Oh ma che bella cazzatona!
Non cazzatina eh, non cazzatella, neanche una sana e franchissima cazzata. No no, Crawl, la nuova opera del re dei loricati Alexandre Aja, è proprio una bella, gustosissima, croccante e saporita cazzatona, di quelle che non hanno alcun senso di esistere se non per i novanta minuti scarsi della loro durata. Uno di quei film che non ci provano neanche, perché tutto quello che hanno da dire è racchiuso nelle due righe di sinossi e quello che rimane è solo esecuzione, abbandono al divertimento e una certa puntina di noia dovuta all’eccessiva familiarità.
CRAWL! Che gradevole puttanata. Sapete di cosa parla? Di un CRAWLspace! Quella roba che hanno gli americani sotto le loro palafitte, quello spazio opprimente e claustrofobico che sta tra il pavimento e le fondamenta e che non è chiarissimo a cosa serva se non a diventare un cimitero per procioni e altri buffi animali, e a ospitare caldaie, centraline e altri aggeggi che si desidera tenere lontano dalla portata dei bambini. Il crawlspace! Compra anche tu un crawlspace! È tipo una cantina ma più scomoda! E sapete cosa ci sta nel crawlspace? Ci stanno i fantasmi? Ci sta un cimitero indiano? Ci stanno li mostri? I serials killers?
No! Ve lo dico dopo la scontatissima sigla!
Il bello delle stronzatone tipo Crawl è che un po’ mi sollevano dalla responsabilità di essere tutto serioso e critico – stiamo parlando di un film ambientato in Florida ma girato a Belgrado, sapete qual è un film ambientato in Florida e girato in Florida? 2-Headed Shark Attack, sto dicendo che il nuovo capolavoro di Aja è più poveraccio di uno dei film più poveracci della Asylum.
Ma parlavamo del crawlspace. Crawl* si svolge durante un uragano, uno di quegli eventi estremi che fanno esondare fiumi e paludi e sommergono le città della Florida sotto secchiate di acqua e fango, il che mi porta spesso a interrogarmi sull’opportunità di costruire intere città a due passi dalle paludi, una scelta che dona ogni volta un nuovo significato all’espressione “idea del cazzo”. E sapete cosa arriva insieme all’acqua e al fango? Arriva finalmente la risposta alla domanda precedente: arrivano GLI ALLIGATORI.
No ma seriamente, ci pensate che merda? Tu sei lì tutto tranquillo a sorseggiare un Bloody Mary sul patio del tuo appartamento a South Beach, scendono due gocce, non fai in tempo a dire «ehi, piove!» che le strade del tuo quartiere si sono trasformate in fiumi brulicanti di rettili carnivori incazzatissimi e giganti. Posso dirlo? Viva la Pianura Padana, le nutrie sono erbivore.
Mi sto perdendo, vero? Allora, c’è la Florida, c’è l’alluvione, e c’è Kaya Scodelario nei panni di una cosplayer di Emma Stone. Kaya è un Personaggio Forte, la ragazza scapestrata con la sorella maggiore responsabile ma assente e in pessimi rapporti con il padre e che però, essendo Forte, decide di sfidare la furia degli elementi per andare a salvare il genitore, che si trova dalle parti dell’epicentro del casino e non risponde al cellu. Viene fuori che Barry Pepper, perché inspiegabilmente è lui il padre in questione, è andato nella vecchia casa di famiglia, abbandonata dopo il divorzio e ancora in attesa di essere venduta, ed è rimasto intrappolato, indovinate dove, nel CRAWLspace. Insieme a lui, già autore di diversi mozzichi sul corpo del poveraccio, c’è proprio un alligatore! O forse sono due? Magari diventeranno tre!
Insomma la faccio breve: Kaya Scodelario e Barry Pepper rimangono intrappolati sotto la casa, l’acqua sale e ci sono gli alligatori.
Devono fuggire.
Fine.
Succedono ovviamente alcune cose: Kaya Scodelario prende a papagni un alligatore, Barry Pepper sviene molto spesso così si può risparmiare di stare attivamente in scena troppo a lungo, ci sono alcune riprese subacquee che brillano per il loro non fare schifo e un po’ di sangue. Ogni tanto compaiono altri esseri umani, tutti accomunati dal fatto di durare molto poco: tutto il film è in realtà un lungo monologo di Kaya Scodelario, Furia Intrappolata, una sorta di Buried ma in cantina e con i rettilazzi, punteggiato qui e là da scene di Barry Pepper che farfuglia e agonizza.
Non c’è in realtà molto altro da segnalare, sono novanta minuti che scorrono tranquilli e con i sussulti giusti, un po’ di divertimento, qualche spaventerello, pochi se non nessun guizzo stilistico o generalmente creativo. È tutta roba molto di servizio, e ci va bene che Kaiju Scodelario ci creda tantissimo e ci metta tutto quello che ha per dare un po’ di sangue al film, perché per il resto siamo all’ABC del creature feature, tecnicamente tra lo scrauso e il dignitoso e con la personalità di un clone di se stesso.
Certo ci si potrebbe anche chiedere che fine abbia fatto Aja, non dico necessariamente quello delle tentazioni autoriali di Alta tensione ma almeno il talentuoso mestierante che riuscì a rivitalizzare e aggiornare Piranha e persino a non uscire con le ossa rotte (anzi!) dal remake di Le colline hanno gli occhi. Perché con Crawl da questo punto di vista siamo vicini allo zero assoluto, e più che una promessa del genere Aja sembra un René Ferretti che ce l’ha quasi fatta: stringi su di lei, faccia spaventata, faccia incazzata e decisa, allarga sui coccodrilli («sono alligatori!» «taci»), ora un bel mozzico a vuoto e anche questa l’abbiamo portata a casa.
Ma alla fine un potente e sempre universale sticazzi, cioè, perché dovremmo avere pretese quando il primo a essere contento così è proprio Aja? Crawl è scritto, concepito, diretto e montato per non essere altro che una cazzatona, e infatti è una cazzatona. Non so se serva davvero, ma di sicuro non vi rovina la serata.
DVD quote suggerita
«Una bella cazzatona»
(Stanlio Kubrick, i400calci.com)
*se Aja facesse un sequel, lo intitolasse Crawlspace e lo ambientasse nello spazio si riguadagnerebbe tutto il mio rispetto.
Dovrebbero fare molti più film di Animali di Mangiare® di quelli senza troppe pretese come questo, Paradise Beach o The Grey; anzi sarebbe bello uno speciale da parte vostra, con i vari Anaconda, Spiriti nelle Tenebre etc.
Spiriti nelle Tenebre ricordo che fu un flop clamoroso, ma al me dell’epoca piacque di brutto!
Concordo! Spiriti nelle Tenebre o vidi al cinema e piacque anche a me.
The Gray non mi pare affatto un film senza pretese…
D’altronde, come dice Imdb:
At the forefront of many disasters, including stalkers, death, and sexual pressures, Effy became a fan favorite for her ability to resolve testing life situations while keeping her head above water.
Ao ammazza quanto te lamenti te lo sei visto ti è piaciuto no si be’ sinceramente tutto quello che hai scritto per me è fuori luogo e non ha senso visto che ti lamenti tanto per dio diventa regista cameramen tecnico audio video e tutto il resto è girami te un film se sei capace fallo altrimenti non rompere perché non me pare che ti è stato chiesto è un cavolo di film che potrebbe comunque avvicinarsi alla realtà e si sa” che in America in Florida e in altre parti hanno costruito case città in zone del genere e studia la geografia perche e successo già e anche sul fatto di alligatori e altri animali pericolosi ce stanno li guarda in Australia ci sono persino coccodrilli d’acqua salata che nuotano sulle rive delle spiagge se sei ignorante e non apprezzi i film almeno abbi la decenza di tacere e di risparmiarci i tuoi monologhi e lamenti stupidi.
Ma comprensivi di segni d’interpunzione.
sulle rive delle spiagge
Kayaya!
Ok hai un nick da genio, sui film oddio, non li metterei insieme…
Paradise beach è girato da DIO, the Grey è uno dei più bei film che ho mai visto, e Spiriti nelle Tenebre è un capolavoro coi controcazzi, recitato da dio, e ti fa davvero respirare quei posti, fidati, molti dettagli sono inutili ai fini della narrazione e ci sono solo per dare al film più profondità.
Anaconda è spassoso da morire ma non c’entra nulla nullissima con quei tre mostri sacri più su, e stando a quello che ho letto Crawl non è nemmeno spassoso, solo pieno di mordigatori e azzannadrilli.
La mia ragazza voleva andare a vederlo con una sua “amica”, le consiglierò di non farlo.
“Vivi. E muori in questo giorno”.
Ma vuoi farmi commuovere?
Cazzo che film, cazzo che momento.
Grazie di avermelo ricordato.
Ragazzi ma sul serio? Chi è che ha scritto sta recensione? Fraccazzo da Velletri? Il film è ottimo e tiene incollati allo schermo.
Caro Daniele, non sembri uno che ha passato l’adolescenza in mezzo a gente che se la guardi negli occhi per più di un secondo e mezzo ti arriva un pugno che cadi dalla sedia, consentimi di migliorarti là dove una vita troppo molle ti ha impedito di maturare le caratteristiche che certamente (come ognuno di noi) covi in te stesso, cioè la gentilezza e la cautela.
Stanlio qui è uno dei redattori più grandiosi. Poi possiamo dissentire, ma con educazione. Se uno non è un tuo nemico, perché mancare di trattarlo apertamente bene? Perfino se disapprovi!
Guarda che opinioni diverse non vengono scacciate, ad esempio a me interessa tantissimo sentire l’opinione di qualcuno a cui è piaciuto!
Dici che non cala mai di tono e non si copre mai di ridicolo, come film? Interessante. In molti l’hanno definito vuoto e forzato, ma a me di fondo incuriosiva. Dimmi dimmi, cosa dovrei aspettarmi se lo guardo?
Capolavoro the Grey!!! Ho la pelle d oca qnd lo vedo!! Liam forever!
Fantastico x le riprese e Blake lively!!!
Bellissimo Spiriti nelle tenebre!!
Sti cazzi man, sono d’accordissimo con te!!!
Brividi è la parola giusta. Mai visto un personaggio credibile come quello di Neeson in the Grey
E sono d’accordo anche su Spiriti nelle Tenebre, mamma mia, ogni volta che lo rivedo mi scordo che è un film, perché NON è telefonato, è VIVO
Abbraccione!
Però se ci sono (cit Marco F) “sexual pressures” forse va rivalutato… c’è qualche culo da pornostar in primo piano o qualche ciuccione pre-uragano?
aspetto di vederlo, ma comunque appoggio un approfondimento sui beast movie,filone di film sempre interessante, a soldi sta andando bene quindi non è da escludere che qualcuno prima o poi proverà ad emularlo.
aja si…uno di quelli partiti a razzo e finiti a cazz…aja…
che poi, tolti gli storici alligator e lake placid nel 2007 ne uscirono ben 3 di film con i cocchi: primeval, rogue e black water.
Visto Rogue casualmente settimana scorsa. Capolavorone. Il film in sé fa non proprio cagare ma quasi, però meriterebbe un Oscar alla fotografia, non scherzo, è come un documentario, poi i personaggi sono così inutili che non ti importa nulla della loro sorte (e questa PEESAAAAA) ma mamma mia cos’è stato guardarlo. Rai 3 fammi una ricca sega.
Primeval e black water li ho saltati: sono belli?
Quanto ad Aja, a me il suo Piranha 3D è piaciuto, giusta dose di ragazze gnude e battutine, e abbastanza sangue e sbudellamenti e cose simpatiche. Pochi registi osano film che tra sex&violence vanno verso un R-rated, e sinceramente se un film non è drammatico o horror/fantasy/fantascienza o western, gli resta poco da offrire a parte un po’ di fregna sbattuta sullo schermo, quindi dovrebbe abbondare, ma pochi osano…
Porca troia ho sbagliato il tuo nick, scusa, quattro lettere e ho saputo distrarmi, che cafone, scusa.
Lake Placid con il protagonista di Eureka ancora lo ricordo con piacere.
scusate ho detto una scemenza, lake placid 1 era con bill pullman e brendan gleeson e oliver platt.
Colin Ferguson (Eureka) è nel 3
Attendo che qualche genio sul tubo sostituisca la colonna sonora con quella del cocco di Peter Pan. Effy comunque è sempre una gran patonza.
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Oddio forse vale la pena vederlo solo per poi immaginarlo così!!!!
Io ieri sera ho visto Shark Night (?), un film tecnicamente ben girato e abbastanza ben recitato da uno stuolo di giovani quanto scontati caratteristi. Averlo visto dopo aver rivisto Quella casa nel bosco di Wedon mi ha fatto un certo effetto, perchè in pratica c’erano gli stessi identici personaggi che facevano le stesse identiche cosa… la differenza era che Shark Night, nonostante la messa in scena discretamente buona, era un cagata allucinante a livello di trama. Però c’erano un sacco di squali diversi, e anche ben resi, quindi vabbè… Curiosamente la stessa sera, su un altro canale, c’era un film intitolato Shark ( minchia la fantasia) che narra una storia pressocché identica a quella del film da te descritto, basta cambiare la palude con un oceano e lo scantinato con un parcheggio sotterraneo. Mah!
Cazzo, chiama un paio di fiche, io e la mia ragazza portiamo la birra, hai descritto una serata spaparanzo totale con film perfettamente mixati!!!
Però non ho ancora capito (non che mi interessi davvero, ma Aja è buffo in proposito) se ci sono scene di sesso/nudo in questo Crawl
Che poi se uno vuole pompare di fantasia, Crawl >>> Carponi >>> “A pecorina” !!!!!!!!!! Sentilo tutto il rettilone bagnato baby, senti come ti entra dentro il crawlspace… dio muoio
Cmq a me sto crawl e’ piaciuto, a parte il finale e le reazioni di barry pepper che sembrava non soffrire abvastanza x quello che subisce…. Il film e’ un buon croc movie estivo ( forse il miglior croc…)! Belli gli alligatori..
Ok inizio a convincermi a dargli una chance
Credo di star iniziando ad avere un’opinion critica del film, perché suppongo di aver intuito quale TIPO di film produce queste opinioni contrastanti, cioè il film ASSOLUTAMENTE NON CAPOLAVORO che però è robustissimo nel suo genere anche proprio perché parte totalmente senza pretese né se la tira.
Appena esce in DVD lo vedo.
Grazie a tutti quelli che mi hanno fatto aggiornare man mano le mie idee
Ps sei nuovo Noker? Non ricordo di aver mai letto il tuo nick finora… se è così non c’è che dire… Un’entrata col botto!
Concordo con Stanlio; Aja può e deve fare più di questo, visto che Piranha era in assoluto superiore, pure rimanendo anch’esso una cazzatona (divertentissima). Non che non mi abbia fatto trascorrere un’oretta e mezza in allegria eh? Però quel finale scontato e moscetto poteva evitarlo. Un po’ di cattiveria in più non avrebbe guastato in un film dalla trama così scontata. Vabbè, de sti tempi tocca accontentasse.
Alexandre Aja non ha fatto una “gradevole puttanata”, ne ha scritto la definizione con coccodrilli e topa sul Devoto Oli. Visto ieri sera e me ne sto già dimenticando, ma un’oretta e mezza piacevole me l’ha fatta passare.