorino: la civiltá orientale NON HA due millenni in piú della nostra. La civiltá occidentale, sia che la si ponga in continuitá con la civlitá della’etá del bronzo (mezza eresia ma geograficamente era in ogni caso localizzata nel Mediterraneo e Mesopotamia), sia che la si faccia risalire all’etá del ferro immediatamente successiva é piú antica. Bisognerebbe capire dove collocare in questo quadro le popolazioni semitiche (leggi: impero persiano), in ogni caso l’impero di Alessandro Magno precede di circa un secolo quello cinese.
Si potrebbero dire moltissime cose che gli orientali siano piú antichi di noi non é corretto.
Aspetta, spiego meglio, mi scuso, argomento un po’ più dettagliatamente
Ho scritto “cultura”, non “civiltà”
Per civiltà intendo mind-set
Quello non dualista è nato in oriente 5000 anni fa, quello dualista è nato nell’opposizione drago-eroe già presente negli indoeuropei, ma radicatosi solo durante la diffusione delle psicologie greco-romane ed ebraiche, 3000 anni fa, quindi 2 millenni dopo
Vero Vero che già gli egizi, in contemporanea con l’oriente, esistevano, e opponevano in modo netto bene e male, ma non hanno influenzato così tanto il mondo circostante.
L’Europa è erede del cristianesimo (so che sei cattolico, non voglio insultare, qui dico come cultura), l’oriente delle filosofie più o meno codificate nel Taoismo, ma già preesistenti, e di parecchio.
Volevo dire quello, sul piano tecnico hai ragione te senza dubbio
Agree allora. La storia orientale ha meno cesure, soprattutto culturali, della nostra. Bello comunque il discorso che hai fatto sulla visione del mondo non duale vs. quella duale.
P.s. sul cristianesimo e cattolicesimo non mi offendi mica, é una posizione argomentata e ragionata la mia. Riuscisse ad essere un piú di cuore ed un pó meno di testa, sarei Cristiano :D
P.s. 2 hai mai bazzicato il sito/ blog di santaruina (che non linko perchè lo spamming anche no, lo trovi facile)? dovresti, pane per i tuoi denti. Oppure anche Alceste offer un sacco di considerazioni su cui dovresti affondare i denti).
A qualcuno interessa sapere quale sia il mio giudizio di questo film, fisto giusto ieri sera?
In caso: dopo circa dieci minuti é saltata la corrente per circa mezz’ora, e ho impegnato quel tempo a speculare coi compari sul sistema a gasolio dei proiettori del cinema e se davvero potessimo dire che le altre sale di proiezione esistessero davvero senza andare a controllare. O di come serebbe potuta accadere un’infestazione di non-morti fuori dal cinematografo senza che ce ne rendessimo conto.
Ecco, quella é stata la mezz’ora più bella di tutto il film.
Non ti é piaciuto per niente? Non salvi proprio nulla? Hereditary ti era piaciuto? L’intestazione di zombi c’è stata?
Un merito ce l’ha: la gente si chiede nell’internetto se sia una storia vera.
E io rido.
IoMeMedesimo:
L’invasione di zombie nel cinema è un’idea stimolante, magari con una motocicletta e la colonna sonora degli Accept…
Metallaro cinefilo:
Il nostro amico qui sopra potrebbe pure avere ragione. Io ho deciso di aspettare il director’s cut di mezzora più lungo.
In effetti, e parlo dopo averlo visto, sono curioso di cosa potrebbe aggiungere alla storia il dir.cut.
Ah, a me è piaciuto, en passant.
Un director’s cut COSI’ LUNGO può alterare tutte le sensazioni che il film trasmette. Non dico la trama, ma il mondo in cui immerge lo spettatore.
Se davvero il film che vediamo al cinema è MEZZORA più corto di come lo immaginava il regista, allora non spendo soldi/tempo per guardarlo, per di più magari in mezzo a dei cretini che fanno casino, che poi mi tocca zittirli con un bestemmione tipo come ho raccontato più su.
Ahahaha!!! Alla prossima!!!
Ma qualcuno glielo fa un TSO o siete tutti al mare????
Spoiler + domanda solo per chi lo ha visto
Ho letto che il film é disseminato di indizi anticipatori dello svolgimento della trama. Mi ero accorto dell’arazzo con la pozione d’amore, dei dipinti con l’orso, di quelli con il rito di accoppiamento di fronte alle donne della comunitá. Mi ero accorto che i bambini giocano a “scuoia il folle” e proprio il buffone della compagnia finisce scuoiato. Ho letto che proprio Pelle potrebbe aver ucciso i genitori e la sorella della protagonista, inscenando il suicidio. Avete visto anche voi degli indizi nelle prime scene del film? (Pelle disegna, ci sono dei suoi disegni nella stanza della ragazza e dei suoi genitori.) Pelle sembra considerare la protagonista una predestinata, anche perché compie gli anni proprio nei giorni della festa.
– SPOILER – La cosa che Pelle potrebbe aver inscenato l’omicidio all’inizio mi pare più un’illazione che una cosa concreta, nel senso che viene detto che la sorella già di suo soffriva di disturbi, a meno che pure i disturbi non fossero indotti da Pelle. Di sicuro c’è che Pelle dice a Dani che i suoi genitori sono morti in un incendio, e si può presumere che anche loro fossero stati sacrificati in precedenza. Sempre Pelle, nel momento in cui spiega le fasi della vita, dice chiaramente a che destino andranno incontro i due vecchietti di metà film. Altri indizi palesi non ne ho notati, addirittura ho letto che verso la fine del film, in un campo lungo, si intravede un volto negli alberi, non me ne sono minimamente accorto. Non vedo l’ora di averlo in BR e vivisezionarlo.
secondo me è anche probabile che i genitori di Pelle non siano davvero morti così, magari era solo una bugia per rendersi più credibile agli occhi di Dani
quello che è sicuro è che lui fosse uno incaricato precisamente di andare a trovare persone esterne, infatti alla fine viene ringraziato per questo e del resto i membri della comunità a quanto pare ci vivevano tutta la vita, non avrebbe avuto senso andare in America a fare l’università, era solo una tattica per trovare la ragazza giusta ed eventuali altri sfortunati da sacrificare
del resto nel film viene detto che i Vichinghi “importavano” donne belle e che la comunità aveva bisogno di membri esterni
sull’omicidio non saprei, perché i genitori di Dani vivevano in un’altra città, non è escluso che però potesse essere stato un altro membro della comunità anche lui in America
in effetti l’omicidio sembra veramente macchinoso ed elaborato e la corona di fiori che si vede nella stanza dei genitori ha tutta l’aria di un avvertimento o addirittura potrebbe essere un oggetto esoterico
un bel film che ci mette giustamente in guardia dalla manie dell’agricoltura biodinamica.
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
NUOVA POTENZIALE DVD QUOTE!!!!!!!!!!!!!
SEI UN CAZZO DI GENIO!!!!!
Hereditary non mi era proprio piaciuto, mi sembrava effettivamente una presa in giro senza senso e non ci ho visto il gran capolavoro di cui tutti parlano
Midsommar è già meglio ma non mi ha convinto del tutto, anche se la protagonista secondo me è stata davvero brava e ti fa soffrire un sacco insieme a lei (il fidanzato viene voglia di prenderlo a schiaffi dal primo momento in cui appare sullo schermo)
Kubrick io lo amo visceralmente e non è che basta fare film lunghi per emularlo eheh
Non tutti definiscono Hereditary un capolavoro, la spiccezza di certi passaggi ha indispettito parecchie persone.
Poi c’è chi, come il sottoscritto, da più importanza all’audacia registica e alla forza immaginifica e narrativa che non ai plot hole o alle forzature dell’intreccio.
Su Kubrick, hai detto una cosa SANTA, SANTA con la S maiuscola, e con la A maiuscola, e così via.
Davvero Christian (il fidanzato) emerge come una figura così negativa? A me pare cerchi bene o male si sforzi di comportarsi correttamente e lei ‘na stronza pazzesca che “non sono arrabbiata, sto solo cercando di capire” (a prescindere dal finale, lì facciamo che si può sospendere il giudizio, dato che stavano tutti farciti di droghe come tacchini).
Perché “Ospite sgradito?”, è tipo il tuo nome da battaglia?
A me il tuo commento è piaciuto…
Qui sono tutti graditi, tranne i troll, quelli sono ridicoli, gente che non ha altro che il web per sfogare la propria negatività (con cui dovrebbero fare una chiacchierata intra-personale e capire da cosa viene).
Benvenuto!
Scusa se non rispondo direttamente al tuo commento, non ho ancora visto il film, ma altri risponderanno di sicuro!
(Premesso che ora come ora sono in ferie senza niente da fare e effettivamente non ho altro posto in cui sfogare la mia negatività) “Utente ospite sgradito” è il primo nickname che mi è venuto in mente; mi pare di capire tu abbia visto Hereditary: tendenzialmente dovrebbe quantomeno interessarti pure questo film, che tratta temi simili (protagonisti come agnelli sacrificali dal destino già scritto -e già mostrato-, perdita di controllo/identità, rapporti disfunzionali, eccetera). Poi per come vengono declinati secondo me Midsommar è meno riuscito, ma sempre interessante.
Per me si, Christian è una brutta persona.
Come lo sono i sui amichetti, chi più chi meno.
Non a caso l’unica persona che ha una crescita nel film è Dani.
(secondo me, per come interpreto il film, eran PersoneBrutte anche gli altri 2 fidanzatini, magari si vedeva “come” nel girato tagliato… O magari sega mentale mia e basta…)
Non affronta mai un problema, aspetta che la soluzione gli cada addosso.
Non ha il coraggio di lasciare Dani per non dover affrontare il problema (certo, sarebbe stato orribile lasciarla DOPO la tragedia, ma è chiaro che lo voleva fare da prima e non lo ha fatto) .
Come anche non dice a Dani del viaggio, lascia che ,lo scopra da sola, per non dover affrontare la cosa.
E Dani, è talmente depressa e insicura (anche qui, è evidente che lo è già prima della tragedia) che invece di incazzarsi per la cosa mentre affronta Chris colpevolizza se stessa .
Altra cosa di certo minore ma che completa il quadro è Chris che non sceglie la sua tesi se non quando può parassitare quella del suo amico, anche qui per non doversi sbattere ad affrontare la cosa.
Siamo d’accordo, Chris è un vero pirla e pure un ipocrita approfittatore e nessuno piangerà per lui, lei comunque era un discreto gatto attaccato ai coglioni.
Piuttosto, nessuno ha fatto caso alla conversazione telefonica che Dani ha all’inizio del film con la sua fantomatica amichetta?
Dani: “Forse ho esagerato io appoggiandomi troppo a lui, non vorrei fosse diventato un obbligo”
Amichetta: “allora non è il ragazzo giusto perché non dovrebbe mai essere un obbligo, lo sarebbe se fosse lui ad appoggiarsi a te”
Sai che strano se i maschi poi si defilano.
Comunque Hereditary mi era piaciuto, nonostante sia d’accordo con Alessandro, la mossa del citare così spudoratamente quel demone non la vedo granché “pulita”.
Ciao, non la vedi pulita nel senso che per te il fil in sè è una specie di rituale, come ha ventilatoAlessandro?
Ciao, si probabile, o comunque cerca un consenso da gente che gioca a fare l’occultista senza saperne niente.
Come dice giustamente Alessandro, chi non ha le chiavi è bene che non ceechi di forzare quella porta.
Per me non più di tanto.
Nelle coppie si vivono spesso momenti simili. Non è così semplice lasciare una persona, spesso si ha paura di ferire la dignità altrui o la propria ed inanellare una sequenza inarrestabile di eventi drammatici. Senza contare che la stronza non ha una famiglia, quindi capisco il desiderio del ragazzo non colpire Dani con una nuova bordata. Io ho lasciato una ragazza durante una vacanza con amici. È stata una delle decisioni più sbagliate mai fatte. Ha devastato la vacanza agli altri. E detronizzato ogni rapporto.
Credo che nel contenuto tagliato del film ci saranno cose simili, non scene più efferate, maggiori dettagli sul loro rapporto. In secundis, è drogato perso. Quindi capita di essere assenti quando si beve “”thé” dal colore assai sospetto (…) peli di figa e dolcetti lisergici assortiti. Insomma eh, gli vengono somministrate così tante schifezze che credo sia lecito pensare che non poteva fare altro che accettare questo scenario, semmai è Dani che sembra assolutamente refrattaria a tutto quello che succede. E alla fine lo sconvolgente finale da grappo nello stomaco che ti rivela la asterata, in perfetto stile The Hereditary, ma senza spiegotto-scemotto per non vedenti e non pensanti.
Sto tizio (Ari) riempirà i nostri incubi cinematici in futuro.
Entra con prepotenza tra i peggiori 5 film che io abbia mai visto.
Addirittura! Nemmeno nei 5 del genere ma in assoluto? E Hereditary?
Ciao, si probabile, o comunque cerca un consenso da gente che gioca a fare l’occultista senza saperne niente.
Come dice giustamente Alessandro, chi non ha le chiavi è bene che non ceechi di forzare quella porta.
Grazie uomo, per ammettere la necessità della cautela (invece di fare lo spaccone come molti nel mondo là fuori) ci vogliono le palle.
Prometto che appena esce il director’s cut lo guardo e torno qui a commentarlo, per ora non avrei di che dire giacché non l’ho visto!
Su Hereditary, sto lentamente iniziando a convincermi che Aster non sia ciò che pensavo (cioè uno poco pulito) quanto più un particolare tipo di cazzone che, innamorato della “true-ezza” (un termine semiserio per indicare l’efficacia e l’attinenza alle parti più shockanti del vero, escludendo qualunque ammorbidimento fantasy) ha semplicemente scritto su Google “qual è il demone più cattivissimo di tutti i tempi?” e google ha risposto “Paimon!” e lui ci ha fatto un film sopra documentandosi con atteggiamento ANTROPOLOGICO senza credere in prima persona ad una minchia di ciò che leggeva.
Pericolosissimo (in un commento qualche buontempone ha scritto, nella più completa innocenza e senza cattive intensioni, che ora Paimon è l’amichetto invisibile del loro entourage, assieme al Babadook, ecco, questo NON fa loro bene, per nulla, e la colpa è del regista) ma non intenzionale.
Non sarebbe la prima volta che uno si butta a capofitto in qualcosa che non capisce solo perché gliene piace la crosta.
Comunque boh, io aggiorno le mie idee ogni 5 minuti quindi magari dopo che avrò guardato MahInsommaR ritornerò a ritenerlo uno tizio a cui piace giocare col fuoco volontariamente…
Preparatevi, sta per arrivare un director`s cut di 171 minuti…
https://www.indiewire.com/2019/08/midsommar-directors-cut-details-ari-aster-review-1202166882/?fbclid=IwAR13zfuKM_FIfZ5T3vLCjmb2k3xNyLyKX6xOst-lHdE1uj6EIc2MSIQ3h_M
Ecco, era PROPRIO di quello che parlavo nei commenti più su!!!
visto, piaciuto aspetto la director come se fosse la figa, per ora mi limito a dire
aster >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> peele
Mai andare nei boschi Svezia in vacanza.
Ma nelle città è un parco giochi per le gonadi.
Think about it.
Sto Giro sono molo più peggio cattivo di CIcciolina:
1. CI sono tante buone idee buttate in vacca.
2. Ci sono attimi di recitazione imbarazzanti, ma tanto
3. Aggiunge nulla a Wicker Man e Antichrist di Von trier
non mi ha disturbato la lunghezza, ma l’efficacia, mi pare che ci siano troppe cose buttae via.
La tizia é brava spero di rivederla.
Aster é bravo e si vede ma sto giro lo metto due gradini sotto Hereditary che invece mi é sembrato molto più sviluppato. Peccato, lo aspettavo tanto forse é per questo.
Ma Paimon è tipo una marca di biscotti per bambini?
Daje regà, ogni commento di Alessandro finisce con l’essere un pippotto sul suo essere una super-entità con al ragazza porcellona e che orgizzano benedetti dalla luce di Apollo figlio apolide di Apollo:
Poi ci si allarga sui discorsi con Gesù e le forze del male (i pavesini di Paimon sopracitato), una fiera dell’off-topic che mi mette addosso un imbarazzo bagnato e peloso del quale, nel finir del 2019, ne farei anche a meno.
Stando in topic invece… beh, film dai ritmi interessanti e dilungati ma mai diluiti, dopo Hereditary apprezzo anche questo di film e si, l’aggettivo “asteriano” comincia a prendere forma; vien naturale chiedersi se il regista sappia fare anche altro, ma al momento non gli si può dire che abbia fatto film brutti, anzi.
Discutibili forse, imperfetti magari, ma sicuramente con carattere e impronta decisamente riconoscibile e al giorno d’oggi è comunque già un bel vedere.
Midsommar alla fine ti tiene lì a vedere dove casseruola andranno a parare sti grandissimi figli di una buona donna (meno male che il Papa ha ucciso tutti sti cattivoni pagani!) e vanno a parare esattamente dove ti aspetti che che vadano:
Ma la discesa è lenta e inesorabile, non affrettata come (forse?) è stato il finale di Hereditary: come mettere la mano dentro un frullatore e poi, sorridente e solare, premere il pulsante di avvio meditando su cosa potrà accadere alla fine… Toh ma guarda, un macello!
Fortunatamembro, lo scopo disturbante (meta finale in un film horror) viene raggiunto. Pollice (tronco) su!
Pelle non uccide i genitori di Dani, visto che abitano in due stati diversi e viene fatto capire chiaramente che la sorella era disturbata. Prendersela con la scarsa conoscenza del DSM di Aster, al massimo, non con la sceneggiatura in sé. Pelle viene mostrato come stupito e deluso dai discorsi degli “amici” su Dani, perché lui ha reclutato dei facilmente impressionabili e manipolabili studenti di antropologia da sacrificare, lei invece gli piace perché non la vede come un outsider rispetto alla propria comunità.
Il discorso nella stanza dormitorio comune è quello: “lui ti vede come un accollo, noi (e io) ti accoglieremmo, ti sosterremmo. Siamo mejo noi”. Il finale con “complimenti per averci portato ‘sti tre disagiati, ti ricompenseremo” è chiaramente un “vai tranquillo, che te l’ammolla e farete bimbi non incestuosi, YOLO”.
Hai un nickname da premio nobel. Sul commento non so che dire, non l’ho ancora visto!!!
Che bello vedere i commenti a questi filmini che vorrebbero passare per horror “d’autore” e invece sono solo filmettini con spocchia e puzza sotto al naso da vendere. E dire che era partito anche bene col suicidio di sorella e genitori affrontato in maniera asciutta e matura ma soprattutto con una degna reazione della protagonista. Poi arriva il momento in cui i due vecchi si suicidano e lì il film crolla miseramente nella porcata più bieca. Già parti dalla classica trama “4 stronzi partono e vengono sbudellati” se poi ci metti dentro tutti i clichè più stupidi di questo tipo di cinema è la fine. Partendo da 4 protagonisti che sono figurine, macchiette, personaggini senza un carattere preciso. Perché se dopo che due persone ti si sono suicidate davanti non scappi a gambe levate ma anzi ti metti a disquisire della tua tesi mi fai cadere le palle, la credibilità va a farsi fottere e il film va a fare in culo. Non bastano le riprese statiche di 5 minuti e un cazzetto moscio e due passere all’aria per diventare autore, nemmeno far durare il film due ore e mezza (di nulla) devi avere realmente qualcosa da dire ma soprattutto dirlo col cervello. Sono molto più leali filmetti come wrong turn, almeno non hanno la pretesa di raccontare (per finta) qualcosa di “alto”. Un filmino vergognoso e involontariamente comico, dove immedesimarsi con i suoi scemissimi protagonisti è impresa assai ardua.
Premetto che non l’ho visto. Ma ho visto Hereditary e ho letto commenti simili ai tuoi in proposito, quindi rispondo di traverso ai due film: Aster mira a scioccare col disagio che crea attraverso situazioni truci, banali, volgari, malate. Non mira a fare bei film, ma a fare film “sporchi”: è il suo modo personale di fare colpo.
A me non piace lui e non piacciono i suoi film e non mi piace il suo modo di fare cinema, ma… è audace. E questo alla fine me lo fa apprezzare, perché la capacità di fare qualcosa multistrato va ammirata, così come l’audacia stilistica.
Ciao Alessandro, eh no, vorrebbe fare l’audace ma non è altro che un povero pirla. Hereditary non mi aveva fatto urlare al capolavoro ma almeno eveva una coerenza, qui la coerenza va a farsi benedire dopo un’oretta e non la si ritrova più. Ari Aster è un’imbroglione e basta per quanto mi riguarda. Se vuoi shokkare intanto mi scrivi dei personaggi che siano personaggi e non stereotipi con le gambe, personaggi di cui mi possa fregare qualcosa e in cui mi possa immedesimare. Secondo, se vuoi essere “autore” devi avere un minimo di coerenza perché ripeto, se mi cadi nel cliché del “c’è qualcuno in cantina andiamo a vedere chi è” non sei poi così diverso da un qualsiasi horroraccio da cestone del supermercato. Vergogna. E ancora più vergogna è che certi film vengano subito pompati come qualcosa largamente sopra la media e che nessuno ne possa parlar male.
Cit “…un povero pirla… un imbroglione e basta” PODEROSA mi hai fatto scoppiare a ridere. Come ho detto, su di me l’audacia fa colpo. Devo volare basso nel risponderti perché su due film ne ho visto solo uno, quindi ho la metà del diritto di risponderti che hai tu nel commentare, e lo so, quindi coda fra le gambe. MA. Lo “shock value” (traduz: “butta dentro qualunque merda purché sconvolga lo spettatore”) è una delle nuove frontiere del cinema, l’arte col tempo esplora tutto. Aster sa fare film pieni di gente disturbata e moralmente discutibile/disgustosa. Ti fa sentire un mondo sporco che ti si appiccica alla pelle. Non serve mica essere bravi per riuscirci: se vuoi fare quell’effetto a me basta che in un film horror ci metti qualche mostro che mangia gattini e cagnolini, e già mi tieni per le palle. Nella mia visione della vita, un combattimento deve essere onesto, e siccome il mostro è una creazione del regista e dei suoi pensieri, per me per estensione ciò che fa il mostro è come se lo facesse un umano (ergo, mangiare gattini). Con tutti gli stronzi in giro, che mangino persone, i mostri, e che cazzo! Ma il cinema è cinema. Da qualche parte ho letto di un film drammatico di tipo quattro ore o roba simile che inizia con un pompino non-simulato, pompino che dura tipo un quarto d’ora, con la telecamera fissa in primo piano. A dritto per quasi venti minuti. Niente montaggio, da pisello piccolo pre-ciucciamento a pisello piccolo post-sborrata. Non l’ho visto ma credo sia una scelta audace. Audace non sempre vuol dire ben fatta. Quindi in parole povere, io mi sento di dartela vinta su Aster sopravvalutato che non sa fare film, ma almeno stando ad Hereditary, che aveva questa atmosfera marcia, credo sia bravo a cogliere i lati più putridi della natura umana. Se mi dici che invece Midsommar è goffo e banale, boh ti crederò. Aspetto il director’s cut e lo guardo. Comunque non credo sia stato pompato: a nessuno è piaciuto Midsommar quanto Hereditary. Chi ha amato il primo, ha amato meno il secondo. Chi ha sopportato il primo, ha sopportato molto meno il secondo. E chi ha odiato il primo, ha odiato ancora di più il secondo. Tecnicamente è un fallimento. Ma sono curioso di vedere che farà in futuro. Suppongo diventerà il mio personale “qualcuno che amo odiare”, io che dicevo sempre che non ne avrei mai avuto uno. Dal tuo commento aggressivo (cit “Vergogna. E ancora più vergogna…”) deve esserti proprio risultato insulso, ‘sto film. Mi ha colpito il discorso che hai fatto sulla coerenza. Molti lamentano plot hole. Aster si è difeso dicendo che gli hanno tagliato un’ora di film e che il director’s cut sarà tre quarti d’ora più lungo e spiegherà tutto meglio. Boh!!!
Oppure come disse Noel Gallagher di Miley Cyrus:
“Be good, don’t be outrageous. Anybody can be outrageous! I could go to the Rolling Stone office and fucking shit on top of a boiled egg, right? And people would go, “Wow, fucking hell, that’s outrageous!””
eh, eh, ti capisco e ti auguro buona fortuna per la visione della versione estesa di Midsommar :D. Quello a cui mi riferisco è una coerenza interna al film, probabilmente difficile da spiegare. Ci sono diversi modi di affrontare una scena e da un certo punto in poi Aster li sbaglia tutti. Mentre per i primi 40 minuti i personaggi hanno una loro coerenza e sembrano avere anche un cervello ad un certo punto diventano solo 4 stupidi che fanno stronzate come in ogni altro horroretto da due soldi. Voglio dire, se non scappi o fai qualcosa quando succedono determinate cose davvero io devo continuare a guardare cosa ti succede? Con quale interesse? Sperando che ti squartino il prima possibile perché sei un allocco? In più il senso di disagio di cui parli lo crea il fatto che tutto quello che succede sul finale fa ridere, non c’è pathos, Aster è uno convinto che basti un tipo nudo o due vecchie nude per shokkare lo spettatore. E’ indietro con i tempi, manco mia nonna farebbe una piega davanti a sta roba. Forse in qualche salotto bene dal quale Aster credo provenga e nel quale spero torni il prima possibile. Hereditary aveva una coerenza di fondo, questo no. Preferisco un pompino ripreso per 20 minuti, almeno c’è il coraggio di arrivare fino in fondo e di fare qualcosa che non vedi nel cinema mainstream, per quanto poi il film potrebbe non piacermi, non lo so. I film horror sono “delicati” quando li guardo, soprattutto quelli “realistici” penso sempre a cosa farei in una situazione del genere o anzi quale sarebbe una reazione realistica ad una situazione del genere, se le reazioni dei personaggi sono stupide il film muore.
In una situazione come quella raccontata in Midsommar chiunque si sarebbe rotto il cazzo dopo una mezza giornata in un villaggetto di scoppiati di bianco vestiti che ballettano tutto il giorno. In più quando succede il patatrack stanno tutti a pensare alla loro TESI e spuntano frasi del tipo “siamo noi che non li capiamo, sono loro usanze”. Sant’iddio!! Comunque ora devi vederlo, voglio sapere cosa ne pensi ahahahah :D
sfugge sempre il piccolo dettaglio che questi ben prima prima di arrivare nel villaggio, nella tappa intermedia nel prato, erano già strafatti di peyote…e che continuano ad assumerne per tutto il film, visto che gliele infilano anche nella roba che gli danno da mangiare/bere…
che poi i due inglesi provano ad andaresene subito dopo il salto dei due anziani…
Per Arcibaldo: Hai una sensibilità micidiale, sticazzi. Ho capito la tua analisi. E’ un film che pretende che tu abbia paura senza che sia il film stesso a prendersi la responsabilità di fartela sentire. Sì, credo che vederlo sia d’obbligo, sto cercando il director’s cut. Per Ruper: ho riflettuto anni sulla posizione che hai riassunto con quell’astuta citazione. Condivido che lo shock in sé sa farlo qualunque scemo, non è automaticamente shock buono. Sai perché alla fine preferisco l’audacia comunque? Perché la bravura arricchisce le cose ma non fa loro presente che c’è qualcosa di sbagliatissimo all’opera nel mondo, che lo rende sonnolento e mediocre. Solo lo shock solleva questa questione e la rende odierna. Certo va fatto bene sennò è come dici tu. Ma va fatto. O il mondo resterà compiaciuto, tranquillo, noioso, sbagliato, e ci soffocherà tutti coi suoi landscape ininterrotti di cemento e negozi. Per Past: se ho capito bene, tu sostieni che la loro superficialità e mancanza di coordinazione derivi dall’essere strafatti? Ma è coerente col film o è solo una scusa per giustificare scelte registiche idiote? Te lo chiedo davvero, non è tendenziosa come domanda.
per me è coerente, il film con quelle luci sempre sparate e quei colori accesi da l’idea di un luogo a tratti ne tangibile ne reale, praticamente trasognato…che va a braccetto con la sensazione di essere fatti, dove i sensi e la percezione della realtà in generale di un individuo non sono proprio al meglio.
Rispondo a tutti :D
è vero che li drogano ma non danno l’idea di essere fatti, mai. E’ vero, i due inglesi sono gli unici ad avere una reazione giusta e infatti mi aspettavo lo stesso dai protagonisti, ma niente. Quando parlano, anche dopo ,sembrano molto lucidi. Bastava forse spostare quella scena più in là nel film per rendere tutto meno scemo. anche l’accettare continuamente qualsiasi tipo di bevanda dopo che hai visto determinate cose è da totali beoti, carne da macello senza cervello e spina dorsale. Per non parlare del “vestitino di pelo” :D del fidanzato di lei che m’ha tanto ricordato quei portachiavi di winnie poo di qualche anno fa con il pupazzino inguainato dentro ogni sorta di “vestiario” (da foca, da drago, c’era di tutto)
Ti sto capendo man mano che ti leggo. Insomma per te il film è un MACCOSA continuo. Mi stai trasmettendo quell’idea. Ma mi piace anche l’idea di Past che lo descrive come perdonabile, capace di offrire spunti che tengono insieme tutto, seppur col nastro adesivo. Devo vedere e farmi un’idea. Ti dirò Arcibaldo, io in genere trovo i film migliori di come vengono descritti, piuttosto che peggiori. Vedi, io amo pressoché ogni cosa, i dettagli, sa piacermi tutto, nel Cinema e fuori. Ma so capire cosa intendono le persone che parlano come hai fatto tu. Non ti do torto. Diciamo che vedo e rilancio con un generico “il 6 politico non lo levo a nessuno”. Ma mi hai messo la pulce nell’orecchio. Lo vedrò e mi farò un’idea. Grazie bro. Ps: da come li descrivi questi sono proprio scemi. Sembra che il regista sia stato pigro a dirigere la trama e abbia usato la droga come scusa per giustificare la stupidità dei personaggi. Come dici tu. Ma ho letto molti commenti in passato di Past, e lo rispetto. Non sempre siamo stati d’accordo ma ha un cervello grosso come un fottuto dirigibile. Se lui dice che c’è del salvabile, tendo a credergli. Ma le cose che dici mi tornano, in molte rece gente ha detto roba simile riguardo a ‘sto film. Darò un’occhiata. Abbraccione.
Esattamente. Se mi fai vedere 4 tizi tutti fatti che vengono via via stempiati perché prendono decisioni accazzo è un conto, ma se vuoi essere realistico e poi i tuoi personaggi reazioni realistiche non ne hanno è un altro. Comunque sono curioso di leggere un tuo commento sul film prima o poi. Per il sei politico che non levi a nessuno ti dico che avrei voluto averti come professore a scuola, in ogni scuola e per ogni materia :D ciao carissimo!
Florence Pugh topa del millenio, ma con gli angoli della bocca tirati in giù (praticamente quattro quarti del film) sembra la faccina dei Playmobil.
Sinceramente le critiche che ho letto nella mia sfera di commenti mi rimangono oscure. Quello che ho visto io è un grandissimo film, fatto da un regista che ha un’idea ben chiara in testa e che la mette in pellicola in maniera molto coerente con lo stile che ha fatto vedere finora (anzi c’è pure una microscena quasi identica di una figura che appare appena si riaccende una luce).
L’idea di girarlo quasi tutto in pieno giorno è perfetta anche perchè dà un grande senso di ineluttabilità e di straniamento all’orrore che si sviluppa giorno per giorno.
Florence Pugh MVP.
Visto direttamente in versione Director’s Cut. Quasi tre ore che però scorrono abbastanza.
Dunque, sulla forma ci siamo.
Frammenti di gran cinema, per la precisione il flashback dell’omicidio-suicidio della sorella da Dani e tutta la sequenza dell’Ättestupa.
Ci aggiungo anche il rito notturno sul lago (che ho scoperto essere scandalosamente assente nella theatrical), davvero tesissimo e a mio parere funzionale alla trama.
Da qui: SPOILER
Sulla sostanza… parliamone.
Il percorso formativo di Dani è coerente dall’inizio alla fine. E nella sua infinita stronzaggine il regista ti porta ad empatizzare con la ragazza e il sorriso liberatorio del finale ti illude che sia -almeno per lei- un lieto fine.
In realtà la sua evoluzione parte dall’essere una depressissima palla al cazzo al diventare una tossica assassina adepta di un culto sanguinario.
Di fatto ha solo spostato la sua dipendenza: dal legame malato con il Seth Rogen magro al legame non meno morboso con la setta. Non il migliore degli upgrade.
Quindi: o Aster è un genio del male, o è il peggiore dei sempliciotti.
finalmente lo ho visto! :D
a me midsommar è piaciuto molto (piú di ereditary) ma wicked man lo trovato piú inquietante, nonostante non sia (per niente) cristiano la situazione ti porta di piú ad immesimarti con il protagonista e angoscia conseguente. con midsommar piuttosto avevo un atteggiamento come dire antropologico (lol) alla “vediamo ora cosa succede/come reagiscono” ma inquietudine mai, forse perchè come giá scritto da qualcuno in midsommar capisci presto come andrá a finire la storia… peró ripeto complessivamente mi è piaciuto un TOT.
prendiamo i 2 finali: le due musiche sono starnianti ma se in wickedman lo staniamento porta a un senso di perdizione in midsommar è quasi di serena liberazione, poi nel primo il protagonista ci arriva suo malgrado e subisce la situazione in midsommar direi proprio di no.
comunque 2 filmoni, qualcuno ha visto la versione estesa? consigliate?