The New Mutants, come molti ormai sanno, è un film che è stato girato tre anni fa.
“Come mai esce adesso?”, mi chiedete in coro facendomi innervosire subito perché stavo appunto per dirvelo, porcamiseria, la recensione è appena iniziata, ma per via di stare un attimo calmi e continuare a leggere???
Adesso ve lo dico.
Anzi mettiamo in chiaro subito le regole: le domande si fanno alla fine.
Ci sono diverse versioni sul perché non è uscito subito.
I più maliziosi diranno che era brutto e che volevano rigirare dei pezzi: tutti i coinvolti hanno smentito, facendo notare tra l’altro che è impossibile fare reshoots visto che son passati tre anni e i protagonisti son tutti regazzini che nel frattempo son cresciuti. Charlie Heaton ad esempio oggi è alto almeno 20cm in più, e Maisie Williams c’ha la barba.
Quelli ancora più maliziosi diranno che è colpa dell’acquisizione della Fox da parte della Disney, che ha sconvolto un po’ tutti i piani sulla gestione del pacchetto Marvel.
Ma la realtà è che c’era un preciso piano di farlo uscire nel momento strategicamente ideale.
D’estate?
No, troppa concorrenza.
Autunno?
Troppa concorrenza.
Gennaio, il mese storicamente più debole in cui nessun americano va al cinema per cui ci ammassano tutti i film pacco?
No no, troppa concorrenza, troppa roba.
Sembravano ormai dei folli alla Fox, la situazione stava diventando una barzelletta, ma alla fine la tattica attendista ha pagato e hanno trovato lo slot perfetto: subito dopo una cazzo di pandemia apocalittica globale, a cinema appena riaperti, quando in sala danno letteralmente solo questo e Tenet.*

Ormai il film è talmente vecchio che hanno già fatto la chiamata Zoom per la reunion
In tre anni può succedere di tutto, ma la fortuna di The New Mutants è che, sulla carta, la sua idea funziona ancora.
Trattasi in sostanza di film di supereroi, ambientato nel mondo di altri supereroi molto conosciuti, da cui però si discosta sia come tono che come tipo di avventura.
Vorrei dire Joker, ma rischierei di confondervi: è tutto un altro tipo di approccio, è infinitamente più leggero e meno ambizioso, ma ha in comune sia l’aria da spin-off “alternativo”, sia la netta sensazione che si reggerebbe tranquillamente in piedi anche da solo, senza usare un franchise famoso come stampella commerciale.
Che poi, a dirla tutta, che razza di stampella commerciale sarebbe? Joker lo conosce pure mia nonna, ma sfido chiunque a collegare i New Mutants agli X-Men senza una pubblicità o una scritta “X-Men presenta” che glielo spieghi. La serie originale è dell’82, ma è roba per appassionati. È come ricordarsi che nell’85 tre quarti dei Duran Duran formarono gli Arcadia.
Anzi, ancora più divertente: portateci uno che non sa nulla e non si accorge del logo Marvel, e poi ditemi che fazza fa quando uno dei personaggi dice “Ma secondo voi perché siamo qua? È per farci diventare degli X-Men? A me non dispiacerebbe diventare un X-Men” e si accorge che è serissimo e che nessuno batte ciglio.
Ma magari sono io. Magari è una cosa moderna che non fa scappar da ridere a nessuno, o magari sottovaluto la fama dei New Mutants. Ok boomer? Nel dubbio, ok boomer.
Che comunque non è che il collegamento con gli X-Men arrivi a sorpresa: la trama prevede una scuola per giovani mutanti che non hanno imparato a controllare i loro poteri, e/o che non sanno nemmeno ancora quale sia, per cui ovvio che uno ci pensa subito anche se non conosce i personaggi. E i temi più ovvi di emarginazione e formazione sono gli stessi.
Ma questa faccenda che tenta un tono alternativo, più minimalista, un pelo più serioso, meno supereroistico e progressivamente più teen horror, lo fa sembrare una storia parallela ispirata. Un pochino alla Brightburn, se vogliamo.
O forse è semplicemente questione che è molto più povero (letteralmente sei personaggi, cinque ragazzi e una dottoressa in un’intera villa senza uno straccio di staff).
E di sicuro non aiuta che per qualche motivo citano gli X-Men ma si trattengono dal menzionare Professor X o Magneto anche quando è chiaro che si riferiscono a loro.
Gli X-Men, inteso come noto gruppo di supereroi che vivono tutti insieme in una scuola che accoglie e protegge i mutanti, sono in gran parte extra-testuali: un’ambizione, una speranza, l’unica cosa che dà ai protagonisti un qualche senso di scopo in una situazione che per loro è ancora grigia e incomprensibile.
In un altro film verrebbero raccontati un po’ di più se non proprio mostrati, ma qua si conta sul fatto che tutti sappiano perfettamente chi siano e cosa rappresentino, e questo glissare – siccome non hanno voluto mettere la scritta “X-Men presenta” – rappresenta l’unico aspetto con cui il film si dichiara parte di un franchise e di un discorso più ampio pur cercando di prendere una via stilistica tutta sua.
Il progetto ormai è morto e non solo per il passaggio alla Disney, ma chissà quali erano le intenzioni iniziali e che strade avevano in mente per proseguire ed eventualmente unirsi ai “grandi”.

Da sinistra a destra: Maisie Williams, Charlie Heaton, Blu Hunt, Henry Zaga, Andy Serkis in motion capture.
The New Mutants, dicevamo, vira sul teen horror.
La mossa può cogliere di sorpresa chi si aspetta un film di supereroi classico, ma non chi conosce i personaggi tirati in ballo.
The New Mutants ha sostanzialmente un’unica buona idea: svelarla costituirebbe uno spoiler per tutti quelli come me che di loro sa soltanto che si tratta di giovani X-Men di seconda fascia, ma non lo sarebbe per tutti quelli che capiscono a cosa si va incontro quando si accorgono che la protagonista è Danielle Moonstar in piena origin story.
Il che mi mette un dubbio: sarebbe davvero spoiler svelarlo? Cioè, è roba di dominio pubblico dall’82.
È come quando guardate un film tratto da un fatto di cronaca di cui non eravate a conoscenza: i filmmakers non sono comunque nella posizione di poter contare seriamente sul fattore sorpresa.
È spoiler dire in anticipo a un tizio che vuole vedere Batman Begins che a un certo punto nel secondo tempo Bruce Wayne si metterà un costume da pipistrello con un sacco di gadget?
Il punto è che nel caso di Batman il personaggio è ultranoto e i motivi di interesse sono molteplici, che includono e non si limitano allo scoprire esattamente com’è che al Bruce ci è venuta questa idea di aggirarsi per Gotham in pigiama e mantello e con appresso un sacco di giocattoli.
E il problema è che nel caso di The New Mutants non esistono e non vengono forniti altri veri motivi di interesse aldilà dello scoprire quali sono i poteri della giovane Dani.
Il secondo problema, infinitamente più grave, è che questi poteri stimolano domande intriganti (come cambiano i rapporti tra lei e gli altri?) che prontamente vengono smorzate in meno di cinque minuti a favore di una direzione molto meno problematica. La mia reazione ignorante è stata di piacevole curiosità sul momento, e di estrema frustrazione un momento dopo.

Che paura. Urca che paura. Fa proprio paurissima. No davvero.
The New Mutants, alla fine dei conti, è un piccolo X-Men vagamente mischiato con un piccolo It.
I suoi momenti “horror” sono espliciti ma all’acqua di rose, anche se sufficienti a spaventare quelli seduti dietro di me che probabilmente erano abituati al massimo all’Avvoltoio di Spider-Man.
Soffre di script elementare e di personaggi scialbi, perlopiù caratterizzati dal loro accento: Roberto da Costa è brasiliano, Illyana Rasputin è russa, Sam Guthrie è del Kentucky, Rahne Sinclair è di Bristol.
Alla fine quella con la parlata più neutra è Danielle, una Cheyenne del Nord.
Blu Hunt, nel ruolo di Danielle, è decisamente la più acerba di tutti – un po’ un pacco, essendo protagonista.
Henry Zaga/Roberto è insipido, Charlie Heaton è tutto concentrato ad azzeccare la cadenza redneck pur essendo dello Yorkshire, Maisie Williams a confronto degli altri fa la figura della veterana.
Finisce per assurdo che la gara di carisma la vince Illyana Rasputin, che è stata interamente ricreata in CGI.
Ora potete fare le domande.
DVD-quote:
“Saranno anche nuovi ma scadono davvero in fretta”
Nanni Cobretti, i400calci.com

The New Mutants: copertina del primo album
*ok non è vero. Sono andato in uno dei miei multisala di fiducia, nella zona industriale di Surrey Quays, e su otto sale davano tre film: questo, Tenet e Unhinged, quello che parla di Russell Crowe che ci suonano il clacson in tangenziale e lui s’incazza. Ma bisogna essere davvero disperati per andare al cinema a vedere un film che parla di Russell Crowe che ci suonano il clacson in tangenziale e lui s’incazza, e per quel che mi riguarda sei mesi di astinenza da sala causa pandemia apocalittica globale non sono abbastanza.
Perche` farlo uscire in sala a questo punto? Non era meglio dirottarlo su Disney+?
Troppa concorrenza.
clausole del contratto ereditato dalla Fox che obbligavano ad una release in sala prima, e anche dopo su Disney+ non può finirci perchè Fox aveva venduto i diritti per lo streaming a WarnerMedia/HBO, presumo questo sia solo per il mercato americano, qua da noi potrebbe finire ovunque.
Se è di HBO in Italia arriverà probabilmente su Sky
In questi giorni su Disney+ avevano la concorrenza anche di quella merda indifendibile del nuovo Mulan…
“Illyana Rasputin, che è stata interamente ricreata in CGI”
Puoi spiegare per favore? Intendi che Anja Taylor Joy è troppo bella per essere vera?
Bello o brutto lo lascio decidere a voi, a me fa precipitare nell’uncanny valley come Polar Express, il Pinocchio di Garrone o Devon Aoki.
ahahah, ma non è male, dai. Di sicuro è stata la miglior scelta di casting, quando girarono il prequel di Dark Crystal
Mi ha detto mio cuggino che la fox aveva accordi pre esistenti l’acquisto da parte della Disney con la hbo max in caso di distruzione diretta in streaming…
Mean girls, coi superpoteri.
I mutanti sono stati creati per poter parlare di altre cose: gli X-Men per parlare di razzismo e di politica, i nuovi mutanti per parlare della spaventosa trasformazione di ogni adolescen- FERMATI HO CAPITO FAMO IL TEEN DRAMA
Spoiler?
Quando sono apparsi gli slendermen con camicie di raso e attillate e pieni di tatuaggi ho pensato ai miei amici tamarri catanesi e mi sono messo a ridere
Dunque fa schifo?
Quali punti ti confondono?
Tra essere un film scialbo e mediocre e far schifo c’è differenza. E poi, da fan nostalgico dell’epoca d’oro degli X-Men e accreditata enciclopedia vivente sull’argomento mi permetto una fievole speranza.
Ci sono cose che possono dare più o meno fastidio. Penso che il meglio a cui possa aspirare è che lo sopporti e te lo scordi mezzora dopo.
Può essere che già da Settembre di un anno fa girava il trailer in sala? (e già non mi attirava)
Può essere sì.
Siccome mi ha fatto molto ridere la sinossi di Unhinged sono andato a vedermi il trailer e…Dopo la cover eterea forse che il nuovo trend in scia a The Batman sono i Nirvana decostruiti e vagamente dubstep?
“Soffre di script elementare e di personaggi scialbi”, questo si evinceva già un bel po’ dal trailer. Però se si vuole andare al cinema in sto periodo e si è già visto Tenet, alla fine altro non c’è…
Film di merda ma voglio subito un sequel. Ma tipo che le riprese devono iniziare ieri.
(Teniamo Ana Taylor-Joy più lontana possibile da Mad Max / Furiosa…)
Poteva essere una bomba e invece…scrittura troppo piatta per un cast che invece a me è apparso assai azzeccato (Anya Taylor Johnson NATA per essere Magik, Danielle Moonstar nel fumetto era l’opposto del pulcino bagnato che è nel film ma pazienza). La faccenda degli accenti non infastidisce più di tanto ma se Roberto DaCosta e Iliayna Rasputin hanno di esotico solo il nome.
Sì, horror all’acqua di rose e una messa in scena che poteva ricrearsi in un teatro, tanto strinzite sono le locations e i personaggi…e nonostante questo questi ultimi sono proprio un po’ più che tagliati con l’accetta…il macho in realtà insicuro, la dura che indossa su un’armatura (letteralmente) per non farsi ferire dai ricordi probabilmente di molestie infantili, la timorata di dio che vive la sua condizione come un peccato mortale, il sottoproletario con il senso di inadeguatezza.
Peccato, sarà per la post-pandemia, forse, se la Disney crederà nel rilancio del mondo mutante.