Va a gusti, eh. Ci sono cose che ognuno di noi soggettivamente mal sopporta. Io per esempio faccio fatica con i bambini, la musica di Taylor Swift, Josh Gad, le cover con l’ukulele e i “film che fanno stare bene”. Ci sono eccezioni (una per tutte: i bambini di menare), e non dico che in assoluto non si debbano fare film che fanno stare bene con i bambini, Josh Gad e la musica di Taylor Swift suonata all’ukulele, per carità, fateli pure, ma, ecco magari io li evito. E invece no, oggi vi devo parlare proprio di un film così, con tutte queste cose dentro. Come sarà andata? Scopriamolo insieme! Sigla!
the original tay tay
Il trucco – lo dico subito prima che pensiate di essere capitati sul sito sbagliato – è che in tutto questo ci sono anche gli zombie. Che tipo di zombie?, chiede subito, con aria da intenditore, l’esperto di zombie. Il modello classico: lentissimi, scemi, affamati, mezzi putrefatti, frutto del solito esperimento militare andato a male. Qualche tempo fa, recensendo Eat Local, citavo l’annosa questione “i vampiri hanno forse rotto il cazzo?”, un dibattito filosofico di cui esiste una versione zombie quasi identica, e in cui Little Monsters può inserirsi appieno. La risposta – spoiler – è sempre la stessa: dipende.
A inizio lockdown, giusto per mettermi nel mood giusto per i mesi a venire, ho rivisto Shaun of the Dead, che non riguardavo da anni. Mi dicevo “vediamo un po’ se è invecchiato, ogni tanto ai cult movie di quel tipo e di quel periodo capita”, invece un cazzo, anzi, semmai ti accorgi di quanto erano già vecchi subito tutti i suoi epigoni, quelle che – ho scoperto recentemente – qualcuno chiama “zom com”. Little Monsters è proprio una “zom com” e, in pratica, racconta la stessa storia di Shaun of the Dead: il protagonista è un trentaequalcosenne mai uscito dall’adolescenza e incapace di vedere al di là del proprio limitatissimo naso, mollato dalla fidanzata e preso mediamente male, ma non ancora abbastanza da capire che la responsabilità della sua grama situazione è soprattutto sua. Prima che il tutto diventi una commedia di Judd Apatow, parte, inizialmente sullo sfondo e ai lati del suo limitatissimo campo visivo, un’epidemia zombie: nel tentativo di salvare se stesso, il suo interesse amoroso, il suo migliore amico e un gruppetto di gente inerme, il Nostro attraversa un mini-arco trasformativo che lo proietta un po’ più vicino all’età adulta.
Nel caso di Little Monsters, che è ambientato e girato in Australia, il protagonista, Dave, è questa versione del discount di Chris Hemsworth, e il film impiega un primo atto sinceramente un po’ troppo lungo – e così ricalcato su una rom com standard da farti dubitare che la parte “zom” arriverà mai – a stabilire quanto sia un cretino infantile ed egoista: ancora convinto di poter sfondare con la sua band metal che si è sciolta sei anni prima, passa dall’accollarsi alla fidanzata all’accollarsi alla sorella, madre single di un tenero moccioso – moccioso con cui Dave trova un’immediata intesa, condividendone l’età mentale (anzi: il bimbo è decisamente più maturo). Il film finalmente inizia quando Dave, accompagnando il piccolo a scuola, incontra la maestra, Miss Caroline, una radiosa Lupita Nyong’o con sorrisone, abitino giallo sole e una passione per l’ukulele. Dave, sperando di portarsela a letto, si offre di accompagnare lei e la classe del nipotino nella gita alla fattoria didattica, che però, all’insaputa di tutti, sorge vicino a una struttura segreta dove gli americani – di chi credevate fosse la colpa? – stanno svolgendo esperimenti genetici creando voraci morti viventi. Gli zombie scappano, si moltiplicano, raggiungono la vecchia fattoria e presto Dave, Lupita e i mocciosi si trovano a essere gli unici sani rimasti, assediati nel negozietto di souvenir.
Ah, no, aspettate, c’è anche Josh Gad. Se non sapete chi è Josh Gad, o se non vi siete mai soffermati più di tanto a pensare a lui, vi dirò solo: Olaf di Frozen (se non sapete chi sia Olaf di Frozen, beh, mi congratulo con voi e la vostra fortunata esistenza, NON GOOGLATELO). Ma anche LeFou nella versione live action di La bella e la bestia, quello che avrebbe dovuto essere il primo personaggio dichiaratamente gay di tutto il canone Disney, e poi si è scoperto che “dichiaratamente gay” per la Disney corrisponde ancora al queer coding che per un secolo Hollywood ha utilizzato per caratterizzare i cattivi dei film, la comunità LGBTQ ha risposto incazzata “ma che, davero?”, i fondamentalisti cristiani hanno boicottato comunque il film senza averlo visto, i russi l’hanno censurato, e , in generale, la Disney ha fatto ancora una volta un ottimo lavoro. Ora, non credo certo che tutto questo sia davvero colpa di Josh Gad… oppure sì?
In Little Monsters Josh Gad interpreta una celebrità del canale per bambini Nickelodeon, e dal minuto uno in cui appare sai già che è uno stronzo. E questa è un’ottima scelta del regista & sceneggiatore Abe Forsythe (non ho mai visto niente di suo, ma secondo IMDb dirigerà il prossimo RoboCop), nonché una delle buone idee del film: far interpretare a Josh Gad un idolo dei bambini che segretamente è un uomo di merda, sessodipendente, egoista e meschino, che odia i ragazzini e li sfrutta solo per scoparsi le loro mamme. Insomma, il succo del film è: Dave, Lupita e i mocciosi si trovano rinchiusi con questo stronzo nel negozio di souvenir nel mezzo della fattoria didattica nel mezzo dell’Australia, assediati da un’orda di zombie e con un plotone di militari americani pronto a risolvere la situazione come solo gli americani sanno fare, e cioè facendo esplodere tutto. Quel che segue è, come potete immaginare, abbastanza prevedibile, ma anche a tratti moderatamente divertente.
Little Monsters però non è solo “una commedia con gli zombie”, è “una commedia che fa stare bene”. Avete presente quel tipo di film che vogliono convincervi a tutti i costi a lasciare la sala sorridendo e sospirando, pensando a quanto tutto sommato questa pazza pazza vita sia in fondo piena di cose belle e degna di essere vissuta intensamente? Ecco, come dicevo all’inizio è questione di gusti, personalmente questo genere di film mi fa venire solo voglia di innalzare altari a Cthulhu, ma chi sono io per giudicare i gusti degli altri. Il problema di Little Monster è che già maneggiare due generi dal registro teoricamente opposto come l’horror e la commedia richiede più abilità di quel che sembra di primo acchito, se poi ci aggiungi pure la componente sentimentale l’opera di equilibrismo che viene richiesta è ancora più ardua. Forsythe ci butta pure dentro l’elemento satirico: nel personaggio di Josh Gad come si è detto, nella sottile equivalenza tra educazione dei bambini, canzoni di Taylor Swift e lavaggio del cervello, e soprattutto nella parodia dei militari americani tutti d’un pezzo, talmente abituati a creare disastri e a “sistemarli” con esplosivi e pallottole, che quest’ennesima epidemia zombie australiana è per loro solo altra noiosa routine.
Le sortite satiriche non sono male, ma finiscono quasi sempre anestetizzate dall’anima “adorabile” del film che, davvero, se non ci fossero le parolacce e qualche bel sbudellamento splatter, potrebbe davvero essere un film di zombie per bambini. L’altra buona idea del film è Lupita Nyong’o, ma per quanto mi riguarda Lupita Nyong’o è sempre una buona idea. Qua prende un personaggio per cui sulla carta sarebbe impossibile provare qualunque empatia – la maestrina buona & bella armata di sorrisi & ukulele, così dedita al proprio lavoro da conservare la calma pure nel mezzo dell’apocalisse zombie, e anzi sfoderare con prontezza la carta La vita è bella convincendo i bambini che sia tutto un gioco – e lo trasforma un po’ in una persona verosimile (l’insegnante appassionata ma fondamentalmente esausta) e un po’ in una segreta psicopatica (il monologo con cui minaccia Josh Gad è l’apice del film, e non solo perché minaccia Josh Gad).
E quindi, per concludere, com’è andata? Beh, vista l’alta concentrazione di cose da cui solitamente mi tengo alla larga, poteva andare peggio. Ma anche decisamente meglio. Come una grande quantità di suoi omologhi, mi sento di catalogare anche Little Monsters nella foltissima categoria dei “senza infamia e senza lode”. Un po’ come quasi qualsiasi cover, anche di un gran bel pezzo, suonata all’ukulele.
Dvd quote: «Eh. Carino.», Xena Rowlands, www.i400calci.com
Mi hai convinto sia a vederlo sia a starne parecchio lontano. Nel dubbio mi sa che skippo fortissimo fino alla parte con gli zombi e il sangue.
Dopo gli inarrivabili Vampiri, gli Zombie sono al secondo posto dei cliché dell’horror di cui mi sono francamente rotto le palle (per la cronaca: gli slasher a schema classico sono al terzo).
Inoltre: l’horror comedy è in assoluto il genere più difficile da scrivere e dirigere, è un attimo ritrovarsi a vedere battute che non fanno ridere e ammazzamenti messi più a scopo “cosmetico” che per reale funzionalità.
Motivo per cui alla fine CREDO CHE lo vedrò, ma è la terza volta che il dito vacilla sul tasto Play e guardo qualcos’altro…
Avendolo visto in uno dei momenti più deprimenti del lockdown… beh, banalmente “mi ha fatta stare bene”.
Ho riso, ricoperto di insulti Josh Gad (e per estensione quel rompipalle a propulsione eterna di Olaf), eletto la Nyong’o a reginetta black dell’horror, sculettato sulle note delle canzoni di Taylor Swift, apprezzato moltissimo l’accento aussie.
In due parole, mi ci sono divertita.
Non l’horror dell’anno, non la zomcom della vita, non il film che a fine 2020 metterò nelle “classifiche” ma lo stesso gli ho voluto bene.
Ciao a tutti. Ma dove lo si trova?
In generale apprezzerei tanto un indicazione di dove recuperare. Soprattutto oggi che i cinemi sono tutti chiusi!
Grazie
Non che prima recensissimo solo roba che veniva proiettata all’Arcadia di Melzo, eh? Ma questo si trova in homevideo di importazione.
Comunque c’è il sito JustWatch che per ogni film ti dà tutte le opzioni di streaming, noleggio e acquisto presenti sul web per il tuo paese. Lo sto usando sempre più spesso, è quasi imprescindibile per ciò che non è al cinema. Ed è legale.
@Beppe a caso
Confermo che l’unica opzione legale per vederlo è in DVD/BR di importazione. Su Amazon.it si trova in edizione UK.
Per ovvi motivi non sto a dettagliarti come l’ho recuperato, un paio di settimane fa. Però avendo come protagonista un’attrice premio Oscar, tra non molto sono certo che beneficerà di una distribuzione meno… uhm.. problematica :)
Ora è in programmazione su Sky, visto e piaciuto :)
Chiaro che il film lo tengono su Lupita Nyong’o e Josh Gad…
Bellissima rece ma se Josh Gad piuttosto che alle mamme avesse puntato ai bimbi sarebbe stato tutto più credibile e divertente. Anch’io faccio fatica a guardargli la faccia, a quell’uomo(?)
Il filmetto mi sembra scadente, ma gli interpreti mi sembrano convinti: mi basta vedere la foto per realizzare che se io avessi una pistola con una sola pallottola in una apocalisse zombie, la pallottola non sarebbe nè per la testa di uno zombie nè per la mia, ma per quella del personaggio di Josh Gad.
E’ una questione di priorità!
Sono uno strimpellatore di ukulele. Comprendo il disprezzo che generiamo nei musicisti bravi ma volevo solo dirvi che non ci fermerete mai.
10,100,1000 John Belushi per ogni strimpellatore di ukulele e ogni sfigato con la chitarra acustica.
John Belushi non potrebbe nulla neanche se si alleasse col Dr. Cox e Pete Townsend. Per ogni ukulele spaccato 3 prenderanno il suo posto, noi siamo legione.
Ma per curiosità, ma coi bonghisti che rapporti avete? Siete solidali in quanto la gente guarda entrambi come spaccamaroni velleitari, o li disprezzate anche voi perché per suonare l’ukulele serve almeno uno straccio di base teorica in più?
Be’ ma vorrai mica paragonare, noi dalla nostra abbiamo Eddie Vedder, Israel “ctrl V” Kamakawiwo’ole e la frangetta di Zooey Deschanel, loro ormai per tutti sono quelli di Parco Sempione.
Gigos sono con te, siamo tantissimi XD
L’alba degli ukulelisti strimpellanti. Sto 2020 trova nuovi motivi per giustificare il mio stile di vita da Prepper
Dei suonatori di bonghi non bisogna ammirarane la abilitá tecnica ma la perseveranza: non è facile suonare mentre ti lanciano secchi d’acqua (nelle migliori delle ipotesi). Saper suonare l’ukelele oggi mi sembra l’equivalente di saper fare l’intro di stairway to heaven dei miei tempi… ah vecchiezza!
O il riff di “Smoke on the Water”
Concordo su alcune cose però secondo me la forza del film risiede nel fatto di presentarci la maestra come l’unica in grado di tenere testa agli zombie perché riesce a tenere testa ai bambini, che sono di gran lunga più cacacazzi e difficili da gestire degli zombie appunto. In questo ho trovato uno spunto divertente su cui poi si poggiano molti cliché da tipica commedia indie che si rispetti, ma che tutto sommato regge bene tutto il film.
Quindi non hai solo un nome bellissimo, scrivi pure dei commenti arguti coi controcazzi. Se lo vedrò sarà perché mi hai convinto più di altri che ci sia un po’ di commedia nel film. Tolto quello, a me gli zombie fanno cagare da prima che diventassero mainstream. Gli unici “zombie” che sono stati capaci di impressionarmi, furono quelli di Io sono Leggenda, la loro aggressività psicotica seppe toccare qualche corda del mio inconscio, ma sennò, io di cose che fanno Ooooooooooooooooohhhhhh mentre vanno in giro lentissimi l’unica cosa che davvero mi esploderebbe fuori dalle viscere sarebbe rispondergli MA CHE OOOOH?!?! e chi ha orecchie per intendere intenda.
Finissima citazione. Se c’è una cosa su cui posso contare è trovare sempre piccole perle tra recensioni e commenti qui
Beh sul nome hai un conflitto di interessi non indifferente però XD
Finissima citazione. Se c’è una cosa su cui posso contare è trovare sempre piccole perle tra recensioni e commenti qui
Quell’uomo era mitico perfino al di là della parte triviale. Lavorava come uno schiavo ed era sempre in prima linea per iniziative culturali. E ti dirò una cosa, io che l’ho visto montare un telegiornale: i suoi sfoghi erano pienamente legittimi. Ci vogliono 3-4 ore per montare un tg di venti minuti, e lui faceva quello dell’ora di pranzo e di cena, quindi immaginati. E la gente gli faceva scherzi di proposito!!! Perché era buffo quando si arrabbiava! Comunque grazie del complimento, e comunque ci vuole un fine intenditore per intendere una fine citazione!
Mi sembra che a questo film manchi solo una cosa: un adorabile cagnolone (magari un po’ zombie) che aiuti a risolvere la situazione, e un intrigo parallelo di ipoteche e bancari senza scrupoli che spacciano mutui truffaldini – problema che verrà risolto dall’adorabile cagnolone (magari un po’ zombie).
La maestrina che deve gestire la classe in un’invasione zombie (anche se le liberatorie la metterebbero al sicuro da rivalse legali dei genitori) potrebbe essere una cosa simpatica… certo che beccare la combo esatta di tutto ciò che non si ama è un bel colpo! Se succedesse a me, sarei curioso di vedere il risultato finale XD
Più che sul tipo di zombie che ci sono nel film, ero curioso sul tipo di cani… sono quelli che riescono a guardare su?
eh no gente, gli zombie hanno rotto il cazzo, ma che proprio ormai è consumato, quasi ridotto in polvere…e molto più dei vampiri che sinceramente non vedo tanto inflazionati al cinema o in tv…si, si quella serie lì di film e quell’altra per la tv, altri epigoni simili… ma erano cose che si droppavano ovviamente senza manco starci a pensare, per istinto tipo quando si evita di pestare una merda di cane…mentre per gli zombie con walking merd e cloni vari hanno fatto terra bruciata…e anche al cinema tra l’orrido WWZ, l’inutilissimo sequel di zombieland, la cagata d’autore dei morti non muoino…è un argomento sul quale per almeno un lustro si dovrebbe stoppare forte, un bel veto e via.
Cancellato il “corpo del reato” dal PC e visto legalmente su Sky On Demand ieri sera.
Gag mediamente divertenti.
Lupita Nyong’o stupenda come sempre.
Il bambino protagonista non fa rivoltare Erode nella tomba.
Diciamo che è un horror entry-level. Tanto innocuo quanto fine a se stesso.
Miss Pitch Zero ha apprezzato. Il ché è tutto dire…
Aggiungo.
Gli zombi, che come ho scritto sopra hanno rotto le palle, qui non hanno alcuna valenza allegorica-metaforica. Sono morti viventi ma avrebbero potuto essere Testimoni di Geova infoiati alle 6 del mattino, anziani positivi al COVID-19 senza mascherina o No vax in acido… sarebbe stato lo stesso film
Chissà se il risultato sarebbe cambiato utilizzando la combo anziani TdG e no vax che senza mascherina si presentano alle 6 di mattina sul pianerottolo?
Roba che Lovecraft levati.