In occasione del suo 40esimo anniversario, vi abbiamo raccontato del seminale Superman di Richard Donner e dei suoi tre sequel, incluso lo spin-off Supergirl. Ma com’è proseguito il rapporto tra il cinema e i fumetti dopo quel rivoluzionario successo? Scopritelo con la nostra rubrica #EroiDiCarta.
Guardatela; guardate che faccia di tolla.
Insomma Halle Berry era arciconvinta di star girando un apologo filosofico sulla falsariga di Tarkovskij, poi ha visto il prodotto finito e si è accorta che questo Catwoman era una ciofeca: buongiorno eh, Halle, ben svegliata! Per non fare una figura di merda (vurriammai che l’Academy decidesse di ritirarle l’Oscar che fa bella mostra di sé sul caminetto e la gente come ne parla bene, signora mia), la nostra eroina fa la mossa meno eroica concepibile: lo scaricabarile doppio carpiato. E’ tutta colpa del suo agente e della produzione, ovviamente; lei non c’entra niente, lei non c’era e se c’era dormiva (questa probabilmente è vera). Si fa perdonare solo perché la prende con ironia.
La storia è una minchiatina che fa acqua da tutte le parti e non ha alcun punto di contatto con Batman o altra gente in calzamaglia, per cui non se ne capisce nemmeno la necessità; però permette a Pitof (che non si chiama davvero così; questo nomignolo che sembra il rumore di una bagola che cade nel cesso se lo è scelto lui, capite?) di sborrare su tutte le sequenze come se le avesse girate con un drone ubriaco – che nel 2004 non era così facile, dai, ammettiamolo. Solo che Pitof crede che basti fare il Cirque Du Soleil con la telecamera per fare del cinema; tutto il resto, dai costumi da sfigata di Halle Berry pre-trasformazione, a quell’orrendo caschetto sbarazzino che la invecchia di 25 anni, dalla caratterizzazione dei personaggi (la gattara mannara che le fa sostanzialmente da Alfred e le regala la maschera di plastica con le orecchie svergole, il collega checca, la collega ciccia), alla mitologia del gatto attraverso le epoche: è tutto lasciato al caso, ma che ce frega ma che ce ‘mporta; il risultato è un’ora e mezza de Lo Sbaglio all’ennesima potenza – non è necessariamente orrendo, eh, però bisogna sapere anche sbagliare e Pitof sbaglia anche Lo Sbaglio. Ci vuole del talento anche in questo campo.
Peché il problema è che alla fine, una volta consegnati i cattivi di turno o alla giustizia o al morbo della morte, non si capisce bene che cosa fa Catwoman a parte zompare fra un palazzo e l’altro nella notte e godersi l’emancipazione femminile, né si capisce perché ciò le debba impedire di trombarsi Benjamin Bratt, qui in salsa “Goldblum-di-Jurassic-Park dei poveri” che comunque oh, sputaci su. Non c’è ombra di Batman né di un’altra minaccia incombente, qualsiasi cosa che tenga un po’ impegnata questa Catwoman che comunque ormai tutti sanno chi è, quindi non può nemmeno presentarsi all’ufficio di collocamento a cercare lavoro come graphic designer; cioé Bruce Wayne campa di rendita, ma lei deve guadagnarsi i croccantini. Secondo me Pitof a un certo punto si è accorto che stava sbagliando tutto e ha voluto scongiurare l’eventualità di un sequel. Vabbé ma tanto mica sarebbe stato obbligato a girarlo lui!
Con Catwoman, la povera Halle conferma ciò che sapevamo praticamente dal minuto zero: che quell’Oscar per Monster’s Ball era una bieca operazione di ipocrita tokenism basato di qualunque cosa tranne il talento. Infatti da Catwoman in poi nessuno si è più sognato di descrivere Halle Berry come una “attrice da Oscar” e giustizia è stata fatta.
A brillare di luce propria è invece la splendida quarantenne Sharon Stone, licenziata dalla ditta di cosmetici del marito perché era di avere appunto compiuto gli –anta: come Isabella Rossellini, a suo tempo licenziata da volto ufficiale di Lancôme alla veneranda età di 43 anni quando era ancora di una bellezza imbarazzante (c’è questa scena in cui Stone, megasexy e disperata, si spalma mezzo litro di biacca sul collo che mi ha ricordato troppissimo la parodia di Serena Dandini nei panni della “splendida quarantenne” con la cazzuola di crema). I duetti fra Stone e Berry sono abbastanza impietosi a livello di talento, ma una delle perversioni del film è quella di mettere in bocca le uniche battute sensate e vagamente femministe a un personaggio di villainess opportunista e assassina; la dinamica della sua morte, poi, è una paraculata da casistica gesuita macchinata apposta affinché Catwoman si mantenga le zampette pulite. Dai, Pitof, insomma.
DVD-quote:
“Ho visto di peggio: però non mi viene in mente cosa”
Cicciofelina Wertmüller, i400calci.com
su sto film di pitof ti do ragione su tutto tutto tuto
sull’oscar alla berry invece secondo me se lo meritava .
monsters ball dopo magnolia è il film più portasfiga ( molto profetico in tal senso il suicidio di ledger ) di tutti i tempi però appunto è un bel film
avrei capito se dicevi ” halle berry per mezzo monsters ball è nuda e l’academy era arrazzata di brutto ” ma proprio dire che recita male no dai.
se rinasco voglio rinascere bily lee john william thorton.
bob
Monster’s ball è ,e lo dico pensandolo, un brutto brutto film.Meriterebbe un approfondimento , peccato non sia calcistico , per lammerda che è.
Catwoman è sempre una merda ma almeno intrattiene.
Se non ricordo male , quando vinse l’oscar Halle berry , la cerimonia fu basata sul “the oscar goes to… afroamericans” .
Diciamo che il 2002 fu un anno un po’ sospetto:
– Miglior attore protagonista Denzel Washington (pure lì mille polemiche perché lo premiano l’unica volta che fa il cattivo)
– Miglior attrice protagonista Halle Berry
– Premio alla carriera Sidney Poitier
– Conduttrice Whoopi Goldberg
Sembra proprio che avessero detto “dài quest’anno va così, bisogna mettersi in pari”.
Su Shrek niente da dire.
Tral’altro la cosa triste è che tutti i nomi che hai citato la statuetta se la meritavano e la Academy ha dovuto dedicare un’annata apposta per rimediare – e comunque non pareggiare minimamente lo squilibrio storico di assegnazioni (per me pure Halle Berry per Monster’s Ball, non è stata la prima a deragliare dopo l’Oscar, mi viene in mente Hillary Swank tipo per citare una bianca al riparo da sospetti di tokenism).
Io Monster’s ball non me lo ricordo male, ma ipocrita fino al midollo si’.
Cioe’ dai, abbiamo il questurino razzista Billy Bob Thornton che “guarisce” dal razzismo e pure dal questurinismo… trombando Halle Berry.
Avrei voluto vedere se era Whoopy Goldberg. O anche solo una normale donna nera che non sembrasse una bellissima donna bianca incidentalmente di un meraviglioso incarnato caffelatte come la Berry.
Sul film in questione: mai riuscito a vederne piu’ di cinque minuti di seguito. Passo.
caro tommaso non sentivo il termine questurino dal 1975!!!
corro subito a rivedermi “piedino il questurino” con Franco Franchi
grazie
anonimo
Quoto Tommaso, di Monster’s ball la trama è “Razzista guarisce dal razzismo scopandosi Halle Berry” e beh, insomma, BonciBonciBoBoBo…
Halle era ancora nel periodo in cui regalava nudità come niente fosse (Codice Swordfish) e niente mi toglie dalla testa che le diedero quell’Oscar per la combo “Film impegnato + Scena di sesso”. Ai giurati dell’Academy non dev’essere sembrato vero di poter premiare una scena di nudo con l’alibi del tema sofferto.
Finchè c’è la scena di sesso nell’equazione, ancora ancora è giustificabile.
Domanda off topic: perché “Magnolia” è un film porta sfiga? Cos’è che non so?
Scusa Cicciolina, che cosa vuol dire “una bieca operazione di ipocrita tokenism basato di qualunque cosa tranne il talento”?
tokenism = fare il minimo indispensabile per fare finta di essere inclusivi
ue ma io questo film l’ho visto pure al cinema! non avevamo veramente niente da fare quella sera col mio amico….
Un film che non ha mai avuto il minimo senso di esistere.
“alla cazzo di gatto” è meraviglioso :D
Oltre a Pitof, Titof e Titoff non ci dimentichiamo anche di Titeuf, personnage principal d’une BD francaise.
Bene, ora che ho parlato delle cose importanti, parliamo delle cose secondarie, e cioè del film di Catwoman. Che è un pò simbolo di quel periodo nel quale i produttori di Hollywood avevano capito che i supereroi al cinema tiravano, ma ancora non avevano compreso bene cosa esattamente qual era l’attrattiva che i buffoni in calzamaglia esercitano sul grande pubblico e finivano per propinare ciofeche tipo questa.
Sul film no comment perchè dai su…sulla Barry come non attrice da Oscar non saprei…bisognerebbe anche mettersi d’accordo sul valore che diamo alla statuetta…se facesse così schifo come attrice allora avrebbe vinto in quanto donna topa di colore in un film impegnato? Poi che non abbia mai fatto grandi film impegnati a parte quello innegabile…a parte Codice Swordfish, quello è un capolavoro assoluto.
Il film era una merda, verissimo, ma Halle Barry vestita di pelle all’alba degli anta che sfodera quel fisico lì, è stato il sogno erotico di un sacco di gente per anni e chi nega mente spudoratamente.
In mano ad un regista normale (o anche solo ad un regista), magari sarebbe fuori venuto fuori un film invece che un aborto di schifo
in Italia avevamo la Gatta Nera del programma di Pino Insegno a svolgere tal ruolo
Ci sono i cinecomics di merda e poi c’è catwoman…raramente ho visto un film dove e’ tutto sbagliato, di solito c’è sempre una scena, attore, look di qualcosa, una comparsa che ti fa dire ecco: almeno sta cosa e’ figa…qui nulla.
Sono fighe lei e la cattiva
E per sembrare fighe con quel costuma di merda da poveraccia/pornosoft che le hanno messo addosso ce ne vuole eh!
DVD-quote e tag (il primo) migliori del 2020. Chapeau!
Il film ? Be’, se si è ubriachi può dare una buona sferzata alle sinapsi.
Anche “Titof” è molto fonosimbolico.
Ricordo che io, ragazzino pirla in fissa con Batman e tutto l’indotto che gli gira attorno, ero fomentatissimo e già sognavo un cinematic universe ante-litteram.
Invece mi ritrovai davanti questa cacata incommentabile. Il film è insulso già di suo, ma se lo si guarda come adattamento è proprio un crimine di guerra, altro che Razzie Award.
Ps. Oggi il captcha ha messo in crisi la mia identità e ora sono in un momento Blade Runner, ne ho fatti quattro prima di convincerlo del mio status di umano.
Ti ha fatto il Voight-Kampff?
se vedi una tartaruga a pancia in su cosa fai? chiedilo a Ruggero Deodato!
il METASBAGLIO (…”lo” ?)
> la parodia di Serena Dandini nei panni della “splendida quarantenne”
grande deep cut @Cicciolina! Ancora mi ricordo lo “SPLOORCHHH” della cazzuola nel secchio di crema e quanto mi faceva ridere ogni volta.
(faceva il paio con la Finocchiaro di “Nuvenia Pocket, sicura a vai! … evvai! vaaaai!” “AAARGHHHHHH” :)
Voce fuori campo: “Ma come fa a fare tutto?”
Finocchiaro: “Io sniffo.”
Sono così stronzo che questo film al sapore di merda me lo volli gustare comodamente seduto al cinema. A mani bassissime il punto più basso raggiunto dai fumetti al cinema. C’avevano grano, c’avevano due star in cartellone e c’era già chi aveva tracciato la strada per portare a casa un risultato soddisfacente.
Sbagliarono tutto lo sbagliabile. Difficile fare di peggio perché pure nei peggiori lavori qualcosa si salva. In questo CATWOMAN non c’è nulla che possa farti dire “Dai, sta cosa non è così male tutto sommato”.
Almeno la Berry la prese a ridere..
Che poi Pitof, malgrado il nome di merda, aveva collaborato con Jeunet e Besson, due firme francesi piuttosto importanti in quel periodo.
Qualcuno ha visto il suo “Vidocq”? Niente di esaltante, ma qualcosa di salvabile c’era. Dopo Catwoman è praticamente sparito
Anch’io lo ricordo per Vidocq, che era una trashata action alla francese, un fumettone senza fumetto (mi pare sia tratto da un feuilletton) ma aveva un paio di elementi macabri non male. Pitof aveva anche curato gli effetti speciali dei film di Jeunet, tra cui Alien 4.
Vidocq mi era piaciuto. Non un capolavoro, ma un film d’azione che intratteneva a dovere ed era abbastanza originale.
di vidocq ricordo che era l’ultima spiaggia quando non sapevo cosa noleggiare, un po la copertina mi attirava ma la puzza di fregatura si sentiva e non l’ho mai piú visto…
Di questo film mi ricordo un mio amico che mi racconto la scena di Halle Berry che si strofina sulle sbarre della prigione dov’è rinchiusa e alla fine ci passa attraverso, perché come i gatti è riuscita a passare attraverso spazi stretti…
Mi ricordo anche che quando diedero l’oscar a Halle Barry ho pensato subito che fu fatto per unire maggiormente il popolo americano, visto che se non sbaglio fu la prima consegna degli oscar dopo l’attacco alle torri gemelle, ma onestamente non ho visto Monster’s Ball, magari l’oscar se lo merita tutto.
Comunque di questo film ho visto qualche minuto nei passaggi tv e mi ricordo che ho cambiato canale immediatamente…
Ma l’altro giorno stavano passando in tv Smokin’ Aces, non mi ricordavo di quanto fosse gnocca Alicia Keys una cosa incredibile…se non fosse che ai tempi di questo film ancora non era famosa, io gli avrei dato la parte di Catwoman ad occhi chiusi.
Imvece di commentare questo inutile film mi sembra più importante commentare la decisione della WB di far uscire su HBO MAX e in contemporanea nei cinema (aperti) Wonder Woman 2.
Questo segna la fine del cinema! In Italia non lo vedremo in nessun modo! Fottetevi Warner Bros!!!
Lo vedremo il giorno dopo in 4k in pratica.
In realtà, a voler trovare il buono nel coviddi, è che i film arrivano subito sulle piattaforme ufficiali.
Tipo ci mettono la metà del tempo di una volta.
Ma magari per te che fottesega di vederli al cinema, ma qualcuno apprezzerebbe un pò di attesa per l’uscita in streaming pur di vederlo su grande schermo.
Beato te che trovi dei lati positivi in questa merda, hanno devastato tutto il mondo…
Ecco, spesso quando recensite qualche Lo Sbaglio mi chiedo se sia possibile sbagliare Lo Sbaglio, Catwoman era la risposta prima della domanda.
Parlando della critica ad Halle Berry come attrice, non riesco a esprimermi per l’effetto Margot Robbie inverso.
Ossia, Margot Robbie è talmente fregna che uno non si accorge di quanto è brava (lo è).
Halle Berry è talmente fregna che, se anche fosse scarsa, io non riesco ad accorgermi.
Quindi è lo stesso effetto: la capacità del pubblico maschile di giudicare obiettivamente la performance di un’attrice è inversamente proporzionale alla sua avvenenza.
Nel bel libro in cui Lee Strasberg racconta la sua storia (mi pare “Lezioni all’Actor studio”), dopo 120 pagine di consigli, tecniche, finezze, allenamenti sulla necessità assoluta di allenarsi per migliorare, scrive: “comunque se un attore è bello/a lo guardo volentieri”. Serve aggiungere altro?
Ma qualcuno ha visto Kidnap con Halle Berry? L’ho trovato parecchio calciabile e non l’avrei mai detto. Asciutto e tesissimo. Meriterebbe una rece perché non se lo è filato nessuno.
Sì visto in tv qualche anno fa, all’inizio mi sapeva troppo di DTV però in effetti con lo scorrere del film si rivela teso e guardabile.
Anche se il doppiaggio è agghiaggiande!
Il grande rammarico in realtà è quello di non avere avuto un film con protagonista la Catwoman di Michelle Pfeiffer.
Pare che il progetto ci fosse