In occasione del suo 40esimo anniversario, vi abbiamo raccontato del seminale Superman di Richard Donner e dei suoi tre sequel, incluso lo spin-off Supergirl. Ma com’è proseguito il rapporto tra il cinema e i fumetti dopo quel rivoluzionario successo? Scopritelo con la nostra rubrica #EroiDiCarta.
Per prepararmi a questo film ho pensato di riguardarmi Daredevil, ma poi non ce l’ho fatta.
Mi guardo tanta merda, lo sapete benissimo, spesso anche più di una volta, ma Daredevil non ce la faccio.
L’ho visto al cinema: basta.
Lo so che c’è un director’s cut che è meglio, ve ne ha parlato Toshiro, fidatevi, mi fido pure io, ma è più forte di me: il pensiero che da un momento all’altro scatti Bring Me to Life è sufficiente a farmi rinunciare all’istante.
Non mi ricordo a che punto è del film e non voglio rischiare: Bring Me to Life è la mia kryptonite.
Se me lo chiedete adesso, Bring Me to Life è la canzone più brutta di tutti i tempi. Se me lo chiedete domani forse è un’altra, ma sta sempre in Top 10.
Per cui insomma, idealmente volevo farvi il pezzo in cui vi parlo di Ghost Rider in relazione alla “brillante” carriera di Mark Steven Johnson, e invece vi beccate il pezzo in cui lo valuto preso più o meno a sé che dovrebbe essere a suo modo interessante lo stesso.
Anche Ghost Rider l’avevo già visto a suo tempo, potenza di Nic Cage, e di base me lo ricordo come un Daredevil senza Bring Me to Life, ma ora premo Play e vediamo che succede.
Ecco una sigla severa per prepararvi al peggio:
È cosa nota che a Nic Cage piacciono i fumetti.
È quasi diventato Superman, ha chiamato il figlio Kal-El, lo si trova alle fiere a comprare numeri rari, ne ha scritto uno con suo figlio, ecc…
La mia tesi è che, appena ha vinto un Oscar, Nic si sia gettato sull’action per arrivare un giorno a coronare il suo sogno e interpretare un supereroe.
E appena è girata la voce che Ghost Rider fosse un titolo papabile per una trasposizione su grande schermo, Nic si è lanciato e ha rotto il cazzo per interpretarlo lui.
Ci teneva abbestia.
E lo poteva dimostrare: ha un tatuaggio di Ghost Rider sul braccio.
Tatuaggio di Ghost Rider che andava poi nascosto per poter interpretare Ghost Rider.
Cosa che non era nemmeno il fastidio maggiore: gli ci volevano infatti ben tre ore ogni mattina per mettersi il parrucchino e assomigliare al deep fake di Mark Wahlberg.
Ma insomma: grasso che cola, Nic è già in fase ballerina (Next è dello stesso anno, Wicker Man dell’anno precedente) ma ancora una star di richiamo, e viene confermato.
Una volta a bordo le regole si sanno: la sua parte se la scrive lui.

Nicolas Cage, 27enne di 43 anni
Il problema con Ghost Rider è che è ambizioso: vuole metterci i demoni, vuole metterci il western moderno.
Ma è anche commercialmente esigente, per cui vuole metterci pure i grandi sentimenti da soap opera.
Vuole piacere ai giovani ma proprio a tutti, e non li vuole spaventare.
È tanto competente quanto generico, che per me è almeno in parte una buona notizia perché non me lo ricordavo tutto sommato competente.
Ma dare una cosa del genere in mano a Mark Steven Johnson Autore (“scritto e diretto”) significa abbandonarsi a un’estetica colorata e tamarra e a una storia semplice, banale, formulaica.
Semplice, banale, formulaica e inutilmente lunga.
Nel 2007, quando ancora non si poteva ringiovanire i propri protagonisti con la magia nera come si fa adesso, significa che dobbiamo aspettare i venti minuti anche solo per vedere Nicolas Cage in scena perché prima c’è il prologo con Johnny Blaze da giovane interpretato da Matt Long. Non voglio aprire l’ennesima parentesi, ma qui ci starebbe anche tutto un discorso su quei tempi bui in cui ti servivano lunghe sequenze col protagonista da giovane ed eri quindi costretto a farle trainare da qualcuno di economico e dal carisma limitato a meno che non riuscissi a convincere River Phoenix ad accettare un ruolo di pochi minuti.

Il povero Matt Long e la sua pallida imitazione della mossa più famosa di Nicolas Cage: l’Elvis Finger
Il lato positivo è che il Mark ci crede e ha una mano tutto sommato sicura: il lato negativo è che non ha guizzi, e che a Nicolas Cage basta veramente poco poi per entrare in scena e dare una botta di vivacità dal nulla.
Ghost Rider è l’ennesimo caso in cui Nicolas Cage ha in testa un film tutto suo che non è necessariamente lo stesso che ha in mente il regista, e anche l’ennesimo caso in cui il film che ha in mente lui è probabilmente migliore.
E il problema è che Johnson a tratti lo lascia fare per tenerlo buono, lo lascia definire il suo personaggio non solo attraverso una recitazione più raffinata/ricercata degli altri ma anche attraverso piccoli tocchi come l’affogarsi di caramelle o la passione per le scimmie che rimangono così, sospesi in un film che non si disturba a delineare questi piccoli aspetti strambi e fuori formula da nessun altra parte.
E sul resto lo ingabbia e lo costringe a momenti scolastici dai dialoghi terribili (quando cerca di spiegare la sua maledizione a Eva Mendes).
E poi arrivano i cattivi e SBEM, ecco i demoni di Abercrombie & Fitch tenebrosi e glamour, capitanati da un Wes Bentley da barzelletta.
Volete obbligarmi a dire qualcosa di positivo su di loro?
Ho pensato che sembrassero i vampiri cattivi di Twilight, ma poi mi è venuto in mente che Twilight è uscito dopo.

Zoolander – Speciale Halloween
Quando Ghost Rider entra in scena siamo un gradino sopra a Scooby Doo.
È l’immaginario giusto, ma tradotto da chi non lo condivide per chi lo deve apprezzare anche senza condividerlo.
Il sequel ha tantissimi problemi, fu una discreta delusione, ma paragonate le scene action. Prendetene una dal primo e una dal secondo. Paragonatele proprio in tutti gli aspetti: non solo per forza le classiche riprese pazze di Neveldine & Taylor ma anche il look del teschio, i movimenti fatti direttamente da Nicolas Cage invece che dall’anonimo stuntman che lo rimpiazza nel primo. È tutto un altro mondo. Tutta un’altra cura, tutta un’altra quantità di dettagli, tutto un altro spirito: la storia davanti al target.
E il resto del film si trascina per due ore tutto sommato sostenibili, non per forza noiose, ma banali e plasticose fino alla morte.
Posso concedere un paio di siparietti divertenti, posso concedere che un paio di visuals sono azzeccati (su tutti Ghost Rider che guida in verticale su un palazzo), ma il resto è riassunto perfettamente dal look di Nicolas Cage: un potenziale di personalità ingabbiato, banalizzato, limato e con la stempiatura meticolosamente coperta a costo di sembrare ridicolo, frustrato, inutile.
Il film fece una quantità spropositata di soldi, ma il sequel – prima ancora di svelarsi come strano reboot più economico – fu accolto da un coro di “perché?”.
E di Mark Steven Johnson non si è saputo quasi più nulla.

Cheffigo, voglio la sua maglietta per andarci nella casa infestata di Gardaland e spaventare le bambine di 10 anni
Emo-quote:
“Despite all my rage I am still just a Nic in a Cage”
Nanni Cobretti, i400calci.com

The real Elvis Finger
Quando ho visto l’immagine di Nic col capello in PVC che smorfia sul chopper pensavo che la didascalia fosse “agghiaggiandeeee”.
Film sicuramente mediocre, ma non ho mai capito la fama da film-piu’-brutto-di-mondo che lo circonda. Non lo rivederei di mia scelta, ma fossi costretto a scegliere se rivedermelo due volte di fila o rivedere una volta a testa Black Panther o Wonder Woman non avrei dubbi. Per lo meno me lo ricordo divertente, colorato, coerentemente cazzone in ogni particolare. Fumettistico insomma.
Del sequel ricordo invece solo tanto grigio e una sensazione di totale inutilita’.
Mark Steven Johnson c’ha avuto la folgorazione toddphillipsiana sulla via di Scorsese un paio d’anni fa, e ha diretto l’amabile e amarognolo (e incruento, specifico) ”Finding Steve McQueen”.
Una volta ebbi una discussione con qualcuno su non so che film che lui considerava “il più brutto della storia” (era sempre comunque una produzione commerciale hollywoodiana). Il mio punto era che, sebbene la qualità possa essere considerata soggettiva, ogni anno escono migliaia di film di produzioni pessime e tecnicamente orride. Dire che un film tutto sommato competente da un punto di vista tecnico e produttivo è il più brutto di sempre è un’iperbole che squalifica immediatamente chi la usa.
Non sono d’accordo. La prima cosa che squalifica un film è la pigrizia. Se hai tutti i soldi che vuoi e giri una roba moscia e insipida controvoglia, il tuo film può essere tecnicamente competente ma è peggiore di qualsiasi cosa venga in mente a Tommy Wiseau con il suo fuoco della passione e la sua incapacità congenita. Detto questo: Ghost Rider è moscio e banale e girato da qualcuno che non padroneggia l’immaginario che dovrebbe evocare, ma non è pigro.
Oh, sarà che io a Nicolas voglio bene ma pur non essendo certamente un capolavoro sono due orette che passano dIscretamente.
Io ho una mia teoria sulle stroncature di questo e di Daredevil e ha a che vedere col fatto che parecchi fanboys hanno la fotta dell’universo condiviso e se non c’è la scena post-credit con Samuel L. Jackson etichettano certi film come orrori a prescindere. Che poi diciamocelo, Ghost Rider dopo nell’MCU non è che abbia avuto questa gran valorizzazione, sprecato in qualche episodio della serie TV dello Shield. Tra i due mi tengo i film con Nicolas
Oddio, non credo che le stroncature abbiano a che fare con universi condivisi o che. Daredevil uscì prima che l’MCU fosse manco un sogno e già allora le recensioni furono tiepidine.
Cioè la tua tesi è che l’ho stroncato perché non c’è la scena post-credit?
Ma no Nanni, la tua recensione ci sta nel senso che dire che è un filmetto con grossi difetti è la pura verità.
Quello che non ci sta è che come Daredevil sia ricordato da molti come uno dei peggiori film della storia, cosa che non è.
È un onesto B-Movie, niente di più ma neanche di meno
Se ne potrebbe discutere, se non avesse Bring Me to Life in colonna sonora e quindi se mi fosse venuto il coraggio di riguardarlo. Non posso che limitarmi a fidarmi della rece di Toshiro (linkata). Detto questo, ricordo valanghe di persone delusissime dritte ai tempi dell’uscita, quando se dicevi “universo condiviso” ti rispondevano “eh???”.
@Killing Joke
E ripeto, come si inseriscono nel tuo ragionamento tutti i film di supereroi non-MCU che vengono ricordati favorevolmente? Spider-Man e Daredevil uscirono quasi in contemporanea.
@Nanni Cobretti
Contami tra i delusi all’epoca. E onestamente non mi ricordo di aver pensato “Questo film fa schifo perché non si vede il Baxter Building sullo sfondo e l’Uomo Ragno penzolare tra i grattacieli”.
@Zaku
Beh oddio, Spider-Man fu un blockbuster. Come gli X-Men.
Peraltro un blockbuster di un autore come Raimi.
Qui invece siamo di fronte a un B-Movie di Mark Steven Johnson. Che comunque per me il suo lavoro di intrattenimento tutto sommato lo fa.
Erano film che disputavano campionati diversi.
Detto che comunque anche Raimi per il terzo Spider-Man è stato linciato (non senza ragione, anzi secondo me è peggio Spider-Man 3 di Ghost Rider e Daredevil)
Daredevil 75 milioni di budget e Ghost Rider 120, si fa un po’ fatica a considerarli b-movies…
Oddio, dipende dalle aspettative, al di là del budget quando li andai a vedere al cinema entrambi (Ghost Rider e Daredevil) non mi aspettavo molto di più di quel che vidi, forse per quello non rimasi deluso
@Killing Joke
Insomma la tua teoria funziona tranne nei casi in cui non funziona? ^^;;
bah al netto delle aspettative e dei budget io dico che questo e molte pigiamate recenti sono oggettivamente brutti…ma c’è il brutto che mandi giù e quello che fa ribrezzo… purtroppo li dipende molto da età ed esperienza di genere….non so acquaman lo considero sterco cinematografico ma è pur sempre una pagliacciata che fa il suo dovere di intrattenere dei 15 enni…Venom Black panther ed altri sono stati invece pensati prodotti e girati dal demonio in persona
@ste scusa se te lo chiedo ma siccome ogni tuo intervento rimarca il livore bilioso che ti consuma dentro verso (quasi) tutto quello che puzza di cinecomics e tu stesso ammetti che il target è decisamente ad altezza prepuberale (eccezion fatta per i quarantenni con evidenti debiti cognitivi), la mia domanda non maliziosa è: chi te lo fa fare di vederteli uno per uno senza soluzione di continuità?
Il dubbio si pone perché dai commenti alle recensioni ne hai visti più te di qualunque altro appassionato del genere, anche di quelli con lo stomaco a prova di acido.
hai ragione di principio…ma ti assicuro che li guardo solo per aggiornarmi…e mai al cinema…poi alcuni mi sono anche piaciuti… ultimamente li trovo tutti proprio dal brutto al bruttissimo…poi se ne parla quasi sempre anche per questioni extracinematografiche in sè per sé… perché dai sempre film da poco sono
Più che alle critiche di quando uscirono mi riferisco a come vengono ricordati (molto peggio di come effettivamente sono, pur rimanendo certamente dei filmetti).
Detto da gente che poi dopo con l’MCU ha ingurgitato e si è fatta piacere roba ben peggiore, a mio parere
@Zaku
Non sono d’accordo, Blade, Spider-Man e X-Men vengono ricordati in maniera assolutamente positiva e non fanno parte del MCU. Se è un fattore nel giudizio a posteriori non far parte di un universo condiviso, deve essere veramente minimo.
Io pure la vedo così. Ricordo che, dopo aver visto Thor qualcheccosa (quello dove c’è Jeff Goldblum… non mi ricordo manco il sottotitolo), ho pensato che in fin dei conti Batman Forever aveva l’unica colpa di essere uscito con 20 anni di anticipo.
minuto 1:15
https://www.youtube.com/watch?v=0qfR4ZWxfqg
(fa cadere a terra il microfono)
Film che, pur non essendo lettore di fumetti, ho guardato dopo un’attesa simile alla trepidazione per il videonoleggio di Anaconda , quello con ice cube, j Lo ecc…
Ai tempi eravamo agli sgoccioli dei b movie di lusso..prima che i supereroi diventassero roba mainstream per teen ager cinesi e i b movie finissero nel cestone dell’Asylum…a rivederlo adesso fa tenerezza ma non rabbia..poi Nick credo sia lunico che evrebbe poturo interpretarlo con la sua faccia direttamente in fiamme..senza teschio.
Il primo mi era piaciuto, anche se non ricordo neanche la storia tanto dev’essere stata banale. Il secondo ho dormito.
@nannicobretti
Capo ma pure tu schifi i Linkin Park quanto gli Evanescence o è un trip solo mio?
Li schifo un cincinnino meno. Due o tre pezzi che mi garbano ce li hanno. Però ad esempio In The End sta molto vicino a quella Top 10 di pezzi insopportabili di cui parlo.
Si in effetti non erano lo stesso tipo di rumenta.
È che per me il minimo sindacale di quegli anni/genere sono i Korn, sotto mi suona tutto come i Nickelback.
Vero anche che i Korn sul viale del tramonto hanno chiamato a cantare nell’unplugged la tipa degli Evanescence…
Ero mediamente più buono. Ma ecco: un gruppo che effettivamente batte gli Evanescence in crimini verso l’umanità sono i Puddle of Mudd. E mi ci sono pure imbattuto una volta dal vivo che erano di spalla appunto ai Korn. Un’impresentabilità davvero da competizione.
Oggesù che mi hai tirato fuori, i puddle of mud…
@Nanni: se ti riferisci al concerto a Reggio nel 2002 (o 2001 non ricordo…) mi sa che c’ero anch’io!
Proprio lui.
Alè, presente a Reggio anche io ahah. Dei Puddle of Mudd ricordo lo shock quando sull’unica roba buona del singolone (il drone con gli armonici) il chitarrista che fino a lì non stava facendo nulla si gira, schiaccia “play” e continua a dondolare senza fare nulla.
Napoli – Bagnoli 1998
Gamma Ray… dico Gamma Ray… oh my God…
ma grazie alle birre resistemmo fino ai…
Primus…
all’epoca mi erano sconosciuti
Ma mi hanno cambiato il mondo
Quote che spacca le zucche.
Aspettiamo la recensione del secondo per l’obbligatoria GIF di Ghost Rider che fa pipi’?
C’e’ gia’ essendo uscito che blog esisteva.
*”il” blog
Toh va, la linko pure, parlano della pisciata fin dal primo paragrafo: http://www.i400calci.com/2012/03/ghost-rider-spirit-of-vengeance-nic-cage-is-on-fire/
Confermo che non riscriveremo recensioni che abbiamo già fatto, quindi lo speciale si fermerà al 2008.
Lo ricordo per i duelli più brevi della storia non solo dei cinecomics…10-15 secondi e ogni scontro tra il ghost e il demone finiva…
Me lo ricordo come un filmettino-ino-ino, onesto nel suo essere un grosso B-movie con Cage e la Mendes (che all’epoca erano ambedue in piena Serie A), che aveva troppa carne al fuoco e pochissimo tempo per dire tutto. Qualche bella scena in un mare di trash c’era.
Non so se lo rivedessi oggi cosa penserei, ma all’epoca non mi fece per nulla schifo nonostante tutto. E non so perché viene ricordato e spernacchiato da tutti. Forse che la sola presenza di Cage sia sinonimo di “merda” a prescindere?
Calma, la Mendes ok, ma Nic <3 era già diventate quasi il parrucchino di sé stesso.
A me piacque e mi è piaciuto anche il secondo anche più del primo, ma perchè è troppo figo il protagonista (parlo di Ghost Rider e la sua moto infuocata…), ci avrei fatto anche un altro sequel :-). Cage col parrucchino si perdona…
…anche se forse ci avrei visto meglio Chris Evans come protagonista, ma già è la torcia umana e cap quindi sarebbe stato davvero troppo :-)
Tutto sommato ne ho un ricordo piacevole. Non dico sia un bel film ma neanche brutto. Cage ci mette tanta passione e si vede, la Mendes meritava nella recensione una discussione a parte per quanto sangue faceva, e Ghost, al netto degli effetti speciali del tempo, era accettabile. Gli scontri durano troppo poco. Se ben ricordo a fare Satana c’era Peter Fonda che in quanto a film con il Chopper qualcosa direi che ne sapeva. Da citare il cameo di Sam Elliot che è sempre un piacere rivedere
Madonna il cameo di Sam Elliott che non sense.
SPOILER?
Si rivela come il Ghost Rider originale e si trasforma, e accompagna Nic dal cattivo. Poi fa “basta, ho usato l’ultima trasformazione che mi era concessa, vado, ciao”. Maccosa??? E l’ha usata per accompagnarlo invece che per aiutarlo? Non poteva accompagnarlo normale e trasformarsi poi per aiutarlo??? Stammerda…
Mi piacque? Mi piacque. Lo vidi al cinema? Lo vidi al cinema. Qualsiasi cosa di quel matto di Nic va vista? Qualsiasi cosa di quel matto va vista E apprezzata.
Vostro onore, la mia arringa difensiva è conclusa.
Cinque altissimi a Nanni per recensione ed Emo-quote
All’epoca andai al cinema e ne uscii fomentato…sara’ stato nic/Eva, sara’ il personaggio che mi piace sin dai gloriosi anni 70, ma mi piacque assai. PS cage con quel parrucchino fa il display di Andrea Scanzi, più che di Markymark
brutto assai, è tutto svogliatissimo come i citati combattimenti da 10 secondi. nicholas cage a me la sospensione dell’incredulitá proprio me la manda a casa: vedo il suo faccione e penso “ah! è un film (e pure scarso se c’è cage) e mi scende inesorabilmente la fotta.
Siccome una delle mie GRV (Grandi Regole di Vita) è vedere a priori ogni film con Nic Cage, visto, anche una volta e mezzo ti dirò.
A me non era dispiaciuto del tutto, ma il cameo di Sam Elliott sprecatissimo per me, cattivi ridicoli ai livelli MCU peggiori, scontri male male.
Il secondo vince alla grande come resa visiva, anche se come storia forse è ancora più debole, e Violante Placido gli dava un’aria “al risparmio”, del tipo “non potevamo permetterci nemmeno Asia Argento”.