Il 18 marzo esce su Sky Cinema “Zack Snyder’s Justice League”, una nuova versione di un film del 2017 che a suo tempo si era fatto per lo più coprire di ridicolo.
La vicenda che ha portato all’esistenza di questa insolita operazione è tra le più surreali mai accadute nella storia del cinema, e vale la pena fermarla nel tempo.
A voi un pezzo a più mani con riflessioni, speranze, previsioni e tutto quello che c’è da sapere prima di godersi l’evento.
IL PEZZO DI NANNI COBRETTI
È inutile che mi nasconda dietro a un dito: quando ho sentito parlare per la prima volta dello Snyder Cut mi è scappato da ridere veramente fortissimo.
E quand’è che si è iniziato a parlarne dello Snyder Cut?
Facciamo una piccola timeline degli eventi salienti:
- 14 giugno 2013: esce Man of Steel, primo film del DC Universe con Zack Snyder alla regia;
- 15 giugno 2013: l’internet è invasa di meme di Kevin Costner che mette solennemente la mano avanti e va incontro a una morte ingloriosa;
- 20 luglio 2013: per cancellare l’onta, al ComicCon di San Diego Zack Snyder annuncia Batman c Superman, ed effettivamente di colpo tutto gli è perdonato (questo è a tutt’oggi il momento più alto di tutto il DC Universe);
- 25 marzo 2016: esce Batman c Superman, secondo film del DCU con Zack Snyder alla regia;
- 26 marzo 2016: l’internet è invasa di meme su Martha che a confronto quelli su Kevin Costner sono una sciocchezza, il ché è un pacco perché nel frattempo le riprese di Justice League sarebbero iniziate letteralmente due settimane dopo con il presupposto che Batman c Superman sarebbe stato il più glorioso successo della storia del cinema e non una roba che tutta l’internet stava sfottendo;
- 22 maggio 2017: in seguito a una serie di circostanze che sarebbe ingiusto ridurre ai motivi ufficiali, Zack Snyder abbandona la baracca durante la post-produzione e viene rimpiazzato non da un esperto mestierante che completi il lavoro nel rispetto delle tempistiche, ma da uno con stile forte e opposto a quello di Snyder, Mr. Joss “Avengers” Whedon, a cui viene concesso di spendere 25 milioni in reshoots;
- 25 luglio 2017: si diffonde la notizia che Henry Cavill non può tagliarsi i baffi per i reshoots perché li ha promessi a Mission: Impossible – Fallout e pertanto gli verranno rimossi digitalmente, e il progetto Justice League perde quel poco di dignità che gli era rimasto;
- 13 novembre 2017: Justice League ha la sua premiere a Los Angeles.
Ed ecco, credo che la gente abbia iniziato a invocare lo Snyder Cut all’incirca al minuto 1:05, su questa inquadratura:
Il motivo di questo articolo è molto semplice: le cose da dire su un progetto di questa portata non possono limitarsi alla premessa di una recensione.
Sono troppe.
È successo qualcosa di spettacolare, e di unico.
Innanzitutto, un equivoco di fondo: un cambio di tono più leggero e ottimista era stato già annunciato da Geoff Johns, showrunner del DCU, fin dai primi giorni di riprese, quando la Warner aveva invitato d’urgenza la stampa sul set di Justice League per dare succose anticipazioni che soffocassero i report degli incassi deludenti di Batman c Superman. Snyder stesso, intervistato sul set, ci aveva tenuto a evidenziare come questo film sarebbe stato più divertente.
Secondo di tutto, Whedon era entrato a bordo come consulente, e poi come co-sceneggiatore, quando Snyder era ancora al timone: Whedon si era liberato dopo l’esperienza deludente di Avengers: l’era di Ultron e non ci aveva pensato due volte ad andare a giocare con gli avversari, e tanto valeva approfittarne.
Dopodiché, come potete vedere dalla timeline qua sopra, le tempistiche erano di uno stretto insensato: impensabile ribaltare drasticamente un film così grosso in meno di sei mesi. E ci vuole un pazzo per accettare.
Ma Whedon ci si butta: rigira le scene con Superman, rigira le scene con Flash, infila gag riconoscibilissime come sue. Il materiale nuovo non è abbastanza da guadagnarsi un credit come regista, ma Joss dà un’impronta a gran parte della post-produzione e monta come può, dando un finale a una cosa che era stata pensata in due parti. Il film esce e, a fine stagione, risulterà miseramente il 14esimo incasso dell’anno dietro a tre film della Marvel e pure al quinto film dei Pirati dei Caraibi.
In mezzo entrano in gioco le cose più disparate.
La prima petizione scatta letteralmente a film appena uscito, intorno al 18/19 novembre, come se la versione di Zack Snyder fosse pronta e finita e necessiti solo di qualcuno che la stampi su un dvd: il ragionamento era “ci sono delle scene nel primo trailer che non sono nel film finale, quindi esiste un’altra versione completa”, e per un po’ provare a spiegare che le cose non funzionano esattamente così era come tentare di spiegare la ricetta della lasagne verdi a una foca (stessi versi di risposta).
Il primo tweet con l’hashtag “#ReleaseTheSnyderCut” è del 21 novembre: da lì il sentimento cresce e diventa un vero e proprio movimento organizzato, che si riunisce, si coordina, si fa forza, distribuisce magliette alle fiere, occasionalmente minaccia i giornalisti con opinioni diverse, e si dichiara a un certo punto in generica difesa di “tutti i registi a cui non è permesso di esprimere se stessi nei blockbuster di supereroi” (la fonte è questo libro che mi sono letto in sacrificio per voi).
Il DCU, dopo un piano di battaglia che visto oggi fa oggettivamente sbellicare, inizia a navigare platealmente a vista tra personaggi considerati minori che invece funzionano (Wonder Woman, Aquaman), un Batgirl di Joss Whedon annunciato e poi cancellato, un sequel/reboot in arrivo della Suicide Squad frettolosamente affidato a un altro fuoriuscito (temporaneo) dalla Marvel, Ben Affleck che inizia un film solista su Batman e cambia idea un pezzo alla volta fino a farsi rimpiazzare da Robert Pattinson per un altro reboot, un film su Flash che cambia tre o cinque registi e altrettanti script, e un film su Joker che costa un decimo di Justice League ma incassa il doppio, vince degli Oscar, entra dritto nell’immaginario culturale dei nostri tempi e però c’è da spiegare in giro che non c’entra nulla con tutto il resto dell’universo condiviso.
Poi Zack Snyder di colpo confessa che volendo una versione completa ce l’ha, ma avrebbe appunto bisogno di finire la post-produzione che non è esattamente una cosa gratis.
Poi Ray Fisher, interprete di Cyborg, platealmente il meno interessante del sestetto protagonista, se ne esce con accuse di cattiva condotta nei confronti di Joss Whedon che inizialmente sono mega-generiche e poi trovano sempre più conferme. La Warner acconsente a un’indagine imparziale. Interviene persino il cast di Buffy l’ammazzavampiri a riaprire vecchie ferite e raccontare aneddoti di stronzaggine ingiustificata che sul set avevano reso Joss mal visto da quasi tutti. La chiamano “casual cruelty”. Esiste un solo fatto inequivocabilmente chiaro: la Warner dimostra zero interesse a difenderlo.
A luglio 2019 il movimento #ReleaseTheSnyderCut invade il ComicCon di San Diego armato di cartelli, infografiche, volantini, merchandising, persino aerei e Zack Snyder stesso a sostegno.
Il 4 dicembre 2019, Zack “Niente da perdere” Snyder mostra una foto dei rulli marchiati “Zack Snyder Justice League Director’s Cut 213 minuti”.
Infine, il 20 maggio 2020, l’annuncio ufficiale: la Warner ha ceduto.
Justice League entra ufficialmente in lavorazione in una nuova versione supervisionata da Zack Snyder, e data in esclusiva a HBO Max come grande evento previsto per il 18 marzo 2021.
E qui inizia un altro circo.
Ripetiamo i punti chiave:
1) esiste effettivamente una versione del film interamente girata da Zack Snyder, a cui manca gran parte della post-produzione, eventuali reshoots correttivi, tutto il montaggio definitivo (per cui anche la durata sui rulli sopracitati è da prendere con le pinze), e che a livello di puro girato costituisce ancora almeno il 50% della versione uscita al cinema o, per le severissime leggi sindacali che regolano Hollywood, Whedon sarebbe stato accreditato come regista;
2) tale versione è già in partenza influenzata da un tono più leggero e divertente, introdotto su indicazioni dello showrunner Geoff Johns ancor prima dell’intervento diretto di Joss Whedon;
3) un’operazione di questo tipo, in cui si prevede di spendere dei soldi sostanzialmente per convincere la gente a rivedere un film che non era piaciuto, è giustificata in modo proporzionale alla quantità di differenze – dimostrabili, pubblicizzabili, interessanti – che passano tra la versione vecchia e quella nuova.
Il punto 3 è il più importante: il caso simbolo è quello di Incontri ravvicinati del terzo tipo, inizialmente uscito in tutta fretta nel 1977. Steven Spielberg aveva convinto due anni dopo la Columbia Pictures a fargli rimontare il film con calma come voleva lui, ma la Columbia aveva accettato solo in cambio dell’inserimento di alcune scene all’interno dell’astronave aliena, per avere qualcosa da usare in campagna marketing che convincesse la gente a tornare al cinema. Spielberg, che riteneva che tale aggiunta rovinasse la magia del finale, in seguito si pentì di aver ceduto. Pensate anche all’Esorcista, che per uscire in director’s cut dovette aggiungere la scena della camminata a ragno sulle scale, che è carinissima ma spezza brutalmente l’escalation degli eventi.
Ma quello che inizialmente sembrava essere un investimento contenuto per soddisfare la curiosità di un manipolo di rumorosi ossessionati, si è gradualmente gonfiato a 70 milioni di budget.
Ripeto: 70 milioni di budget. È il prezzo con cui produci John Wick 3 da zero.
Ed è qui che è di colpo iniziata la girandola di notizie incredibili dalla produzione, una più assurda dell’altra: sarà un film di cinque ore; anzi, sarà ripensato in forma di mini-serie a episodi; anzi, sarà un film di quattro ore; avrà nuove scene di Henry Cavill senza baffi al naturale; avrà nuove scene con Ben Affleck che fa Batman; avrà nuove scene con il Joker di Jared Leto; avrà un nuovo design per Steppenwolf; avrà Darkseid, e quindi probabilmente sarà l’unione di quello che secondo la vecchia infografica doveva essere Justice League Parte 1 e Parte 2; sarà in bianco e nero, anzi no, sarà a colori ma sarà in 4:3 come le sit-com anni ’80.
Molto presto era diventato chiaro che, pur di avere un prodotto il più diverso possibile dall’originale, a Zack Snyder era stata data carta bianca su quasi tutto, incluso rimangiarsi decisioni a cui aveva originariamente acconsentito e aggiungere nuove strampalate idee che gli erano venute dopo. E Zack ne aveva approfittato per prendere decisioni da vero “autore visionario”.
Zack Snyder’s Justice League non è un semplice Director’s Cut che esce a anni di distanza dall’originale come L’esorcista o Blade Runner.
Zack Snyder’s Justice League è lo spettacolo di un regista che ha vinto il jackpot al Lotto e, per una serie di circostanze fortuite, si ritrova nella posizione più unica che rara di gestire a piacere un progetto multimilionario su cui contemporaneamente non esistono responsabilità o pressioni perché i piani salvo sorprese sono comunque di procedere in altre direzioni (quali? è ancora un mistero).
Sarà un terzo la versione originale, un terzo cambiamenti dovuti al senno di poi, un terzo cose diverse tanto per fare cose diverse.
Snyder poveretto ha un talento visivo notevole ma non ha girato un solo film sensato in vita sua a parte 300: il botteghino inoltre aveva già emesso sentenze anche quando aveva avuto pieno controllo della situazione. Guardatevi poi la versione Ultimate di Watchmen: non ha la più pallida idea di come si gestisce un film di quattro ore. Se qualcuno non gli ha tenuto la manina c’è il serio rischio che ci tocchi qualcosa di impresentabile.
Quando ho sentito parlare per la prima volta dello Snyder Cut mi è scappato da ridere veramente fortissimo.
Ma lo guarderò, perché la storia produttiva ormai mi ha conquistato: è una delle power move più surreali e clamorose a cui abbia mai assistito.
La versione uscita al cinema, nelle parole impeccabili di Ben Affleck, è “una mucca con la testa di un cavallo”: ora ci tocca tutta la mucca e, come dire, speriamo che non sia pazza.
IL PEZZO DI GEORGE ROHMER
Prima di scrivere questo pezzo mi sono rivisto sia Batman v Superman che Justice League. La cosa che mi ha sorpreso è constatare che Justice League me lo ricordavo peggio. Non fraintendetemi, brutto è brutto, ma scorre ben più liscio di BvS, che invece è schiacciato dalla sua pretenziosità e ambizione, e dal fatto che ogni singola scena in cui le persone si parlano anziché darsi dei ceffoni è ridicola e/o pallosa. La sua innegabile qualità è che, quando vuole farci cascare la mascella, il buon vecchio Zack centra il bersaglio, il più delle volte. Ma è un po’ poco per giustificare una durata di quasi tre ore (o senza “quasi” se per caso avete visto il director’s cut).
Ora, non ho particolari aspettative sullo Snyder Cut. Nel senso che L’uomo d’acciaio mi ha fatto non schifo, ma letteralmente incazzare. Pochi ce la fanno. Batman c Superman mi è piaciuto lievemente di più. Zack Snyder’s but unofficially Joss Whedon’s Justice League ha tranquillamente affossato non solo un franchise, ma un intero universo narrativo. Pochi ce la fanno.
Sono abbastanza sicuro che la nuova versione sarà né più né meno del pomposo fracassamento di maroni con scene della madonna che fu BvS. Se per caso siete tra quelli che tra i loro sogni bagnati annoverano scenari in cui Zack Snyder plana a bordo di un unicorno tutto pittato di graffiti e con due mitragliatrici al posto delle ali, per consegnare ai fan una versione perfetta di Justice League che entrerà da subito nella Biblioteca del Congresso, beh, forse fareste meglio a ridimensionare le aspettative.
Lo dico partendo da un dato certissimo, mica da congetture ciniche: Joss Whedon ha scritto anche quella versione là. Whedon fu chiamato a “ripulire” la sceneggiatura di Chris Terrio allo scopo dichiarato di aggiungere umorismo e parti leggere, perché la dirigenza Warner si era spaventata per le critiche a BvS, che lo avevano giudicato troppo cupo. Se quindi del “suo” Justice League vi facevano cagare le battutine di Flash, io ve lo dico: le troverete anche qua. Magari non nella stessa quantità: è abbastanza ovvio che Snyder abbia rielaborato il materiale il più possibile per eliminare tutto lo humour superfluo, e di certo parte di questo lo ha inserito proprio Whedon. Ma non è che Snyder possa magicamente far sparire tutto.
Bene, ora vorrei però spiegarvi perché, nonostante tutto, io sono comunque stramegacurioso di vedere questo Snyder Cut. Per farlo mi tocca per un attimo inforcare un paio di spessi occhiali per chiedervi: che cos’è il cinema? O, per meglio dire, cosa lo distingue dagli altri mezzi con raccontiamo storie? Per me è ovvio: il montaggio. Al montaggio un film lo puoi creare dal nulla se avevi solo un canovaccio scritto in una notte. Se sei molto bravo puoi salvare un girato disastroso, o rovinare dell’ottimo materiale se sei scarso.
Questa cosa mi affascina tantissimo ed è la ragione per cui sono abbastanza in fissa con le versioni alternative dei film, tipo quelle di Zombi o Blade Runner. Non è la prima volta che un’operazione simile (e sottolineo “simile”) allo Snyder Cut viene tentata. Ricordate il prequel de L’esorcista, Dominion? Paul Schrader lo girò prima che gli venisse strappato di mano, Renny Harlin lo rigirò da capo sugli stessi set, ma, in seguito alle stroncature, Schrader ebbe modo di finire anche la sua versione.
Un precedente non da poco nel cosmo DC è invece il Richard Donner Cut di Superman II. In quel caso, Donner non aveva mai realmente finito il film e fu costretto a includere scene girate da Richard Lester (che lo aveva sostituito), una scena dal primo Superman e addirittura il provino originale di Christopher Reeve e Margot Kidder. Si trattò più di retro-ingegneria che di un director’s cut vero e proprio.
Vi sarete resi conto che lo Snyder Cut è una roba ancora diversa. Da un lato, perché Whedon non ha rigirato tutto come nel caso di Dominion (tant’è vero che non è accreditato come regista). Dall’altro, perché, a differenza di Donner, Snyder ha lasciato il film dopo averlo completamente girato. Non finito, eh? La sua era una copia lavoro senza effetti visivi o color correction, e di sicuro mancava qualche necessario reshoot. Ma le riprese principali erano concluse. Poi Whedon lo ha preso, ne ha rigirato tre quarti, ci ha inserito le parti simpa, ha tagliato due ore e voilà, lo stronzo è servito.
Ora, Zack Snyder ha detto che non utilizzerà nessuna delle scene girate da Whedon. Ma, attenzione: di certo Whedon ha utilizzato scene girate da Snyder. Quindi vedremo scene già viste – anche se magari dei ciak alternativi – intervallate a tanta roba finita sul pavimento della sala montaggio nel cestino del Mac di Whedon. E poi bisogna considerare tutta la post-produzione fatta per questa nuova versione: una nuova color correction per cambiare la palette di colori e virarla verso i toni blu che tanto piacciono a Snyder, nuovi effetti visivi che cambieranno il look dei cattivi, eccetera.
Insomma, sarà un altro film. Migliore? Probabilmente no. Ma chi se ne frega se sarà migliore o peggiore? Chi se ne frega delle ragioni che hanno portato allo Snyder Cut? Davvero ci scandalizziamo ancora del fatto che a Hollywood interessa il vile denaro e non la Politica degli Autori? A me quello che frega è, appunto, vedere come attraverso il montaggio e la post-produzione si possa ricavare un’esperienza diversissima a partire dallo stesso materiale. E se mi dite che è solo masturbazione, vi ricordo due cose: 1) lo sono tutti i film di Zack Snyder; 2) la masturbazione è divertente.
Trailer su Sky quote:
“Una volta si chiamava cinema, d’ora in poi si chiamerà snydera”
George Rohmer, i400Calci.com
IL PEZZO DI STANLIO KUBRICK
Ciao, sono io, sono l’intruso, l’estraneo, l’esterno, sono quello che sa talmente poco di tutta questa faccenda della Justice League che ho visto Man of Steel per la prima volta appena un mese fa, rimanendone incantato e correndo così frettolosamente a recuperare tutto quello che mi mancava dell’universo DC (rimanendone molto meno incantato, purtroppo).
Forse “incantato” è eccessivo per un film comunque strapieno di difetti e di momenti nei quali Zack Snyder dimostra plasticamente la differenza tra buona idea su carta ed esecuzione di una buona idea. Ma per i Grandi Antichi, è un film! Mi spiace, giuro mi spiace tantissimo, dover fare il solito antipatico paragone e tirare in ballo Kevin Feige in un pezzo su Justice League; però da completo esterno, da neutrale, da persona senza investimenti emotivi né da una parte né dall’altra, nonché da persona che finora ha sempre inseguito soprattutto la Marvel in ossequio al sentire collettivo secondo lui i loro film sono migliori di quelli della concorrenza, non posso non notare una differenza fondamentale tra Man of Steel (e anche i due seguenti, almeno in potenza, nelle intenzioni) e le robe con Iron Man e Thor.
La differenza è che i film Marvel mi sono sempre sembrati scritti e girati al totale servizio del progetto più vasto, raccontati con uno spirito poco cinematografico e molto cronachistico: ogni film deve raccontare un pezzo di una storia più vasta, e quindi ogni film diligentemente te lo racconta senza sbandare o prendere direttrici bizzarre e inaspettate (e, GULP!, creative). Sono servizi del TG girati superlusso, in cui ogni cosa viene spiegata con attenzione e mettendo in evidenza i legami con il resto dell’universo, e nei quali di ogni personaggio conosciamo esattamente quello che ci serve sapere per capire il suo posto nel mondo e nulla di meno, o nulla di più.
La roba DC, che pure soffre di altrettanta standardizzazione che però mi sembra più visiva/estetica che narrativa, è imperfetta e a tratti francamente idiota – Russell Crowe travestito da cartello stradale sull’astronave aliena per guidare nella sua fuga una persona che si trova lì senza alcun motivo valido se non quello di impedire che il film finisca lì con la vittoria del cattivo è solo il primo esempio che mi viene in mente – ma per lo meno non si limita a raccontare avvenimenti conditi di one liner ma prova a inventarsi della mitologia; Man of Steel porta avanti un’idea quasi western del personaggio di Superman che non so quanto corrisponda a quella dei fumetti (pare pochissimo, a giudicare dagli insulti che il film riceve dal 2013), ma che mi rimarrà in testa più di qualsiasi milionario playboy filantropo comunista: il cavaliere solitario che nasconde la propria identità e vaga tra pezzi di America rurale a spaccarsi la schiena facendo dell’onesto lavoro manuale e disseminando così leggende su di sé. È fighissimo e soprattutto non è spiegato, non è detto ma mostrato: è un dettaglio che da solo mi ha fatto venire voglia di andare avanti e vedere che altre cose si fosse inventato Zack Snyder.
Che, intendiamoci, per molti versi resta un cretino. Con Justice League ha avuto una sfiga micidiale e ha vissuto una tragedia che non dovrebbe capitare a nessuna persona al mondo, e sono contento che quella lavorazione un po’ così con quel Whedon un po’ così possa venire simbolicamente cancellata e sostituita da una vecchia/nuova visione (AH AH AH) che è, in teoria, tutta e sola quella dell’uomo che finora ha fatto quasi tutto. Ciò non toglie che cinematograficamente parlando Snyder sia un po’ un cretino. Non lo dico per cattiveria ma Snyder dal punto di vista creativo è un po’ come Uwe Boll, uno che si mette in testa una roba e decide che quella bisogna fare perché funziona e non ha alcuna capacità di ascoltare il resto del mondo che gli dice “magari questa volta no, questa volta non funziona, magari facciamo altro”. Gli riconosco che non c’è nulla nella sua filmografia, neppure i gufidemmerda, che non sia indiscutibilmente suo, figlio del suo cervello e delle sue visioni e della sua mai sopita voglia di fare casino. Il problema è che gli è capitato spesso di sbagliare, che la sua visione nella quale crede con tutte le sue forze sia semplicemente brutta, rivedibile, bisognosa di interventi esterni; sono sicuro per esempio che da qualche parte dentro Sucker Punch ci sia qualcosa di buono, e che con un po’ di lavoro si potesse riuscire a tirarlo fuori invece di costringere il mondo a dover subire quell’orrore. Ma Snyder è fatto così, quando si convince di avere ragione non c’è verso di fargli cambiare idea.
E Justice League Snyder Cut 4:3 B/N Criterion Collection Odorama Edition mi sembra l’esempio perfetto, tanto che mediaticamente è stato presentato come “quello che Zack Snyder avrebbe voluto farvi vedere fin dall’inizio ma che i poteri forti vi hanno tenuto nascosto”: è la celebrazione di questa roba per cui se Snyder ha un’idea bisogna lasciargliela eseguire come quando e dove vuole lui, e qualsiasi aggiustatina in corso d’opera, che altrove sarebbe considerata parte del processo, inevitabilmente finisce per macchiare la purezza della visione. Certo nel caso di Justice League aiuta che tutto il lavoro post-Snyder si vede e stacca clamorosamente con la matrice del film; il Justice League che è arrivato al cinema è un pessimo lavoro indipendentemente da quanto bella o brutta sarà la Versione Originale Snyderiana (in 4:3). Per cui, per rispondere alla domanda del pezzo, “che cosa ti aspetti dalla Snyder League?”, mi aspetto di arrivare in fondo a quattro ore di film e di avere un’opinione – enfasi su “film”.
IL PEZZO DI QUANTUM TARANTINO
Non so se ve ne siete accorti, ma ultimamente non si può più dire niente.
Chiamatelo, boh, politicamente corretto, woke culture, ma non si può più. dire. un cazzo.
La colpa, l’avrete capito, è di questa nuova generazione di ipersensibili permalosissimi fiocchi di neve che appena gli dici qualcosa vanno a piangere dalla psicologa, ti danno del bullo, fanno una live di 4 ore su Twitch per lamentarsi di quanto siano oppressi. Ai miei tempi — e non vi sto parlando della rivoluzione francese o del ’68, i miei tempi erano i primi 2000 — ai miei tempi uno che non ce la faceva con le ragazze era un imbranato, un fascista lo potevi chiamare fascista e potevi dire che un film era brutto. Provate adesso, vi sfido, provate adesso a entrare in un bar e dire che un film è brutto. Ok, a 99 persone non fregherà niente ma ce ne sarà 1 che vi vorrà AMMAZZARE.
È un periodo un po’ così, siamo tutti nervosetti e vorrei dare la colpa a un anno di lockdown ma la verità è che era così già da un po’. Boh, magari come società siamo arrivati alla frutta e questo è il meccanismo di autodistruzione, ma fateci caso: qualsiasi argomento è diventato ultra polarizzante, si litiga per qualsiasi cosa e i toni si fanno infuocati in un attimo. La gente è così immersa nella propria bolla che qualsiasi nozione non coincida con la loro rassicurante, autoindulgente visione del mondo viene interpretata come un’aggressione personale.
Non fraintendetemi ci sono giorni in cui la prospettiva di aggredire personalmente il prossimo su internet è l’unico motivo per cui mi alzo al mattino, ma siamo proprio sicuri di voler avere questo tipo di conversazione a proposito del film della Justice League?
A quanto pare, sì.
C’è questo nervosismo, questo prurito alle mani generalizzato, questo bisogno di scendere in piazza e dare fuoco alle auto della polizia, e chi non ha gli strumenti per infervorarsi su temi politici come MeToo o Black Lives Matter finisce per incanalarlo in discussioni accesissime su cos’è meglio tra la Marvel e la DC. Succede così che di fronte a una realtà oggettiva come per esempio che Justice League è un brutto film — a cui uno che non è d’accordo potrebbe semplicemente ribattere “ma a me piace” — ci sono reazioni sproporzionate e francamente folli. Sei prevenuto. Stai mentendo. Ti paga la Marvel. In realtà esiste una versione segreta che è più bella.
Ora, se proprio una delle ultime due panzane doveva diventare vera, avrei preferito di gran lunga la prima, ma, poiché la vita è sofferenza, abbiamo visto realizzarsi la seconda. È un fenomeno interessantissimo di teoria del complotto che si autoavvera. Di fronte a una cosa che non capisci (“perché una roba che è piaciuta a me non piace anche agli altri?”) e che percepisci come un’ingiustizia, la risposta più ovvia è che c’è un potere forte che lavora in segreto contro di te. E se lo ripeti con abbastanza convinzione, finisce che ci crede pure quel potere forte.
La tesi è che la Warner Bros. aveva tra le mani un film bello ma l’ha fatto uscire di proposito brutto: questo delirio paranoide trova terreno particolarmente fertile grazie a una storia produttiva particolare (ma non poi così insolita). Esistono effettivamente delle scene girate e poi non utilizzate, come accade nel 99% dei film e specialmente con un regista come Snyder che si presenta abitualmente con otto ore di girato per poi cadere dal pero quando gli dicono che di base i film dovrebbero durare un paio d’ore. Ed è effettivamente successo che a un certo punto Snyder si è dovuto chiamare fuori per cazzi suoi personali e la Warner ha assunto Joss Whedon (già consulente per la sceneggiatura dal giorno 1) per finire il film, al grido di “lo vogliamo serio come un film di Nolan ma già che ci sei anche divertente e solare come Avengers”. Ed è comprensibile come, al momento dell’uscita, Snyder possa non essere stato proprio soddisfattissimo di vedere attribuita a lui una cosa che non rispecchiava la sua visione originale. È roba che succede ogni giorno quando si ha a che fare con mega produzioni da centinaia di milioni di dollari, con interessi diversissimi in ballo, e con un regista che viene sostituito in corso d’opera. Credete che un qualunque James Bond, Harry Potter, Fast & Furious o film Marvel non abbia scene eliminate e registi indispettiti perché non sono state usate tutte le loro idee? Ma innaffiate la scintilla del disappunto di Snyder con la benzina di un fandom alla ricerca di una causa per cui morire ed ecco le campagne per il rilascio di una fantomatica “Snyder Cut” con i toni e la concitazione di chi sta chiedendo al governo USA di desecretare i documenti sull’assassinio di Kennedy.
E non è tanto il fatto che internet abbia dato un megafono a qualsiasi imbecille, è che un mucchio di executive non hanno ancora capito che importanza dare a quel megafono. Vedono un hashtag in trending topic e non capiscono più un cazzo. E così, se ti chiami Warner Bros. e tre anni fa hai fatto uscire un film che è andato bene — perché è andato bene, Justice League, è costato 300 milioni e ne ha incassati 660 — ma non proprio supermegaultrabene, e vedi che c’è un esercito di fan (ma è veramente un esercito o sono solo quattro matti che fanno veramente tanto baccano?) che chiede a gran voce di poter pagare per vederlo di nuovo ma con un filtro colore diverso… Che fai, non li assecondi?
Let’s release the Snyder Cut, un film che era già pronto e che contemporaneamente necessita di un investimento ulteriore di 70 milioni di dollari e la riconvocazione del cast per girare nuove scene; la versione originale voluta fin dall’inizio dal regista visionario Zack Snyder che ogni settimana cambia formato, durata, budget e aggiunge nuovi elementi della trama a seconda di cosa sta chiedendo internet in quel momento. D’altra parte, la Warner è quella che ha fatto rimontare un film perché il suo trailer aveva fatto molte views su YouTube.
Anche se nell’eterna lotta tra il male e il malissimo sono di gran lunga più affezionato ai personaggi Marvel, non ho nulla contro Batman e i superamici, e spero un giorno di vedere al cinema un film decente anche su di loro. Auguro solo alla Warner Bros. di scoprire al più presto che cazzo vuole dalla vita, di cagare un po’ meno i commenti su internet, lasciare andare i film che ha già fatto e concentrarsi su quelli che deve ancora fare. Non sono neanche un fan delle produzioni indie intimiste a basso budget, ma Us di Jordan Peele è costato 20 milioni di dollari, John Wick 30 e Soldado 40. Warner Bros. ne ha buttati 70 per fare riuscire un film che era già uscito.
Perché, tanto per chi lo guarda quanto per chi lo produce, non è più ammissibile che un film sia brutto.
Official trailer quote:
Ci leggiamo venerdì ?
Ho probabilmente frainteso il tuo commento ma nel dubbio copioincollo la prima frase del pezzo: “tutto quello che c’è da sapere PRIMA di godersi l’evento”.
Si hai frainteso.
Aspetto venerdì per la recensione
Raimondo, il capo non vuole deluderti, quindi ha chiesto a me di farlo.
il film esce giovedì e dura 4 ore, avere la recensione pronta venerdì mattina la vedo improbabile se vuoi leggere un pezzo di qualità come quelli che da sempre ci contraddistinguono invece che una pernacchia lunga 5 cartelle (che comunque è un’idea, eh)
@Quantum: Mah, se il film è come penso magari con la pernacchia lunga 5 cartelle te la sfanghi facile la rece…
Si ma alle 8 di mattina
in quanti vi sacrificate per la edgelord cut? c’è anche roba riciclata da BvsS per arrivare a ste 4 ore. l’incubo di batman tipo
quantum tarantino ti dimentichi l’avvocato
a un mia conoscente maestra che ha dato 5 a un allievo di 5 elementare è stato scritto dall’avvocato che ha spiegato che il ragazzo era turbato
robe da matti
bob
Che bello avere “la capa fresch” e dedicare energie e tempo a ste stronzate…
Avessero fatto un di casino con hashtag e minacce a caso per far uscire la versione più lunga, dark e violenta si cobra altro che sta sbobba…
Concordo sul fatto che dare retta all’internet e’ una gran cazzata, che se non credi fermamente nella tua idea al primo passo falso sei finito…cioè l’ultimo star wars lo abbiamo tutti bello saldo in mente…la Marvel probabilmente l’unica volta che ha un po’ ceduto, ma sicuramente volevano anche sfruttare meglio il pg, e’ stato per il falso mandarino con un corto messo in piedi ad hoc per salvare la situa, ma per il resto dritti per la loro strada…vedi il finale di wandavision, e le varie teorie dei fan andate a gamba all’aria con annesso sclero su internet…mica gliene frega niente…avanti e dritti per la loro strada che c’è falcon e winter soldier in uscita…
roba da matti, ai miei tempi con le maestre ci litigavano i genitori! non so come potrei rispettare mia madre, se scoprissi che invece di esporsi in prima persona per farmi avere 6 si nascondeva dietro l’avvocato di famiglia
Ai miei tempi la maestra aveva ragione per definizione e se si prendeva una insufficienza la mamma diceva che era colpa del fatto che non si era studiato una cippa. E che se non si voleva studiare non c’era problema: si andava a lavorare.
Eravati fortunati ad avere una maestra. Noi andavamo a scuola in una discarica e il nostro maestro era un contrabbandiere di lamiere. Se eravamo buoni ci permetteva di essere rincorsi dal suo dobermann quando avevamo finito di raccogliere le siringhe dai sacchi di rifiuti degli ospedali. E i nostri genitori lo ringraziavano perchè ci insegnava un mestiere!
Giusto per citare le fonti:
https://www.youtube.com/watch?v=ue7wM0QC5LE
BOB, fossi stata la tua amica a questo punto avrei picchiato i genitori del bambino con un randello nodoso ripieno di chiodi rugginosi: citazione per citazione, almeno s’era tolta una soddisfazione
@Gigos: well spotted!
Sarò onesto: non sono minimamente interessato a questo progetto e tutto il tam tam fatto in questi anni non ha fatto altro che alienarmelo ulteriormente; sarà che più invecchio più mi convinco che Chuck D avesse ragione riguardo l’hype, ma niente… uscisse o no, non mi cambierebbe nulla. Detto questo spero che chi l’ha atteso per anni non rimanga deluso.
OT: Avatar continua a fruttare quattrini e continua ad essere culturalmente irrilevante. Sono impressionato.
Visto che ormai ne sapete a palate: ma dal punto di vista economico sapete spiegare come si riescano a coprire 70 milioni con una distribuzione esclusivamente in streaming? Evidentemente avranno il loro guadagno ma non riesco a cogliere come si possa andare (almeno) in pari a una tale cifra
non è francamente possibile fare i conti in tasta a queste realtà giganti, quindi prendi questa risposta con le pinze, ma l’idea generale è che i servizi in streaming (da netflix a hbo max passando per tutti quelli in mezzo) siano disposti anche a perderci per avere un maxi titolo in esclusiva con cui lanciare la propria piattaforma. quello che hanno investito non è detto che lo recuperino nell’immediato in abobnamenti ma lo recuperano in pubblicità e…
brand awareness
prendo la rincorsa…
occhio che arriva…
La lettura di questo articolo e della vostra recensione sarà l’unico tempo che dedicherò a questa roba.
Non voglio essere frainteso, non sto facendo il radical chic, lo snob che viene qui a fare il ganassa giusto per far vedere che lui non si interessa a queste “bambinate”; anzi, il mio è l’atto di uno interessato a questo mondo e che, da consumatore, fa l’unica cosa in suo potere: non dargli soldi/tempo, sperare che questa deriva fallisca e che la Warner prenda una decisione solida su come portare avanti il suo universo narrativo (e, come fatto notare dai vari interventi, smettere di seguire il primo hashtag di tendenza e cominciare a consegnarci dei FILM).
regista di film brutti che fa film brutti ma.più lunghi ? lo guardo! ma solo se è gratis su sky
A me fanno tenerezza i DC perché ormai ogni nuovo film è l’ultima occasione per salvare l’anima di un intero universo cinematografico. E i Marvel mi fanno incazzare perché si sentono così arrivati che hanno il diritto di smarmellare ogni volta e passarla liscia (vedi metà serie di Wandavision).
Detto questo più vedo trailer della Snyder Cut più mi inquieto: mi sembra che si stia facendo passare il messaggio che una mano pesante di vernice digitale può fare un nuovo film, e io la vedo come una di quelle idee pericolosissime che possono distruggere un intero universo se attecchiscono…
Senza la pandemia e i vuoti di materiale cinematografico da far uscire non so nemmeno se gli avrebbero dato retta al caro vecchio Zach.
Non mi sorprende. In un momento storico dove vanno forte i reboot e i sequel di roba uscita 30 anni fa, un rimaneggiamento quasi totale di un film uscito ieri nel (disperato?) tentativo di rimettere in piedi la credibilità di un franchise mi pare non dico sensato, ma quantomeno non così incredibile. D’altra parte JL l’ho dimenticato credo 15 secondi dopo averlo visto, e dubito che rimontandolo e cambiandogli un po’ gli effetti visivi diventi un capolavoro immortale.
PS nota a margine: riguardo la scena citata dell’Esorcista, mi pareva di aver letto una volta che in realtà doveva esserci anche nel cut finale ma che non fu inserita perché all’epoca dell’uscita non trovare una maniera efficace per cancellare i cavi che tenevano su l’attrice. Tra l’altro, ma anche qui potrei sbagliare, quello nel video linkato non mi pare proprio il montaggio finale, almeno non quello che ho io sul dvd. Di sicuro manca un effetto sonoro.
Guarda, per coincidenza è stata proprio la storia dei vari montaggi effettuati sull”Esorcista a farmi smettere di credere al concetto di director’s cut come operazione sensata. Leggiti le interviste a William Friedkin e, a seconda del giorno della settimana, scoprirai che ha opinioni diverse su cosa funziona di più o di meno e persino su quale dev’essere il senso del finale. Ha buttato fuori tre montaggi ma abbiamo rischiato di vederne molti di più.
Non lo so, secondo me in questo caso potrebbe avere un senso, visto il casino produttivo che ha attraversato il film. Anche se concordo che magari poteva essere più opportuno lasciar perdere, visto che molto probabilmente sarà comunque una ciofeca.
In generale comunque credo anche io che spesso siano operazioni inutili. A meno di casi clamorosi tipo Blade Runner, ecco.
Il senso teorico ce l’ha, ma come dicevo nel mio pezzo: come la distingui la visione originale dalle modifiche fatte col senno di poi dalle modifiche fatto puramente per distanziarsi il più possibile dalla versione di Whedon e convincere la gente che vale la pena guardarlo? Quando pure Friedkin sarebbe capace di rimontarti L’esorcista in modo diverso a seconda di come si sveglia la mattina?
A sto giro devo dare ragione a Quantum, anche se, forse, per ragioni diverse rispetto a quelle che individua lui.
Non penso che Warner stia assecondando un gruppo sociale che, nella scala evolutiva, sta giusto un gradino più in alto del Pizzagate. Penso invece che abbia approfittato di questi poveri disagiati per creare una narrazione: la storia del povero regista costretto da un lutto improvviso a lasciare in mano il suo progetto a un autore che è il suo opposto (e che, casualmente, si scopre solo adesso essere una merda, dopo venticinque anni di carriera ai massimi livelli), salvo poi tornare in pompa magna e riprendere in mano la propria prole cinematografica, grazie alla quale riesce finalmente ad affrontare e superare la tragica perdita…
Lo trovo un tentativo patetico e osceno di manipolare gli spettatori al solo scopo di rientrare dei costi di un film del cazzo. Ma temo comunque che avrà successo, spianando così la strada a un lustro abbondante di polished turds (SuperMario Bros – the Morton/Jankel cut) e riducendo ancora di più le possibilità di vedere idee originali al cinema. Dopo i remake, gli restava solo rimontare lo stesso cazzo di film.
oltre che un tentativo patetico e osceno di manipolare gli spettatori, trovo squisito come la warner sia contemporaneamente il potere forte che ha soffocato la visione di snyder e il fronte di liberazione che ora gli permette di esprimersi pienamente
Fotta level OVER 9000!!!
Caro Quantum
Quando ho letto “politicamente corretto”, “fiocchi di neve” e “woke culture” mi è venuto un brividino e mi stavo già immaginando te vestito da Jamiroquai al Campidoglio urlando che Meryl Streep fa colazione con sangue di bambino e Baiocchi. Invece hai detto la stessa cosa che penso io, che ‘sta cosa di trasformare dei blockbuster in argomenti così divisivi ha rotto le palle (non dimentico il delirio intorno a Ghostbusters 2016).
Comunque ottimo articolo come sempre ❤️
quando tutti sanno che meryl streep col suo sangue di bambino preferisce i pan di stelle.
(e sì hai ragione, il baccano per quel cazzo di ghostbuster del 2016 ci dà proprio la misura di quanto certa gente deve trovarsi dei motivi più sensati per vivere oppure farsi un favore e farla finita)
Comunque un aspetto importante che avete tralasciato è il fatto che lo Snyder Cut senza il Covid, i Lockdown ed il bisogno di uscire con qualcosa senza buttare un film nuovo nel bidone dello streaming sarebbe rimasta una teoria del complotto cinematografica. Diciamo che la Warner ha usato lo Snyder Cut come il piatto di peperonata congelato in freezer in cui ci aggiungi un po’ di Paprika quando non hai nient’altro di meglio.
certo che non esce veramente più una minchia di decente da recensire con sto covid se per sta roba ci sprecate un articolo quadruplo…sigh.
Se continua così mi sa che l’unica è cominciare a parlare anche di serie TV
Immagino che la director’s cut di Snyder non possa cambiare la trama del film in maniera radicale. Quindi ipotizzo che il piano di rinascita di superman rimanga lo stesso. Magari con altre inquadrature, forse con dei dialoghi più interessanti ma, fondamentalmente, lo stesso. Se è così non ci sarà director’s cut che mi convincerà a rivalutare un film che tratta malissimo i propri protagonisti a partire da Batman. Un Batman, vorrei ricordare, che in B Vs S, conosceva la Kriptonite e la usava sapientemente. In JL, invece, decide di resuscitare un alieno, potenzialmente inarrestabile grazie a una macchina, altrettanto aliena, che non si conosce esattamente cosa possa fare. Tu sei Batman, vorrei ricordare anche questo, uno degli uomini più paranoici, ricchi e maghi della strategia del mondo e invece di fare questo esperimento portandoti dietro una tonnellata di Kriptonite che se qualcosa va male hai la possibilità di evitare di scatenare una potenziale minaccia potentissima, ti affidi a Lois Lane. E tu saresti Batman? Ridate mi Adam West. Almeno si sapeva qual era il target
Come già dissi ormai tre anni e mezzo fa, Justice League è un prodotto audiovisivo che per quanto mi riguarda sta sotto pure a Batman & Robin, che almeno dalla sua aveva dei cattivi con un piano chiaro (per quanto ridicolo, ma almeno c’era e aveva un suo ridicolo senso) e, cosa ancora più importante, una post-produzione completa e non ferma al 70/80% come quell’abominio contro natura che non posso chiamare “film” perché amo troppo il Cinema.
Se a un maiale gli metti lo smoking resterà comunque un maiale, però dai, quanto sono simpatici i maiali con lo smoking? Lo guarderò, ma senza buttarci dei soldi.
Il materiale uscito finora mi sembra la solita orgia di digitale brutto made in Snyder (che comunque è uno dei registi più simpatici e gentili dei nostri giorni, e un po’ di affetto se lo merita) che mi lascia indifferente, ma le prime reazioni della STAMPA (e non dei fan) mi fanno pensare che stavolta ci troveremo di fronte ad un film. Con tutti i suoi difetti, la sua cgi merdosa e i suoi momenti imbarazzanti, ma pur sempre un film.
Chi nega che questo sia un passo avanti e che ci sia una fondo di giustizia in tutto questo (a prescindere da quanta poca genuinità ci sia nell’operazione) un po’ di malafede ce l’ha, dai.
Grazie, è una bellissima domanda. Il punto, come dicevo nel mio pezzo, è: tra un film di due ore con visibili problemi di schizofrenia e un film di quattro ore che rischia di assomigliare a Watchmen – Ultimate Edition io in tutta sincerità non lo so cosa preferisco, sono entrambe cose che non avrebbero dovuto essere mostrate in pubblico per professionalità minima e decenza.
Non posso rispondere nello specifico perché l’Extended di Watchmen non l’ho vista e non credo che la vedrò mai, a meno che non esca comoda comoda su qualche piattaforma cui sono già abbonato.
In generale però posso dire che tra un montaggio che non ha senso e personalità ed uno che magari è annacquato con decine di scene inutili, ma che almeno ha senso e personalità, scelgo il secondo.
In un mare di roba inutile, magari ci trovo qualcosa che chiude degnamente il cerchio (al netto del finale aperto di cui si parla) con quanto visto nei film precedenti. E sarebbe già un passo avanti, che male non fa.
Guarda, la mia purtroppo è un’osservazione abbastanza specifica su Watchmen in versione Ultimate (quella che butta tutto dentro, 215 minuti). È lo stesso regista, incoraggiato – senza nemmeno l’insistenza di un hashtag! – dalla stessa major. E piuttosto mi riguardo The Irishman tre volte consecutive.
Ah beh Nanni, quel filmone di The Irishman tre volte consecutive me lo riguardo anch’io molto volentieri e senza neanche dover scegliere tra alternative ;)
Comunque ho capito cosa intendi parlando di Watchmen, per quanto mi sia tenuto alla larga da quella versione. Non posso però fare a meno di notare che l’accoglienza critica che sta ricevendo in queste ore la workprint di Snyder è comunque più calda sia di quella che ebbe la Josstice League (e fin qui..) che di quella che fu riservata a Batman c Superman: sono passati tanti anni ma mi sembra che siamo dalle parti dell’accoglienza di Man Of Steel, e francamente credevo che fosse del tutto impossibile.
E, come dici giustamente tu, stiamo parlando di una workprint di quattro ore e con Snyder più o meno a briglia sciolta che non ha tagliato praticamente nulla (anzi, ha aggiunto venti minuti buoni): capisco che la critica vada dove tira il vento a volte, ma a questo punto la JL rischia di essere il film più apprezzato di Snyder dai tempi di 300.
A me questa cosa mette molta curiosità, non lo posso nascondere. E non vedo l’ora di discuterne quando avremo la rece.
Leggendo gli articoli, sempre molto interessanti, non so mica se mi sia venuta o meno voglia di vedere il film.
Di sicuro tra meme, petizioni, digital unbaffing, milioni bruciati, nervosismo, intolleranza e fake news, mi è venuta un po’ meno voglia di campare.
Senza contare che a me Sucker Punch era pure piaciuto e ci ho anche il blù rei.
A proposito di Snyder, stavo giusto per chiedervi di “Watchmen” e vedo che l’avete recensito a suo tempo perché esistevate già!
Ero convinto che con la scusa del “adesso è una serie TV” lo avreste snobbato.
Adirittura la prefazione alla recensione.
Non è una serie tv, è un film di quattro ore.
Oh, sono uno dei pochi fan “apprescindere” di Zack Snyder, tutti i suoi film me li vedo stra-volentieri, quindi mi trovo nella bellissima situazione di non dover analizzare nulla. Mi guarderò anche questo e via! Come sempre nei suoi lavori ti casca la mascella, ma anche spesso la palpebra. È così, ma mi affascina. Sono uno dei pochi a cui Sucker Punch è piaciuto un botto (dite quello che volete ma Emily Browning vestita da cosplayer di uan scolaretta da manga che affetta robot samurai giganti ha e avrà sempre il suo perché). Ho già chiesto, non è considerata una malattia, e la mutua non passa nulla. Pazienza. Mi capita lo stesso con J. J. Abrams, vedete un po’ voi.
Quindi mi godrò anche questo folle capolavoro di Snyder (è un capolavoro di marketing in realtà) e devo dire grazie come sempre a voi per il quadro completo che avete dato sulla questione. Sono senza parole! Pezzo altamente professionale!
Io non ho visto il primo. Sono molto combattuto se continuare così, come penso, o magari iniziare da questo “cut”.
A proposito, c’è tra di voi recensori (ne approfitto per farvi i complimenti per questa e per quella su Get Carter, meravigliosa) qualcuno che non l’ha vista e farà una recensione senza paragoni? Solo una curiosità. Ciao
A me mi hanno già fottuto una volta, non ci ricasco.
Pezzo necessario
Visto l’originale (come tutti i film del DC universo: il migliore, a mio modo di vedere, è Shazam, mentre Aquaman, Wonderwoman, Man of Steel sono robette da 6, 6+- tutto il resto inqualificabile) e mi basta. Il problema della DC sono i personaggi: come rinnovi soggetti pensato in un epoca pioneristica e ancora ingenua e la cui unica evoluzione negli anni recenti è stata renderli alla stregua di dei o semidei? Non è facile disegnarli in modo interessante.
Snyder è bravo se qualcuno gli dice cosa fare (“Watchmen” e “300” erano bei film perchè ossequiosi del materiale originale)
Se trent’anni fa la Columbia avesse dato la metà di questa libertà a Terry Gilliam per i suoi film, probabilmente adesso avremmo cose anche superiori a “Brazil” e all'”Esercito delle 12 scimmie”. Purtroppo queste fortune capitano solo a chi riesce a prendere per il naso il pubblico e le major nascondendo la mediocrità con toni epici (leggi Ga’Hoole e Uomo d’acciaio) o con una falsa e in molti casi discutibile fedeltà all’originale (leggi Watchmen). Non condivido quindi tutto l’hype per il terzo capitolo di una saga che è già iniziata zoppicando, ma ho letto comunque con grande interesse la vostra pagina di approfondimento. Vediamo se questa volta Snyder si smentisce o ne sforna un’altra delle sue
Guarderei più volentieri un film sulla storia produttiva della snydercut che una qualsiasi pigiamata futura da qui al 2030.
@quantum cmq non vorrei dire ma il divisivo tema dei nazisti non presenti per non urtare gli spettatori tedeschi (forse) era già stato sollevato da Wim al tempo del primo CAPTAIN AMERICA. Agevolo rece:
http://www.i400calci.com/2011/07/quella-volta-che-wim-non-scrisse-il-pezzo-su-capitan-america-suscitando-le-ire-di-nannibal-cobretti/
quella vignetta con commento sotto rimane quindi molto attuale….
tranqui, io e wim siamo amici, non se la prenderà
Eccerto mica mettevo in dubbio questo!
Mi sa che lo straccerete questo articolo ….
Vista la prima ora… i primi 2 capitoli. Non è Kubrick, DePalma o Mann.. ma caga in testa al film che sostituisce gia nei primi 10 minuti. Non era difficile, è vero, ma mi corico curioso di sapere come si svolgono i restanti 180 minuti nonostante abbia visto quell’aborto precedente due volte. E basta questo per me.
Ho visto la prima ora della tagliata di Snyder e mi sono accorto di aver cancellato la memoria della versione primigena del film…
In pratica 300 meets il Signore degli Anelli meets Avengers meets che due palle. Che poi Snider è bravetto quando le battaglie sono in ambiente chiuso, ma nel campo aperto diventa piuttosto ridicolo, la battaglia degli Dei avrebbe dovuto essere qualcosa di epico, ma è la sciatteria scura con le lineette fluorescenti fatta a ripresa.
Onestamente non so se ho il cuore e lo stomaco per vedermi il resto delle ore che mancano…
Cordialità
Attila
Come qualcuno aveva previsto
Spoiler
al netto di qualche scena in più dura così tanto solo perché una scena su 3 è al rallenty..giuro non sto scherzando
ppena visto, in 2 volte perché 4 ore sono troppe, l’ho apprezzato molto, è piaciuto pure a mia madre che detesta i film d’azione ma da giovane leggeva un po’ di fumetti.
All’inizio l’abuso di slow motion più irritare ma poi ci si abitua, c’è più sangue in questo film che in tutti i film Marvel e gli altri DC messi insieme, già solo per questo dovrebbe essere apprezzato su questo sito.
Costumi, scenografia, fotografia, computer grafica, ambientazioni, dialoghi, trama e recitazione sono notevolmente migliori rispetto all’originale, riesce a creare un adeguato coinvolgimento emotivo con i personaggi che hanno tutti i loro spazio (in 4 ore ci mancherebbe). Le scene di battaglia sono sicuramente meglio che nell’altro JL, non troppo confusionarie e adeguatamente violente.
Hanno cercato di infilarci tutto e di più stile Avengers Endgame e
spoiler
Hanno pure una sequenza con il viaggio nel tempo per salvare il mondo dopo che è finito che non è affatto male visivamente, c’è una certa tensione per il destino del mondo.
In conclusione c’è più equilibrio che in Batman Vs Superman (che a me è piaciuto), lo consiglio ma da vedere in 2 parti.